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Firenze e il Rinascimento: Architettura e Arte

Entriamo ora nel vivo della materia e andiamo nella Firenze del rinascimento che era quasi una moderna città stato retta da libere istituzioni e tra le più ricche Città d'Europa grazie ad una fiorenta attività commerciale e industriale tra le più potenti e ricche famiglie fiorentine accanto ai Pitti ai Rucellai e ai pazzi c'è quella dei medici destinati a diventare i nuovi signori di Firenze con a capo Cosimo poi detto il vecchio che ancora come privato cittadino si fece Mecenate di artisti umanisti e letterari suo padre era il fondatore della banca medicea in questi anni Firenze divenne il centro artistico più evoluto d'Europa dove si operò una vera e propria rivoluzione del linguaggio primo grande architetto rinascimentale nato e morto a Firenze fu Filippo Brunelleschi figlio di un notaio appartenente alla sfera sociale Borghese sulla sua formazione non ci sono molte notizie ma fece domanda per essere ammesso come orafo all'arte della seta il suo primo lavoro documentato risale al 1399 circa quando lavorò a delle figure per l'altare d'argento di San Jacopo nelo nel Duomo di Pistoia nel 1400 ci fu una terribile epidemia di peste a Firenze e l'anno seguente per propiziarsi la grazia Divina l'arte dei Mercanti decise di finanziare la decorazione della Seconda porta bronz del Battistero di San Giovanni La prima è quella famosa realizzata da Andrea Pisano fu indetto un concorso e il bando prevedeva che Ogni candidato forgi dasse una formella raffigurante Il sacrificio di Sacco episodio simbolo della salvezza insperata dei sette artisti che parteciparono solo Lorenzo Ghiberti e Filippo Brunelleschi vennero selezionati per la scelta finale l'episodio ricordiamolo è tratto dalla Genesi Dio mise alla prova Abramo chiedendogli di immolare il suo unico amato figlio Isacco su di un monte da lui indicato i testi ebraici esaltano L'obbedienza piena di Fede del Patriarca mentre Abramo sta per sacrificare il figlio un angelo mandato da Dio interviene e lo ferma e appare come vittima alternativa a un ariete quindi nel brano si vedeva soprattutto un esempio Insigna di liberazione perché Isacco sfugge al sacrificio ma l'ariete R introduce l'idea del sacrificio Liberazione e sacrificio sono due temi strettamente legati e concorrono ad esprimere il mistero fondamentale del Cristianesimo inoltre il sacrificio di Sacco è l'esempio stesso del sacrificio perfetto secondo la letteratura patristica Abram acconsentì al sacrificio Affinché anche Dio acconsentisse a favore della sua discendenza a consegnare in sacrificio il proprio figlio amato e unico per la nostra Redenzione Dunque il Sacrificio di Isacco come prefigurazione del sacrificio di Cristo chiudiamo il discorso sul significato religioso e analizziamo le due formelle quella del ghilberti è fusa in un pezzo unico tranne il corpo di Isacco e il braccio di Abramo la composizione sembra divisa in due da una porzione di roccia diagonale sulla cui sommità si trova l'ariete ma in realtà un elemento unificante a destra la scena dell'imminente sacrificio con Isacco inginocchiato su un altare e l'angelo che scende dal cielo in basso a sinistra stanno L'asino e i due servi che parlano fra loro ignari dei fatti con i quali Abram e Isac avevano viaggiato per raggiungere il luogo del sacrificio quest'opera presenta già alcune novità infatti abbiamo caratteri ancora trecenteschi nei suggerimenti ambientali le rocce schematiche ma anche un nuovo gusto naturalistico e per la prima volta un richiamo alla scultura classica se vedete bene il busto di Sacco Sembra quello di un Satiro antico Inoltre è nuovo il modellato delle figure i volumi sono lievemente aggettanti cioè non si staccano pienamente dal fondo e si offrono così ai frequenti passaggi dalla luce all'ombra specie nelle pieghe ondulate delle vesti Quindi abbiamo un effetto non plastico ma pittorico il plasticismo per chi non ha mai studiato arte è la ricerca di effetti di rilievo volume e profondità in questa formella abbiamo ancora una composizione ordinata su di un unico piano e prevale un senso ritmico i dettagli sono curatissimi ghilberti ha lavorato in modo fine e diligente essendosi Tra l'altro formato in una bottega di orificeria passiamo ora alla formella del Brunelleschi la prima differenza è nella fusione in quanto questa non è fusa in un unico pezzo come la precedente ma sono sette piccoli blocchi saldati insieme e questo sicuramente comportò maggior impiego di materiale e quindi un costo più elevato la seconda differenza è che qui c'è un'atmosfera più drammatica Abramo afferra il collo del figlio e il coltello è proprio sulla sua gola mentre l'angelo animato da un volo precipitoso afferra a sua volta sald il braccio di Abramo anche i volti dei tre protagonisti esprimono il dramma vivono con sentimenti umani un'azione evoluta da un ordine Divino qui la natura passa in secondo piano nell'albero da immaginarsi in lont in lontananza prospettica abbiamo echi giotteschi invece disinteressati all'evento sono L'asino e due servi intenti in azioni banali le figure Inoltre escono fuori dalla cornice e si proiettano nello spazio esterno rivelando già una nuova sensibilità artistica il rapporto con lo spazio Appunto nel servo di sinistra seduto mentre si toglie una spina dal piede c'è una colta citazione dello spinario un bronzo ellenistico di cui esiste una copia romana in marmo nella Galleria degli Uffizi Per quel che riguarda la vittoria di questo concorso si tende a pensare che sia stata assegnata subito a Ghiberti come egli stesso scrive nei suoi commentari probabilmente la vittoria andò a lui anche per il fatto che aveva realizzato La formella con minor costo fondendolo come abbiamo detto in un unico pezzo però abbiamo anche una versione diversa tramandataci da Antonio Manetti biografo di Brunelleschi il quale sostiene che la giuria Non riuscendo a prendere una decisione arrivò ad un compromesso affidando ad entrambi la realizzazione dell'Opera però Brunelleschi si rifiutò di collaborare con ghilberti sentendo che la sua arte era troppo diversa incompatibile con quella del Rivale e dunque lasciò ghilberti uno unico vincitore comunque siano andate le cose Brunelleschi ebbe la sua rivincita con la cupola di Santa Maria del Fiore il Duomo di Firenze Brunelleschi nel frattempo aveva sviluppato interessi matematici e dal 1402 comincia a frequentare Roma per studiare L'Antico e l'architettura e spesso lo accompagna l'amico Donatello l'attività di architetto del Brunelleschi Comincia proprio con la presentazione del Modello per la cupola del Duomo da innalzare sul uro ottagonale dell'edificio trecentesco nel 1418 Infatti l'arte della lana aveva bandito il concorso per questo progetto la cupola non era stata ancora realizzata per le difficoltà tecniche Infatti l'altezza e l'ampiezza della struttura non permettevano l'utilizzo dei tradizionali sistemi di impalcatura al concorso ancora una volta partecipò pure il Giberti e Ironia della sorte vinsero exequo però Brunelleschi aveva maggiori capacità tecn tecniche specifiche e ciò lo dimostrò ad un certo punto fingendosi malato la sua assenza mise in luce l'inadeguatezza del collega allo svolgimento di una tale impresa così dal 1423 bruneleschi risulta essere unico inventore e governatore della Cupola e riuscì a risolvere i problemi tecnici evitò l'uso delle armature da terra impiegando Ponti sospesi e realizzò due calotte una esterna e una interna disponendo i mattoni a spina di pesce come bruneleschi aveva imparato osservando gli edifici romani antichi questa tecnica rese la struttura muraria autoportante cioè aveva un tale equilibrio statico che si poterono innalzare le pareti senza bisogno di sostegni e appoggi la doppia galotta è una soluzione adottata per suddividere l'ingente peso della struttura amaria e per differenziare la forma dell'intradosso che doveva accordarsi e concludere lo spazio interno da quella dell estradosso la divisione in otto spicchi ne consentiva Il diretto inserimento sul istente tamburo ottagonale Inoltre Brunelleschi Diet all cupola la forma gotica non solo per l'uso dei costoloni che tengono unite le singole vere trapezioidali ma anche per il sesto acuto questo sia perché la minore inclinazione delle pareti facilitava l'opera di elevazione sia perché lo sviluppo verticale della Cupola compensava lo sviluppo longitudinale della chiesa e quindi si è trovato il modo di accordare armonizzare la struttura antica con quella nuova abbiamo quindi una prospettiva unitaria in cui non sono state alterate le proporzioni del complesso risultava Inoltre un senso di magnificenza e di dominio della Cupola sulla città ne risultava Di conseguenza simbolicamente anche il dominio della potentissima corporazione dell'Arte della lana che aveva commissionato i lavori nel 1438 con un successivo intervento bruneleschi perfezionò il suo lavoro aggiungendo fra le cappelle maggiori quattro piccole tribune coperte da semicupole addossate al tamburo In modo tale da mediare il passaggio alla Gran massa della Cupola in cima troviamo una lanterna disegnata sempre da Brunelleschi il cui modello fu approvato nel 1436 La Lanterna ha forma di tempietto circolare con alte finestre ad Arco divise da pilastrini Corinzi e contrafforti con raccordo avv voluta e oltre ad una funzione estetica faceva da Perna tutto il sistema essendo elemento di consolidamento dei costoloni e delle vele sottostanti era anche una soluzione per la statica della struttura quindi in cima alla Lanterna c'è una sfera di bronzo dorato con sopra una croce che fu realizzata da Andrea del [Musica] Verrocchio negli stessi anni in cui Brunelleschi era impegnato a dirigere i lavori della Cupola Si dedicava anche ad altre opere nelle quali cercava di esprimere compiutamente la sua nuova concezione architettonica basata sui principi della visione prospettico spaziale che aveva già sperimentato intorno al 1413 con delle tavolette prospettiche andate perdute su queste tavolette aveva dipinto le vedute del battisterio di Piazza della Signoria con gli edifici disposti secondo la prospettiva lineare in quella con il battistero dipinto dall'interno del portale di Santa Maria del Fiore praticò un piccolo foro all'altezza del punto di fuga L'osservatore che si fosse collocato come lui all'interno del portale del Duomo tenendo in una mano il dipinto rivolto verso l'esterno e nell'altra uno specchio rivolto in direzione della tavola avvicinando l'occhio al piccolo foro non sarebbe stato in grado di distinguere tra la realtà e l'immagine in prospettiva anche perché sulla tavoletta al posto del cielo Brunelleschi aveva messo un pezzo di argento brunito che rifletteva i cambiamenti di di intensità della luce poi ripet l'esperimento con la seconda tavola secondo la tradizione queste tavole arono un grande interesse fra gli artisti del tempo perché in esse già si affermava il principio su cui si basò tutta l'arte Brun le schian rinascimentale cioè l'isolamento e la Chiara determinazione volumetrica dei corpi nel loro inserimento in uno spazio reale questa nuova concezione architettonica ebbe una sua prima applicazione pratica nella loggia dell'ospedale degli innocenti costruita tra il 1421 e il 24 è un porticato con arcane con Arcate a Piano centro Cioè a tutto sesto che corre lungo tutto il prospetto dell'edificio i lavori per la ristrutturazione dell'ospedale furono lunghi durarono dal 1419 al 1444 cos'era questo edificio era un ospedale appunto dove venivano accolti i neonati abbandonati dai genitori il neonato veniva lasciato nottetempo su una specie di finestra girevole chiamata ruota che appunto Ruotando portava il piccolo all'interno dell'edificio e così i genitori rimanevano anonimi i bambini crescevano lì diventava la loro scuola il loro centro sociale questo portico si apre sulla piazza ed è formato da nove campate cubiche perfettamente regolari chiuse da volta a vela ricordiamo che la campata è lo spazio compreso tra i quattro pilastri sorreggenti la volta oppure tra i due elementi di sostegno di un'arcata qui la novità consiste nelle proporzioni nella semp e linearità geometrica delle forme e nel rapporto tra le varie parti il tutto che genera unità e Armonia la misura della corda degli archi è uguale all'altezza delle colonne e alla profondità e il diametro delle Colonne a fusto liscio è proporzionato sul corpo umano Inoltre abbiamo un contrasto netto tra la superficie piena della parete superiore e il vuoto del porticato sottostante nella parte piena superiore ci sono delle finestre timpanate che sono in asse con L'asse mediano degli archi sottostanti sopra gli archi ci sono dei tondi in terracotta invetriata a fondo azzurro con figure Bianche di neonati a ricordare la funzione dell'edificio la terracotta invetriata o Maiolica era una tecnica Antica diffusasi tramite l'espansione araba nel 400 venne recuperata e riproposta dallo scultore Luca della Robbia che ne fece una sua specialità ma ci ritorneremo quando par appunto di Luca della Robbia queste dell'ospedale degli innocenti sono state realizzate più tardi dal nipote Andrea della Robbia nel 1418 Giovanni De Medici affidò a Brunelleschi il progetto per l'ampliamento della chiesa di San Lorenzo committenza che più tardi passò a Cosimo de Medici La chiesa è divisa in tre navate e ha una copertura Piana al centro Mentre le navatelle sono coperte con volte a vela la divisione in navate avviene per di ampi archi a tutto sesto su colonne Arcate minori inquadrano le cappelle laterali che sono sopraelevate rispetto al piano della chiesa Brunelleschi concepisce l'edificio con prospettiva lineare infatti la successione e la progressiva riduzione delle arcate e dei Vani fa sì che L'Osservatore posto al centro della chiesa abbia un'illusoria sensazione di Maggiore profondità spaziale nel 1428 Brunelleschi terminò La Sacrestia di San Lorenzo detta poi vecchia per distinguerla da quella che in seguito realizzò Michelangelo si tratta di un semplice vano cubico con cupola emisferica a 12 spicchi raccordata da Pennacchi che sono elementi architettonici a forma di triangolo sferico che raccordano la pianta quadrata di un edificio e la base circolare della Cupola il vano in cui è chiuso l'altare è anch'esso coperto da una cupola più piccola le pareti Pennacchi e la cupola sono delimitati o spartiti dalle memb grigie che dividono le ampie superfici chiare in spazi corrispondenti a figure geometriche regolari rettangoli o semicerchi abbiamo anche membrature di disegno classico come le lesene corinzie scanalate e le Trabbia zioni con [Musica] freggio un analogo schema bruneleschi lo impiegò nella cappella eretta per la famiglia pazzi nel chiostro di Santa Croce tra il 14 il 1444 è rimasta incompiuta nella fronte del portico antistante Pia è il nome di una famiglia Fiorentina che cominciò ad avere importanza nel XO secolo questa famiglia basò la sua fortuna prima su ingenti possedimenti di beni immobili poi sull'attività bancaria furono prima alleati dei medici con i quali erano anche legati da legami di parentela poi nemici l'inimicizia culminò nella celebre congiura dei pazzi del marzo 1478 i pazzi alle con la famiglia Salviati assalirono Lorenzo e Giuliano de Medici in Santa Maria del Fiore dopo la messa Giuliano rimase ucciso Lorenzo fu solo ferito La congiura era fallita e i pazzi subirono pesanti conseguenze tra condanne a morte esili e confische essi persero definitivamente il ruolo politico e finanziario che avevano raggiunto tornando alla cappella Essa ha una pianta rettangolare ed è distinta in un vano centrale quadrato coperto da una cotta emisferica e in due ali laterali coperte da volte a botte ornate da lacunari cioè i cassettoni motivi decorativi di forma quadrata o poligonale a incassi semplici o multipli la parete di fondo si apre per mezzo di un'arcata su una Cappellina che ripete la forma del vano centrale all'arco di questa Cappellina corrispondono sulle altre pareti finte Arcate Il Portico fu proseguito dopo la morte di Brunelleschi Forse dal suo allievo Michelozzo Ma comunque non secondo l'originale disegno ed è rimasto incompiuto perché manca il frontone che era previsto è formato da un arco centrale che inquadra il portale rettangolare della Cappella ed è fiancheggiato da colonne che reggono un'architrave e inquadrano sul fondo le corrispondenti finestre ad Arco l'interno Come si può notare somiglia molto alla Sacrestia vecchia anche qui troviamo le pareti spartite da queste membrature grigie le stesse decorazioni classiche da notare sono i tondi in terracotta invetriata quelli con gli apostoli sono opera di Luca della Robbia invece i quattro tondi nei Pennacchi angolari sotto la cupola che rappresentano gli Evangelisti sono stati forse realizzati nel disegno dallo stesso Brunelleschi due anni prima della di morire Brunelleschi iniziò la ricostruzione della chiesa di Santo Spirito portata a termine da altri e con alcune varianti è forse la sua opera più classica per il rigore compositivo della pianta per la combinazione dello schema longitudinale con quello centrale se Guardate la pianta noterete che i bracci del transetto sono uguali all'abside rettangolare le campate sono di altezza doppia alla larghezza e c'è un rapporto proporzionale tra le varie parti quindi è regolata da una rigorosa metrica matematica la crocel latina è stata parzialmente contaminata dagli interventi successivi il muro continuo ha annullato l'effetto di morbidezza e avvolgimento che Brunelleschi aveva delegato alle alle cappelle esterne rispetto allo spazio cruciforme chiuso Inoltre questo muro continuo arrivando in facciata ha fatto sparire le parti murarie curvilinee tangenti alla facciata stessa che fungevano da diaframma per l'ingresso progettato a quattro porte poi divenute tre Brunelleschi ebbe enorme influenza sull' sull'architettura del Rinascimento ma pochi furono i suoi diretti allievi per oggi finiamo qui la prossima volta vedremo le due grandi personalità di Donatello e Masaccio n [Musica]