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Visita ai giardini giapponesi di Kyoto

......ci è arrivati in Giappone, nei giardini giapponesi, qua a Kyoto, i giardini più famosi stiamo adesso visitando, questo è il Roji Nin, che ha diversi padiglioni, li visiteremo adesso uno a uno, all'interno dello studio dell'Accademia, per noi è affascinante e fondamentale... ricercare i principi che abbiamo visto anche nei giardini cinesi ma li troviamo anche nei giardini giapponesi certo con una freschezza, una raffinatezza particolare la trasformazione che troviamo anche molto specifica del carestato il Sansui, così si chiama, giardino secco, è quello di trasformare l'acqua che troviamo nei giardini cinesi in pietra, in ghiaia, in sabbia, perché ovviamente non c'è così tanta possibilità. Però sono giardini evocativi, questo stiamo parlando di un giardino evocativo cioè che porta la persona che qua all'interno a una forma di meditazione, di riflessione. Vediamo già qua, siamo all'interno del padiglione, vediamo già la decomposizione delle pietre con il muschio e una composizione a 3 a 3 che richiama poi gli aspetti scenografici sempre gli aspetti spirituali. Ma andiamo a vedere più in là che ci sono tante altre cose molto interessanti da osservare. Qua siamo nel piccolo paviglione tottechico che è una componente evocativa, qua veramente abbiamo la sensazione della voglia di essere meditativi, di andare dentro al concetto zen. Ovviamente questi... posti erano andate da persone nobili e persone ricercatrici ma in realtà anche monaci, quindi chi la fondate e chi la fate, la fate proprio per cercare di far sentire i principi universali dentro della persona. Qui c'è il concetto dell'acqua. continua a cadere come una goccia e crea queste onde, queste onde. Ci sono due concetti qua dello ying e dello yang, vedete queste due aperture? E dal cielo cade l'acqua e batte. Si dice che la pietra è anche simbolo della verità e più la goccia si apre più, diciamo, la verità è forte, che resiste a questa espressione diciamo di continua caduta, nel senso della solidità, no? La pietra rimane a prescindere dall'acqua. che sbatte e lei rimane e le incaspature si fanno ancora più alte perché la verità rimane all'interno, qualcosa dentro di noi che continua a persistere e a rimanere, anche se il tempo, la cangianza delle realtà continua a trasformarci, eppure questa cosa rimane, questo è il concetto dell'essenza che rimane all'interno, quindi abbiamo ancora una componente di due linguaggi paralleli che si rispecchiano, quindi questo yin e yang, ovviamente questo tetto essendo aperto, facendo la cadera. anche l'acqua. Adesso vi faccio vedere anche delle immagini di cosa succede nel giardino quando arriva l'inverno. O anche abbiamo la luce interpenta all'interno, quindi è un giardino dinamico questo, che porta delle evocazioni molto forti all'interno di una canzianza anche stagionale. E questo è veramente uno dei giardini più interessanti proprio per gli studiosi di Giardino Zen. Andiamo a vedere un altro padiglione che è altra fascinante, interessantissimo. Questo è il padiglione Ishidan. Qua vediamo la caratteristica forma circolare. Ovviamente le forme circolari trattengono l'energia e portano l'energia all'interno. Vediamo le due pietre, una più frontale, una pietra linea e una pietra... come sono proposte, in questa specie di isola. Ecco, le isole rappresentano le isole degli immortali, c'è questo tipo di leggenda, diciamo, antica, giapponese ma anche cinese, dove tutti questi santi, immortali, stanno in questi luoghi. a un luogo parallelo, potremmo dire il nostro paradiso, come un al di là in un certo senso, quindi evoca ancora una volta una profondità nell'al di là. Vediamo il lavoro, ogni mattina arriva qua il giardiniere e rastrella questa ghiaia, la pulisce e la mette a posto, cioè un lavoro incredibile di messa a punto. Vediamo anche la tipologia tre pietre in fondo, tre prete con quel muschio laterale, sempre il concetto dello sviluppo energetico, quindi abbiamo la pietra bassa, la pietra mediana e la pietra alta. Questo crea un circuito di spirale. Ogni pietra ha un rapporto o yin yang o di spirale, vedete quello in fondo, e tutte e tre sono comunque tre blocchi. E ancora il numero tre è un numero sacro perché sviluppa energia. In questo scorcio, in questa parte, si può notare questo padiglione veramente affascinante. Se guardate qua, sulla sinistra, vediamo l'isola dell'Immortale, queste due pietre, anche le ande Yin, questo muscolo, questo rafforzamento del cerchio, queste onde che danno questa vibrazione anche molto forte al giardino. L'isola dell'Immortale che rappresenta poi l'aspetto appunto dell'arrivo, dell'illuminazione. La centratura paradisiaca, vediamo le composizioni che sono sempre a 3, a 2, in un rapporto lineare perfettamente bilanciate, con pietre anche che sono perfettamente stabili e interrate. Il dono che ci fa la contemplazione di un giardino zen è quello di renderci consapevoli dell'importanza dell'ambiente. Un ambiente che deve essere sentito, percepito, ascoltato, quindi curato, ma al tempo stesso reso... strumento, uno strumento di tipo terapeutico. Penso ad esempio all'approccio di tipo protesico dove appunto l'ambiente va a completare l'opera terapeutica da apportare nelle persone di cui ci prendiamo cura. Questo ci insegna la sacralità di un ambiente da custodire ma anche da implementare e da rendere strumento d'amore e di cura. E qua siamo nella parte chiamata Kodatei che adesso vi spiegherò, è affascinante però cosa vi farò subito vedere è che è all'interno della vista della casa casa monacale ovviamente Qua si monta la classica stanza giapponese, quei tatami in paglia di riso, posizionati in un certo modo, che hanno una forma anche a modulare e che le persone mettevano poi il futon. dormivano qua all'interno e quindi la mattina si svegliavano, aprivano queste porte di carta di riso e guardate che spettacolo, e vedevano questo giardino zen. Questo Kodatei, il suo significato vuol dire anche la Umm, così viene chiamata, tradotto anche a Un, però è a derivazione quella indiana, cioè lo Yin e lo Yang. Una volta abbiamo il bilancio tra pieno e vuoto, tra il cerchio e la mezzadonna, cioè si parte ancora da in fondo. vedi come c'è piano piano e come qualcuno dice anche che sembra l'espressione solare anche dello sviluppo diciamo del movimento del sole no quindi abbiamo una forma che dal cerchio diventa una semiluna tutto esprime comunque una realtà ancora una volta dell'olio in bianco c'è il principio del pieno e il vuoto che si esprime diciamo dal suo massimo livello ed è esemplare vedere sempre questo concetto della perfezione anche del cerchio che piano piano si sviluppa in massima la sua forza e poi verso la parete diventa questa mezzaluna, quindi lo potremmo dire lo yang e poi diventa lo yin. Provate come il sole fa questa ombra e gioca queste ombre che riflettono come le onde del mare, come un aspetto meditativo, come un aspetto vibratorio che ti affascina, ti attira, ti cangia anche perché queste trispature continuano a far cambiare l'ombra e la luce, quindi veramente è difficile farvi sentire cosa si sente. diciamo all'interno di questi spazi mentre questi spazi vanno percepiti cioè la verità è che bisogna sedersi e rimanere in silenzio a osservare anche questi spazi quindi è qualcosa che questi giardini vanno ascoltati vanno percepiti non si può troppo anche spiegare le cose che si percepisce il principio, quando il principio vibra all'interno di uno spazio così lo si sente anche internamente nella persona ed è questa la magia dei giardini zen che veramente tocca un po'diversi livelli dello spirito. Stiamo entrando nel Tempio Kojin-ji Temple. Cosa voglio farvi notare è sempre, vedete, gli alii hanno questa interruzione con dei gradini che danno un senso di importanza, staccano anche dalla parte bassa, difendono dagli animali anche, diciamo così, perché si rialzano. Però sia i gradini che anche il passaggio... Vedete questo rialzo qui che si vede sotto? Questi dicono sia in Cina che in Giappone è per tenere fuori gli spiriti cattivi, no? Dicono questo. In realtà si chiude anche i portali, si chiudono i battenti, ma anche per mantenere l'energia all'interno anche dello spazio. E questa è una tecnica anche feng shuiistica sempre sottile per mantenere l'energia all'interno. ...tenere il CICIS che circola all'interno. Siamo nel Tempio Konenji. Questo è un bellissimo esempio di rispecchiamento del paesaggio. la parte sotto e la parte sopra si rispecchiano completamente la barca dell'immortale che viene sprofondata dal tesoro e arriva alla spiaggia rubare il paesaggio questa è la tecnica prendere la forma vedete la forma viene presa arcuata e viene presa arcuata anche sopra questo è il rispecchiamento un giardino stupendo anche questo Anche all'interno del giardino vedete dei rispecchiamenti, questo sasso piatto, guardando la prospettiva c'è un sasso piatto anche qui, vedete come tutto è collegato, ogni gioco di pietra è studiata in un blocco unico di linguaggio e di collegamento tra le varie pietre, un gruppo. un altro gruppo in fondo che si collegano anche loro tra le parti alte tutta una geometria sacra e un collegamento interno che crea questa sensazione di energia e di piacevole sensazione spirituale si vede anche l'onda che scende e che si collega alla barca il gioco della ghiaia studiato per dare questo senso di movimento Quel gruppo di roccia anche in fondo, vedete come sono accostate in un'altra area. Il fiume arriva da qui, si apre, si espande e la barca arriva e approde. Tutto questo nel rispetto anche del gioco del ponte che si vede sulla montagna.