Coulomb si serve della bilancia elettrica per corroborare l'ipotesi dell'esistenza di una forza elettrica di repulsione tra cariche elementari, analoga alla forza gravitazionale di attrazione di Newton. Con una sferetta conduttrice carica si toccano le due sferette di Sambuco, che si elettrizzano dello stesso segno e si respingono. La spiriti...
La retta mobile, spostandosi, provoca una torsione del filo di sospensione e, dopo alcune oscillazioni, raggiunge una posizione di equilibrio. In tale posizione, la forza di repulsione elettrica bilancia perfettamente la forza di torsione. Tale forza di torsione è, come Coulomb aveva stabilito in una precedente memoria, direttamente proporzionale all'angolo di torsione del filo.
Approssimando la distanza tra le sferette all'angolo che si legge sulla scala graduata, è così possibile trovare una prima relazione tra il modulo della forza elettrostatica e la distanza tra i centri delle sferette. Torcendo ulteriormente il filo di sospensione per mezzo del bottone del micrometro, si aumenta la forza di torsione e si raggiunge una nuova posizione di equilibrio. È così possibile scrivere una seconda relazione, tenendo presente che l'angolo di torsione totale si ottiene sommando all'angolo di torsione del micrometro l'angolo tra le due sferette. Analogo ragionamento si può fare per altre posizioni di equilibrio.
presenta nella sua memoria tre prove che qui completiamo. Pur essendo la terza misura imprecisa, come Coulomb stesso riconosce, egli conclude che la forza di repulsione elettrostatica è inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra le due sferette.