Perché lungo la Rift Valley si trovano dei paesaggi così particolari che non si trovano da nessun'altra parte del mondo? La risposta è semplice. Perché da nessun'altra parte del mondo, come qui, le viscere della Terra sono così vicine alla crosta terrestre.
In effetti la Rift Valley non è altro che una spaccatura immensa. Diciamo che se la crosta terrestre è la pelle del nostro pianeta, allora la Rift Valley ne è un gigantesco strappo, una colossale ferita aperta delle terre emerse. E pensate che si sta ancora allargando.
Più che un'unica ferita, la grande Rift Valley è un insieme di ferite e di cicatrici, come crepe su una torta troppo lievitata. Da nord a sud è lunga a 4.000 km e va dalla zona dell'Eritrea e dell'Etiopia al Mozambico. Nella depressione della Dancalia, la crosta terrestre è sottoposta a tensioni incredibili. Qui, tre regioni della superficie terrestre, o placche, tendono ad allontanarsi fra di loro per effetto di una forza enorme generata al di sotto della crosta terrestre e a causa sua, un magma di rocce fuse, acqua e gas, fuoriesce dalla frattura nascosta nei fondali del Mar Rosso. Più a sud, il rift si estende in Kenya, Tanzania e nella regione dei Grandi Laghi.
La ferita è divisa in due parti, due tali quasi paralleli che generano la rift valley occidentale e la rift valley orientale. Tutti i massicci che sorgono lungo il rift sono di origine vulcanica, gigantesche montagne emerse dalle viscere della terra. In pratica, come risultato di tutte le forze in gioco nella Rift Valley, l'Africa si sta spaccando in due parti. Fra 50 milioni di anni ci saranno due Afriche, una grande, la Nobiana a ovest, e una piccola, a est, divise al centro da un oceano nascente. Tutto questo avviene alla velocità media di 2 cm all'anno.