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L'importanza dell'Etica Nicomachea di Aristotele

Io vi ringrazio, Io vi ringrazio, ringrazio il Comune di Sassuolo per questo invito che mi fa molto piacere, ringrazio il Comune di Sassuolo per questo convito che mi fa molto piacere, ringrazio la dottoressa Mingucci per le sue parole gentili e generose. ringrazio la dottoressa Mingucci per le sue parole gentili e generose. piacere di essere presentato da lei perché anche lei è una studiosa di Aristotele di altissimo livello e come avrete notato nella sua presentazione ha già detto gran parte delle cose che essere presentato da lei perché anche lei è una studiosa di Aristotele di altissimo livello e come avrete notato nella sua presentazione ha già detto gran parte delle cose che... che dovrei dire io oggi, dovrei dire io oggi, quindi vuol dire che se ne intende, quindi vuol dire che se ne intende, vuol dire che conosce bene l'argomento. vuol dire che conosce bene il momento. Io sono contento anche di parlare ancora una volta di Aristotele, Io sono contento anche di parlare ancora una volta di Aristotele, anche se, anche se, come avete sentito, come avete sentito, è l'autore di cui mi occupo da più di 50 anni, è l'autore di cui mi occupo da più di 50 anni, durante i tesi di laurea e appunto del 1905. la tesi di laurea è appunto del 1957, e sul quale ho scritto, e sul quale ho scritto, non mi ricordo più neanch'io quanto, non mi ricordo più neanch'io quanti, Quanti, quanti libri. quanti libri. Tra l'altro permettetemi di dire che proprio questa mattina mi hanno portato l'ultimo, Tra l'altro permettetevi di dire che proprio questa mattina mi hanno guardato l'ultimo appena uscito... appena uscito, non l'avevo ancora visto, non l'avevo ancora visto, è una sintesi del pensiero di Aristotele pubblicata dalla editrice La Scuola di Brescia. è una sintesi del pensiero di Aristotele pubblicata dall'editrice della scuola di Brescia. Voi direte, Voi direte ma perché continuare a scrivere tanti libri sempre sullo stesso autore? ma perché continuare a scrivere tanti libri sempre sullo stesso autore? Perché, Perché, questo vi prego di credermi, questo vi prego di credermi, non finisco mai di trovare cose nuove. non finisco mai di trovare cose nuove. Grazie. cose che non avevo visto prima e cose che credevo di avere visto nel modo giusto e invece poi mi accorgo che non avevo capito, cose che non avevo visto prima e cose che credevo di avere visto nel modo giusto e invece poi mi accorgo che non avevo capito che avevano bisogno di uno sguardo che avevano bisogno di uno sguardo più approfondito, più approfondito più penetrante e quindi è veramente una ricerca continua non solo come ricordava la dottoressa Mingucci dei rapporti tra Aristotele e la filosofia più penetrante e quindi è veramente una ricerca continua. Non solo, come ricordava la dottoressa Mingucci, dei rapporti tra Aristotele e la filosofia. antica, antica, medievale, medievale, moderna e contemporanea, moderna e contemporanea, ma anche proprio dei tesori che sono racchiusi nel suo pensiero. ma anche proprio dei tesori che sono racchiusi nel suo pensiero. Qui oggi parliamo dell'Etica Nicomachea. Qui oggi parliamo dell'Etica Nicomachea. L'Etica Nicomachea è uno dei massimi capolavori del pensiero filosofico occidentale. L'Etica Nicomachea è uno dei massimi capolavori del pensiero filosofico occidentale. Un'opera che direi ha avuto soltanto ammiratori, Un'opera che direi ha avuto soltanto ammiratori, non mi risulta che sia mai stata... non mi risulta che sia mai stata disprezzata. Disprezzata. infatti perfino il più grande nemico di Aristotele che ci sia mai stato, Perfino il più grande nemico di Aristotele che ci sia mai stato, cioè Lutero, cioè Lutero, Lutero odiava ferocemente Aristotele, Lutero odiava, ferocemente Aristotele, tuttavia tra le opere di Aristotele salva l'Etica Nicomachea. tuttavia tra le opere di Aristotele salva l'Etica Nicomachea. Sull'Etica Nicomachea non trova niente da ridire. Sull'Etica Nicomachea non trova niente da ridire, È un'opera che ha avuto naturalmente una fortuna immensa. è un'opera che ha avuto naturalmente una fortuna immensa, Pensate che nella Divina Commedia, pensate che nella Divina Prometria purtroppo non mi ricordo bene... purtroppo non mi ricordo bene in quale canto, bene in quale canto, Dante fa dire a Virgilio, Dante fa dire a Virgilio, che è il suo maestro e il suo accompagnatore, che è il suo maestro, il suo accompagnatore, parlando dell'etica nicomachea, parlando dell'etica di Copachea, Virgilio dice a Dante la tua etica. Virgilio dice a Dante la tua etica. E' E' Dante che scrive ovviamente, Dante che scrive ovviamente, ma si fa dire da Virgilio la tua etica perché la considerava sua, ma si fa dire da Virgilio la tua etica perché la considerava sua, cioè era l'opera a cui egli aveva ispirato gran parte del suo poema. cioè era l'opera a cui egli aveva ispirato gran parte del suo poema. I giorni nostri, giorni nostri, ancora pochi anni fa, ancora pochi anni fa, forse avrete visto, forse avrete visto, è stato pubblicato un bel libro che ha avuto un discreto successo anche in Italia, è stato pubblicato un bel libro che ha avuto un discreto successo anche in Italia, Etica per un figlio, Etica per un figlio, di un filosofo spagnolo, di un filosofo spagnolo, Fernando Savater. Fernando. Nando Salater, pubblicata dalla Terza pochi anni fa, pubblicata dalla Terza pochi anni fa, Etica per un figlio è esattamente una imitazione dell'Etica Nicomachea, Etica per un figlio è esattamente una imitazione dell'Etica Nicomachea, che si chiama così, che si chiama così, forse, forse, non è nulla di certo, non è nulla di certo, forse perché Aristotele la dedicò al figlio che si chiamava Nicomaco. forse perché Aristotele la dedicò al figlio che si chiamava Nicomaco. Infatti in Francia non la chiamano Etica Nicomachea, Infatti in Francia non la chiamano Etica Nicomachea, la chiamano la chiamano Etica Nicomac, Etique Nicomac. Ecco. Etica a Nicomaco. etica a Nicomaco. Quindi Savater, Quindi Salater, senza dirlo, senza dirlo, e quando poi uno non lo dice questo è il segno più chiaro che si appropria completamente del modello, e quando poi uno non lo dice, questo è il segno più chiaro che sia propria completamente del modello, senza dirlo senza dirlo Savater scrive anche lui la sua Etica Nicomachea, Salater scrive anche lui la sua etica di Nicomachea, Etica per un figlio. etica per un figlio. Io però non vi devo parlare di tutta l'opera perché se dovessi farlo potrebbe essere l'argomento di un corso di un anno intero. Io però non mi devo parlare di tutta l'opera perché se dovessi farlo potrebbe essere l'argomento di un corso di un anno intero. Il festival di filosofia di quest'anno ha come tema amare, il festival di filosofia di quest'anno ha come tema amare, io mi soffermerò sulla parte dell'etica nicomachea che tratta dell'amare. io mi soffermerò sulla parte dell'etica di comodità che tratta dell'amare. La parola che Aristotele usa è filia, La parola che Aristotele usa è filia, che comunemente viene tradotta con amicizia, che comunemente viene tradotta con amicizia, ma vuol dire di più, ma vuol dire di più, perché per noi l'amicizia è un particolare tipo di affetto, perché per noi l'amicizia è un particolare tipo di affetto. mentre per Aristotele la filia è qualunque tipo di affetto, Mentre per Aristotele la filia è qualunque tipo di affetto, qualunque affetto si possa provare per una persona cara. qualunque affetto si possa provare per una persona cara e quindi l'amico. E quindi l'amico, nel senso comune del termine, nel senso comune del termine, l'amante, il fidanzato, l'amante, il coniuge, il co-nuge, ma anche l'amore che lega i genitori ai figli, ma anche l'amore che lega i genitori ai figli, i figli ai genitori, i figli ai genitori, l'amore che in qualche modo dovrebbe unire i cittadini di una stessa città. l'amore che in qualche modo dovrebbe unire i cittadini di una stessa città o di una stessa polis, o di una stessa polis, cioè di una intera società politica. cioè di una intera società politica. Queste sono tutte forme di filia. Queste sono tutte forme di figli. filia. Il termine che deriva da filia è philos, Il termine che deriva da filia è philos, che sta alla base di tutte le parole moderne che contengono il prefisso o la desinenza philo, che sta alla base di tutte le parole moderne che contengono il prefisso o la desidenza filo, a cominciare da filosofia, a cominciare da filosofia, e philos in greco vuol dire caro. e philos in greco vuol dire caro. In italiano la parola caro viene dal latino caritas, In italiano la parola caro viene dal geno caritas, carità. carità. Anche quella è una parola che ha poi assunto un significato più ristretto di quello che poteva avere. Anche quella è una parola che ha poi assunto un significato più ristretto di quello che poteva avere. Ma amico, Ma amico... filos, filos, secondo Aristotele, secondo Aristotele, è chiunque possa essere oggetto di un rapporto è chiunque possa essere oggetto di un rapporto in nome del quale noi lo chiamiamo caro o cara. in nome del quale noi lo chiamiamo caro o cara. Tutti coloro che mi sono cari sono per me dei filoi, Tutti coloro che mi sono cari sono per me dei filoi, cioè sono oggetto della mia amicizia. cioè sono oggetto della mia amicizia. Ecco, Ecco, precisato questo, precisato questo, per cui avrei fatto meglio a intitolare l'amare nell'etica nicomachea piuttosto che l'amicizia, per cui avrei fatto meglio a intitolare l'amare nell'etica di un'automatea. nostro che è l'amicizia. Andiamo a vedere che cosa dice Aristotele nei libri ottavo e nono dell'Etica. Andiamo a vedere che cosa dice Aristotele nei libri ottavo e nono dell'Etica, L'Etica comprende in tutto dieci libri e su dieci libri ben due, l'Etica comprende tutto dieci libri e su dieci libri ben due, cioè un quinto dell'intera opera, cioè un quinto dell'intera opera, sono dedicati all'amicizia. sono dedicati all'amicizia, Nessun'altra virtù occupa tanto spazio. nessun'altra virtù occupa tanto spazio. La giustizia occupa un libro, La giustizia occupa un libro, il quinto. il quinto. L'amicizia due libri, L'amicizia in due libri, ottavo e nono. ottavo e nonno, Non solo. non solo. Ma Aristotele ha scritto anche altre opere di etica. Aristotele ha scritto anche altre opere di etica. Nell'Etica Eudemia c'è un intero libro di nuovo sull'amicizia, Nell'etica erudemia c'è un intero libro di nuovo sull'amicizia, il libro settimo, il libro settimo. e nella cosiddetta grande etica, E nella cosiddetta grande etica, che non si sa se sia veramente di Aristotele, che non si sa se sia veramente di Aristotele, ci sono anche lì dei capitoli sull'amicizia. ci sono dei capitoli sull'amicizia. Credo si possa dire tranquillamente che Aristotele è il filosofo che ha dedicato più di tutti attenzione al tema della filia, Credo si possa dire tranquillamente che Aristotele è il filosofo che ha dedicato più di tutti attenzione al tema. della figlia, al tema dell'amicizia. al tema dell'amicizia e questo trattato libro a votavo e nono dell'arlico Macchia è un vero monumento a questo concetto io qui la cosa migliore che possiamo fare è andare a leggere qualche Trattato, libro ottavo e nono della Nicomachea, è un vero monumento a questo concetto. La cosa migliore che possiamo fare è andare a leggere qualche passo dell'opera di Aristotele, passo dell'opera di Aristotele perché inutile che io vi faccia tante chiacchiere, perché è inutile che io vi faccia tante chiacchiere, vi dica tante cose, vi dica tante cose pensate da me, pensate da me. Di fronte a un testo come questo, di fronte a un testo come questo la cosa migliore che si può fare è leggerne qualche passo nel nostro libro. La cosa migliore che si può fare è leggerne qualche passo nel tempo che abbiamo a disposizione. Nel tempo che abbiamo a disposizione. Io non so se tutti riescano a leggere, Io non so se tutti riescano a leggere, magari per chi non vedesse bene li leggo io dallo schermo e dico qualche parola di commento. magari per chi non vedesse bene li leggo io. io dallo schermo e dico qualche parola di commento. Qui c'è l'inizio del trattato, Qui c'è l'inizio del trattato, cioè il libro ottavo capitolo uno, cioè il libro Ottavo, capitolo 1, che comincia così. che comincia così. Dopo di ciò, Dopo di ciò, di tutte le altre virtù di cui ha già trattato, tutte le altre virtù di cui ha già trattato, veniamo a trattare dell'amicizia. veniamo a trattare dell'amicizia, dato che questa o è una certa virtù o è connessa alla virtù. o è una certa virtù o è connessa alla virtù. Ecco, Ecco, fate attenzione già a questo concetto. fate attenzione già a questo concetto. Noi comunemente consideriamo l'amicizia o l'amare in genere un affetto, Grazie. Comunemente consideriamo l'amicizia o l'amare in genere un affetto, un'emozione, un'emozione, in certi casi una passione. in certi casi una passione. Per Aristotele è invece una virtù. Per Aristotele è invece una virtù. Che cosa vuol dire virtù? Che cosa vuol dire virtù? Il greco aretè non aveva il significato soltanto morale che diamo noi alla parola virtù, In greco arete non aveva il significato soltanto morale che diamo noi alla parola virtù, per cui virtù è il contrario di vizio, per cui virtù è il contrario di vizio, l'abitudine ad agire bene. l'abitudine ad agire bene. No, No, no, no, virtù, virtù, aretè, arete, voleva dire l'eccellenza, voleva dire l'eccellenza, la perfezione. la pericolosità. La perfezione, Una cosa realizza la sua aretè quando riesce ad essere eccellente, una cosa realizza la sua arete quando riesce ad essere eccellente, a dare il meglio di sé. a dare il meglio di sé. Ebbene, Ebbene, per Aristotele l'amicizia è una virtù, per Aristotele l'amicizia è una virtù, una perfezione, una perfezione, una eccellenza. una eccellenza. L'amico è colui che ha degli amici, L'amico, e colui che ha degli amici, è un uomo eccellente, è un uomo eccellente, migliore. migliore. di colui che non è amico o che non ha amici. di colori che non è amico o che non ha amici. Ma poi aggiunge subito, Ma poi aggiunge subito, inoltre è un aspetto estremamente necessario della nostra vita, inoltre è un aspetto estremamente necessario della nostra vita, dato che nessuno sceglierebbe di non essere amico o di non essere amico. dato che nessuno sceglierebbe di essere amico o amico. di vivere senza amici anche se avesse tutti gli altri beni. di vivere senza amici anche se avesse tutti gli altri beni. Ricordatevi amici nel senso ampio che abbiamo detto prima, Ricordatevi, amici nel senso ampio che abbiamo detto prima, cioè persone care. cioè persone care, Nessuno sceglierebbe di vivere senza avere nessuna persona cara. nessuno sceglierebbe di vivere senza avere nessuna persona cara. Questo è importante sottolinearlo perché spesso si presenta Aristotele come quel filosofo che ha detto, Questo è importante sottolinearlo perché spesso si presenta Aristotele come quel filosofo che ha detto ah la felicità consiste nella vita teoretica e che cos'è la vita teoretica? ah la felicità consiste nella vita teoretica. E che cos'è la vita teoretica? Spesso traducono teoretica come la vita teoretica, Spesso traducono teoretica con contemplativa, la vita teoretica è la vita teoretica, teoretica contemplativa, che è sbagliato perché non c'entra niente la contemplazione. che è sbagliato perché non c'è nemmeno la contemplazione. La contemplazione è un concetto che nasce nell'ambito religioso, La contemplazione è un concetto che nasce nell'ambito religioso, degli ordini monastici, degli ordini monastici e che ha per oggetto Dio. perché ha per oggetto Dio. Per Aristotele la vita teoretica era la vita... Per Aristotele la vita teoretica era la vita... dello studioso, dello studioso, la vita dello scienziato, la vita dello scienziato, la vita del ricercatore, la vita del ricercatore, la vita di chi si dedica totalmente allo studio e alla ricerca. la vita di chi si dedica totalmente allo studio e alla ricerca. E allora spesso si dice, E allora spesso si dice, beh Aristotele era in fondo un individualista, beh Aristotele era in fondo un individualista, era un egoista, era un egoista perché pensava che la felicità consistesse soltanto nel fare ricerche. perché pensava che la felicità consistesse soltanto nel fare ricerche. Non è vero, Non è vero, qui dice che nessuno sceglierebbe di vivere senza amici anche se avesse tutti gli altri. lui dice, nessuno sceglierebbe di vivere senza amici anche se avesse tutti gli altri. altri beni, altri beni, tutti, tutti, tutti gli altri beni. tutti gli altri beni. E andiamo a vedere nel seguito quali sono i significati dell'amicizia. Andiamo a vedere nel seguito quali sono i significati dell'amicizia. Si ritiene che per natura vi sia amicizia nel genitore verso i suoi figli e nei figli verso chi li ha generati e ciò non solo tra gli uomini ma anche nella maggior parte degli animali. Si ritiene che per natura vi sia amicizia nel genitore verso i suoi figli e nei figli verso chi li ha generati e ciò non solo tra gli uomini ma anche nella maggior parte degli animali. Per Aristotele anche gli uomini sono animali, Per Aristotele anche gli uomini sono animali, animali dotati di logos, animali tratti di logos, cioè di parola, cioè di parola, cioè di ragione. cioè di ragione, Ma l'amicizia è fondamentale per tutti gli animali, ma l'amicizia è fondamentale per tutti gli animali. che vi sia anche amicizia reciproca tra gli animali della stessa specie e soprattutto tra gli esseri umani e da ciò derivano le lodi per i filantropi. Che vi sia anche amicizia reciproca tra gli animali della stessa specie e soprattutto tra gli esseri umani e da ciò derivano le nodi per i filantropi i filantropi sono coloro che amano gli esseri umani anche I filantropi sono coloro che amano gli esseri umani. Anche nei viaggi si può vedere come ciascun essere umano senta vicino a sé e quindi amico ogni essere umano. nei viaggi si può vedere come ciascun essere umano senta vicino a sé e quindi amico ogni essere umano Qui il mio amico Quindi un amico Carlo Natali, Carlo Natali, che è l'autore di questa traduzione, che è l'autore di questa traduzione, traduce bene antropos con essere umano. traduce bene antropos con essere umano. Di solito si traduce semplicemente con uomo, Di solito si traduce semplicemente con uomo, ma antropos non è solo l'uomo, ma antropos non è solo l'uomo, è l'uomo e la donna. è l'uomo e la donna. E' E' l'essere umano, l'essere umano, è il greco e il barbaro, è il greco e il barbaro, è il libero e lo schiavo, è il libero e lo schiavo, tutti sono antropoi, tutti sono antropoi, tutti sono esseri umani. tutti sono esseri umani e quindi ciascun essere umano senta vicino a sé e quindi amico ogni essere umano. E quindi ciascun essere umano senta vicino a sé e quindi amico ogni essere umano. Quindi c'è anche una amicizia che si estende all'intero genere umano. Quindi c'è anche un'amicizia che si estende all'intero genere umano. Anche questo, Anche questo, ecco subito, ecco subito, avendo menzionato l'amicizia che è una virtù, avendo menzionato l'amicizia che è una virtù, mi viene in mente che l'altra grande virtù trattata nell'etica è la giustizia e afferma l'amicizia tiene unite le città. vi viene in mente che l'altra grande virtù trattata nell'etica è la giustizia e afferma l'amicizia tiene unite le città. e i legislatori si preoccupano di essa più che della giustizia. E i legislatori si preoccupano di essa più che della giustizia. Infatti si ritiene che la concordia sia qualcosa di simile all'amicizia e i legislatori perseguono soprattutto questa. Infatti si ritiene che la concordia sia qualcosa di simile all'amicizia. E i legislatori perseguono soprattutto questa, mentre tengono fuori dalla città soprattutto l'inimicizia come una nemica. mentre tengono fuori dalla città soprattutto l'inimicizia come una nemica. Ed ecco la frase bellissima, Ed ecco la frase bellissima, tra gli amici non c'è nessun bisogno di giustizia. tra gli amici non c'è nessun bisogno di giustizia. Là dove c'è autentica amicizia, laddove c'è autentica amicizia è inutile richiamarsi all'elenzi, è inutile richiamarsi alle leggi, ai contratti, ai contratti a tutte le cose che sono alla base della giustizia basta l'amicizia mentre il giusto a tutte le cose che sono alla base della giustizia, basta l'amicizia. Mentre i giusti hanno ancora bisogno dell'amicizia e il culmine della giustizia è considerato un sentimento vicino all'amicizia. Hanno ancora bisogno dell'amicizia e il culmine della giustizia è considerato un sentimento vicino all'amicizia. Quindi l'amicizia comprende in sé anche la giustizia che secondo Aristotele comprendeva già tutte le altre virtù. Quindi l'amicizia comprende in sé anche la giustizia che secondo Aristotele comprendeva già tutte le altre virtù. È il vertice dunque della virtù. È il vertice dunque della virtù. E adesso comincia l'analisi dei diversi tipi di amicizia. E adesso comincia l'analisi dei diversi tipi di amicizia. Ci sono diversi tipi, Ci sono diversi tipi, diverse forme di amicizia, diverse forme di amicizia secondo Aristotele, secondo Aristotele, perché gli dice che non si ama tutto, perché gli dice non si ama tutto, ma ciò che è amabile. ma ciò che è amare. E ciò che è amabile è buono, E ciò che è amabile è buono o piacevole o utile. O piacevole o utile. Tre dunque sono i generi di cose amabili, Tre dunque sono i generi di cose amabili, degne di essere amate. degne di essere amate. Il bene, Il bene, il piacere, il piacere, l'utile, l'utile, il vantaggio. il vantaggio. Tre dunque sono le cause per cui la gente ama qualcosa, Tre dunque sono le cause per cui la gente ama qualcosa, mentre l'affetto per gli oggetti inanimati non prende il nome di amicizia, mentre l'affetto per gli oggetti inanimati non prende il nome di amicizia, infatti in essi non vi è contraccolto. infatti in essi non vi è contraccambio di affetto. Il contraccambio di affetto. In un'altra pagina Aristotele dice, In un'altra pagina Aristotele dice, è un po' con la riga, da ridere perché dice, non ha senso dire che il vino mi è amico, non ha senso dire che il vino mi è amico, io posso dire amo il vino ma il vino non mi è amico perché non c'è il contraccambio. io posso dire amo il vino, ma il vino non mi è amico perché non c'è il contraccambio. Ecco, gli oggetti inanimati non sono realmente amici perché non c'è il contraccambio e dunque l'amicizia suppone reciprocità. Gli oggetti inanimati non sono realmente amici perché non c'è il contraccambio e dunque l'amicizia suppone reciprocità. Io amo qualcuno che mi ama, Io amo qualcuno che mi ama, così siamo amici. così siamo amici. Di conseguenza saranno tre le specie di amicizia, Di conseguenza saranno tre specie di amicizia, uguali di numero alle cose amabili e si avrà un ricambio di amicizia. uguali di numero alle cose amabili e si avrà un ricambio di affetto non celato. Un cambio di affetto non celato secondo ciascuno di questi oggetti. secondo ciascuno di questi oggetti. Allora dunque ci sarà l'amicizia fondata sul piacere, Allora dunque ci sarà l'amicizia fondata sul piacere, l'amicizia fondata sull'utile e l'amicizia fondata sul bene. l'amicizia fondata sull'utile e l'amicizia fondata sul bene. Vediamo l'amicizia fondata sul piacere. Vediamo l'amicizia fondata sul piacere. L'amicizia tra i giovani... L'amicizia tra i giovani, Aristotele era in fine osservatore della natura umana, Fine osservatore della natura umana. L'amicizia tra i giovani tende al piacere, L'amicizia tra i giovani tende al piacere, dato che i giovani vivono seguendo le loro passioni e perseguono il loro piacere immediato. dato che i giovani vivono seguendo le loro passioni e perseguono il loro piacere immediato. Quando l'età cambia, Quando l'età cambia, anche le cose piacevoli divengono altre e per questo i giovani anche le cose piacevoli divengono altre e per questo i giovani diventano amici in poco tempo e in poco tempo rompono l'amicizia perché l'amicizia muta contemporaneamente al mutare di ciò che loro piace e giovani diventano amici in poco tempo e in poco tempo rompono l'amicizia, perché l'amicizia muta contemporaneamente al mutare di ciò che loro piace e di piaceri del genere è rapido il mutamento. di piaceri del genere è rapido il mutamento. Se io sono amico di una persona soltanto perché questa mi dà piacere, Se io sono amico di una persona soltanto perché questa mi dà piacere, quando non mi darà più piacere non le sarò più amico. quando non mi darà più piacere non le sarò più amico. E quindi è una forma, E quindi è una forma, anche questa è una forma di amicizia, anche questa è una forma di amicizia, è legittima, è legittima, è naturale, è naturale, ma non è sicuramente la più alta. ma non è sicuramente la più alta. Vediamo l'amicizia in vista dell'utile. Vediamo l'amicizia in vista dell'utile. Un'amicizia di questo genere si trova soprattutto fra gli anziani. Un'amicizia di questo genere si trova soprattutto fra gli anziani. Infatti le persone di questa età non perseguono il piacere ma l'utile. Infatti le persone di questa età non perseguono il piacere ma l'utile. E anche tra le persone mature e tra i giovani che perseguono il proprio utile. E anche tra le persone mature e tra i giovani che perseguono il proprio utile. Quindi quella dell'utile è anziani, Quindi quella dell'utile è anziani, maturi, maturi, ma anche giovani, ma anche giovani perché anche i giovani sono interessati all'utile. perché anche i giovani sono interessati all'utile. Persone del genere, Persone del genere, cioè amici per utilità, cioè amici per utilità, non pensano affatto a vivere insieme, non pensano affatto a vivere insieme dato che a volte non si può vivere insieme. dato che a volte non si possono vivere insieme. non si trovano nemmeno piacevoli e quindi non sentono il bisogno di frequentarsi quando non risultino utili e si trovano piacevoli solo nella misura in cui hanno la speranza di ricavarne qualche bene. si trovano nemmeno piacevoli e quindi non sentono il bisogno di frequentarsi quando non risultino utili e si trovano piacevoli solo nella misura in cui hanno la speranza di ricavarne qualche bene, Penso ai rapporti con i colleghi. penso ai rapporti con i colleghi che non sempre sono piacevoli però conviene tenere buoni rapporti con i colleghi perché può essere utile, che non sempre sono piacevoli, però conviene tenere buoni rapporti con i colleghi perché può essere utile, o i rapporti nell'ambiente di lavoro o nella vita politica. buoni rapporti dell'ambiente. lavoro o nella vita politica e sono tanti i campi della vita umana in cui ci sono queste forme di affetto, E sono tanti i campi della vita umana in cui ci sono queste forme di affetto, di amicizia. di amicizia. Una volta nei vecchi partiti c'erano le correnti che venivano chiamate amici di, Una volta dei vecchi partiti c'erano le correnti che venivano chiamate amici di, gli amici di Andreotti, gli amici di Andreotti, gli amici di Fanfani. gli amici di Fanfani, gli amici di questa amica, amici di questo, gli amici per lo spire, amici per così dire, ma perché avevano qualche interesse comune. ma perché avevano qualche interesse. E infine ecco l'amicizia in vista del bene. E infine ecco, la vicizia in vista del bene, Perfetta, perfetta, dice Aristotele, dice Aristotele, è l'amicizia tra i buoni. è la vicizia tra i uomini. Anche qui i buoni, Anche qui i uomini, bisognerebbe parlare in greco, non dovete parlare in greco perché... perché il lagatòs non è soltanto chi è buono, L'agatòs non è soltanto chi è buono, nel senso che diciamo oggi è buono come un pezzo di pane, nel senso che diciamo oggi è buono come un pezzo di pane, cioè è mite, cioè è mite, è amabile, è amabile, no, no, il buono è colui che realizza il bene. il buono è colui che realizza il bene, Cioè è l'uomo perfetto, cioè è l'uomo perfetto, è l'uomo virtuoso, è l'uomo virtuoso, è l'uomo eccellente. è l'uomo eccellente. Questi sono i buoni. Questi sono i buoni, secondo Aristotele, secondo Aristotele, i buonissimi, i buonissimi, gli Aristoi poi li chiamerà, gli aristoi, come si chiamerà. e coloro che sono simili per virtù, E coloro che sono simili per virtù, cioè sono amici tra di loro, cioè sono amici tra di loro, coloro che si assomigliano in virtù, coloro che si assomigliano in virtù, in eccellenza. in eccellenza. Costoro infatti, Costoro infatti, in quanto buoni, in quanto buoni, desiderano allo stesso modo, desiderano allo stesso modo reciprocamente il bene l'uno dell'altro. reciprocamente, il bene l'uno dell'altro. Ecco l'amicizia perfetta, Ecco l'amicizia perfetta, volere il bene dell'altro e l'altro vuole il bene mio, volere il bene dell'altro e l'altro vuole il bene mio. perché entrambi vogliamo il bene. Perché entrambi vogliamo il bene ed entrambi ci assomigliamo in questo e quindi vogliamo il bene l'uno dell'altro. Ed entrambi ci assomigliamo in questo e quindi vogliamo il bene l'uno dell'altro. Coloro che desiderano il bene dei propri amici per loro stessi sono amici al massimo grado. Coloro che desiderano il bene dei propri amici per loro stessi sono amici al massimo. Quindi tale amicizia permane salda finché essi rimangono buoni e la virtù è cosa stabile. Quindi tale amicizia permane salta finché essi rimangono buoni e la virtù è cosa stabile. Ciascuno di questi è buono sia in assoluto che rispetto all'amico. Ciascuno di questi è buono sia in assoluto che rispetto all'amico. Infatti i buoni sono sia buoni, Infatti i buoni sono sia buoni, qui il testo continua ma io non ce l'ho più, quindi il testo continua ma io non ce l'ho più, ma non importa, ma... Non importa, il concetto è chiaro, il concetto è chiaro e poi Aristotele conclude che questa forma di amicizia fondata sul bene comprende in sé anche le altre due perché e poi Aristotele conclude che questa forma di amicizia fondata sul bene comprende in sé anche le altre due, perché l'amico che per me è buono è anche piacevole. l'amico che per me è buono, è anche piacevole ed è anche utile. ed è anche utile, quindi questa amicizia comprende le altre. Quindi questa amicizia comprende le altre. Ma ci sono diversi tipi di rapporto nell'amicizia, Ma ci sono diversi tipi di rapporto nell'amicizia. per esempio ci sono rapporti di uguaglianza e ci sono anche rapporti di disuguaglianza. Per esempio ci sono rapporti di uguaglianza e ci sono anche rapporti di disuguaglianza. Le forme di amicizia di cui abbiamo parlato si basano sull'uguaglianza. Le forme di amicizia di cui abbiamo parlato si basano sull'uguaglianza. C'è poi un'altra specie di amicizia, C'è poi un'altra specie di amicizia, quella basata sulla superiorità, quella basata sulla superiorità, come ad esempio quella del... come ad esempio quella del padre per il figlio e in generale del più anziano verso il più giovane, padre per il figlio e in generale del più anziano verso il più giovane, del marito verso la moglie e di ogni specie di governanti per il sottoposto. del marito verso la moglie e di ogni specie di governanti per il sottoposto. ma di storto il poveretto era maschilista, Aristotele poveretto era maschilista, come erano tutti al tempo suo, come erano tutti al tempo suo, tutte le società antiche, tutte le società antiche, i greci, i greci, i romani, i romani, gli ebrei, gli ebrei, gli indiziani, gli egiziani, erano tutti maschilisti e pensavano che l'uomo fosse più... erano tutti maschilisti e pensavano che l'uomo fosse uno della donna e che la donna dovesse sottostare l'uomo. della donna e che la donna dovesse sottostare all'uomo. Ne pensavano anche di peggio perché pensavano che ci fossero gli schiavi, E pensavano anche un peggio, pensavano quasi degli schiavi. proprietà del padrone. proprietà del padrone, pensava di greci, I greci pensavano che i barbari fossero inferiori ai greci. pensava di barbari, forse erano inferiori ai greci, Era una società fondata su una serie di disuguaglianze. era una società fondata su una serie di disuguaglianze, Ma era la cultura del tempo ma era la cultura del tempo E come vedremo, e come vedremo se riesco a imparare bene lo schermo anche nei confronti dell'estiano Aristotele ha delle parole interessanti qui poi non so come si fa, se riesco a inquadrare bene lo schermo, anche nei confronti dello schiavo Aristotele ha delle parole interessanti. Non so come si fa, nel senso che si passa alla pagina successiva, nel senso che si passa alla base della successiva ma vi leggo io il finale di questo pezzo perché dice ma vi leggo io il finale di questo pezzo. Perché dice... Ma se la distanza è grandissima, Ma se la distanza è grandissima, come quella che ci separa da un Dio, come quella che ci separa da un Dio, l'amicizia non permane più. l'amicizia non permane più. Questo è anche un tratto interessante, Questo anche è un tratto interessante, perché perché Aristotele, come tutti i greci, Aristotele, come tutti i greci, credeva negli dèi. credeva negli dèi. Non bisogna, Non bisogna, quando si traduce Aristotele, quando si traduce Aristotele, fare come molti traduttori fanno anche in Italia, fare come molti traduttori fanno anche in Italia, scrivere la parola Dio con la iniziale maiuscola e senza articolo, scrivere la parola Dio con la iniziale maiuscola e senza articolo, come se fosse un nome proprio. come se fosse un nome pro. I nomi propri si scrivono con la maiuscola e senza articolo, Otheros, ma per i greci Hoteos non era un nome proprio, non era un nome proprio, era come Hoantropos, era come Oantropos, l'uomo, l'uomo, l'essere umano, l'essere umano, l'idio, il Dio era una specie, era una specie, una specie di essere. una specie di esseri viventi che a differenza... Essere viventi che, a differenza degli esseri umani, Gli esseri umani erano immortali, erano immortali, mentre gli uomini sono mortali, mentre gli uomini sono mortali e reali, e beati, felici. felici, E quindi chiaramente superiori agli uomini. e quindi chiaramente superiori agli uomini, uomini, anche senza bisogno di ricorrere al concetto di Dio della Bibbia, anche senza bisogno di ricorrere al concetto di un'esistenza. di Dio, della Bibbia, della religione giudaica, della religione giudaica, cristiana, cristiana, musulmana, musulmana, per cui c'è un unico Dio, per cui c'è un unico Dio, Creatore e Signore del cielo e della terra. creatore e Signore del cielo e della terra. No, No, per i greci gli dèi erano questa specie di viventi a noi superiori, per i greci di Degna erano questa specie di diventi a noi superiori, coi quali non si potevano fare niente, non si potevano con i quali, Ali dice Aristotele è difficile essere amici perché c'è troppa disuguaglianza e quindi non c'è in Aristotele l'amore di Dio per l'uomo e l'amore dell'uomo per Dio. dice Aristotele, è difficile essere amici perché c'è troppa disuguaglianza. E quindi non c'è in Aristotele l'amore di Dio per l'uomo. e l'amore dell'uomo per Dio. Siamo fuori da questa ottica, Siamo fuori da questa ottica, da questa prospettiva, da questa prospettiva, l'amore, l'amore, l'amare è un fatto puramente umano, l'amare è un fatto puramente umano, squisitamente umano, squisitamente umano, che riguarda le relazioni tra gli esseri, che riguarda le relazioni tra gli esseri umani. tra gli esseri umani. Solo in un altro punto dell'Etica Nicomachea si lascia sfuggire la frase che il sapiente è caro agli dèi. Solo in un altro punto dell'etica di... si lascia sfuggire la frase che il sapiente è caro agli dèi perché in qualche modo gli assomiglia e quindi gli dèi lo apprezzano, perché in qualche modo gli assomiglia e quindi gli dèi lo apprezzano, ma non è una teoria dell'amore di Dio come c'è in altri filosofi. ma non è una teoria dell'amore di Dio come c'è in altri filosofi. L'amicizia civica, L'amicizia cittadina, ecco questo è un concetto anche importante, ecco questo è un concetto anche importante, noi di solito non usiamo la parola amico per indicare il rapporto che c'è tra concittadini, noi di solito non usiamo la parola amico per indicare il rapporto che c'è tra concittadini, invece per Aristotele in ogni comunità invece per Aristotele in ogni comunità vi è una qualche forma di giustizia e un tipo di amicizia. vi è una qualche forma di giustizia e un tipo di amicizia. Quindi dovunque vi sia una comunità vi deve essere una giustizia, Quindi dovunque vi sia una comunità vi deve essere una giustizia, cioè una legge, cioè una legge, un diritto. un diritto. Platone l'aveva già detto nell'Apubblica anche una banda di ladroni al suo interno deve rispettare certe regole. l'aveva già detto nella Repubblica, anche una banda di ladroni al suo interno deve rispettare certe regole. La mafia insegna. La mafia insegna. Dovunque c'è una società ci sono delle regole, Dovunque c'è una società ci sono delle regole, questo vuol dire c'è una giustizia. questo vuol dire c'è una giustizia e ci deve essere un'amicizia, E ci deve essere un'amicizia, cioè un legame che tiene insieme i vari membri della comunità. cioè un legame che tiene insieme i vari membri della comunità. E poi c'è le altre forme di comunità. E poi dice le altre forme di comunità perseguono un utile preziale come il guadagno, perseguono un utile parziale, come il guadagno. Ci sono le società per azioni che perseguono il guadagno, ci sono le società per azioni che perseguono il guadagno, società di carattere economico, società di carattere economico o perseguono il piacere, o perseguono il piacere. Ci sono società di cui facciamo parte per coltivare qualche piacere, ci sono società di cui facciamo parte. facciamo parte per coltivare qualche piacere, un gioco, un gioco, uno sport. uno sport. Tutte queste comunità si ritiene che siano subordinate alla comunità politica. Tutte queste comunità si ritiene che siano subordinate alla comunità politica, La polis, la polis, la società perfetta che comprende in sé tutte le altre, la società perfetta che comprende in sé tutte le altre, dato che questa non tende a un utile immediato, dato che questa non tende a un utile immediato, ma a quello che si estende nell'intera nostra vita. ma a quello che si estende nell'intera nostra vita. Questo è il concetto aristotelico, Questo è il concetto Aristotele. ma direi più in generale greco classico, ma direi più un generale greco classico della città, della città, della polis, della polis, che non è lo stato moderno. che non è lo Stato moderno. Di solito traducono polis con stato, Di solito traducono polis come Stato, non va bene perché lo stato lo vediamo come una controparte, non va bene perché lo Stato lo vediamo come una controparte, non ci sentiamo parte della comunità, non ci sentiamo parte della comunità. invece la polis è l'insieme. Invece la polis è l'insieme di tutti i politici, di tutti i politai cioè di tutti i cittadini che collaborano alla realizzazione di un fine comune del bene comune e quindi alla base della polis ci deve essere amicizia cioè di tutti i cittadini che collaborano alla reazione. di un fine comune, del bene comune e quindi alla base della polis ci deve essere amicizia. E questa amicizia civica consente ad Aristotele di fare addirittura un parallelo tra forme di amicizia interne alla famiglia e le costituzioni che reggono i diversi. E questa amicizia civica consente ad Aristotele di fare addirittura un parallelo tra forme di amicizia interna alla famiglia e le costituzioni che reggono i diversi tipi di città. tipi di città. È evidente che vi è un'amicizia secondo ciascuna delle costituzioni, È evidente che vi è un'amicizia secondo ciascuna delle costituzioni, nella misura in cui vi è anche un tipo di giustizia. nella misura in cui vi è anche un tipo di giustizia. L'affetto paterno, L'affetto paterno, quello che il padre nutre nel... quello che il padre nutre... verso i figli, verso i figli, è del tipo che si ha nel regno. è del tipo che si ha nel regno. Il regno è una delle tre forme fondamentali di costituzione, Il regno è una delle tre forme fondamentali di costituzione, quella in cui governa uno solo, quella in cui governa uno solo, ma secondo Aristotele è una costituzione buona, ma secondo Aristotele è una costituzione buona, adatta, adatta secondo lui, secondo lui dice, diceva bene per i barbari, va bene per i barbari, non per i greci, non per i greci, ma per i barbari il regno va benissimo. ma per i barbari il regno va benissimo. Tuttavia può degenerare quando il re non fa l'interesse dei sudditi, Tuttavia può degenerare quando il re non fa l'interesse dei sudi fa soltanto l'interesse proprio, fa soltanto un interesse proprio, allora il regno diventa tirannide. allora il re diventa tirannide e la tirannide è la degenerazione del re. e la tirannide è la degenerazione del regno. Ebbene, Ebbene, l'affetto del padre verso i figli è simile a quello del re buono che si prende cura dei sudditi affinché stiano bene. l'affetto del padre verso i figli è il signo di un'amore. a quello del re che si prende cura dei subiti affinché stiano bene. L'amicizia del marito verso la moglie è la stessa che si ha in una costituzione aristocratica, L'amicizia del marito verso la moglie è la stessa che si ha in una Costituzione aristocratica, dato che si basa sulla virtù. dato che si basa sulla virtù. Benché maschilista, benché maschilista, Aristotele mette la moglie un po' Aristotele mette la moglie un po' più su rispetto ai figli e paragona l'affetto del marito verso la moglie alla Costituzione aristocratica, più su rispetto ai figli e paragona l'affetto del marito verso la moglie alla costituzione aristocratica dove governano i migliori, dove governano i migliori, gli aristoi. gli aristoi. E infine l'amicizia tra fratelli, E infine l'amicizia tra fratelli e qui scusate la mia inesperienza nell'uso di questi strumenti, Scusate la mia inesperienza nell'uso di questi strumenti, ma vi leggo come va a finire, ma vi leggo come va a finire. l'amicizia tra fratelli somiglia a quella che si ha secondo la Costituzione democrazia. L'amicizia tra fratelli somiglia a quella che si ha secondo la Costituzione democrazia. una democrazia timocratica, che sarebbe la democrazia non corrotta, che sarebbe la democrazia non corrotta, perché Aristotele come Platone con la parola democrazia intendevano non quello che intendiamo noi, perché Aristotele come Platone con la parola democrazia intendeva non quello che intendiamo noi, era una democrazia eccessiva, era una democrazia... eccessiva, pensate che tutte le cariche venivano estratte a sorte. pesata da tutte le cariche che venivano estratte. Quindi poteva capitare che governassero le persone più incapaci o meno virtuose. Quindi poteva capitare che governassero le persone più incapaci o meno virtuose. Quindi per lui democrazia non è una parola positiva. Quindi per lui democrazia non è una parola. Allora qui la chiama timocrazia e dice che l'affetto tra fratelli, Allora qui la chiama timocrazia e dice che l'affetto tra fratelli, cioè l'affetto tra uguali, cioè l'affetto tra uguali, è appunto paragonabile alla costituzione di tipo timocratico. è appunto paragonabile alla costituzione di tipo etimografico. Mi dispiace che non sono riuscito a far leggervi anche nello schermo il finale di questo passo perché è bellissimo. vi faccio leggere anche nello schermo il finale di questo passo perché è bellissimo, Perché dice, perché dice, ve lo leggo, ve lo leggo, nella tirannide vi è poco di amicizia o niente, nella tirannide vi è poco di amicizia o niente, ma il rapporto è simile a quello del padrone verso lo schiavo. ma il rapporto è simile a quello del padrone verso lo schiavo, Il tiranno è il padrone, il tiranno è il padrone, è il despota e i cittadini sono schiavi. è il despota e i cittadini sono schiavi. Aristotele diceva che presso i persiani non c'è libertà, Presso i persiani non c'è libertà perché c'è un unico uomo libero, perché c'è un unico uomo libero, il despota, il despota, il tiranno, il tiranno e gli altri sono tutti schiavi. e gli altri sono tutti schiavi. Ma poi continua, Ma poi continua, in quanto uno è schiavo non vi è amicizia nei suoi confronti, in quanto uno è schiavo non vi è amicizia nei suoi confronti, ma in quanto è un essere umano, ma in quanto è un essere umano, sì. sì. Quindi lo schiavo è un essere umano e in quanto è un essere umano vi deve essere amicizia nei suoi confronti. Quindi lo schiavo è un essere umano e in quanto è un essere umano vi deve essere amicizia nei suoi confronti. In quanto è schiavo io gli dico fammi questo servizio, In quanto è schiavo io gli dico fammi questo servizio, lavora la terra, lavora la terra, dammi da me, dammi da me, però lo devo rispettare in quanto essere umano. però lo devo rispettare in quanto essere umano. Mi fa venire in mente la famosa massima di Kant. ...a venire in mente la famosa massima di Kant, Considera la persona umana, considera la persona umana, l'umanità, l'umanità negli altri e nella tua persona non mai soltanto come mezzo ma sempre anche come fine. negli altri, nella tua persona, non mai soltanto come mezzo, ma sempre come mezzo. anche come figli, questo era il secondo canto, Questo era, secondo Kant, il rispetto. il rispetto che si deve, che si deve alle persone. che si deve alle persone. Aristotele non è ancora su queste posizioni, Aristotele non è ancora su queste posizioni, Kant aveva alle spalle Kant aveva alle spalle 17 secoli di cristianesimo, 17 secoli di cristianesimo, Aristotele veniva 4 secoli prima del cristianesimo, Aristotele veniva 4 secoli prima del cristianesimo, quindi è ancora legato all'istituto della schiavitù. quindi è ancora legato all'istituto dell'aschiamento. L'amicizia tra coniugi, L'amicizia tra congi, tra marito e moglie l'amicizia pare essere per natura. tra marito e moglie l'amicizia fa l'essere per natura, L'essere umano tende ad accoppiarsi per natura, l'essere umano tende ad accoppiarsi per natura, più di quanto non sia animale politico, più di quanto non sia animale politico. tanto più quanto la comunità familiare è anteriore e più necessaria della città. tanto più quanto la comunità familiare è anteriore e più necessaria della città. Quindi nell'ordine naturale, Quindi, nell'ordine naturale, secondo Aristotele, secondo Aristotele, la famiglia viene prima della città. la famiglia viene prima della città e la città è più perfetta perché è autosufficiente, La città è più perfetta perché è autosufficiente, mentre la famiglia non è autosufficiente. mentre la famiglia non è autosufficiente. Però la famiglia viene prima e infatti la città è un insieme di famiglie. Però la famiglia viene prima e infatti la città è un insieme di famiglie. Per questo motivo, parlando dell'amicizia tra i coniugi, parlando dell'amicizia tra i coniugi, in tale amicizia pare esservi sia l'utile che il piacevole. in tale amicizia appare esserli sia l'utile che il piacere. Ma essa sarà anche basata sulla virtù se i coniugi sono persone da bene, Ma essa sarà anche basata sulla virtù se i coniugi sono persone da bene, dato che vi è una virtù propria di ciascuno dei due. dato che vi è una virtù propria di ciascuno dei due. Ed è possibile che entrambi tragano un piacere proprio da essa. Ed è possibile che entrambi tracgano un piacere proprio da essa. Grazie. vedete Vedete, l'amicizia tra i coniugi, L'amicizia per i comici, quando va bene, quando va bene, non sempre purtroppo, non sempre purtroppo, dovrebbe comprendere il bene, dovrebbe comprendere il bene, l'utile e anche il piacevole. l'utile e anche il piacevole. L'amicizia per se stessi, L'amicizia per se stessi, e questo è anche un punto importante, questo è anche un punto importante. Perché? perché i rapporti di amicizia che si hanno con gli amici paiono derivare da quelli che si hanno con se stessi. I rapporti di amicizia che si hanno con gli amici paiono derivare da quelli che si hanno con se stessi. Ricordate la famosa regola d'oro che è comune a tutte le religioni ama il prossimo tuo Ricordate la famosa regola d'oro che è comune a tutte le religioni ama il prossimo tuo come te stesso cioè c'è anzitutto un amore per sé come te stesso, cioè c'è anzitutto un amore per se stesso e su questo si fonda l'amicizia. se stesso e su questo si fonda l'amicizia. Infatti l'uomo da bene, Infatti l'uomo da bene, l'uomo virtuoso, l'uomo virtuoso, si atteggia con l'amico come con se stesso, si atteggia con l'amico come con se stesso, dato che l'amico è un altro se stesso. dato che l'amico è un altro se stesso. Ecco la definizione perfetta. Ecco la definizione perfetta. Chi è l'amico? Chi è l'amico? Un altro se stesso. Un altro se stesso. Io vedo nell'amico me stesso e quindi l'amore che provo per l'amico, Io vedo nell'amico me stesso e quindi l'amore che provo per l'amico della persona cara in genere coincide con l'amore che provo per me stesso. per la persona cara in genere, coincide con l'amore che provo per me stesso. Questo non è egoismo. Questo non è egoismo. Ha accusato Aristotele di egoismo, ha accusato Aristotele di egoismo ma due studiosi americani molto bravi Giulia Arnas e Martha Nussbaum che hanno scritto dei libri bellissimi sull'etica antica hanno mostrato che questo non è egoismo ma due studiosi americane molto bravi, Julia Annas e Martha Nussbaum, che hanno scritto dei libri bellissimi sull'etica antica, hanno mostrato che questo non è egoismo. e la fila quella che aristotele chiama fila un piano cioè amore di sé è alla base dell'amicizia perché l'amico è un altro me stesso i cattivi siccome non hanno nulla di amabile non provano nessun effetto verso quella che Aristotele chiama filautia, cioè amore di sé, è alla base dell'amicizia perché l'amico è un altro me stesso. I cattivi, siccome non hanno nulla di amabile, non provano nessun affetto verso se stessi e quindi non hanno amici. se stessi e quindi non hanno amici Per mostrare che questo non è egoismo, Per mostrare che questo non è egoismo, vi leggo anche il passo in cui Aristotele ammette che per amicizia si possano anche fare dei sacrifici, vi leggo anche il passo in cui Aristotele ammette che per amicizia si possano anche fare dei sacrifici, si possa addirittura sacrificare la propria vita. si possa addirittura sacrificare la propria vita. L'uomo eccellente compie molte cose per gli amici e per la patria, L'uomo eccellente compie molte cose per gli amici e per la patria, anche se dovesse morire per loro. anche se dovesse morire per loro. Notate. Totale. Anche se dovesse morire. anche se dovesse morire, Sacrificherà ricchezze, sacrificherà ricchezze, onori e in genere i beni che sono oggetto di contesa riservando per sé il bell'agire, onori e in genere i degni che sono oggetto di contesa riservando per sé il bella gire, cioè l'azione nobile, cioè l'azione nobile, l'azione degna di lode. l'azione degna di lode. Infatti sceglierà di provare un piacere sublime per poco tempo piuttosto che un piacere debole per molto tempo e di vivere un anno solo. Infatti sceglierà di provare un piacere sublime per poco tempo piuttosto che un piacere debole per molto tempo e di vivere un anno sublime per poco tempo. solo in modo bello, solo in modo bello piuttosto che molti anni come capita e di compiere una sola azione bella e grande piuttosto che molte piuttosto che molti anni, come capita, e di compiere una sola azione bella e grande, piuttosto che molte azioni, molte azioni piccole. azioni, molte azioni piccole. E poi conclude, Poi conclude, certamente ciò si verifica per coloro che danno la vita per uno scopo e quindi scegliono per sé un agire bello e grande. certamente ciò si verifica per coloro che danno la vita per uno scopo e quindi scegliono per sé un agire bello e grande. Dunque è ammesso anche... Dunque è ammesso anche il... il sacrificio della propria vita in nome dell'amicizia. il sacrificio della propria vita in nome dell'amicizia. Qui il discorso di Aristotele si avvicina quasi al cristianesimo perché mi fa venire in mente quella frase di Gesù, Qui il discorso di Aristotele si avvicina quasi al cristianesimo perché mi fa venire in mente quella frase di Gesù che nessun amore è più grande di quello che gli dà la vita per i propri amici. nessun amore è più grande di quello di chi dà la vita per i propri amici. E questo ci potrebbe indurre a riflettere anche sulla vita, E questo ci potrebbe indurre a riflettere anche sulla vita, perché io credo, perché io credo, io sono credente, io sono credente, una cosa molto interessante, la cosa può non interessarti, ma lo dico per evitare possibili equivoci. ma lo dico per evitare possibili equivoci, Io non credo che la vita sia il valore supremo, io non credo che la vita sia il valore supremo, perché si può sacrificare la vita, perché si può sacrificare la vita, la propria vita, la propria vita, per altri valori. per altri valori, Per esempio per salvare la vita di una persona cara. per esempio per salvare la vita di una persona cara. come può fare una madre che si sacrifica per un figlio o anche per testimoniare la propria fede come facevano i martiri o per testimoniare l'amore per la libertà l'amore per la patria come fanno quelli che fanno come può fare una madre che si sacrifica per un figlio o anche per testimoniare la propria fede come facevano i martiri o per testimoniare l'amore per la libertà, l'amore per la patria come fanno quelli che fanno le rivoluzioni o che muoiono in guerra per la patria quindi non è il valore supremo ci sono altri valori ai quali la vita può essere sacrificata che fanno le rivoluzioni o che muoiono in guerra per la patria, quindi non è il valore supremo, ci sono altri valori ai quali la vita può essere sacrificata, naturalmente la vita propria, la vita propria, non la vita degli altri, non la vita degli altri. Tutto il padrone mi sa di vita propria. uno è il padrone di sacrificare la propria. Andiamo verso la fine perché arriviamo a parlare della felicità. verso la fine perché arriviamo a parlare della felicità anche questo è importante si discute anche se l'uomo felice abbia bisogno di amici o no si vede che ne discutevano Anche questo è importante. Si discute anche se l'uomo felice abbia bisogno di amici o no. Si vede che ne discutevano nella carreglia di Platone. Si dice infatti che chi è beato e autosufficiente non ha affatto bisogno di amici, Si dice infatti che chi è beato e autosufficiente non ha affatto bisogno di amici, dato che possiede tutti i beni. dato che possiede tutti i beni. Ecco, Ecco, questo è ciò che fanno dire ad Aristotele quelli che dicono che la felicità per Aristotele è solo nella filosofia, questo è ciò che fanno dire ad Aristotele quelli che dicono la felicità per Aristotele. è solo nella filosofia, è solo nell'esercizio della filosofia. è solo nell'esercizio della filosofia. Il filosofo è beato, Il filosofo è beato, è autosufficiente e quindi non ha bisogno di amici. è autosufficiente e quindi non ha bisogno di amici. No signori, Ma signore, qui c'è scritto il contrario. qui c'è scritto il contrario. Pare assurdo però che chi attribuisce tutti i beni all'uomo felice non gli conceda di avere anche amici, Assurdo però che chi attribuisce tutti i beni all'uomo felice non gli conceda di avere anche amici, i quali per consenso comune sono il bene esteriore più grande. i quali per consenso comune sono il bene esteriore più grande. Aristotele non era come quei filosofi che dicono Aristotele non era come quei filosofi che dicono che il sapiente è felice anche nei tormenti storici eccetera, Il sapiente è felice anche nei tormenti, stoici eccetera, no? no, Per Aristotele la felicità richiede tutta una serie di condizioni, Aristotele la felicità richiede tutta una serie di condizioni, anche esterne, anche l'esterno, bisogna avere tanto una buona salute. bisogna avere tanto una buona salute, perché se uno è malato difficilmente può essere felice, Perché se uno è malato difficilmente può essere felice, poi bisogna avere un minimo di mezzi per vivere, poi bisogna avere un minimo di mezzi per vivere, poi bisogna avere una buona famiglia, poi bisogna avere una buona famiglia. bisogna avere, Lui diceva che un aspetto gradevole, lui diceva anche, un aspetto gradevole, perché se uno è proprio ripugnante è difficile che abbia amici, perché se uno è proprio ripugnante è difficile che abbia amici, e bisogna avere amici. e bisogna avere amici, Altrimenti, altrimenti pertanto uno sia il più grande filosofo del mondo non sarà felice. per quanto uno sia il più grande filosofo del mondo, non sarà felice. È assurdo anche fare dell'uomo beato un individuo solitario, E' assurdo anche fare dell'uomo beato un individuo solitario. dato che nessuno sceglierebbe di avere tutti i beni possibili a questo prezzo. dato che nessuno sceglierebbe di avere tutti i beni possibili a questo prezzo. E poi continua con la famosa affermazione, E poi continua con la famosa affermazione l'uomo è un animale politico, l'uomo è un animale politico. Che vuol dire politico? crudio e politico. fatto per vivere nella polis, fatto per vivere nella polis, cioè tale che può realizzare pienamente la propria umanità, cioè tale che può realizzare pienamente la propria umanità, il proprio essere uomo, il proprio essere uomo, solo nella polis. solo nella polis. Non vuol dire che debba fare necessariamente carriera politica, Non vuol dire che debba fare necessariamente carriera politica, ma vuol dire che fuori dalla polis non può realizzare la sua umanità. ma vuol dire che fuori dalla polis non può realizzare la sua umanità. Altrove Aristotele dice nella politica appunto che fuori dalla polis possono vivere solo le bestie o gli dèi, Altrove Aristotele dice nella politica appunto che fuori dalla polis possono vivere solo le bestie o gli dèi, non gli esseri umani. non gli esseri umani. E quindi... E quindi? L'uomo è animale politico, L'uomo è animale politico, per natura tende a vivere in comune, per natura tende a vivere in comune, perciò l'uomo felice avrà bisogno di amici. perciò l'uomo felice avrà bisogno di amici. Amicizia comporta vita in comune. Amicizia comporta vita in comune. Se l'uomo eccellente si comporta verso l'amico come si comporta verso di sé, Se l'uomo eccellente si comporta verso l'amico come si comporta verso di sé, dato che l'amico è un altro se stesso, dato che l'amico è un altro se stesso, ripete quello che ha detto prima, ripete quello che ha detto prima, allora, allora così come per ciascuno è desiderabile il proprio esserci. così come per ciascuno è desiderabile il proprio esserci, E' E' desiderabile l'esserci dell'amico, desiderabile l'esserci dell'amico, così come io desidero esserci, così come io desidero esserci, essere qui, essere qui, essere vivo e non essere morto, essere vivo e non essere morto, così desidero che ci sia l'amico, così desidero che ci sia l'amico, che sia qui con me. che sia qui con me. La persona che io amo, la persona che io amo, le persone che io amo. le persone che io amo. Ciò potrà verificarsi per mezzo della vita in comune e della comunità di ragionamenti e di pensieri. Ciò potrà verificarsi per mezzo della vita in comune e della comunità di ragionamenti e di pensieri. Ecco, Ecco, l'idea della vita in comune. l'idea della vita in comune. credo sia condivisibile da tutti, credo sia condivisibile da tutti, ciascuno desidera vivere insieme con le persone a cui vuole bene, ciascuno desidera vivere insieme con le persone a cui vuole bene, per cui prova questa forma di amicizia. per cui prova questa forma di amicizia. Dopo il pensiero del filosofo spunta nelle ultime parole della comunità di ragionamenti e di pensieri, Dopo il pensiero del filosofo spunta delle ultime parole e della comunità di ragionamenti e di pensieri, questa è l'accademia di Platone, questa è la padeglia di Platone, la comunità di ragionamenti e di pensieri. ... la comunità di ragionamenti e di pensieri. che dà all'uomo appunto la felicità. che dà all'uomo appunto la felicità. E poi concludiamo con l'ultimo passo, E poi concludiamo con l'ultimo passo, che per me è uno dei più belli di tutta l'etica nicomachea e di tutta la letteratura sull'amicizia. che per me è uno dei più belli di tutta l'etica di Machiavelli, di tutta la letteratura sulla licenza. Fate bene attenzione. Fate bene attenzione. Quello in cui per ciascuno consiste l'esserci. Quello in cui per ciascuno consiste l'esserci, Ciò per cui desideriamo vivere è proprio ciò che desideriamo fare con gli amici. ciò per cui... desideriamo vivere è proprio ciò che desideriamo fare con gli amici cioè io desidero fare con gli amici la cosa per cui desidero vivere Cioè io desidero fare con gli amici la cosa per cui desidero vivere. E poi fa degli esempi che vogliono prendere in considerazione tutte le possibilità, gli esempi, che vogliono prendere in considerazione tutte le possibilità, anche le più umili, anche le più umili, anche le più misere. anche le più misere, Per cui dice, per cui dice per questo vi è chi beve insieme. per questo vi è chi beve insieme. Se a uno piace bere. Se a uno piace bere e se vive per bere, E se vive per bere, gli piace di più bere con gli amici che bere da solo. gli piace di più bere con gli amici che bere da solo. Altri giocano a dadi insieme. altri giocano ad albi insieme, Uno vive per il gioco. uno vive per il gioco, ma gioca con gli amici, ma gioca con gli amici altri fanno ginnastica in comune, altri fanno ginnastica in comune, sapete che per i greci fare ginnastica era molto importante, sapete che per i greci fare ginnastica era molto importante l'hanno inventata loro la ginnastica, l'hanno inventata loro la ginnastica, hanno inventato lo sport, hanno inventato lo sport, gli piaceva molto, gli piaceva molto ma la ginnastica è bella fatta in comune, ma la ginnastica è bella fatta in comune, non che uno per conto suo nella sua camera fa la cicletta e quelle cose lì, non che uno per conto suo nella sua camera fa la cicletta e quelle cose lì o vanno a caccia insieme O vanno a caccia insieme o fanno insieme filosofia. o fanno insieme filosofia. Sin filosofusin. Sin filosofus. Questo verbo, Questo verbo, il verbo sin filosofain, il verbo sin filosofia, fare filosofia insieme, fare filosofia insieme, compare qui per la prima volta nella letteratura greca antica. compare qui per la prima volta nella letteratura greca antica. Prima di Aristotele non c'è. Prima di Aristotele non c'è. E dunque come in questo verbo fare filosofia insieme? Egli dunque coni a questo verbo fare filosofia insieme. Chi ama fare filosofia, Chi ama fare filosofia, il vero filosofo, il vero filosofo ama farla insieme con gli amici, ama farla insieme. insieme con gli amici, con le persone care, con le persone care, discutendo, discutendo, l'aveva detto Platone nella settima lettera, aveva detto Platone nella settima lettera, facendo domande, facendo domande, dando risposte, dando risposte, facendo obiezioni, facendo obiezioni, rispondendo alle obiezioni, rispondendo alle obiezioni, esercitando. esercitando. Amabilmente, Nen, diceva Platone, che dice da Platone, e senza invidia, è senza invidia, senza timore che l'altro risulti più bravo di me, senza timore che l'altro risulti più bravo di Nen, o senza esitare a dare ragione all'altro quando l'altro ha ragione. o senza esitare a dare ragione all'altro quando l'altro ha ragione. ragione. Questa è il fare filosofia insieme e tutti passano la loro giornata facendo con gli amici quella cosa che amano sopra ogni altra tra tutte quelle che compongono una vita. Questa è il fare la filosofia insieme e tutti passano la loro giornata facendo con gli amici quella cosa che amano sopra ogni altra tra tutte quelle che compongono una vita. Qui finisce il trattato sull'amicizia, Qui finisce il trattato sull'amicizia, siamo alla fine del libro nono dell'etica nicomachea. siamo alla fine del libro nono dell'etica di Comacchia. Grazie per la vostra attenzione. Grazie per la vostra attenzione.