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Razzismo e variazione genetica umana

Ciao a tutti, io sono Giacomo e benvenuti a questo nuovo video qui ad Entropy for Life. Oggi proviamo a rispondere a questa domanda che dal punto di vista biologico ha una risposta semplicissima, però sappiamo tutti già che dal punto di vista sociale, culturale, politico questa domanda ha dei problemi. Perché? Perché ci tocca particolarmente, tocca particolarmente a alcuni gruppi di persone E quindi io sono in un certo modo costretto ad andare ad una certa velocità, vado calmo, perché non voglio essere frainteso e voglio essere chiaro, anche in modo poi da dare a voi gli strumenti, intanto poi vi darò anche degli articoli in cui se volete potete approfondire, ma degli strumenti anche per in caso far parte del dibattito, perché siamo in una democrazia, perché è fondamentale anche non solo che guardiate un video su YouTube ma che vi facciate un'idea su un tema. che avviate anche poi gli strumenti per rispondere quando si chiacchiera, si parla oppure si discute con qualcun altro. Quindi vado con calma e vado un po'con alcune premesse. La prima premessa è questa, beh questa era già una premessa, quindi la seconda premessa è questa. Quando si parla di razze, tecnicamente si dovrebbe parlare in ambito zootecnico. Le razze sono gruppi di animali selezionati, quindi attraverso selezione artificiale, e che hanno un alto tasso di isolamento. Perché appunto gli esseri umani li prendono e dicono no, voi siete qui e voi non dovete riprodurvi con altri individui delle altre razze e questo ha un certo significato appunto dal punto di vista zootecnico, ma dal punto di vista biologico, umano, in natura non possono esserci tecnicamente delle razze vere e proprie. Però può esserci qualcosa di simile, può esserci una sottopopolazione, infatti il termine migliore per intendere il concetto di razza, quella che si usa normalmente... Quando si parla di razze umane, sarebbe il termine tecnico di sottospecie, quindi più che chiederci esistono le razze umane, perché nessun essere umano o nessuna entità ha selezionato per selezione artificiale gli esseri umani, ha più senso chiederci esistono sottospecie umane? E questa è la prima premessa, quindi quello di cui parleremo oggi non è esistono le razze, ma esistono sottospecie. La seconda cosa è appunto, dal punto di vista politico, è molto forte, quindi vi prego... La mia non vuole in assoluto, assolutamente non vuole essere una battaglia ideologica. Se le razze esistessero, a me non cambierebbe assolutamente niente, perché il razzismo non è dire che le razze esistono o non esistono. Il razzismo è dire che una razza è meglio di un'altra, o che c'è una graduatoria nelle razze. Dire esistono o non esistono le razze non implica necessariamente il razzismo, anzi, è come dire, scusate, esistono i due sessi, esistono sessi separati, sì, però questo non è sessismo, sessismo è pensare che un sesso sia migliore dell'altro. Quindi, che sia chiaro, la mia non è una battaglia ideologica di nessun tipo, anche perché dal punto di vista scientifico, la comunità scientifica e soprattutto i genetisti sono abbastanza chiari nello spiegare bene perché le razze non esistono, perché è quello a cui adesso andiamo a parlare, però... Facciamo, ragioniamo in modo scientifico, in modo, facciamo una vera e propria ipotesi scientifica. Perché, cosa dovrebbe essere successo a una popolazione, a una specie, scusate, perché esistono delle sottospecie? Perché esistono animali? che hanno sottospecie. Allora cosa deve succedere? Deve succedere che una specie, magari con una certa età, in un periodo storico, no anzi storico, in un periodo del passato finisce in parti diverse. del mondo poi dipende molto dalla motilità delle specie perché specie che sembrano poco possono essere separarsi anche in un giro di pochi chilometri immaginiamo delle conchiglie delle chiocciole che si trovano in certe zone di un'area abbastanza ristretta queste sono ben separate geograficamente e a un certo punto sono isolate non riescono più a passare un fiume rispetto all'altro e quindi per un lungo periodo per un certo periodo non riescono a riprodursi a questo punto dopo migliaia di anni o può anche essere centinaia o può essere anche centinaia di migliaia, dipende molto da specie a specie, a quel punto noi avremo delle sottospecie. Gruppi di individui che sono tecnicamente ancora fecondi l'un l'altro, possono riprodursi, ma stanno andando verso un processo di speciazione. Questa è una sottospecie. E noi lo vediamo in natura, nel caso degli oranghi questa cosa è ben documentata, ci sono popolazioni che vivono nel continente, altre che vivono in Indonesia. nelle isole e lì come la mettiamo? Lì sono centinaia di miliardi di anni che non riescono a riprodursi l'un l'altro, no? E quindi lì possiamo davvero parlare di sottospecie. Nel caso dell'uomo è così. Nel caso dell'uomo noi potremmo parlare di sottospecie se... La storia fosse andata in un certo modo, no? Gli esseri umani del passato fossero usciti dall'Africa, perché noi siamo tutti africani, fossero usciti dall'Africa, e indipendentemente, rimanendo molto isolati, nei vari continenti ci fosse stata un'evoluzione parallela. Quindi da una parte immaginiamoci gli europei, da una parte gli asiatici, e quindi una storia di questo tipo. È andata così? Assolutamente no. Quello che noi sappiamo è che l'essere umano, fino a 200.000 anni fa, erano sapiens. è rimasto in Africa e solo allora ha iniziato a uscire con delle grandi ondate, una prima un po'più piccola, 200.000 anni fa, e poi quella più grande, quella più consistente, 70.000 anni fa. Quindi la quasi totalità di noi, noi intesi come specie sulla Terra, siamo figli di quell'ondata che è uscita 70.000 anni fa. 70.000 anni fa è pochissimo per la nostra specie, perché abbiamo delle generazioni che durano dai 20 ai 25 anni, mediamente poi, e quindi... E quindi come la mettiamo? Cioè sono davvero mille, mille e cinquecento generazioni? È pochissimo. Quindi noi siamo molto strettamente imparentati con gli altri individui, poi non solo. Il fatto che eravamo pochi prima di uscire dall'Africa e poi quando siamo usciti ha un'altra considerazione importante. La variabilità genetica all'interno della nostra specie è bassissima. Si parla di... noi siamo uguali a qualsiasi altro essere umano sulla Terra per il 99,9%. delle nostre basi azotate, del nostro DNA. Quindi noi siamo davvero molto simili dal punto di vista genetico e questa cosa è davvero importante da tenere in considerazione. E se questo non bastasse poi dobbiamo tenere in considerazione che la nostra specie ha una mutilità molto grande. Noi abbiamo avuto un ampio rimescolamento genetico tra le popolazioni. Non ha quasi neanche senso pensare all'Europa con un'entità singola. Perché? Perché poi flussi genici di... accoppiamenti vari di persone che si spogliano migrazioni tra l'Africa e l'Europa ci sono stati, l'Europa e l'Asia ci sono stati, quindi questa cosa, davvero l'idea di marcare e dire questi sono caucasici tecnicamente proprio non ha senso. E poi c'è un altro aspetto e qua davvero vi linko in descrizione questo articolo bellissimo di Luca Pagani, se noi ragioniamo a livello di genetica di popolazione e se non c'è stato questo grande rimescolamento. Dividere per macro-categorie non ha senso perché se noi prendiamo un qualsiasi gene all'interno di una popolazione e guardiamo come è distribuito, quello che noi vediamo non è un oh, qui c'è, qui non c'è, ma noi vediamo un gradiente, qui magari c'è un po'di più, qui un po'meno, poi magari qua c'è di nuovo, oppure un altro gene qui non c'è, poi a mano a mano che mi sposto verso, che ne so, l'Asia, vedo che cresce all'interno della popolazione. Oppure, e questo può essere per un gene, ma la maggior parte in realtà, gene io intendo alleli di un gene. Adesso dovrei entrare un po'nella genetica e dovrei andare a spiegare un po'più a livello genetico. Farò dei video a breve su questo tema in modo poi da poter parlare bene di come funziona a livello genetico e molecolare. Quindi quello che noi vediamo è questo, è che è un gradiente, una distribuzione di geni, una cosa molto graduale. È difficile dire dove inizia un europeo e dove finisce. Chi è un caucasico e chi è un africano? Questa cosa non ha assolutamente senso. La metafora bellissima che usa Luca Pagani da questo punto di vista è quella di un arcobaleno. Tutti noi sappiamo cos'è il rosso, cos'è il giallo. Certo, ma guardate un arcobaleno. Chi dice dove inizia il giallo? Chi dice dove inizia il rosso? Se noi peschiamo due campioni, uno qui e uno qui, allora diciamo che è giallo-rosso. Sì, ma se io lo pescavo qui? Se io lo pescavo qui, se io lo pescavo qui, che colore era, come la mettiamo? Questa cosa è importante proprio per capire proprio come funziona. Però davvero vi rimando all'articolo che è scritto anche davvero benissimo. Quindi le razze dal punto di vista biologico non esistono? Esattamente, cioè dal punto di vista biologico, genetico non esiste. Noi siamo tutti... facciamo parte di un'unica grande specie, senza sottospecie di nessun tipo, però ovviamente con delle belle differenze a livello individuale, cioè ci sono delle caratteristiche in cui noi siamo diversi, ma non solo, poi possono esserci dei geni, dei gruppi di geni più o meno concentrati in certe zone, no? Si sa, c'è la famosa storia dei farmaci razziali che... vengono utilizzati per alcune popolazioni rispetto che per altre no perché magari funziona di più beh non c'è nulla di strano no esattamente come possono esserci dei geni più concentrati in una certa zona quei farmaci rispondono meglio a quel gruppo di persone però è difficile che esista un farmaco razziale nel senso che vada bene per un intera quella che noi immagineremo appunto razza dal punto vista storico non ha senso probabilmente funziona per quella piccola popolazione su questo sono fattiste i test e bene, benvengano che ci siano anche questi farmaci che possono essere più o meno adatti a vari gruppi di persone però anche lì quando noi stiamo guardando questa cosa noi in realtà stiamo ragionando su un gradiente di pochi geni pochi che hanno a che fare con quel farmaco, questa è una cosa importante è un po'come il discorso del colore della pelle noi tendiamo a distinguere, penso che sia il parametro fondamentale con cui noi cerchiamo un po'di distinguere quelle che sono le razze attraverso il colore della pelle. Bene, ma il colore della pelle è la concentrazione di un'unica molecola. Cioè, davvero noi stiamo distinguendo gli esseri viventi, umani in questo caso, in base alla concentrazione di un'unica molecola? Cioè, è un po'ridicolo, oltre al fatto che anche nel caso del colore della pelle c'è un vero e proprio gradiente. Questa è la distribuzione del colore della pelle media all'interno di una popolazione. Cioè, vedete, c'è proprio un gradiente, si passa da uno stato da un punto in cui c'è una massima colore della pelle nera a uno in cui è più bianco e così via, ma è molto ben distribuito in base, in questo caso si vede molto quella che è l'equatore, per ovvi motivi, chiaramente. Quindi un'unica concentrazione, un'unica molecola ci fa distinguere così tanto esseri umani dagli altri, benissimo. E poi c'è un'altra cosa, e a questa ci tengo particolarmente. L'altro parametro con cui noi distinguiamo le razze a livello sociale... o intersoggettivo, ok, è il volto. Il volto, le caratteristiche del volto. E ci sta a senso, però c'è una cosa da tenere in forte considerazione. Noi esseri umani siamo animali fortemente sociali. Noi viviamo, siamo nati, siamo cresciuti da una situazione, siamo evoluti, diciamo, da una situazione in cui la nostra vita normale era quella in tribù, gruppi di piccole persone in cui tutti si conoscevano, tutti erano in grado di riconoscere... le persone del proprio gruppo ed era fondamentale capire benissimo le varie emozioni, le varie sentimenti che erano trasmesse anche e soprattutto attraverso il volto, questa è la prima cosa e poi era fondamentale riconoscere chi non era del tuo gruppo, perché? Perché poteva ucciderti in qualsiasi momento, o tu dovevi poter scappare o dovevi poter rispondere, quindi noi abbiamo nel nostro cervello delle capacità enormi di riuscire a distinguere due volti, due volti e quindi noi Nel nostro cervello amplifichiamo moltissimo le differenze dei volti. Questa cosa è fondamentale, è difficilissima da capire. Per cui, per esempio, se io prendo un asiatico e un europeo e li metto a confronto e li guardo, io ovvio che vedo delle grandissime differenze, ma quelle grandissime differenze sono amplificate nel mio cervello. Se io prendo un alieno e gli dico, riesci proprio per favore a distinguere un asiatico da un europeo, ti dice, ma che cavolo stai dicendo, sono uguali, ma sei scemo, cioè... Non so, l'alieno... Vabbè. Quindi questo è un altro aspetto. Noi tendiamo a distinguere i gruppi di individui tra le caratteristiche del volto e la pelle. Però non ha senso neanche dal punto di vista biologico. Detto questo, siamo tutti uguali? Assolutamente no. C'è una ampia variabilità, soprattutto all'interno degli individui. Io non sono assolutamente uguale al mio vicino, ok? E così come abbiamo degli strumenti mentali per distinguere. alcuni gruppi di popolazioni per alcuni parametri legati al volto e legati alla pelle. E poi c'è uno studio molto interessante e particolare del 2012, che vi linko in descrizione, però questo è in inglese, è un paper scientifico, che evidenzia un'altra cosa. Noi naturalmente tendiamo ad avere una sovra-reazione a livello del nostro sistema nervoso quando vediamo delle persone che magari non appartengono al nostro gruppo tipico. Questa è una cosa davvero naturale per come siamo fatti noi. E quindi come la mettiamo? Quindi siamo naturalmente razzisti? Nel senso che se io vedo una persona, per esempio, con un altro colore alla pelle, ma statisticamente, automaticamente il mio cervello ha una sovrareazione. Però poi, giustamente, il resto del cervello elabora subito e dice no dai ferma, è un amico, non è uno che vuole ucciderti. Però la risposta immediata è quella, perché noi naturalmente abbiamo avuto una storia evolutiva per cui siamo portati a questo. Quindi siamo naturalmente razzisti? Teoricamente sì, però esattamente come poi non siamo violenti, noi abbiamo un cervello che ci permette tranquillamente di riconoscere poi l'ovvietà, cioè quella è una persona che non vuole farmi del male. E questo è un altro aspetto davvero interessante, vi lascio l'articolo in descrizione. Detto questo, penso di aver fatto una parodamica abbastanza completa del tema, quindi vogliamo eliminare la parola razza perché, non so se sapete, ma c'è un bel movimento che sta proponendo di togliere la parola razza dalla Costituzione italiana, perché sull'articolo 3 della Costituzione c'è la parola razza, nel senso lo Stato deve... non deve discriminare per razza, sesso, genere, eccetera. Razza. E vi farà ridere perché ci sono dei giornalisti che anche da poco tempo dicono che le razze esistono perché c'è scritto sulla Costituzione. E quindi c'è tutto un dibattito sul togliamo razza dalla Costituzione. E poi però è bello perché c'è anche chi dice no, però fermi un attimo. La storia della Costituzione viene da un periodo in cui, per vari motivi storici, era appena finito il fascismo e l'antismo, Le leggi razziali c'erano state, c'era stato tutto un problema sociale da questo punto di vista, è fondamentale invece lasciare la parola razza perché dire di non fare, anche se le razze dal punto di vista biologico non esistono, sono una realtà intersoggettiva perché quando io dico razza so di che cosa sto parlando, so un'altra persona sa di che cosa sto parlando e quindi è bene lasciare quella parola perché lo Stato deve farsi carico anche di questa problematica qua. Quindi c'è tutto un dibattito molto interessante da questo punto di vista, poi a modo mio... va benissimo togliere la parola razza e poi per esempio però mettere una postilla dicendo lo Stato abbiura il fascismo il razzismo, quindi questo sicuramente potrebbe essere un escamotage interessante, quindi voglio sapere cosa ne pensate voi di questo argomento qui, nel senso togliere la parola razza dalla Costituzione, cambiare il terzo articolo della Costituzione oppure no? Perché è una cosa che è un ipatito, siamo in una democrazia ed è giusto che... vi facciate un'opinione da questo punto di vista. Quindi questo era tutto, io spero di aver ben risposto a un po'di domande. Se commentate proverò a darvi un po'di risposte, però a patto che vi leggiate gli articoli. Perché davvero, quello di Luca Pagani è molto bello, ve ne lascio un altro sul discorso Costituzione, sul cambiamento della Costituzione e basta, per il resto noi ci vediamo al prossimo video. Ciao!