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La scuola ionica di Mileto

abbiamo posto tante premesse nelle scorse puntate del nostro podcast ma adesso è finalmente giunto il momento di presentare anche i primi filosofi cioè di vedere chi sono stati i primi pensatori quali idee hanno proposto e cosa soprattutto li accomunava sta parlando dei pensatori che di solito vengono etichettati come i pensatori della scuola jonica di mileto provenienti dalle coste della jonia cioè dalle coste dell'attuale anatolia cioè della turchia però filosofi di lingua greca che si trovarono per primi a cercare di dipanare la matassa sul nostro mondo sulla sua natura e sull'origine delle cose andiamo a cominciare dentro alla filosofia un podcast di hermann noscript ferretti terza puntata la scuola jonica di mileto [Musica] eccoci qui bentrovati per una nuova puntata di questo podcast che come vi ho detto già più volte ci aiuta ad entrare dentro alla filosofia a scoprirne la storia e a ragionarci anche un po sopra ovviamente perché i filosofi sono soprattutto lo spunto iniziale da cui partire per poi operare alcune riflessioni ragionare e vedere come ragionavano anche gli antichi e chi in generale ci ha preceduto come vi dicevo oggi presentiamo la prima scuola filosofico almeno quella che la tradizione ci ha consegnato come la prima scuola filosofica la scuola di mileto miletto era una città abbastanza importante una colonia perché fondata da mercanti si troverà infatti un po lontana dalla grecia classica a cui siamo abituati non era vicino ad atene non era vicina a sparta era sulle coste dell'attuale turchia è vicina ad af suo vicino ad altri città importanti dell'epoca e li effettivamente abbiamo la storia abbiamo notizia di tre pensatori che sono talete anassimandro e anassimene intanto cerchiamo di capire perché proprio lì un po lo abbiamo già detto nelle puntate precedenti la filosofia infatti nasce soprattutto all'interno di classe sociali giovani all'interno meglio ancora di città giovani che sono aperte al contatto con altre culture lecita mercantili le colonie mercantili erano da questo punto di vista enormemente avvantaggiate perché erano città in cui mancava una aristocrazia un ceto conservatore e quindi potevano emergere idee più originali ed erano città che poi erano anche a stretto contatto con le città vicine e quindi questo confronto continuo col diverso con l'altro con le altre culture con le altre religioni permetteva più facilmente di porsi delle domande è anche magari di cercare di rispondere a queste domande quindi la prima cosa che accomuna questi tre pensatori il petto talete anassimandro e anassimene che tra poco vedremo anche uno ad uno e dopo il fatto di provenire dalla stessa città dallo stesso ambiente direi ma c'è anche un altro elemento che accomuna questi è anche altri pensatori delle origini è detto è la domanda da cui tutti partono e questa domanda è forse la domanda più fondamentale di tutta la storia della filosofia è una domanda a cui ancora oggi non abbiamo pienamente risposta la domanda è qual è l'origine del mondo da dove derivano cioè tutte le cose infatti i filosofi di mileto si chiedono se il mondo a un principio dietro all'apparente mutevolezza se noi ci guardiamo attorno vediamo un mondo fatto di tante cose tra loro diversissime di tante cose che cambiano continuamente no io mi guardo attorno e vero che adesso è giorno ma tra poco arriverà la notte e poi arriverà di nuovo il giorno e poi il nuovo la notte alla stessa maniera ci sono le stagioni c'è l'estate c'è un inverno c'è la primavera el'autunno gli anni passano tutto cambia ma tutto anche in un certo senso torna tutto cambia non cambia mai per certi versi tutto si corrompe si corrompono alle montagne si corrompono le stagioni si corrompono le città si corrompono gli esseri umani è però tutto rinasce anche per certi versi insomma se ci guardiamo attorno a questo mondo pare è diversissimo è però anche unito la qual cosa cioè sembra che in questa grande difformità in questa grande diversità ci possa essere però forse qualcosa di comune qualcosa che alla base unifica in un certo senso tutto il mondo e proprio questo cercano di trovare i filosofi miletto si chiedono se dietro a tutto questo divenire dietro tutto questo cambiamento ci sia qualcosa che permane qualcosa di uniforme di unico di univoco un principio d'ora lo chiamano proprio così un principio comune e la parola che in greco usano per identificare questo principio è la parola arte arca è difatti la parola chiave di queste origini della filosofia tutti i filosofi che vedremo oggi e nelle prossime e mirate puntate andranno alla ricerca dell'arca deserto parola che tradizionalmente viene tradotta come principio ma che in realtà almeno due significati nella riflessione di questi primi pensatori perché l'arca è da un lato il principio generatore e dall'altra il principio conservatore delle cose mi spiego meglio loro sono abbastanza convinti che dietro a tutto ciò che ci appare tutto ciò che esiste ci sia una chiave unica una base unica appunto un principio unico da questa base questo principio è da un lato ciò che ha generato tutto ciò che è responsabile di tutto ma allo stesso tempo è anche ciò che mantiene in vita tutto capitre cioè ciò che ha dato il via alle cose ma è anche ciò che fa sì che le cose continuino ad essere ciò che sono noi oggi per la tradizione culturale a cui apparteniamo siamo portati a cercare il creatore delle cose ci chiediamo come sia originato il mondo sia stato dio oppure se è stato il big bang oppure se stato qualcos'altro vogliono capire qual è l'origine no vogliamo capire qual è diremmo oggi il principio generatore ciò che ha generato tutto ma questi greci si tenevano ciatto anche questo qual è il principio generatore ma anche erano convinti che ci fosse un principio conservatore cioè che il mondo continua ad esistere perché questo principio che aveva dato il via al mondo non era scomparso lo se n'era andato ma continuava a mantenere in vita questo mondo quindi capite che loro non vanno tanto alla ricerca di un dio come la intendiamo noi oggi vanno alla ricerca di un principio naturale che sia la base di tutto è infatti il concetto dell'hard che si lega strettamente al concetto della fises fises e parola greca si scrive tradizionalmente viene traslitterato in caratteri latini colpi hph y sis fises è la parola che sta a significare la natura così viene di solito ho tradotto il termine fises in italiano fises uguale natura ma in realtà etimologicamente la parola fises ha un significato più complicato più complesso più articolato veniva infatti da un verbo che vuol dire generare produrre crescere quindi la natura per i greci non era solo gli alberi le piante il prato eccetera come pensiamo noi oggi la natura era ciò che genera le cose è il principio generatore per questo il concetto di fises il concetto di natura e il concetto di arte si sovrappongono in un certo senso se l'arca il principio generatore e il principio conservatore questo principio deve essere un principio naturale perché la fises è la natura ma nel senso di natura che genera matura che produce natura che cresce ok quindi mentre noi quando pensiamo all'origine del cosmo andiamo alla ricerca di particelle alla ricerca di divinità andiamo alla ricerca di cose di questo genere i greci soprattutto i greci arcaici andavano alla ricerca di un elemento naturale di qualcosa che si legava alla natura e alla fises quindi abbiamo già due concetti importantissimi che si terranno compagnia per un po all'interno di questo podcast il concetto di arca il concetto di fises proviamo introdurne subito altri tre altrettanto complessi altri tre paroloni che però ci aiutano a comprendere meglio cosa pensavano questi primi filosofi i tre paroloni sono questi monismo il turismo e panteismo perché effettivamente i filosofi di miletto sono moni sti sono i loggionisti e sono panteisti cosa significa chiariamolo subito perché poi questi termini ci serviranno anche in futuro ci serviranno anche quando parleremo di filosofi dell'età moderna di filosofi rinascimentali a volte anche di filosofi molto recenti monismo vuol dire che per questi filosofi dietro alla molteplicità delle cose c'è un principio unico c'è un unicum bonus vuol dire uno no monismo dire credere il belluno in un certo senso effettivamente questi filosofi pensano che si il mondo è complesso il mondo è molteplice è formato da tante cose che sembrano tra loro tutte diversissime ma in realtà questa è soprattutto un apparenza perché dietro a questa molteplicità si nasconde una unità un monismo appunto c'è un'unica natura delle cose un'unica sostanza delle cose e questo in filosofia questa concezione va sotto il nome appunto di monismo poi vi ho detto che sono anche i golfisti alza parolona un po difficile ma il cui concetto è molto importante significa che questi filosofi pensano che dentro alla materia dentro a qualsiasi materia e questo vale per xan nostro corpo vale per la scrivania su cui adesso sto appoggiato vale per un sasso vale per l'acqua dentro alla materia ci sia sempre una porta vivente che le dà un'energia che le dà una spinta che la fa muovere cioè gli logisti e vale soprattutto per questi della scuola jonica di miletto sono convinti che la materia non si sa mai in air che la materia non è mai morta in un certo senso priva di vita ma è vitale c'è un'energia c'è una forza vivente che la pass che la spinge a muoversi che la fa agire quindi tutto è vivo tutte vitale anche il sasso anche la pietra anche il pezzo di plastica è vivo anche se non a garhi non sembra e attenzione che può sembrare assurda forse oggi questa concezione ma guardate bene che in realtà la chimica moderna cosa ci dice che anche il sasso dentro a degli elettroni che girano che si muovono che non stanno fermi a un'energia a un movimento a un energia cinetica in un certo senso la massa può essere convertita in energia cinetica allora capite che in fondo questi filosofi antichi non avevano retto delle complete assurdità ultima parola natività citato è quella che troveremo più spesso che ci terrà compagnia più spesso anche in futuro è la parola panteista o panteismo ecco il panteismo è quella concezione filosofica che ritiene che il creatore del mondo sia parte del mondo stesso il principio generatore non è un principio che sta al di fuori del mondo ma è dentro al mondo stesso panteismo vuol dire infatti tutto ed io parlo vuol dire tutto in greco theo se dio tutto è dio cioè dio inteso non tanto come dio cristiano ma il principio generatore delle cose ciò che ha prodotto tutto non è per loro qualcosa di estraneo al mondo qualcosa che sta in un'altra dimensione in un altro mondo fuori da questa realtà ma è parte di questa realtà potremmo anche dire che è dentro questa realtà è il principio interno di questa realtà per loro questa arte ed io certo che è dio ma non è il dio a cui siamo abituati noi quando pensiamo a dio pensiamo signore barbuto che se ne sta lontano e che con le sue mani magari ha plasmato il mondo e poi lo guarda da un'altra dimensione ecco per questi filosofi dio è tutt'altra cosa dio non è una persona ma dio è potremmo dire forse un'energia un'energia che ha creato tutto e che continua ad essere dentro a tutto per questo vi facevo prima e paragone con gli elettroni con il big bang guardate che la fisica moderna in fondo è molto vicina molto più vicina di quanto crediamo a questa concezione dei primi filosofi che certa avevano pochi mezzi che certo erano ancora influenzati dai miti dalla religione dalla superstizione però hanno avuto alcune intuizioni molto molto interessanti e allora dopo tante premesse vediamo un po anche questi filosofi il primo come vi dicevo è talete che è considerato dalla tradizione il primo grande filosofo della storia visse nel sesto secolo pare che sia matone 625 avanti cristo e forse morto nel 548 avanti cristo attenzione queste date vanno prese un po così come date indicative perché chiaramente su personaggi vissuti così tanti secoli fa così tanti millenni fa abbiamo appunto dati molto incompleti e si va un po a spanne con non vanno prese troppo alla lettera però diciamo nel sesto secolo avanti cristo disse appunto a miletto e nella sua vita fu un personaggio davvero saggio famoso e sapiente tanto è vero che nella tradizione è anche uno dei famosi 7 sapienti nella tradizione greca si ricordano spesso questi sette sapienti i grandi saggi del passato e uno di questi era appunto talete nella sua vita fu filosofo ma non fu solo filosofo fu anche politico astronomo e matematico si racconta ad esempio che come politico riuscire ad unire varie colonie in un unico stato dare una forma statale a una serie di colonie come astronomo ci racconta che riuscì a predire una famosa eclisse è come matematico c'è ad esempio un teorema che porta il suo nome il teorema di talete che avete sentito nominare avrete forse anche studiato anche se però molto probabilmente il teorema di talete non fu dimostrato la talete stesso fu dimostrato solo parecchio tempo dopo da eudosso è però talete secondo una leggenda sapeva già le conseguenze di quel teorema non c'è la dimostrazione ma lo sapeva già usare perché pare che talete abusato sostanzialmente questo teorema per calcolare l'altezza delle piramidi facendo una proporzione tra l'ombra lasciato da un palo e l'ombra lasciata appunto dalle piramidi visto che è interamente alette si basa sulla proporzione e su volendo anche sulle ombre delle degli edifici e dei pali effettivamente talentuoso questo teorema per calcolare maniera approssimativa ma abbastanza efficace l'altezza delle piramidi e questo lo rese all'epoca molto famoso su di lui abbiamo anche molte leggende se non un personaggio vissuto molti secoli fa e quasi mitico sappiamo ad esempio ci viene raccontato ad esempio ce lo racconta a platone un aneddoto sulla sua vita secondo questo aneddoto lui era a volte talmente preso dallo studio degli astri talmente attento alle cose del cielo da non vedere molto dove mettere i piedi tant'è vero che una volta secondo questo aneddoto fini per cade per cadere addirittura in un pozzo e per questo venne presa in giro preso in giro da una serva che si fece beffe di lui perché era tanto attento alle cose del cielo ma tanto disattento alle cose concrete alle cose banali e questo è un po l'idea del filosofo che ha anche platone platone racconta questo aneddoto perché un po è la sua stessa visione del filosofo questo è il filosofo è uno molto bravo a parlare delle cose elevate a parlare delle cose nascoste a vedere la radice delle cose ma non è altrettanto bravo nelle cose banali è un po come in quella famosa poesia di baudelaire sulla albatros in cui pur l'air paragona il poeta all'albatros che è questo uccello nobile quando vola ma goffo quando cammina ecco il filosofo per platone e anche sulla base di questo aneddoto raccontato riguardo a talete il filosofo un po come un poeta perché è bravissimo su alcune cose le cose più elevate le cose più nobili ma è molto scarso quando si tratta di vivere in maniera concreta il secondo aneddoto famoso invece raccontato da aristotele ed è però disegno radicalmente opposto rispetto alla metodo raccontato da platone perché aristotele invece racconta che talete era così abile a predire le stagioni a studiare gli astri che arrivò a predire con una buona sicurezza un raccolto molto abbondante di all in e e prevedendo questo buon raccolto decise di prendere in affitto tutti i frantoi che c'erano a mileto e poi quando arriva all abbondante raccolto di olive e fece grandi affari subaffittando a prezzi molto alti questi frantoi aristotele quindi si presenta un talete che è l'esatto opposto di quello platonico perché ci presenta un tale tesi molto esperto ma in grado di usare questa sua sapienza anche per fini molto pratici e molto concreti anche addirittura per arricchirsi è probabile che questi aneddoti raccontati da platone aristotele siano entrambi leggendari cioè falsi inventati per raccontarci una visione di talete che un po si confaceva alle idee che avevano o platone o aristotle parto neve loretta dall'idea del filosofo come un personaggio che vive un poco alla testa tra le nuvole aristotele invece aveva l'idea di un filosofo molto concreto capace di studiare la natura e dominare la natura e quindi probabilmente ci hanno raccontato queste storie per portare acqua al loro mulino per confermare la loro visione però al di là delle leggende che certo contano fino a un certo punto quello che conta è sapere cosa pensava talete è effettivamente qualcosa sappiamo perché vari filosofi anche lo stesso aristotele ci riportano almeno in sintesi il pensiero di talete tale tesi chiese quale aralar che cercò ritrovabili larghezza questo principio generatore e conservatore e lo individuò nell'acqua secondo lui l'acqua era davvero la base di tutto l'acqua era ciò che dava vita a tutto e ciò che manteneva tutto in vita anche la terra secondo lui poggiava sull'acqua cio era appoggiata letteralmente sull'acqua e d'altronde tutto nasceva dall'acqua e tutto prima o poi tornava ad essere acqua ovviamente questa concezione che a noi può fare un po sorridere perché magari può apparire un po ingenua in realtà insomma ha un suo fondamento se noi ci pensiamo l'acqua effettivamente nelle conoscenze che abbiamo è alla base della vita e sappiamo che la vita nasce nel un lumino nell'umidità il bambino quando nasce dalla pancia della madre nasce nel sacco amniotico e quindi immerso nell'acqua i semi per maturare hanno bisogno nell'acqua sono muoiono noi stessi possiamo anche digiunare rinunciare al cibo per qualche giorno ma non possiamo rinunciare all'acqua insomma l'acqua effettivamente è ciò che dalla vita e ciò che è più necessario di tutto forse per la vita e probabilmente da queste banali osservazioni talete arrivò a punto a ipotizzare che sia proprio l'acqua la base della vita il larche il principio ultimo delle cose tutti gli elementi la terra l'aria e il fuoco devono in qualche modo quindi essere ricondotti all'acqua e anche il pianeta terra secondo talete probabilmente galleggiava sull'acqua [Musica] questo per dire di tale tema come vi dicevo talete solo il primo di questo trittico di filosofi dopo talete arrivo anassimandro contemporanee l'italia te anche se pare più giovani di una quindicina d'anni gli anni che risolve si riportano sono 611 avanti cristo per la nascita di anassimandro e 547 avanti cristo per la morte della sim hanno qui morirono quasi in contemporanea talete e da massi mandro ma talete aveva appunto 14 15 anni più di anassimandro proprio per questa differenza questa giovinezza di nassim andro riscattata lette anassimandro pare sia stato allievo di talete è però appunto fu un po di tutto anche lui fu per certi versi un tuttologo cioè si occupò di vari ambiti fu uomo politico fu appunto filosofo fu geografo fu astronomo fu inventori insomma davvero fu un personaggio a tutto tondo e rispetto al talete sappiamo che scrisse un opera filosofica sun talete non si sa bene se abbiamo iscritto non abbiamo notizia invece anassimandro sono sicuri di si scrisse un opera filosofica che si intitolava sulla natura attenzione che però questo titolo è un titolo piuttosto standard lo troveremo in tutti i primi filosofi nel senso che quando i filosofi si occupavano di filosofia naturale molto spesso il titolo che ne va attribuito alla loro opera era appunto sulla natura sappiamo che scrisse quest'opera perché ci è arrivato ci è giunto un frammento breve squilli poca roba per carità però sappiamo almeno che qualcosa scrisse un frammento che tra l'altro e questo è una cosa interessante era scritto in prosa come vedremo la scelta de scrivere in prosa è molto originale al tempo perché nelle prossime puntate vedremo mar i filosofi e spesso vedremo che questi primi filosofi scrivono non in prosa ma in forma poetica scrivono in versi perché perché la filosofia è ancora vicina per certi versi alla mitologia e ancora del tutto staccata dalla mitologia dal mito e quindi dalla poesia e quindi appunto dalla scrittura in versi il fatto che a massima lo scrive in prosa è giudicato dagli studiosi da un segno di un vistoso passo in avanti di un tentativo di trovare cioè un linguaggio che sia meno mitico e più concreto meno poetico e più razionale più esplicativo quindi un segno sicuramente di modernità per per anassimandro cosa dice massima neo cosa pensa soprattutto confrontando c'è anche col pensiero di talete che lo ha di poco preceduto alla settimana si convince che certo è necessario trovare le barche che in fondo talete ha anche capito che è bene cercare un principio ma ritiene ansimano questo principio non può essere un elemento naturale non può essere l'acqua come ha detto talete perché se io scelgo un elemento naturale poi entrano in difficoltà quando devo spiegare come da questo elemento naturale si sono generati gli altri elementi mi spiego meglio per i greci già da parecchio tempo prima di questi omicidi mineto gli elementi naturali erano sostanzialmente quattro l'acqua l'aria la terra e il fuoco questi erano quelli che la tradizione greca aveva portato avanti acqua aria terra e fuoco ora se io dico che l'arca è l'acqua come faccio a spiegare l'esistenza degli altri elementi dell'aria della terra e del fuoco se voglio spiegarli devo per forza di cose dire che essi si originano dall'acqua perché abbiamo appena detto che l'acqua e dark e cioè l'acqua è la madre di tutte le cose ma allora la terra per carità posso anche dire che forse si originano all'acqua perché se pensate alla terra coltivata io devo innaffiarla perché di a frutto quindi la terra ha bisogno nell'acqua certo ma il fuoco come faccio a spiegare il fuoco a partire dall'acqua quando il fuoco è tradizionalmente l'opposto dell'acqua l'acqua spegne il fuoco fuoco e acqua non possono darsi insieme e allora con me come posso spiegare l'origine del fuoco partendo dall'acqua è sostanzialmente impossibile difficile ritiene anassimandro pertanto lui propone un arca è diverso dice secondo me l'arte non può essere uno dei quattro elementi ma deve essere un principio che precede tutti i quattro elementi deve venire prima deve essere alla base dei quattro elementi questi quattro elementi devono esserci originati da questo arca precedente ok in questo modo diventerebbe più facile spiegare appunto la diversità di questi quattro elementi originali e quale può essere quest'arca dunque niente anassimandro sceglie un arca che lui definisce indeterminato lo chiama apeiron aprirò nè la parola con cui si indica l'infinito e l'indeterminato vuol dire proprio questo infinito indeterminato quindi larche non è un elemento presente in natura non è qualcosa che noi siamo abituati a vedere non è l'acqua il fuoco all aria o la terra larga è qualcosa che non si può determinare che non si può dire bene che cos'è è un una sorta di miscuglio un miscuglio indefinito un mix un melting pot direbbero oggi gli anglo gli anglofoni un grande brodo primordiale io uso spesso questa espressione che non è di anassimandro ma per far capire un miscuglio in cui sono immersi tutti gli elementi però mescolati tra loro frammisti tra loro e indistinguibili l'uno dall'altro e come davvero un brodo un mix in cui c'è tutto ma niente di chiaro è tutto mescolato è tutto indeterminato e questo miscuglio è anche infinito ovviamente per eto'o che aprirà vuol dire infinito ed indeterminato d'altronde per dare origine al nostro mondo secondo anassimandro serve qualcosa che sia infinito nello spazio e nel tempo perché non deve essere soggetto nello spazio né al tempo lo spazio il tempo il mondo le cose eccetera si generano a partire da questo up here on ma non possono presiedere la pero la pilot nei fatti non è aiutato dal tempo è immortale non è soggetto allo spazio infatti è infinito è un principio divino immortale indistruttibile appunto un caos primordiale che c'era sempre ea cui tutto prima o poi tornerà capite il nostro mondo per come lo vede anassimandro non è altro che un derivato di questo aprirà un di questo brodo e rimane sempre contatto con questo aprile un perché prima o poi ritornerà nella piro infatti anassimandro tenta anche di descrivere il meccanismo per cui dalla pila non si genera il mondo secondo lui questo aprirono infatti non è fermo ma in eterno movimento si muove e questo movimento è un movimento rotatorio anche piuttosto veloce verrebbe da pensare un movimento rotatorio che è in un certo senso così vorticoso che un po alla volta da questo ha pero si staccano le cose vengono come dire espulse fuori le cose tramite una legge che anassimandro chiama legge della separazione ma le cose che si staccano da questo a piro non sono mai cose singolari le cose si staccano sempre a coppie quindi la pro si muove poi vengono fuori un paio di cose di nuovo si muove per boom ne vengono fuori altre due si muove e poi al 32 queste coppie non sono coppie casuali ma sono coppie di contrari vengono fuori ad esempio si espellono non certo senso da questo apre con il caldo e il freddo poi un'altra volta il secco e lumino poi un'altra volta il giorno e la notte e così via e così via e così via tutti contrari a coppie di contrari questi contrari escono dalla p non vanno a formare il nostro mondo plasma nel nostro mondo ma questi contrari rimangono nel nostro mondo in lotta perenne tra loro si combattono vicendevolmente e dice anassimandro combattendosi si commettono anche reciproche giustizia qui siamo al giorno e la notte che un esempio classico il giorno e la notte certo escono insieme alla pino si generano insieme ma sono in antagonismo l'una con l'altra non solo in pace tra loro perché il giorno sconfigge la notte quando c'è l'alba la niente e prende il dominio dell'ambiente è però questo dominio non è eterno perché a un certo punto la notte e riemerge e sconfiggerla volte al giorno mette a tacere il giorno non sa nulla e viene la notte e poi però di nuovo la notte viene sconfitta dal giorno eccetera si uccidono vicendevolmente potremmo dire la massima non c'e proprio che si commettono ingiustizia ci umiliano si struggono a vicenda in un ciclo eterno quindi capite che è una visione ciclica ma anche così di equilibri instabili quella che ha in mente anassimandro di lotte per andy questi elementi sono in lotta si si uccidono a vicenda e lo continuano a fare il continueranno a fare fino a quando il ciclo non s'interromperà e non torneranno nella pila un perché tutti i contrari prima o poi torneranno nella p rond e tornando nella pil della piron sciogliendosi in questo infinito originario le loro macchie verranno cancellate verranno redente gli ho detto che si commettono ingiustizia ma il peccato che si commettono a vicenda verrà perdonato verrà redento alla fine dei tempi quando torneranno nella p non come vedete a un linguaggio che certo ha qualcosa di molto suggestivo ma anche qualcosa di religioso questo insistere sull'ingiustizia sulla redenzione ci fa capire che anche nel linguaggio pur di prosa di anassimandro cento ora qualche influenza poetica per certi versi e soprattutto qualche influenza religiosa ma la sim andro è davvero un personaggio a cui si devono molte intuizioni questa della lotta dei contrari trentenne rete era presente perché verrà ripresa spessissimo in questa epoca antica ma anche in epoche molto moderne molto recenti ma poi ad esempio all'asi male sotto il primo per quanto ne abbiamo notizia a parlare della possibilità che esistano infiniti mondi è stato il primo anche a parlare del ripetersi ciclico nei mondi cioè di una storia fatta di nascite vite distruzioni e poi rinascite rivi teri distruzione il nostro mondo nascerebbe si svilupperebbe morirebbe più volte poi è stato anche il primo a dire che il pianeta terra forse non è sostenuto da niente vi ho detto che per tale ter ha sostenuto dall acqua per molti miti molte leggende era sostenuto da animali da altre realtà ecco alla cima forse primo a dire che la terra non è sostenuta l'ambiente anticipa in un certo senso la gravitazione universale di newton certo in maniera molto più spartana molto più così superficiale però insomma c'è una prima intuizione anche se c'è anche da dire che per all'assi mano il nostro pianeta a dare una forma cilindrica e lo sferica e poi il primo anche ad abbozzare un primo barlume di evoluzionismo perché ritiene che gli uomini siano derivati di altri animali non siano comparsi sulla terra così come sono oggi ma siano inizialmente nati dentro ai pesci addirittura e che poi una volta maturati siano stati in un certo senso sputati dai pesci buttati sulla terra e li abbiano iniziato a vivere certo ripeto a qualcosa del mito questa spiegazione ma in fondo c'è anche l'intuizione che la vita sia nata nell'acqua e questo è vero da quello che dice la scienza oggi e che poi gli esseri viventi siano un po alla volta evoluti passando dall acqua terra da miti rettili via così questo è anassimandro ultimo della triade dei filosofi di mileto è anassimene happy giovane probabilmente allievo a sua volta di anassimandro anche qui le date indicative sono 586 avanti cristo per la nascita e 528 avanti cristo per la morte quindi come vedete a una 25 anni melone anassimandro probabilmente e vive una ventina d'anni di più di razzi mandro e di talete questa si mena anche lui ovviamente di minetto abbiamo notizie molto scarse sulla sua vita sappiamo che spesso anche lui un testo anch'esso in prosa e con un linguaggio un po più semplice rispetto a quello di anassimandro del suo testo che si intitolava anch'esso come al solito sulla natura abbiamo addirittura un paio di frammenti diciamo che anassimene viene di solito presentato così è il filosofo che tenta di conciliare il pensiero di talete e il pensiero di rasim andro cioè allievi nella settimana ma consapevole ben conscio delle teorie di talete cerca un compromesso tra i due difatti per lui l'arca è l'aria quindi è un elemento naturale ci torna un po indietro perché si torna a scegliere uno dei quattro elementi ma quest aria secondo anassimene è infinita come era infinito la pira un di anassimandro quindi riprende l'idea di un elemento naturale da talete e l'idea dell'infinito da a massima tra d'altronde alla seamen e tenta anche di spiegare come gli altri elementi si siano poi originati dall'area quindi tenta di rispondere anche a quella possibile critica che anassimandro aveva rivolto a talete ma prima di vedere la risposta a queste critiche c'è da dire questo l'aria per anassimene circola tutto il mondo e il mondo sia volta è una sorta di organismo vivente che respira quest'aria l'aria il principio creatore l'aria già da cui tutto è all'origine e che tiene in vita tutto perché tutto e respira l'aria è quasi in un certo senso una sorta di soffio vitale quello che i greci chiamavano pneuma proprio soffio vitale cioè un'area che da vita un'area che vivifica il corpo è chiaramente la vita agli esseri umani magari sotto la forma dell'anima che è psiche ma dà vita a tutto il mondo anche alle cose inanimate anche alle pietre anche le pietre in un certo senso respirano anche le piante e respirano anche gli animali respirano anche l'uomo respira ma come fa l'area dare origine a gli altri elementi anassimene la spiega così dice intanto che l'aria quando si rarefà diventa fuoco e in fondo certo la spiegazione nella simile un po superficiale un po banale ma sappiamo bene che il fuoco per bruciare a bisogni effettivamente dell'area poi dice anche quando l'aria invece si condensa diventa nuvola diventando nuvola diventa anche acqua perché dalle nuvole scende la pioggia e la pioggia vivifica la terra e quindi nella terra deriva poi anche la pietra quindi capite l'aria e responsabili di tutto da un lato del fuoco dall'alto dell'acqua direttamente anche della terra e tutto questo meccanismo si basa su motivi puramente meccanici capite bene questo è molto interessante non è che c'è un principio divino c'è un dio che pensa e che vuole creare le cose non è che l'aria pensa e vuole creare le cose l'aria da origine a tutto per motivi che oggi diremmo fisici per motivi atmosferici potremmo dire per leggi di natura per questioni meccaniche non c'è cioè una intenzionalità non hanno intenzione non c'è una scelta tutto avviene sulla base delle leggi fisiche tutto avviene sulla base delle leggi atmosfere inoltre ultima cosa dire l'area come detto è infinita e quindi anche a massime ne ammette che possono esistere infiniti mondi se l'aria è finita può aver dato origine a infiniti mondi e quindi il nostro mondo il nostro pianeta terra come già aveva anticipato anassimandro non hai detto che sia l'unico è possibile che ce ne siano anche degli altri [Musica] ecco 40 minuti circa un pochino meno ma per vedere la scuola io al karimi letto questa prima scuola che come vedete certo è ancora ingenua certo c'è poco da dire su ognuno perché abbiamo anche poche fonti obiettivamente abbiamo qualche frammento qualche notizia di rimando e quindi dobbiamo andare un po scarni nella descrizione di questi filosofi però come vedete le prime domande importanti iniziano a essere poste qual è l'origine del nostro mondo se c'è un principio dentro alle cose se c'è un principio naturale o non naturale che spiega tutto l'acqua l'aria la pero ci sono visioni diverse ovviamente alcune che si basano proprio su elementi concreti presenti natura altre è quella di all'animale particolare che già passa un elemento invisibile a qualcosa di astratto potremmo dire perché non è concretamente conosciuto da noi perché non è qualcosa di presente in questo mondo ma si mandano per certi versi è il primo ad individuare un altro piano della realtà a noi invisibile ma che spiega il nostro piano della realtà quindi vedete che le cose iniziano a farsi già da subito abbastanza complicate ma prossimamente andremo ancora avanti e vedremo come la queste prime intuizioni da queste prime suggestioni poi si crea un meccanismo filosofico sempre più complesso e sempre più interessante la prossima volta nella nostra quarta puntata parleremo ri pitagorici un'altra scuola che avrà un'influenza decisiva non solo nell'età antica ma anche nell'età moderna perché tenete presente che anche la fisica moderna galileo al per gli m1 sarà pesantemente influenzato dai pitagorici ma di questo parleremo nel prossimo episodio per il momento questo è tutto vi ricordo che le altre puntate di questo podcast e le potete trovare su tutti i soliti canali spotify apple podcast google podcast deezer tutti i canali più tradizionali li trovate anche su youtube perché oltre ai video ci sono anche i podcast cercatemi come er mano ferretti o come script e se siete curiosi mi trovate anche sui social network instagram facebook twitter sempre col nickname di script o appunto ernano ferretti ci vediamo presto per la nostra quarta puntata è anche se siete interessati per i podcast di storia dentro alla storia ciao alla prossima [Musica]