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La pioggia e la natura di D'Annunzio

La pioggia nel pineto è sicuramente la poesia più bella e famosa di Gabriele D'Annunzio è contenuta nell'arcione ovvero uno dei libri delle Laudi del cielo del mare della Terra e degli Eroi quest'opera Sarebbe dovuta essere di sette parti ognuna dedicata alle stelle maggiori delle Pleiadi l'opera però è rimasta incompiuta perché ne ha pubblicato soltanto cinque Maya Electra l'arcione poi merope asterope ma l'alcione è sicuramente il suo capolavoro contiene la pioggia nel pineto e anche la sera Fiesolana vediamo brevemente Di cosa parla la poesia Qui avete tutte le figure retoriche sottolineate con colori diversi più una serie di punti fondamentali che vediamo meglio dopo nell'analisi in queste altre slide invece vi lascio la parafrasi completa di tutta la poesia verso perverso qui trovate la prima strofa la seconda la terza e la quarta non la facciamo oralmente altrimenti il video verrebbe veramente troppo lungo e estate il poeta si trova in un Pineto Marsiglia in Toscana sta facendo una passeggiata in compagnia della donna amata che in questa poesia si chiama Ermione e che rappresenta Eleonora Duse infatti in quel periodo il poeta si trova proprio in Toscana in compagnia di questa famosa attrice il nome Hermione preso dalla mitologia greca ed era la bellissima figlia del re Menelao e di Elena di all'improvviso però arriva un temporale e il poeta invita l'amata a tacere e ad ascoltare i suoni della natura la poesia Infatti inizia proprio con questi due imperativi Taci e ascolta infatti la pioggia cadendo sbatte sui rami e su diversi tipi di piante dalle Tamerici Pini Mirti Le Ginestre e Ginepri e ognuna di queste piante produce dei suoni diversi quindi il tutto appare come una sorta di sinfonia in cui la pioggia con le sue innumerevoli dita suona tutti questi strumenti diversi e molto importante notare Come mano a mano che la poesia avanza i due si fondono sempre di più con la natura fino a diventare un tutt'uno con essa e questo è proprio il tema del panismo e delle metamorfosi che vediamo meglio dopo la poesia si compone di quattro strofe una due tre e quattro Ognuno di queste strofe è composta da 32 versi Per un totale di 128 Inoltre come potete vedere Ognuno di queste strofe termina con la parola Ermione i versi sono brevi e liberi e hanno diversa lunghezza Infatti troviamo versi soltanto di tre sillabe come lontane di vini Silvani altri versi di 6 di 9 e di 11 sillabe quindi si alternano senari novenari ed endegasillabi anche le rime sono libere infatti abbiamo rime sparse baciate e identiche rime baciate le vediamo qui ad esempio Irti Mirti oppure accolti folti rime sparse ignude poi qui schiude oppure Sparse riprese infine il rime identiche come qui odo odo Quindi ricapitolando la metrica è libera non c'è uno schema fisso che si ripete invece molto molto importante notare come i versi sono ricchi di musica Infatti il suono delle parole è centrale in D'Annunzio ricordate quello che diceva il poeta il verso è tutto proprio a sottolineare la grande importanza data alla parola alla sua musicaalità una delle protagoniste della poesia e sicuramente la pioggia che cadendo appunto come abbiamo visto crea una sinfonia di suoni diversi a cui si possono aggiungere anche altri suoni della natura come la cicala e la rana e infine Sempre attraverso il suono delle parole possiamo sentire Quasi anche l'intensificarsi della pioggia nella prima strofa abbiamo la parola Gocciole quindi una pioggia molto più dolce poi nella seconda crepitio Quindi questa pioggia che si fa sempre più fitta fino nella terza crosciare con questa pioggia si presenta quindi sempre più abbondante altro tema molto importante della poesia il cosiddetto panismo che deriva dal dio greco panna un Dio della natura e la parola panismo indica proprio questa fusione tra uomo e natura un sentirsi un tutt'uno con essa e lo vediamo soprattutto in questa espressione piove sui nostri volti Silvani Silvani dal latino Selva cioè il bosco e quindi volti Silvani Sta a indicare Proprio come i volti dei due protagonisti stanno diventando parte del Bosco parte della natura questa fusione tra uomo e natura nella prima strofa qui e solo accennata Ma come abbiamo già detto mano a mano che la poesia avanza questa trasformazione in elementi della natura diventa sempre più evidente per esempio nella seconda strofa si dice siamo immersi nello spirito Silvestre quindi nello spirito del Bosco della natura oppure il tuo volto e come una foglia le sue chiome quindi taglio di capelli Profumano come chiare Ginestre nell'ultima strofa questa metamorfosi e completa qui Ermione sembra quasi essere diventata una pianta che esce dalla sua scorza Cioè dalla sua corteccia ma anche il cuore è diventato quasi una pesca le palpebre degli occhi come erba in una pozzanghera identico come mandorle acerbe quindi altro tema è quello delle metamorfosi cioè proprio questa trasformazione in elementi della natura questo tema ricorre anche nella mitologia greca e Latina Infatti Ovidio nel suo libro Le Metamorfosi ci parla proprio di questa storia di Apollo e Dafne Dafne era questa bellissima Ninfa quando il Dio Apollo La vide se ne innamorò e voleva farla sua ma Dafne non ricambiava mentre scappava Dafne invocò l'aiuto del padre un dio dei fiumi che pur di non farla cadere in mano di Apollo La trasformò in una pianta di alloro ultimo tema il l'amore che riguarda il Rione quindi Eleonora Duse con il poeta D'Annunzio e lo vediamo nell'espressione la favola bella che ieri ti illuse che oggi mi illude infine Vediamo le figure retoriche che sono tantissime Iniziamo dalle allitterazioni le allitterazioni sono delle ripetizioni di lettere nello stesso verso per esempio qui salmastre e darsee si ripete la s oppure qui clc Nerino si ripete la C Noi siamo nello spirto Silvestre quindi si ripetono la n e la s molto importante nella poesia sono le onomatopee cioè proprio i suoni della parole che richiamano l'oggetto di riferimento in questo caso oggetti della natura e della pioggia l'abbiamo già visto qui Gocciole e crepitio e clochard che richiama proprio l'intensificarsi della pioggia abbiamo poi tantissimi enjambement ovvero quando il verso continua in quello successivo per esempio sulle foglie continua qui del Bosco non parole che dici continua qui umane Insomma manda qui sono moltissimi Quindi almeno all'inizio ve li ho segnati con queste barrette Viola abbiamo poi l'anafora e l'epifora che sono la ripetizione di alcune parole la differenza è che la anafora la parola si ripete all'inizio del verso nelle epifora Alla fine per esempio Piove piove e una anafora vedete che si ripete all'inizio Invece Hermione Hermione Hermione Hermione sono epifore alla fine del verso abbiamo poi diverse similitudini Quando c'è la parola come per esempio il volto come una foglia le chiome come chiare Ginestre il cuor come pesca i denti come mandorle e così via infine vi segnalo un po' di metafore come il pianto australe che vedete qui nella seconda strofa la metafora riguarda la pioggia e prende proprio il nome dal nostro o a austro che è un vento che soffia da sud quindi la pioggia appare un pianto con queste lacrime queste gocce che cadono le altre due metafore invece sono la figlia dell'aria e la figlia dell'imu che ritroviamo qui nella terza strofa la figlia dell'aria sarebbe la cicala la figlia del Lino invece la rana infine Vi faccio notare come la poesia Non solo è ricca di suoni ma anche di colori come il verde della vegetazione il cenerino l'argente a pioggia alle ciglia nere e ci sono anche diversi elementi naturali come piante Le Tamerici Pini Mirti Le Ginestre I Ginepri alcuni animali come la cicala e la rana e infine anche la voce del mare che può essere considerata anche una sorta di personificazione ultimissime due cose Vediamo che gli ultimi versi della quarta strofa sono una ripetizione degli ultimi versi della prima strofa e notate anche le prime parole di ogni strofa Taci odi Ascolta piove sono una sintesi perfetta di quello che sta avvenendo nella poesia