ciao sono patrick seri e ogni martedì e venerdì alle 14 pubblico un video sui promessi sposi oggi vediamo il riassunto a dai capitolo 14 con renzo che arriva a milano la storia si complica pertanto ti informo che il mio libro si promessi sposi chi permette di conoscere in maniera veloce approfondita tutto il romanzo per ogni capitolo scritto riassunto breve un riassunto dettagliato suddiviso in sequenza o inoltre indicato le tecniche narrative per riportato i pensieri le emozioni e dialoghi di tutti i personaggi il libro è disponibile su amazon in libreria propri link in descrizione che nel primo commento la folla inizia disperdersi e rivoltosi tornano alle loro case per strada però molte persone si fermano per discutere sugli avvenimenti della giornata che si formano così vari trucchi di persone essendo troppo tardi per tornare al convento renzo decide di cercare un osteria dove poter mangiare e riposare prezzo passa vicino a uno di questi capannelli di persone è ancora esaltato per gli avvenimenti della giornata decide di inserirsi nella discussione renzo apre il proprio discorso dicendo che il problema non è solo il pane ma anche la presenza in ogni luogo di tiranni che pensano di poter fare come gli pare renzo prosegue dicendo che la legge esiste perché lui stesso ha letto le gride ma purtroppo a causa di una lega di birboni queste grid e restano inapplicate il ragazzo così propone come soluzione di andare da antonio ferrer che si è rivelato un galantuomo ai suoi occhi per chiedere di applicare queste grid e e di applicare la legge in modo tale che d'ora in poi avvocati è protesta rispettino la legge e non facciano i loro comodi per proteggere dei birbanti infine dal momento che antonio ferrer non potrà essere in ogni luogo per verificare l'applicazione della legge renzo dice che sarà compito dei popolani verificare l'applicazione della legge alla fine di questo discorso renzo suscita tra la folla un grande consenso e moltissimi lo applaudono e lo riempiono di complimenti tuttavia c'è anche chi lo disapprova dicendo che renzo e semplicemente un montanaro e che dunque non si dovrebbe dargli ascolto alla fine del suo discorso renzo chiede agli ascoltatori dove possa trovare un osteria in cui mangiare e riposarsi l'uomo che ha ascoltato tutto il discorso di renzo in silenzio si fa avanti e si propone di accompagnare i giovani in un'osteria decente renzo lo ringrazia e mentre i due si avviano l'uomo comincia a fare delle domande a renzo renzi risponde con molta diffidenza soprattutto alla domanda riguardante il suo paese di provenienza alla quale i giovani risponde genericamente lecco renzo è ormai troppo stanco e avendo trovato nel suo cammino un'osteria col simbolo della luna piena decide di entrare lì e di non seguire più l'uomo l'uno insiste dicendo di conoscere un'osteria migliore di quella marenzo non gli dà più ascolto ed entra nell'osteria invitando anche l'uomo avere con lui un bicchiere di vino i due entrano così nell'osteria della luna piena dove l'accompagnatore di renzo dà l'impressione di essere pratico del luogo lost e vedendo i due entrare va loro incontro immediatamente si chiede se renzo venendo conta al cacciatore sia cane o lettere e da questo momento il lettore intuisce che l'accompagnatore di renzo altri non è che un poliziotto in incognito come ci verrà esplicitamente detto nel capitolo successivo toste prese le ordinazioni porta del vino e dello stufato e dice che alla locanda per quel giorno non c'è pane renzo dice che per il pane non c'è da preoccuparsi e tira fuori il pane che ha trovato sotto una colonna quando era entrato a milano pranzo racconta di aver avuto questo pane gratuitamente e infatti lo chiama il pane della provvidenza è sostiene di non averlo rubato e di essere pronto a pagarlo qualora il proprietario salti fuori tutti ridono e nessuno gli crede l'accompagnatore di renzo dice all'oste che il ragazzo intende dormire nella locanda così lo stava al bancone prende carta calamaio e penna e torna al tavolo di renzo per prendere le generalità del ragazzo alla richiesta di fornire le proprie generalità renzo protesta vivacemente l'oste risponde che così vuole la legge come ordina appunto una grida e si dirige al bancone dove da una cassetta tira fuori un grande foglio è non mostra a renzo si tratta appunto di una grida che obbliga i proprietari di locande apprendere le generalità dei loro ospiti prenso in tutta risposta dice che le gride non gli consentiranno di certo di sposarsi e che inoltre non vuole dare il proprio nome perché un grande il won the potrebbe così scoprire dove lui si trova tutti applaudono renzo e tutti gli avventori dalla locanda sono con lui a questo punto lost e non sa più cosa fare e fissa il poliziotto ossia l'accompagnatore di renzo il quale gli dice di lasciare in pace il ragazzo ordinato il secondo fiasco di vino renzo continua la sua protesta e dice che ormai stufo di questa abitudine dei signori di abusare della parola scritta un avventore risponde che i signori sono così avvezzi a scrivere perché mangiano tante oche e dunque non sapendo cosa fare delle piume che avanzano le usano come penne tutti ridono di questa battuta e renzo dice che quest'uomo è un poeta ossia un cervello balzano infine renzo aggiunge che i signori usano la parola scritta per ingannare il popolo e qualora questa non sia sufficiente ricorrono al latino a questo punto il poliziotto dice renzo che lui avrebbe un idea per avere pane per tutti a buon mercato renzo e curioso i domanda in cosa consiste questa idea il poliziotto in incognito risponde che ad ogni persona si dovrebbe dare un biglietto in cui si dovrebbe scrivere nome cognome professione e numero di persone a carico e fa un esempio ricorrendo alla propria persona infatti dice che nel suo biglietto andrebbe scritto nome ambrogio fusella di professione spadaio persone a carico una moglie e quattro figli dopo di che chiede al renzo cosa andrebbe scritto nel suo biglietto e renzo entusiasta dell'idea è un po annebbiato dai fumi dell'alcol risponde dicendo il proprio nome e cognome ossia lorenzo tra makino in questo modo il poliziotto in incognito ha ottenuto la vera identità di renzo e si accinge dunque a lasciare la locanda renzo tenta invano di trattenerlo in quanto vorrebbe compagnia per bere ma il poliziotto con uno strattone si libera ed esce dalla locanda l'autore ci dice che solo per amore della verità continuerà nel racconto in cui appunto renzo non farà certo una bella figura come scusante l'autore ci dice che il ragazzo non è avvezzo al bere e dunque dopo pochi bicchieri si è ritrovato ubriaco fradicio renzo ormai il cervello annebbiato dall'alcol e dice tutta una serie di frasi sconclusionate e paradossalmente per chiarirsi le idee beve ancora più vino renzo comincia a fare un discorso confuso in cui si lamenta con soste per aver richiesto le generalità il secondo luogo dice che sono le persone come lui la povera gente i popolani a fare andare avanti le osterie in quanto loro pagano e bevono il vino mentre i signori devono solo acqua e non ha mai visto un signore entrare in un'osteria poi inizia a ricordarsi del suono delle campane sentito durante la notte del matrimonio a sorpresa è il ragazzo viene preso da una grande tristezza che rende i suoi occhi lucidi a questo punto renzo diventa lo zimbello della locanda e avventuri ridono e gli pongono delle domande canzonatori alle quali renzo risponde senza però mai far i nomi delle persone coinvolte nella storia l'autore cilicia che questa è una gran fortuna in quanto sarebbe stato un gran dispiacere se il nome di lucia fosse diventato oggetto di burla e qui si conclude il capitolo per la cui spiegazione ho girato un video a parte iscriviti al canale e noi ci vediamo al capitolo 15 in bocca al lupo