Roma è una grande metropoli in cui convivono antichità e modernità. C'è da imparare da Roma ed è tutto, tutto, perché Roma è stato il set, potremmo dire, della storia mondiale per almeno mille anni. Roma è il centro di un impero sterminato.
che abbracciava, che partiva dalla Britannia fino ad arrivare all'Armenia, all'Africa, alla Germania, quindi un impero straordinario. Secondo la leggenda, Roma fu fondata nel 753 a.C. da Romulo e Remo, i due fratelli allevati da una lupa. Costruirono una città sulle rive del Tevere, ma non riuscirono a mettersi d'accordo su chi dei due dovesse governarla.
Fu così che Romolo uccise Remo e divenne il primo re di Roma che proprio da lui prese il nome. Questo sarebbe stato il primo di una lunga serie di delitti compiuti per ottenere il controllo della città. La lotta per il potere fu un tratto caratterizzante di tutta la storia di Roma, a partire dalla sua leggendaria fondazione a opera di Romolo e Remo.
Originariamente Roma era uno dei tanti piccoli insediamenti sparsi nell'Italia centrale, ma a differenza degli altri villaggi che non accoglievano di buon grado i forestieri, Roma divenne un punto di approdo per molti popoli confinanti. Roma surse sul colle Palatino. I primi abitanti furono albani, ma Romolo si adoperò per ingrandire e popolare la città, accogliendo esuli e fuggiaschi dai villaggi dei colli vicini.
La popolazione di Roma derivò quindi dalla fusione di stirpi diverse, latini, sabini ed etruschi. Questa apertura contribuì non solo alla crescita della città, ma anche a un fervido scambio di idee e culture. I romani così... acquisirono importanti conoscenze tecniche.
In campo architettonico, ad esempio, appresero molto dagli etruschi. Gli etruschi erano stanziati nei territori a nord di Roma, nell'attuale Toscana. Dal punto di vista urbanistico erano piuttosto progrediti.
Avevano già sviluppato sistemi viari e reti fognarie. I romani ebbero la straordinaria capacità di appropriarsi delle loro tecniche architettoniche e ingegneristiche e migliorarle. Così cominciarono a costruire gli imponenti edifici e i grandiosi monumenti che tutti conosciamo. Una delle prime opere costruite a Roma fu la Cloaca Massima, un canale a cielo aperto che correva per le strade della città. e raccoglieva le acque dei corsi fluviali dalle colline circostanti per riversarle nel Tevere.
Questo condotto, scavato sotto il livello del suolo, sarebbe stato in seguito coperto per esigenze di spazio. Grazie a questo sistema fognario fu possibile bonificare zone originariamente paludose, come la Valle del Foro, che divenne in seguito il centro della vita politica e sociale dell'antica Roma. La costruzione della Cloaca Massima determinò una svolta per Roma.
L'originario agglomerato di villaggi rurali sparsi intorno alle valli acquitrinose si trasformò in una città di intensi traffici commerciali. Fu infatti grazie alle opere di Bonifica che il foro diventò il cuore pulsante della vita cittadina. Roma cominciò a espandersi verso i territori confinanti.
Intorno al IV secolo a.C. infatti, aveva già esteso la sua sfera di influenza su gran parte dell'Italia centrale. I romani compresero che sarebbe servita una grande rete viaria per collegare l'urbe con le province circostanti. In antichità esistevano due modi per viaggiare e trasportare le merci.
Attraversare la campagna andando a piedi, a cavallo e utilizzando i carri. oppure via mare, servendosi di navi. Le strade, come le intendiamo oggi, non esistevano prima dei Romani.
Nel 312 a.C., per volere del console Appio Claudio Cecco, iniziò la costruzione della più famosa strada romana, l'Appia Antica, chiamata Appia. la regina viarum. La via si snodava dall'urbe verso sud raggiungendo i territori dell'odierna campania.
Per la realizzazione si ricorse all'uso di un accurato sistema di rilevazione topografica. Per i rilevamenti si utilizzava la groma, una croce di legno fissata su un paletto alle cui estremità erano appesi dei fili di piombo. Era uno strumento fondamentale per la misurazione e la divisione del terreno.
L'unico punto debole delle strade romane erano le curve. Gli antichi costruttori, infatti, non erano in grado di calcolare i giusti rapporti tra le angolazioni. Di conseguenza, in prossimità di una curva, tagliavano l'angolo e facevano proseguire la strada sempre rettilinea.
Quando si trovavano di fronte a un ostacolo, come una collina o una montagna, vi scavavano attraverso così la strada poteva continuare dritta. Per costruire le strade veniva tracciato il sentiero e si scavava un solco che veniva riempito con sabbia e ciottoli. Poi veniva versato uno strato di ghiaia impastato con malta o argilla.
Infine, lo strato più superficiale era composto da lastroni di pietra levigati. Ma ecco, per la prima volta si è fatto... Si è fatta una pavimentazione stabile, una pavimentazione che potesse durare del tempo, che potesse sopportare il transito frequente di carri, oltre che poi delle armate. Il sistema aviario era di fondamentale importanza, non solo favoriva gli scambi commerciali, ma permetteva anche agli eserciti di spostarsi più rapidamente, acquisendo un notevole vantaggio sul nemico. Quando Giulio Cesare fu assassinato nel 44 a.C., Roma aveva già conquistato gran parte dell'Europa occidentale e molte città nel nord dell'Africa, tra cui Cartagine.
L'Urbe era la capitale di un vasto impero e regnava in contrastata sul Mediterraneo. Il primo ad assumere il titolo di imperatore fu il nipote di Cesare, Ottaviano Augusto. Con Augusto iniziò un'epoca di grande splendore.
La rete stradale romana fu notevolmente ampliata per poter raggiungere ogni angolo dell'impero. Inoltre, si edificarono opere monumentali. L'architettura romana fu particolarmente fiorente nell'età augustea. Teatri, anfiteatri e basiliche sorsero in ogni città dell'impero, testimoniandone la grandezza anche e soprattutto a livello culturale.
Presto, gli abitanti delle città conquistate assimilarono gli usi e costumi dei romani. La gente lasciava i villaggi rurali per trasferirsi nei grandi centri urbani, dove poteva trovare un lavoro e un miglior tenore di vita. Le città, infatti, rappresentavano la sede privilegiata dei traffici commerciali. Tutti i cittadini dell'impero ambivano al benessere e alle ricchezze di cui Roma era il simbolo. Roma divenne un modello da imitare per ogni città dell'impero, sia architettonicamente che negli usi e nei costumi.
Le future Londra, Bonn e Parigi, ad esempio, si svilupparono seguendo il modello romano. Il segreto delle costruzioni romane risiedeva in un particolare tipo di legante, prodotto grazie a una fine cenere vulcanica chiamata pozzolana. Essa prendeva il nome da Pozzuoli, luogo da dove veniva estratta. Anticamente per produrre la malta si usava semplicemente la calce mischiata all'acqua. L'impasto si solidificava ma non era molto resistente.
I romani furono i primi a introdurre l'uso della pozzolana. Aggiungendola all'impasto di calce e acqua, ottenevano una sorta di cemento a presa rapida resistente all'acqua e di durata straordinariamente lunga. Malte di tipo idraulico al posto delle malte aeree che si usavano in precedenza ha consentito di avere enormi resistenze, possibilità di far presa anche in acqua, durabilità ed è stato un elemento fondamentale nello sviluppo dell'architettura romana. Durante il regno di Augusto Roma raggiunse il massimo splendore con i suoi grandiosi edifici e i fastosi monumenti celebrativi. Ma furono in particolare gli acquedotti a divenire simbolo e testimonianza concreta del passaggio dei Romani in ogni provincia dell'impero.