Quando si parla di signorie e principati in Italia, si fa riferimento a un preciso momento storico, che ha investito il nostro paese fra XIV e XV secolo, e che ha trasformato gradualmente l'Italia dei Comuni in qualcosa di diverso. Ma quali erano questi nuovi poli di potere e che ruolo hanno nel Quattrocento? Vediamolo! In Italia si formano cinque stati territoriali, che sono il Ducato di Milano, la Repubblica di Venezia, la Signoria di Firenze, lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli.
Nessuno di questi stati è abbastanza forte da imporre la propria egemonia sugli altri. quindi di policentrismo. Vediamoli quindi uno ad uno e vediamo cosa accade a ciascuno nel XV secolo. Nel XIV secolo Milano raggiunge una posizione di predominio economico e politico nell'Italia settentrionale sotto l'egemonia dei Visconti. Nei 1300 1495 Giangaleazzo Visconti ottiene il titolo di Duca di Milano e la signoria diventa principato.
Nei decenni successivi Visconti si scontrano con Venezia. Nel 1454 Francesco Sforza, sposo di Bianca Maria Visconti, viene riconosciuto come nuovo Duca di Milano, dalla pace di Lodi. Il nuovo equilibrio tra gli stati italiani dura fino alla fine del Quattrocento.
Nel frattempo cresce anche il potere di Venezia, che per secoli ha esteso il suo dominio a Oriente, consolidando un impero marittimo enorme che dalle coste d'Alma arriva fino al Mar Nero, passando per l'arcipelago greco. Ma Venezia non è l'unica potenza marinara. Presto infatti si scontra con Genova e nel 1381 viene sconfitta nella guerra di Chioggia. Tra il 1404 e il 1428, complice alla decadenza della potenza genovese, Venezia riprende la sua politica espansionistica, costituendo un vasto stato territoriale nell'Italia nord-orientale, che comprende il Veneto e la pianura padana fino al fiume Adda.
Ben diverso è il discorso per Firenze, dove nel 1434 Cosimo de'Medici, un mercante e banchiere di umili origini, riesce a impadronirsi del potere. Durante il suo governo, che si protrae fino al 1464, Cosimo rimane formalmente rispetto della tradizione repubblicana, rifiutandosi di farsi chiamare signore. Di fatto però Firenze si sta trasformando in signoria. Sotto la dinastia Medicea Firenze conosce un periodo di sviluppo economico e culturale, in particolare durante il governo di Lorenzo il Magnifico, nipote di Cosimo de'Medici.
E Roma? Beh, nel XV secolo anche il papato, che è tornato nella capitale dopo il periodo avignonese, costituisce un vero e proprio stato territoriale nell'Italia centrale, seguendo il modello organizzativo elaborato dal cardinale Albornoz nelle Costituzioni e Ginevra. I papi a Roma si comportano da veri e propri principi laici.
Lo Stato Pontificio ha un efficiente apparato amministrativo, che garantisce un aumento delle entrate fiscali. Vengono distribuite cariche e privilegi ai membri della propria famiglia o ai signori locali, che in cambio garantiscono la propria fedeltà al papato. E in ultimo il Regno di Napoli, che è governato dagli Angioini dal 1302. Questo regno è caratterizzato da una profonda arretratezza economica e politica anche, alla quale si aggiunge una lunghissima crisi dinastica che dura dal 1343 al 1442. Nel 1442 Alfonso V d'Aragona, detto il Magnanimo, riunisce la città di Alfonso V d'Aragona le corone di Napoli e di Sicilia, dando avvio a un'opera di ammodernamento.
Ma alla sua morte nel 1458 il regno di Napoli e quello di Sicilia vengono nuovamente divisi. Se vuoi approfondire