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Francesco Petrarca: Poeta e Umanista

Francesco Petrarca è uno dei più grandi poeti italiani oltre ad essere il primo umanista nella storia letteraria Europea ricordate la sua opera più famosa Rerum vulgarium fragmenta No perché sicuramente la conoscete con un altro titolo se vi dicessi canzoniere Ecco avete capito di chi stiamo parlando oggi ci occuperemo della vita di Francesco Petrarca Petrarca nasce nel 1304 ad Arezzo e muore Nel 1374 nella sua casa di Arqua sui colli e uganei i suoi sono 70 anni di vita irrequieta e di intense attività di famiglia Di buon livello sociale Francesco nasce fuori dalla città di Firenze perché il padre ser Pietro detto Petracco esperto giurista Fiorentino era un guelfo bianco e in seguito allo scontro tra bianchi e neri era stato costretto all'esilio la famiglia si trasferisce prestissimo in Provenza ad Avignone che dal 1305 era la sede della Corte papale e che in quegli anni attirava professionisti e uomini d'affari Petracco Avvia i figli agli studi giuridici prima a Montpellier dal 131 al 1320 poi dal 1320 a Bologna Francesco rimane a Bologna insieme al fratello minore Gardo per 6 anni Si appassiona al diritto civile Ma la pratica legale non gli interessa amplia la sua già notevole cultura Latina e conosce giovani che scrivono poesie e non in latino Ma nella loro lingua il volgare nel 1326 torna ad Avignone per la morte del padre e conduce una vita mondana e spensierata nell'ambiente che circondava la corte papale il Aprile 1327 Venerdì Santo nella chiesa di Santa Chiara Francesco incontra una giovane donna e se ne innamora l'amore per questa ragazza dall'identificazione difficile e che lui chiamerà sempre Laura diventa il fulcro della sua produzione poetica il sentimento per lei lo terrà anni 21 ardendo e non cesserà neppure dopo la morte di lei avvenuta ci informa il poeta il 6 aprile 1348 il periodo di tranquillità finanziaria ben presto finisce Francesco che non vuole iniziare la pratica di un mestiere sceglie di intraprendere la carriera ecclesiastica nel 1330 prende gli ordini minori assumendo la posizione di chierico e riceve il primo di numerosi incarichi diventando Cappellano della famiglia colomo tra il 1336 e il 1337 compie il suo primo viaggio a Roma meta a lungo sognata e inizia a pensare a opere più impegnative in latino alle quali si dedica una volta tornata ad Avignone tra il 1337 e il 1340 nella sua casetta di campagna a valchiusa Bo lontano dalla mondanità della Corte papale nella sol di valchiusa Petrarca compone Il Devis illustribus dà avvio alla stesura dell'Africa scrive molte delle pistole metrice e compone circa 40 delle liriche in volgare incluse nel [Musica] canzoniere nel 1341 il desiderio di affermarsi come letterato riceve un riconoscimento Petrarca viene Incoronato dall'oro la cerimonia si svolge l'8 Aprile 1341 nel palazzo del Senato sul Campidoglio a Roma Petrarca dopo esser stato esaminato dal Re di Napoli Roberto D'Angiò viene Incoronato dal senatore orso dell'anguillara oltre al massimo Trionfo personale l'incoronazione rappresenta il tentativo di rilanciare la figura pubblica del grande letterato gli anni compresi tra il 1341 e il 13 sono anni di viaggi incontri e studi Petrarca soggiorna in diverse città italiane in tre occasioni a Parma presso i Correggio una volta a Napoli dove conosce diversi umanisti del posto a Verona dove scopre le lettere di Cicerone ad Attico a Mantova a Padova e infine a Roma tra un viaggio e l'altro però Petrarca torna spesso a valchiusa luogo in cui può dedicarsi liberamente alla produzione letteraria sono questi gli anni in cui si dedica numerosissime opere Il secretum i psalmi penitenzi il De Vita solitaria il de ozio religioso il bucolicum carmen alcuni dei trionfi opera che rimarrà incompiuta e le lettere [Musica] familiares gli episodi più importanti di questo periodo sono cin la monaca del fratello Gherardo nel 1342 la nascita della figlia Francesca nel 1343 secondo genita dopo Giovanni l'entusiasmo e la disillusione per l'impresa di Cola di Rienzo nel 1347 la morte di Laura durante la peste del 1348 e l'incontro con Giovanni Boccaccio a Firenze nel 1350 con il quale mantiene uno scambio epistolare fino alla fine dei suoi giorni Petrarca accetta la sua carriera ecclesiastica come una professione onorevole ma critica In diverse occasioni la corruzione della Corte papale avignonese anche per questo Appoggia la rivoluzione Popolare di Cola di Rienzo che chiede con forza il ritorno della Curia pontificia nella sua sede originaria Roma l'impresa Tuttavia finisce miseramente Cola viene scomunicato e Petrarca non avrà più con lui nessun rapporto con la morte di papa Clemente vi e lacesa al Soglio papale di Innocenzo vi nel 1352 Petrarca decide di lasciare definitivamente la Provenza si trasferisce a Milano nel 1353 sotto la protezione dell'arcivescovo Giovanni Visconti e trascorre in questa città anni meno irrequieti rimane a Milano fino al 1361 anno in cui è costretto ad abbandonare la città per sfuggire alla beste si trasferisce a Padova e poi nel 1362 a Venezia dove ottiene una casa sulla Riva degli Schiavoni E si impegna in cambio a donare la sua biblioteca alla Repubblica Veneziana a Venezia nel 1363 riceve anche una visita di Boccaccio nel 1368 si stabilisce definitivamente a patova sotto la protezione di Francesco da Carrara a costruire una casa d' Arqua sui Colli Euganei e lì trascorre La maggior parte dei suoi giorni tra il 1370 e il 1374 anno della sua morte dedicandosi alla revisione delle sue opere prima tra tutte Il Canzoniere che aveva scritto corretto e rivisto lungo tutto l'arco della sua vita in questi ultimi anni compone il de remedis utriusque Fortune termina le familiares e seniles Avete visto quante cose fece e Quante opere scrisse Petrarca nella sua vita scrisse opere in latino e in italiano si interessò al passato con spirito umanista e filologico partecipò alle vicende politiche del suo tempo e viaggiò incessantemente ma ricavando sempre uno spazio all'instancabile stesura e revisione delle sue opere n