ed è il massimo rappresentante dell'idealismo tedesco corrente che in germania caratterizza il periodo del romanticismo l'idea di fondo dell'idealismo di hegel e che la realtà sia un organismo unitario la cui essenza profonda è data da un soggetto spirituale in costante divenire che vive nelle cose e nella storia per riferirsi a questa realtà è che usa termini diversi innanzitutto idea proprio per riferirsi alla struttura stessa di questo soggetto una struttura di natura razionale in secondo luogo spirito termine con cui si indica l'idea che si incarna nell'uomo e nelle sue produzioni storiche artistiche culturali e religiose trovando in esse un suo pieno compimento ovvero una piena auto comprensione di sé e poi ancora termini come assoluto o infinito termini che è che utilizza per riferirsi proprio al fatto che lo spirito contiene in sé tutta la realtà tutta la storia e dunque non ha limiti a partire da questa premessa possiamo fare alcune considerazioni per capire meglio il funzionamento della realtà nella prospettiva di reagan per capire meglio quello che viene definito il suo sistema filosofico la prima questione è il concetto espresso dalla famosa affermazione ciò che è irrazionale reale ciò che è reale è razionale cosa vuol dire è che con questa frase il filosofo vuole affermare che ciò che accade nella realtà è razionale ovvero necessario i singoli momenti storici hanno infatti un loro senso unitario l'idea si dispiega infatti in maniera razionale ovvero verso uno scopo questo scopo e rifarsi spirito dell'idea come dicevamo è trovare una piena auto comprensione di sé ciò che accade nella storia dunque è mosso dall'assoluto verso una certa direzione detto questo possiamo capire meglio l'affermazione ciò che è razionale ovvero l'idea è reale significa che l'idea si manifesta concretamente nella realtà ciò che è reale ovvero la storia è razionale vuol dire che tutti gli eventi storici hanno un loro senso non sono mai casuali concorrono sempre a realizzare quanto necessariamente deve realizzarsi da questa prima questione possiamo derivarne immediatamente una seconda che è riassumibile nel concetto secondo cui l'infinito e il finito coincidono per infinito si intende sempre appunto l'idea l'assoluto nella sua interezza per finito si intendono invece tutti i singoli momenti storici e culturali che caratterizzano la realtà tutti i pezzi potremmo dire della realtà in cui lo spirito si manifesta ogni singolo evento è un elemento finito in quanto è delimitato storicamente ma fa parte a sua volta del quadro infinito delle cose dell'idea nel suo complesso la realtà dunque per hegel e come se fosse un puzzle infinito il singole tessere rappresentano un momento storico o culturale e nel loro complesso vanno a comporre l'assoluto l'idea questo vuol dire che l'idea esiste concretamente perché si manifesta nelle singole cose e che le singole cose hanno un loro senso solo se comprese nel quadro più generale l'infinito ovvero l'idea esiste perché esistono i singoli momenti i singoli momento esistono solo grazie all'infinito il tutto ci rimanda alla questione precedente perché quello che sta dicendo hegel e che lo spirito si manifesta concretamente nella storia i simboli eventi a cui se non loro significato solo se guardati in prospettiva solo se compresi in connessione all'intera in realtà tutto questo ci porta poi alla terza questione che è alla base del pensiero di chagall ovvero il concetto di filosofia giustificatrice la filosofia nel pensiero di chi ha il compito di giustificare la realtà ovvero spiegarla abbiamo visto che ciò che accade ha sempre un senso che si ricollega l'idea è che ogni singolo finito va sempre ricondotto all'infinito la filosofia è colei che ha il compito di ricostruire il senso intero della realtà il filosofo dunque non anticipa gli eventi storici non vuole far prendere alla storia una certa direzione ma si limita a spiegare quanto accaduto a ritrovare il filo della razionalità degli eventi regalo usa una metafora diventata celebre quella della nottola di minerva un uccello che secondo la leggenda vuole solo a partire dal tramonto ovvero quando il giorno ormai è finito allo stesso modo la filosofia ciò che arriva dopo che gli eventi si sono svolti e a quel punto agli elementi necessari per dare un senso a quanto accaduto arriviamo poi al quarto caposaldo del sistema e gagliano quello della dialettica come abbiamo detto la realtà e prega in costante divenire un processo sempre in corso dunque è un movimento questo movimento non ha un andamento lineare ma dialettico per dialettica si intende è necessario confronto fra due momenti opposti fra di loro regal chiama questi due momenti tesi e antitesi per tesi si intende la affermazione di qualcosa l'antitesi è la sua negazione da questo confronto da questo scontro nasce la sintesi ovvero ciò che ricompone le differenze in una unità nuova superiore ai due momenti prima separati che definisce la sintesi con il termine tedesco di a offenburg che vuol dire superare conservando e togliendo la sintesi infatti a conservazione di quanto espresso dalla tesi e dall'antitesi e un togliere ciò che prima le separava la struttura base dell'intera area è di natura dialettica alla base della storia va infatti l'opposizione però una tesi che è quella che è che richiama l'idea in sé e per sé e di un'antitesi ovvero quella che eder chiama idea fuori di sé per idea in se per se si intende l'idea stessa nella sua natura totalmente astratto fuori dalla concretezza della natura per idea fuori di se si intende invece l'idea che esce da sé e si perde in quanto vi ho posto da lei appunto la natura concreta nella sua limitazione spazio temporale egger chiama questo processo alienazione termini che vuol dire appunto uscita da sé infine però vi è la sintesi dallo scontro dal confronto fra l'idea in sé è l'idea fuori di sé nasce l'idea che ritorna in sé l'idea che ritorna in sé è l'idea che si fa appunto spirito ovvero che vive concretamente nella natura attraverso l'uomo e in questo suo vivere nella storia acquista piena coscienza di sempre questa struttura dialettica che alla base della realtà nel suo complesso si moltiplica nei singoli momenti storici culturali artistici e via dicendo facciamo un esempio per capirci meglio se guardiamo la storia ad esempio vediamo e confronto fra il mondo dell'antica roma il mondo germanico che dal punto di vista della filosofia di hegel rappresentano la tesi è l'antitesi l'esito di questo scontro non è la vittoria dell'uno sull'altro ma la creazione di un qualcosa di nuovo il mondo medievale che appunto la sintesi fra la cultura romana e quella germanica se torniamo a quanto abbiamo visto finora possiamo comprendere meglio questo concetto abbiamo detto infatti quanto l'intera realtà è come se rappresentasse un puzzle infinito in cui ogni tessera un senso in questo puzzle il mondo ora romano rappresenta una tessera quello germanico un'altra nella concessione dei regali in cui la realtà è un unico organismo unitario non avrebbe senso azione di una di queste tessere queste piuttosto vanno rimesse insieme per creare qualcosa di nuovo qualcosa che manda avanti la storia e permette così di continuare a creare questo puzzle che è di fatto l'idea che diventa spirito per chiudere questo discorso dobbiamo fare un ultimo rapido accenno a un ulteriore concetto che è una conseguenza di fatto della dialettica ovvero il travaglio delle negativo l'antitesi nella dialettica dice che rappresenta come abbiamo detto al momento della negazione della tesi il momento dunque negativo ma l'antitesi ha sempre una funzione centrale fondamentale in quanto se non vi fosse questa la storia non andrebbe avanti rimarrebbe statica questo discorso ci porta un'importante considerazione quelli che nella storia individuale e collettiva ci appaiono come momenti negativi acquistano invece un senso se guardate in prospettiva la storia non si realizzerebbe infatti se non ci fosse il travaglio per il dolore che nasce da quanto gli huthi negativo ti drammatico perché è solo dalla necessità di confrontarsi con questo che nasce qualcosa di nuovo