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Storia della Dinastia Giulio-Claudia

Abbiamo parlato per varie puntate della nostra serie di video sulla storia di Ottaviano Augusto, importante uomo politico romano, il fondatore dell'impero, in pratica il primo princeps. Abbiamo presentato la sua linea politica, abbiamo detto anche come riuscì a prendere il potere e abbiamo detto anche come alla fine dopo un lungo regno morì. Oggi parliamo dei suoi eredi, parliamo cioè della dinastia Giulio-Claudia che salì al potere subito dopo di lui, regnò per alcuni imperatori in maniera poi spesso controversa. Oggi presenteremo i primi due esponenti di questa dinastia Giulio-Claudia, cioè Tiberio e Caligola. Andiamo a cominciare. Con social e caffè, prima di cominciare con la scritta, la frase che ho appena letto a una tazza che mi hanno regalato i miei studenti, i miei ex studenti qualche tempo fa, con me ci sono i miei compagni d'avventura cioè Topolino, Tostoi, Batman, De Andrè e il mostro peloso là in fondo e mi chiamo Ermanno Ferretti, sono un insegnante di storia e filosofia, insegno in un liceo scientifico a Rovigo e da due anni ormai sto realizzando su questo canale delle video spiegazioni di storia, di filosofia ed educazione civica che seguono il programma che più o meno si fa. fa alle superiori, ma a volte si lanciano anche in alcuni approfondimenti, in alcuni ampliamenti che possono andare bene all'università oppure anche in certe sintesi che possono andare bene alle scuole medie. Quindi se siete interessati a queste discipline, se dovete studiarle, se dovete sostenere esami, interrogazioni, verifiche e avete bisogno di riascoltare e di sentire alcuni passaggi importanti. Guardate un po'nel canale, trovate decine e decine, anzi centinaia di video spiegazioni e lì potete trovare tutto ciò che vi serve praticamente perché ormai copriamo buona parte della storia o della filosofia di ogni epoca. Oggi parliamo di storia romana perché la storia antica l'ho iniziata da un po'meno tempo ma la stiamo portando avanti e parliamo in particolare di Roma subito dopo la morte di Ottaviano Augusto. Ripeto, come ho detto nella premessa, fondatore dell'impero, quello che dopo anni di lotte, di guerre civili, il dominio di Cesare, i vari triunvirati, eccetera, eccetera, eccetera, aveva preso il potere saldamente, aveva modificato di fatto le strutture di Roma. Le aveva modificate però, attenzione, questo va sottolineato solo da un punto di vista sostanziale ma non tanto formale, cioè formalmente Roma rimaneva ancora una repubblica. Il Senato c'era ancora, le varie cariche esistevano ancora, formalmente il potere di Augusto era stato dato ad Augusto stesso dal Senato, ma è chiaro che questa Repubblica come... Ho appena detto, era una repubblica solo dal punto di vista formale, cioè solo nelle sue istituzioni, solo di nome era una repubblica, di fatto non lo era più. Nella sostanza, nel modo in cui veniva esercitato il potere, era di fatto una monarchia praticamente, nel senso che Augusto che non si fece mai chiamare re, che non si faceva neppure chiamare imperatore, perché il termine imperatore si sarebbe imposto più avanti, o meglio aveva un significato diverso all'epoca, perché l'imperatore era il condottiero militare, Augusto si faceva chiamare Princeps, Principe, di fatti si parla più propriamente di Principato, ma Princeps, anche qui non bisogna intenderlo nel senso moderno di Principe, nel senso di re praticamente o re del trono, ma Princeps voleva dire il primo, il primo tra i senatori, il primo tra i cittadini, quello che aveva una serie di cariche importanti e le amministrava. Ma come se primo... in un insieme che però appunto non era formalmente un regno, non era formalmente un impero come lo intendiamo oggi. Questa particolare struttura continua a perdurare a Roma anche nelle generazioni successive, nel senso che anche gli eredi di Augusto si presentano come princeps, a volte, e oggi inizieremo anche a vederlo, calcando maggiormente la mano sul loro potere, creando una struttura maggiormente influenzata magari dalle monarchie orientali, questo lo vedremo già con Caligula, lo vedremo con altri eredi, però formalmente, ripeto, il senato c'è ancora, le cariche ci sono ancora, ed è importante anche vedere come si stabilisce la successione al trono, perché in una monarchia ovviamente chi succede al trono è di solito il figlio, per lo più maschio, come sapete nelle monarchie di oggi ancora, del precedente sovrano. Generalmente il figlio primogenito diventa nuovo re. Come succede, Ergo Macu, qual è il criterio che si usa a Roma in queste prime fasi dell'impero? In realtà non c'è un criterio univoco, nel senso che, come vedremo proprio oggi, Augusto si impegnò per tutta la vita per cercare di designare un possibile successore. Augusto visse anche a lungo, ma proprio per dare stabilità anche a questa nuova forma di governo che stava cercando di mettere in piedi, cercò di stabilire chi sarebbe venuto dopo di lui, chi avrebbe preso il potere dopo di lui e tentò di... stabilire questa successione cercando il suo successore all'interno della sua famiglia, anzi direi della sua famiglia allargata e dopo vedremo cosa intendo con famiglia allargata, tentando di stabilire tramite anche un meccanismo di adozione. o tramite appunto anche norme testamentarie chi gli sarebbe succeduto chi sarebbe venuto dopo di lui chi avrebbe acquisito i suoi poteri dopo la sua morte perché li contentò per tutta la vita perché non fu un'impresa affatto facile perché molto spesso Adesso, visto che Augusto visse a lungo, gli eredi che venivano disegnati rischiavano, e a volte accadde, di morire prima di Augusto. Quindi Augusto nominava un erede, questo erede però moriva prima che Augusto morisse e quindi prima di poter ascendere al trono. E quindi, problema, bisognava trovarne un altro. questa operazione nella vita di Augusto si compì alcune volte e quindi questo rappresentava un problema ma in generale possiamo dire questo in alcuni casi da qui in poi e questo sarà anche il caso appunto di Augusto l'erede, il successore, venne stabilito dall'imperatore precedente magari non per forza scegliendo il proprio figlio naturale il proprio figlio effettivo ma adottando l'erede del trono magari adottando quello che in realtà era comunque un parente, era un nipote, era il figlio di un fratello o il nipote perché figlio del figlio eccetera, però tramite un meccanismo adottivo. Questo fu un modo molto usato, molto praticato, usato anche per i figli. era Augusto. Un secondo moro che però si impose già da subito e che divenne piuttosto frequente fu anche quello dell'acclamazione da parte soprattutto dell'esercito dei pretoriani, soprattutto. Cioè, visto che a volte... molte, questa successione stabilita dall'imperatore non è detto che potesse essere facile da mettere in piedi, nel senso che l'imperatore la stabiliva da vivo, ma quando l'imperatore muore, poi il suo volere conta quel che conta, è una scritta su un pezzo di carta, è una norma testamentaria, voglio dire, la si vuole seguire? Bene, non la si vuole seguire, ormai l'imperatore è morto, chi ha il potere di imporre le decisioni di un morto? Capite che non è sempre facile imporre le decisioni di un morto. e allora in certe situazioni che diventeranno via via sempre più frequenti col passare dei secoli a imporre un nuovo imperatore potrebbe essere chi detiene un potere militare cioè o l'esercito o meglio ancora i pretoriani, abbiamo già parlato di pretoriani questa guardia personale dell'imperatore creata proprio sotto Augusto che però acquisisce un regolamento potere a Roma e che arriva addirittura ad avere il potere di proclamare l'imperatore, di imporsi nella scelta dell'imperatore, soprattutto quando magari ci sono due, tre, quattro possibili eredi, spesso sono i presidi rettoriani a decidere quale tra questi candidati diventerà imperatore. Questo accade quasi subito, accade ad esempio con Caligula, lo vedremo oggi. Quindi capite che non c'è una norma univoca, non c'è una linea chiara e questo può portare a instabilità ovviamente, può portare anche a momenti di tensione, momenti di scontro, anche guerre e lo vedremo. Come vi dicevo però Augusto si impegna a cercare il suo erede all'interno della famiglia allargata, ho detto prima. Perché? Da Augusto in poi, per alcuni decenni, per alcuni anni, governò una dinastia che viene normalmente ricordata dagli storici come dinastia Giulio-Claudia, perché è formata dall'unione di due famiglie sostanzialmente, la famiglia, chiamiamola Giulia, quella proprio di Augusto, quella che derivava da Giulio Cesare, in fondo, e la famiglia Claudia, che era una famiglia che si era legata alla famiglia di Ottaviano, in che modo Ottaviano aveva sposato Giulio. In seconde nozze, Livia Drusilla, che era stata sposata prima di stare con Augusto, con Tiberio Claudio Nerone, che era un importante uomo romano, un importante esponente di una famiglia senatoria romana. Quindi, Livia Drusilla, che aveva avuto un figlio da Tiberio Claudio Nerone, che si chiamava Tiberio, divenne nuova moglie di Ottaviano, di Augusto, e Tiberio, figlio di Livia Drusilla, divenne figliastro di Ottaviano. L'unione della famiglia Giulia, quella di Ottaviano, con la famiglia Claudia, quella di Tiberio Claudio Nerone, da cui poi venne la famiglia Giulia, e poi arriva anche Tiberio, portò alla nascita della dinastia Giulio-Claudia perché Augusto decise di nominare come suo erede, per ultimo dopo averne scartati altri che appunto morivano prima che morisse, Augusto decise di nominare come suo erede proprio Tiberio il suo figliastro, ripeto figlio di Livia Drusilla e di Tiberio Claudio Nerone. La scelta alla fine ricadde su di lui. Così quando Augusto morì Tiberio divenne imperatore. Tiberio prima che Augusto morisse aveva infatti avuto la strada spianata. Quando Augusto l'aveva scelto gli aveva fatto anche assurdo. assumere alcune cariche importanti che effettivamente prepararono alla sua ascesa al titolo di Princeps. Gli aveva fatto assumere infatti l'imperio pro-consolare e la potestà tribunizia, che erano le due cariche più importanti per poi fare appunto la scalata al titolo di Princeps. Quindi, nel 14 d.C., quando muore Augusto, Tiberio diventa imperatore. Tutto in regola va abbastanza liscia. Tiberio governerà fino al 37 d.C., quindi per una ventina abbondante di anni. Faccio presente questo visto che poi per altri motivi ritorna. Quando in Palestina muore Gesù Cristo e inizia un po'alla volta, molto lentamente, a diffondersi la rotina cristiana, effettivamente l'imperatore in carica a Roma è proprio Tiberio. Ora, Tiberio da 1437 domina, i primi anni di regno come sono? Noi abbiamo notizie sui primi anni di regno di Tiberio soprattutto da parte di Tacito e di Svetonio. che sono però storici molto importanti della storia di Roma ma di origine senatoria, molto legati al senato e in genere quando incontriamo in questa fase storica degli storici di origine senatoria dobbiamo tenere presente che il loro discorso non è sempre del tutto diciamo onesto e imparziale nel senso che gli storici di origine senatoria e lo vedremo anche con i successori di Tiberio tendono a Descrivere l'operato di questi imperatori venera molto molto dura soprattutto se sono imperatori che sono entrati in contrasto col senato. Anche nel caso di Tiberio si esista questo cioè Tacito e Svetonio presentano l'operato di Tiberio venera molto necessario. negativa. In realtà gli storici di oggi, rianalizzando varie fonti, oltre anche a Tacito e Svetogno, arrivano a essere molto meno duri nel giudizio nei confronti di Tiberio, soprattutto nei primi anni di regno di governo di Tiberio. Nel senso che i primi anni sono visti come in realtà buoni anni di governo. Tiberio sembrò agire in maniera cauta, rispettosa, soprattutto mostrò di difendere in maniera anche piuttosto saggia le province, insomma amministrò bene, si rivelò un buon amministratore. e quindi hanno preso un po'le distanze dagli storici del tempo dagli storici coevi questo lo vedremo anche con altri imperatori per dire anche con Nerone di cui parleremo la prossima lezione il giudizio degli storici romani va preso un po'con un certo distacco, va attenuato molto nettamente, Nerone sapete viene spesso presentato come un mostro dalla storiografia romana in realtà certo qualche problema ce l'aveva però... Il giudizio va molto alleggerito, nel senso che non sempre tutte le critiche che gli vennero mosse sono fondate. Così anche per Tiberio. Quindi sicuramente i primi anni di governo di Tiberio furono buoni anni. Ripeto, un buon amministratore, un buon gestore anche delle province. In più Tiberio sembra in questi primi anni gestire bene anche un problema che sorge all'interno della famiglia. Giulio Claudia, perché Augusto quando l'aveva prescelto e l'aveva nominato tramite appunto il meccanismo delle varie cariche, aveva anche tentato di stabilire non solo chi sarebbe stato il suo successore, ma anche il successore del successore. Nel senso che aveva stabilito che Tiberio, suo figliastro, sarebbe divenuto imperatore, cosa che poi avvenne, ma aveva anche chiesto a Tiberio, l'erede, di adottare a sua volta Germanico. che sarebbe stato l'erede dell'erede, quindi aveva detto Augusto a Tiberio, tu diventerai imperatore, ma quando tu morirai voglio che dopo di te venga Germanico. Chi era questo Germanico? Germanico era il nipote di Tiberio, cioè Tiberio era lo zio di Germanico. Germanico infatti era figlio di suo fratello Druso Maggiore, quindi ripeto per capire un po'questo albero genealogico che è. piuttosto complicato, sarebbe anche più complicato, vi sto tagliando molti nomi, vi sto dicendo solo quelli più importanti. C'è Augusto che sposa Livia Drusilla e adotta il figlio di Livia Drusilla, quindi il suo figliastro, Tiberio. Dice a Tiberio, tu Tiberio che hai un fratello che si chiama Druso Maggiore e che questo fratello a sua volta ha un figlio che si chiama Germanico. adotta Germanico tuo nipote in modo che Germanico diventi tuo erede al trono Tiberio l'aveva fatto quindi Tiberio diventa imperatore ma Germanico è già insomma l'erede già conosciuto già stabilito e questo Germanico è ancora abbastanza giovane ma si rivela un buon condottiero militare un uomo d'arme proprio un uomo anche volitivo, che vuole andare a fare campagne militari, molto feroce per certi versi. E Tiberio in questi primi anni di governo riesce però a tenerlo abbastanza a freno, perché Germanico vorrebbe andare a fare guerre al di là del Reno, quindi guerre appunto nell'attuale Germania guerre verso le quali però Tiberio non ha questa grande predisposizione perché non c'è un grande interesse politico al momento per andare a muovere guerre in quella zona dove già, vi ricordate Augusto, aveva avuto i suoi bei problemi non c'è bisogno di andarci a complicare la vita in quelle zone. E Tiberio riesce a tenere abbastanza freno Germanico, quindi sembra davvero gestire bene la situazione. Questo, ripeto, nei primi anni di governo. Poi però, dopo qualche anno, qualcosa nel meccanismo si rompe. Muore Germanico e adesso vediamo cosa accade. Cosa accade appunto a Germanico? Ad un certo punto, per calmarlo, per evitare che andassi sempre a muovere guerra in Germania, decise di inviarlo in Oriente, perché in Oriente c'era qualche problema nella zona dell'Armenia, dove i parti avevano cercato di imporre un loro sovrano. Vi ricordate che i parti erano un nemico storico dei romani nella zona dell'Oriente, l'Armenia invece era un territorio vicino, assoggettato in qualche misura ai romani. Insomma, l'idea è quella di andare in Oriente, quindi anche lontano da Roma, e parlamentare, a limite combattere con i parti. Germanico va... Effettivamente agisce in zona in maniera anche come suo carattere abbastanza risoluta ma nel 19 d.C. improvvisamente muore là in Oriente in maniera anche abbastanza misteriosa. La maggior parte ritiene che si sia ammalato e sia morto in loco ma qualcuno sospetta e sospettò soprattutto allora un avvelenamento. In ogni caso muore, muore giovane, muore poco più che trentenne al massimo della popolarità perché Germanico era molto amato. molto amato dall'esercito proprio perché era un abile condottiero e molto amato anche a Roma quando la notizia giunge a Roma si viene a capire che quindi non c'è più l'erede perché Germanico era l'erede disegnato a questo punto potrebbe diventare erede il figlio di Tiberio perché Germanico era suo nipote ed era stato adottato ma Tiberio aveva anche dei figli naturali e in particolare il figlio primogenito che era di poco più giovane di Germanico che si chiamava Druso Minore per distinguerlo da Druso Maggiore, ma anche questo Druso Minore muore poco dopo, quindi diciamo che la linea più facile di successione al trono sembra finita, sembra chiusa. In ogni caso, e questo è ancora più importante, nonostante ci sia questa difficoltà a trovare un erede in maniera chiara, attorno al 26 dopo Cristo, quindi in questi anni poco dopo, Tiberio... dà una svolta al proprio governo, una svolta non positiva, non sicura, anzi una svolta incerta, una svolta anche sulla quale gli storici sono piuttosto dubbiosi, perché di fatto inizia sempre più a disinteressarsi degli affari di Roma, si trasferisce sostanzialmente per gran parte dell'anno a Capri nella sua villa e praticamente non si occupa più, come aveva fatto nei primi anni di governo, invece degli affari romani. Se nei primi anni gli storici attuali ritengono che sia stato un... un buon amministratore, un buon governante, dopo la morte di Germanico e di Luso Minore la cosa cambia, lo stile cambia e Tiberio sembra sempre più disinteressato alla questione. Tant'è vero che a Roma, Roma lasciata libera di fatto perché l'imperatore non c'è, a Roma emerge una figura abbastanza ambigua, abbastanza preoccupante che è quella del capo dei pretoriani che si chiama Lucio Elio Seiano. Questo Seiano diventa un uomo potentissimo, come lo erano in fondo i pretoriani, abbiamo detto che i pretoriani hanno un ruolo ormai molto importante, e proprio nell'assenza di Tiberio questo Seiano domina Roma. Domina con grande violenza, gli vengono attribuiti anche molti omicidi, molte congiure, molti avvelenamenti, insomma inizia a far fuori vari personaggi per garantirsi il potere di fatto. Non ha un vero potere da princeps, però acquisisce un potere quasi da princeps. Ha furia anche di mettere a morte, ma in maniera ambigua, in maniera celata, molti possibili esponenti della famiglia Giulio-Claudia, con avvenimenti, con congiure, in maniera da non risultare mai... Esplicitamente coinvolto in questi affari, ma probabilmente, almeno questo giudizio ripeto, degli storici coevi di oggi anche, spesso coinvolto in questi omicidi, in queste morti poco chiare, poco limpide. l'assenza di Tiberio gioca a suo favore gli permette di acquisire grande potere fino a quando però lo stesso Tiberio da Capri, da fuori, non inizia a preoccuparsi perché questo Seiano sembra mirare a qualcosa di più del titolo di capo di Pretoriani sembra mirare addirittura alla successione quando si capisce che Seiano sta eliminando tutti i possibili eredi con l'intento di salire lui al trono allora Tiberio si preoccupa fa arrestare seiano e lo fa uccidere quindi seiano muore dopo qualche anno di potere molto forte ma gli ultimi anni di governo di tiberio che vi ripeto muore nel 37 dopo cristo sono anni di grande paranoia ormai si sente accerchiato tradito un po da tutti tiberio e effettivamente negli ultimi anni ripeto ci sono moltissimi processi con l'accusa di lesa maestà questa accusa non accusa che veniva mossa contro chi era anche solo sospettato di tramare contro l'imperatore tramare o criticare l'imperatore questi processi di legge a maestà appunto a volte si scagliano contro chi magari effettivamente aveva dei piani delle congiure che voleva mettere in atto ma a volte si ritiene anche contro personaggi che non avevano realmente in essere delle idee di congiura di di attacco a Tiberio, ma semplicemente per sospetti, quindi c'è anche un clima un po'di terrore a Roma in questi ultimi anni del governo di Tiberio, a farne le spese sono anche molti esponenti, molti altri esponenti della dinastia Giulio-Claudia, tra cui ad esempio Agrippina, moglie verova meglio di Germanico, insomma sono anni duri. Nel 1937 muore Tiberio e a quel punto c'è un problema, chi sarà il nuovo Princeps, chi sarà il successore, Tiberio in realtà... lascia la situazione di venire un po'ambigua, perché nel suo testamento nomina due possibili eredi. Infatti nel testamento di Tiberio c'erano indicati due eredi, quindi già lì capite due, bisogna capire quale dei due diventerà veramente imperatore. Uno dei due era Tiberio Gemello, così chiamato, era il nipote di Tiberio, cioè Tiberio era suo nonno. Era il figlio di Druso Minore, vi ricordate a sua volta figlio di... di Tiberio. Druso minore era morto, l'avevo detto subito poco dopo, germanico, forse probabilmente anzi avvelenato proprio da sei anni e suo figlio Tiberio gemello era quindi nella linea diretta un possibile successore che lo stesso Tiberio aveva nominato, era però piuttosto giovane. L'altro erede nominato nel testamento era Gaio Cesare detto Caligola. che poi avrebbe trionfato. Caligola è un soprannome, deriva dalla caliga, che era una calzatura tipica dell'esercito romano. Perché aveva questo soprannome? Perché Caligola era a sua volta figlio di Germanico, quindi era nipote, anche lui, da un altro lato di Tiberio, perché vi ricordate che Germanico era nipote di Tiberio, nel senso che Tiberio era suo zio. Quindi Caligola e Tiberio Gemello erano cugini tra di loro. Caligola era un po'più vecchio e appunto veniva soprannominato Caligola perché fin da bambino, accompagnando il padre e poi anche negli anni successivi, aveva vissuto a lungo tra le truppe dell'esercito, aveva spesso indossato la caliga e quindi... questa calzatura, questo sandalo diciamo tipico dei soldati e quindi da lì derivava il soprannome Caligola. Due possibili eredi, chi trionfa? Trionfa Caligola perché? Perché viene acclamato dai pretoriani, cioè di fatto i pretoriani decidono, sono loro a decidere, poi viene formalizzato anche dal senato questa decisione, ma in primo luogo sono i pretoriani a decidere tra i due eredi quale diventerà erede davvero, quindi Tiberio Gemello viene messo da parte e verrà poi fatto uccidere dallo stesso Caligola poco dopo e Caligola... diventa imperatore. Perché scegliono Caligola? Perché è figlio di Germanico. Germanico è ancora estremamente popolare tra le truppe e dall'esercito e quindi anche tra i pretoriani e quindi le simpatie dei pretoriani vanno proprio a Caligola che diventa imperatore, diventa il terzo imperatore della dinastia Giulio Claudia. Governerà poco perché governerà dal 37 al 41 appena quattro anni e però saranno quattro anni memorabili ancora oggi. Si ricorda molto bene la figura di Caligula, più di tanti altri imperatori che hanno governato molto più a lungo. La si ricorda nel bene e nel male, perché? Come vi dicevo anche prima Caligula è stato a lungo attaccato e presentato anche come pazzo dagli storici dell'epoca, dagli storici di classe senatoria. Come governò questo Caligula? C'era davvero motivo di ritenerlo pazzo? Beh diciamo anche qui nei primissimi tempi Caligula non sembrò governare da pazzo, sembrò però governare in maniera molto dispendiosa. Appena salito al trono, appena sceso al titolo di princeps Caligula si mise a spendere e spandere. possiamo dirla così, distanguando letteralmente le casse dello Stato. Offrì grandi donativi, offrì spettacoli pubblici, offrì anche dei grandi lavori pubblici. Perché questo? Perché voleva ingraziarsi da un lato i pretoriani, che effettivamente l'avevano acclamato al trono, lui doveva il suo potere proprio ai pretoriani, quindi cercò in tutti i modi di ingraziarseli, anche donando denaro, anche... donando fondi dalle casse pubbliche. Ma dall'altro voleva ingraziarsi anche la plebe cittadina, per questo offrì lavori pubblici e offrì spettacoli, per farsi amare appunto dalla plebe. Questo governo così dispendioso, così ricco di sperperi, però non sarebbe durato a lungo e soprattutto già dopo pochi mesi iniziò ad emergere in Caligula un carattere effettivamente piuttosto eccentrico. Cosa accade nei mesi successivi? Beh, Caligula è di reprova di un carattere, come dicevo, un po'particolare. Forse era effettivamente malato, aveva dei problemi mentali, anche perché nelle descrizioni che abbiamo, nelle cronache che abbiamo, sembra anche soffrire di sbalzi d'umore, di una scarsa stabilità mentale, diciamola così. Poi, ripeto, queste informazioni sono sempre da prendere un po'con un certo... Certo, distacco perché, ripeto, le cronache dell'epoca, spesso fatte da esponenti della classe senatoria, calcano un po'troppo la mano sui difetti di certi imperatori. Però vorrà sì che Caligula qualche problema lo avesse davvero. Sicuramente nei mesi di governo cercò più volte di umiliare la classe senatoria, cercò davvero di offenderla anche, cercò di arrivare allo scontro e cercò di mettere in piedi a Roma... Un tipo di governo sempre più influenzato dalle monarchie orientali. Vi ricordate che abbiamo detto che, soprattutto con Augusto, vi metto il link in descrizione quando abbiamo parlato dello stile di governo di Augusto, Augusto aveva fatto in modo di agire con un certo equilibrio di fatto fondando una monarchia, ma senza darlo troppo a vedere, mantenendo in vita lo stile, ma anche il mos maiorum, anche i costumi della vecchia Roma, della Roma repubblicana. Ecco, Caligula sembrò accelerare nella modificazione di questi costumi, lasciandosi molto influenzare dalle monarchie di stampa orientale. E quindi dando prova di non aver grande rispetto per i vecchi costumi romani, cosa a cui invece la classe senatoria teneva particolarmente. E'emblematico quel fatto che viene ricordato spesso, a volte anche in maniera errata, del cavallo di Caligola, secondo la legge Caligula tentò di nominare come console il suo cavallo, un cavallo a cui era particolarmente affezionato. A volte viene ricordato che non era errato questo fatto perché nella cronaca anche i giornalisti di oggi a volte citano questo fatto a sproposito dicendo che Caligula aveva provato a fare come senatore il proprio cavallo in realtà non è vero Caligula non provò a nominare il proprio cavallo come senatore ma provò secondo la leggenda, a nominarlo come console. Sapete, se vi ricordate le lezioni precedenti, che la carica di console non è una carica da senatore, è una carica all'interno del curso sonorum anche molto importante. Poi non si sa se sia vero questo fatto di voler nominare il cavallo, però è chiaro che è una cosa molto simbolica del fatto che Caligola comunque voleva umiliare il senato, voleva umiliare la classe senatoria perché la carica di console spesso veniva attribuita sempre a esponenti della classe senatoria, quindi sicuramente un carattere eccentrico diciamo. Un carattere eccentrico che gli inimicò molto i senatori sicuramente ma finì per inimicare anche i pretoriani. Già dopo pochi anni i pretoriani erano letteralmente pentiti di aver portato al trono un personaggio come Caligula che forse aveva davvero delle turbe mentali. ed effettivamente nel 1941, dopo appena 4 anni di governo, Caligula venne ucciso, venne ammazzato, aveva 28 anni, quindi era giovane, aveva governato per appena 4 anni ma veniva fatto fuori. Qual è il problema adesso? Che Caligula muore? Chi diventerà imperatore? E non lo so. ...perché Caligula, vi dicevo, ha... fatto morire Tiberio Gemello, l'altro che era stato nominato da Tiberio come possibile erede, aveva messo a morte altri esponenti della famiglia, altri ne erano morti precedentemente, perché vi ricordo che Seiano aveva tramato eccetera per ucciderne parecchi, quindi guardando la dinastia Giulio Claudia si fa fatica a trovare un esponente di questa dinastia ancora in vita, un esponente maschio ancora in vita, di femmine qualcuna ce n'è, ma di maschi pochissimi, e alla fine l'unico che si trova è un certo Tiberio. Claudio, zio di Caligula perché fratello di Germanico. Questo Claudio perché si è salvato? Si è salvato perché negli anni si è completamente disinteressato alla politica. Lui non è stato ucciso perché si è occupato di studi letterari, di letteratura, di cultura. Questo suo disinteressarsi completamente alla politica gli ha salvato fino a quel momento la vita perché nessuno ha pensato di ammazzarlo visto che non sembrava una menzogna. minaccia nell'ascesa al trono, nella carica e nella possibilità di diventare lui stesso imperatore. Ora però che non è rimasto nessuno, che si è fatto completamente piazza pulita e è rimasto solo lui, di fatto lui sembra essere l'unico possibile erede al trono. L'impero di Claudio e poi dei suoi eredi però lo vedremo meglio la prossima volta, serve un video apposito per concludere questa panoramica della dinastia giulio-claudia perché ci sarà appunto Claudio di cui parleremo della sua politica e poi Nerone, altro importante esponente controverso. esponente della dinastia che ricorda per certi versi la parabola di Caligula e ne parleremo però appunto in un video apposito. Per oggi ci fermiamo qui, il video non è lunghissimo rispetto agli standard che di solito usiamo però c'è già qualcosa di interessante. Vi ricordo che in descrizione trovate i titoletti che sono comparsi qui sotto mentre spiegavo in modo da poter riascoltare un pezzo di video, un capitoletto, cliccando sul minutaggio di fianco potete farli partire. appunto una sezione di questo video, in più trovate il link ai video precedenti sotto e alle playlist, playlist di storia, playlist di filosofia, dove trovate tutti i video che ho fatto in ordine. Infine vi ricordo che sempre lì sotto trovate anche il link ai social network se volete seguirmi oppure alla newsletter settimanale perché una volta a settimana mando questa mail gratuita ovviamente in cui faccio il punto su tutti i video che ho realizzato su tutti i podcast che ho realizzato consigli di lettura consigli di visione insomma una cosa utile se volete rimanere in contatto Poi se vi interessa il canale iscrivetevi al canale, questo lo devo dire perché i miei figli mi dicono ma papà non hai detto iscrivetevi al canale e allora iscrivetevi al canale, basta ho finito. Ci vediamo presto per altri video per parlare ancora della storia romana e poi più in generale video di storia, filosofia, educazione civica. Ciao alla prossima.