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L'arte Preistorica e le sue trasformazioni

Quando si parla di arte preistorica non si può non parlare delle pitture rupestri scoperte in vari luoghi sparsi nel mondo. Quasi tutte queste opere risalgono a un periodo compreso tra il 40.000 e il 10.000 a.C., un arco di tempo conosciuto come Paleolitico Superiore, in cui l'Homo sapiens ebbe la meglio su tutte le altre specie umane. All'epoca le popolazioni si spostavano continuamente, cacciando e raccogliendo tutto ciò che potesse servire alla loro sopravvivenza. Le grotte divennero luoghi di riparo. ma anche il posto ideale per realizzare incisioni e pitture. Fu un lento processo di evoluzione. All'inizio si trattava di semplici incisioni sulle pareti, poi emersero nuove forme e stili, inclusa la pittura. I colori erano ottenuti mescolando varie polveri con saliva e grassi animali. L'ocra, ad esempio, si otteneva con un particolare tipo di terra e il nero con il carbone di legna e osso. Probabilmente all'inizio ci si dipingeva il corpo, poi si è passati, forse per caso, a provare gli stessi colori sulle pareti. Con il tempo i soggetti rappresentati cambiarono. All'inizio si fecero stencil di mani e punti di colore astratti, forse forme simboliche di un linguaggio primitivo. In seguito si realizzarono predatori e grandi erbivori come bisonti. Pian piano anche la figura umana acquisì importanza e venne rappresentata intenta a cacciare e a raccogliere i prodotti della terra. La tavolozza di colori, gli strumenti e le tecniche si fecero più ampie e precise. Quando queste popolazioni, dopo il 10.000 a.C., si fecero sedentarie e cominciarono a coltivare e ad allevare animali, L'arte rupestre scomparve, lasciando il posto alla ceramica. Tra tutti i complessi di grotte dipinte ritrovati, i più celebri e belli si trovano in Europa, tra Spagna e Francia. Altamira, in Spagna, è uno di questi. Scoperte nel 1868, queste caverne si estendono fino a 270 metri di profondità e sono formate da tre gallerie principali. Il caso ha voluto che una frana ne ustruisse l'ingresso millenni fa e questo salvò gli splendidi dipinti all'interno. Cavalli, cervi, visonti in varie pose e di diverse dimensioni, incisioni e segni, simboli astratti. Sono solo alcune delle immagini che sono state fissate in queste caverne, in particolare i bisonti realizzati con una cura e un realismo che non ha precedenti e che fanno di queste grotte una sorta di cappella sistina della preistoria. Ma perché realizzare tutte queste incisioni e dipinti? Quasi tutta l'arte rupestra è stata ritrovata in caverne profonde, poco accessibili e quindi anche non abitate. Resta quindi un mistero la scelta di realizzare questi dipinti in luoghi nascosti dove sarebbero stati ammirati di rado. Oggi l'ipotesi più accreditata dà a queste opere una funzione cerimoniale o rituale, per cui gli autori sarebbero stati degli artisti sciamani. Ad ogni modo queste testimonianze, oggi quasi ovunque non visitabili per ragioni conservative, sono la prova che ci fa capire come l'uomo, sulle pareti della sua caverna, abbia fissato le meraviglie e le esperienze della propria vita, agli albori dell'arte. Se il video ti è piaciuto metti un bel like, lasciami un commento, condividilo con i tuoi amici e ricordati inoltre di iscriverti al canale e di cliccare sulla campanella per non perderti i nuovi video. Ciao!