Transcript for:
La crisi milanese e la folla irrazionale

renzo a milano atto primo siamo con il capitolo dodicesimo dei promessi sposi il nostro giovane montanaro è arrivato a milano già alla fine del capitolo precedente e ha potuto accorgersi di una situazione davvero anomala ha trovato dei pani a terra ha trovato della farina ha trovato delle persone che si allontanano una famiglia addirittura che si allontana dal centro portando con sé farina e pani in grande quantità ha l'impressione di essere arrivato in un paese della cuccagna dove regna l'abbondanza a differenza della situazione a cui egli e noi lettori siamo abituati che una situazione invece di carestia e carestia e la parola chiave dalla quale possiamo partire tenendo conto che su questo aspetto dell'economia del quadro economico sociale del 1600 manzoni inizia il capitolo dodicesimo aprendo con un vero e proprio saggio storico cioè a manzoni sta a cuore ricostruire la situazione individuare le cause che hanno determinato l'attuale carestia e infatti il capitolo è come dire passa per diverse tonalità perché all'inizio abbiamo la ricostruzione storica dopodiché abbiamo la rievocazione del famoso episodio dell'assalto al forno delle grucce e poi finalmente vediamo renzo in azione nella prima parte dunque dedicata alla carestia nel milanese manzoni si preoccupa di individuarne le cause la prima è di ordine naturale vale a dire la scarsità del raccolto la seconda invece ha a che fare con la situazione storico politica si fa riferimento infatti a delle guerre in atto in particolare la guerra per la successione al ducato di mantova e il terzo aspetto non non ultimo è il fatto che molte truppe siano alloggiate nei vari paesi del milanese e le truppe andavano mantenute per cui si determina quello che manzoni definisce lo shopping per l'esercito vale a dire molte risorse vengono destinate al mantenimento dei soldati e questo aggrava questa situazione di penuria che poi portò di fatto anche ad un rincaro dei prezzi e i due veri protagonisti nel discorso di manzoni prima che renzo si rivelano da una parte il popolo la folla di cui manzoni critica spesso la tendenza ad atteggiamenti irrazionali la volubilità anche l'incostanza il fatto che spesso seguono quelli che sono i portabandiera senza ragionare con la propria testa e questo è un grosso limite che e manzoni mette ben in evidenza gli altri sono gli altri presi di mira dal manzoni sono i politici del seicento che vengono presentati come inadempienti come chi non adempie al proprio dovere e quindi si comporta in modo irresponsabile rispetto al loro compito che sarebbe quello di badare di assicurare il bene e la salute pubblica per quanto riguarda la folla è interessante che all'inizio del capitolo manzoni si soffermi sulle supposizioni che poi diventano certezze stante una condizione di scarsezza di penuria si suppone che ci sia chi tra mi contro si suppone ma sono supposizioni che non stanno ne in cielo ne in terra che vi siano in città tori di grano i possessori di terre i fornai che in un certo senso siano i responsi stabili della situazione presente si individua un responsabile però senza alcun fondamento queste supposizioni diventano poi addirittura certezza vale a dire si diventa sicuri ma è semplicemente per effetto della suggestione perché ribadisco non c'è nessun fondamento semplicemente le ipotesi a forza di diffondersi sono diventate certezza interessante per una riflessione su come le notizie spesso sfuggano al al controllo e si sub si pensa con certezza che vi siano grandi quantità di granaglie addirittura spedite segretamente in altri paesi i magistrati vale a dire i politici vengono coinvolti perché si cerca che si cerca un soccorso un aiuto si chieda viva voce un intervento e fatalità la folla trovò per sua sventura l'uomo secondo il suo cuore manzoni si esprime in queste parole per introdurre la figura del gran cancelliere che antonio ferrer un'autorità spagnola che era responsabile dell'amministrazione economica e giuridica il quale ha gi da demagogo vale a dire promosse un'iniziativa introdusse una meta vale a dire stabilì un prezzo massimo per la vendita del pane che in realtà sarebbe stato accettabile come prezzo massimo se in effetti le situazioni la situazione economica lo avesse reso possibile ma in questo modo in realtà fece preso un provvedimento che si ritorse contro i fornai in altre parole il pane veniva venduto a un prezzo eccessivamente basso iv ormai si trovarono c'è un'espressione che ritorna intridere di menare infornare e sfornare senza posa e dopo ripete ripete gli stessi gli stessi verbi rimenare infornare e sfornare e vendere ma questi sforzi degli operati dai dai fornai in realtà non furono sufficienti a placare il popolo i fornai protestano e tutto quello che può dire ferrer è che in fondo i fornai fino a quel momento si erano avvantaggiati della della situazione e la situazione questa dunque i fornai sono allo stremo e il gran cancelliere non sa prendere un altro provvedimento o meglio è convinto o è convinto che questo fosse il provvedimento migliore o e questo interessante lasciava agli altri l'odio sita di revocarlo cioè non ha il coraggio di ritirare il suo provvedimento perché è meglio che altri intervenga con un provvedimento che in realtà si sarebbe rivelato del tutto impopolare a questo punto saliamo di grado andiamo a vedere come si comporta il governatore don gonzalo il quale è impegnato nelle faccende della guerra dice manzoni ingolfato fin sopra i capelli e che cosa fa nomina una giunta e questo un paragrafo breve ma molto interessante perché manzoni racconta di come i deputati si radunarono si giunta rono e dopo mille riverenze complimenti preamboli sospiri sospensioni proposizioni in aria tergiversazioni eccetera eccetera eccetera sostantivi che danno l'idea di un lavoro affannoso di un impegno enorme la soluzione è quella più semplice conclusero di rincarare il pane i fornai respirarono ma il popolo in bestiali questa situazione è la situazione che si è venuta a creare una situazione di forte tensione e di conflitto tant'è vero che la sera avanti la sera precedente all'arrivo di renzo a milano tutti si riversano per le strade si riunivano in crocchi le strade le piazze brulicavano di uomini e quello che è grave è che manzoni registra la presenza di alcune persone che miravano proprio a intorbidare ancora di più le acque così si esprime come se dal disagio generale dalla disgrazia degli altri avessero potuto pescare bene avessero potuto riportare un loro guadagno è una scena corale perché ci sono fanciulli donne uomini vecchi operai e poveri che si radunano assolutamente a caso ed è una situazione che rischia di esplodere da un momento all'altro tant'è vero che manzoni impiega come metafora quella della polveriera anzi è una similitudine perché dice fu come il cadere di un salterello acceso in una polveriera a che cosa si riferisce questa immagine della miccia al momento in cui i dai fornai partono i garzoni con le loro gerle di pane i garzoni avevano il compito di portare il pane nelle case delle nobili famiglie e vengono assaliti vengono letteralmente aggrediti e a questo punto si colloca il celebre episodio anticipavo dell'assalto al forno delle grucce le persone convengono presso questo forno viene anche avvisato tempestivamente il capo della polizia diciamo il capitano di giustizia dice manzoni e il quale interviene prontamente insieme ai suoi armati e e interessante come gli si ponga inizialmente in un modo quasi fraterno in sicuramente in modo ragione chiama gli uomini che via via confluiscono presso il forno delle grucce ed è una folla che diventa sempre più numerosa li blandisce inizialmente parla loro in modo ragionevole dicendo largo figliuoli a casa non vogliamo farvi del male ma in realtà non solo la rabbia sta montando ma anche la folla si sta sta sta crescendo di numero dice che era impossibile muoversi in modo autonomo perché in realtà erano spinti gli uni dagli altri come frutti da frutti tant'è vero che al capitano cominciava addirittura a mancare il respiro è una scena molto concitata perché all'interno del forno gli uomini si sono barricati il capitano sale a un piano superiore s'affaccia una finestra buche formicolaio dal punto di vista del del capitano di giustizia noi vediamo dal suo punto di vista questo queste norme folla assiepata attorno al foro al forno delle grucce invoca il perdono generale anzi garantisce il perdono generale ma tutti urlano pane pane pane aprite invita al giudizio parla in modo ragionevole finché a un certo punto viene colpito da una pietra e gli sfugge un a canaglia ed è manzoni a sottolineare come in questo momento gli fosse stata colpita da un sasso la protuberanza sinistra della profondità metafisica che cosa significa questa espressione significa che l'uscita estemporanea il canaglia che è stato proferito dal capitano di giustizia è la conseguenza del fatto che fosse stato colpito dal sasso sulla sinistra dove secondo le cure e del tempo risiedeva la parte e ragionati va della nostra della nostra mente nessuno riesce più a sentire la sua voce perché le sue parole buone e cattive saranno tutte dileguate disfatta a mezz'aria nella tempesta dalle grida che venivano di giu dall'interno padroni e garzoni si sono muniti intanto di pietre incominciano a buttarle agente la talmente assiepata che nessuna pietra cade a terra ed è ormai imminente si realizza lo sfondamento della porta vengono divelte le inferriate e il torrente insiste manzoni sulle metafore che hanno a che fare con l'acqua il torrente penetrò per tutti i varchi e quindi l'assalto è realizzato il popolo alla vista della preda lascia da parte tutti i propri disegni di vendette sanguinose si sparge nei magazzini mettono mano ai sacchi è il caos e anarchia pura chi va a chi viene uomini e donne fanciulli spinte respinte urli e un bianco polveri hawk e per tutto si posa per tutto si solleva e tuttovela e annebbia chi esce con la preda e chi vuole entrarne a far parte questa situazione di estrema violenza è analoga ma si riscontra su scala minore presso altri forni che sono sì interessati sono sono coinvolti perché arriva arrivano delle persone però trovano sullo stesso luogo ad attenderli dei gendarmi e quindi questo tiene un po la situazione sotto controllo diverso invece è il contesto che si è venuta a creare presso il forno delle grucce che manzoni definisce tremendo e disgraziato per quale ragione manzoni ci propone una riflessione questa volta sulla mentalità del branco il forno delle grucce e stato preso d'assalto è un forno che definito tremendo e disgraziato perché tutti coloro che egli pizzica van le mani di far qualche bella impresa correva in là dove gli amici erano i più forti e l'impunità sicura e la mentalità del branco dove si ha l'impressione di poter agire di fare il male perché tanto non saremo riconosciuti perché tanto l'impunità è garantita riflessione realistica ed amara sul comportamento degli uomini ed è il momento per far entrare in scena renzo il quale ha sgranocchiato il suo pane procede mosso dalla curiosità va ora lesto ora ritardato dalla folla e man mano che avanza manzoni ha un'idea davvero felice registra come se fossero i pezzi di conversazione che è renzo capta procedendo registra le voci degli uomini che renzo incrocia la prima è quella di uno che pensa ad un complotto ora è scoperta l'impostura infame di quei birboni che dicevano che non c'era pane né farina né grano ora si vede la cosa chiara e lampante viva l'abbondanza un altro invece è pessimista ribadisce come tutto questo non serva a niente e sia in fondo un buco nell'acqua perché certo il pane verrà a buon mercato ma ci metteranno il veleno per far morire la povera gente come mosche largo ad un temerario parole da non ripetersi diceva con la schiuma alla bocca un altro che si tiene con una mano un cencio di fazzoletto sui capelli arruffati e insanguinati manzoni non ne riporta nemmeno le parole perché evidentemente erano piene di ra un altro invece dicendo di essere un povero padre di famiglia approfitta della situazione per portare da mangiare ai suoi cinque figli wally altri ancora risulta indifferente io me la batto su un uomo di mondo e so come vanno queste cose anche perché dice una cosa quest'uomo che per noi è un'anticipazione di quanto accadrà più avanti al povero renzo dice di aver già visto certi visi certi galantuomini che girano facendo linea di indiano e notano chi c'è e chi non c'è e questo è un riferimento a dei poliziotti in borghese è uno di questi si interesserà proprio a renzo quello che protegge i fornai gridava una voce sonora e il vicario di provvisione che era il responsabile della provvisione cioè dei rifornimenti alimentari della città e dello stato e su questa voce in particolare che fa riferimento ad un funzionario pubblico manzoni si sofferma per individuarvi un caso esemplare in tempi di fame e di ignoranza in tempi di difficoltà si tende sempre a riconoscere l'autore dei mali ad individuare un capro espiatorio ma questo non avviene su base razionale ma il frutto di pregiudizi di ingenuità e quindi la macchina del fango ci dice manzoni anche nel seicento era belle che attiva qualcun altro se la batte perché ha rimediato suo malgrado una schiacciata di costole renzo arriva proprio davanti al forno trova tutto a soqquadro e dando prova di buon senso dice questa poi non è una bella cosa se con jean così tutti i forni dove vogliono fare il pane nei pozzi e questa semplice riflessione di renzo viene fatta mentre gli assist e allo svuotamento progressivo del forno delle grucce da cui escono chi con un asse che con una panca che con il libro dei conti da questa questa merce tutte questi queste suppellettili vengono portate nella piazza del duomo dove arriva anche renzo e vengono gettate in un falò e tutto intorno si espande un frastuono di mille grada di trionfo e di imprecazione e al buon senso di renzo fa eco manzoni con una riflessione veramente la distruzione dei frulloni e delle maglie la devastazione dei forni e lo scompiglio dei fornai non sono i mezzi più spicci per far vivere il pane ma questa è una di quelle sottigliezze metafisiche che è una moltitudine non ci arriva questo è un pensiero banale semplicissimo non ha senso distruggere i forni perché il pane dove si produce altrimenti ma questo pensiero banale viene presentato da manzoni come una sottigliezza metafisica cioè come se fosse un ragionamento del filosofo che si occupa di ciò che è al di là della materia manzoni st ironizzando sulla ingenuità sulla incapacità della folla di agire secondo ragione perché anche se uno si avvedesse dell'inutilità della distruzione dei forni tuttavia il fatto di essere coinvolto in discorsi più ampi che alla fine acquistano forze anche chi è animato da buon senso inizialmente si trova ad essere e seguace del pensiero degli altri quindi a deporre il proprio buon consiglio la psicologia della folla alla fine seppur in negativo è quella che prevale a questo punto si muovono verso il forno presso il cordusio renzo ha un attimo di ripensamento non sa se tornare indietro al convento in cerca del padre bonaventura oppure se seguire la folla se andare se andare a dare un'occhiata prevale questo secondo partito è mosso dalla curiosità segue l'esercito tumultuoso arrivano presso il forno ma in realtà il trovano una situazione di stallo perché ci sono dei gendarmi e ci sono altri che sono lì fermi in attesa è una sorta di ristagno dt tubazione che viene sbloccata da una città manzoni maledetta voce dice qui vicino la casa del vicario di provvisione andiamo a far giustizia ea dare il sacco e questa voce viene interpretata come il ricordo il rammentarsi comune di un concerto preso piuttosto che l'accettazione di una proposta ci aveva appena insegnato manzoni che la folla non ragiona e adesso è bastata una voce per cambiare scenario e passare al capitolo tredicesimo in cui vivremo il momento dell'assalto alla casa del vicario di provvisione