Transcript for:
Storia e Impatti della Rivoluzione Francese

benvenuti oggi ac dc vi propone la prima puntata di una mini serie in due episodi in cui faremo la cronaca di uno degli avvenimenti cruciali della storia moderna la rivoluzione francese come sempre per introdurre il documentario proviamo a rispondere a qualcuna delle tante domande che ci avete mandato scrive ippolita ho visto che racconterete la rivoluzione francese e spero che farete chiarimento sui motivi che la scatenarono grandissima questione storiografica e sia chiaro io infatti prosegue poli ta non ho mai ben capito cosa spinse il re a chiamare gli stati generali insomma mi è sempre parso un inspiegabile darsi la zappa sui piedi di un certo senso sì beninteso alle cause della rivoluzione francese sono estremamente complesse c'è il fastidio l'insofferenza per i privilegi dei noli c'è il malumore della borghesia che politicamente non conta niente e invece vuole contare c'è anche la fame nelle campagne il malessere del mondo contadino il malessere delle norme capitale parigi piena di poveri che in quegli anni di cattivi raccolti fanno un po fatica a mettere insieme il pranzo con la cena ecco però la causa scatenante è un'altra ed è il buco di bilancio e la spaventosa crisi finanziaria di una monarchia che da un secolo e mezzo è una monarchia assoluta che vuol dire una cosa molto specifica vuol dire che il re può mettere le tasse senza dover chiedere consigli o autorizzazione a nessuno il re aumenta le tasse quando vuole e spende tutto quello che vuole senza il controllo per esempio di un parlamento come esisteva invece già all'epoca in inghilterra [Musica] il risultato alla lunga è catastrofico già all'inizio del settecento la situazione drammatica luigi xiv il re sole negli ultimi anni del suo regno è coinvolto in una guerra tremenda e la francia è ridotta alla miseria e il re non ha un soldo è costretto ad aumentare ancora le tasse e perfino il re sole si sente uno scrupolo di coscienza pensando alla miseria del popolo il suo confessore un padre gesuita li porta un parere dell'università di parigi la sorbona in cui si dichiara che il re è il padrone del suo regno tutto quello che c'è è già suo perciò quando chiede ai sordi ti di pagare le tasse si sta semplicemente facendo restituire denaro che è suo a quel punto il re sole non si fa più scrupoli le tasse continuano ad aumentare e per tutto il secolo per tutto il settecento il debito pubblico aumenta anche lui quando sale al trono luigi xvi e poi lascerà tanti anni dopo la testa sulla ghigliottina ma all'inizio un sovrano molto popolare e deciso a fare le riforme si rende conto con spavento che il buco di bilancio è abissale e allora allora comincia a chiamare al potere gli economisti comincia a chiamare al ministero delle finanze i grandi economisti che hanno pronta la soluzione è lì si scopre una cosa che abbiamo scoperto anche noi cioè che gli economisti non hanno tutti la stessa soluzione anche allora c'erano quelli che dicevano la soluzione è tagliare tagliare le spese ridurre il debito pubblico si erano quelli che invece dicevano no bisogna dare fiducia iniettare fiducia nell'economia spendere spendere spendere tutte le soluzioni alla lunga falliscono luigi xvi si trova senza un soldo con una voragine di debiti e non se la sente di portare da solo tutta quella responsabilità convocare gli stati generali vuol dire solo quello è un'istituzione che una volta esisteva per secoli il re ha convocato i nobili il clero la borghesia delle città per condividere con loro i problemi del regno poi non l'ha più fatto e per quello che la monarchia si è chiamata assoluta ma visti i risultati a luigi xvi viene in mente che forse è meglio appunto condividere questa responsabilità con il paese e con i suoi rappresentanti gli stati generali [Musica] noi sappiamo che è andata a finire molto male ma in quel momento erano tutti entusiasti di questa soluzione che porterà poi però rapidamente per esempio alla presa della bastiglia lo dico perché la seconda domanda a cui vorrei rispondere e la domanda di gregorio il quale fa una domanda molto acuta devo dire la presa della bastiglia fu veramente un punto di svolta negli avvenimenti di quei mesi o fu ammantata di valore solo più tardi è giusto chiederselo è perché certe volte i grandi avvenimenti che noi consideriamo svolte della storia che ne so la deposizione di romolo augustolo 476 dopo cristo fine dell'impero romano d'occidente e poi si scopre che i contemporanei quasi non se n'erano accorti ma nel caso della presa della bastiglia non è così la presa della bastiglia e stata davvero una svolta decisiva certo dopo la convocazione degli stati generali la situazione era già precipitato il terzo stato cioè la borghesia si era già riunito per conto suo dichiarando che solo loro erano i veri rappresentanti del paese si erano chiamati assemblea nazionale il re aveva cercato in tutti i modi di intralciarlo a un certo punto arrivano i deputati e trovano chiusa la sala dove si riunivano perché il re dice ci sono dei lavori urgenti da fare ho dovuto chiuderla si riuniscono da un'altra parte si proclamano assemblea costituente con l'intenzione di stravolgere la struttura del regno e il re ha intorno a sé dei consiglieri che gli dicono ma fa intervenire le truppe fi sparare liberati da questa marmaglia r è incerto se farlo e la gente ha molta paura perchè lo vedono che ci sono i soldati e pieno di soldati intorno a parigi intorno a versailles e in questo clima per di più non c'è pane il 13 luglio il popolo di parigi insorge [Musica] e comincia a dare l'assalto ai forni ai magazzini per mangiare e la borghesia parigina che è l'anima della rivoluzione si spaventa decide di armarsi di creare la guardia nazionale perché vogliamo si fare la rivoluzione ma anche mantenere l'ordine però ci vogliono le armi qui moschetti la polvere da sparo per questo danno l'assalto alla bastiglia vince perché lì e c'è anche un arsenale un deposito di armi per armare la nuova guardia nazionale rivoluzionaria poi siccome il governatore della bastiglia rifiuta di arrendersi a quel punto diventa un punto d'onore la bastiglia diventa il simbolo del regime monarchico e in poche ore viene presa e rasa al suolo e il governatore decapitato e a quel punto il re si spaventa e con le conseguenze della presa della bastiglia il re si spaventa va all'assemblea nazionale garantisce che lui è d'accordo licenzia le truppe e si mette sul cappello la nuova coccarda rossa blu e bianca della rivoluzione e delle campania la notizia nei tumulti di parigi i contadini anche loro insorgono dando l'assalto ai castelli e il periodo chiamato fuori dalla grande paura e di fronte a questo l'assemblea nazionale ai primi di agosto decide di abolire il regime feudale abolisce l'antico regime in qualità quindi è così la presa della bastiglia in quel caso è stata davvero un momento di svolta un'accelerazione decisiva di una tendenza che era già in corso buona visione o libertà o morte viva la rivoluzione viva la repubblica in un sobborgo operaio di parigi assisteremo alla nascita di una rivoluzione che travolgerà la monarchia francese che spara fremere l'intera europa quelli a cui non è permesso votare dal 1889 20795 il popolo francese si batterà per diritti che apparivano allora impensabili gli uomini nascono liberi e con uguali diritti degli uomini e donne rischieranno tutto per portare la democrazia nel loro paese oggi molti ci chiamano aironi ma all'epoca era molto diverso testimonianze eccezionali ci permettono di comprendere come questa rivoluzione abbia spazzato via il vecchio regime politico nel 1789 e abbia poi provocato la caduta della monarchia nel 1792 rari volte sono la ragione della rivoluzione della distruzione dei nostri tirannie più di giornalisti e avvocati come sia un paul marat e camille de moulins leader politici come i soci jacques danton e maximiliano vespier raccontano cosa ha vissuto il paese in molti si indignano per i processi e le sentenze del tribunale rivoluzionario ma io ho un'unica convinzione il destino di pochi uomini non vale quello della patria ma la rivoluzione è una lotta spietata molti uomini e donne francesi perderanno la vita con la rivoluzione spazzati via dalla guerra o dall ondata di terrore che attanaglia il paese nel 1794 giulia il becco questa è la storia di una rivoluzione che fungerà il destino dei francesi e scuoterà alla storia dell'anno [Musica] [Musica] [Applauso] [Musica] [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica] arrivati sono stati via via marciano arriva per lui scappate via via scappiamo lo facciamo adesso [Applauso] il 28 aprile 1789 le guardie svizzere le guardie francesi del re ricevono l'ordine di reprimere la rivolta scoppiata nel focus saint antoine a parigi è in ginocchio no no forza para ti prego una feroce repressione che mieterà oltre 300 vittime e alla guerra alcuni giorni prima il quartiere di saint antoine a era insorto quando il direttore di una fabbrica di carta da parati bayonne aveva tentato di abbassare i salari dei lavoratori in una parigi che muore di fame e con la disoccupazione che colpisce duramente i sobborghi questa provocazione dei padroni ha scatenato la furia degli operai quel giorno nelle strade di sant'antonio sconvolte dalla violenza della guardia reale incontriamo per la prima volta con i parigini che esprimono una rabbia da troppo tempo repressa io nasco un operaio della fabbrica dei goblin che è venuto a denunciare le condizioni degli operai parigi andiamo dove sei mamma mamma e gabrielle pes loss un umile lavandaia che deve lottare per farcela e che vive con suo figlio nel form insa marcel a sud di parigi come soon as le big o equa da questa parte ferite e una sta portando la vittima mamma è una vera tragedia intanto nel quartiere di saint marcel i manifestanti sono sotto choc mortis nostre [Musica] cosa avete da piangere quelli se ne fregano di voi non hanno pietà e capiscono una sola lingua non resteremo a guardare gliela faremo vedere fermati portatelo in questa piccola locanda si percepisce che la francia è sul punto di esplodere il focus saint antoine fa eco alle rivolte per la carenza di cibo che da mesi si moltiplicano in tutto il regno da nord a sud non guardare tesoro ma mentre la francia è devastata dagli effetti della fame e della povertà il re sembra molto più preoccupato della convocazione degli stati generali luigi xvi intende imporre la sua autorità sulla nobiltà del paese che contesta il suo potere da ogni provincia del regno il re ha invitato i tre ordini che formano la società ad eleggere i loro delegati agli stati generali i tre ordini sono la nobiltà l'ordine privilegiato che ha il monopolio delle funzioni più prestigiose il clero che come la nobiltà è esente da tutte le tasse e il terzo stato che include la borghesia a tutti i giuristi e i commercianti che pagano il grosso delle tasse e che ora chiedono di avere la loro parte di potere quanto al popolo non sarà rappresentato da delegati ma è comunque invitato a presentare i suoi cahier de doléance i registri dei problemi e delle lagnanze all'improvviso contadini operai e borghesi del terzo stato si uniscono per denunciare le disuguaglianze nel paese non possono più tollerare di essere schiacciati dai privilegi della nobiltà e del clero il re inizio a un processo senza immaginare le conseguenze shampoo rabou saint etienne è il delegato del terzo stato per la città di nimes convoca gli stati generali nel gennaio dell 89 e decreta che i cahier de doléance avrebbero permesso ogni cittadino di partecipare a questo procedimento e cosa fa la gente coglie questa opportunità per esprimere il proprio sentire e che cosa sente sono ormai secoli che la nazione viene schiacciata dalle gi arbitrarie che pesano sulla vita quotidiana e sul benessere dei cittadini cittadini che come voi e me stanno annegando nelle tasse tasse che non vengono pagate da chi è il controllo la potente nobiltà e il clero la gente non ne può più in realtà luigi xvi ha convocato gli stati generali per costringere la nobiltà ad accettare una nuova tassa che vuole imporre per vincere questo scontro con quella novità che ha osato sfidarlo il re ha bisogno della borghesia del terzo stato al quale ha raddoppiato il numero dei delegati ma il 5 maggio quando luigi xvi apre solennemente gli stati generali la sua strategia gli si ritorce contro per la prima volta i delegati della borghesia sono in maggioranza e intendono cogliere questa opportunità per imporre le loro richieste prima fra queste è il rifiuto della regola che stabilisce che i voti debbano essere contati per ordine ossia un voto per la nobiltà 1 per il clero e uno per il terzo stato i rappresentanti della borghesia pretendono la regola di un voto per delegato con la quale avrebbero la maggioranza e finché non otterranno soddisfazione dal re si rifiuteranno di lavorare per diverse settimane massa quella carta fatti gli affari tuoi quella corda appartiene a me jonas vigore come molti lavoratori non crede che gli eventi e di versailles e potranno cambiare qualcosa per lui un operaio della fabbrica dei goblin non si sente rappresentato dalla borghesia del terzo stato che considera troppo lontana dalle sue difficoltà quotidiane comprate la birra più buona del mondo certo che devono vincere il terzo stato e dalla nostra parte con il popolo sì è vero e sonetti lacopini dico sul serio il re non li lascerà mai fare io dico che ci riusciranno perché hanno ragione non possiamo pagare altre tasse più stupidi è un birraio di saint marcel molto conosciuto che come notabile locale ha preso parte alla nomina dei delegati del terzo stato per me è semplice con le tasse sul vino sul legno e persino sull'insegna non mi resta abbastanza non lo so sinceramente nessuno ci ha mai ascoltati prima e ora basta avere dei cahier dei deputati per farci ascoltare io so solo che darebbe ion ci hanno sparato come se fossimo animali non mi fido di loro è questo il tuo problema non ti fidi di nessuno non si fida mai di nessuno ovunque non andranno lontano senza i preti o ragione abate cosa farà il clero in tutto questo grazie paradossalmente è il clero a ribaltare gli equilibri di potere avversaria dopo settimane di anpas diversi delegati del clero scelgono di unirsi alla borghesia nella sua rivolta contro il re improvvisamente i delegati del terzo stato non sono più soli così il 17 giugno 1789 prendono una decisione senza precedenti costituirsi in assemblea nazionale in rappresentanza del popolo francese questo atto di forza spinge luigi xvi a cercare di riprendere il controllo di una situazione che gli sta sfuggendo di mano il 20 giugno il re chiude la sala degli stati generali per impedire che la nuova assemblea si riunisca a eravamo a dir poco stupefatti per un po non sapevamo cosa fare e poi bagli il deputato di parigi ha proposto di spostarci nella sala della pallacorda a versailles e sapevamo che stavamo vivendo un momento storico è improvvisamente in quella sala echeggiante si è sentita distintamente la voce di mummie che chiedeva a tutti di fare un giuramento non separarsi mai e restare in seduta finché la costituzione del regno fosse stata stabilita questo giuramento il 20 giugno 1789 nella sala della pallacorda entra negli annali della storia di francia il pittore rivoluzionario david cattura il vento dell'imminente rivoluzione e glorifica l'assemblea nazionale nata dall'unione tra il terzo stato e il clero i delegati non si tireranno indietro così quando tre giorni dopo il 23 giugno luigi xvi decide di agire per fermare la ribellione si trova ad affrontare una rivolta senza precedenti nella storia della monarchia e le rifiuta di riconoscere l'assemblea nazionale e ordina che i delegati si disperdano ma quando lascia la sala non accade nulla di quello che ha immaginato siamo rimasti immobili sulle nostre sedie in silenzio quella mattina tutti i delegati avevano ricevuto istruzioni di restare nella sala il maestro delle cerimonie non sapeva cosa dire è corso ad avvertire il re della situazione e subito dopo ci ha ripetuto l'ordine di disperderci al mirabeau il nostro esuberante collega pieno di passione come sempre ha pronunciato le famose parole che ormai tutti conoscono dite a chi vi ha mandato che siamo qui per volontà del popolo e che lasceremo questo posto sono costretti dalle baionette eravamo come pietrificati dal nostro stesso coraggio ascoltate ascoltate si sono rifiutati di andarsene sì ci credo 12 formato video e poi quella vecchia volpe di mirabeau con la faccia da demonio ha risposto a dovere se dite a chi vi ha mandato che siamo qui per volontà del popolo e che lasceremo questo posto sono costretti dalle baionette luigi xvi è quindi costretto a inchinarsi all'unione di borghesia e clero riconosce ufficialmente la nuova assemblea nazionale per la gioia della popolazione di parecchio malate un italiano rende sì ma la speranza dei parigini ha vita breve all'inizio di luglio parigi si rende conto che il cedimento del re era solo un'operazione di facciata per preparare meglio il suo contrattacco luigi xvi fa schierare 20.000 soldati intorno a parigi fra cui reggimenti tedeschi e svizzeri dislocati al campo di marte c'è eccitazione nei giardini del palazzo reale il popolo si sta sollevando per difendere la rivoluzione politica degli stati generali e l'avvocato camilliano svolge un ruolo cruciale in questo momento il 12 luglio al palazzo reale io ero molto arrabbiato è peggio quella rabbia stava diventando rapidamente di disperazione così mi sono fatto avanti e ho parlato con il cuore o quasi gridato questa notte tutti i battaglioni svizzeri e tedeschi lasceranno il campo di marte per tagliarsi la gola non c'è che una soluzione prendere le armi e le mettere le coccarde per riconoscerci immediatamente nel giardino delle tuileries e poi a piazza luigi 15 una folla si raduna per esprimere la sua rabbia ma i dimostranti vengono subito attaccati da un reggimento di dragoni tedeschi che carica con le sciabole [Musica] fortunatamente per i parigini il 12 luglio i reggimenti delle guardie francesi decidono di difendere parigi anziché il loro re respingono violentemente un primo assalto dei soldati tedeschi [Musica] quella sera la folla inferocita si impossessa delle strade della capitale l'obiettivo dei parigini sono le barriere doganali che circondano la città e che impongono una tassa su tutti i beni noti come hoc tra alla barriera dei goblin jonas le bigon ha assunto la guida della contestazione siamo parte del movimento che barriere di sansa che di la sante et sono già bruciate penso che domani saranno cadute tutte e tempo che capiscano che vogliamo un cambiamento dove credi di andare io lavoro li devo prendere i registri mi dispiace ma dovrà informare il tuo capo che vi bruceremo aspettate aspettate un attimo io li capisco ma se torno senza registri sono rovinato mi costerà è la voce ma vedi la questione è quanto costano al numero ogni volta che facciamo entrare merci a parigi cede il sangue lo so ma non è colpa mia fermo dove senti dove vai lascio nieri con noi va via va a casa mappe le ho detto atenas clamore tiene i conti per questa barriera dell'orto a una delle 57 della capitale sapendo leggere e contare atanas è un umile ingranaggio dell'amministrazione parigina per me siete pazzi e ci guadagnate approcciare la barriera muoviamoci andiamo a bruciare ei brucia vola leggiamola il giorno dopo il 13 luglio la rivoluzione popolare assume diversi volti disordini per la fame nel quartiere di san lazzaro dove la gente dei sobborghi saccheggia un ricco convento un'insurrezione a piazza luigi 15 dove la folla prova impossessarsi delle armi in disuso di un magazzino reale e allo stesso tempo all'hotel de ville il municipio di parigi e uplas di drive i delegati della borghesia parigina ha guidati da john baptist by fondano la comune di parigi che recluta subito diverse migliaia di volontari per formare una guardia municipale armata i parigini hanno un appuntamento con la storia non ci vorrà molto grazie abate nelle prime ore del 14 luglio 1789 gli abitanti della capitale a non solo pensiero armarsi in qualunque modo e resistere alle truppe reali ha portato quello che ho trovato ce n'è una persona abbiamo poco tempo avanti mentre i sobborghi si organizzano alcuni volontari della guardia municipale si dirigono all'esa valid dove entrano in possesso di oltre 30 mila fucili e numerosi cannoni nello stesso momento la gente di saint antoine si dirige verso la fortezza della bastiglia per procurarsi la polvere da sparo questa prigione reale è il simbolo del potere militare che minaccia la nuova comune di parigi e deve essere subito resa inoffensiva in migliaia tentano di scalare le mura che proteggono l'impressionante fortezza il governatore della prigione dello ne ordina di aprire il fuoco sulla folla decine di uomini rimangono uccisi ma quando la nuova guardia parigina armata di cannoni arriva in sostegno degli assalitori i rapporti di forza si rovesciano superate le prime mura la prigione viene presa d'assalto oggi molti si chiamano eroi ma all'epoca era molto diverso c'erano sarti ciabattini bottai carpentieri tutti quanti persino prati con la tonaca non ci abbiamo pensato due volte ad andare una volta dentro è stata dura più di qualcuno non ce l'ha fatta ho pensato di morire anch'io e sapete chi mi ha salvato atanase ricordate il tizio che voleva salvare i suoi stupidi registri si era alla bastiglia giuro che volevo tornare a casa subito dopo la faccenda dell'ufficio ero furioso ma ho incontrato arselle cooper che spingeva un cannone il triplo di lui così gli ho dato una mano all'improvviso ero alla bastiglia e quando la folla ha battuto le porte sono andato con loro è stato come se la rabbia che avevo represso fosse scoppiata e non ero più lo stesso uomo volevo andarmene ma mi sono ritrovato in un corridoio e è stato allora che ho visto jonas descrivere il corridoio orrore in trappola come ratti è un miracolo se ne siamo usciti dopo diverse ore di feroci combattimenti vellone falsare bandiera bianca la folla cattura il governatore perché ha sparato sulla gente viene portato a plastica davanti all'hotel de ville dove viene linciato e decapitato la sua testa viene simbolicamente portata su una picca per dimostrare che ora il popolo di parigi è padrone della città e che non si farà derubare della neonata rivoluzione questa volta luigi xvi ha costretto a cedere il 17 luglio 1789 il re arriva all'hotel de ville per ricevere simbolicamente dalle mani del nuovo sindaco gian battista e le chiavi della capitale è la fine della monarchia assoluta il re dovrà condividere il suo potere la francia passa a una monarchia costituzionale simboleggiata dalla nuova coccarda tricolore che by offre al re il blu e il rosso i colori di parigi affiancano il bianco il colore della monarchia francese ma la capitolazione del re non placa il regno che ormai ha scosso da forti convulsioni la gente dei paesi e delle campagne che non contava nulla nell'ordine politico della monarchia all'improvviso trova la propria vendetta a parigi il popolo ha deciso di farsi giustizia da solo l'amministratore della città che incarna gli abusi del vecchio sistema dell'impiccato a un lampione di plas de grève e il suo corpo viene smembrato non approvo questa violenza negli omicidi ma la violenza peggiore c'è stata quando ci hanno sparato dare veio la violenza peggiore è stata farci lavorare in modo disumano e farci pagare i preti la violenza peggiore stata dare tutti i diritti a pochi e agli altri solo doveri a questa la vera violenza a versailles e i delegati dei tre ordini inclusa la nobiltà formano la nuova assemblea nazionale incaricata di gestire il paese di fronte alla rivolta popolare in corso i deputati discutono freneticamente sulle misure da adottare quando la notte del 4 agosto 1789 giungono a una decisione storica come racconta già un po rabou saint etienne un deputato della nobiltà me cedono ai e ha preso la parola e ha detto quando si vuole restare lire l'ordine bisogna distruggere la causa del disordine e quella causa è il sistema fiscale è così che abbiamo assistito in una singola notte all'abolizione di tutti i privilegi c'è visione appagante osservare la nobiltà e il clero rinunciare uno dopo l'altro ha tutti i diritti di caccia e di pesca e agli obblighi e le servitù che schiacciavano la gente di campagna il 4 agosto i privilegi della nobiltà e del clero vengono aboliti e il 26 agosto l'assemblea pubblica la dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino che cos'è cosa dice i rappresentanti del popolo di francia riuniti nell'assemblea della nazione stabiliscono con la presente in una solenne dichiarazione i naturali sacri e inalienabili diritti dell'uomo giusto articolo numero uno gli uomini nascono liberi e con uguali diritti gli uomini nascono i rimangono liberi e uguali nei diritti l'articolo 2 della dichiarazione afferma che questi naturali inalienabili diritti sono la libertà la proprietà la sicurezza e la resistenza all'oppressione la rivoluzione popolare si è appena trasformata nella rivoluzione democratica dei cittadini quelli che non hanno mai contato nulla all'improvviso sentono di esistere per la prima volta i diritti sono libertà proprietà sicurezza e resistenza all'oppressione per questa rivoluzione dei cittadini parigi è un laboratorio ferisce questi diritti a tutti i cittadini a tutte le persone nella capitale viene promosso un sistema di democrazia diretta la comune istituisce 48 assemblee locali in base alla suddivisione stabilita dagli stati generali sa marcel saint antoine saint germain des pres ciascuno di questi nuovi distretti politici ha il proprio battaglione nelle forze armate della città che ora sono note come guardia nazionale al comando c'è il marchese della fayette deputato della nobiltà che difende la rivoluzione pur restando fedele al re [Musica] nel sobborgo di san marcel è il birraio su scopini sempre coinvolto nella vita sulle rive della biella che naturalmente prende le redini del quartiere dei goblin questi primi incontri sollevano una domanda cruciale chi ha il diritto di voto solo i più ricchi sul modello degli stati generali o tutti i cittadini francesi ma è probabile che non ci sia un modo per farlo dopo livelli che ci fai qui puoi votare fumetti me ne una pensa agli affari con me ha ragione a te che te ne importa tanto alle spille valour li pungolo ricorderai e quando abbiamo sentito il diritto del popolo che voleva più libertà e più pane i nostri compagni sono morti prendendo la bastiglia è vero abbiamo pagato un tributo un tributo di sangue e questo ci dà il diritto di voto se non abbiamo i mezzi per pagare così tanto e devono capire che questo non è giusto vogliamo il diritto di voto il diritto di voto e sta è una ricetta solo cittadino cittadino lamoureux tadino l'amore è ovviamente un uomo onesto come voi deve poter votare nel distretto ma insomma se non mettiamo un limite imponendo una tassa pensate a quante persone senza né arte né parte e dio sa quanto sono numerose avrebbero lo stesso diritto inoltre pensate alla guardia nazionale si pagano 4 luigi d'oro per farne parte perciò noi che abbiamo combattuto non possiamo né votare nel far parte della guardia la città siamo noi la prego ti prego diritto per favore aspettate dopo la vittoria a cui tutti noi abbiamo contribuito noi noi ho sentito bene dov'eri quando abbiamo preso la bastiglia dove eri cupini e quando ho preso questo ha una guardia che voleva uccidermi e avverto no se vuoi questo moschetto devi togliermelo io non ho niente contro di te shona cittadino le big si cittadino leviganti ma non possiamo dare un'arma chiusa ma la battaglia non è finita lo capisci questa paragonata agli ascolti per i parigini la democrazia è un difficile apprendistato chi decide chi ha il diritto di portare armi i dibattiti sono accesi e le deliberazioni vengono riportate all'assemblea nazionale a cui spetta la decisione finale e io allora anche io dico che la tassa elettorale è un abuso e che tutti i cittadini hanno diritto a votare ma voglio un suffragio universale che porti anche le donne alle urne ha ragione [Applauso] indossare una gonna non impedisce di pensare sono gabriel pes loss e anch'io ero alla bastiglia e questo mi dà il diritto di votare proprio come voi se ci manca la lavandaia che ora le ho viste tutte e allora cos'è che ti dà tanto fastidio possiamo far votare anche il mio asino il voto alle donne e la gabriele per quartiere dovresti conoscerla con quel temperamento mela ricorderei tutti hanno il diritto di votare ma va bene così ora che tutti hanno preso la parola votiamo sì hai ragione notiamo proponiamo il voto soggetto a tassa elettorale giusto e il voto che suffragio universale per gli uomini votiamo e riguardo a noi orsi e il suffragio aperto a tutti uomini e donne esatto era ovvio che oggi essendo obbligati ad applicare le regole attualmente in vigore potrà votare solo chi ha pagato le tasse non è giusto adesso però espellere quelli a cui non è permesso a votare barusso il sistema di voto selettivo limitato a chi ha pagato il tributo elettorale ha avuto la maggioranza dei voglio molto bene la vittoria in tasca o un importante annuncio da fare visto l'entusiasmo dei volontari a unirsi alla guardia nazionale il distretto su proposta del cittadino programmate abate potrei della bat ebrei il qui presente ha preso la decisione che segue il distretto fornirà armi e uniformi agli uomini che non hanno mezzi per comprarle abbiamo vinto credono in fondo era un sogno che ledere di ottenere il diritto di voto ma abbiamo le armi ora possiamo combattere se ho il diritto di combattere o il diritto di votare le due cose vanno insieme ora aspetteremo la decisione degli altri distretti e poi cosa dice l'assemblea ma è chiaro che se non possiamo votare potranno buttarci fuori dalla guardia quando voglio no non sono affatto contento le donne come al solito non contano ma siamo noi a lottare ogni giorno per trovare il pane ed è sempre più difficile noi moriamo di fame mentre i ricchi si riempiono la pancia ogni cittadino può parlare e scrivere e stampare liberamente recita la dichiarazione dei diritti dell'uomo articolo 11 niente più censura reale e volantini pubblicati segretamente di notte i giornali si moltiplicano e la prima prova tangibile del cambiamento della società e la gazzetta le opinioni in un regno in cui la maggioranza è analfabeta vengono spesso diffuse a voce il più radicale e il più popolare dei giornalisti rivoluzionari e jean paul marat che a settembre inizia a pubblicare la medio per l'amico del popolo quanto all'avvocato camille de milan la sua passione per la stampa è tale da spingerlo a farne la sua nuova professione il palazzo reale il giardino del palazzo reale era all'epoca un luogo davvero straordinario era un focolaio di patriottismo non dovevi chiedere il permesso a nessuno per poter parlare o aspettare due ore per il tuo turno se volevi parlare doveri salire su una sedia se ti applaudivano scrivere il tuo discorso per pubblicarlo se venivi contestato ten te ne andavi si era però in presenza di una terribile minaccia che insidiava il nuovo vento di libertà cioè il veto di luigi xvi perché il re non voleva firmare l'abolizione dei privilegi nella dichiarazione dei diritti dell'uomo e per me abbiamo sottovalutato quanto questo veto fosse disastroso perché il popolo a aveva la sensazione che volessero rubargli la vittoria ea settembre la tensione era al culmine e sono molto fiero di di dire che è per un articolo su un giornale scritto da corsa che parigi si è sollevata di nuovo quando il primo ottobre 1789 si tiene un grande banchetto a varsavia per celebrare le truppe appena arrivate dalle fiandre il giornalista corsa ha sbalordito da quello che ha visto pubblica il suo racconto il giorno dopo un articolo che si propaga per la città come un incendio la sala era illuminata come capita durante le più solenni festività le più belle donne della corte della città formavano il pil più attraente dei quadri era incantevole durante la cena l'assemblea dei nobili ha alzato i calici per fare de brandis si son leggere grazie a brindisi r alla reggina al monsignore il delfino ea tutta la famiglia reale mi fa piacere se nemmeno che si diverta dal castello non è vero come ho già detto non possiamo fidarci di loro un ufficiale mentre versava il vino per i suoi soldati ha detto bevete alla salute del re il nostro maestro e non riconoscete nessun altro a quel punto un ufficiale ha gridato all'assemblea via le coccarde colorate tutti mettano la coccarda nera della reggina ma la sola che noi riconosciamo che non posso crederci mezzano ora dovremo fare quale ragione si ma che ho capito è ora che ci disprezzano non è ovvio che ho abbastanza di loro non cambieranno mai quattro giorni dopo il banchetto di versargli il 5 ottobre migliaia di donne esasperate per la carenza di pane a parigi si radunano nella piazza dell'hotel de ville i funzionari della comune di parigi la considerano un'opportunità d'oro essi le donne che marciano in corteo verso versailles a chiedessero al re non solo il pane ma anche la sua firma su gli editti per abolire i privilegi è una bellissima idea agli uomini avrebbero sicuramente sparato così ci siamo organizzati abbiamo mobilitato tutte le donne del suo borgo dicendo loro vogliamo vedere i nostri figli morire di fame mentre quelli si rimpinzano durante i balli a palazzo avevamo fame niente ci andrebbe fermata centinaia di donne si uniscono alla marcia la comune di parigi manda il loro sostegno alla guardia nazionale e obbliga il suo comandante il generale lafayette ad andare a bersaglio malgrado la sua reticenza dopo diverse ore di cammino una delegazione viene ricevuta dal regno che fa promesse vaghe non è abbastanza per le donne di parigi che assumono il controllo dell'assemblea nazionale e poi assediano il palazzo per tutta la notte al mattino presto la folla invade gli appartamenti della reggina diverse guardie del corpo vengono uccise e decapitate i rivoltosi impongono una nuova condizione la famiglia reale deve ritornare a parigi il generale lafayette capisce che la situazione potrebbe degenerare da un momento all'altro e persuade il re e la regina che lasciare massaia è la loro unica scelta [Applauso] e mentre una salva di cannoni saluta la vittoria dei parigini la famiglia reale fa ritorno nella capitale [Applauso] luigi xvi e maria antonietta si trasferiscono nell'antico palazzo reale delle thriller in un edificio fatiscente che giorni dopo ospiterà all'assemblea nazionale nell'assalto manager il maneggio reale ma quell'autunno del 1789 e nonostante la vittoria avversarie la gente dei sobborghi affronta una serie di delusioni nell'assaggio manager l'assemblea adotta un sistema di voto limitato ai lavoratori uomini che pagano le tasse nonostante la lotta di alcuni progressisti come il deputato di arras massimilia robespierre [Musica] come possiamo mai pretendere che la nazione sia sovrana quando la maggioranza degli individui che la compongono e privata completamente dei diritti che evidentemente costituiscono quella sovranità se una minoranza è sovrana e la maggioranza resta sottomessa allora siamo di fronte a una nuova aristocrazia e quell'aristocrazia è la peggiore di tutte essendo l'aristocrazia dei ricchi inoltre per difendersi dalla rabbia del popolo l'assemblea decreta anche la legge marziale a nessuno sarà consentito portare armi e soprattutto una bandiera rossa sul municipio indicherà che ogni riunione è proibita pena la morte immediata una decisione che sconcerta il giornalista jean paul ma credevano che una bandiera rossa avrebbe potuto proibire ogni dimostrazione sono troppo pericolose dicevano come potevano pensare che un pezzo di stoffa rossa fissato a parigi avrebbe calmato il popolo le rivolte sono la ragione della rivoluzione della distruzione dei nostri tiranni e più di tutto dell'umiliazione dell'elite dell'ascesa del popolo e del ritorno della libertà e la legge marziale che vietava ogni dimostrazione era stata proposta da da un nemico del bene comune [Musica] la maggior parte dei preti sceglie di sostenere i cambiamenti in atto nel paese come avviene nella parrocchia di san marsan grazie jumbo pensa che questa rivoluzione dei più poveri ed esclusi sia più che mai in linea con la parola di cristo andata grazie per il vostro aiuto nella primavera del 1790 anche i più ardenti rivoluzionari parigini vogliono che la chiesa sostenga spiritualmente la loro lotta signore concedi la tua benedizione alla bandiera della sezione dei goblin e agli uomini che la portano poiché si sono semplicemente difesi quando il dispotismo di uomini perversi ambiziosi ha cercato di schiacciarli e che le lebrat e il santo sacramento per un pezzo di stoffa ma che cos'è thiolas femia perché per e dico il nome del padre e del figlio e dello spirito santo a me a rossi la rivoluzione la rivoluzione certo sì ma la rivoluzione è un peccato aprite gli occhi state venerando una bandiera le medaglie della pastiglia stupido ciarpame invece che il vostro sovrano addio pentitevi se metterete fine alle vostre cerimonie blasfemi e alle vostre buffonate allora il padre di carbonera non toccarmi quando li vedete in che direzione andiamo onestamente non so quale sia il mio compito nella guardia nazionale far rispettare al popolo la legge marziale ubbidire a uomini come cupini e all'assemblea che ci nega il diritto di voto non ho marciato sulla bastiglia per questo comunque restare nel battaglione rispettare il percorso che abbiamo intrapreso lo vedo che ai nas non piace quello che facciamo qui mi ripeto di restare che ne abbiamo passate troppe che mollare ora permetterebbe a compagni e agli altri di decidere per noi se abbandoniamo l'unità saranno gli unici a portare le armi no non possiamo abbiamo vinto la rivoluzione ora cambieremo le nostre vite luglio 1790 la francia celebra il primo anniversario della presa della bastiglia sul campo di marte a parigi si sta preparando una grande cerimonia per celebrare la concordia la concordia l'accordo tra gli ordini tra l'assemblea e il re tra il popolo e i suoi nuovi rappresentanti e il 14 luglio 100.000 spettatori si accalcano intorno all'hotel della patria l'altare della patria per onorare la nuova monarchia costituzionale al suono di un te deum che segna l'unione tra la chiesa cattolica la rivoluzione è il re la prima festa nazionale del 14 luglio si conclude con incredibili spettacoli di luce sul lungo viale noto come sanso elise ma i mesi seguenti rivelano che l'accordo del luglio 1790 non è altro che una facciata ben presto gravi spaccature minacciano la struttura creata dell'ultimo anno la prima frattura si verifica nel novembre 1790 quando l'assemblea richiede che ogni membro del clero presti giuramento di fedeltà alla rivoluzione e stabilisce una nuova organizzazione della chiesa di francia che prevede l'elezione dei vescovi direttamente dal popolo i cattolici si dividono fra quelli che accettano come a parigi e quelli che rifiutano presto noti come preti refrattari molto numerosi nelle province meridionali e occidentali del paese giuro di vegliare sui fedeli della parrocchia che mi è stato affidato di essere leale alla nazione alla legge alla corona di proteggere usando il mio potere la costituzione decretato dall assemblea e accettata da te per me il giuramento in linea con le scritture e lo ha firmato senza problemi mi ero già espresso a favore dell'assemblea quando ha nazionalizzato le proprietà della chiesa nel 1789 considero normale che la chiesa partecipi a questo nuovo sforzo della comunità per per costruire un paese più più più giusto più fraterno nelle nostre parrocchie qui a parigi questo era ovvio per molti preti ma nelle province alcuni fratelli non hanno capito pensavano che con il giuramento si volesse controllare la religione questo ha raggiunto proporzioni terribili orribili si uccide e si uccide di nuovo in tutta la francia nel nome di dio è quasi una guerra di religione sia molto bon che anima che oppone i cattolici refrattari ai protestanti rivoluzionari una guerra che fa centinaia di vittime ad avignone si combatte e si muore persino nelle chiese chiese in cui presto risuona la voce del papa che denuncia il giuramento rivoluzionario a marzo del 1791 e chiede a tutto il clero del paese di ritrattare pena la scomunica questa posizione esaspera i parigini che bruciano simbolicamente l'effige del papa nei giardini del palazzo reale ma per i preti la scomunica papale è un problema grave ma quando il papa ha detto che dobbiamo ritrattare io non so cosa fare davvero in effetti sono perso sono perso una seconda spaccatura molto più grave si apre a giugno 1791 quando i parigini stupefatti vengono informati che il re luigi xvi e la sua famiglia hanno tentato di fuggire per unirsi ai nobili in esilio e sono stati arrestati a baila è una notizia che sconvolge tutto il paese no no è impossibile nostro amato rinunci abbandonerebbe mai c'è stato un malinteso sono disgustato disgustato per me non è una sorpresa deve esserci un errore ma un giorno sapremo tutta la verità [Musica] la coppia reale viene scortata a parigi in un silenzio glaciale gli abitanti della capitale non possono perdonare il tradimento del re come il giornalista jean paul marat è così l'hanno riportato da noi a parigi quel maestoso imbroglione traditore cospiratore la fuga della famiglia reale era stata preparata da molto tempo dai traditori dell'assemblea nazionale ai quali il re aveva promesso tutte le ricchezze dello stato e in quella casta annovero quasi tutti i rappresentanti del popolo tutti quei funzionari impiegati pubblici a cui abbiamo affidato la difesa dei nostri diritti e della nostra libertà o della nostra persona perché ora si rivoltano contro di noi i loro compagni diverse settimane dopo questa frattura tra il popolo e il suo re avrà conseguenze dolorose a parigi sebbene alcuni leader politici sperano che la rivoluzione possa concludersi proprio quell'anno e il 1791 una tragedia cambierà il corso degli eventi tutto inizia con i club che riuniscono leader rivoluzionari capaci di influenzare i dibattiti nell'assemblea il più radicale è il club dei core di ieri di cui fanno parte attivisti parigini come mara 20 mule a picco il famoso è il club dei giacobini una calamita per i rivoluzionari della prima ora dai più moderati come lafayette ai più intransigenti come robespierre e quando i core di ieri chiedono l'abdicazione del re si mette in marcia una macchina infernale anche per me come per mara la fuga del re era rivelatrice josh e zac danton membro dei curdi ieri avrebbe svolto un ruolo di primo piano nei mesi successivi non si poteva più continuare con una simile ipocrisia una monarchia costituzionale una voce doveva farsi avanti a dire è possibile immaginare un altro sistema senza il re e con il popolo come unica guida si chiama alla repubblica quindi ero abbastanza favorevole alla petizione scritta dal giornalista robert e adottate in via senza dal club dei core di ieri ma avrei dovuto dissuaderli dal iniziare questa avventura ho capito troppo tardi come sarebbe andata mi sono opposto apertamente alla petizione di d'antoni e dei giacobini avevo spesso la sensazione che i nemici della libertà cercassero un'occasione per attaccare il popolo ed è stata la parola repubblica a offrire loro il pretesto che aspettavano d'antoni mara hanno lasciato parigi per evitare l'arresto de moulins si è nascosto io li avevo avvertiti comunque quanto a quei cittadini che in buona fede li avevano seguiti in quel terribile giorno avrebbero pagato con il sangue mi dispiace dirlo ma per gli uomini onesti come lafayette il popolo è un mostro pronto a divorarci a meno che non sia tenuto in catene e ogni tanto abbattuto e stato molto divertente eravamo migliaia al campo di marte a firmare la petizione dei core di ieri e per l'abdicazione del re ero a favore non avevamo le armi era come un picnic con la famiglia piovigginava un po ma ballavamo e cantavamo a un certo punto hanno issato la bandiera rossa sul municipio in segno che la dimostrazione era illegale noi non lo sapevamo eravamo lontani e poi loro hanno aperto il fuoco era lafayette con la guardia nazionale cittadini come noi cittadini che ne uccidono altri il 17 luglio 1791 nel campo di marte appena due anni dopo la presa della bastiglia 52 persone tra cui una donna e un bambino vengono uccise dalla guardia nazionale per ordine del generale lafayette centinaia di parigini vengono feriti da chi avrebbe dovuto proteggerli nelle sezioni parigine e lo shock è immenso la data del 17 luglio 1791 è un punto di svolta molti parigini vorrebbero sbarazzarsi di questa monarchia costituzionale che gli viene imposta con la minaccia delle armi [Musica] quel giorno ho deciso di lasciare il battaglione sarò sempre dalla parte del popolo e mai dalla parte delle armi vogliono rubarci la nostra rivoluzione non glielo permetteremo il re è temporaneamente sospeso dalle sue funzioni il potere non è più del rey ormai è del popolo è nostra la nostra rivoluzione e fragile c'è troppa opposizione ovunque prima c'era un solo tirando il re oggi ci sono migliaia di tiranni come te e tutti vogliono la corona [Musica]