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Analisi delle Rotte Migratorie nel Mediterraneo

Queste sono, in modo semplificato, le principali rotte migratorie che interessano il Mediterraneo, lungo le quali ogni anno decine di migliaia di persone si spostano sia internamente all'Africa e al Medio Oriente, e sono la maggior parte, sia con l'obiettivo di arrivare in Europa e quindi anche in Italia. In questo video lasciamo da parte la politica e mettiamo invece un po'di ordine in questa ragnatela di percorsi vedendo i numeri delle rotte migratorie e sfatando anche qualche luogo comune. Ve ne anticipo uno, solo una minima parte delle persone che migra ogni anno in Unione Europea è irregolare, la stragrande maggioranza è invece regolare. La rotta migratoria che più interessa l'Italia si chiama Rotta del Mediterraneo Centrale e, a periodi alterni, ma soprattutto negli ultimi tre anni, è la rotta più frequentata dai migranti che arrivano in Europa. Le principali regioni di partenza sono l'Africa, America settentrionale e subsahariana, i principali paesi d'imbarco verso l'Europa sono la Libia e la Tunisia e i luoghi di arrivo sono l'isola di Malta e l'Italia, in particolare, lo sappiamo, l'isola di Lampedusa, con tutti i problemi dal punto di vista europeo. umanitario e securitario che questo comporta. Ragazzi il 40% di chi ci segue non è iscritto al canale e questo significa che l'obiettivo di arrivare ai 2 milioni è a portata. Lo so a voi non cambia nulla ma per noi fa tutta la differenza del mondo. Se volete darci una mano iscrivetevi. Grazie mille. Le altre due rotte più frequentate sono la rotta del Mediterraneo occidentale che interessa soprattutto la Spagna ed è percorsa da migranti che provengono principalmente da Algeria e Marocco ma anche dall'Africa. America Subsahariana e la rotta del Mediterraneo Orientale, che ha come prime destinazioni europee la Grecia, l'isola di Cipro e la Bulgaria, e ha come principale paese d'origine la Siria e più in generale il Medio Oriente. Accanto a questi tre canali preferenziali, che hanno già di per sé varie connessioni tra di loro, abbiamo delle ulteriori rotte che creano un vero e proprio intreccio tra i vari percorsi. Anzitutto c'è la rotta dell'Africa occidentale, che si lega a quella del Mediterraneo occidentale e lungo la quale transitano persone dirette in primis verso le isole canarie. Poi c'è la rotta dell'Africa orientale, legata sia alla rotta del Mediterraneo centrale che... orientale, con partenze da Corno d'Africa e Medio Oriente e porti d'imbarco in Egitto e Libia. Infine, dal febbraio 2022 si è innescata una vera e propria ondata migratoria a partire dall'Ucraina verso gli stati dell'Unione Europea, soprattutto verso la Germania e la Polonia, a causa dello scoppio della guerra russo-ucraina. Pensate che allo stato attuale sono quasi 6 milioni rifugiati ucraini accolti in stati europei. Ora che abbiamo visto le principali rotte percorse dai migranti in area mediterranea, diamo uno sguardo ai numeri dei flussi migratori diretti in Europa. E la prima cosa da dire è che i dati sono raccolti da diversi enti e istituzioni e che non si riferiscono sempre allo stesso periodo di tempo, per cui c'è una certa variabilità statistica. In base alle informazioni dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, aggiornate al 10 settembre 2023, finora quest'anno sono arrivate in Unione Europea 161. 185.669 persone, di cui circa 115.000 in Italia, 24.000 in Spagna, 23.000 in Grecia, 3.000 a Cipro e 271 a Malta. I numeri confermano che in questo momento storico siamo il paese europeo di primo sbarco che attrae più flussi migratori. e che la rotta del Mediterraneo centrale è la più battuta. E non è un caso. Come è evidente osservando una qualsiasi carta geografica e come abbiamo spiegato in un altro video, la posizione dell'Italia nel Mediterraneo è centrale e strategica. Ma è sempre stato così? Eh, in verità no. E per capirlo passiamo un attimo ai dati del Consiglio Europeo e del Consiglio dell'Unione Europea. che per il 2023 sono aggiornati a giugno, ma ci danno comunque un'idea dell'entità dei flussi migratori. Anzitutto si nota che qualche anno fa, soprattutto nel 2015 e nel 2016, gli arrivi irregolari in Unione Europea erano molto più elevati di quelli attuali. Nel 2015 addirittura superiamo il milione di persone. In secondo luogo è chiaro che le rotte più percorse variano nel tempo, sempre nel 2015 e 2016, ma anche nel 2019 le rotte più battute erano quelle orientali e non quella del Mediterraneo centrale. In questo senso i flussi migratori sono molto variabili nel corso degli anni a causa di condizioni ed eventi molto diversi tra loro ma spesso interconnessi. come lo scoppio di guerre, colpi di stato, carestie, disastri naturali, decisioni politiche o maggior o minore attività di gruppi criminali organizzati. A proposito di arrivi in Unione Europea, sfatiamo un luogo comune. La maggior parte degli immigrati che arriva in UE Ogni anno è regolare, non irregolare. E anche dalla stessa Unione Europea esiste un flusso enorme di persone che invece emigra all'estero. Consideriamo come anno di riferimento il 2021 Ecco nel 2021 sono arrivate in maniera irregolare in Unione Europea 123.318 persone Sapete invece quante sono immigrate regolarmente in UE nello stesso anno? persone E sapete quante se ne sono andate? Cioè sono emigrate persone Insomma, a parte anni particolari in cui l'immigrazione irregolare per motivi specifici ha dei boom, come nel 2015, in termini assoluti è un fenomeno contenuto rispetto ai flussi migratori regolari in Unione Europea. Ecco però, questo non significa che l'immigrazione irregolare non sia un fenomeno importante. Infatti non solo ha un forte impatto sociale ed economico, soprattutto nei paesi di primo sbarco come l'Italia, ma soprattutto, ricordiamolo sempre, coinvolge delle persone, tra cui molti minori, e purtroppo ogni anno ci sono migliaia di morti in mare. A proposito d'Italia, approfondiamo un attimo i flussi migratori irregolari diretti nel nostro paese. Ecco, la maggior parte dei migranti che è arrivata nel 2023 sulle nostre coste proviene dalla Tunisia. Finora sono circa 75.000. Questo nonostante nei mesi passati sia l'Italia che più in generale l'Unione Europea abbiano firmato degli accordi con il paese nordafricano anche per fermare una buona parte di questi flussi. E di nuovo non mi sto esprimendo sulla bontà o meno di questi accordi, sto riportando semplicemente dei fatti. Segue come paese di imbarco verso l'Italia la Libia, da qui finora invece sono arredati. arrivate 34.686 persone. Ecco, la Libia, come sapete, ha una situazione politica frammentata invece ed è in mano a potentati vari, comprese varie organizzazioni criminali più o meno organizzate. Per concludere, consideriamo lo storico degli sbarchi irregolari nel nostro paese dal 1997 a oggi, prendendo i dati direttamente dal sito del Ministero dell'Interno. Come vi avevo anticipato, qualche dato differisce leggermente da alcuni di altri enti che abbiamo già visto, però niente di incredibile. L'andamento negli anni è altalenante. Abbiamo un picco tra 2014 e 2017, quando superiamo abbondantemente i 100 mila arrivi all'anno, poi si verifica una netta diminuzione, in parte probabilmente dovuta ad alcuni accordi politici presi presi tra il governo italiano e la Libia e infine dal 2022 abbiamo superato di nuovo quota 100.000 quest'anno in particolare abbiamo già oltrepassato a settembre gli arrivi dello scorso anno a dicembre. Ragazzi spero che questo video vi sia piaciuto come avete visto non abbiamo trattato tanti argomenti che riguardano le migrazioni dato che meriterebbero approfondimenti specifici ad esempio perché avvengono chi sono le persone che migrano come fanno a spostarsi quanto costa migrare oppure chi controlla i flussi migratori, quali sono le politiche europee e italiane di gestione di questi flussi e di accoglienza, o ancora quante vittime purtroppo ci sono ogni anno. Insomma, se volete degli approfondimenti specifici scrivetelo qui sotto nei commenti mettendo magari la parola migrazioni, lasciate un like al video e condividetelo il più possibile. Grazie mille di averci seguito e ci vediamo prossimamente sempre qui su Geopop, le scienze nella vita di tutti i giorni. Ciao!