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Vita e opere di Machiavelli

Buongiorno ragazzi, oggi iniziamo un nuovo autore che sarà molto rappresentativo del clima del 1500 e sarà un autore che ci accompagnerà anche durante le vacanze estive, quindi all'interno di queste lezioni ormai di fine dell'anno scolastico, intavoleremo e seguiremo il bene libro nella sezione della parte di spiegazione mentre alcuni dei testi e altri testi di approfondimento vi verranno dati come compito delle vacanze estive tra la terza e la classe quarta. Oggi partiamo, come vi avevo detto, dal vostro libro, come trovate nelle attività di didattica, da pagina 768. Partiamo insieme e la spiegazione vi seguirà di pari passo quello che andiamo a vedere. Quindi adesso da pagina 768 a pagina 775 vediamo la prima fase. che riguarda sia la vita sia le opere di Machiavelli. Machiavelli è stato molto significativo, per quale motivo? Perché è colui che inventa la scienza politica. Sapete che oggi c'è anche chi studia in università questo tipo di materia, la scienza diplomatica, essere statisti, quindi la politica è diventata una professione. E proprio anche grazie a Machiavelli, il primo che si addentra in un clima italiano, che vedrete l'Italia ai tempi di Machiavelli, di forte tensione politica. Perché? Perché l'Italia è divisa in molte signorie e queste signorie hanno spesso tra loro dei dissidi e questi dissidi sfociano in guerre, ma è anche vittima della pressione di grandi imperi stranieri, quello francese, quello spagnolo e quello tedesco. Quindi queste tre grandi monarchie che cercano e riusciranno, poi lo sappiamo, fino al 1800 a tornazione ad avere la meglio sull'Italia. E'anche già una situazione che in una parte di esercitazione che abbiamo visto sulla parola Italia legata a Dante, il rapporto con Petrarca, Petrarca aveva già denunciato. Tanto è vero che ancora lui, quindi 200 anni prima, aveva proprio investito la sua canzone all'Italia di andare a chiedere pace ai signori, cioè di creare una comunità culturale italiana ma senza queste continue lotte di tipo politico. Bene, proprio questa pressione politica che c'è sull'Italia è sicuramente una condizione negativa, però cosa fa? Stimola in Machiavelli la nascita proprio della scienza politica e una grandissima fiducia che anche Machiavelli ha nel riscatto italiano. Ma in che modo? Non attraverso le armi, ma con i testi d'educazione. Machiavelli cosa sostiene? Sostiene che grazie all'educazione, ai libri, ai testi, se studiati, se compresi, se... L'esperienza politica viene messa su carta e viene studiata anche per i posteri, sarà un'occasione. Quindi ha una visione educativa, quasi Manzoni riprenderà da lui questo aspetto dell'importanza dell'educazione, della cultura scritta nei confronti anche dei posteri. Come mai anche questa visione? Noi siamo il prodotto anche della formazione che abbiamo avuto. trovate la formazione culturale di Machiavelli che è centrata sicuramente sull'essere fiorentino quindi la società di Firenze è una società brillante una società molto attiva ma dall'aver studiato il latino e i classici in particolar modo poi lui si concentrerà su un'opera storica importante che ritornerà anche poi nelle sue opere come metro di confronto e come base anche addirittura di commenti che sarà la Burbe condita di Livio dove questo storico latino appunto in lingua latina ricostruisce la storia di Roma, ovviamente una storia mista tra il mito e la realtà, gli annali dell'epoca. Quindi ha una grandissima formazione ma vediamo di tipo storico, giuridico e filosofico anche se sappiamo si interessava della commedia. La commedia infatti sarà uno dei generi che ritroveremo in Machiavelli, lui non è un commediografo di professione, ovviamente lo utilizza anche come palliativo nei momenti in cui la sua attività. politica dovrà anche subire un arresto però di testi come la satira che già abbiamo conosciuto con anche Ariosso ma anche da parte della Commedia. Qual è stata la principale attività svolta da Machiavelli? Sicuramente il fatto di essere segretario nella seconda cancelleria della Repubblica Fiorentina, quindi lui era un pubblico funzionario e questo pubblico funzionario cosa faceva? Usciva, andava, teneva rapporti anche con l'estero, dalle missioni, Quindi lui ha acquisito una grandissima competenza personale nell'attività politica che poi è stato uno spunto da inserire nelle due opere principali che noi vedremo, il Principe sicuramente, l'Istoria e le Fiorentine, ma anche i discorsi sopra la prima decca di Tito Livio. l'esperienza arrivo a scrivere. Attenzione, c'è già un germe di quello che sarà il metodo scientifico galileiano, cioè l'esperienza, l'osservazione è la madre per le tesi universali, perché io una regola universale la posso dare, come nei libri di scienze e di fisica, ma poi la devo per forza dimostrare dove? Con degli esempi pratici e concreti. Se questo vale per la scienza, vale per la medicina, deve valere anche per la politica, per la scienza politica ed economica, che per la prima volta... viene investita di un suo valore e di una sua autonomia e quindi di una sua autorevolezza. Lo spunto dei casi dell'analisi e questo sarà il punto principale. Attenzione, il rivolgimento della sorte, a un certo punto il vostro libro vi dice. Cosa succede? Succede che essenzialmente se lui è stato cancelliere della Repubblica Fiorentina e siamo alla fine del 1400, nel 1498, nel 1512 però... c'è la restaurazione del potere dei de medici. In questo modo Machiavelli si rivolge anche ai de medici per continuare la sua attività, ma raramente chi sale al potere riutilizza i funzionari di un potere precedente, magari di tipo repubblicano. Quindi non solo viene incarcerato e viene torturato il povero Machiavelli, ma viene accusato di aver fatto parte di questa congiura antimedicea che si vociverava fosse anche stata... un po'è sponsorizzata dal Papa. E che cosa fa? È importantissimo quello che a pagina 773 vi dice il vostro testo, che noi dobbiamo andare a prendere. Egli si decide di andarsene in una forma di esilio, quindi si toglie dalla vita politica e cosa fa? Riflette. Dice, quando lui arriva, viene confinato a Sant'Andrea in Percussina, anche a Galileo, l'anno prossimo vedremo capiterà il confinio, nella campagna di Firenze, cosa fa? Egli... Tiene una fitta corrispondenza con l'amico Francesco Vettori, ambasciatore fiorentino della Corte del Papa. Decide di utilizzare il suo tempo per delle missive, per delle lettere. Per noi le lettere e la corrispondenza non sembrano un genere letterario interessante, invece in questo momento sono proprio il veicolo con cui noi capiamo che tipi di rapporti intesseva con chi parlava. Attenzione che le lettere degli autori sono importantissimi per capire il loro pensiero e proprio a Francesco Vettori sarà dedicata alla lettera in cui lui per la prima volta denuncia la volontà di scrivere il Principe. Sarà una lettera che leggeremo prossimamente a sé rispetto a questa lezione. E cosa fa? In questi mesi, infatti, vi dice il libro, tra marzo e dicembre del 13, Machiavelli compone il Principe, in cui ovviamente ci sarà la dedica proprio al giovane Lorenzo de'Medici. Fa come Dante, utilizza l'esilio per una composizione di un testo... politico, è vero che la commedia è un testo ampio per Dante ma ha anche un valore politico molto forte lo stesso uso dell'italiano, c'è anche la scelta linguistica, la scelta della dedica, cosa fa? Lui al De Medici Dante per esempio tramite un'altra lettera l'aveva dedicata a Cangrane della Scala, signora di Vierona, quindi attenzione che ci sono delle dinamiche che avvicinano anche Dante rispetto a Machiavelli in questo, soprattutto l'esperienza di questo esilio forzato. Attenzione però, i medici cosa fanno? Decidono comunque, nonostante la grandezza e Lorenzo il Magnifico, abbiamo visto persone che hanno dato un equilibrio anche all'Italia, di tenersi lontano il nostro amico Machiavelli. E che cosa fa? Machiavelli comunque continua a frequentare altre persone, in particolare inizia a frequentare la famiglia di Cosimo Ruccellai. E cosa fa? Insieme a questi pensatori, a questi nobili... Tiene dei discorsi proprio commentando quel libro che vi ho detto all'inizio, cioè la burbe condita di libri, i primi dieci libri. Leggono, commentano la nascita di Roma, perché? Perché per il periodo rinascimentale dell'umanesimo la centralità di Roma era importantissima, ragazzi. Infatti vi ricordate anche le statue, i dipinti, le nuove accademie filosofiche che si rifanno a Roma? Perché non la scienza di tipo politico e storico? Quindi... rilegge e cerca dei modelli positivi all'interno della fondazione di Roma e dello sviluppo dell'impero romano. Questa idea di avvicinare e confrontare il moderno con l'antico resterà anche nel Principe. E che cosa ne esce? Ne escono delle discussioni che poi Machiavelli cerca di stendere in maniera di trattato. E qui vi dico andate a pagina 784. cioè nei discorsi sopra la prima decada di Tito Livio di cosa parla? se il principe parlerà dei principati è l'opera più famosa di Machiavelli sembra quasi che Machiavelli sponsorizzi il principato come migliore forma di governo in realtà non è vero insomma I discorsi sopra la prima decada di Tito Livio non sono mai stati pubblicati volontariamente, ma ne ha costituito lui un trattato senza pubblicazione, dove lui passa in rassegna il modello politico-istituzionale della Repubblica e lui sostiene che è più durevole del Principato, perché vedremo i Principati sono soggetti alla sorte, all'alternarsi, al passaggio loritario, mentre lì c'è la Repubblica intesa come Repubblica Romana, cioè... Avendo come filo conduttore la storia di Roma, è il testo che mi permette di dare ai posteri l'immagine di quella che è l'istituzione più durevole e più sicura. Oltre ai discorsi sopra la prima decca di Tito Livio, ho scritto anche le storie fiorentine. I discorsi sopra la prima decca sono stati composti tra il 16 e il 18. Il principe sappiamo che è anteriore, però lo vedremo a sé in una lezione a parte. Scrive anche le storie fiorentine, perché? Perché a un certo punto viene reintegrato all'interno del Principato Mediceo, il nostro Machiavelli, e deve comporre tra il 1520 e il 1525 la storia di Firenze, dal dominio di Cosimo de'Medici, della storia della casata de'Medici, fino a Lorenzo il Magnifico. E anche questo è un lavoro molto importante, perché viene dato uno storico. della politica e rappresenta anche uno dei motivi per cui oltre ad essere fiorentino grazie a questa opera Machiavelli dopo la morte verrà sepolto proprio nella Basilica di Santa Croce insieme ai grandi fiorentini come ci ricordiamo per esempio abbiamo visto Petrarca come ci sono i grandi fiorentini che saranno Galileo, Raffaello quindi è uno dei rappresentanti della grande fiorentinità. Ovviamente Machiavelli si occupa anche di altro nel momento in cui ha dell'inattività politica Sempre nella prima sezione che stavamo analizzando del nostro libro, e qui ritorno a pagina 774, vediamo che si occupa anche di testi teatrali. Per esempio un testo teatrale fu La Mandragola. La Mandragola, vi dice il vostro libro, è stata scritta come commedia che viene messa in scena in occasione delle nozze di Lorenzo II de'Medici. Quindi, attenzione, viene messa in scena in un banchetto. in un momento molto importante, anche a livello politico, quindi in un momento di grande visibilità. Quindi la commedia è di buonissimo livello, ma Machiavelli non è un commediografo. Vi si dedica così, in maniera spontanea, e è una commedia ancora particolarmente legata agli stilemi della commedia aristotelica, così come è teorizzata all'interno della poetica di Aristotele. Cioè, la commedia si deve svolgere in un unico giorno. con un unico luogo di ambientazione, seguendo quelli che sono i loro atti però in maniera poco realistica. Se Machiavelli è stato fedele al realismo anticipando il metodo sperimentale galileiano, quello applicato nella scienza, qua applicato nella scienza politica, mentre nel teatro non è in grado di anticipare i tempi, quindi per una riforma seria della commedia in Italia bisognerà aspettare per noi il prossimo anno scolastico. ma cronologicamente circa 200 anni quando Goldoni riuscirà a aprire alla definitiva riforma della commedia a Venezia però, quindi non in area toscana, nonostante vedremo però l'opera più importante di Goldoni sarà scritta in toscano e ambientata in area toscana. Quindi abbiamo anche la mandragola, dove il testo ne tratta in maniera più compiuta? Pagina 846, dove trovate il fatto che... questo scrivere sia un ripiego, per lui quindi non è la sua prima vocazione, dove vi indica che l'ipotesi di datazione è comunque dopo il 1513, la struttura e i modelli, i cinque atti, abbiamo detto un'unica scena, quindi la ripresa dei canoni aristotelici. E che tipo di commedia è? È una commedia chiaramente di stampo latino, cioè sul modello si dice Plautiano, la commedia degli inganni, dove l'obiettivo è quello passionale, quindi c'è il triangolo amoroso, c'è la passione. ed è la commedia degli intrighi. Ovviamente se è legata poi a una festa come quella del matrimonio è giusto che sia una commedia del tutto allegra. Attenzione, Machiavelli però, ritornando sempre alla parte della vita, abbiamo detto che a un certo punto è stato reintegrato all'interno della politica medicea, proprio pochi anni prima della morte dell'autore. Attenzione! Nel 1519 cosa succede? Lorenzo II de'Medici ovviamente muore. Il cardinale Giulio de'Medici accorre subito a Firenze. Giulio de'Medici sarà un uomo di forte intuito politico. Infatti cosa fa? Il vostro libro vi dice che il corso a Firenze deve tenerla sotto controllo, ovviamente perché le spinte anti-medicee c'erano, e affida a Machiavelli due incarichi di rilievo. Esprimere per iscritto un parere. Circa la situazione di Firenze. Perché per iscritto? Perché resta. La relazione di ciò che accade. Lui era esterno, non ha collaborato, quindi ha una visione oggettiva, al di fuori degli eventi, e redigere la storia della città, le storie fiorentine. Scrivere. Scrivere la storia perché resti per i postoli, come forte elemento di tipo educativo. Ovviamente darà poi altri incarichi perché viene... è integrato anche di tipo finanziario e entrerà come cancelliere dei procuratori delle mura. Quindi attenzione perché è importante avere questa visione completa, anche capire l'importanza dell'esilio per la riflessione proprio sul principe. Il principe diventerà un'opera importantissima ma che andremo poi a studiare a parte. Quindi adesso ci concentriamo, ci siamo concentrati in particolare su alcuni aspetti della vita e su una panoramica più ampia delle opere che il libro riporta.