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Romanità e Fascismo: Simboli e Contraddizioni
Apr 3, 2025
Appunti sulla Romanità e il Fascismo
Introduzione
Riflessione sui vari monumenti e la loro età.
Interesse del fascismo per la simbologia romana.
Storia e simbolismo romano nel fascismo
Storici principali
: Luciano Canfora, Andrea Giardina, Emilio Gentile, Renzo De Felice.
De Felice
: primo a trattare come il regime sfruttò il mito della romanità per ottenere consenso.
Margherita Sarfatti
: culto della romanità che influenzò Mussolini.
Uso della romanità da parte del regime
Legittimazione del carattere antidemocratico del fascismo.
Esaltazione della disciplina e dell'imperialismo coloniale.
Uso anche di miti rinascimentali e risorgimentali.
Elementi non italiani
: uso di simboli come il fez turco e il passo dell'oca tedesco.
Mito dell'antichità e progettazione del nuovo mondo
Il fascismo non mirava a una restaurazione del passato, ma a un mondo nuovo basato sulla romanità.
Giardina
: la romanità fascista come modello di coesione sociale.
Cittadino soldato
: individuo assorbito nella società di massa e nel partito unico.
Terza Roma e consenso
Progetto della terza Roma per rafforzare il consenso della massa.
I mutamenti nel fascismo e i sentimenti antiborghesi.
Mussolini
: da un'opinione negativa su Roma a una riconciliazione.
Progetti urbanistici e celebrazioni
Trasformazione di Roma in simbolo della grandezza fascista.
Celebrazione del Natale di Roma e sostituzione del primo maggio.
Creazione di un calendario parallelo con numeri romani.
Progetti di demolizione e ristrutturazione di aree storiche.
Proliferazione della romanità
Bonifiche e creazione di città nuove con nomi evocativi.
Riferimenti alla romanità nei nomi e nelle gerarchie del partito.
Cinema e propaganda
Limitato uso del cinema per la propaganda.
Il film "Scipione l'Africano" non raggiunse il successo atteso.
Conclusioni sul mito della romanità
Contraddizioni tra il mito romano e l'alleanza con il nazismo.
Distorsioni storiche nella rappresentazione della romanità.
Crollo della propaganda con la guerra.
Riflessione finale
La figura di Mussolini e la sua incapacità di creare l'italiano nuovo.
Critica alla romanizzazione del popolo italiano.
L'eredità della propaganda fascista e il pensiero persistente nel presente.
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