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Giovanni Giolitti: Politica e Storia Italiana

Oct 7, 2024

Tempo e la Storia: Giovanni Giolitti

Introduzione

  • Benedetto Croce: Giolitti, uno dei più grandi statisti italiani insieme a Cavour.
  • Gaetano Salvemini: lo definisce "ministro della malavita".
  • Fondamenti dell'Italia contemporanea gettati nei primi dieci anni del Novecento.

Carriera Politica

  • Febbraio 1901: Giolitti entra nel governo Zanardelli come ministro dell'interno.
  • 1914: Fino alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, mantiene il controllo della politica italiana.
  • Sviluppo economico e sociale:
    • Crescita dell'industria.
    • Costruzione di ferrovie.
    • Assicurazioni diventano statali.
    • Scuola obbligatoria e gratuita fino a 12 anni.

Contesto e Caratteristiche Personali

  • Paragone con Cavour per le origini piemontesi.
  • Uomo riservato, non esistono riprese filmate di lui.
  • Orfano di padre, si trasferisce a Torino.
  • Inizia la carriera a ministeri di Grazia e Giustizia e Finanze.

Influenza Politica

  • Amministratore sabaudo con una conoscenza approfondita della macchina statale e legislativa.
  • Non partecipa alle guerre risorgimentali, patriottismo solido ma privo di entusiasmo.

Stile di Governo

  • 1901: Discorso in Parlamento, favorevole all'organizzazione dei lavoratori.
  • Prime leghe sindacali e scioperi:
    • 1904: Primo sciopero generale, gestione non repressiva.
    • Legislazioni a favore dei lavoratori (vecchiaia, invalidità, infortuni).

Critiche e Controversie

  • Criticato per le sue alleanze nel Sud Italia, definito "ministro della malavita" da Salvemini.
  • Approccio pragmatico e realista alla politica.

Emigrazione e Questione Meridionale

  • Esodo di milioni di italiani, soprattutto dal Sud.
  • Politica di sgravi fiscali e opere pubbliche per il Mezzogiorno.

Politica Coloniale

  • 1911: Occupazione della Libia, nonostante la lunga e costosa guerra.
  • Politica imperialista considerata necessaria per il prestigio internazionale.

Fine dell'Età Giolittiana

  • 1915: Italia entra in guerra, Giolitti contrario all'intervento.
  • Cambiamenti politici interni: emergere di nazionalisti, socialisti e cattolici.

Eredità e Conclusione

  • Giolitti muore nel 1928 in un'Italia ormai fascista.
  • Descritto come un uomo solitario e razionale.
  • La sua visione politica non riesce a tenere il passo con i cambiamenti della società italiana.
  • Riflessa nella letteratura e critica del tempo.

Riferimenti Culturali

  • Romanzo "I vecchi e i giovani" di Pirandello rappresenta bene l'epoca giolittiana.
  • Film "Policarpo, ufficiale di scrittura" di Mario Soldati evoca il mondo di Giolitti.