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Filosofia di Hegel e la Realtà

Il sistema eghegliano, il sistema filosofico eghegliano probabilmente ragazzi è l'ultimo grande sistema filosofico da Aristotele a Platone Cartesio, Spinoza, i grandi filosofi del passato hanno elaborato dei sistemi filosofici onnicomprensivi. La grandezza della filosofia è stata anche quella di provare a dare una spiegazione è la dimensione totale della realtà. All'interno del platonismo c'è una risposta a tutto, dalla astronomia alla fisica, dall'etica alla politica al linguaggio, dentro l'aristotelismo lo stesso, vi è tutto, vi è una teoria dei cieli, del movimento, vi è una teoria metafisica, vi è una teoria etica, vi è una teoria politica. Egel nel... Nell'Ottocento è probabilmente l'ultimo grande filosofo che ha l'ambizione di elaborare un sistema filosofico in cui ogni cosa sia collocata al posto giusto. A me piace definirlo ancora uno di quei filosofi dalla culla alla tomba, cioè se uno è hegeliano, se uno è platonico, se uno è aristotelico, se uno è spinoseano, ha una risposta, una lettura della realtà, una interpretazione della realtà che lo accompagna. in ogni campo, in ogni settore. Dunque l'eghelismo è titanico, in questo l'eghelismo è titanico, è titanico perché ha la pretesa quasi dell'onniscienza, ha la pretesa dell'interpretazione della realtà in ogni sua parte. Hegel è probabilmente il massimo esponente dell'idealismo e Hegel è egemonico nella Germania della prima età dell'Ottocento. è egemonico nell'Europa della prima metà dell'Ottocento, i suoi avversari sono pochi, sono dei cani sciolti, dei battitori liberi all'inizio, Schopenhauer, anti-eghegliano, mette i corsi all'università gli stessi giorni in cui Hegel mette i suoi corsi a Berlino, a Iene, ma nessuno va a ascoltare Schopenhauer e tutti vanno ai corsi di Hegel. Altri avversari anti-eghegliani, anti-sistema sono Kierkegaard. filosofo danese dell'esistenzialismo ma anche Kierkegaard si prenderà eventualmente del rivincito uno spazio a posteriore dopo dunque la vittoria e il trionfo di Hegel altri filosofi anti-Hegeliani saranno in realtà Hegeliani stessi cioè i giovani Hegeliani, la sinistra Hegeliana che muoverà delle critiche al maestro ma sono anti-Hegeliani a partire dall'essere Hegeliani Dunque, egheliani, giovani egheliani, egheliani di sinistra che poi si rovesceranno in parte contro il proprio maestro. Hegel dunque è il filosofo dell'establishment, dell'establishment accademico e universitario. Le opere di Hegel le vedremo durante le lezioni, partiremo dalla Fenomenologia dello Spirito, che è la sua opera di prima maturità. Però per affrontare tutte le opere di Hegel... Dobbiamo mettere i puntini su quelli che sono i pilastri del suo sistema e della sua filosofia. Innanzitutto il punto di partenza è il rapporto finito-infinito che abbiamo visto già in Fichte e Schelling essere al centro della loro speculazione e della loro filosofia. E per Hegel il finito si risolve nell'infinito e l'infinito si manifesta nel finito. Abbiamo dunque questo rapporto, la realtà è un organismo unitario e il finito è una manifestazione dell'infinito. Dunque l'infinito si limita, si determina, si autolimita, si autodetermina nel finito e il quale risulta essere dunque una... determinazione dell'infinito, c'è dunque un rapporto di simbiosi, c'è un rapporto strattissimo, l'infinito è un infinito dinamico, un infinito che diviene, è un'attività, l'infinito non spirituale, metafisica, incostante divenire, è un'attività in divenire non statica che trova realizzazione e manifestazione in quello che è il finito. Dunque abbiamo questo rapporto anche di continuo stimolo reciproco, finito, infinito, infinito, finito, i quali con... coincidono nel sistema filosofico hegeliano il finito e l'infinito trovano una coincidenza il termine infinito potrà trovare altre fortunate espressioni quali spirito, quale assoluto, quale dio, quale ragione dunque l'infinito è la ragione per Hegel l'infinito è dio, è l'assoluto L'assoluto che coincide, stiamo costruendo con Hegel l'ultimo grande panteismo logico-razionale della filosofia europea, occidentale, della filosofia europea. La filosofia moderna che apre anche la contemporaneità, Hegel di fatto chiude i conti con la modernità ma nessendone pienamente dentro. Il secondo pilastro del sistema hegeliano è il rapporto ragione realtà, anche in questo caso è un rapporto dinamico, fertile, fecondo, gli idealisti si caratterizzano per questa dinamicità dell'essere. questa è la dimensione della realtà che vedremo essere dialettica infatti. Il rapporto ragione-realtà, l'aforisma celebre di Hegel, tutto ciò che è razionale è reale, tutto ciò che è reale è razionale. Cosa vuol dire? Partiamo dal primo punto, tutto ciò che è razionale è reale, vuol dire che la ragione per Hegel non è un dover essere, è un dover essere. Persi realizzare è una ragione che è, è una ragione che si realizza, che si concretizza. Non è chiaramente la ragione soggettiva kantiana, non parliamo dell'esse razionale, il soggetto kantiano limitato, finito. ma che può conoscere dentro i limiti dell'esperienza. La ragione Aguiliana è la ragione con la R maiuscola, è la ragione assoluta, è una ragione che però non rimane astratta, non rimane una posizione appunto di astrazioni, dover essere reale, ma è una ragione che si concretizza sempre nella realtà. Una ragione reale, una ragione che si concretizza, una ragione che ontologicamente è. Seconda parte, la realtà tutto reale e razionale, perché, conseguenza della prima parte dell'aforisma, la realtà è un prodotto della razionalità. prodotto della razionalità, vuol dire che la realtà che ci circonda, la realtà che è, la realtà della vita, la realtà della natura, la realtà spirituale, coscienziale dell'uomo, dei popoli, popoli, la realtà culturale, la realtà storica, politica, come la realtà organica, materiale, fisica, tutto ciò che è reale, in senso ampio del termine, è un prodotto della razionalità. Vuol dire appunto che la razionalità si concretizza e il concreto è il figlio, è il prodotto della ragione. Ecco dunque nuovamente la dinamicità reale-razionale, razionale-reale. Il reale come grande prodotto. Il tutto è un prodotto della razionalità. Dunque la razionalità si è concretizzata, non è rimasta in una posizione di sopprima di astrazione, di conseguenza abbiamo una realtà che è razionale. Panlogismo, possiamo parlare di panlogismo, cioè il tutto pan logico, è logico, cioè è un prodotto della razionalità. Il tutto è logico, il tutto è razionale. ma se tutto è logico e se tutto è razionale