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Appunti sulla Guerra dei Cent'anni

Nelle nostre ultime lezioni di storia medievale abbiamo visto come il potere universale dell'impero e del papato si stia andando via via indebolendo, sostituito da forme di potere locale o comunque nazionale almeno, ad esempio con i comuni in Italia oppure ad esempio con la nascita quasi, siamo vicini, degli stati nazionali. Abbiamo visto ad esempio la Francia di Filippo il Bello che inizia a fare un po'a modo suo e a tener testa anche al Papa. Oggi proseguiamo in questa direzione perché presentiamo una guerra che proprio segnò il Medioevo e lo segnò anche perché vide contrapporsi due stati che stavano diventando stati nazionali. Anzi, questa guerra contribuì notevolmente a... a velocizzare, a indirizzare il loro cammino verso questa nuova direzione. Questi due stati sono la Francia e l'Inghilterra e la guerra in questione è la guerra dei cent'anni. Andiamo a cominciare. Musica Un po'di caffè, prima mattina, una domenica mattina ventosa, Batman presente all'appello come amano i miei studenti che io dica e oggi siamo qui per parlare appunto di Cielo di Storia Medievale, parliamo di questa guerra dei cent'anni che è una guerra... molto importante perché anche molto sanguinosa e molto combattuta con anche importanti cambiamenti di fronte, rovesci e svolte, diciamola così, ma importante anche per gli effetti che avrà sulla storia europea, sulla storia dei paesi protagonisti, sulla Francia e l'Inghilterra, ma anche sul destino dei vari stati. Prima di iniziare però come sempre Vi devo ricordare che io sono Emanuele Ferretti, se siete qui per la prima volta, questo è un canale in cui posto video spiegazioni, video lezioni di storia e di filosofia, a volte anche di educazione civica, più altri approfondimenti di questo tipo in descrizione. Potete trovare, troverete anzi meglio, alla fine del video un sommario degli argomenti che abbiamo trattato oggi, ma poi anche dei link se volete andare a ripescare altre risorse, altri video che ho citato e cose di questo genere. Allora, ricevamo! Parliamo di questa guerra dei cent'anni che in realtà non dura cent'anni, come spesso accade, il nome è un po'un arrotondamento perché la guerra dura 113 anni direi, va dal 1337. al 1453, 116 anni, 1337-1453, una guerra molto lunga ovviamente, una guerra che dura più di un secolo, certo non è che si combatte ogni giorno di questo lungo. secolo, ha delle pause, delle riprese, diciamo che si conclude effettivamente dopo più di cent'anni perché finalmente a quel punto Francia e Inghilterra arriveranno a una situazione stabile e definitiva che durerà per molto tempo, però all'interno di questa guerra ci sono più fasi in cui si arriva anche a volte a delle paci parziali, a dei trattati che sembrano mettere fine al conflitto e data poi il conflitto che è stato fatto. chiaramente riprende. Perché Francia e Inghilterra arrivano a scontarci? Quali sono i motivi di attrito tra queste due potenze? Io direi che essenzialmente sono tre. Il primo e forse il più evidente e il più importante motivo è il fatto che il re d'Inghilterra mantiene dei feudi in Francia. Qui dobbiamo ricollegarci a quello che abbiamo detto qualche lezione fa ed eventualmente in descrizione vi metto il link alla conquista da parte dei normanni dell'Inghilterra. Se vi ricordate attorno al il duca di Normandia che si chiamava Guglielmo il Conquistatore, nome che già fa capire che cosa farà, Guglielmo il Conquistatore partì dalla Normandia, cioè dal nord della Francia con le sue belle navi, andò in Inghilterra, invase l'Inghilterra, vinse la famosa battaglia di Hastings e ottenne il trono inglese, cacciando o comunque sottomettendo gli anglosassoni che dominavano in quel momento sulla scena inglese, anche se... appunto c'erano stati contrasti, lotti interne, faide eccetera. Ora da quel momento in poi inizia una nuova dinastia regnante in Inghilterra, la dinastia di Normanni, cioè di gente che proviene dalla Francia. Questi nuovi re normanni rimangono re d'Inghilterra e anzi si stabiliscono a Londra, governano da Londra, però mantengono i vecchi feudi che avevano in Francia, perché mantengono all'inizio il lucato di Normandia e poi... A seconda dei vari conflitti, guerre che si svolgono nel corso degli anni successivi e dei secoli successivi, magari perdono un pezzo di Francia, ne acquisiscono un altro, insomma ci sono dei cambiamenti territoriali piuttosto forti. mantengono dei feudi in Francia. Quindi sono contemporaneamente re d'Inghilterra e vassalli del re di Francia, capite? Perché i nobili francesi avevano una certa autonomia, ma facevano capo ovviamente al re di Francia di cui erano vassalli. Questa cosa ai re di Francia, man mano che passa il tempo, man mano che passano i decenni e poi i secoli, non va proprio tutto. del tutto a Genio ovviamente, come non andrebbe a Genio o a nessun re degno di questo nome, perché avere sul proprio territorio dei pezzi di territorio che appartengono formalmente alla corona francese, ma di fatto sono controllati dagli inglesi, è un problema, è una faccenda problematica, certo mina l'autorevolezza, la forza, il potere del sovrano. Quindi già da tempo i sovrani hanno avuto un'attività di autorevolezza, ma non è stata una attività francesi avevano preso di mira questi possedimenti inglesi in Francia e adesso potrebbe esserci l'occasione buona per cacciare gli inglesi quindi questo è sicuramente un primo importante motivo di lotta di tensione. Ce ne sono anche altri proprio per indebolire la pressione, l'autorevolezza, la forza di questi re inglesi da tempo, aveva stretto delle alleanze, potremmo dire dei rapporti di amicizia con la Scozia, che come sapete è la regione che si trova al nord dell'Inghilterra, tenete presente che oggi Scozia e Inghilterra fanno parte di un medesimo Stato, il Regno Unito, all'epoca non era così, l'Inghilterra era uno Stato a sé, la Scozia era uno Stato a sé, due Stati con confinanti. Ovviamente questi due stati, inglesi e scozzesi, non si amavano molto, come forse neppure oggi più di tanto, erano spesso in lotta e in contrasto tra loro e la Francia proprio per mettere in difficoltà gli inglesi aveva stretto da un po'di tempo dei buoni rapporti, dei rapporti d'amicizia con la Scozia e questo è stato un'altra è un ulteriore elemento di difficoltà dei rapporti tra Francia e Inghilterra, la Francia e Inghilterra si vedono come nemici, acerrimi nemici e sarà così tra l'altro per molto tempo, non certo solo per il Medioevo. Infine il terzo motivo di contrasto erano le Fiandre, le Fiandre sono una regione più o meno nell'attuale Belgio diciamo, che si erano sviluppate molto, arricchite molto perché insieme ai comuni italiani erano in quel momento la zona più ricca d'Europa dove c'erano i migliori centri artigianali, dove c'erano le migliori i migliori mercati dove le merci viaggiavano. Queste fiandre erano ufficialmente sotto il dominio dell'area di Francia che accampava diritti su queste terre, anche se poi anche lì c'erano dei comuni di fatto, quindi si autoamministravano per molti versi, però sicuramente erano legate formalmente all'area di Francia, ma economicamente erano legate soprattutto all'Inghilterra, perché l'Inghilterra esportava lì nelle fiandre la sua lana e e la lana inglese veniva lavorata nelle fiandre, veniva tessuta, si lavorava a livello artigianale, quasi industriale potremmo dire. Quindi gli inglesi avevano tutto l'interesse che le fiandre rimanessero libere, anzi diventassero sempre più libere dall'influenza francese, mentre la Francia aveva tutto l'interesse che le fiandre rimanessero assoggettate e anzi finissero ancora più sotto contro la loro terra di Francia. Ecco, come vedete i motivi di interesse contrastanti tra Francia e Inghilterra sono molti ed effettivamente nel 137 questi, poi c'è un caso sbelli di cui adesso vi parlerò, ma questi motivi portano allo scoppio della guerra di Centanni. Come vedete i motivi che vi ho allungato finora non sono motivi religiosi, non c'entra nulla la religione, vi ho parlato di motivi politici, geopolitici, se volete, di motivi economici. Effettivamente la guerra di Centanni è importante anche perché segna un cambio di prospettiva nel tempo. campo delle guerre medievali. Fino ad adesso noi abbiamo parlato di guerre, un po'più che di guerre, di mosse dei veri imperatori per assoggettare i territori che si ribellavano, quindi di controllo del territorio, ma le guerre che abbiamo parlato sono state soprattutto le crociate, cioè le guerre che l'Europa cristiana conduceva contro l'Islam infedele e al limite contro l'Europa greco-ortodossa, quindi guerre motivate comunque dalla religione. Poi abbiamo detto... c'erano anche a volte motivazioni economiche, certo c'erano anche altre motivazioni, sicuramente, ma la motivazione religiosa era quella ritenuta principale, o quantomeno quella che faceva da cappello, che copriva tutte le altre motivazioni, difatti si parlava all'epoca di guerra santa, se non addirittura di guerra giusta, la guerra contro l'infedele era una guerra moralmente giusta, perché? Perché era una guerra a cui Dio ci chiamava, quindi per il cristiano dell'epoca, per il cristiano del medioevo. muovere guerra era quasi un dovere perché appunto ripeto c'era una motivazione religiosa morale dietro a queste guerre nel caso della guerra dei cent'anni questa motivazione morale o religiosa religiosa non c'è per nulla. Francia e Inghilterra sono entrambi paesi cristiani, paesi cattolici. Francia e Inghilterra non litigano per questioni religiose, litigano per questioni di influenza politica, per questioni di autorità, per questioni di economia soprattutto. Quindi qua si vede già un passo avanti, diciamo, stiamo andando verso l'Europa moderna, non che anche in Europa moderna ci saranno guerre a carattere religioso, ne parleremo molto, però l'elemento religioso verrà proprio... sarà a volte più una scusante, a volte più una motivazione insieme però a tante altre. Le motivazioni economiche vanno crescendo perché cresce anche l'economia dell'Europa, finché l'Europa era stata povera. stata insignificante o quasi dal punto di vista economico, in fondo l'economia non smuoveva le merci e non smuoveva neanche le guerre e gli eserciti, ora che le cose iniziano un po'alla volta ad andare meglio, che inizia ad esserci un po'di benessere, almeno in alcune zone dell'Europa, questo benessere fa gola e ovviamente questo smuove anche gli intenti militari. Poi nel caso della guerra dei cent'anni, come vi dicevo prima, c'è un casus belli. In particolare tra tutte queste motivazioni c'è la classica goccia che fa traboccare il vaso ed è costituito dal fatto che il re d'Inghilterra, Edoardo III, che era figlio di una delle figlie di Filippo il Bello, quindi era re d'Inghilterra, ma allo stesso tempo anche nipote di Filippo IV, re di Francia, che era suo nonno, uno dei suoi nonni. questo Edoardo III a un certo punto dice in Francia sul trono c'è un certo Filippo VI di cui lui è in fondo imparente perché sono cugini ma in linea dinastica secondo me il trono di Francia aspetta a me Edoardo III. Sono imparentato con il re di Francia, ho feuri in Francia, discendo dalle stesse famiglie, ho più di detti io di Filippo VI, quindi tento di invadere la Francia. Edoardo III, convinto che il suo esercito sia superiore a quello francese, in effetti non ha tutti i torti al momento, decide di tentare il colpo-coppo e invadere la Francia e dà il via in questo modo alla guerra dei cent'anni. Ripeto, i due protagonisti all'inizio sono, da un lato Edoardo III, re d'Inghilterra, dall'altro. altro, Filippo VI re di Francia. Vediamo che la guerra durerà più di 100 anni e i sovrani si alterneranno ovviamente, ne moriranno e nasceranno molti altri. Però l'obiettivo del re d'Inghilterra è diventare anche re di Francia, l'obiettivo è quello di unificare le due corone, di creare una grande potenza, molto molto rilevante dal punto di vista geografico anche, che prenda Francia e Inghilterra. Perché vi dicevo che Edoardo III aveva fiducia nel suo esercito? Perché effettivamente l'esercito inglese in tutta la prima fase di questa guerra era... è decisamente meglio organizzato di quello francese, ottiene grandi vittorie, l'Inghilterra quando invale la Francia porta avanti molto bene le sue battaglie, perché? Allora intanto dobbiamo pensare a come erano costituiti gli eserciti, quello francese e quello inglese, quello francese era un esercito che potremmo tranquillamente definire ancora molto antiquato, nel senso che l'elemento cardine delle truppe e delle forze dell'esercito era costituito dalla cavalleria. La cavalleria era stata effettivamente fino a quel momento, soprattutto nel Medioevo, una forza d'urto importante, aveva costituito una forza d'urto importante all'interno degli eserciti, la cavalleria era formata principalmente da nobili che avevano il loro bel cavallo, che avevano la loro bella armatura e che attaccavano con grande velocità per il tempo quantomeno i reparti nemici. Ovviamente la cavalleria aveva una forza d'urto, una forza d'impatto notevole perché quando arrivavano questi cavalli con questi questi uomini armati e con l'armatura contro una truppa di fanti o di nemici relativamente organizzati, questa cavalleria portava scompiglio, portava rottura delle linee nemiche e aveva un impatto notevole sulle battaglie fino a quel momento. Ma questa cavalleria francese ha anche un difetto, era formata principalmente da nobili e i nobili, come già prima di questo 1300 euro. rotti, ma anche adesso, sono tendenzialmente orgogliosi del loro ruolo, orgogliosi della loro indipendenza, poco propensi ad obbedire agli ordini. I nobili che aiutavano il re durante le battaglie si ritenevano spesso alla pari col re, non c'era la disciplina militare a cui siamo abituati oggi, il nobile era un alleato del re più che un dipendente, un sottomesso al re. Questa era la mentalità dei nobili del tempo. Quindi la cavalleria certo attaccava, ma la sua forza d'urto era notevole quando attaccava in maniera compatta, quando cioè tutti i cavalieri costituivano un corpo unico in un certo senso che si muoveva all'unisono. diciamola così, se arrivavano tutti insieme secondo una certa, certi movimenti, una certa tattica di battaglia potevano risultare decisivi, ma questi cavalieri, questi nobili spesso avevano un atteggiamento piuttosto anarchico all'interno delle battaglie, cioè poco propensi a dover dire agli ordini, volevano fare il testo a loro e quindi difficilmente il corpo della cavalleria agiva davvero, ripeto, all'unisono, ognuno, certo alcuni lavoravano bene, ma molti potevano andare a lavorare di testa propria. Questo faceva sì che la forza adulta della cavalleria fosse in tutto sommato meno incisiva di quanto ci si potesse aspettare. Ma poi gli inglesi, per sfruttare ancora meglio questa forza, questa debolezza ormai dell'esercito francese, creano, o meglio allestiscono, diciamo così, un nuovo reparto che si rivelerà estremamente efficace durante questa guerra di cent'anni, che è quello degli arcieri. Gli inglesi cioè formano... dei reparti molto preparati di arcieri che possono colpire chiaramente con l'arco e le frecce a lunga distanza, quella che oggi chiameremo artiglieria, all'inizio non c'è ancora l'artiglieria, vedremo che compare durante questa guerra dei cent'anni, ma all'inizio ci sono gli arcieri, gli arcieri possono anche averla meglio della cavalleria in fondo, perché la cavalleria attacca, ma la cavalleria per attaccare davvero deve arrivare a contatto con il nemico, gli arcieri non hanno bisogno di entrare a contatto con il nemico, possono mettersi su un'altura lì vicino, su un piano, su un piano, su un piano, su un piano, su un punto strategico del campo di battaglia e iniziare a far fioccare le loro frecce contro la cavalleria stessa che quindi può essere abbattuta o comunque frenato a comunque trovare ostacolo nel lavoro di questi arcieri che poi possono anche ovviamente rivolgersi contro l'affanteria eccetera questa artiglieria tra virgolette questi arcieri hanno un ruolo molto importante soprattutto perché sono ben addestrati questi arcieri inglesi sono piuttosto precisi uso dell'arco e della freccia e poi sono molto disciplinati, perché questo reparto non viene formato con i cavalieri, con i nobili inglesi, i nobili inglesi non entrano tra gli arcieri, l'attività degli arcieri viene demandata soprattutto ai contadini che vengono arruolati per questa guerra, quindi gente che non ha questo orgoglio simile ai cavalieri e ai nobili, anzi i contadini sono abituati ad obbedire, quindi quando li si addestra per bene, quando li si manda a combattere. fanno quello che gli viene detto, stanno compatti se gli viene detto di star compatti, si spostano se gli viene detto di spostarsi, lanciano le loro frecce nel momento in cui gli viene detto di lanciare le loro frecce. Effettivamente questa scelta strategica si rivela vincente e gli inglesi ottengono una serie di vittorie molto importanti, ad esempio ottengono una vittoria importante a Cressy, un'altra importante a Calais e infine un'ultima di questa iniziale fase di guerra importantissima a Poitiers. scrive poi Thiers, ma è una città famosa della Francia, siamo già con la battaglia di Poitiers al 1356, quindi la guerra è iniziata già da più di dieci anni, a quasi vent'anni, però di fatto tutte le principali battaglie sono state vinte dagli inglesi. Questa battaglia di Poitiers, ripeto, 1356, è importante poi tra l'altro perché gli inglesi, oltre a sbaragliare l'esercito francese, si riescono anche a catturare il poesia. il re di Francia, che non è più Filippo VI perché sono passati appunto quasi vent'anni, adesso è un successore di Filippo VI che si chiama Giovanni II. Tutto questo porta nel giro di pochi mesi alla firma di una prima pace, che effettivamente potrebbe anche essere una pace finale, perché gli inglesi hanno avuto decisamente la meglio finora, almeno in maniera molto netta, sui francesi. Questa pace è la pace di Bretigny, Firmata nel 1360, quindi quattro anni dopo la battaglia di Poitiers. questa pace di Bretigny è importante perché gli inglesi ottengono tanta roba i francesi avendo perso quasi tutte le più importanti battaglie sono costretti a cedere molti territori soprattutto ottengono una grande fetta della Francia, gli inglesi la parte tutta sud-occidentale della Francia finisce in mani inglese gli inglesi ottengono anche la città di Calais che invece è più a nord, la città di Calais è in... diciamo di fronte alla costa inglese dove il passaggio tra l'Inghilterra e la Francia è più ristretto e in più ottengono anche un forte riscatto perché ovviamente gli inglesi dicono noi abbiamo catturato il vostro re, volete indiretto il vostro re, ci pagate il riscatto e ottengono tanta roba anche lì. Quindi sembra nel 1360 che gli inglesi abbiano vinto questa guerra che tra l'altro già durava da una ventina abbondante di anni. In realtà però questa è solo la prima fase di questo conflitto perché ci sarà anche una seconda fase in realtà in cui all'inizio gli inglesi avranno anche lì la meglio però poi i francesi recupereranno questa seconda fase che si svolge nel quattrocento soprattutto ha un esito inizialmente ancora più tragico per la Francia. La Francia ha tutta una serie di problemi perché già il cattivo esito della prima fase ha fatto sì che si siano rinfocolate, rafforzate delle lotte interne per i poteri. Cioè ci sono delle vere e proprie faide, quasi una guerra civile interna tra vari nobili che si fanno la guerra tra loro più che allearsi contro gli inglesi. Quindi questo rappresenta un momento, una situazione di estrema debolezza per la Francia. la Francia, in più c'è il problema che il re attuale di Francia, perché Giovanni II poi muore anche lui, c'è un nuovo re che si chiama Carlo VI e questo Carlo VI è un re molto debole intanto, che quindi non riesce a controbattere le iniziative inglesi, ma poi è anche affetto da turbe mentali, è pazzo sostanzialmente e questo chiaramente indebolisce notevolmente di nuovo le difese francesi, Carlo VI avrebbe un figlio. che si chiama anche lui Carlo e poi diventerà più avanti Carlo VII, che invece avrebbe voglia di resistere gli inglesi, avrebbe forse anche le capacità per resistere gli inglesi, ma il padre per il momento non gli dà spazio, non gli dà corno, anzi proprio per la cattiva gestione di Carlo VI, questo Carlo VII a un certo punto viene addirittura escluso completamente dalla lotta. Ci sono anche qui delle battaglie importanti, la più importante di tutte probabilmente è la battaglia di Asincur. celebre battaglia medievale francese vinta di nuovo dagli inglesi, in cui gli inglesi tra l'altro si alleano, non combattono più da soli contro i francesi, ma decidono di sfruttare queste divisioni interne alla Francia, all'altone limitrof e allearci con i borgognoni. La Borgogna era, esiste ancora oggi la Borgogna, è una regione della Francia oggi, all'epoca era una regione che sperava di indebolire la corona francese perché era chiaro che la corona francese sperava di espandersi verso quella zona. in questa zona della Borgogna si trova più o meno al confine vicino tra la Francia e la Svizzera, per capirci, magari ve la mostro anche a video, ed era relativamente forte in questa fase la Borgogna, anche militarmente, quindi inglesi e borgognoni alleati contro i francesi, la situazione diventa veramente tragica per la Francia, la battaglia di Nekur che si svolge nel 1415, vede gli inglesi trionfare, addirittura prendersi tutta la Normandia, quindi non più solo la parte sud-occidentale, ma anche verso nord e conquistare addirittura Parigi, cioè la Francia sembra vicina, vicinissima al collasso. Poco dopo viene firmato un trattato da Carlo VI, trattato di Troyes, si scrive Troyes ma si legge Troyes, allora... Questo trattato di Troyes è importante perché Carlo VI addirittura arriva a diseredare il suo figlio Carlo, quello che è detto diventerà Carlo VII, che viene proprio cacciato, escluso dalla linea di successione, e nominare come suo futuro erede il re d'Inghilterra. Quindi, quando Carlo VI firma questo trattato, di fatto si arrende, perché se nomina come suo erede il re d'Inghilterra, vuol dire che quando io morirò, la corona inglese e la corona francese si uniranno e gli inglesi avranno vinto tutto. Ok? Questo è il momento davvero più basso per la Francia perché sembra davvero aver perduto tutto. Ma come vi dicevo Carlo VII, il figlio di Carlo VI, non sta a guardare, decide di muoversi e soprattutto entra in scena un nuovo attore, o meglio una nuova attrice, una giovane ragazza che si chiama Giovanna d'Arco. Chi è questa ragazza? Si tratta proprio di una adolescente, di una giovane ragazza del sud della Francia che vive come tutti i francesi gli eventi di questa guerra di cent'anni senza poter far nulla. ma questa giovane ragazza a un certo punto ha una visione, una serie di visioni, ritiene che Dio e la Madonna le parlino e le chiedono di salvare la Francia. Questa giovane ragazza lascia il suo paese d'origine, si sposta verso le truppe di Carlo VII, che ancora lui sta tentando di organizzare una difesa, l'ultima sereno tentativo di difesa contro gli inglesi, chiede udienza a Carlo VII, gli vuole dire guardate... Sire che io, anche se non è ancora re, che io ho avuto questa visione e devo guidare le truppe contro gli inglesi, la prendono per matta ovviamente, all'inizio la prendono tutti per matta perché è una ragazzina giovane senza nessuna preparazione militare, poi donna, peggio che peggio perché tenete presente che le donne erano fortemente svalutate, gli eserciti erano composti solo da uomini ovviamente al tempo. Quindi la prendono esattamente come un esaltato, come una matta che ha le visioni, ma che non siano visioni reali ovviamente. In realtà lei insiste, insiste parecchio, riesce in qualche modo a farsi ascoltare, soprattutto riesce a farsi credere a un certo punto, o almeno a generare il beneficio del dubbio, a avere il beneficio del dubbio, diciamola così. e si mette davvero alla testa delle truppe francesi desiderosa di provare il suo valore anche infiammandole con discorsi tra il patriottico, il nazionalistico e il religioso. Dio ci chiama a difendere la nostra nazione, a difendere la Francia. Paradossalmente questa ragazzina ha successo perché già nel 1429 le truppe di Carlo VII, guidate però da Giovanna, infiammate, spinte, sospinte da Giovanna, riescono a conquistare la città di Orléans, che è una città francese, più o meno nel mezzo della Francia, molto importante perché era una delle città decisive per controllare i territori degli snodi, soprattutto le vie di comunicazione della Francia. Quindi questa vittoria di Orléans ha un grande impatto emotivo sulle truppe francesi che dicono che fino ad ora abbiamo sempre perso ma forse possiamo vincere, forse non è detto che la sconfitta sia già scritta, forse possiamo invertire la tendenza di questa guerra. Ora Giovanna diventerà famosa come la pulsella di Orléans, cioè la ragazza di Orléans, quella che ha guidato le truppe alla conquista di Orléans e da lì in poi effettivamente l'esercito francese inizierà a inanellare una serie di truppe. importanti di vittorie che cambieranno completamente l'agito della guerra, dopo aver subito per un secolo praticamente, i francesi così rinforzati, almeno moralmente, da Giovanna riescono a cambiare le fatti della guerra. Purtroppo per Giovanna la ragazza non può godersi queste grandi vittorie perché nei giro di pochi mesi viene catturata dai borgognoni che la passano agli inglesi e gli inglesi la processano per stregoneria, è una che dice di vedere Dio. ma si è inventata tutto, è una strega, viene processata e nel 1431, quindi un paio di anni dopo aver fatto queste prime geste importanti, viene messa a rogo e uccisa dagli inglesi. L'idea degli inglesi sarebbe quella di, così, tagliando la leadership, uccidendo quella che ha guidato i francesi alla riscossa, i francesi diventeranno di nuovo battibili, riusciremo a sconfiggerli di nuovo. In realtà non è così, perché la morte di Giovanna, anzi, infiamma ancora di più le truppe francesi, le rende ancora più convinte della necessità di cacciare gli inglesi ed effettivamente l'esercito francese inizia a, o meglio continua, a ottenere importanti vittorie. La guerra si conclude, come vi dicevo, nel 1453, quindi dura ancora qualche anno. Carlo VII intanto si è fatto incoronare re di Francia e però alla fine riesce nell'intento. La guerra si conclude favorevolmente per la Francia e invece negativamente per l'Inghilterra perché era stata vicina alla vittoria totale, potremmo dire, l'Inghilterra e alla fine perde tutto praticamente. Le rimane solo per qualche anno la città di Calais, appunto il porto vicino sulla Manica, ma tutti gli altri domini che aveva conquistato precedentemente, quindi la Normandia a Parigi, sulla Francia, vanno tutti perrutti e tornano tutti in mano al re di Francia. Quindi è importante questa guerra anche perché da... Dall'esito di questa guerra poi nasceranno la Francia come la conosciamo oggi, più o meno, poi i confini varieranno un po'ma grosso modo siamo lì, e l'Inghilterra come la conosciamo oggi. Si vanno definendo i due stati nazionali veri e propri. C'è due stati in cui c'è un'unità geografica, c'è un potere centrale, quello del re, e c'è un'unità anche linguistica e nazionale, cioè nel senso quelli che parlano francese stanno sotto il re di Francia, quelli che parlano inglese stanno sotto il re di Inghilterra, questo in senso di... Per questo si parla di stati nazionali, perché si inizia a trovare una coincidenza, ancora magari non totale, ma ci si avvicina molto, una coincidenza tra stato e nazione. La nazione, come sapete, non è lo stato. In storia si distinguono questi due termini, anche se nel linguaggio comune a volte li si usa come sinonimi. Lo Stato è l'entità politica, cioè lo Stato francese, lo Stato italiano, che ha certi confini, che ha un certo governo, che ha un certo sovrano in questo momento, che ha certe leggi. La nazione, invece, è non l'entità politica, ma l'insieme delle persone. che costituiscono la nazione, cioè l'insieme di un popolo che parla la stessa lingua, che all'epoca segue la stessa religione, che segue gli stessi usi e costumi, che si sente parte di una comunità. chiaramente esiste uno stato francese ed esiste una nazione francese che grosso modo coincidono esiste uno stato inglese ed esiste una nazione inglese che grosso modo coincidono in italia per l'epoca potrebbe darsi che possiamo anche forse dire che esista inizia a resistere inizia a resistere un barlume di nazione italiana se ne potrebbe molto discutere ma non esistono stato italiano oppure L'Italia di oggi è uno Stato quindi confini, leggi, governi, parlamento eccetera e c'è una nazione italiana potremmo anche dire che la nazione italiana è forse più ampia dello stato italiano perché forse prende anche che so gli svizzeri italiani per dire o i san marinesi capite magari non prende gli altoatesini che magari si sentono più tedeschi che italiani quindi loro costituiscono una nazione diversa all'interno dell'italia capite quindi concetto di nazione concetto di stato sono due concetti che oggi spesso tendono a coincidere, non proprio totalmente, ma tendono a coincidere. Nel Medioevo per molto tempo non erano coincisi. Pensate, quando gli inglesi avevano i domini in Francia, è chiaro che lì non c'era coincidenza tra nazione e Stato, ma che adesso, dopo la guerra dei cent'anni, tendono invece a iniziare a coincidere, almeno in Francia e almeno in Inghilterra. Iniziano a nascere quelli che appunto verranno chiamati gli Stati nazionali. Questo è l'esito della guerra dei cent'anni, ma... Prima di chiudere questo video, che non è neanche stato troppo lungo rispetto ai nostri standard finora, vorrei trarre alcune conclusioni, sottolinearvi alcune conseguenze di questa guerra, perché questa guerra dura tanto, è importante militarmente, è importante geograficamente, ma è importante anche perché apre una pagina nuova della storia europea, soprattutto della storia militare europea, perché dopo la guerra dei cent'anni ci si rende conto che Bisogna cambiare un po'le cose e Francia e Inghilterra iniziano già a cambiarle e gli altri paesi arriveranno poi nei decenni e nei secoli successivi. Cosa bisogna cambiare? Intanto ci si rende conto che per fare questa guerra che è durata davvero più di un secolo, con pause, riprese, si è durata tantissimo, c'è stato bisogno di eserciti che potremmo quasi definire permanenti. Fino a quel momento, fino a questa fase, gli eserciti non erano simili agli eserciti che conosciamo oggi. Noi sappiamo che oggi ogni paese ha il suo esercito, che è formato da militari, ufficiali, eccetera, che lo fanno per lavoro, cioè vuol dire che entrano nell'esercito tutti giovani, fanno a volte carriera, a volte no, ma vengono stipendiati dallo Stato per essere sempre pronti anche se non c'è una guerra, l'Italia ha un suo esercito numericamente abbastanza contenuto, ma ce l'ha ed è pronto anche se l'Italia non è in guerra, si addestra, si prepara, fa i suoi lavori, i suoi corsi, di addestramento, di preparazione e così via, anche se magari in quel momento l'Italia non è in guerra. l'Italia, per la Francia, per il Regno Unito, per la Germania, per tutti i paesi del mondo, tutti i paesi del mondo hanno un esercito permanente, si dice, cioè sempre in servizio, attivo, perché quando uno va in pensione esce, però c'è un corpo di soldati sempre pronto e stipendiato tutto l'anno dallo Stato. Nel Medioevo fino almeno al 300 non era così, gli eserciti venivano organizzati a seconda delle guerre, non c'era un esercito sempre pronto, ma quando c'era una guerra si... organizzava l'esercito, si creava l'esercito, quindi si andava in cerca di uomini che poi si pagavano ovviamente per la durata della guerra e quando la guerra finiva questi uomini venivano rimandati a casa, non rimanevano più in servizio, ma soprattutto gli eserciti erano formati a volte da uomini pescati qua e là, ma soprattutto da contingenti forniti dai nobili, cioè i nobili quando il re voleva fare una guerra chiedeva ai suoi nobili, noi dobbiamo fare una guerra di questo tipo, mi date degli uomini? E i nobili? dislocati nei loro vari feudi mandavano degli uomini e spesso andavano anche loro ovviamente questo era un problema per vari motivi primo perché appunto l'esercito che veniva formato di volta in volta, bisognava in un certo senso convincere, addestrare le persone a partecipare alla guerra di volta in volta non era preparatissimo in genere secondo elemento i re dipendevano molto dai nobili in questo modo, cioè se i re ogni volta che volevano muovere guerra, volevano chiedere uomini ai nobili, volevano chiedere in un certo senso l'aiuto, la collaborazione dei nobili, è chiaro che questo li rendeva ricattabili, li rendeva dipendenti dai nobili, perché i nobili potevano chiedere in cambio qualcosa, vuoi fare la guerra? Bene, però in cambio tu ci dai questo, tu ci dai quest'altro, capite? Quindi il re aveva un potere sempre mediato, che doveva sempre scendere a compromessi con i nobili e questo lo indeboliva ovviamente. e poi chiaramente in una guerra così lunga come la guerra dei cent'anni questo metodo non poteva più di tanto funzionare tra l'altro vi ho detto che gli inglesi introducono il corpo degli arcieri ben addestrati, quindi diventa anche evidente che nelle guerre future non si potrà raccattare sulla truppa come capita, ma bisognerà formare dei corpi addestrati e per addestrarli bene c'è bisogno di tempo, questo lo si capirà un po'alla volta, lo vedremo tornare questo tema nel 600, cioè due o tre secoli dopo, quella guerra dei 30 anni di cui c'è un video, se volete vi metto il link in descrizione, noi vi parliamo proprio dell'addestramento, che gli eserciti a ferma lunga, però intanto bisogna cercare di formare un esercito. nuovo. Ecco la Francia alla fine della guerra dei cent'anni effettivamente decide di mantenere in servizio i propri uomini, non li manda a casa e forma il primo esercito permanente. Un esercito permanente ancora molto contenuto, sono circa 25.000 uomini se non ricordo male, qualche migliaio di uomini, però è già qualcosa, ecco per la storia del Medioevo è già una bella svolta. Un esercito permanente che permette al re di Francia di non dover chiedere sempre gli uomini. ai suoi nobili, ai suoi ferratari, ai suoi vassalli e che permetta di addestrarli. C'è un problema però ovviamente, se io creo un esercito permanente e quindi ho 25.000 uomini alle dipendenze dello Stato, io questi 25.000 uomini devo pagarli, devo stipendiarli, devo dar loro da mangiare. E lo Stato del tempo non ha i soldi per dare da mangiare a 25.000 uomini. Lo Stato del tempo, la Francia, l'Inghilterra stessa e altri paesi non hanno un grande giacimento. gettito fiscale, sappiatelo, i re certo sono ricchi, sì abbastanza, ma le casse dello Stato sono piuttosto povere, quel poco che c'è viene speso per le spese del re, diciamola così, mentre le casse dello Stato non hanno grandi entrate, non esistono ancora le imposte dirette che verranno valate proprio adesso, inizieranno a essere valate in conseguenza dei bisogni finanziari dei vari eserciti e anche le imposte indirette sono molto limitate. ora vediamo quali, ve lo spiego dopo una brevissima pausa quali sono le risorse finanziarie che i re iniziano a mettere in campo adesso per pagare questi grossi eserciti esistono infatti generalmente due tipi di tasse, due tipi di imposte ne parleremo spesso, adesso ve lo spiego brevemente magari in futuro farò anche un video del dizionario di storia per spiegare meglio più in dettaglio questo aspetto le tasse vengono, le imposte vengono generalmente divisa in imposte dirette e imposte indirette ancora oggi. Le imposte dirette sono quelle che si pagano. sui beni o sui redditi. Ad esempio, voi sapete che ogni adulto italiano lavoratore paga le tasse, si dice, no? Cioè deve fare il 730, deve fare l'unico, deve fare la richiarazione dei redditi in cui dichiara quanto ha percepito nell'anno e in base a quanto ha percepito pagare le tasse. Queste sono le imposte dirette, imposte sul reddito oppure paga le tasse sulle proprietà, sulle case, sulle terre, eccetera. Queste sono sempre imposte dirette, vuol dire che lo Stato ti fa pagare una tassa direttamente sulla base di quanto hai guadagnato o sulla base di quanto possiedi. Sono imposte chiaramente proporzionali al tuo reddito. Hai guadagnato tot, paghi tot altro che è proprio proporzionale a quanto hai guadagnato. Hai tante terre, paghi di più. Hai poche terre, paghi di meno. Queste sono le imposte dirette. Le imposte indirette invece sono quelle imposte che sono uguali per tutti. e che non si pagano sul reddito o sulle proprietà, ma si pagano sui consumi, diciamola così. Ad esempio l'IVA oggi è un'imposta indiretta, voi sapete quando andate a comprare un libro, andate a comprare un'automobile, andate a comprare un televisore, andate a comprare un'automobile, comprare quello che volete c'è il costo più iva se guardate magari sull'etichetta scritto iva inclusa cosa vuol dire che voi pagate che sa un libro rimano sui libri forse è un iva ridotta non vorrei fare un esempio stupido facciamo un esempio sul sulle automobili voi pagate e comprate un'automobile costa 10 mila euro allora in realtà quei 10 mila euro non sbanno tutti al alla concessionaria, alla fabbrica che ha fatto l'auto, ma solo il 78% di quello che pagate, quindi 7800 euro vanno alla concessionaria e a chi ha prodotto l'auto, mentre il 22% va in IVA, perché l'IVA è il 22%, quindi cosa vuol dire? Va allo Stato, è una tassa che voi pagate sia che siete ricchi, sia che siete poveri, sia che abbiate un grande rete. sia che abbiate un piccolo reddito. Quindi, comprate una cosa, una quota va allo Stato, quella è un'imposta indiretta. Adornate a fare benzina, voi supponete che ci sono le CISE, le avrete sentito nominare mille volte, bene, le CISE, cosa vuol dire? Una parte di quello che è pagato per la benzina va al benzinaio, all'industria, alla raffineria, eccetera. Il resto va allo Stato, come tassa, eccetera, eccetera, eccetera. Ora, tutte queste imposte indirette sono sempre tassazioni all'epoca. In Medioepoca come erano messi? Allora fino più o meno a questa età c'erano alcune imposte indirette, le gabelle così meno chiamate, ad esempio passavi un ponte e dovevi pagare una tassa, ti servivi di una certa strada e dovevi pagare una tassa, ecco quelle lì si pagavano, ma erano abbastanza poche tutto sommato, non c'erano invece imposte dirette. In conseguenza della guerra dei cent'anni e soprattutto in conseguenza dei costi della guerra che si fanno sempre più grandi, bisogna mantenere l'esercito, la guerra è costosa, gli stati iniziano a introdurre tasse nuove. Intanto iniziano a introdurre le imposte dirette, cioè le imposte che si pagano sulle proprietà e sui redditi. Attenzione, inizialmente queste imposte dirette, anzi inizialmente per secoli, saranno dirette solo a chi non è nobile. I nobili non pagano tasse in genere, i nobili non pagano imposte, pure la chiesa paga imposte. Però contadini sì, piccoli artigiani sì, allora loro imponiamo queste imposte dirette. E quindi si inizia a prendere qualcosa da lì, le tasse portano un po'di soldi nelle casse dello Stato. In più anche le imposte indirette vengono ampliate perché se all'inizio erano poche gabelle, adesso si inizia a chiedere ad esempio anche si imporre dei dazzi. I dazzi sono delle imposte indirette che si pagano sulle merci che vengono dall'estero. Quando importi una merce da un altro paese, lo Stato ti ci mette sopra una tassa, che viene chiamato dazio, dazio doganale, per ricavare dei soldi dalla vendita di un bene straniero. Ora, questo sistema si inizia a espandere e inizia chiaramente a pressare la classe produttrice, gli artigiani, i contadini, che prima, tutto sommato, pagavano poche tasse, adesso per la volta si vedono... per crescere il carico fiscale, la pressione fiscale, cosa che genera ovviamente anche malcontento un po'alla volta, soprattutto perché poi vi ricorderete nel 300 non solo c'è la guerra dei cent'anni ma c'è pure la crisi dovuta alla peste, insomma è davvero un gran problema. grave, un gravissimo problema, quindi sicuramente questo è un elemento nuovo. In più c'è da dire un'ulteriore cosa riguardo alle guerre e al fabbisogno di soldi, vi ho detto che bisogna che le casse dello Stato si rimpinguino perché bisogna mantenere un esercito che rimane al lavoro permanentemente, bene, vero? Non solo, bisogna anche pagare nuove armi, ci sono sulla scena soprattutto, non tanto all'inizio ma verso la seconda fase della guerra. guerre dei cent'anni, nuove armi che vengono utilizzate, nuove armi che sono particolarmente costose, ad esempio fa la sua comparsa la polvere da sparo sulla scena europea che all'inizio viene utilizzata soprattutto per i cannoni, ci sono i primi cannoni che vengono usati, queste guerre cannoni che sono molto costosi inizialmente, quindi di nuovo lo Stato ha bisogno di soldi e anche molto difficili da spostare, sono pesantissimi, sparano un colpo ogni morte di Papa, non pensate ai… i cannoni delle guerre mondiali che fanno un tiro incrociato e infinito. Sono cannoni pesanti, costosi e difficili da muovere e difficili da orientare. Cosa vuol dire questo? Che i cannoni hanno una loro utilità ma vengono usati non tanto in battaglia, inizialmente, dove sarebbe difficile con le truppe che si muovono riuscire a direzionare il colpo di cannone, vengono usati inizialmente soprattutto durante gli assedi che comunque ci sono e sono frequenti. Perché durante gli assedi? Perché quando si assedia una città ovviamente le truppe difensive e i cittadini si chiudono dentro le mura della città e fuori sta l'esercito nemico che vuole penetrare, ma penetrare in città è molto difficile perché le mura sono... alte quando sapete gli eserciti si lanciavano cercando di risalire le mura era facile per chi si difendeva all'interno buttare olio bollente o usare archi e frecce o armi per cacciare giù chi tentava di risalire le mura Quindi le mura erano difficili da attaccare, certo l'assedio poteva durare mesi e affamare la cittadinanza e poi portare la città a cercare di arrenderci, però se non c'era modo di farle, cioè se bisognava fare in fretta la città diventava difficile da espugnare. Con i cannoni però tutto questo non è più tanto vero perché una volta che io ho anche solo 3-4 cannoni e gli faccio sparare dei colpi contro le mura ovviamente può anche sparare un colpo ogni due ore il cannone per carità ma mi basta e avanza perché i colpi di cannone fanno breccia nelle mura, fanno cadere le mura, rendono impossibile difendersi all'interno delle mura, è più facile l'assalto. Ora capita questa cosa, gli eserciti... iniziano ad adottarsi di cannoni, cosa che però rende difficile perché bisogna pagare tanto, prima cosa. E soprattutto ha un altro effetto anche, che per le città diventa molto più difficile difendersi, non solo per le città, ma anche per i signori feudali diventa molto più difficile difendersi. Cosa voglio dire? Se i cannoni costano tanto, chi può permetterseli? Non può permetterseli il signore feudale, può permetterseli solo il re, perché solo il re... re inizia a imporre queste tasse nuove e inizia ad avere begli introiti che gli permettono di spendere per comparsi i cannoni. I nobili certo loro hanno un po'di tasse, chiedono un po'di cose ai loro contarini, ma i loro contarini sono pochi numericamente perché un signore, un nobile è signore di una regione, non di tutto il paese, quindi ha pochi uomini sotto di sé, pochi uomini che pagano le tasse e quindi ha relativamente pochi soldi e quindi non può permettersi di solito questi grandi cannoni. E quindi prima cosa i ragazzi che il re hanno i cannoni, i nobili no, già squilibrio, se un nobile volesse ribellarsi al re saprebbe che parte svantaggiato, non solo. Se un nobile vuole ribellarsi al re, vuole fare guerra al re, fino a quel momento il nobile poteva anche cercare di tenere testa al re rifugiandosi nelle città fortificate, dietro le mura, dentro i castelli, ben fiducioso che il re pur arrivando con le sue truppe davanti al castello, davanti alle città fortificate, avrebbe fatto molta fatica a cercare di entrare in questo castello, in questa città fortificata. Ora non è più così, perché il re ha i cannoni e se anche tu ti nascondi dentro a un castello, il re con i cannoni arriva e il castello te lo butta giù o comunque ti fa brecciare il castello e quindi ti rende impossibile difenderti a lungo andare. Questo indebolisce la posizione dei nobili un po'alla volta e invece rafforza la posizione dei re e quindi porta ancora più avanti quel discorso di stato nazionale, direi anche stato moderno, che si sta avviando a nascere. in cui il sovrano non deve più scendere a patti con i suoi nobili, non deve più chiedere permesso ai suoi nobili per fare le cose, ma in cui il potere è accentrato. L'uso della forza è demandato solo al re. Solo il re può avere un esercito, solo il re può avere una polizia, solo il re può usare la forza, il re o comunque l'organismo centrale. Questo è quello che un po'alla volta sta... formandosi in Francia, in Inghilterra e in altri paesi europei. Sta nascendo uno Stato moderno e accentrato. Ultima cosa da dire, sempre per... legato a questo movimento di rafforzamento del potere centrale, di indebolimento dei ferratari, riguarda l'emissione di moneta, il coniare le monete. Una questione che abbiamo in parte già vista anche quando abbiamo parlato dei comuni contro Barbarossa, se volete vi metto il link in descrizione, riguardo al braccio di ferro tra i comuni italiani e l'imperatore Barbarossa su chi poteva emettere moneta. Ora questa questione della moneta diventa elettualità perché… Gli stati devono avere soldi, devono far soldi, devono pagare l'esercito, devono pagare le armi perché le guerre diventano sempre più frequenti e diventano importanti quindi gli stati si arrogano sempre più il diritto di essere gli unici a poter emettere, coniare monete all'interno del paese quindi se prima magari in certi comuni, in certi nobili potevano ancora avere le loro monete lo stato dice basta, accogliare le monete è solo il potere centrale, solo lui può Non solo, questo diritto di coniare moneta ci accompagna a due nuovi fenomeni che sono il signoraggio e la svalutazione. Cosa sono? Fenomeni che in realtà già in parte esistevano anche nell'età antica, che poi erano andati un po'persi. ma che adesso diventano importanti nel Medioevo e poi torneranno anche più avanti nella storia. Se ne parla ancora oggi di signoraggio in termini a volte un po'complottistici, però sono fenomeni economici. Cosa sono? Allora il signoraggio è il diritto che chi conia moneta pretende di poter guadagnare in qualche modo dal coniare la moneta. Cioè chi stampa, all'epoca non c'era la stampa, si coniavano proprio monete metalliche, chi conia la moneta... ritiene che questo lavoro di coniare le monete debba essere in qualche modo remunerato, pagato. Chi paga la zecca di Stato che conia le monete? Chi paga lo Stato per emettere le monete? In realtà nessuno. Non si fa pagare tramite la pratica. del signoraggio cioè voi sapete che all'epoca le monete avevano un valore dovuto alla quantità di materiale prezioso presente in esse. Le monete venivano fatte in oro magari con piccole quantità di oro in argento in rame e a seconda di quanto argento c'era, quanti grammi d'argento c'era, quanti grammi d'oro c'erano, eccetera, o di rame, valevano un tot, che era il corrispettivo del valore dell'oro o dell'argento. Quindi il loro valore era un valore nominale che corrispondeva però al valore reale, cioè si diceva questo vale 10 fiorini, ma quei 10 fiorini erano reali, perché se io fondevo la moneta avevo il corrispettivo in argento di 10 fiorini. Oggi non è più così, la banconota dentro non ha… si vede una mancanota da 100 euro, dentro non ci sono i materiali che valgono 100 euro, i materiali valgono poco, è un valore nominale, cioè è lo Stato che ci dice vale 100 euro anche se non c'è dentro il materiale che vale 100 euro, capite? All'epoca non era così, il valore nominale di solito coincideva col valore reale, cioè ti dicevano valgono 10 fiorine e dentro c'era l'argento che valeva effettivamente 10 fiorini. Però cosa fanno gli stati o chi emette moneta? Emette moneta dicendo Faccio una moneta, con il materiale con cui si fa la moneta della 10 fiorini, io ci faccio una moneta ma sopra ci scrivo 12, 11, 15 fiorini. Oppure faccio una moneta con scritto 10 ma ci metto il materiale per 9, 9 e mezzo fiorini. Perché questo? Perché quando lo Stato fa questa cosa, di fatto quel... quella differenza tra il valore nominale e il valore reale della moneta è quello che lo Stato dice è il mio compenso per aver fatto la moneta, questo è il signoraggio, cioè è medievale almeno, poi oggi in economia ha tutto un meccanismo compenso. complesso, con formule che non sto qui a spiegare. Però per farla semplice il meccanismo è questo, cioè emettere moneta che ha un valore nominale più alto del valore reale che c'era dentro nella moneta. Questa differenza tra valore più alto e valore reale, valore nominale e valore reale, è ciò che lo Stato poi trattiene per sé, come suo compenso per avere emesso moneta. Quindi è chiaro che se inizio a stampare, a coniare moneta e ne conio tanta e ogni volta che conio moneta mi tengo mezzo fiorino, alla fine ho i miei bei vantaggi, accumulo shop. soldi ci guadagno molto e posso usare questi soldi poi per pagare l'esercito, pagare le armi e così via, questa è una prima pratica. La seconda pratica è quella della svalutazione che è uguale e contraria, cioè quella di se io ho sempre coniato monete da 10 fiorini e a un certo punto dico sì continuiamo a coniarle, ma mettiamoci un po'meno d'argento, caliamo la quantità di materiale prezioso, mettere il signoraggio vuol dire tenere lo stesso materiale prezioso per aumentare il valore nominale, in questo caso mantenere fisso il valore nominale e abbassare il materiale prezioso e il valore reale. Anche in quel caso ci sarà una differenza tra valore nominale e valore reale e questa differenza sarà andata a tutto vantaggio dello Stato. Si chiama svalutazione perché il valore vero del denaro è più basso del valore a cui lo Stato lo emette. Sono tutte pratiche economiche che si iniziano a scoprire nel Medioevo e che verranno utilizzate dagli Stati. per accumulare denaro, a scapito poi ovviamente di chi vive nello Stato e di chi usa quella moneta, ma per accumulare denaro per poter pagare, finanziare l'esercito, finanziare le armi e poter rimpinguare le casse dello Stato. Ecco, questo era quello che volevo dirvi oggi sulla guerra dei Centenni e sulle sue più immediate conseguenze, che poi avranno un seguito ovviamente, come vi ho detto, nella storia europea. In descrizione, come al solito, trovate l'elenco degli argomenti di cui ho parlato oggi, di fianco il minuto secondo. cliccabile per far ripartire il video da quel momento esatto in modo che se volete possiate riascoltare i pezzi diciamo di questa spiegazione in più trovate i link che vi ho citato durante la spiegazione e altre risorse che possono esservi utili se avete voglia di approfondire ci vediamo presto per nuovi video di storia e filosofia ed educazione civica ciao alla prossima