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Riassunto del Primo Canto del Purgatorio

Ciao, sono Patrick Sheriff, docente universitario di letteratura italiana, e oggi vediamo il riassunto del significato letterale del primo canto del Purgatorio. Qualora il mio tono di voce o il mio umore dovesse apparire particolarmente basso, ciò è dovuto agli antistaminici che sto prendendo in questo periodo, a causa dell'allergia, i quali mi provocano una particolare sonnolenza. Farò comunque il possibile per proseguire questa serie. Chiarito ciò, cominciamo! Prima di continuare, se trovi difficile il Purgatorio di Dante, ti comunico che è uscito il mio libro completo di parafrasi, commento, riassunto e spiegazione di tutti i canti del Purgatorio. Si tratta di una guida chiara e schematica che ti permetterà di superare tutte le tue difficoltà legate alla Divina Comedia. Trovi il link in descrizione e nel primo commento. La seconda cantica del Purgatorio si apre con un proemio in cui Dante dice che la navicella del proprio Ingegno, dopo aver navigato per le acque terribili dell'inferno, si appresta ad entrare in acque migliori, ovvero a raccontare il Purgatorio. Per questo motivo la materia della seconda cantica è più elevata. e richiede un'arte maggiore. Perciò Dante invoca le Muse, rivolgendosi in particolare a Calliope, nella speranza che lo assista in questa sua opera poetica. A questo punto comincia a raccontare. Furiusciti dalla naturalburella, Dante e Virgilio si ritrovano in un luogo dall'atmosfera molto serena. Il cielo è di color azzurro, simile a quello del mare. allo zaffiro orientale e procura loro una grande gioia agli occhi. A questo punto Dante volge il proprio sguardo verso la parte del cielo orientale e nota che il pianeta Venere sta diffondendo la propria luce, poi volge lo sguardo verso la parte del cielo dell'emisfero australe e qui osserva con meraviglia quattro stelle che non aveva mai visto. prima, in quanto sono state viste solamente da Adamo ed Eva, e a questo punto Dante esclama che l'emistero boreale non sa quale meraviglia si perde non potendo osservare queste quattro stelle. Dopodiché Dante volge lo sguardo nuovamente verso occidente e a questo punto all'improvviso gli compare un vecchio, un vecchio dai capelli brizzolati. dalla barba brizzolata e dai capelli brizzolati lunghi che gli scendono sul petto dividendosi in due. Il vecchio ha un aspetto severo, degno di immensa riverenza, e il suo volto è illuminato dalle quattro stelle a tal punto che sembra che sia il sole a illuminargli la faccia. Il vecchio è Catone Luticense, e si rivolge a Dante e Virgilio interrogandoli, chiedendogli loro chi siano e per quale motivo le leggi divine siano state infrante permettendo a due dannati di uscire dall'inferno e giungere sull'isola dove si trova la montagna del purgatorio. Immediatamente Virgilio afferra Dante e lo fa inginocchiare, poi si rivolge al vecchio, ovvero a Cattone, spiegandogli che loro non sono dei dannati e che lui giunge dal limbo in quanto una donna santa è scesa fin lì per inviarlo a far la guida a Dante che è vivo e che deve visitare il regno dell'Oltretomba per ottenere la salvezza. Poi Virgilio supplica Catone in nome di quella Marzia che lui ha tanto amato, e che pensa a lui nel limbo dove appunto Marzia si trova, lo supplica di indicargli la via. Catone risponde di aver amato tanto in vita Marzia, la quale però adesso non può più spingerlo a fare nulla in virtù di quella legge divina che fu stabilita quando Catone fu tratto fuori dal limbo. Tuttavia Catone dice che non occorre convincerlo per ottenere ciò che gli viene chiesto, in quanto è sufficiente che Virgilio sia stato mandato lì da quella donna santa di cui appunto Virgilio gli ha parlato. E dunque per passare basta chiedere il permesso in nome di questa santa donna. Poi Catone dice a Virgilio che deve lavare la faccia a Dante, in quanto Dante non si può presentare con ciato. in quella maniera ai ministri di Dio, ovvero agli angeli. Inoltre Virgilio deve anche cingere Dante con un giunco. Così Catone indica a Virgilio una parte bassa dell'isola dalla terra molla e bagnata presso la spiaggia in cui può trovare dei giunchi con cui appunto cingere Dante. Infine Catone dice che una volta conclusa questa operazione sarà il sole a indicare loro quale strada percorrere per arrivare alla montagna del purgatorio. A questo punto Catone scompare. Dante si alza in piedi e segue Virgilio e una volta che sono giunti in una zona ombrosa dell'isola del Purgatorio, bagnata dalla rugiada, Virgilio poggia entrambe le mani sull'erba. Dante capisce subito che cosa sta per accadere e così porge il proprio viso rigato dalle lacrime a Virgilio. il quale lo lava. Una volta pulito i due poeti si spostano verso la zona indicata da Cattone. Qui Virgilio dal terreno strappa un giunco e con quello cinge Dante e Dante osserva con grande meraviglia e stupore che il giunco appena strappato rinasce immediatamente nel punto esatto da cui era stato tolto. Con questo concluso ti ricordo che in descrizione trovi il mio libro, ti invito a seguirmi su Instagram e in bocca al lupo.