e che in alcune zone della Terra il giorno o la notte possono durare anche sei mesi. Inoltre, sapete perché durante le quattro stagioni, inverno, primavera, estate e autunno, il clima è così diverso. Se siete curiosi, vi consiglio di vedere questo video.
Seguitemi. Partiamo dal giorno e dalla notte. Come sapete la Terra ruota su se stessa ogni 24 ore, e gira sull'asse che passa tra i due poli.
Durante la sua rotazione, il nostro pianeta è illuminato dalla nostra stella, il Sole. Ovviamente, solo la metà della Terra, rivolta verso il Sole, potrà essere illuminata. Nella parte illuminata sarà giorno, nella parte al buio sarà notte. Semplice, giusto?
Questa rappresentazione perfetta, dove ogni punto è illuminato esattamente per il 50% della giornata, è però una eccezione. Il fatto è che il Sole è illuminato per il 50% della giornata. è che noi siamo abituati a pensare che la terra giri con l'equatore perfettamente parallelo all'orbita terrestre cioè parallelo al piano su cui la terra gira intorno al sole in realtà l'asse del nostro pianeta è inclinato di circa 23,5 gradi rispetto all'orbita terrestre per essere precisi 23,45 gradi a pensarci forse già lo sapevate rifletteteci bene Avete mai visto un mappamondo?
Esatto! La maggior parte dei mappamondi sono proprio costruiti con una inclinazione di questo per riflettere il reale movimento del nostro pianeta. L'inclinazione dell'asse terrestre comporta che la durata del giorno e della notte in un determinato punto del pianeta e in un determinato momento dipendano dalla posizione della Terra sull'orbita in quel preciso istante.
Se ora, nel nostro video, incliniamo l'asse terrestre. Questo sarebbe il nostro mappamondo. Importante sapere che l'asse terrestre rimane sempre orientato nella stessa direzione nello spazio. In particolare, punta sempre verso la stella polare, che è l'unica, nell'emisfero boreale, sempre immobile nel cielo. Per questo motivo è da sempre utilizzata dai navigatori per orientarsi, considerato che indica sempre il polo nord.
Per rendere questo concetto ancora più chiaro, Poniamo il nostro mappamondo sull'orbita terrestre. Come potete vedere, l'asse punta sempre nella stessa direzione, a prescindere dalla posizione sull'orbita. Come vedete dal video, con una inclinazione di solo i punti sull'equatore continueranno ad essere illuminati per il 50% della giornata.
Se ci spostiamo dall'equatore la situazione cambia, sia al nord, chiamato emisfero boreale, che al sud, detto emisfero australe. Ad esempio, presso il cosiddetto tropico del Cancro, a nord, il giorno durerà molto più della notte. Al contrario, presso il tropico del Capricorno, a sud, sarà la notte ad essere più lunga del giorno, fino ad arrivare all'estremo, in cui il polo nord è illuminato tutto il giorno, mentre il polo sud è sempre al buio.
In questo esempio, all'equatore avremo 12 ore di sole, al tropico del Cancro 13 e mezza, e al polo nord 24 ore di sole in interrotte. Al contrario, al tropico del Capricorno avremo 10 ore e mezza di sole, e una notte lunga 24 ore al polo sud. Cambiando l'inclinazione dell'asse, naturalmente, cambia anche l'inclinazione con cui, i raggi solari, colpiscono uno specifico punto del pianeta. Prima, Era l'equatore ad essere illuminato in maniera diretta, cioè con una inclinazione dei raggi solari pari a rispetto al terreno. Ora, è la fascia del Tropico del Cancro ad essere illuminata con un angolo di In pratica, in questo specifico periodo dell'anno, al Tropico del Cancro avrete a mezzogiorno il sole direttamente sopra la vostra testa.
Naturalmente, più i raggi colpiscono in maniera diretta, più il sole sarà forte. La situazione che abbiamo appena visto si verifica ogni anno il 20 o il 21 giugno, durante il cosiddetto solstizio d'estate. In questi giorni l'emisfero boreale è sottoposto alla massima illuminazione solare. Naturalmente, di contro, l'emisfero australe si troverà nel periodo di minima illuminazione e sarà colpito dal sole con una minore inclinazione. A questo punto, se voleste andare al mare in questo periodo dell'anno, quale parte del pianeta scegliereste?
Ma certo, la parte dell'emisfero boreale! Essendoci più illuminazione, e colpendo i raggi solari con una inclinazione maggiore, la parte nord del pianeta sarà anche la più calda. Infatti, in questo giorno dell'anno, nell'emisfero boreale, sarà l'inizio dell'estate. E se ora vi chiedessi quale è la stagione nell'emisfero australe, cosa rispondereste? Esatto, inverno.
È proprio così ragazzi. Sul nostro pianeta, ogni giorno, non abbiamo una sola stagione, ma due. Prendendo un aereo, e viaggiando da nord a sud, potreste passare dall'estate all'inverno nello stesso giorno. Naturalmente tu si ribalta durante il solstizio d'inverno, quando sarà l'emisfero australe ad avere la massima illuminazione dell'anno.
In questo caso, peraltro, sarà il polo sud ad essere illuminato tutto il giorno. Se rappresentiamo il mondo come un mappamondo, questo sarebbe il nostro orientamento rispetto al sole. Durante il solstizio d'inverno, che solitamente cade il 21 o 22 dicembre, sarà quindi estate al sud e inverno al nord.
Come potete notare, anche in questo caso, l'equatore è illuminato sempre al 50%. Le situazioni viste fino ad ora rappresentano i due estremi. Durante il cammino della Terra intorno al Sole, che come tutti sanno dura 365 giorni, e che viene chiamato periodo di rivoluzione, avremo una infinità di condizioni intermedie. Tra queste, ci sono due giorni dell'anno di particolare interesse.
e cioè quelli in cui il giorno e la notte dureranno 12 ore su tutto il pianeta. Questi giorni si chiamano equinozi. In particolare, stiamo parlando dell'equinozio di primavera, che cade solitamente il 20 marzo, e dell'equinozio di autunno, che cade il 22 o 23 settembre. Se usiamo l'esempio dei mappamondi, nei giorni degli equinozi, i raggi solari colpiscono il pianeta perpendicolarmente rispetto all'asse di rotazione. In questi giorni l'inclinazione dell'asse terrestre sarà quasi ininfluente, anche se non del tutto.
Per semplicità di spiegazioni, si può tronare alla rappresentazione iniziale di un equatore in linea con l'orbita terrestre. In pratica, in questi giorni, sarà nuovamente l'equatore ad essere colpito dai raggi con la massima inclinazione, pari a I due emisferi, in questi giorni, saranno illuminati nella stessa identica maniera. Se gli emisferi sono illuminati nella stessa maniera, in quale stagione ci troviamo?
Tutto dipenderà da quale equinozio e da quale emisfero consideriamo. Partiamo dall'equinozio di primavera. Se vi trovate nell'emisfero boreale, allora, quel giorno, sarà il primo giorno di primavera.
Questo perché, essendo il moto orbitale della Terra anti-orario, l'emisfero boreale starà uscendo dall'inverno. Proviene, infatti, dal solstizio d'inverno. Se vi trovate nell'emisfero australe, invece, quel giorno sarà il primo giorno dell'autunno. L'emisfero australe, infatti, starà uscendo dalla sua estate. Naturalmente, il contrario, avverrà durante l'equinozio di autunno.
Per l'emisfero boreale, sarà il primo giorno dell'autunno, per quello australe il primo giorno di primavera. A questo punto penso proprio che siate diventati degli esperti, vero? Se procediamo con un riepilogo sono sicuro che saprete rispondere a tutte le domande che vi farò. Per semplicità cominciamo con l'emisfero boreale e partiamo dal solstizio d'estate.
Visto che in questi giorni l'emisfero nord riceve più luce e che i raggi solari arrivano con l'inclinazione massima, in quale stagione ci troviamo? Esatto, ci troviamo all'inizio dell'estate. Passiamo quindi all'equinozio d'autunno.
dove avremo 12 ore di luce e 12 ore di buio su tutto il pianeta. In questi giorni sarà l'equatore, che divide i due emisferi, ad essere colpito dai raggi solari con una inclinazione massima di Essendo i due emisferi illuminati per le stesse ore, e colpiti dai raggi solari con la stessa inclinazione, ci troveremo in una stagione intermedia tra il caldo estremo dell'estate e il freddo glaciale dell'inverno. Quale può essere, quindi? Questa stagione. Esatto, l'autunno.
Dopo l'equinozio d'autunno arriveremo al solstizio d'inverno, che ovviamente, si troverà nella situazione completamente opposta a quella da cui siamo partiti. Se alla partenza del nostro viaggio eravamo all'inizio dell'estate, qui, non possiamo che essere all'inizio dell'inverno. Continuando il nostro giro arriveremo all'equinozio di primavera. Come per l'equinozio d'autunno ci troveremo in una stagione intermedia, che a questo punto non potrà che essere, per l'emisfero boreale, la primavera. Naturalmente, nell'emisfero australe, la situazione sarà completamente capovolta.
Avremo, quindi, inverno, primavera, estate e autunno. Abbiamo visto quali sono le stagioni nei due emisferi, ma cosa succede all'equatore? Ebbene, essendoci sempre 12 ore di sole, e una inclinazione mai inferiore a all'equatore esiste un'unica stagione calda per tutto l'anno.
A questo caldo costante, che farebbe automaticamente pensare ad un equatore pieno di deserti, si abbina, invece, una forte umidità dell'aria. Questa combinazione, porta, alla fine, ad avere forti precipitazioni durante tutto l'anno. Questo è il motivo per cui, all'equatore, si trovano le più grandi foreste del pianeta.
Prima di chiudere volevo darvi un'ultima informazione riguardante l'orbita terrestre. Dovete infatti sapere che la Terra gira intorno al Sole seguendo una traiettoria non perfettamente circolare. L'orbita terrestre, infatti, è leggermente più lunga che larga, e forma quella che in termini tecnici si chiama ellisse. In questa ellisse, peraltro, il Sole non è perfettamente al centro ma si trova leggermente spostato verso uno dei due lati. L'orbita è, come si dice, leggermente eccentrica.
Questo movimento ellittico comporta che la distanza della Terra dal Sole non sia costante. La Terra, infatti, raggiunge una distanza massima di circa 152 milioni di chilometri tra il 3 e il 5 luglio, e una distanza minima di 147 milioni di chilometri tra il 2 e il 5 gennaio. Questi punti estremi si chiamano Afelio e Perielio.
Vi chiederete, perché mi sta dando questa informazione? Il fatto è che molti pensano che le stagioni siano dovute proprio a questa variazione dell'orbita. In realtà questa differenza ha un impatto praticamente nullo. Se tutto dipendesse da questo, ci sarebbe inverno a luglio e estate a gennaio su tutto il pianeta. Invece, come abbiamo visto, ci sono sempre stagioni contrapposte e una temperatura costante di circa all'equatore.
Segno che l'unica variabile veramente importante per l'alternarsi delle stagioni è l'inclinazione terrestre. La variazione dell'orbita, infatti, è veramente minima, pari a circa il 3% della distanza media. Questo significa che se anche la temperatura media del pianeta fosse di la variazione massima legata alla distanza dal Sole sarebbe comunque di soli Se prendiamo una città europea, però, sappiamo bene che tra estate e inverno possono esserci anche di differenza.
Si passa, infatti, dagli oltre dell'estate, a temperature che possono arrivare, in inverno, anche sotto lo zero. Non è verosimile che una variazione così piccola dell'orbita terrestre possa giustificare una differenza così estrema delle temperature. L'unica spiegazione valida è legata all'inclinazione terrestre che tra i due solstizi.
in molte parti del pianeta, può variare anche di 46,9 gradi, cioè due volte l'inclinazione terrestre. Basti considerare che i tropici, tra i due solstizi, passano da una inclinazione massima di 90 gradi ad una minima di 43,10. Spero, con questa spiegazione, di aver convinto tutti. Ora abbiamo veramente finito.
Se questo video vi è piaciuto, non perdetevi i miei altri video sul Sistema Solare. Ora, un grosso saluto a tutti voi!