Plauto, Tito Maccio Plauto, come vedete qua ci sono i trianomina, cioè i tre nomi di Plauto, su cui adesso rifletteremo. Suggerirei, se a voi piace, possiamo ascoltare intanto i concerti per Plauto. orchestra di Vivaldi in sottofondo. Ecco, premessa allo studio di Plauto. Plauto è il primo autore della letteratura italiana, latina scusate, il primo classico, il primo grande autore.
autore della letteratura e nonché il primo autore di palliate di cui si conservano opere integre, è vero, quindi abbiamo studiato prima Livio Andronico, però i testi che ci ha lasciato Plauto sono testi che hanno caratterizzato la storia della cultura, la storia della letteratura, è il primo autore di commedie di argomento greco, le palliate sono appunto le commedie di argomento greco, di cui si conservano opere integre. Il suo teatro di immediato successo presso il pubblico romano ha gettato le basi del teatro comico europeo. Quindi era un autore di grande successo e un autore che è stato imitato, o quantomeno ispirato, i grandissimi autori della commedia, anche in tantissime letterature diverse, quindi da Molière a Goldoni a Machiavelli, eccetera. Le cose da dire...
dire sulla biografia, un po'ci aiuta anche il professor Massimiliano Cannava riguardo a queste cose. Anzitutto lui è nato a Sarsina, che era un luogo dove c'era una popolazione italica, nell'Umbria di allora, ma oggi in Emilia Romagna, nel 251 circa, infatti noi sappiamo più o meno qual è l'epoca in cui la possibile nascita di... di Plauto. L'Opseudulus è rappresentato nel 191 e c'è un testo in cui si scrive che Plauto è Senex quando scrive l'Opseudulus. Per questo motivo, facendo una specie di sottrazione, arriviamo al periodo tra il 255 e il 250 che è il periodo della nascita di Plauto.
Insomma, la sua vita si svolge nel periodo delle guerre puniche. Tra la prima guerra punica, anno in cui lui è nato, la seconda guerra punica e poi il periodo post bellico, diciamo, il periodo in cui lui morirà. Molto controverso il fatto che abbia trianomina, nel senso che è un problema su cui si arroventano un pochettino le polemiche degli studiosi.
Come comedografo ricavò una grande ricchezza, ma poi indebitava. fu costretto a girare la macina per pagare il debito. Questa cosa, però, forse è un'invenzione, è un aneddoto, nel senso che siccome lui nelle sue commedie parla molto di servi, ecco che nella sua biografia, a un certo punto, una biografia quindi forse in parte leggendaria, si dice che anche lui è arrivato a fare il servo, in una certa fase della sua vita.
Muore a Roma nel 184. avanti Cristo, quindi nel periodo del II secolo avanti Cristo. Recapitolando la sua biografia, la sua condizione servile, quindi il fatto che abbia girato la macina, può essere una notizia leggendaria, un'invenzione derivata dall'importanza dello schiavo nelle sue commedie. Anche il nome potrebbe essere un falso, in particolar modo Maccio.
Maccio potrebbe essere una specie di storpiatura del nome. nome Maccus, che era una delle maschere dell'Atellana. È probabile che Plauto abbia fatto una sorta di apprendistato come attore di fabola atellana. Ricordate che la fabola atellana era una commedia di impianto popolare campano, ecco quindi che sarà stato chiamato così perché era un attore. Probabilmente prima era un attore, almeno diciamo Maccus era un nome di battaglia spesso degli attori.
E quindi molti hanno ipotizzato che si sia chiamato Maccio, ma in realtà Maccio starebbe al posto di Macco. Una produzione vasta conservata solo in parte. Lui ha scritto tantissime commedie, di queste commedie ne sono rimaste a noi solamente 21. 20 intere e una frammentaria. Aveva un successo tale che moltissimi scrissero delle commedie che poi dicevano essere di Plauto. Nel secondo secolo a.C.
si arrivano ad attribuirgli ben 130 commedie che in realtà non sono sue, ma sono di suoi emolimi. imitatori. Ecco qui vediamo alcune rappresentazioni e raffigurazioni del teatro a Roma, le maschere ad esempio.
L'enorme successo della sua comicità fa sì che Plauto diventi presto oggetto di imitazione e di plagio. Verso la fine dell'età repubblicana, l'erudito Marco Terenzio Proclama autentiche 21 commedie, quelle a noi pervenute. E individua 20 commedie ritenute plautine dai più, ma non da lui, e dichiara spurie le altre. Insomma, ci riporta queste 21 commedie che sono autentiche e dice che altre 20 non sono autentiche, non sono sue. Ignoriamo le date di composizione e di rappresentazione delle commedie di Plauto.
Solo per... 3 di esse è possibile ricavare appigli cronologici. Lo sticus sarebbe una commedia del 200 a.C., lo pseudorus del 191, siccome abbiamo detto, c'è la notizia che lui l'ha scritta da Senex, questo ci serve per capire più o meno la sua data di nascita, e la casina del 186 a.C. Bene, passiamo pertanto alla pagina 32 del nostro libro, la struttura delle commedie plaudite.
Gli intrecci delle commedie plautine si generano da un'unica matrice, la lotta tra due antagonisti per la conquista di un bene, generalmente una donna oppure una somma di denaro. La lotta vede spesso contrapposti i padri, severi ma allo stesso tempo dissoluti, e i figli, con la vittoria dei secondi sui primi. Vincono i giovani, insomma, sugli anziani, sui vecchi. In genere ha una situazione iniziale di comico sovvertimento dell'ordine sociale.
subentra una fase di rassicurante ripristino della normalità, spesso dovuta a un riconoscimento, l'agnizio. La falsa identità di un personaggio, fonte di errori e scambi di persona, la commedia degli equivoci, cede il posto a quella vera e quindi tutto si ristabilisce alla fine. La commedia si caratterizza proprio per questo, perché finisce bene.
I personaggi costituiscono una galleria di tipi umani delineati senza alcun approfondimento psicologico. Sono come delle maschere, dei tipi fissi, senza attenzione ai risvolti etici delle loro azioni. La prevedibilità dei personaggi presentati fin dal prologo, non con i loro nomi, ma con il riferimento ai loro ruoli, permette al pubblico di godersi la comicità delle situazioni sceniche costruite da Plauto. Molto importanti insomma i prologhi anche nelle commedie plautine che servono per introdurre il pubblico allo spettacolo, per generare curiosità anche.
struttura drammaturgica. Il punto di riferimento è la commedia nea, la commedia nuova greca. Lo schema di fondo dicevamo è il contrasto tra due personaggi.
A uno di questi viene sottratto un bene, ad esempio un giovane non può sposare una donna che ama una fanciulla. Oggetto del desiderio infatti è quasi sempre una donna. L'antagonista spesso è il suo stesso padre che gli impedisce lo sposalizio perché dice magari che quella donna è una donna. non è una donna di una famiglia nobile. Il servo astuto interviene per lo più per aiutare il giovane a raggiungere lo scopo del desiderio, quindi l'oggetto del desiderio, quindi la donna.
Sono frequenti le commedie del servus callidus, appunto del servo astuto, che hanno questo servo come personaggio fondamentale, la ragazza è l'oggetto del desiderio, l'antagonista può essere anche il protettore. spesso avviene nelle commedie di Plauto, lo vedremo adesso vedremo le trame di queste commedie la ragazza è una prostituta pertanto il protettore della prostituta in latino si diceva lenone cerca in tutti i modi di tenersela per sé per continuare a guadagnare soldi con questa donna e non la vuole dare al giovane da sposare oppure dicevamo il padre stesso che cerca di impedire il matrimonio il giovane innamorato riesce a Inizia ad ottenere lo scopo della sua ricerca, del suo desiderio, grazie all'aiuto del servus callidus. E questo gli permette di ottenere l'amore della ragazza, di poter coronare il suo sogno di amore.
Pertanto le trame delle commedie generalmente prevedono un conflitto iniziale, una situazione iniziale. con un conflitto tra due personaggi, generalmente il giovane contro un altro giovane oppure il giovane contro un lenone, protettore di prostitute oppure il giovane contro il padre Lenone, sì pappone il termine giusto gergale era per farvi capire inganno e trasgressione un personaggio organizza un inganno che può comportare la trasgressione di norme morali o di norme pubbliche. Ad esempio, sposare una prostituta, dicevamo, no? Questo può essere una trasgressione. Crisi, soluzione, lieto o fine.
La trasgressione provoca una temporanea situazione di crisi. Ma questo culminerà nel lieto o fine finale quando ci sarà il riconoscimento. Magari, dicevamo, si riconoscerà che quella ragazza è una ragazza di buona famiglia. Le categorie delle commedie.
C'è un'importante categoria di commedie, prima di arrivare alla commedia del servo che è quella sicuramente più significativa. La commedia della beffa, la vera protagonista è la beffa che spesso il giovane e il servo astuto organizzano contro un anziano pater familias. In questo tipo di commedie sono organizzati scherzi e beffe, pater familias. Ecco, attenzione, ricordiamoci di questo quando studieremo le novelle delle Beffe di Boccaccio. Anche Boccaccio conosce Plauto, conosce le trame delle commedie Plautine e prende spunto probabilmente anche da queste trame.
Ecco, gli scherzi spesso sono presenti in questa commedia delle Beffe degli scherzi. Ne riparleremo quando leggeremo la Mandragola di Machiavelli. La commedia dei simili Miodessosi.
riguarda lo scambio di persona dello specchio del doppio, ci saranno essenzialmente due commedie che appartengono a questa categoria, cioè l'Anfitro, l'Anfitrione e i Menekmi. Anche queste commedie ispireranno svariati autori tra cui Shakespeare e Goldoni. La commedia dell'agnizione, cioè la commedia del riconoscimento, alla fine di questo tipo di commedia avviene un riconoscimento improvviso, un riconoscimento imprevedibile dell'identità di un personaggio che porta allo scioglimento e quindi alla risoluzione.
della crisi. La commedia del romanzesco, caratterizzata da intrecci complessi e avvincenti. Spesso gli intrecci di Plauto sono abbastanza complessi, intricati e anche incoerenti, perché a Plauto non interessava la coerenza dell'intreccio. Prendeva da una commedia piuttosto che da un'altra. Operava con la contaminatio, cioè prendeva dagli originali greci in modo estremamente libero e quindi accostando magari pezzi di una commedia a pezzi di un'altra commedia.
La commedia della caricatura o dei caratteri, contenente una rappresentazione iperbolica esagerata di un personaggio, esempio tipico di questa è la commedia del Miles Gloriosus, cioè del soldato fanfarone. Poi la commedia composita che racchiude al suo interno uno o più elementi delle sopraccitate tipologie e questo avviene molto spesso nelle commedie di Plauto. Dicevamo quindi che comunque la categoria più importante è quella della commedia.
Commedia del Servo, siamo alla pagina 33 del nostro libro, quindi la commedia che ha al suo centro, come protagonista insomma, il Servus, una delle figure più largamente utilizzate da Plauto nelle sue commedie. ha doti che lo fanno diventare un eroe benemmino dell'autore, oltre che degli spettatori. Esistono varie tipologie di servus.
L'altro anno, con l'altra classe, ho fatto delle lezioni su queste varie tipologie di servus. Riprendete quelle lezioni. Anzitutto, il servus currens, l'attore che interpreta questo tipo di servo, entra in scena di corsa, mantiene un atteggiamento trafelato finché rimane sul parco scenico. Plauto lo utilizza come parodia del messaggero, infatti porta sempre qualche lettera, una informazione che devi... di vitale importanza per l'avanzamento della commedia.
Ecco, un elemento dinamico, esattamente come abbiamo visto Renzo nel romanzo dei Promessi Sposi, anche il servo è, nelle commedie di Plauto, l'elemento dinamico che serve affinché la vicenda prosegua. Il servus callidus, abbiamo visto che ci sono proprio delle commedie del servo astuto, il tipo di servo la cui qualità più spiccata è appunto la callidit. l'astuzia, ordisce inganni benevoli, ma certe volte anche malevoli, sia a favore che contro il protagonista. Nello pseudolus il servo è centrale, organizza tutta quanta la truffa, tant'è vero che eccezionalmente la commedia prende il titolo dallo stesso servo.
Il Servus Imperator appare nella commedia Persa, una tipologia di servo che sfoggia una parlantina che utilizza parole che derivano dal gergo militare e un incredibile sfoggio di superbia. Parla di ciò che fa come se si rivolgesse a una truppa in partenza per una guerra. L'ambus imperator è una parodia dell'imperato, quindi una parodia ad esempio dei trionfi, delle cerimonie trionfali per i generali che avvenivano, dedicate ai generali romani. Mi sembra certe volte di essere non in una classe di terza liceo, ma di terza, non so, di un altro ordine di studi. Il servo nonostante la sua umile condizione sociale è spesso il vero motore della vicenda, abbiamo detto.
Si allea col giovane contro il suo antagonista, ordisce una serie di inganni, servendosi di mezzi anche immorali, perché scusate, ecco di questo parleremo. A proposito di Machiavelli, nelle commedie i canoni della moralità vengono messi in discussione, cioè non c'è il punto di riferimento della moralità. comune è una sorta di alte regole del poeta questo lo diremo quando parleremo del metateatro vedremo che il servo e alte regole poeta un demiurgo all'interno la commedia capace di determinarne gli svolgimenti a come antagonisti non solo i personaggi rivali ma anche la fortuna la sorte ecco anche questo ovviamente lo ritroveremo sia in macchiavelli sia in boccaccio sia in ariosto quindi la sorte con contro la quale appunto il servo cerca di operare con la sua virtus, cioè con la sua calliditas.
La sorte. Tutte le fra di voi di queste cose. Allora, dicevamo che la fortuna, cioè la sorte, è un elemento che per la sua imponderabilità è una preziosa risorsa nella costruzione della trama. C'è uno schema fisso della commedia che prevede un argumentum, il prologo, quindi un attore che sulla scena anche sintetizza alcuni degli aspetti, anticipa alcune delle cose che...
gli spettatori vedranno sulla scena, e l'axio, gli atti, axio divisa in cantica, cioè parti cantate, deverbia, parti dialogate, e il coro con la sola funzione scenica. Ecco, attenzione a dire la verità. verità, nella commedia nea c'erano divisioni in atti, invece Plauto preferisce questo tipo di divisione, in cantica, deverbia e coro. E infine c'è l'epilogo, cioè lo scioglimento della vicenda.
Ritorneremo su queste parole, ricordatevele, cantica, deverbia e coro. Un argomento è una sintesi della vicenda, in alcuni casi sono presenti addirittura due argomenti, in questo caso uno dei due è acrostico, le lettere iniziali dei singoli versi formano il titolo della commedia stessa. Qua ci si riferisce, se vogliamo, anche al titolo stesso della commedia. Ecco, qui abbiamo una specie di acrostico, nel senso che i versi, magari iniziali della commedia, portano con sé anche il titolo stesso della commedia. Aulularia, la commedia della pentola, lo si può ricavare anche dalla prima lettera di questi versi della commedia stessa.
Una crostica, Aulularia. la funzione del prologo Plauto utilizza un tipo di prologo espositivo e informativo cioè il prologo anche l'attore stesso c'è un attore insomma che impersonifica il prologo anche esso potrebbe essere un alter ego dell'autore e serve come esposizione e informazione narra l'antefatto dell'azione drammatica talvolta in anticipo agli sviluppi per favorire la comprensione dell'intreccio da parte del pubblico talvolta tal prologo è affidato a una divinità, in altri casi lo recita uno dei personaggi che agirà successivamente sulla scena. Non serve il prologo per difendere l'autore come invece accadrà nei prologhi di Terenzio.
In alcune commedie è il capocomico che recita il prologo, Terenzio invece nel prologo delle sue commedie si difendeva da molte accuse che gli venivano rivolte, faceva riassumere trama e antefatto da un personaggio della commedia vera e propria. E questo è il prologo, la viscomica. Abbiamo detto che è nato a Sarsina, quindi è nato nella zona degli Italici. Ecco, questa cosa è abbastanza importante, nel senso che presso queste... popolazioni erano frequenti forme sceniche, drammaturgiche, popolari, molto licenziose, basate appunto sulle battute salaci, sulle frecciatine.
su frizzi e cose del genere. Ricordate i famosi fescenini, per esempio, di cui abbiamo parlato. Lui deve aver risentito di questa sua formazione, formazione tra virgolette Umbra, Emiliano Romagnola, chiamiamola così, no?
Infatti la comicità è generata da elementi fissi nella commedia plautina. Scontro tra i personaggi, quasi sempre scontro tra personaggi maschili, figli che beffano il padre con l'aiuto del servo, rovesciamento carnevalesco dei ruoli, lessico quotidiano ecco attenzione, questo è fondamentale noi non conosciamo la lingua parlata latina se non anche attraverso le commedie di Plauto le poesie di Catullo, le lettere di Cicerone commedia degli equivoci e scambi di persona servono proprio per far ridere ecco, Plauto riusciva a far ridere tantissimo i suoi spettatori riferimenti a temi comuni con intento satirico, uso del sermo familiares, quindi della lingua di tutti i giorni la lingua quotidiana... caricato di neologismi, per esempio di derivazione greca, lessico volgare ed espressioni dal doppio senso. Ci sono delle espressioni ambigue, spesso con delle allusioni sessuali o erotiche. Epilogo, il riconoscimento.
Un altro elemento strutturale di grande importanza nelle commedie di Plauto è il riconoscimento finale, agnizio, grazie al quale vicende ingarbugliate trovano la loro fortunosa soluzione. Ragazze che compongono... compaiono in scena come cortigiani o schiavi, recuperano la loro libertà, trovano l'amore perché si scopre che loro in realtà non erano schiavi, ma erano di una buona famiglia di origine e nessuno lo sapeva, fino appunto a questo agnizio, a questo riconoscimento.
Bene, andiamo adesso alla pagina 34 e osserviamo la trama delle commedie di Plauto. Ecco, Anfitruo, è l'unica commedia. in cui ci sono come personaggi degli dèi, in particolar modo Giove e Mercurio.
Praticamente Anfitrione ha una moglie molto bella, è un servo che si chiama Sosia. Ecco, Anfitrione e Sosia partono da Tebe per andare nella guerra contro i Teleboi. Giove però si è innamorato della moglie di Anfitrione.
La moglie Alcmena è bella. bellissima. Allora, siccome Giove vuole sempre soddisfare i propri desideri sessuali, come può fare?
Decide di farlo in questo modo, prendendo le sembianze del marito di Alcmena, cioè si trasforma in anfitrione. Mercurio, a sua volta, il messaggero degli dei, lo accompagna e diventa suo servo e assume le sembianze di Sosia. Da quel momento in poi la parola Sosia indica uno che è...
tornato anfitrione Giove che ha la sembianza di anfitrione e intanto è nella camera da letto con Acmena manda avanti il servo che scusate che praticamente è Mercurius il servo Sosia deve annunciare scusate ho sbagliato questo è Sosia vero allora ricapitoliamo scusate la scena è bellissima cioè praticamente adesso vi spiego Giove sotto le sembianze di anfitrione sta facendo l'amore con Alcmena e accanto a lui a fare un po'da palo da guardia della casa c'è Mercurio che ha preso le sembianze di Sosia invece il vero anfitrione è tornato dalla guerra e quindi manda avanti il servo, manda avanti Sosia, il Sosia vero insomma, per annunciare del suo arrivo. Allora cosa succede? Che Mercurio sotto le sembianze di Sosia dice a Sosia guarda non so chi sei tu.
Mercurio è talmente convincente che addirittura fa sì che Sosia... abbia il dubbio davvero di non essere sosia, perché vede davanti a sé un sosia, cioè vede davanti a sé Mercurio nelle sembianze di lui stesso, e si chiede se davvero chi è lui, lo schiavo arrivato dal porto alla cazzo. di anfitrione oppure è quello lì, il vero Sosia dove sono morto, se costui alla mia imago, significa forse che è il mio fantasma, che io sono morto dove sono stato trasformato pensa di essere oggetto di una stregoneria che ha mutato il suo aspetto c'è un altro che ha preso il suo posto insomma come vedete il fatto di vedere un altro da sé insomma che sembra lui e che lo convince, quasi sembra convincerlo del fatto che lui Sosia e non lui stesso mette in forte crisi in grave crisi Sosia ci sarà ancora un padrone che lo attende presso le navi oppure no, forse no ma è meglio non essere più Sosia potrebbe dire non essere più schiavo...
Sosia ironizza sulla controfigura che indossa la sua maschera immaginando che gli venga attributato da vivo un onore che nessuno gli renderà da morto perché schiavo e non nobile. Ecco come vedete questa vicenda anzitutto ha influito sul lessico dal momento quindi che il termine Sosia da quel momento in poi significa appunto una persona identica all'altra. E anche nell'arte raffigurazione appunto di questa vicenda di questa commedia. Anfitrione. Ha ascoltato lo strano discorso di Sosia che è tornato dietro e dice ma non so più neanche chi sono io perché ho visto me stesso che faceva la guardia della casa Sirita, anfitrione, che forse intuisce come stanno realmente le cose.
Va dalla moglie, vittima dell'inganno, e fra i due nasce un diverbio che dura fino al ritorno di Giove, il povero generale anfitrione. Non sa che fare quando un'ancella di Arcmena gli racconta che la donna ha partorito miracolosamente due gemelli. uno dei quali tanto forte da uccidere due serpenti.
Insomma, Alcmena farà nascere Ercole, che sarà nato dal rapporto d'amore fra lei e Giove. Allora tutto si rappacifica, come al solito le commedie vanno a finire sempre bene. Giove appare nel suo vero aspetto, confessa l'adulterio, spiega come si sono svolti i fatti dicendo che dei gemelli uno è Ercole, suo figlio, l'altro Iphicle e figlio di Anfitrione. Così, si fa per dire, tutti sono sovrapposti. soddisfatti, anche il marito.
No perché insomma tutto sommato è stato Giove, intendo dire quindi è vero che è stato tradito dalla moglie però con il re degli dèi. E allora il piccolo Ercole potrà giocare con il suo padre divino. Anfitro. che non lascia scampo né agli uomini né pure agli dèi. Cupido colpisce chi vuole, in questo caso Cupido colpisce anche Giove.
Ma questo a volte è anche comico, per il tono elegiaco dell'ignorante che piazza termini a sproposito e il rozzo spasimante che parla della sua brama sessuale in termini ridicolmente romantici. Oppure per il marito cornuto anfitrione che deve sottostare agli dèi come i servi dei serviti. devono sottostare ai padroni, però gli dei pagani sanno essere riconoscenti dei sacrifici, ripagando direttamente in vita, quindi donando poi ad Anfitrione, ad Alcmena, un onore e una fortuna che altrimenti non avrebbe avuto. La commedia dell'asinare, adesso abbiamo riflettuto molto sull'Anfitro perché ve lo voglio chiedere, è anche una commedia bellissima, importantissima. L'asinaria invece è una commedia abbastanza tipica, nel senso che è tipica Plautina perché c'è una bella donna, una bella ragazza che si presenta come una cortigiana.
Grazie all'aiuto di furbi servitori e anche del padre dell'innamorato la commedia si risolve alla fine e questa cortigiana diventerà appunto la moglie. Quindi sarà lo stesso padre. a venire in soccorso di suo figlio la commedia è tratta da un originale di Demofilo ecco dobbiamo dire anche questa cosa fondamentale cioè che mentre Terenzio segue solamente le commedie originali di ho fatto quel gesto per di smettere di parlare Terenzio usa come originali solamente le commedie di Menandro, al contrario.
Invece Plauto ha svariati autori di commedie greche, insomma, come sue ispirazioni, punti di ispirazione. L'Aulularia, Aulularia, è la commedia della pentola, è un'altra delle commedie più importanti. Se pensate a come ha poi ispirato Molière, l'Avaro di Molière e tantissimi altri autori.
Praticamente Euclione ha nascosto il suo tesoro in una pentola. ecco perché si chiama così, si chiama Aulularia il suo tesoro è lì per timore che gliela possano rubare la nasconde sempre questa pentola nel Tempio della Buona Fede successivamente nel Bosco di Silvano non sa più dove nascondere questa pentola per far sì che nessuno si accorga che lì ci sono i suoi soldi Strobilo, servo del giovane Liconide lo spia e si impadronisce di questa pentola Eucleone ha una figlia che vuole sposare con il ricco anziano Megadoro ma il giovane Liconide innamorato e ricambiato e allora grazie al servo che ha rubato i soldi praticamente al padre del suo padrone ecco che il suo padrone il giovane Enrico Onide potrà sposare lui appunto questa bella questa bella donna la figlia di Euclione potrà sposare lui la figlia di Euclione e non quel ricco e anziano Megadoro la commedia si interrompe ma la conclusione è questa scontata, in cambio del loro Euclione concede la mano della figlia a Liconide che a sua volta darà la libertà al servo strobilo, l'originale greco è ignoto ma è probabile che fosse una commedia di Menandro in cui Lavaro aveva nome Smicrine, ma ripeto questa commedia è importantissima perché ispirerà autori moderni Bacchides plurale del titolo due Bacchidi cioè due sorelle gemelle entrambe cortigiane ecco la l'intreccio delle Bacchides non ci interessa più di tanto. Sta di fatto comunque che qui addirittura viene amata non una donna ma due donne, alla fine, comunque questo intreccio è piuttosto complicato, i severi padri dei giovani Nicobulo e Filosseno accondiscendono l'amore dei loro figli, paiono cedere a si stesse le grazie delle due avvenenti cortigiane e quindi questi figli giovani come al solito potranno sposare.
queste donne. Ecco molto interessante il servo Crisalo in questa commedia e il ruolo che svolge questo servo. I cattivi prigionieri, un vecchio ha perduto due figli, uno rapito ancora bambino, l'altro fatto prigioniero in una guerra dagli elei.
Il vecchio si procura due schiavi di guerra per tentare uno scambio, alla fine non solo tiene indietro i figli, ma anche i figli. il secondo figlio, ma scopre che uno dei prigionieri è addirittura l'altro figlio da tempo perduto. E quindi la commedia si conclude in questo modo. La casina.
Il tema è la ragazza dal profumo di cannella. Il tema è il contrasto fra un giovane e un vecchio, come spesso avviene, che si innamorano della stessa ragazza, casina una trovatella raccolta in casa di Lisidamo e da sua moglie Cleostrata. E alla fine, come al solito, si scoprirà che casina di nascita libera.
e può quindi sposare il suo giovane pretendente. La cistellaria, la commedia della cesta, un giovane vorrebbe sposare una fanciulla di nascita illegittima, mentre il padre gliene destina un'altra di legittimi natali. Il caso vanifica poi ogni ostacolo e rivela rivelando la vera e regolare identità della fanciulla desiderata e permettendo le giuste nozze.
E questa è la trama della casina. Il curculio. Ecco, questa commedia per noi è molto significativa. Dovete sapere infatti che all'epoca c'erano molti parassiti a Roma, cioè molte persone che vivevano alle spalle degli altri.
Ecco, qui il protagonista della commedia infatti è uno di essi. È curculio, un parassita che... che aiuta il suo protettore, il giovane Fedromo, innamorato della cortigiana Planesio, a coronare il suo sogno d'amore cercando di riscattarla dall'enone Cappadoce.
Ma ripeto, la cosa più significativa in questa commedia è che il suo amico, è proprio questo parassita, un altro dei personaggi tipici della commedia plautina. Bene, passiamo adesso all'epidicus, epidico. Ecco, in questa commedia, come nella commedia pseudulus, il titolo della commedia è dato dal nome del servo, come per farvi capire l'importanza del servo astuto. Sono esempi tipici della commedia del servo. Sì, tutte queste commedie vanno studiate.
Beh, di alcune solo un semplicissimo riassunto, ma su altre commedie vorrei soffermarmi. in modo particolare, facciamo così saltiamo l'epidicus e andiamo alla commedia dei Menecmi perché è la commedia di due fratelli gemelli che non sanno di essere gemelli e che scopriranno questo solamente alla fine, questa è la tipica commedia degli equivoci E'una commedia che come abbiamo detto ispirerà tantissimo lo stesso Shakespeare, nella commedia i due gemelli veneziani di Shakespeare. Poi ancora, velocemente, rapidamente, il mercato è una commedia in cui il protagonista è un mercante e anche questo per noi è abbastanza significativo, quando studieremo le novelle di Boccaccio vedremo come è anche le commedie di Shakespeare.
Di Goldoni vedremo come la classe della borghesia avrà un ruolo prevalente in questi testi. Il Miles Gloriosus. Ecco ragazzi, questa è una commedia importantissima. Infatti qui abbiamo un servo astuto, un certo palestrione, ma soprattutto il suo padrone, Pirgo Polinice, che è un soldato che si vanta di aver ucciso e ammazzato nemici in gran quantità, ma di essere...
un grandissimo soldato insomma di fatto è un fanfarone e la commedia si gioca tutta, la comicità della commedia è data tutta dalla come dire, dall'esagerazione l'iperbole infatti è una commedia scusate, è una figura retorica molto presente in questa commedia dall'esagerazione di questo soldato che non può corrispondere alla realtà andiamo avanti velocemente, rapidamente Ecco, ricordate, attenzione, le commedie di Plauto, oggi come oggi, sono rappresentate, sono persino rappresentate in latino. Infatti, la volta prossima, il professore leggerà dei testi di Plauto in latino e vedrete come non sarà così difficile coglierne il significato. Possiamo anche cercare, sì, sì, se danno rappresentazione di Plauto.
No, no, no, infatti, non c'è bisogno della traduzione. Allora, la commedia di un fantasma alla mostellaria, Silenzius. La commedia persa, la commedia di Beffa, rispetto ad un persiano.
O Penulus rispetto a un cartaginese, molto simili queste due, quindi come... come argomento. Lo pseudolus, pseudolus è una commedia importantissima perché ha come personaggio principale proprio lo schiavo e già la parola pseudolus è un nomen omen, è un nome che è un presagio di quello che è questo protagonista, cioè questo schiavo, che è falso. Infatti la parola pseudolus in greco vuol dire bugiardo, falso, ingannatore. E quindi in questa commedia sono tantissimi gli inganni che, insomma, che trama che riesce a organizzare questo servo.
Rudens è la commedia della Gomena. sticus prende il nome appunto da uno dei protagonisti e infine abbiamo il trinumus che sono le tre monete e truculentus ecco truculentus Ha come titolo lo Zoticone, che è il padrone, in realtà anche questa è una commedia del servo, nel senso che il personaggio fondamentale è Fronesio, mentre la Vidularia è la commedia del Baurio. che è quella che ci è rimasta frammentaria. Passiamo alla pagina 36, ragazzi.
Gli intrecci, i vari tipi di commedia li abbiamo già visti, commedia del servo, commedia del riconoscimento, adesso è il momento di parlare un attimo dei personaggi. Anzitutto il servo astuto grazie al quale la commedia ha un suo sviluppo. Poi il giovane innamorato.
spesso squattrinato, pronto a far di tutto pur di conquistare la donna amata, il cui amore ottiene soprattutto grazie all'aiuto del servo astuto. Poi il vecchio, il senex, spesso libertino, antagonista del giovane innamorato. Non disdegna avventure con cortigiane, perseguitato da una moglie bisbetica e ricca che lo tiene in pugno, è il padre del giovane oppure il padre della sua amata e alla fine comunque corona l'amore di questi giovani. Cioè riconosce che deve, non può più contrastare.
questo amore il lenone e ruffiano il commerciante di prostitute e di schiave generalmente una figura negativa il servus callidus è la maschera centrale su cui si sofferma la viscomica di Plauto poi c'è la matrona spessa autoritaria, la fanciulla amata, il soldato fanfarone e il parassita. Le abbiamo viste anche guardando un po'le trame di queste commedie. Quali le trovate in quest'altro schema, lista dei ruoli plauditi. Bene. Ecco, dicevamo che il punto di riferimento di Plauto, anche di Terenzio, è la commedia nuova, la commedia nea.
Tuttavia, mentre Terenzio è molto fedele generalmente all'originale, Plauto opera in modo lì. attraverso il vertere, cioè una traduzione adattamento con ampi margini di libertà dell'originale, attraverso la contaminazione, cioè mettendo insieme pezzi di varie... e commedie, combinando elementi desunti da modelli diversi.
Dei modelli Plauto mantiene l'ambientazione greca, una commedia palliata, una commedia di ambientazione greca. E anche per quanto riguarda il lessico, molte parole sono di derivazione greca. È la tipologia di intrecci e di personaggi.
Un secondo. Pausa. Allora, non abbiamo neanche fatto pausa. Il rapporto con i modelli greci. Rielaborazione della commedia nuova.
Dicevamo quindi che l'autore principale di riferimento è Menandro, ma mentre Terenzo è molto fedele a Menandro, Plauto assolutamente no. Quali sono gli elementi di novità di Plauto? I ritmi scenici incalzanti.
il gusto per l'improvviso, la tensione comica per suscitare forti risate, mentre il testo greco approfondisce l'introspezione psicologica dei personaggi, e lo farà anche Terenzio, Plauto propone intrecci... in trecci conosciuti ma con personaggi caricati al massimo di ridicolo, di disacrazione, soprattutto delle figure tradizionali e sacre del mondo romano, come il padre Gabbato e il soldato Smarjass. Perché c'è questa diversità? cambia il pubblico, nel senso che il pubblico greco era di cultura superiore, il pubblico latino romano vada solamente alla battuta, spesso dicevamo battute anche ambigue, vuole divertirsi. diversità delle occasioni e delle rappresentazioni in Grecia sono feste religiose anche le commedie sono rappresentate durante delle Dionisie cioè feste religiose dedicate a Dioniso mentre a Roma sono occasioni laiche come la vittoria di una guerra la commedia latina attinge molto dalle attellane dai fescendini da questa comicità popolare spesso anche abbastanza bassa quindi scurrile, oscena questo è tipico tipico infatti del teatro popolare.
L'uso del metateatro è una caratteristica unica del teatro plautino che non si trova assolutamente nel teatro greco. Ne parleremo anche la prossima volta. C'è il teatro che riflette su se stesso. Plauto e il suo tempo, i riflessi della società romana nelle commedie di Plauto.
Ecco, dicevamo che lui scrive commedie di argomento greco, ma ambientate nella società romana contemporanea. Le medie sono prive di echi politici, ma compare comunque la società del suo tempo. Abbiamo visto per esempio in Curculio il parassita, quindi un elemento tipico della società romana.
Il mercator, c'era infatti la classe degli equi. Quites che in questo periodo si stava arricchendo. Quindi c'è anche un riflesso della polemica antinobiliare. Ricordate la polemica contro i metelli di Nevio?
Troviamo anche alcuni aspetti del genere nelle commedie di Plauto. Portavoce della tradizione filoromana contro i greculi, dediti al vizio. Lo stesso verbo grecor in Plauto vuol dire... Essere corrotto, moralmente dissoluto.
Le commedie riflettono i gusti del pubblico romano dell'epoca. Un mondo rovesciato, dove tutti i valori sociali si capovolgono, come nel carnevale. C'è il valore catartico della commedia contro i malesseri quotidiani. l'ironia come strumento per riflettere sui problemi la società romana fondamentalmente schiavista vede invece nella commedia di Plauto come protagonista e beniamino del pubblico proprio il servo rovesciamento Movimento carnevalesco, letteratura carnevalizzata, così la definisce Bactin, proprio per farvi capire il rovesciamento anche dei ruoli sociali.
Un teatro che riflette sul rapporto fra città e campagna, dove la città è simbolo di corruzione e la campagna invece condensa tutte le buone virtù del mos maiorum tradizionale romano.