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Politica di John Locke e il Liberalismo

è giunto Finalmente il momento di parlare della politica di John Locke abbiamo speso tante puntate per approfondire la sua gnoseologia che Certo era propedeutica a tutto il discorso anche politico Oggi finalmente iniziamo a vedere cosa il grande padre nobile del liberalismo disse e teorizzò come Poi avrebbe influito sulla storia britannica sulla storia europea e vedremo in realtà su tutta la storia del mondo almeno occidentale Perché i principi di divisione dei poteri di diritti inalienabili questioni di questo tipo che oggi sono alla base delle nostre costituzioni in Italia e non solo in Italia derivano almeno in linea di principio direttamente da John Locke oggi iniziamo a vedere tutte queste cose cominciando come sempre subito dopo la [Musica] sigla dentro la filosofia un podcast di hermanno scrip Ferretti 238 puntata lo stato di natura secondo John [Musica] Locke Eccoci qui Bentrovati siamo di nuovo insieme per 20 minuti o poco più per parlare insieme di filosofia di filosofia del 600 e però oggi lasciamo da parte finalmente per un po' la gnoseologia lasciamo da parte altri temi su cui ci siamo dilungati a lungo e torniamo a parlare di politica l'avevamo già fatto con HS ricordate non tante puntate fa Oggi riprendiamo a farlo con lock che è in un certo senso l'altro Polo della Riflessione politica inglese del seic obs è sicuramente un pessimista l'abbiamo detto teorico dell'assolutismo l'abbiamo detto Però anche un Gius naturalista lock appartiene allo stesso discorso perché anche lui è un Gi naturalista userà termini che abbiamo già visto usare anche in HS però la sua riflessione avrà un esito diverso perché lock non esalterà certo l'assolutismo Anzi proporrà un sistema che alla fine è quello della nei poteri del liberalismo costituzionale possiamo già chiamarlo così infatti iniziamo a rientrare in questo tema tutto quello che abbiamo fatto finora tutto il discorso sulla conoscenza sulle idee sui limiti anche sulla critica che dobbiamo fare alle nostre stesse idee in lock ci porta a parlare della politica già lock lo considerava come un discorso propedeutico al discorso politico e questo discorso politico viene affrontato in particolare in un libro con testo cardine che si intitola due TR alti sul Governo perché questo titolo due perché in realtà sono due trattati in effetti che però sonoo accoppiati quindi vengono di solito pubblicati assieme bisogna dire che tra i due quello veramente importante è il secondo Trattato sul governo a volte lo trovate anche in libreria stampato da solo questo secondo trattato perché è quello che contiene la dottrina positiva di lock cioè le sue idee veramente esplicate e concrete nel primo trattato invece l'oc risponde ad un'altra dottrina che all'epoca aveva avuto un certo successo Esso che lui critica quindi il primo trattato è negativo Nel senso che critica qualcun altro Il secondo è positivo Nel senso che propone invece la sua visione quindi il secondo è più importante per dire proprio brevissimamente del primo sappiate che in questo primo trattato sul Governo lock se la prende con un libro che si intitolava Patriarca o la potenza naturale di re il cui autore era un certo Robert filmer ed era stato pubblicato questo libro nel 1680 Quindi pochi anni prima della pubblicazione dei due trattati suo governo e In questo volume filmer sosteneva una tesi che all'epoca aveva avuto anche un certo successo cioè che il potere di regnanti che regnavano in Europa tra l'Inghilterra di Francia eccetera derivasse direttamente da Adamo cioè filmer aveva provato a creare delle genealogie che facevano risalire per vie lunghissime e spesso fantasiose gli attuali re europei per nonni prozi bisnonni eccetera eccetera indietro indietro indietro fino addirittura ad Adamo primo uomo la tesi di filmer qual era Dio ha dato ad Adamo il primo uomo l'autorità sulla terra e Adamo l'ha tramandato ai suoi discendenti e quindi visto che questi sovrani discendono in linea diretta da Adamo Ebbene loro hanno l'autorità sulla terra Questo era un modo per sostenere la tesi del potere Divino dei sovrani sapete che il principio dominante fino all'arrivo dei Gesù naturalisti era questo L'idea era che i sovr fossero sovrani Perché Dio li aveva voluti mettere sul trono Perché Dio aveva dato loro l'autorità quindi il potere dei sovrani derivava direttamente dal Signore pertanto non ci si poteva ribellare i sovrani non si poteva disobbedire ai sovrani Perché fare questo significava disobbedire a Dio ribellarsi a Dio poi erano arrivati Gius naturalisti già con HS per dirla tutta che avevano detto No in realtà il potere Sì c'è ma non deriva da Dio deriva da un patto da un contratto fatto dai cittadini obs l'aveva già chiarito poi aveva delineato un patto di una certa natura di un certo tipo che dava un potere comunque assoluto al sovrano ma se vi ricordate la legittimità del potere del sovrano per HS anche per HS derivava da un patto non certo da Dio Locke come Vedremo andrà anche egli in questa direzione ma prima di tutto critica Appunto filmer nel secondo trattato invece appunto vi dicevo propone la sua parte Positiva la sua filosofia nuova innovativa e anche lui carte analizzando lo stato di natura Ricordate che abbiamo detto fin dalle prime lezioni su questo tema che i Gius naturalisti come anche grozio altus sius e altri iniziano a immaginare questo stato ipotetico questa situazione ipotetica in cui gli uomini vivono senza leggi senza autorità senza polizia senza Tribunali senza carceri eccetera e I filosofi iniziano a chiedersi come vivrebbero gli uomini in una situazione del genere come vivrebbero gli uomini in natura allo stato brado verrebbe da dire no senza regolamenti già scritti senza norme già scritte Come vivrebbero si ammazzerebbe conviv rebbero eccetera abbiamo visto che HS aveva dato una sua visione basata sui due postulati certissimi sulla natura umana ed era una visione fortemente pessimista perché per obs gli uomini in natura avrebbero iniziato ad ammazzarsi a rubarsi le cose a litigare e quindi era necessario firmare un patto per evitare la violenza Locke non è dello stesso avviso perché Locke ritiene che in natura gli uomini sarebbero guidati da una legge di natura in questo stato di natura esisterebbe comunque una legge certo non una legge scritta non una legge come quelle che seguiamo oggi nei nostri stati una legge in un certo senso insita negli uomini gli uomini non agiscono a caso non agiscono come gli va ma hanno delle regole interne potremmo dire no e no è convinto che esiste una legge interne agli uomini e questa legge è sostanzialmente la ragione a darla agli uomini gli uomini non sono esseri irrazionali che vanno dove capita gli uomini sono esseri razionali Sono esseri guidati da una ragionevolezza m e Cosa prescrive questa ragione cos'è che dice agli uomini la ragione dicevo ogni uomo per loc ha una legge interna che la ragione gli detta in un certo senso e cosa ci dice Quindi questa ragione Proviamo a ragionarci Qual è quella norma che precede le norme vere e proprie degli Stati che sentiamo dentro di noi che sentiamo come razionale che sentiamo come giusta razionalmente Ebbene lock ritiene che questa norma sia la perfetta reciprocità dei rapporti vi spiego meglio cosa intende dire lock intende dire che per noi è razionalmente giusto che ci sia una reciprocità tra noi e gli altri reciprocità di rapporti ovvero facciamo qualche esempio che ciò che vale per me valga anche per gli altri e viceversa che ciò che è un diritto per me debba essere un diritto anche per gli altri e viceversa cioè l'equità di rapporti l'uguaglianza sostanzialmente come facciamo quando ad esempio abbiamo dei bambini che litigano in una situazione quasi di Stato di natura perché magari non ci sono gli adulti a vederli non c'è nessuno che li controlla e loro sono allo stato brado quasi no litigano tra loro giocando Ebbene se questi bambini si fanno guidare dalla razionalità che però hanno già un po' dentro di loro magari sono bambini devono ancora svilupparla bene però ce l'hanno già un po' dentro di loro questa razionalità cosa dice questa razionalità a loro dice Beh siamo Equi se io uso un giocattolo deve poterlo usare anche l'altro ciò che vale per me deve valere anche per l'altro e in questo modo i bambini potrebbero autoregolarsi no seguendo un principio razionale che è quello dell'uguaglianza dell'equità dei rapporti pensate altro esempio mio eh non di lock ha una partita di calcio di calcetto tra amici senza un arbitro quando c'è l'arbitro ovviamente l'arbitro rappresenta l'autorità costituita quindi le regole dell'arbitro sono come le leggi dello stato in un certo senso all'interno di quel piccolo campo da calcio ma immaginiamo una partita senza arbitro Come si fa tra amici no ci si trova non c'è nessuno che vuole arbitrare e quindi Giochiamo e ci autor regoliamo ovviamente quand'è che si gioca in maniera giusta quand'è che si è contenti alla fine di come si è giocato anche se si è perso anche se si è vinto Beh quando si è stati Equi nell'applicare delle regole le regole che valgono per me devono valere anche per gli altri Se ad esempio io considero con un rigore il fallo di mano in area questo deve valere se lo fanno gli altri ma deve valere anche se lo faccio io ovviamente perché deve essere una regola condivisa deve essere una regola basata sulla reciprocità dei rapporti perché è giusto che sia così perché ce lo dice la ragione che è giusto che sia così ok Quindi lock dice questo che anche senza Leggi anche senza polizia anche senza stato dentro agli uomini emerge una legge naturale naturale è che non è imposta da nessuno che è dentro di noi sempre e comunque solo per il fatto di essere uomini solo per il fatto di essere razionali E questa legge naturale è quella della prescrizione della reciprocità Cioè ci sentiamo come una voce che ci dice guarda che sarebbe giusto far così Attenzione il Guarda che sarebbe giusto far così è importante perché quel sarebbe giusto non vuol dire devi fare assolutamente così quante volte vi è capitato di andare a giocare a calcetto con gli amici e c'è qualcuno che se ne frega delle regole che non applica onestamente le regole Quindi quando voi fate fallo rimane in area vuole il rigore quando lo fa lui dice no in quel caso a noi pare ingiusto a tutti magari pare ingiusto il comportamento di questo compagno di squadra ma quello lì va avanti per la sua strada perché Perché non è che lui non abbia la razionalità non è che lui non abbia direbbe lock quella voce interiore chiamiamola così quella legge naturale che gli prescrive la reciprocità ma non la vuole ascoltare non la vuole stare a sentire questa legge interiore è una legge che si può seguire Ma si può anche decidere di ignorare ovviamente si può anche non volerla ascoltare e succede Purtroppo però c'è cosa ci sta dicendo lock che noi sentiamo in un certo senso un richiamo razionale a un equilibrio ha una norma ha un comportamento corretto poi però questa questo richiamo appunto può essere seguito come no non c'è un obbligo vero e proprio non c'è una necessità di seguire questa regola c'è una adesione facoltativa potremmo dire a questa regola [Musica] interiore ora questa lesione di partenza di John Locke ha delle conseguenze importanti che vale la pena di sottolineare prima conseguenza di fatto Locke sta sottintendendo implicando l'uguaglianza originaria di tutti gli uomini ok cioè il fatto che ci sia una reciprocità deii rapporti che ci debba essere che sentiamo come naturale come giusta e come razionale una reciprocità dei rapporti presuppone che sentiamo anche come giusta razionale e obbligata in un certo senso l'uguaglianza delle persone quello che vale per me deve valere anche per gli altri viceversa perché io e gli altri siamo uguali obiettivamente abbiamo gli stessi diritti a livello di natura abbiamo stessi diritti e stessi doveri potremmo anche dire così no ok Ovviamente questo vuol dire che noi abbiamo tanti diritti quanti siamo disposti a concederne agli altri vi dicevo se uno fa farlo di mano questo dà una punizione a me deve darla anche agli altri viceversa il che vuol dire che i diritti e doveri sono reciproci e quindi i miei diritti sono un certo numero ma devono essere lo stesso numero che corrisponde ai diritti degli altri i miei doveri sono un certo numero ma devono essere lo stesso numero che corrisponde ai doveri degli altri ci deve essere un equilibrio da questo punto di vista un'uguaglianza naturale Appunto Se vi ricordate anche HS aveva parlato di qualcosa del genere anche lui aveva detto a un certo punto io Mantengo per me tutti quei diritti che sono disposto a concedere anche agli altri ma c'è una differenza importante HS aveva fatto questo discorso quando aveva parlato del contratto se vi ricordate si firma a un certo punto il contratto per uscire dallo di natura e per entrare nello stato positivo E questo contratto secondo obs prevedeva tre norme la seconda delle quali era Us sin Omni est retinendae Latina Che significa bisogna rinunciare al diritto su tutto e sottintendeva mantenere solo quei diritti che si è disposti a concedere anche agli altri in pratica anche hobs parla di reciprocità m Solo che per lui questa reciprocità non è naturale non è presente nello stato di natura questa legge questo obbligo alla reciprocità questo equilibrio questa reciprocità per obs arriva dopo arriva quando gli uomini firmano un patto Quindi questa reciprocità per obs è il frutto di una riflessione di un ragionamento di un accordo tra gli uomini Mh E questa reciprocità Quindi c'è solo nello stato positivo solo quando si firma il patto solo quando si crea lo stato vero e proprio prima non c'è Infatti prima vige la legge lo più forte per Ops prima non c'è nessuna reciprocità se io son più forte me ne frego dei tuoi diritti prendo quello che voglio lock invece ritiene che questa reciprocità non arrivi dopo ma ci sia fin da subito magari non ascoltata magari non seguita ma ci sia fin da subito sia cioè una questione naturale insite in ogni uomo e già qui c'è una prima differenza molto importante seconda differenza o seconda conseguenza importante da sottolineare Beh ovviamente tutti gli uomini in natura per lo sono uguali tra di loro ma devono essere anche indipendenti e liberi tra di loro cioè ci deve essere una libertà fondamentale io concedo agli altri quello che voglio per me quindi vuol dire che i diritti che ho per me li do anche agli altri e questo è possibile solo nella misura in cui nessuno prevarichi l'altro abbiamo detto che uno stato di natura di HS c'è un continuo sopprusi di fatto C'è qualcuno più forte che si approfitta Dei più deboli la legge è la legge del più forte è la omo omini lupus abbiamo detto proprio le volte scorse Se vi ricordate Qui no qui Se seguiamo la legge di natura se seguiamo quello che ci dice la ragione c'è un maggiore equilibrio c'è un rispetto delle libertà Mh Infatti loc arriva rapidamente a delineare alcuni diritti naturali Cioè ci sono delle regole diritti che non derivano dallo Stato che ci sono da prima dello Stato che derivano dalla ragione perché la ragione che ci dice che è giusta la reciprocità e questi diritti sono tanti ma trea in particolare si stagliano sopra gli altri e sono diritto alla vita diritto alla libertà e diritto alla proprietà privata all diritto alla vita Vabbè è ovvio io voglio preservare la mia vita l'aveva detto anche hobs che il nostro primo obiettivo è quello di preservare la nostra vita e posso in fondo concedere tranquillamente questo diritto anche agli altri quindi la reciprocità che ci impone la ragione ci impone anche il rispetto del diritto alla vita interessante il diritto alla libertà attenzione diritto alla libertà non vuol dire far notare l'oc vivere come ci pare non esiste nessun diritto a fare sempre comunque quello che ci pare perché se noi potessimo fare sempre comunque quello che ci pare cadremo nello stato di Ops cioè andremo in giro anche ad ammazzare la gente no non è vero che la libertà è fare quello che si vuole perché a volte io potrei voler ammazzare qualcuno quello non è libertà Libertà per come la intende lock per come ne intende come diritto naturale nello stato di natura è non dover sottomettersi a nessuna autorità se non la norma naturale Cosa vuol dire in termini più concreti non aere nessun padrone se non la propria ragione la ragione che ci prescrive la reciprocità dei rapporti Mh attenzione a questo punto lock ci sta dicendo essere liberi ino stato di natura vuol dire poter decidere con la propria testa poter decidere Certo con la propria testa seguendo quella norma insita in ognuno di noi che è quella della reciprocità che è quella della razionalità Mh Non fare quello che ci pare magari seguendo l'istinto fare quello che ci pare obbedendo a noi stessi alla nostra ragione Mh quindi non avere nessun padrone esterno potremmo anche dire così non aver nessuno che ci impone delle regole Ok terzo diritto vi dicevo diritto alla proprietà privata e su questo oggi chiudiamo ma è interessante questo punto perché loc è il primo Tra i principali Gius naturalisti Forse te principali filosofi a parlare della proprietà privata come un diritto naturale Attenzione anche obs in realtà aveva parlato di proprietà privata e anche altri avevano parlato di proprietà privata ma ne avevano parlato sempre come di un diritto positivo m cioè come di un diritto che arriva una volta che si fonda lo stato lo Stato viene fondato e tutto sommato si stabilisce anche che ognuno possa possedere qualcosa e che sia tutelato nel possedimento di questo qualcosa Mh perché si diceva questo perché non si considerava la proprietà privata un diritto naturale un po' Anche perché nella Bibbia si dice che Dio crea il mondo e poi dà la terra a tutti gli uomini Dio non crea la proprietà privata stando alla Bibbia No non è che dice a te uomo do questo a te altro uomo do quest'altro non è che divide gli appezzamenti di terra Quindi verrebbe naturale pensare che in natura la terra sia di tutti tutto è di tutti poi con lo stato positivo con la fondazione dello Stato si divide e quindi nasce la proprietà privata così l'aveva Intesa obs così l'avevano Intesa anche altri filosofi Locke cambia prospettiva invece però perché Perché affronta la questione da un punto di vista diverso dice non pensiamo tanto alle terre pensiamo al frutto del Lavoro Mh in fondo io sono padrone del mio corpo No sono padrone di me stesso sono padrone di quello che faccio Libertà abbiamo detto è non dover sottostare nessun padrone Se non te stesso quindi io sono padrone di me sono padrone anche di come impiego il mio tempo di dove decido di usare le mie forze e così via Pertanto se io mi metto ad esempio a lavorare se io mi metto a costruire una cosa è logico pensare che questa cosa alla fine di tutte le ore che ci ho messo a lavorare di tutto il sudore di tutta la fatica che questa cosa sia mia di diritto c' ho lavorato io c'ho messo io il mio lavoro è in fondo in un certo senso un'estensione del mio corpo e della mia fatica se il mio corpo mi appartiene anche ciò che deriva per lavorazione dal mio corpo mi dovrebbe appartenere dunque se io Costruisco una sedia per esempio vado in Foresta taglio la legna La lavoro eccetera e Costruisco una sedia quella sedie è mia ed è legittimo che sia mia Anche se non ci fosse uno stato a tutelarmi m sarebbe mia di natura sarebbe mia anche nella savana anche nella foresta anche prima dello Stato sarebbe mia allora lock dice questo esiste una proprietà privata che è un diritto inallenabile dell'uomo prima dello stato un diritto naturale dell'uomo prima dello Stato a patto che questa proprietà private sia frutto del lavoro Se io eredito della terra Se io rubo delle cose quello no Quello non è un diritto naturale ovviamente ma se io quelle cose che Possiedo me ne sono guadagnate ci ho lavorato le ho ottenute con la mia fatica col mio tempo col mio lavoro o le ho comprate coi soldi che ho tenuto la mia fatica eccetera eccetera eccetera Beh allora sono mie ed è legittimo che siano mie sono mie per natura per diritto naturale Mh questo ha ovviamente una conseguenza Anzi due direi prima conseguenza se io eredito la terra e non la lavoro Sono ad esempio un nobile passivo che ha un sacco di terra perché è ereditata dalla famiglia e non si è mai dato da fare per fare fruttare questa terra Allora ho ancora un diritto naturale su quella terra loc risponde abbastanza chiaramente di no per esempio accenna al fatto che lo Stato dovrebbe poter requisire le terre non lavorate a chi le possiede ma non le lavora per dire che quindi non è un diritto naturale il tenere una terra che tu non lavori è un diritto naturale tenere una terra che tu lavori quindi devi darti da fare per avere diritto a possedere delle cose altrimenti lo Stato potrebbe anche prendertene no Senza violare alcun patto d'accordo primo aspetto importante e interessante secondo aspetto interessante ovviamente Siamo davanti a qualcosa di interessante perché anticipa concezioni che vedremo meglio delineato circa un secolo dopo verso la metà oltre seconda metà del 700 arriverà un pensatore sempre dell'isola britannica in realtà scozzese un po' più a nord di lock di nome Adam Smith economista e filosofo che riprenderà Queste idee le amplierà creerà un sistema più complesso parlando di liberismo quello che noi oggi chiamiamo il liberismo economico parlerà di importanza del lavoro di proprietà privata e proprio connetterà influenzato da looc la proprietà privata col lavoro la ricchezza anche delle Nazioni col lavoro come se il lavoro anzi facendo sì che il lavoro diventi il fulcro di tutto il sistema economico il lavoro è ciò che dà senso all'economia ciò che dà senso ai diritti ciò che dà senso alla proprietà privata segno di come l'oc ab influenzato tantissim m tutta la filosofia [Musica] successiva Ecco siamo andati un po' lunghi ma abbiamo visto com'è lo stato di natura come sono i tei diritti fondamentali e poi da qui ragioneremo Ma ovviamente nella prossima puntata visto che il minutaggio inizia a essere consistente chiudiamo velocemente ricordando che podcast lo trovate su tante piattaforme Apple podcast Google podcast Spotify dier castbox h Radio Speaker audible e YouTube ma se volete anche altre spiegazioni trovate anche spiegazioni più ampie su YouTube cercandomi come irmano Ferretti oppure come sclip vi ricordo infine che se volete rimanere in contatto non perdervi le iniziative potete seguirmi sui social network Facebook Twitter oppure Instagram e mi trovate sempre col nickname di scrip Oppure potete abbonarvi alla newsletter gratuita e settimanale che trovate andando allindirizzo internet Hermann ferretti.it ultima cosa è uscito in questi giorni il mio nuovo libro Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva Cairo Editore autore hermanno Ferretti lo trovate in libreria sia librerie fisiche sia librerie online sia in formato cartaceo sia in formato digitale è un libro che parla molto di filosofia cita molto anche lock tra gli altri e molti altri autori può essere interessante è un modo per passare anche dalla virtualità dei podcast alla tangibilità della carta Dateci un'occhiata Dategli una possibilità basta ho finito ci vediamo presto Anzi ci sentiamo presto per parlare ancora di lock per parlare ancora di filosofia e per tante altre lezioni Ciao alla [Musica] prossima n