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Tecniche di Fusione nella Scultura Antica

Il metallo più impiegato nella scultura greca e romana è il bronzo, una lega di rame e stagno in proporzione variabile, a cui spesso viene aggiunta una piccola percentuale di piombo che la rende più pesante e opaca. Una delle tecniche più diffuse per la lavorazione del bronzo è la fusione a cera persa. Questa tecnica prevede la realizzazione di un modello di argilla o gesso detto anima, spesso sostenuto anche da un'armatura interna di ferro, con la stessa forma e le stesse misure di quella che sarà la statua definitiva. A questo punto l'anima viene ricoperta con un sottile strato di cera d'api, sul quale l'artista modella anche i più piccoli particolari. L'anima così lavorata viene ulteriormente ricoperta, con grande delicatezza e attenzione, da un massiccio strato di argilla fine o gesso. facendo in modo che aderisca perfettamente alla cera. Il blocco ottenuto prende il nome di forma e ha la funzione di un vero e proprio stampo. La realizzazione della forma è un'opera molto delicata, spesso gestita in prima persona dall'artista. Prevede la predisposizione di un foro di entrata per il successivo getto di bronzo, di vari canali di drenaggio per la circolazione del metallo fuso, di un foro per la foruscita della cera liquefatta e di un condotto di sfiato per i vapori caldi. Scaldando la forma in forno, la cera fonde, uscendo dai canali e lasciando fra i due strati di argilla cotta una sottile intercapedine, in cui viene poi gettato il bronzo fuso, al giusto livello di fluidità. Una volta raffreddato e indurito, il bronzo è liberato dal mantello esterno e sottoposto alla paziente opera di nettatura, cioè di pulitura dai canali e dagli altri residui della fusione. Segue la rifinitura dei particolari mediante raspe e punte metalliche taglienti e sagomate. I ceselli. Talvolta, soprattutto per lavori di particolare pregio e destinati a una collocazione all'aperto, possono essere eseguite anche la patinatura, procedimento chimico che anticipa la naturale ossidazione del metallo, o addirittura la doratura in foglia. Per le opere di grandi dimensioni, e in special modo per i monumenti equestri, è necessario fondere separatamente i vari componenti, che sono poi montati con perni metallici e saldature.