Cinque minuti con Nietzsche, un'impresa praticamente da super uomo. Nietzsche nasce nel 1844 e muore nel 1900. Nietzsche è il cantore del declino, della decadenza della cultura e della filosofia occidentale. Nietzsche è il filosofo del martello, martello che scaglia contro mille anni di filosofie occidentali, filosofie dell'illusione, filosofia della metafisica ingannatrice. dunque è una filosofia dinamitarda, Nice è dinamite, dinamite posta ai piedi della montagna, questa montagna è la cultura millenario occidentale che Nice prete di far saltare, messa dunque questa dinamite ai piedi della montagna fa saltare la montagna, si porta via Platone, Socrate, Euripides, si porta via il Cristianesimo, si porta via Cartesio, si porta via Hegel, si porta via il positivismo, Nice dunque è il trasvalutatore dinamico, dei valori, colui che elabora una filosofia che va al di là del bene e del male, considerati valori standardizzati, canonici, costruiti per portare il popolo ad essere gregge, gregge educato all'obbedienza, ad essere cammello, invece dice che vuole essere un uomo nuovo, un uomo che deve andare al di là del cammello, deve farsi leone per poi diventare bambino, cioè trasformarsi pienamente nell'oltreuomo.
l'oltreuomo che è il concetto principale della filosofia niciana. Chi è Lubermensch? Uno, Lubermensch è colui che vive pienamente la dimensione dionisiaca, non si rifugia nell'Apollinio creato da Socrate, da Platone, dalla filosofia poi cristiana, dalla filosofia razionalista.
Dunque accetta il Dionisiaco e addirittura la dimensione artistica lo eleva a massima contemplazione della realtà, la realtà è Dionisiaca, bisogna avere il coraggio e la forza di abbracciare Dioniso, non bisogna rifugiarsi in Apollo, bisogna guardare dritto nella faccia della Medusa, guardare negli occhi, guardare i serpenti, accettare e dire sì vita io ti accetto nella tua dimensione tragica, dunque accettare il Dionisiaco, vivere il Dionisiaco, vivere la dimensione medusiaca e non apollinia. l'altro uomo è colui che uccide Dio, è colui che ha il pugnale insanguinato del sangue più prezioso ma ingannevole che ci sia mai stato il sangue di Dio. Che cosa è Dio per Nietzsche?
Dio è l'illusione, la menzogna millenaria e ogni prospettiva metafisica illusoria a cui l'uomo si affida per accettare la durezza della vita, per accettare il non senso della vita, per rifugire dal... deserto, dagli abissi, che invece l'oltruomo deve saper attraversare, deve saper appunto valicare, sapersi immergere negli abissi e riemergere con forza. Tre, l'oltruomo è colui che Una volta ucciso Dio regge la morte di Dio, regge la notte buia, regge il sole che si è allontanato e la terra che sprofonda sempre più in basso, regge dunque la notte più notte, regge gli abissi, regge di bere il mare. È un'impresa titanica vivere senza Dio, bisogna riuscire a farlo senza cercare nuove divinità, senza cercare nuovi rifugi, nuove case, nuove illusioni, nuove menzogne e non c'è democrazia, non c'è positivismo, non c'è idealismo, non c'è socialismo, non c'è via illusoria. che l'uomo deve intraprendere, perché l'uomo deve accettare la tragicità della vita.
4 dunque l'uomo deve essere fedele alla terra, fedele al sangue, quella è la casa dell'uomo, l'uomo deve essere fedele alla terra, è nato nella terra e tornerà alla terra. La terra è l'abitazione dell'uomo e in esso dovrà edificare la propria vita, dovrà farsi volontà di potenza. 5 L'oltre uomo è il bambino, è colui che dice sì alla vita, ma la dice, dice sì alla vita creandola, plasmandola, il bambino dice sì alle cose che ama, non alle cose che reputa sbagliate, le cose che non ama, il bambino fa ciò che... so che gli piace, per quello il bambino può morire sempre nel momento giusto, perché sta vivendo in maniera decorosa, il bambino è pronto alla morte, qualunque momento della morte colga il bambino, il bambino è pronto perché ha vissuto come voleva vivere, ha vissuto in maniera degna, in maniera libera, in maniera creatrice, in maniera potente, in maniera dionisiaca, in maniera divina, invece l'adulto ha vissuto come un cammello, ha vissuto in maniera obbediente, con rimorso, in maniera superfla, e se vive in maniera superfla morirà in maniera superfla.
le noci vuote vogliono essere rotte e dunque anche coloro che vivono in maniera non dignitosa, dice Nice, attraverso Zaratustra, pretendono di morire in maniera decorosa quando è il momento giusto. Muore nel momento giusto soltanto chi è vissuto in maniera giusta, in maniera dignitosa, in maniera libera, in maniera appunto di volontà, liberando il Dionisiaco, accettando la terra e non scappando, non facendosi appunto cameriere delle menzogne. Poi l'oltreuomo cos'è?
Sei l'oltreuomo. oltre uomo vive nell'eterno ritorno del sempre uguale, l'altro uomo è quello che afferra la testa del serpente che gli sta entrando nella gola e gli stacca la testa, lo morde, dice sì alla vita, sì al ritorno della vita sempre uguale, lo ubermensch è colui che per un solo secondo della vita è disposto a rivivere la tutta sempre uguale, dunque l'altro uomo è colui che apre la finestra al mattino e dice sì vita io ti vivo. ti vivo sempre uguale anche a se stessa, sempre uguale a te stessa, ritorna sempre uguale, io ti vivrò perché io non scappo da te, riesco ad andare in profondità della vita, degli abissi della vita e in essi riesco a vivere, riesco a vivere senza fuggire.
Sette. L'oltreuomo è colui che si fa a volontà di potenza, è colui che è creatore, è colui che è diventato un dio, ha ucciso dio trasformandosi in un dio, un dio umano che è andato oltre l'umano, in un dio che crea orizzonti, che crea senso, è un creatore di senso, un fabbricatore di mondi, un fabbricatore di senso, è colui che vive in maniera profonda senza accettare dei sensi che giungono esternamente, è colui che sa andare al di là del bene e del male, è colui che si sta a trasformare bambino, che domina il Dionisio che domina la testa di Medusa, che vive appunto della notte negli abissi, è colui che è diventato pienamente consapevole di sé e vive una vita autentica, anticipando quella che può essere un'interpretazione che ci darà Heidegger poi anche di Nietzsche, Nietzsche come precursore della vita autentica, e la vita autentica è un dono che soltanto Luberman si sa fare.