giovanni pascoli quarto dei dieci figli di un'agiata famiglia romagnola giovanni pascoli è segnato all'età di soli 11 anni dall'uccisione del padre a cui seguì in breve tempo una serie di altri lutti l'attaccamento al nido familiare e minacciato sarà una delle ossessioni della sua poetica durante gli studi universitari a bologna entra in contatto con il socialismo anarchico di andrea costa appassionandosi alle sue rivendicazioni di giustizia sociale ma dopo un arresto e una breve detenzione si distacca dalla politica e si dedica all'insegnamento liceale trasferitosi a livorno con le sorelle intitola la raccolta d'esordio myricae alle omonime piante umili e spontanee simbolo di una poesia fatta di piccole cose che celano però significati più profondi il matrimonio della sorella ida lo turba come un tradimento e si trasferisce con maria l'altra sorella a castelvecchio di barga dove conduce una vita appartata nonostante gli impegni di docenza lo richiamino in varie città universitarie e l'attività letteraria lo porti a pubblicare diverse opere in rivista e raccolta negli ultimi anni che trascorre a bologna il prestigio come poeta e come accademico conduce pascoli ad assumere posizioni pubbliche improntate a una retorica nazionalista nel discorso la grande proletaria si è mossa sostiene il colonialismo italiano in libia e le ultime raccolte presentano la stessa impostazione enfatica e patriottica la ricerca letteraria pascoliana è legata una continua sperimentazione stilistica accompagnata da un insistenza ricorrente sugli stessi temi la natura la morte il nido al sintetico simbolismo delle prime prove poeti che subentrano le composizioni più ampie dei poemetti i canti di castelvecchio ritornano poi all'esplorazione del mistero caratteristica di myricae ma con un deciso approfondimento delle potenzialità evocative del linguaggio e dei suoni della poesia in generale nella poetica di pascoli è centrale la figura del fanciullino capace di vedere la realtà nella sua essenza attraverso un atteggiamento di continuo stupore analogamente al poeta veggente di rimborso a conoscenza del mondo passa attraverso un intuizione che va oltre la logica attingendo direttamente al razionale contratti dunque pienamente decadenti