salve a tutte e tutti, eccoci a un video su Empirismo e Razionalismo, due correnti filosofiche che caratterizzano la modernità occidentale Queste due correnti, molto diverse tra loro, condividono, però, un problema di fondo ossia il problema gnoseologico, detto in altri termini, nella discussione su come si raggiunge la verità rispetto a un oggetto questi pensatori che appartengono a due correnti filosofiche molto diverse tra di loro condividono l'idea secondo la quale la verità rispetto ad un oggetto dipende dalla correttezza del metodo utilizzato dal SOGGETTO per arrivare a parlare dell'OGGETTO. Dunque queste due correnti condividono la preminenza assegnata al soggetto nella conoscenza e, dunque, uno slittamento, all'interno della filosofia, da un problema ontologico a un problema gnoseologico Ricordiamo anche avvalendoci dell'etimologia, che cosa significano questi due termini: la gnoseologia, così come ogni "logia" è un lògos, cioè un discorso o un ragionamento che verte sulla gnòsis e gnòsis in greco significa conoscenza. invece ontologia è di nuovo un discorso o un ragionamento su tà ònta, tà ònta è il participio del verbo essere in greco e per quanto riguarda l'antichità, possiamo tradurlo sia essere sia ente. dunque, detto in altri termini, mentre nella filosofia antica, rappresentata da Platone e da Aristotele, la verità di un oggetto dipendeva dal disvelarsi di quell'oggetto a un soggetto, nella modernità la verità rispetto a un oggetto esterno dipende dalla correttezza che il soggetto dimostra nell'utilizzare il metodo. Bisogna specificare, tra l'altro, che questa tesi può essere suffragata anche da un'analisi etimologica portata avanti da Heidegger, tesi secondo la quale la parola greca per dire "verità" è "alètheia" e alètheia da un punto di vista etimologico significa ciò che non è nascosto, dunque ciò che si disvela, assegnando, così, una priorità all'oggetto che si disvela rispetto al soggetto che percepisce. la modernità, invece, è caratterizzata da questo aumento del ruolo del soggetto nella conoscenza e quindi si passa da una verità che dipende dall'oggetto che si disvela a una verità che dipende dalla correttezza del metodo utilizzato dal soggetto dunque il soggetto diventa sempre più preminente. questo è un percorso che inizia con Cartesio e che arriva all'apice con Kant il quale di se stesso sosterrà di aver compiuto, con la propria opera, una Rivoluzione copernicana avendo assegnato in modo definitivo un ruolo preminente al soggetto rispetto all'oggetto nella conoscenza. Abbiamo detto due correnti differenti, il Razionalismo e l'empirismo. Adesso andiamo a ricordare le caratteristiche salienti del razionalismo, sebbene noi abbiamo già parlato di Cartesio e di Spinoza. Cartesio è il fondatore del razionalismo e lo è perchè egli assegna un maggiore risalto alla correttezza del ragionamento del soggetto rispetto alle caratteristiche dell'oggetto. quindi è Cartesio che provoca questo slittamento dal piano ontologico al piano gnoseologico del criterio di verità. Cartesio però nell'assegnare un ruolo preminente Al soggetto assegna un ruolo preminente anche al metodo deduttivo perché perché secondo lui ma secondo anche Spinoza che andrà a confermare ma anche ad approfondire le teorie cartesiane la verità delle nostre affermazioni dipende dall'evidenza razionale delle nostre idee e quindi anche dalla correttezza che noi dimostriamo nel dedurre i nostri ragionamenti l'empirismo benché condivida la centralità del problema gnoseologico arriva però a tutt'altra conclusione l'empirismo dunque ritiene che ogni conoscenza derivi come ci dice il nome dall'enteria Imperia in greco significa esperienza Dunque ogni nostra conoscenza dipende deriva dall'esperienza questo necessariamente fa sì che i nostri organi di senso e la nostra Conoscenza Sensibile venga rivalutata perché è dagli organi di senso che parte quella reazione che viene dall'esterno che poi arriva alla mente e la mente dunque si occupa di rappresentare registrare e confermare i dati che provengono dagli organi di senso quando parliamo di empirismo e di razionalismo dobbiamo essere in grado anche di usare con criterio i concetti di a priori e posteriori per riempiresti la conoscenza avviene a posteriori cioè dopo l'esperienza sensibile dopo il contatto con il mondo Cioè a posteriori vuol dire dopo è appunto dopo l'esperienza Mentre per i razionalisti la conoscenza avviene a priori cioè prima del nostro contatto con il mondo prima dell'esperienza con un corretto ragionamento noi possiamo sceverare discriminare ciò che nell'esperienza poi verrà confermato come Vero o falso quindi a priori prima dell'esperienza e quindi prima di un rapporto con il mondo prima di un rapporto con l'oggetto esterno a posteriori dopo l'esperienza quindi in seguito ad un rapporto con un ente esterno la differenza fra l'empirismo e razionalismo si può riassumere in due formule la formula della tabula rasa che è utilizzata da John Locke e la formula delle idee innate che è ricorrente nei filosofi razionalisti e quindi propria sia del ragionamento di Cartesio poi di Spinoza ma anche di livenitz quindi lock che è il capostipite della corrente empirista all'interno della quale poi avremo anche altri importanti autori fra cui David hume clock sostiene che la mente umana alla nascita Quindi quando l'uomo è appena nato quando il bambino sta all'inizio sta prima di aver compiuto tutta una serie di esperienze e con la sua mente è come una tabula rasa la tabula rasa era praticamente una tavoletta di legno su cui si passava un velo di di cera e ci si potevano prendere degli appunti ci si poteva scrivere quando era necessario cancellare questa tavoletta si rasava e quindi ritornava liscia e si poteva scrivere da capo quindi tabula rasa diciamo è un modo latino per dire foglio bianco e quindi quando noi nasciamo siamo come dei fogli bianchi su cui ogni nostra conoscenza viene scritta Grazie all'intuizione cioè noi rielaboriamo e generalizziamo i dati particolari che provengono dall'esperienza esterna o interna cioè da ciò che avviene fuori della nostra mente leibniz Può essere invece considerato l'ultimo grande razionalista quindi l'ultimo grande esponente di questa corrente di pensiero che al capostipite in Cartesio e poi un grande rappresentante in spinosa ecco leibniz dunque come Spinoza e come Cartesio riteneva che la mente umana alla nascita necessariamente sia già fornita di alcune idee fondamentali che sono innate e queste idee fondamentali sono la base di ogni conoscenza umana Perché l'uomo con un corretto ragionamento deduce da queste idee fondamentali tutte le altre idee e quindi poi può andare ad esplorare il mondo forte però di una serie di criteri che ha dedotto dalle proprie idee innate Per quanto riguarda lock che meriterebbe ovviamente una trattazione esaustiva e completa essendo egli diciamo il fondatore dell'empirismo moderno ma anche un importante filosofo politico per poter portare avanti il nostro discorso a mio modo di vedere è necessario almeno rispetto all'occhio a dire alcuni concetti fondamentali Allora innanzitutto anche qui e questo è valido ogni volta in cui si mettano a paragone due sistemi di pensiero vanno sottolineate ovviamente le differenze tra i due sistemi di pensiero ma non bisogna mai dimenticare che alcune linee di fondo sono comuni per esempio è vero Cartesio il principale rappresentante della del razionalismo Locke dell'empirismo Ma entrambi condividono un nuovo criterio di idea assolutamente diverso rispetto al criterio di idea nato con Platone Cioè in Platone leidos la forma quella che noi traduciamo idea era un qualcosa di fisso eterno immutabile esterno all'oggetto esterno al soggetto l'idea invece sia in Cartesio sia in lock è una rappresentazione interna al soggetto Quindi loro condividono il concetto di idea Dopo di che non condividono la fonte di queste idee Cioè per Cartesio queste idee sono innate e invece per Locke vengono dall'esperienza quindi due cose hanno in comune fondamentalmente il problema gnoseologico che è preminente rispetto al problema ontologico il criterio e le caratteristiche dell'idea quindi Scusate il gioco di parole l'idea di idea Dopodiché divergono però rispetto alla fonte di queste idee che sono poi proprie del soggetto per Cartesio sono innate per l'occhio invece derivano dalle esperienze quindi secondo Locke il bambino e quindi il giovane uomo quando nasce è una tabula rasa e grazie alle esperienze crea tutta una serie di idee l'elaborazione di Locke è molto più ampia Però per quanto serve a noi per portare avanti il nostro discorso dobbiamo dire che fondamentalmente lock intravede due idee fondamentali scevra nel nel concetto di idea 2 criteri fondamentali gran parte delle idee sono idee di sensazione quindi vengono dal mondo esterno provengono da Oggetti esterni che stimolano i nostri sensi e quindi da lì Noi ci creiamo le idee degli oggetti c'è però noi abbiamo anche idee che hanno a che fare con i nostri stati mentali e questo ci viene dal fatto che noi tante volte riflettiamo anche sul nostro modo di agire rispetto al mondo rispetto all'altro e queste sono le idee di riflessione che praticamente sono le idee che vanno ad individuare i nostri stati psichici quindi le emozioni le operazioni della mente che possono essere il ricordare il percepire il dubitare il volere qui ho voluto riportare una citazione tratta dal saggio sull'intelletto umano che permette di fissare l'attenzione sul concetto di esperienza e sul concetto di tabula rasa Supponiamo che la mente sia quel che si chiama un foglio bianco una tabula rasa privo di ogni carattere senza alcuna idea in che modo giungerà essa ricevere delle idee da dove e come ne acquista quella quantità prodigiosa che l'immaginazione dell'uomo sempre all'opera e senza limiti le offre con una varietà quasi infinita da dove attratto tutti questi materiali della ragione e della conoscenza rispondo con una sola parola dall'esperienza è questo il fondamento di tutte le nostre conoscenze da qui e si traggono la loro prima origine le osservazioni che facciamo sia intorno agli oggetti esteriori e sensibili sia intorno alle operazioni della nostra mente che percepiamo le quali noi stessi riflettiamo forniscono il nostro intelletto di tutti i materiali del pensiero Quindi ogni idea proviene dall'esperienza esperienze come abbiamo detto gran parte delle quali derivano dal mondo esterno alcune derivano dalla riflessione che noi facciamo tra noi e noi e lì possiamo cogliere le operazioni della nostra mente In realtà rispetto alla posizione del dei razionalisti potevo scegliere tante fonti ho pensato di mettere livenitz che poverino un po' trascurato fra I filosofi razionalisti perché poi nei programmi scolastici si fa bene Cartesio quando c'è tempo si fa spinosa Dopodiché c'è l'urgenza di fare Kant e live inizia Rimane fuori qui ho messo un brano da tratto dai paesaggi sull'intelletto umano quindi già il titolo emblematico le verità necessarie che si trovano nelle matematiche pure e particolarmente nella aritmetica e nella geometria devono avere i principi la cui prova non dipende affatto dagli esempi né per conseguenza dalla testimonianza dei sensi benché senza i sensi Non saremo mai stati indotti a pensarvi la logica e con questa la metafisica e la morale delle quali la prima fonda la teologia e la seconda la giurisprudenza sono piene di tali verità e di conseguenza la loro prova non può derivare che da quei principi interni che si dicono innati Dunque il libraritz le idee fondamentali non solo della Scienza ma anche della logica della metafisica e della morale sono idee innate Quindi ogni ambito del sapere non soltanto come potremmo essere indotti a credere La scienza ogni ambito del sapere Quindi anche la teologia e la giurisprudenza devono procedere deduttivamente a partire da principi interni che sono innati bene Io spero che questa breve conversazione su queste due scuole di pensiero sia stata utile soprattutto per la terminologia e per i concetti di fondo Che poi saranno studiati e rielaborati in modo molto originale da Kant Vi ringrazio per l'attenzione e vi esorto ad effettuare l'iscrizione al canale