Comincerò raccontandovi una storia che... Ah, bellissimo, così li vedo anche loro. Dai, lasciatelo così.
Una storia che mi ha raccontato una studiosa italiana che si chiama Amanda Minervini, che insegna negli Stati Uniti, naturalmente, e che si sta occupando di questo tema, l'immagine di San Francesco sotto il fascismo. Sapete che nel 1926 cadeva il settimo centenario della morte di San Francesco. protettore d'Italia. E quindi in tutta Italia ci furono grandi celebrazioni.
Per i più giovani ricordo che nel 1926 vuol dire che Mussolini era al potere da quattro anni e il suo regime si era già rivelato palesemente come una dittatura. All'inizio non era così chiaro, nel 26 ormai era una dittatura chiarissima. E in quel 26 Un editore mantovano che si chiamava Franco Paladino e che amava definirsi l'editore di Mussolini e che aveva una collana intitolata Mussolinia, biblioteca di cultura fascista, l'editore Paladino commissionò un opuscolo a un sacerdote che si chiamava Don Paolo Ardali che aveva già scritto un opuscolo intitolato Pio XI e Mussolini e al Don Ardali l'editore commissionò un opuscolo intitolato San Francesco e Mussolini. Naturalmente in occasione delle celebrazioni francescane Mussolini non aveva mancato di esprimere la sua ammirazione per Francesco, grande italiano, quindi gloria italiana, gloria della nuova Italia. E Don Paolo Ardali, come dire, si adoperò a illustrare, cito, lo spirito francescano del grande uomo.
Dove il grande uomo con la U maiuscola, appunto, è Mussolini, naturalmente. L'accostamento a noi può sembrare sorprendente, ma Don Ardali era convintissimo e il suo libretto trabocca di citazioni come questa, virgolette. Oh, quanto spirito francescano c'è nella vita di Mussolini!
In cosa vedeva tutta questa analogia fra San Francesco e Mussolini, Don Paolo? Beh, in exergo del libretto c'è una citazione dei Fioretti, dei Fioretti di San Francesco, che la dice già lunga. Citazione.
Disse frate Masseo dico perché a te tutto il mondo viene dietro e ogni persona pare che desideri di vederti e di udirti e di ubbidirti fin qua come vedete l'analogia saltava all'occhio il seguito è all'altezza della prebessa dice l'ardali quando vennero costruite le mura di assisi a difesa delle libertà comunali Francesco, cito, allora diciassettenne, era forse tra i più volonterosi o i più ardenti lavoratori, dove vi prego di notare quel forse che per chi fa il mio mestiere vuol dire chiaramente me lo sto inventando adesso. Non sto scritto da nessuna parte, come infatti non sto scritto da nessuna parte, ma... E perché Francesco che lavorava alle mura di Assisi?
Ma perché Mussolini, Mussolini giovanissimo, conobbe in Svizzera le fatiche del lavoro manuale, portò sulle spalle i mattoni. Poi, un'altra analogia importantissima che a noi forse non verrebbe subito in mente, Francesco ha combattuto in guerra, come Mussolini. Mussolini il quale soldato fra i soldati, semplice ed umile, visse in mezzo a loro come San Francesco. Poi Mussolini ha peregrinato per il mondo, ha sofferto la fame francescanamente, ha conosciuto, dopo una giornata di duro lavoro, uno scarso cibo di penitente.
E oggi Mussolini, anche questo vi sorprenderà, oggi Mussolini... incarna la perfetta Letizia. Perfino le fotografie di Mussolini degli anni di guerra assomigliano ai ritratti di Francesco. Manca solo l'aureola.
E infine, questo non poteva mancare, Mussolini, ancora fanciullo, aveva un singolare amore per gli uccelli, senza i quali ovviamente nessun ritratto di San Francesco può essere completo. Allora, oggi per noi è fin troppo facile, insomma, sorridere o scandalizzarci, se volete, degli sforzi del padre Ardali. Però, attenzione, perché è evidente che lui era in buona fede. Cioè, lui ci credeva. Davvero per lui Mussolini assomigliava a San Francesco.
O meglio, San Francesco assomigliava a Mussolini. Aveva lavorato duro, aveva fatto la guerra, era certo di aver avuto in sorte un altissimo destino e aspettava con fede incrollabile che il mondo intero si inchinasse davanti a lui. Ora questo evidentemente è un caso estremo di uso politico dell'immagine di San Francesco.
in un'Italia che, ricordiamocelo, dal fascismo si attendeva anche quella riconciliazione con la Chiesa, che infatti puntualmente sarebbe arrivata, appena due anni dopo, con i patti lateranensi. Però, se ci pensate, in realtà bisogna essere molto cauti prima di contestare la ricostruzione del nostro sacerdote obiettandogli che San Francesco non era così. Ecco, non era come Mussolini San Francesco.
E com'era invece?