[Musica] ciao a tutti dopo aver concluso le lezioni di letteratura italiana come avevo promesso cominciò quelle di storia comincia dalla fine perché non ho avuto il tempo ancora di fare di cominciare dal medioevo e siccome voglio aiutare i ragazzi che fra poco fanno esami di maturità ho deciso di cominciare dalla fine quindi dal terzo anno oggi parliamo diciamo dell'età giolittiana come si arriva a questo periodo allora nei manuali di storia italiani si comincia anche per certe ministerali si comincia dal novecento è una scelta sbagliata perché il novecento in sé non spiega nulla si dovrebbe partire da una data molto importante che cambia completamente la storia del mondo e del 1870 nel 1870 cielo unificazione tedesca è una data importantissima perché per la prima volta da dopo un secolo e mezzo c'è una potenza la germani in questo caso che vuole insidiare la leadership dell'inghilterra d'inghilterra dalla metà del settecento fino appunto a primi anni del novecento e il capo del mondo e la leader mondiale per la prima volta la germania vuole insediare l'inghilterra vuole diventare la prima potenza al mondo questa è una scelta importantissima perché dal 1815 fino al 1870 diciamo che la storia d'europa in parte la storia d'europa è stata e c'è stato un periodo di pace certo ci sono state i moti insurrezionali del 48 senza dubbi ci sono ci sono state anche 20 come l'unificazione italiana per l'unificazione italiana è un evento assolutamente periferico e non spiega niente c'è incide quando pianificazione l'indipendenza greca diciamo per intenderci a livello di diciamo come possiamo dire di interessi politici economici mondiali l'indipendenza d'indipendenza italiana non cambia assolutamente nulla la data fondamentale il 1870 perché questo periodo di pace all'interno del quale il capo era l'inghilterra viene rotto perché ceco torno a dire una potenza come l'unica come la germania dopo esser sanificata vuole cambiare le carte in tavola e vuole diventare la prima potenza al mondo questo ricordarvelo perché di fatto è spiega molto del novecento spiega la prima guerra mondiale spiega in parte anche la seconda la germania dopo che diventa una grande potenza unita comincia un sistema di alleanze e infatti nel 1882 si forma la triplice alleanza con l'austria e l'italia in risposta alla triplice alleanza poi c'è la triplice intesa inghilterra russia e francia questo ricordo pure perché sono cose importantissime poi nella lezione successiva quando faremo la prima guerra mondiale dal punto di vista economico dal 1876 indicativamente fino alla fine del secolo abbia un periodo che si chiama great depression che sarebbe la grande depressione da non confondere con la crisi di wall street che sono due cose completamente separate la grande depressione e un periodo di crisi economica di crisi finanziaria e anche demografica attenzione che le crisi diciamo moderne di tipo moderno non sono come le crisi economiche dell'età antica le crisi di vecchio tipo sono crisi di sotto produzione nel senso c'era un cattivo raccolto la produzione era bassa e quindi prezzi si alzano e le persone più povere non riuscivano a comprare il genere di prima necessità e quindi c'era una crisi economica di sottoproduzione le crisi moderne e c'è anche come questa e la great di brescia sono crisi industriale di sovraproduzione siccome le aziende producono producono ma non riescono a vendere e chiaro che entrò in crisi entrò in crisi non riescono a vendere licenziano e quindi ci sono disordini sociali e via dicendo quindi le crisi moderne sono crisi industriali di sovraproduzione dei crisi antiche sono crisi agricole di sottoproduzione indicativamente questa crisi economica questa great depression finisce scusate per la mia pronuncia inglese non è granché finisce a fine secolo e dopo abbiamo un periodo che viene soprannominato belle epoque belle poco che è un periodo di di crescita economica crescita demografica ed è anche un periodo all'interno del quale ci sono tutta una serie di invenzioni tutta una serie di scoperte che cambiano anche la vita quotidiana delle persone l'automobile l'elettricità il telefono il cinema sono tutta una serie di cose che soprattutto nelle grandi città è chiaro che queste nei piccoli centri agricoli all'interno della sicilia chiaramente non c'era però se parliamo di milano parigi londra sono delle cose che cambiano la vita quotidiana a londra a fine ottocento già c'è la metropolitana sotterranea quindi sono immaginate un vecchietto di 70 anni a londra come vive con che stupore vive queste invenzioni prima camminava con l'asino ora può andare in metropolitana nel giro di una generazione sono delle intenzioni sconvolgenti e quindi questo periodo anche perché viene dopo la grande depressione e soprattutto viene prima della prima guerra mondiale per questo viene definito belle epoque solo che la belle epoque non è un periodo soltanto di splendore non è un periodo soltanto di invenzione di scoperte e un periodo all'interno del quale ci sono già i germi della crisi futura della prima guerra mondiale ci sono i nazionalismi c'è la corsa agli armamenti ci sono tutta una serie di cose che gettano le basi per le crisi future però di questo ne parleremo dopo diciamo che il periodo che in europa viene definito belle epoque in italia viene definito età giolittiana da personaggio simbolo che giovanni giolitti che ed è un politico italiano un grande statista italiano che gestisce diciamo tiene il potere del governo italiano indicativamente dall'inizio del secolo fino alla prima guerra mondiale il suo la prima il primo governo giolitti e dal 1892 al 1893 finisce in maniera un po strana perché è stato coinvolto nello scandalo della banca romana è uno scandalo che per quei tempi fece scalpore uno scandalo di corruzione di banche e tutto il governo di allora fu diciamo ne fu travolto e giolitti si dimise a lui successe crispi crispi era uno dei garibaldini addirittura che aveva preso parte all'impresa dei mille il governo crispi finisce a sua volta con in maniera tragica perché l'italia aveva tentato di diventare una grande potenza siccome le grandi potenze avevano le colonie avrei detto anche l'italia deve avere le colonie avevano tentato l'impresa coloniale ma era andata malissimo e le truppe italiane nello stato sconfitto pesantemente ad adua in abissinia e quindi anche crispi diciamo si dimette da quel momento in poi l'esperienza di crispi finisce dopo abbiamo tutta una serie di governi autoritari autoritari vuol dire che reprimevano in maniera violenta le insurrezioni addirittura il 1898 ci fu un'insurrezione a milano per chiedere soprattutto condizioni di lavoro condizioni di salario migliori erano in parte gestiti da socialisti in parte anche spontanee perché le persone non ne potevano più delle condizioni economiche in cui viveva il governi di allora presieduti da prima da di rudinì e poi da pelù addirittura sparano cannonate contro la folla e quindi ci fu una carneficina ho immaginato in una manifestazione normale e arrivano tutta una serie di cannonate fu una vera e propria carneficina infatti di lì a poco la vendetta dei rivoltosi non si fece attendere ed un anarchico venuto dall'america tornò apposta per uccidere umberto primo il re d'italia che aveva diciamo ordinato questa carneficina nel 1000 quindi 900 umberto primo viene ucciso il re successivo vittorio emanuele iii capisce un po l'andazzo capisce che la situazione era sull'orlo di una guerra civile e si comporta in maniera più liberale cosa vuol dire liberale storia dobbiamo comprendere i termini perché sennò non si capisce i liberali sono tutti coloro i quali vogliono tutto alcune libertà personale la libertà di stampa libertà di opinione la libertà di espressione la libertà di religione darò un confondere con i liberisti i liberisti invece vogliono le libertà economiche ciò dire i liberisti vogliono commerciare liberamente da un paese all'altro senza che vi siano senza che ci siano i dazi doganali quindi liberali vogliono le libertà personali i liberisti vogliono le libertà economiche vittorio emanuele iii comincia a concedere alcune libertà personali e soprattutto chiaro richiamo giovanni giolitti che si era distinto per la sua apertura e liberali e quindi la svolta si consumò dicendo che invece di presidente del consiglio che andrà una sparata prendere a cannonate i manifestanti abbiamo un presidente e consiglio giovanni giolitti che cerca l'intesa con con la popolazione ecco gli italiani è un periodo un personaggio molto controverso da alcuni è stato amato da alcuni e stato dato è vero che lui forma una specie di dittatura parlamentare per 15 anni comanda solo lui anche con mezzi piuttosto diciamo controversi corruzione via dicendo però è vero che in quei quindici anni succedono tante tante cose positive in italia e ora lo vediamo allora intanto i suoi oppositori e non i cattolici e socialisti i cattolici in parte ancora non potevano prendere parte alla vita politica scusate il gioco di parole parole perché facciamo un passo indietro nel 1870 quando le truppe del regno italiano fanno la breccia di porta pia prendono accantonate le mura della città di roma entrano nella roma e conquista una roma e papà si arrabbi si arrabbia un oltraggio una cosa vergognosa e quindi i cattolici non devono partecipare alla vita del nuovo stato italiano perché lo stato italiano e un aggressore fa schifo non devono partecipare e pubblica un'enciclica l'enciclica sono le lettere del papa chiamata non expedit all'interno del quale diceva tu sei un buon cattolico non devi partecipare alla vita politica del nuovo stato italiano se no te ne vai all'inferno perché è uno stato aggressore e quindi cattolici si erano tenuti alla larga non partecipare erano appesi a un certo punto questo nel 1870 è quasi passato 40 anni quindi la situazione cambia giovanni giolitti riesce a coinvolgere i cattolici in nella vita politica infatti c'è una nuova enciclica che supera quella precedente che si chiama de rerum novarum e diceva bene i cattolici che adesso partecipiamo possiamo fare anche un partito politico possiamo partecipare attivamente e appoggiare e votare i candidati che però sono apertamente cattolici oppure non vanno in contrasto col ed e dei cattolici e quindi diciamo che c'è lì ti riesce a far partecipare i cattolici alla vita politica l'altro grande oppositore dice vittorini socialiste attenzione che i socialisti erano di due tipi socialisti riformisti e socialisti rivoluzionari i socialisti tutti volevano cambiare la situazione lo stato faceva schifo era corrotto lo stato parlamentare era debole dobbiamo cambiare in maniera radicale vuol dire in maniera netta decisa la situazione come la cambiamo i socialisti riformisti diceva la cambiamo facendo delle riforme però dure pesanti sì però riforme con le leggi i socialisti rivoluzionari dicevano no perché ci stiamo trent'anni con le riforme facciamo la rivoluzione prendiamo le armi andiamo al potere leviamo i governanti che ci sono e come andiamo noi con la rivoluzione e quindi a un certo punto i partiti socialisti quasi di tutta europa si dividono chi voleva le riforme e chi voleva la rivoluzione all'interno dei socialisti riformisti c'erano alcuni che addirittura appoggiavano il programma di giolitti quelli rivoluzionari no attenzione che c'è un'ulteriore suddivisione e i socialisti rivoluzionari quindi quelli che volevano andare al potere con la forza si dividevano in due socialisti nazionalisti e socialisti internazionalisti i socialisti nazionalisti erano quelli che mettevano sopra di tutto la guerra tra nazione prima viene la mia patria l'italia e quindi il mio nemico è la francia l'inghilterra la spagna e le altre nazioni lo scontro fra nazioni i socialisti internazionalisti dicevano che alla base di tutto non c'era la patria ma c'era la classe sociale prima viene la mia classe cioè dire i poveri che devono combattere contro tutti i ricchi quindi i socialisti nazionalisti erano capeggiati da benito mussolini e poi chiaramente avranno un percorso politico differente e si arriverà al fascismo i socialisti internazionalisti saranno quelli che poi diventeranno comunisti molti miei studenti dicono perché mussolini cambia idea prima e socialista e poi diventa fascista no no assolutamente non cambia ed è alla base dei socialisti c'era la rivoluzione mussolini prende il potere con la rivoluzione perché era era questo previsto quello che volevano fare i socialisti rivoluzionari ci siamo quindi facciamo un passo indietro a giolitti gli oppositori politici di giolitti erano cattolici e socialisti i cattolici rientro diciamo vengono coinvolti da giolitti che riesce a superare l'opposizione del papa i socialisti in parte vengono coinvolti pure da giolitti solo quali socialisti i socialisti riformisti i socialisti rivoluzionari se ne tirano fuori noi vogliamo fare la rivoluzione le a prendere il fucile ammazzare andare a poter quindi dando giolitti aumenta di fatto la base politica un altro fattore molto importante rivoluzionario di giolitti e che lui non interviene all'interno delle diciamo negli scontri tra industriali e operai prima fino a dieci anni prima gli operai i socialisti chi manifestava ne ha preso a cannonate adesso addirittura lo stato se ne tira fuori quindi è una cosa rivoluzionaria per noi sembra normale ma per quei tempi non era normale nel senso da un lato gli industriali da un lato gli operai lo stato se ne tira fuori se voi vi comportati civilmente c'è dire non si arriva allo scontro armato lo stato non interviene se si arriva allo scontro armato lo stato interviene presto fu una cosa a favore del fu vista una posizione a favore dei socialisti perché nel momento in cui lo stato non interviene gli operai si organizzano si organizzano scioperi manifestazioni e riuscivano ad avere tutta una serie di concessioni la riduzione dell'orario di lavoro addirittura si lavorava più di 12 ore quindi la richiesta 12 ore giornaliere quindi la richiesta era a lavorare 12 oggi era un grande successo lavorando dice non fare lavorare i bambini sotto i 12 anni prima si faceva lavorare aumentare la paga dei bambini e delle donne perché la paga ed è soprattutto delle donne e dei bambini era di gran lunga più bassa rispetto a quella degli uomini quindi tutta una serie di concessioni che diciamo erano favorevoli e socialisti perché giolitti fra queste concessioni non perché era buono perché lui diceva che se io faccio qualcosa che chiedono gli operai gli operai non voteranno più per il partito socialista e cominciò a smontare la base del partito socialista lui una delle accuse che viene fatto a giolitti e il doppio volto cioè dire al nord era buono concedeva non interveniva al sud quando invece c'era una protesta organizzata dai contadini meridionali invece di c'era la repressione ora perché se uno è buono non deve essere buono al nord e al sud perché non si tratta di bontà al nord temeva era spaventato teneva la rivoluzione temeva che i socialisti si organizzassero e mettessero in atto la rivoluzione la rivoluzione vuol dire andare al potere ammazzare gerarca era accaduto quindi si spaventava ammazzare giolitti ammazzare r prendere il potere perché c'era gli operai che erano socialisti al sud di contadini il problema non era il socialismo erano masse semi ignoranti erano pilotate ancora dai baroni e via dicendo quindi il sud gli agricoltori non erano un pericolo contadini non erano un pericolo e quindi venivano repressi al nord c'era il pericolo socialista della rivoluzione e quindi lui ci vai coi piedi di piombo un'altra cosa importante del dei governi giolitti e che per la prima volta in italia si assiste a quello che gli economisti chiamano take off che sarebbe decollo industriale per la prima volta l'italia diventa una nazione industriale o meglio non tutta l'italia diventa una nazione industriale il triangolo industriale torino genova milano anche questo anche per questa scelta giolitti fu accusato di essere anti meridionale allora il problema è complesso e vero che l'industria viene diciamo limitata soltanto alla zona di milano genitori il resto d'italia rimane agricolo ma per quei tempi non serviva industrializzare tutta l'italia cosa voglio dire l'industria metallurgica automobilisti quante macchine ci potevano essere nel 1912 in italia 20 30 cento e per fare 100 macchine non è che bisognava anche una fabbrica lo una in tutte dare per la produzione limitatissima per la produzione industriale imitatissima di allora la scelta poteva avere un senso e chiaro che poi con lungo andare con una scelta che penalizzò il meridione perché rimase agricolo e la prima industrializzazione al meridione d'italia se si esclude la zona di napoli così avvenne nel secondo dopoguerra però non fu una scelta fatta appositamente per penalizzare il sud il governo giolitti fauna investe tantissimo a meridione d'italia però investe sempre nell'agricoltura perché la sua scelta era industrializzato una parte d'italia piccola laddove ci sono infrastrutture doccia dove c'era una rete del prodotto deindustrializzazione vuol dire di prima industrializzazione e il resto agricolo cioè con lui andare il fatto che una divenne industriale divenne ricca è una agricola rimase povera fu una scelta deleteria però non c'era la shell appositamente non è stato fatto per creare queste differenze e chiaramente il decollo industriale né in quella parte d'italia ed i grandi effetti si passa all industria pesante alla metallurgia all'industria automobilistica un altro punto importante del governo giolittiano è il colonia disco allora siccome le grandi potenze avevano un impero coloniale la francia e l'inghilterra ma si stava avvicinando anche la germania l'italia per diventare una grande potenza aveva bisogno del suo impero coloniale giolitti era accusato diciamo di un termine politico di trasformismo cosa vuol dire tra solamente trasformismo e che lui certe volte si faceva appoggiare dalla destra certe volte dalla sinistra a seconda di che tipo di leggi proponeva per rimanere sempre al governo siccome aveva fatto abbiamo già detto aveva favorita in parte il socialismo tra virgolette nel senso aveva fatto tutta una serie di legge a favore della diminuzione dell'orario di lavoro e l'aumento salariale aveva fatto l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni aveva fatto tutta una serie di cose favorevoli alle masse lavoratrici e alle masse cittadini ma non perché si avvicinava al socialismo l'abbiamo già detto per fare in modo che le masse lavoratrici gli operai non votassero più socialisti ma votassero per i liberali per giolitti quindi da un lato aveva fatto delle cose per accattivarsi voti della sinistra dall'altro lato fa delle cose per accattivarsi i voti della destra ed e nazionalisti e infatti comincia a pensare al colonialismo un tema caro ai nazionalisti italiani e l'africa è chiaramente si affaccia all'africa l'africa era già stata spartita dalle due potenze divisa da una tra le dipendenza tra francia e inghilterra francia inghilterra le due superpotenze di allora si siedono a tavolino e cominciano a decidere questo me lo prendo io questo me lo prendo io questo io questo io infatti già nel 1881 la francia si prende la tunisia e nel 1882 l'inghilterra si prende l'egitto chiaramente si erano abbassate entrambe si egitto e tunisia facevano parte dell'impero ottomano che l'impero ottomano ormai era in assoluto disfacimento e quindi sono delle prede molto facile quando l'italia decide di cominciare l'esperienza coloniale chiede il permesso alle potenze alla francia e all'inghilterra soprattutto alla francia perché il bacino del mediterraneo era diciamo gestito dalla potenza francese chiede il permesso giolitti e la francia accordo il permesso e quindi l'italia si può lanciare nell'esperienza colorate già giolitti da tempo si era avvicinato alla francia perché l'italia formalmente aveva fermato la triplice alleanza con la germania e con l'austria però questo crispi invece giolitti voleva avvicinare un po di più avvicinarsi la sua politica estera della francia e aveva cominciato una sorta di corteggiamento adesso formalmente chiede il permesso e la francia che l'accordo tra quel momento in poi l'italia appunto si lancia nel esperienza coloniale cosa era rimasto in africa è rimasta solo due cose l'abissinia e la libia la vicina all'italia lascia perdere perché aveva fatto aveva subito una disfatta con crispin ad adua nel 1896 pesantissime e poi inglesi e francesi avevano lasciato perdere l'abissinia perché aveva l'esercito più potente d'africa e quindi giolitti ha detto lasciamo perdere l'ultima cosa che era rimasta era la libia francia inghilterra avevano lasciato perdere la libia perché era uno scatolone di sabbia come si disse ancora il petrolio di fatto non serviva a fini industriali perché molte cose ancora andavano a carbone e quindi l'unica cosa che aveva la libera il petrolio se il petrolio ancora non serviva era una cosa inutile eppure pur di entrare a far parte delle grandi potenze coloniali per formare l'impero l'italia sì diciamo lancia in questa esperienza la libia formalmente apparteneva all impero ottomano e quindi apparentemente doveva essere un diciamo facile la conquista della libia eppure all'inizio l'italia incontro parecchie difficoltà a fusco costretta ad occupare alcune isole del dodecanneso sempre dell'impero ottomano e disponendoli in ostaggio disse all'impero ottomano ferri vuoi isole le isole l'ambita libia comunque per farla breve poi fu firmato il trattato di losanna con il quale la libia entra fa parte dell'italia e chiaro che poi si discusse molto su questo tema perché le perdite di fatto di uomini e perdite economiche non erano sufficienti a colmare i benefici benefici che erano pressappoco quasi nulli perché si era detto che c'erano delle terre perché potevano essere coltivate dai contadini italiani disoccupati le terre coltivabili in libia era proprio una striscetta di terra al confine proprio col mar mediterraneo poi tutto il resto alle spalle e deserto ed era in ospedale quindi non portò benefici però l'italia tentò di far parte diciamo delle potenze coloniali comunque andando a stringere giolitti è un grande personaggio che gestisce la politica italiana indicativamente da primi anni del 900 fino alla prima guerra mondiale dopo lui fa una delle sue diciamo ritirate strategiche nel 14 però poi c'è la prima guerra mondiale e non rientrerà più rientrerà pochissimo tempo dopo subito dopo la guerra ma ormai cosa sono le ritirate strategiche lui a un certo punto quando la situazione era molto ingarbugliata e il parlamento era lui ostile si dimette si dimette e lascia avversari politici di fatevi il governo siccome la situazione appunto torna dire ingarbugliata i suoi avversari non ci riescono a mettersi d'accordo lui dice vabbè mi volete il ritorno io però mi dovete approvare la legge che io avevo proposto precedentemente e così si fa approvare diciamo ricattando il parlamento ogni volta le leggi che voleva quindi abbiamo detto è un grande personaggio molto controverso è chiaro che è un periodo anche di corruzione di una sorta di dittatura parlamentare però è innegabile che dal punto di vista sociale ci sono dei benefici per corner in italia che resero l'italia un paese moderno sia per quanto riguarda l'industrializzazione sia per quanto riguarda le leggi sociali che per la prima volta favoriscono le grandi masse contadine grazie a tutti [Musica]