Salve studentelli belli! Pronti per questa nuova cionnolina? Oggi riassumeremo per voi, in tempo record, uno degli argomenti più interessanti e pesanti della storia italiana.
Il fascismo. Iniziamo! Il fascismo è un movimento politico autoritario, dittatoriale, violento e repressivo, creato da Benito Mussolini.
La prima guerra mondiale ha lasciato l'Italia. Che vesse il culo, Barbara! C'è la crisi economica, gli operai occupano le fabbriche, il socialismo prende piede e c'è il terrore di un'invasione comunista. È in questo delirio che emerge la figura di Mussolini, che ne approfitta e fonda i Fasci Italiani di Combattimento, un movimento nazionalista che fa della violenza contro i suoi oppositori la sua firma. Molti reduci di guerra e industriali iniziano ad affezionarsi a questo movimento.
È il 1919. In poco tempo i fasci italiani di combattimento diventano il Partito Nazionale Fascista. Nell'ottobre del 1922 Mussolini guida una marcia armata su Roma. Il re Vittorio Emanuele III, per paura di prendersi gli schiaffi dai fascisti, Nomina Mussolini capo del governo. Da questo momento, per i fascisti, inizia la scalata per il potere assoluto.
Grazie alla legge elettorale acerbo, alle intimidazioni e alla violenza, nel 1924 il Partito Nazionale Fascista vince le elezioni. Nello stesso anno, Mussolini fa assassinare il socialista Giacomo Matteotti e nell'arco di un anno il fascismo... diventa una vera e propria dittatura.
Mussolini a questo punto ha pieni poteri. Sopra di lui c'è solo il soffitto e il re. Gli oppositori vengono imprigionati, torturati o mandati in esilio.
Gli insegnanti e tutte le persone con delle cariche pubbliche devono iscriversi obbligatoriamente al partito fascista. Gli sciopri e il diritto di serrata vengono aboliti. Mussolini inizia ad avvicinarsi pericolosamente all'idea politica della Germania di Hitler. E, guarda caso, nel 1938 il duce proclama le leggi razziali che discriminano gli ebrei.
L'anno successivo si allea formalmente con il Terzo Reich. Nonostante questo, però, l'Italia entrerà in guerra solo nel 1940. Benito ha una voglia matta di fare portello! Così dà inizio a una guerra parallela, a quella della Germania. Tutto per potersi sedere al tavolo delle trattative una volta finito il conflitto.
Mussolini però, che fa tanto il figo, non si rende conto che il popolo italiano non è pronto ad affrontare un'altra guerra. E infatti, le sconfitte sono devastanti. La seconda guerra mondiale.
Provoca grossi malumori negli italiani. Il 25 luglio 1943, durante una riunione del Gran Consiglio del Fascismo, Benito Mussolini viene prima scarricato, poi arrestato e imprigionato su ordine del re. Vittorio Emanuele III e il nuovo capo del governo, Pietro Badoglio, firmano l'armistizio con gli alleati il 3 settembre 1943. E poi si rifugiano a Brindisi. Ma scusa, sapevano forse qualcosa?
Perché non appena l'armistizio entra in vigore, l'8 settembre, i tedeschi invadono l'Italia e fanno evadere Mussolini. Il duce, una volta libero, fonda la Repubblica Sociale Italiana, anche chiamata Repubblica di Salò. L'Italia è più divisa che mai. Il nord è in mano ai nazifascisti, mentre il sud è nelle mani degli alleati. È in questo periodo che hanno inizio le imprese straordinarie dei partigiani, con cui comincia la resistenza.
Nell'aprile del 1945, le forze fasciste vengono messe alle corde. Mussolini scappa, ma viene trovato e fucilato insieme alla sua amante, Claretta Petacci. I loro corpi vengono appesi a testa in giù a Milano.
Più precisamente... Appiazzare Loreto è la fine del fascismo. Abbiamo saltato qualcosa? Completate il ripasso con un commento qui sotto.
Alla prossima, studentelli belli!