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Esplorazione nel Sistema Solare

Benvenuti quello che vi proponiamo in questa puntata è un viaggio che mai nessuno in passato ha potuto compiere perché è un viaggio nel sistema solare attraverso le straordinarie immagini raccolte dalle sonde spaziali in tutte le loro varie emissioni Effettivamente siamo la prima generazione a poter vedere i pianeti che ruotano insieme a noi intorno al sole con i loro numerosissimi satelliti aluni dei quali molto interessanti alcune immagini sono state prese a una distanza così ravvicinata che si riescono addirittura a distinguere Piccoli dettagli della superficie in certi casi grazie a delle elaborazioni elettroniche si è potuto simulare una specie di volo a bassa quota molto realistico Per non parlare delle sonde che sono atterrate per esempio su Marte portando attrezzature per scavare il suolo analizzarlo e portando addirittura dei piccoli veicoli in grado di andarsene a spasso e esplorare la superficie ma cominciamo la nostra storia dall'inizio Comè nato il sistema solare Da dove vengono tutti questi pianeti con i loro satelliti e naturalmente Come ha preso origine il sole vediamo [Musica] così doveva apparire il sistema solare 5 miliardi di anni fa una gigantesca e fredda nube di materia interstellare composta di gase e polveri che lentamente cominciava a contrarsi forse a causa della vicina esplosione di una Supernova man mano che la nube si addensa aumentava anche la sua forza di gravità e come un aspiratore le parti più condensate richiamavano nuovo materiale la nube stava collassando su se stessa al centro nel punto più denso la pressione e la temperatura divennero sempree più elevate a 10 milioni di gradi Si innescarono le reazioni termonucleari il sole si era acceso ma in quelle epoche remote il sole neonato non splendeva come oggi era molto meno luminoso nel corso di 5 miliardi di anni la sua luminosità è aumentata del 50% nel frattempo nel resto della nuvola dai vortici ed altri nuclei di condensazione più piccoli si formarono i nove pianeti del sistema Sol anche la terra e gli altri pianeti erano molto diversi da come li conosciamo la superficie della Terra appena nata era un deserto cosparso di vulcani in perenne eruzione l'atmosfera primordiale composta principalmente di anidride carbonica e azoto si sarebbe rivelata letale per noi dalle dense nubi di vapore acqueo cadde una pioggia che nel corso di centinaia di migliaia di anni formò gli oceani la scena era pronta per l'apparizione della vita nei confronti della terra il sole È gigantesco con un diametro di quasi 1 Milion 400.000 km il sole è oltre 100 volte più largo della terra e la sua massa un milione di volte maggiore persino le macchie solari le zone più fredde della sua rarefatta superficie sono più grandi del nostro pianeta I segreti del Sole sono rivelati dalla sua luce i cui raggi possono essere catturati e analizzati negli osservatori solari la luce del sole è un arcobaleno di colori [Musica] spettro questa ripresa in luce rossa rivela che il sole è composto per 3/4 da idrogeno e per un quarto da Elio la rotazione di questa immane sfera di gas incandescenti avviene in 27 giorni la temperatura sulla superficie chiamata fotosfera raggiunge quasi I 6000 gr all'interno nella Fornace termonucleare la temperatura è molto più alta circa 15 milioni di gradi Qui la fusione nucleare Trasforma ogni secondo 4,5 milioni di tonnellate di idrogeno in energia l'energia prodotta al centro del Sole comincia così una risalita che richiederà 10 milioni di anni per arrivare alla superficie intorno a questa Stella ordinaria ma per noi importantissima ruotano nove pianeti a varie distanze il più vicino è Mercurio ad appena 57 milioni di kmet un mondo desolato e dalla superficie butterata di crateri poi Venere simile per dimensioni alla terra ma perennemente avvolto da una densa atmosfera di anidride carbonica a 150 milioni di kmet la terra un pianeta che conosciamo bene viaggiando ancora verso l'esterno incontriamo Marte il pianeta rosso Al di là dell'orbita di Marte la grande fascia dove orbitano gli Asteroidi macigni cosmici di varie dimensioni oltre la fascia degli Asteroidi comincia il regno dei grandi pianeti gassosi Giove a quasi 800 milioni di chilometri dal sole Il gigante del sistema solare un'immensa sfera di gas in perenne agitazione a ormai un miliardo e mezzo di chilometri Saturno il pianeta più elegante con il suo splendido sistema di anelli e oltre dove ormai la luce del sole arriva debolissima urano e nettuno due pianeti gassosi in apparenza molto simili e infine ormai a 6 miliardi di chilometri Plutone un Bizzarro corpo Celeste più simile ad un asteroide o a una luna sfuggita a qualche pianeta Oggi il sole è stato osservato da distanza molto ravvicinata grazie a degli speciali telescopi ma soprattutto grazie a sonde spaziali che lo hanno ripreso da posizioni impossibili dal nostro pianeta inviando a terra una grande quantità di dati il sole è la nostra grande Stella Ed è l'unica stella che possiamo osservare da vicino si è accesa circa 5 miliardi di anni fa e durerà forse al altrettanto bruciando l'idrogeno che si trova al suo interno dove le temperature e le pressioni sono enormi vediamo cosa si è scoperto grazie a questi nuovi mezzi di [Musica] osservazione il sole è un sorvegliato speciale decine di osservatori terrestri e di sonde spaziali lo tengono sotto controllo ogni giorno per seguirne l'attività e per capirne sempre meglio il funzionamento una delle missioni più recenti la stereo della NASA partita nel 2006 osserva la nostra stella con due sonde una che viaggia davanti alla terra e una che la segue le immagini combinate permettono una visione stereoscopica Cioè in tre dimensioni della stella due straordinarie missioni dell'agenzia spaziale Europea Esa e della NASA hanno osservato il sole da posizioni impossibili dalla terra uliss la sonda partita nel 1990 ha sorvolato il polo nord e il Polo Sud del sole regioni che sono scarsamente visibili dal nostro pianeta per raggiungere questa orbita la sonda Ulisse è stata lanciata verso Giove dove Grazia un potente calcio gravitazionale del pianeta gigante è uscita dal piano dove orbitano i pianeti e si è diretta verso i poli del Sole nei due passaggi effettuati nel corso degli anni 90 Ulisse ha fatto alcune importanti scoperte ai poli il campo magnetico è molto più debole del previsto il vento solare il flusso di particelle scagliate continuamente nel Cosmo diventa sempre più intenso via via che ci si avvicina alle regioni polari la sonda Soho è stata invece lanciata nel dicembre 1995 verso il punto di La Grange il luogo a 1,5 milioni di kmet dove la forza di attrazione terrestre è in equilibrio con quella del sole sook è entrato in orbita intorno a questo punto e da lì può osservare 24 ore su 24 il sole e lo sta ancora osservando Ecco alcune delle sorprendenti immagini che ci ha trasmesso la fotosfera cioè la superficie solare dove è visibile la granulazione formata dalle Colonne di gas che come enormi bolle salgono dalle profondità sottostanti in quest'altra ripresa si vedono addirittura le correnti di gas che percorrono gli strati più esterni della superficie solare al di sopra della fotosfera si estende l'atmosfera solare la cosiddetta cromosfera uno strato gassoso a Sai rarefatto dove si innalzano le spicole gigantesche fiamme alte migliaia di chilometri Eccole riprese dalla sonda Soho infine lo strato più esterno la corona si è rivelato ai sofisticati strumenti della Sonda euroamericana una regione assai turbolenta anche in periodi nei quali l'attività solare èi minimi Ecco alcune protuberanze che si propagano nell' vanan escente alone gassoso che circonda il sole con le sue osservazioni Soho ha creato una nuova disciplina la Elios sismologia Lo studio delle pulsazioni solari cioè la propagazione di onde di di pressione all'interno della stella il sole può anche essere osservato nei raggi x Soffici cioè quelli ad energia più bassa l'immagine più piccola è la stessa inquadratura effettuata nella luce visibile è evidente L'intensa attività che circonda le macchie solari le macchie solari sono causate probabilmente da potenti linee di forza magnetica che vengono intrappolate e distorte dalla rotazione differenziale del Sole e dalla sua ribollente superficie la fotosfera il sole infatti ruota in 27 giorni all'equatore ma in circa 34 ai poli Ciò provoca un intrecciarsi delle linee del campo magnetico ed è questa probabilmente la causa delle macchie solari e di altre spettacolari manifestazioni una ripresa più ravvicinata evidenzia delle zone più scure sono le macchie solari le regioni luminose sono invece formate da migliaia di bolle di gas incandescenti ognuna delle quali misura 800 km di diametro le macchie solari sono più scure perché sono più fredde circa 2000 gr C in meno che nella restante fotosfera il centro delle macchie è chiamato ombra il bordo La penombra una macchia si forma in circa 10 giorni e si dissolve in due settimane nei periodi di quiete è possibile che non vi sia alcuna macchia questi periodi durano di solito pochi anni ma dalle testimonianze dei primi astronomi si è capito che dal 1645 al 1715 non venne osservata nessuna macchia questa prolungata e insolita Quiete solare coincise con un brusco raffreddamento del clima terrestre intorno al sole girano da miliardi di anni Nove pianeti con i loro satelliti una specie di giostra cosmica che durerà ancora tantissimo altri miliardi di anni tutti questi corpi celesti non emanano luce come il sole sono per così dire delle lampadine spente e le vediamo brill nello spazio solo perché riflettono la luce del sole che è l'unica lampadina accesa portano tutti dei nomi di di divinità perché nell'antichità si pensava che influenzassero i destini umani Mercurio Venere Marte Giove Saturno Nettuno Urano Plutone Plutone Però in realtà è stato declassato recentemente da pianeta ad asteroide e ancora oggi ci sono persone che pensano che gli astri abbiano un'influenza sui destini umani ed è per questo che così tanta fortuna ha l'astrologia prima di osservarli uno alla volta vediamo una foto di gruppo di questi pianeti Mercurio Venere la Terra e Marte I quattro pianeti rocciosi della parte interna del sistema solare orbitano più vicini al sole immersi nel suo calore e nella sua luce sono piccoli pianeti solidi dalla crosta indurita i pianeti più esterni a parte Plutone sono gigantesche sfere di gas immerse in un freddo crepuscolo Mercurio e Venere appaiono nel cielo notturno appena sopra l'orizzonte le loro strette orbite li rendono visibili soprattutto all'alba e al tramonto Mercurio sulla destra sale appena sopra la linea dell'orizzonte Vic al anche il più difficile da [Musica] osservare Mercurio compie un giro intorno al sole in 88 giorni terrestri a soli 70 milioni di chilometri mercurio è costantemente bombardato e bruciato dalla radiazione solare imini riprese dalla sonda americana Mariner 10 all'inizio degli anni 70 rivelano una superficie butterata di crateri desolata e silenziosa di giorno la temperatura raggiunge i 460 gr di notte scende a170 la gravità è un terzo di quella terrestre e non esiste alcuna atmosfera queste altre immagini recentissime sono invece della Sonda Messenger sempre della NASA che partita nel 2004 entrerà in orbita intorno a Mercurio nel 2011 è l'unica altra sonda che in tutto questo tempo sia stata lanciata verso Mercurio Messenger ha già effettuato tre passaggi ravvicinati scattando queste istantanee che confermano quanto già ci aveva trasmesso il Mariner più di 30 anni fa mercurio è un piccolo mondo crivellato da asteroidi e meteoriti Ma perché tanti crateri scavati dagli impatti la risposta si trova nel sole la sua potente forza gravitazionale attira materiale dallo spazio e mercurio trovando su traiettoria viene frequentemente colpito la superficie di mercurio è simile al lato nascosto della nostra Luna Entrambi hanno grandi bacini circolari Inoltre mercurio è poco più grande della nostra Luna Ecco una delle più grandi pianure di mercurio battezzata il bacino del calore come una mela avvizzita mercurio si è ristretto durante il raffreddamento e sulla sua superficie si sono formate alcune rughe l'agenzia spaziale Europea sta preparando con l'agenzia giapponese una nuova missione la Bepi Colombo battezzata in onore dello scienziato italiano Giuseppe Colombo che partirà secondo i piani nel 2013 ed entrerà in orbita Nel 2020 una missione dedicata ad un'esplorazione completa di mercurio osserviamo ora da vicino il pianeta Venere che è un pianeta avvolto da nubi molto spesse che hanno nascosto per lungo tempo po' la superficie ai primi fotoreporter spaziali per così dire Venere appare al tramonto molto luminosa nel cielo come una stella e proprio per questo in certi paesi come la Francia veniva chiamata l'etoile du Berger la stella del pastore perché indicava l'ora del rientro con il gregge Non esiste alcun progetto di missione umana su Venere perché l'ambiente è molto ostile malgr sia un pianeta simile alla terra per dimensioni ma vediamo cosa hanno scoperto le sonde spaziali l'ultimo reporter ad arrivare nell'aprile del 2006 su Venere è stato il Venus Express dell'agenzia spaziale europea che ha continuato a trasmettere fino al 2009 la sua missione studiare la turbolenta atmosfera del pianeta Infatti le scoperte non sono mancate come ad esempio i due enormi vortici che si trovano ai poli venusiani due giganteschi uragani che rendono la circolazione atmosferica su questo pianeta estremamente rapida in 4 giorni le perturbazioni fanno un giro completo le foto delle nubi scattate dal Venus Express sembrano confermare venti violentissimi e fenomeni caotici ma fin dalle prime missioni su Venere era apparso chiaro che questo pianeta era assolutamente inospitale Venere è un pianeta molto simile alla terra e compie un giro intorno al sole in 224 giorni ma le somiglianze finiscono qui le prime immagini di Venere Ci vennero trasmesse da una serie di missioni sovietiche il cui obiettivo era di penetrare lo strato di nuvole e atterrare morbidamente sulla superficie rocciosa del pianeta fu come una discesa all'inferno l'atmosfera si rivelò 90 volte più densa che sulla terra la temperatura quasi 500° bastava a fondere il piombo la visibilità solo 3 km a tutt'oggi Queste sono le uniche foto della superficie furono inviate a terra prima che le sonde spaziali dopo pochi minuti si [Musica] disintegrasi spezzati di lava [Musica] vulcanica successivamente i radar hanno fornito immagini migliori i rivelatori radar in orbita come quello della Sonda americana Magellano hanno eliminato elettronicamente le nuvole per ottenere le prime immagini panoramiche della sua superficie il vulcanesimo è stato così confermato è stato accertato che il pianeta è più piatto di quanto si pensasse i crateri sono pochi e i rilievi sono minori che sulla terra o su Mercurio sembra il fondo di un oceano levigato dal moto delle Correnti Ma i radar hanno svelato altre Meraviglie il globo di Venere senza nubi in rotazione inversa rispetto agli altri pianeti Questa è la topografia di Venere visualizzata al computer le altezze sono esagerate e i colori falsi ma per il resto le caratteristiche sono molto precise questo straordinario volo radente è stato realizzato partendo da un'immagine globale ripresa dal radar e montando in sequenza migliaia di immagini Radi trasmesse attraverso le [Musica] nuvole dalla sonda in orbita vengono fatti rimbalzare sulla superficie migliaia di impulsi al secondo in grado di leggere particolari le cui dimensioni non superano i 100 m durante ogni orbita di 3 ore la sonda registra informazioni su una fascia di 20 km di larghezza in meno di 250 giorni può sorvolare quasi tutto il pianeta e i dati sono pronti per l'animazione elettronica così negli anni 90 ha lavorato la sonda americana Magellano [Musica] un'immagine di vulcani e fratture un canale sinuoso forse una colata di lava montagne di corrugamento chiamate freia una corona ricordiamo che queste sono immagini radar non fotografie Cleopatra un cratere a doppio anello la catena acna con un cratere lasciato dall'impatto di un asteroide estrusioni vulcaniche simili a funghi il cratere golubkina con un diametro di 34 km e il cratere [Musica] Dickinson ma tutte le immagini della Sonda Magellano non possono riprodurre l'inferno di Venere un'atmosfera opprimente e velenosa di anidride carbonica nuvole di acido solforico temperature di 450° C un inferno dove la luce viene diffusa il calore non ha la possibilità di disperdersi nello spazio cosmico un effetto serra a valanga continui rombi di tuoni se queste fossero foto invece di animazioni di mappe radar vedremmo le nuvole di acido solforico reagire con questa cima [Musica] vulcanica Venere ruota così lentamente che un suo giorno è lungo 243 giorni terrestri come ha confermato la sonda europea Venus Express Venere è un pianeta molto ventoso in quattro giorni la massiccia coltre di nuvole fa il giro completo del pianeta le condizioni di Venere possono forse dare un'idea di come fosse la terra 4 miliardi di anni fa perché Venere sia rimasto un pianeta sterile e desolato rimane ancora un mistero e veniamo a Marte da quando oltre un secolo fa l'ast italiano Schiaparelli ritenne di aver identificato sulla superficie di Marte la presenza di canali che non sembravano essere naturali ma artificiali Beh questo pianeta si trovò al centro di tante leggende si pensò che fosse stato abitato in passato che addirittura lo fosse ancora ed allora i marziani Cioè gli abitanti di Marte divennero personaggi di romanzi e di film di fantasia purtroppo po non ci sono marziani su Marte ma non è da escludere che in passato si siano sviluppate forme primordiali di vita data la probabile presenza quasi certa di acqua all'epoca è per questo che varie sonde a cominciare dalla vink degli anni 70 hanno tentato di scoprire nel terreno di Marte delle tracce fossili di antichi batteri ma Marte interessa scienziati per vari altri aspetti sentiamo che cosa si è scoperto Dalle prime sonde sovietiche lanciate verso Marte il leggendario Pianeta rosso nel 1960 è ormai passato mezzo secolo e più di 40 reporter cosmici hanno tentato in questi 50 anni di risolvere i misteri che avvolgono il pianeta più simile alla Terra del nostro sistema solare meno della metà di quelle sonde è arrivata alla meta una delle prime ad arrivare è stata l'americana Mariner 4 che dopo un viaggio di 520 milioni di chilometri sfiora nel luglio del 1965 il misterioso pianeta scattando 22 foto è la fine di un'illusione non esistono civiltà Marziane la sua superficie è crivellata di crateri come quella della Luna esiste su Marte o è esistita in passato una forma di vita primordiale simile ai terrestri è soprattutto per rispondere a questa domanda che gli americani Lanciano nel 1975 un'ambiziosa missione per esplorare il misterioso Pianeta rosso la spedizione è costituita da due sonde ognuna delle quali contiene un modulo di atterraggio che si staccherà una volta raggiunta l'orbita marziana e si poserà sulla sua superficie Nel giugno 1976 Viking 1 entra in orbita intorno a Marte e dalle foto inviate i controllori della missione scelgono il dove far scendere il modulo di atterraggio il leggendario Viking Ler è il 20 luglio 1976 per la prima volta un robot costruito dall'uomo si posa sulla superficie del pianeta rosso pochi giorni dopo la manovra riesce anche al Viking 2 lo scrittore di fantascienza RID Bradbury così commentò il riuscito atterraggio adesso i marziani siamo noi la sonda atrata comincia subito a inviare foto il suolo Marziano appare come una distesa rossiccia cosparsa di macigni un deserto desolato senza tracce di vita anche le altre misurazioni confermano che Marte è un mondo inospitale la temperatura nelle vicinanze dei Viking oscilla fra3 e 90° d'inverno la superficie si copre di una sottile crosta gelata e la pressione È debolissima paragonabile a quella che sulla terra si può trovare a 50 km di quota i bracci dei Viking raccolgono anche un campione di suolo Marziano e lo analizzano alla ricerca di Tracce di vita il risultato non mostra alcun indizio di organismi biologici In compenso viene svelato l'enigma del colore rossiccio si tratta di ossido di ferro Marte è un pianeta arrugginito in questi ultimi anni Marte ha subito una vera e propria invasione di robot terrestri al momento ci sono quattro missioni al lavoro due in orbita due al suolo Mentre una quinta la sonda Phoenix atterrata al Polo Nord Marziano è terminata da pochi mesi confermando se ancora ce n'era bisogno che su Marte è presente dell'acqua ghiacciata la sonda Phoenix è stata costruita con le parti avanzate da altre missioni e a questo deve il suo nome ma questa curiosa ed economica strategia per costruirla non ha pregiudicato il suo successo atterrata nella zona artica in piena estate marziana con una combinazione di paracadute e retr la sonda phenix è stata anche fotografata in questa fase critica da un'altra missione la Mars Recon orbiter una missione in orbita con il compito di farne una mappa dettagliata del pianeta rosso pochi giorni dopo l'arrivo Phoenix si è messa al lavoro e con il suo lungo braccio ha scavato nel suolo Marziano le rocce sono state analizzate dai numerosi strumenti di bordo che hanno confermato la presenza di acqua ghiacciata come è noto a causa della bassissima pressione atmosferica l'acqua non può esistere allo stato liquido sul pianeta rosso complessivamente il suolo Marziano ha una composizione chimica compatibile con forme di vita di cui tuttavia non è stata trovata alcuna traccia nell'ottobre del 2008 il sole è tramontato sul polo nord Marziano e senza la luce per alimentare pannelli e batterie la missione della phenix è terminata se la sonda polare è durata come Era programmato pochi mesi su Marte sono al lavoro Ormai dal 2004 i due e Opportunity e grazie agli strumenti di bordo queste sonde hanno risposto all'interrogativo numero un è mai esistita acqua allo stato liquido sulla superficie marziana la risposta sembra essere Sì entrambi i robot atterrati in zone lontanissime l'uno dall'altro hanno fatto la medesima scoperta le rocce del pianeta rosso mostrano tracce evidenti dell'azione dell'acqua oggi il prezioso liquido non scorre più sul pianeta ma nel lontano passato la situazione era molto diversa in 5 anni di esplorazioni le due sonde hanno già percorso più di 20 km e trasmesso alla terra oltre 250.000 foto queste immagini sono una specie di diario accelerato delle loro imprese Marziane si possono vedere sia gli spostamenti che i prelievi sulle rocce più interessanti incontrate lungo il cammino la missione doveva durare soltanto 3 mesi ma poiché le sonde si sono rivelate molto robuste e resistenti alle micidiali condizioni climatiche di Marte la NASA ha deciso di allungare le esplorazioni il lavoro straordinario delle due sonde durerà se non si rompono prima fino alla fine del 2009 Ma quali sono state le osservazioni chiave che hanno fatto capire agli scienziati che un tempo l'acqua scorreva su Marte in questa splendida panoramica scattata dal Rover Opportunity si vedono delle rocce che secondo gli scienziati mostrano i segni lasciati da uno strato d'acqua salato non molto profondo che a volte si ritirava lasciando il suolo all'asciutto [Musica] a migliaia di chilometri di distanza sull'altra faccia di Marte il secondo Rover Spirit ha invece fotografato e analizzato queste formazioni siamo nei dintorni del crat gusev e la sonda ha scoperto strutture minerali molto interessanti analizzandole con uno speciale strumento Gli scienziati si sono accorti che contengono elementi che solo l'azione dell'acqua può spiegare si tratta solo di alcuni dei tanti indizi raccolti dal due sonde in questi mesi di straordinaria esplorazione mentre dall'orbita marziana due sonde l'europea Mars Express e l'americana Mars Recon continuano a fotografare la superficie almeno altre sette missioni sono allo studio di russi cinesi americani ed europei una delle prime a partire sarà quella della NASA la Mars Science laboratory prevista per il 2011 un robot mobile volte più grande pesante di spir e di Opportunity con un laboratorio di bordo in grado di analizzare il suolo Marziano alla ricerca di Tracce di vita e delle passate condizioni climatiche di Marte il laboratorio mobile percorrerà 20 km in 2 anni e dovrebbe dire una parola definitiva sull'intera ancora senza risposta sono esistite forme di vita nel lontano passato del pianeta [Musica] rosso ma forse per questa risposta bisognerà attendere un'altra missione portare sulla terra un frammento di suolo Marziano la missione è chiamata sample Return probabilmente un'impresa congiunta delle Agenzie spaziali europea e americana se ne riparlerà verso il 2020 veniamo ora ai pianeti giganti del sistema solare cioè Giove e Saturno diversamente da mercurio da Venere Marte e la terra che sono pianeti con una superficie rocciosa Giove e Saturno sono pianeti gassosi non hanno una superficie solida E in queste immense atmosfere avvengono delle turbolenze ciclopiche ma oggi gli astronomi sono interessati a Giove e Saturno soprattutto per i loro numerosissimi satelliti alcuni dei quali presentano delle caratteristiche molto insolite per esempio con vulcani attivi oppure distesi di ghiacci anche laghi di idrocarburi delle missioni con delle sonde automatiche sono state realizzate e altre sono in programma vediamo la geografia per così dire di questi due pianeti giganti Al di là dell'orbita di Marte dove ormai la luce del sole arriva debolissima si trovano i pianeti giganti del sistema solare enormi sfere di gas senza una crosta E dove sarebbe impossibile atterrare questi mondi sconosciuti osservati solo al telescopio vengono per la prima volta visitati da due sonde americane Pioneer 10 e 11 partite nel 1972 alla volta di Giove e Saturno i due reporter cosmici svolgono in maniera impeccabile il loro lavoro centinaia di foto e di misurazioni raggiungono la terra e svelano i segreti di questi pianeti lontani il fortissimo campo magnetico di Giove e nuovi anelli di Saturno sono fra le scoperte più emozionanti Come spesso accade l'allargamento delle conoscenze porta anche nuovi en da risolvere nuove domande cui rispondere nasce così per esplorare a fondo i pianeti esterni la più ambiziosa missione fino ad oggi progettata il Gran Tour del sistema solare delle due sonde Voyager se vogliamo fare un paragone con le missioni umane il voyager è il progetto Apollo delle sonde automatiche le due sonde partono a 15 giorni di distanza nell'estate del 1977 una rara coincidenza astronomica l'allineamento dei pianeti permetterà ai due Voyager di sfruttare la forza di gravità dei mondi visitati per arrivare sul successivo le immagini che le due sonde cominciano a inviare da Giove nel 1979 sono straordinarie si scopre che anche Giove ha un anello la macchia rossa il grande vortice dell'atmosfera gioviana viene addirittura ripresa mentre ruota anche le lune di Giove si rivelano sorprendenti io la prima luna galileiana svela una superficie vulcanica continuamente rimodellata da violente eruzioni i Voyager fotografano persino un vulcano in eruzione è la prima volta che un simile fenomeno viene osservato fuori dalla terra mentre Europa un'altra Luna Mostra una enigmatica superficie liscia come una palla da biliardo dove non sono visibili crateri presenti su quasi tutti i corpi del sistema solare su Saturno raggiunto nel novembre del 1980 i Voyager fanno una scoperta dietro l'altra la grandiosa architettura degli anelli di Saturno viene è per la prima volta vista nella sua complessità gli anelli principali sono Infatti costituiti da migliaia di anelli più piccoli e assomigliano a un vecchio disco microsolco vengono individuate nuove lune e per studiare più a fondo la più grande Titano viene addirittura deviata La rotta del Voyager 1 il voyager 2 continua invece verso Urano dove arriva nel 1986 mostrandoci il suo debolissimo sistema ad anelli e le sue cinque lune principali fra le quali la bizzarra Miranda ma il viaggio continua e nell'agosto 1989 il voyager 2 arriva su Nettuno dove scopre sei nuove lune e conferma che anche questo remoto pianeta ha un sistema di anelli fra le lune di Nettuno una attira l'attenzione degli scienziati si tratta di Tritone Il luogo più freddo del sistema solare - 28° C Erano passati anni dall'agosto 1977 dalla partenza dalla terra il voyager aveva percorso oltre 5 miliardi di chilometri ancora oggi le due sonde ormai supera i confini del sistema solare continuano a trasmettere il loro debolissimo segnale mentre si allontanano dei circa mezzo miliardo di chilometri dalla terra ogni anno in quella che viene definita la missione interstellare Ma cosa c'è dentro l'enorme Massa gassosa di Giove Beh molte ipotesi sono state fatte in passato ma per avere una conferma Era necessario inviare una sonda che penetrasse al suo interno e trasmettesse dati a terra L'idea era che Giove fosse una stella mancata cioè una massa enorme di androgeno e di Elio tipica delle stelle ma non sufficientemente grande per creare allinterno quelle pressioni quelle temperature adatte per far accendere Giove farlo diventare Appunto una stella la missione Galileo Si propose proprio di esplorare da vicino e anche all'interno Giove e vedremo Ora le straordinaria immagine che ha inviato nel suo viaggio non solo del resto di questo grande pianeta ma anche di alcuni suoi satelliti come Europa Ecco Le straordinarie immagini inviate ormai più di 15 anni fa dalla sonda americana Galileo in orbita intorno a Giove a 800 milioni di kilometri dalla terra Questa è la misteriosa superficie ghiacciata una specie di oceano congelato come il pack dei mari polari terrestri sotto al quale si sospetta l'esistenza di acqua liquida e forse sono i movimenti e le correnti dell'interno liquido di Europa a rimodellare continuamente la crosta cancellando i crateri cicatrici onnipresenti su quasi tutti i corpi del sistema solare le creste e i canaloni formatisi nel continuo movimento dei ghiacci la scoperta più sorprendente banchi di ghiaccio enormi frammenti lunghi centinaia di chilometri che sembrano galleggiare sulla superficie ghiacciata forse i segni di una gigantesca spaccatura dell'oceano ghiacciato poi rimarginata L'avventura della Galileo era cominciata nell'ottobre 1989 ecco mentre viene lanciata dal vano Cargo dello Shuttle le scoperte grazie anche alla piccola sonda figlia che si è tuffata nell'atmosfera di Giove sono state numerose i venti di Giove sono molto più violenti e impetuosi di quanto si pensava Soffiano a 650 kmh e coinvolgono anche gli strati profondi dell'atmosfera ciò secondo gli scienziati indica che è il calore interno del pianeta e non quello del Sole a mettere in movimento le colorate masse gassose la missione Galileo ha trasmesso agli scienziati una valanga di informazioni solo sul pianeta ma anche sulle sue lune Queste sono le foto di Ganimede il più grande dei satelliti di Giove riprese ad appena 835 km dalla superficie anche io la luna più vulcanica del sistema solare è stata fotografata in dettaglio Ecco la sua superficie butterata da vulcani geiser e immense colate e fatto sorprendente la sonda Galileo è riuscita persino a scoprire la struttura interna della turbolenta luna un enorme nucleo di ferro quasi metà del suo diametro si trova al centro del satellite al di sopra lo strato di rocce continuamente fuso dalle maree gravitazionali innescate da altre Due Lune Europa e Ganimede sono queste maree la causa dello Straordinario vulcanesimo della prima luna di Giove un'altra grande missione è stata realizzata per conoscere meglio l'altro grande pianeta gassoso Saturno Saturno tra tutti i pianeti del sistema solare è immediatamente riconoscibile per i suoi grandi anelli che lo circondano varie sonde in passato ci avevano inviato immagini molto belle di Saturno e dei suoi anelli Ma la sonda Cassini eugens intendeva compiere un'esplorazione il più possibile completa non solo del pianeta ma anche di un suo satellite di grande interesse Titano e c'è anche in questo caso da rimaner stupiti della precisione millimetrica con cui queste sonde vengono teleguidate da distanze enormi arrivando puntualissimi al loro appuntamento primo luglio 2004 ore 1:1 minuti del tempo universale coordinato la sonda Cassini eigens è finalmente arrivata a destinazione con una spettacolare manovra che l'ha messa in orbita intorno a Saturno come vediamo in questa animazione la Cassini è giunta in prossimità del grande pianeta volando al di sotto degli Anelli e proprio mentre stava per attraversarli approfittando di uno degli spazi vuoti che li dividono ha acceso il motore per la brusca frenata per entrare in orbita nel 2008 dopo 4 anni di lavoro questo eccezionale reporter cosmico ha ormai concluso la sua missione essendo Tuttavia la sonda in ottima forma la missione è stata prolungata con il nome di equinox quindi il reporter cosmico continuerà ad inviarci ancora per qualche anno le sue osservazioni di Saturno e delle sue lune L'avventura interplanetaria della Cassini era cominciata il 15 ottobre 1997 la sonda appollaiata in cima ad un potentissimo razzo Titan centauro si sollevò dalla rampa 40 di Cape Canaveral un viaggio interminabile di 3 miliardi di chilometri adesso sei tonnellate di apparecchiature di computer di motori di antenne e ben 18 strumenti scientifici ruotano intorno al Pianeta degli Anelli i segnali della Sonda impiegano più di un'ora per arrivare sulla terra e vengono captati dalle grandi antenne della NASA come questa di goldstone California ma La rotta che ha seguito la Cassini in questo lungo volo interplanetario non è stata la più breve Anzi subito dopo la partenza si è diretta verso Venere dalla parte opposta con un primo passaggio radente vicino a questo pianeta nell'aprile del 1998 la Cassini ha acquistato velocità grazie al calcio gravitazionale ricevuto in un secondo passaggio Nel giugno del 1999 un altro calcio ne ha incrementato di nuovo l'andatura ma non è bastato la Cassini per poter raggiungere Saturno ha avuto bisogno di un calcio gravitazionale dalla terra nell'agosto 1999 e dal pianeta gigante Giove nel dicembre del 2000 senza queste spinte supplementari i motori non sarebbero mai riusciti a spedire le se tonnellate della Sonda verso Saturno la Cassini è una missione congiunta della Nasa E dell'esa l'agenzia spaziale europea e dell'asi l'agenzia Spaziale Italiana Questa è una copia della Sonda Cassini scala 1-1 e possiamo capire quanto è grande questa sonda alta 10 m e si possono vedere anche gli strumenti che sono a bordo Innanzitutto la sonda eugens costruita dall'esa l'agenzia spaziale europea e poi nella fascia più alta ci sono gli altri strumenti come le telecamere che stanno riprendendo gli anelli e il pianeta l'asta nera invece è un altro strumento che misurerà i campi magnetici e ancora più sopra l'antenna costruita in Italia dall'agenzia spaziale italiana che mantiene i contatti con la terra nel gennaio 2005 il modulo eigens costruito dall'esa è stato sganciato e Si è tuffato nell'atmosfera di Titano una delle lune più misteriose del sistema solare Ecco la ripresa di questa questa missione è ricostruita al computer sulla base delle vere immagini trasmesse durante la discesa Titano si sta avvicinando sempre di più adesso la sonda è entrata nell'atmosfera della Luna di Saturno un'atmosfera costituita soprattutto di azoto e di idrocarburi come il metano Tutti i composti che creano uno smog impenetrabile solo a 60 km di quota la eugens ha cominciato a intravedere il suolo una desolata distesa solcata da creste e canaloni Titano è l'unica Luna del sistema solare con un'atmosfera ma nubi e la fuschia non permettono di osservare la superficie nella sua discesa frenata dai paracadute la eens Ha misurato la temperatura - 179° C il metano può esistere allo stato liquido dopo du ore di discesa la sonda ha toccato il suolo non sono stati avvistati laghi o mari di idrocarburi liquidi ma il suolo di Titano come AR rivelato la eigens era simile a sabbia bagnata piove Dunque su Titano e di cosa è composta questa pioggia metano ammoniaca altri idrocarburi Ecco i panorami rielaborati al computer che la sonda ha potuto fotografare dal suo punto di atterraggio se la sonda figlia non ha trovato traccia di laghi e mari di metano liquido questa scoperta è stata fatta dalla sonda madre la Cassini in uno dei suoi passaggi ravvicinati su Titano con uno speciale radar la Cassini è riuscita a penetrare le dense nubi e questo è il paesaggio che ha fotografato al Polo Nord di Titano le macchie più scure sono proprio grandi distese di liquidi probabilmente metano in modo analogo alla terra c'è dunque anche su Titano un ciclo di evaporazione pioggia formazione di laghi e mari nuova evaporazione eccetera soltanto che su Titano il protagonista è il metano insieme ad altri [Musica] idrocarburi Naturalmente la Cassini non poteva trascurare Saturno e i suoi anelli Ecco un passaggio da sopra a sotto il piano degli anelli che Visti così da vicino assomigliano ad un vecchio disco a microsolco gli anelli in effetti sono migliaia e costituiti di materiali come polveri e ghiaccio delle dimensioni che variano da quelle microscopiche a blocchi grandi quanto un'automobile in quest' altre riprese la Cassini ha confermato osservazioni già effettuate dalle Voyager le irregolarità simili a macchie o raggi di bicicletta che a volte sono visibili negli anelli e infine la prova che gli anelli non questo sistema armonico ed elegante che a prima vista si potrebbe credere una micr luna viene ripresa mentre va a sbattere contro un anello rimbalza e torna indietro Insomma tutto il sistema si mantiene grazie ad un complicato equilibrio dinamico che non esclude momenti di rottura e questo gigantesco vortice un uragano di immense proporzioni si trova invece al polo di Saturno altra grande sorpresa della missione Cini arrivata da un'altra luna encelado nei suoi passaggi radenti sulla sua superficie la sonda ha fotografato dei geyser in eruzione alti centinaia di chilometri la composizione di questi getti è stata analizzata e si è capito che si tratta di acqua e di composti organici probabilmente questi fenomeni vulcanici sono dovuti alle maree gravitazionali innescate dalla vicinanza del gigantesco Pianeta Saturno sotto la superficie liscia e gelata di encelado si trova forse un oceano capace di ospitare forme Prim iali di vita è una domanda che gli scienziati si sono posti senza per il momento trovare la risposta insieme alla luna di Giove io e a quella di Nettuno Tritone questo è l'unico altro corpo Celeste del sistema solare sul quale i reporter cosmici abbiano avvistato fenomeni vulcanici la presenza di acqua liquida e temperature relativamente alte Almeno sotto la superficie gelata fanno pensare agli scienziati a una possibilità che forme di vita possano essersi evolute su questa luna un interrogativo da approfondire in future missioni la Cassini ha visitato anche altre lune qui vediamo ieto con il suo curioso rigonfiamento equatoriale Dione e tetis altre Due Lune che sfilano di fronte alle telecamere della Sonda altre lune che orbitano sullo sfondo di Saturno iperion altro satellite di Saturno in un incontro ravvicina con il reporter cosmico inviato dalla terra costata Oltre 3 miliardi di dollari la Cassini rappresenta l'ultima e la più cara delle grandi missioni come la Pioneer la Voyager o la Galileo e conclude Almeno per il momento il Grand Tour iniziato 30 anni fa l'esplorazione dei pianeti più lontani del sistema solare l'esplorazione del sistema solare non è finita altre sonde Sono per strada altre partiranno E tra quelle già in viaggio c'è la new Horizon che è una sonda partita nel 2006 e che arriverà su Plutone nel luglio del 2015 lo sorvolerà soltanto non entrerà in orbita Perché lo scopo del suo viaggio è di proseguire verso la fascia di quier Dove si trovano le comete ma altre sonde si proporranno un obiettivo ambizioso quello cioè di trovare tracce di vita nel sistema solare in particolare sulle lune di Giove e di Saturno le osservazioni rese possibili da esplorazioni precedenti lasciano supporre che questa possibilità non sia da escludere Ecco gli obiettivi prescelti può esserci vita altrove Quali sono i mondi potenzialmente abitabili del nostro sistema solare Marte rientra tra le risposte più ovvie ma anche le lune ghiacciate di Giove e Saturno sotto la superficie potrebbero nascondere oceani allo stato liquido la futura Europa Jupiter System Mission è una missione in collaborazione tra l'esa e la NASA per lanciare due sonde nell'orbita di Giove una nell'orbita della Luna Europa l'altra nell'orbita della Luna Ganimede gli oceani al di sotto della superficie sono gli elementi fondamentali per la comprensione di questi mondi Europa è un satellite affascinante perché il suo oceano potrebbe trovarsi solo a poche decine di chilometri sotto la superficie che viene rimodellata proprio da questa Massa liquida sottostante in superficie quindi ci sono i segni di ciò che avviene in profondità si possono ottenere dei dati più specifici sulla consistenza dello strato ghiacciato e in base a questi dati è possibile misurarne lo spessore ganimed invece è un perfetto esempio di sandwich in cui l'oceano è racchiuso tra due strati di ghiaccio Callisto una luna praticamente morta non ha lo stesso livello di attività di Europa e Ganimede Eppure si pensa che cieli un oceano sotto la sua superficie non è da escludere che se gli oceani sotto la superficie fossero liquidi caldi e provvisti di energia potrebbe esserci anche vita la sonda Europa effettuerà anche tre o quattro perlustrazioni di io il satellite Vulcanico più attivo del sistema solare Il progetto è quello di sorvolare uno dei suoi Pennacchi vulcanici e prelevare dei campioni delle eruzioni verrà effettuata anche un'osservazione accurata di Giove e dei suoi anelli rimanendo nella sua orbita per circa 2 anni ma anche Saturno e le sue lune sono al centro di progetti futuri una delle scoperte più straordinarie della missione Cassini eigens sono stati i laghi sulla superficie di Titano la futura Titan Saturn System Mission è una missione Tre in uno che prevede una sonda nell'orbita di Titano un modulo che si tufferà in uno dei Laghi settentrionali di Titano dove preleverà il liquido e ne analizzerà la composizione molecolare e un pallone aerostatico lanciato nella sua atmosfera la Titan Saturn System Mission esplorerà anche encelado una luna piccolissima 1le volte più piccola di Titano sulla cui superficie sono presenti vulcani e Gaiser che eruttano materiale dalle profondità del satellite Questa è un'ottima occasione per verificare se nella regione in cui hanno origine i ci siano delle molecole che possano far pensare a forme di vita questi geyser emettono acqua ghiacciata e si ha il sospetto che ci sia dell'acqua allo stato liquido nello strato sottostante è noto anche che contengono molecole organiche rilevate precedentemente dalla Cassini la possibilità di far seguire Questa seconda missione in tempi brevi è essenziale perché la continuità delle tecnologie e dell'entusiasmo è fondamentale e molto difficile da ottenere in altre missioni più lunghe all'interno del nostro sistema solare sarà una missione molto appassionante soprattutto per le tecniche impiegate nell'esplorazione le sonde che galleggerà sulla superficie di un lago voleranno nell'atmosfera ed esploreranno la superficie di Titano dalla sua orbita siamo convinti che scopriremo un nuovo mondo si tratta di un'esplorazione nel vero senso della parola Beh si direbbe quasi che stiamo entrando in uno di quei film di fantascienza come 2001 o di sta nello spazio ma L'uomo in questi viaggi interplanetari ma le sonde robotizzate cominciano a imitare e a sostituire L'uomo in tante mansioni questa puntata ci ha mostrato quante cose abbiamo imparato sul sistema solare nell'arco solo dell'ultima generazione immagini e dati impossibile da ottenere prima con i vecchi telescopi E non è finita Infatti nei prossimi 50 anni Mol molte altre missioni saranno compiute con sonde e forse anche con missioni umane Un ritorno alla luna è previsto tra una decina d'anni con una base permanente nel 2035 forse potrebbe esserci una esplorazione di Marte da parte di un equipaggio umano insomma Chi è giovane oggi avrà l'opportunità di vedere cose impensabili prima perché L'avventura nello spazio è appena cominciata ci vediamo la prossima volta [Musica] Arrivederci di