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Architettura Romanica: Caratteristiche e Esemplari

[Musica] [Musica] architettura romanica la chiesa romanica e solida in massiccia l'interno è solitamente spoglio senza decorazioni né affreschi la sua ten ombra invita al raccoglimento e alla preghiera presenta in prevalenza forma allungata a tre o cinque navate con pianta a croce latina e presbiterio rialzato sopra la cripta che conserva le reliquie del santo e termina con absidi semicircolari esternamente alla facciata a capanna oa spioventi il battistero di san giovanni a firenze risale all'inizio dell'undicesimo secolo il battistero a pianta ottagonale le tre porte bronzee rappresentano scene della bibbia e del vangelo la porta sud è stata realizzata da andrea pisano la porta a nord è stata realizzata tra il 1400 1 e 1424 da lorenzo ghiberti che vinse il concorso a cui partecipò anche filippo brunelleschi la porta principale posta ad est e il capolavoro di lorenzo ghiberti essa è in bronzo dorato ed è così bella da essere stata chiamata da michelangelo porta del paradiso in età romanica la chiesa non è soltanto il luogo in cui si svolgono i riti sacri ma è il simbolo di un'intera comunità unita da un forte sentimento religioso prima che venissero realizzati i palazzi civili gli abitanti della città o del borgo si riunivano nella chiesa anche per discutere di questioni politiche e per prendere importanti decisioni che riguardavano la vita comune la chiesa romanica presenta alcuni caratteri costanti nonostante le numerose varianti nelle varie regioni d'europa la tipologia più frequente è quella della basilica a tre navate divise da pilastri o colonne ed umida in alto da archi a tutto sesto le sue forme sono semplici visto dall'esterno l'edificio sembra composto da volumi puri accostati tra loro dall'esterno è facile riconoscere l'organizzazione degli spazi interni grazie ad esempio al profilo della facciata o ai contrafforti per realizzare edifici più duraturi e possenti vengono introdotte le volte a crociera e dove possibile la pietra sostituisce il mattone i muri gli architravi i portali i capitelli sono arricchiti da sculture un prototipo della chiesa romanica in italia e il duomo di modena in questa città nel 1099 venne posta la prima pietra per la costruzione della basilica di san gimignano presto divenne un modello per le chiese di tutta l'area padana per la chiarezza della sua struttura e delle sue forme e per la bellezza delle sue sculture conosciamo il nome dell'autore lanfranco cui si affiancò per le parti scultore willy gelmo il progetto iniziale ha subito parziali modifiche nell'interno poiché i lavori si sono protratti fino al 1230 circa la facciata è caratterizzata dall equilibrio compositivo e l'altezza infatti è pari alla sua larghezza essa è suddivisa in tre parti da arbusti pilastri addossati al muro i contrafforti corrispondenti alle navate mentre circa a metà è percorso da una galleria a trifore i contrafforti sono semi pilastri posti in facciata e si rinforzano la struttura portante ed evidenziano la divisione interna in navate la facciata lea salienti divisa in tre parti perché segue la forma interna delle tre navate di altezza diversa al centro della facciata si apre un rosone apertura circolare decorata a traforo l'edificio ospita alcune tra le più importanti sculture di età romanica realizzate da willy gelmo ha mantenuto la pianta a basilicata di una precedente costruzione riducendo però le navate da 5 a 3 il protiro e un portico di accesso a modena e sorretto da due leoni stilofori cioè da colonne che poggiano su stato è a forma di leoni e ci sono pro tiri anche sul fianco della chiesa la facciata è ornata da quattro lastre scolpite a rilievo con storie della genesi opera di wiligelmo l'interno è spesso in penombra poiché le finestre sono poche posta in alto e non molto grandi il campanile ghirlandina del xiv secolo e alta 86 metri la volta a crociera scarica il proprio pezzo sui pilastri la parte in muratura tra i costoloni la vela non sopporta alcun peso il presbiterio è la zona sopraelevata in cui si svolge il rito e in cui sostano i sacerdoti o i monaci i pilastri a fascio sono così chiamati perché raccolgono i costoloni delle volte il matroneo e la loggia rivolta verso la navata centrale riservata alle donne l'iconostasi è una transenna in legno in pietra che separa il presbiterio dalla navata centrale il portale è strombato in quanto il composto da una serie di archi di diametro decrescente la cripta e la parte sottostante al presbiterio che ospita le reliquie o la tomba di un santo la campata e lo spazio compreso tra quattro pilastri potrà due pilastri e il muro continuo corrisponde all'ampiezza della volta a crociera la successione delle campate compone la navata il territorio tre aperture e una galleria che percorre esternamente la chiesa e corrisponde al matroneo posto all'interno le navate sono individuate da pilastri a fascio alternati a colonne gli elementi che possiamo trovare in una chiesa romanica sono il rosone una grande finestra circolare a vetrata i salienti sono gli spioventi che seguono le falde del tetto i matronei lodge riservate alle donne poste sulla navata centrale nel duomo di modena sono finiti privi di pavimento il pulpito o ambone balcone sopraelevato costa circa metà della navata centrale da cui parlava il predicatore l'abside la parte terminale della chiesa a forma semicircolare o poligonale il presbiterio zona riservata al rito religiose al clero che presenta tre absidi ed è rialzato lasciando posto alla cripta la cripta cappella sotterranea che sostiene idealmente il presbiterio e dove sono conservate le spoglie del santo a cui è dedicata alla chiesa pilastri a fascio sono detti anche polistil i più colonne pilastro con fusto multiplo circondato da un certo numero di colonnine addossate l'inter i four e finestre con tre aperture divise da due colonnine i contrafforti pilastri addossati esternamente al muro come rinforzo in facciata evidenziano la divisione tra la navata centrale e quelle laterali il protiro piccolo corpo sporgente coperto da volta a botte composto da colonne sostenute da leoni detti per questo stilofori portatori di colonne le chiese romaniche costruite tra l'undicesimo e il xii secolo presentano analoghe impostazioni strutturali ma anche varietà nelle soluzioni stilistiche nella scelta dei materiali e nei dettagli e ornamentali troviamo volte a botte volta a crociera facciata a capanna facciata salienti con tre navate facciata salienti con cinque navate e una planimetria quasi costante fondata nel iv secolo la basilica di sant'ambrogio a milano venne ricostruita tra il 1080 e i primi anni del xii secolo lo spazio antistante la chiesa e raccolto entro l'atrio di ansperto vescovo del ix secolo fiancheggiato su tutti i lati da un porticato ampio quanto la larghezza delle navate laterali qui in origine stazionavano i pellegrini ed i fedeli non ancora battezzati i catecumeni in età comunale ospitava periodicamente il mercato o le riunioni civiche la pianta è a tre navate la navata centrale a quattro campate con volta a crociera costo lonate il presbiterio e rialzato sulla cripta e termina con tre absidi semicircolari due campanili fiancheggiano la chiesa la facciata a profilo a capanna e archetti rampanti nartece con profondo loggiato ad arcate digradanti il materiale prevalente è costituito da mattoni di laterizio l'interno è a tre navate con pilastri a fascio collegati da ampie arcate a tutto sesto è costruita usando materiali di colore diverso e con volumi semplici accostati in modo simmetrico dalla forma prismatica della chiesa sopra la cupola emerge il tiburio ottagonale con copertura a spicchi triangolari caratteristico è il matroneo luogo riservato alle donne che sovrasta le navate laterali con arcate basse che alleggeriscono le pareti della navata centrale la basilica di sant'ambrogio fu realizzata negli ultimi anni dell'undicesimo secolo su una precedente costruzione della fine del iv secolo voluta da ambrogio vescovo di milano essa rappresenta un modello per l'architettura romanica in valle padana a facciata a capanna cioè con due soli spioventi nella quale si aprono due profondi loggiati sovrapposti e anticipata da un ampio quadriportico lo spazio è interamente composto da moduli quadrati corrispondenti alla campata la chiesa si caratterizza per il colore caldo dei mattoni di colore diverso alternati alla pietra chiara locale si tratta di materiali poveri diffusi in lombardia e che si possono trovare in molti altri edifici della zona con i mattoni sono state realizzate le superfici murarie con la pietra i pilastri delle scene e gli archi in questo modo con grande semplicità e rigore i costruttori hanno saputo mettere in evidenza le strutture portanti dell'edificio i pilastri e gli archi e al tempo stesso il suo ordinato ritmo compositivo nel quadriportico come nelle navate interne le volte sono sottolineate da costoloni di mattoni che spiccano sull'intonaco chiaro [Musica] nei secoli xii xiii pisa una delle repubbliche marinare d'italia svolge un importante ruolo commerciale e politico nel mediterraneo a dimostrazione del proprio prestigio la città fece erigere un imponente complesso religioso monumentale che richiama alla memoria i grandi interventi imperiali roma in piazza dei miracoli con il duomo e il battistero di campanile di camposanto solo la chiesa tuttavia fu completata in età romani [Musica] iniziata nel 1064 dall'architetto boschetto essa fu conclusa da rainaldo che l'ampio verso la facciata la pianta e a croce latina a cinque navate con un ampio transetto a tre navate e absidi semicircolari la facciata in marmo bianco e grigio a profili a salienti per le diverse altezze delle navate la parte inferiore a 7 arcate con tre porte quattro gallerie di archetti alleggeriscono la facciata l'interno a cinque navate e definito dalla regolare sequenza di colonne con archi a tutto sesto e alternanza di marmi bianchi e neri il soffitto a cassettoni di legno eseguito nel xvii secolo la facciata appare leggere slanciata con le gallerie di archetti i volumi sono complessi e articolati per la forma salienti della facciata all'incrocio del transetto con la navata centrale si innalza la cupola a forma ellittica di chiaro sapore orientale numerose sono le decorazioni interne ed esterne che richiamano forme geometriche di gusto arabo un esempio è la decorazione policroma a poligono stellato dell'abside laterale destra [Musica] riveste una particolare importanza in quanto presenta influenze da parte di culture diverse con cui i pisani vennero in contatto grazie ai loro interessi commerciali e bizantina la cupola a pianta ellittica e conclusione a bulbo la pianta e a croce latina a cinque navate sono islamiche le decorazioni a tarsie di marmo policromo inserite all'interno degli archi c'è chi cioè murati l'edificio e solenne rigoroso con i volumi nitidi un richiamo alla tradizione classica come conferma anche la presenza di capitelli corinzi caratteristiche dell'architettura pisana sono le loggette di facciata che donano leggerezza alla costruzione e determinano un continuo mutamento di chiaroscuro [Musica] [Musica] continua [Musica] [Musica] dirò di no [Musica] [Musica] i loro [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] il congo [Musica] [Musica] è lungo [Musica] lui no no [Musica] [Musica] [Musica] la chiesa di san michele in foro deve il suo nome al fatto che è sorta nel luogo in cui in età romana si apriva il foro l'attuale chiesa è stata realizzata a partire dal 1070 su un precedente edificio dell'ottavo secolo i lavori si sono protratti per molto tempo tanto che la chiesa di impianto romanico documenta il passaggio verso lo stile gotico soprattutto nelle finezze decorative san michele si caratterizza per il rivestimento bicromo cioè a due colori il marmo bianco e quello verde il serpentino estratto dalle cave vicino a prato si tratta di una caratteristica ricorrente negli edifici medievali toscani in cui la struttura portante viene nascosta da un manto di tarsie che riducono il senso del volume ed esaltano la luminosità e gli effetti di superficie in facciata il motivo all'oggetto e sovrapposte è stato realizzato a partire dagli inizi del xii secolo sul modello del duomo di pisa la parte inferiore mantiene un'impostazione più strettamente romanica con gli archi c'è chi cioè murati che compongono un ritmo regolare sulla muratura continua la tarzia e una figura ottenuta componendo frammenti di marmo di colore diverso sagomati e accostati tra loro le tarsie bicrome si affiancano a partir rilievo che sottolineano gli andamenti degli archi raffigurano motivi geometrici naturalistici fiori piante e animali stilizzati la basilica di san marco a venezia realizzata su un precedente edificio fu eretta a partire dal 1063 e presenta una pianta a croce greca con quattro bracci di uguale lunghezza divisi in tre navate la facciata è articolata su due piani con cinque arcate confortarli decorati il coronamento e gotico xiv quindicesimo secolo con pinnacoli edicole e statue sulla terrazza superiore ci sono le copie di quattro cavalli in bronzo arrivati da costantinopoli del 1204 sui lati ovest e nord la chiesa è circondata da un'arte c'e da cui si entra attraverso quattro porter l'interno è rivestito di mosaici a fondo oro di influsso bizantino che illustrano la storia di san marco e di personaggi e storie della bibbia il pavimento in mosaico marmoreo e presenta eleganti motivi geometrici e figurativi il presbiterio rialzato sulla cripta è delimitato dal recinto marmorea dell'iconostasi secondo la tradizione paleocristiano e bizantino dietro l'altare c'è la preziosa palla d'oro tipico esempio di oreficeria bizantine veneziano secolo decimo quattordicesimo [Musica] sotto il presbiterio e le cappelle laterali c'è la cripta a tre navate absi date nella cripta sotto l'altare maggiore si trova l'antico sacello in cui era custodito il corpo dell'evangelista marco poche sono le finestre e per meglio illuminare l'interno agli inizi del quattrocento si aprirono due grandi fonti di luce la vetrata dei cavalli in facciata ed un rosone nel transetto sud verso il palazzo ducale al di sopra della pianta a croce poggiano le cinque cupole orientaleggianti le cupole in muratura esternamente sono ricoperte da rivestimenti linee di maggiori dimensioni a loro volta rivestiti da sottili lastre di piombo e sormontati da un cupolino su cui poggia una croce dorata la puglia ha esercitato in tutto il medioevo un ruolo di raccordo tra cultura latina e greco bizantina grazie ai suoi porti affacciate sull'adriatico nella seconda metà dell'undicesimo secolo la conquista normanna ha introdotto forme architettoniche più severe a questo periodo risalgono importanti chiese come la basilica di san nicola a bari costruita vicino al mare per onorare le spoglie di san nicola giunte nel 1087 dall'asia minore dà l'impressione di una fortezza a pianta rettangolare e di solida pietra calcarea più che di un luogo di culto fu consacrata nel 1197 la basilica di san nicola presento un corredo scultoreo di altissimo livello oltre ai numerosi capitelli ricordiamo la cattedra episcopale della batteria del 1098 ancora con influssi bizantini nella parte superiore ma ricca di figure di grande realismo espressivo 2 schiavi pellegrino nella parte inferiore la facciata principale è divisa in tre parti dalle se ne verticali è racchiusa tra due possenti dori il portale centrale e precedute arricchito da un elegante protiro con leoni stilofori e decorato con bassorilievi ad arabeschi sui due portali laterali c'è un ampio arco ceco che comprende altri due architetti sopra gli archi ci sono alcune finestre che un tempo ospitavano statue più in alto 5 bifore sotto il piccolo rosone centrale il cornicione e decorato con archetti jackie la facciata posteriore comprende nasconde le tre absidi interne ed è alleggerita solo da alcune finestre i fianchi della chiesa presentano grandi arcate con contrafforti sovrastate da un corridoio con aperture a sei finestre e sa forato in corrispondenza con il matroneo interno l'interno a tre navate vede la navata centrale è interrotta da un trip orio che ha la funzione di iconostasi il soffitto e a capriate e non esiste la cupola sopra il presbiterio imponenti archi a tutto sesto collegano le colonne in 400 per consolidare le strutture danneggiate da un terremoto furono costruiti tre grandi al coni che uniscono le prime tre coppie di colonne e rendono l'insieme ancora più massiccio sotto il presbiterio nella cripta è collocata alla tomba del santo un tempo rivestita d'argento [Musica] alla metà dell'undicesimo secolo i normanni provenienti dalle regioni dell'europa settentrionale conquistarono la puglia e subito dopo la sicilia questo popolo di viaggiatori seppe sempre adattarsi alle tradizioni dei luoghi conquistati fondendo alla propria cultura con quella locale così che la tradizione costruttiva a norman venne introdotta in puglia essa si distingue per i volumi netti e possenti slanciati verso l'alto le forme chiuse il transetto molto elevato la cattedrale di trani è un esempio di tale incontro di culture la cattedrale di trani è isolata di fronte al mare con l'abside rivolta verso la costa cioè a destra questo fa sì che i volumi emergano ancor di più nella loro purezza esaltati dal blu del mare ed alla luce la pianta e a croce latina a tre navate il transetto non sporge dal perimetro della chiesa ed è molto sviluppato in altezza la chiesa poggia su una costruzione più bassa e ciò le donne maggiore slancio all'interno le colonne sono abbinate cioè disposte a due a due [Musica]