con un sogno il sogno della madre di Pericle quando agariste la madre di Pericle donna di alto rango nella Atene del Pieno dell'Alto V secolo stava per partorirlo ebbe un sogno sognò di partorire un leone pochi giorni dopo nacque Pericle racconta Erodoto nel libro Sesto delle storie il riferimento a questo animale il leone è un riferimento gravido di significati vedremo perché ma dirò subito perché è l'animale di riferimento della tirannide la fonte che ne Parla Erodoto non potrebbe essere più favorevole a Pericle e tuttavia segnala quasi come un segno della storia successiva di questo straordinario gigantesco personaggio quella scena archetipica e dirò poi subito quasi per chiudere in un arco la vita l'opera la traiettoria di quest'uomo la tragica sua scomparsa nel pieno della pestilenza del contagio pestilenziale in Atene 429 avanti Cristo e gli era già molto avanti negli anni era nato Probabilmente poco dopo l'anno 500 avanti Cristo la sua vita occupa il quinto secolo uno dei secoli decisivi della storia antica quasi per intero si apre sotto il segno di questo leone si chiude in una scena di tragedia che è quella della città che egli ha portato alla guerra e che all'inizio quasi della guerra lo vede uscire di scena il contagio pestilenziale fu talmente sconvolgente per la città che lo storico ammiratore di Pericle che ha raccontato quelle vicende ha ritenuto di dedicare pagine e pagine Alla descrizione del malanno ai sintomi del contagio lui dice lo faccio perché se un domani ritorna si sappia come si presenta questo malanno e descrive la città in preda al devastazione morale e materiale cumuli di cadaveri bruciati per le strade degrado morale crollo dei freni che conducono per così dire e guidano l'esistenza in questa scena tremenda Pericle scompare ha portato la città alla guerra la guerra ha potenziato il contagio perché la tattica che gli ha suggerito è di chiudersi dentro le mura gli Spartani devastino pure le campagne poi se ne andranno Atene domina il mare e quindi è una potenza invincibile questo è l'architrave della sua strategia impopolare soprattutto presso i contadini che vedono i loro beni in così grave pericolo ma l'accumularsi di gente in città dentro le mura potenziato il contagio quindi esce di scena in una situazione di tragedia su di lui Appena scomparso il suo storico lo storico che ha dedicato alla sua vicenda e soprattutto alla guerra da lui voluta un libro che ancora oggi leggiamo con enorme interesse Tucidide ateniese più giovane di lui alla sua scomparsa dedica alcune frasi dalle quali prenderò le mosse per ricostruire il ruolo di questo personaggio per tutto il tempo che fu a capo della città in periodo di pace governò sempre con moderazione garantiva sicurezza della città la quale sotto di lui raggiunse il massimo splendore dopo lo scoppio della guerra visse ancora per due anni e 6 mesi e solo dopo la sua morte le previsioni da lui formulate circa la guerra vennero comprese a pieno già che Agli ateniesi aveva sempre detto che se fossero rimasti coi nervi saldi se avessero provveduto alla flotta e non avessero tentato di accrescere l'impero con la guerra non avrebbero corso rischi Ma quelli dopo la sua morte fecero tutto il contrario nel governo della città presero per ambizioni personali altre iniziative che apparivano del tutto estranee alla guerra ed Ebbero un esito negativo per se stessi e per gli alleati e poi seguita spiegando perché Pericle riusciva a guidare la città e gli altri quelli venuti dopo di lui non ne furono Capaci la ragione Era che egli era personaggio potente per prestigio e lucida capacità di giudizio assolutamente trasparente incorruttibile reggeva saldamente il popolo senza però violare la libertà e non si faceva guidare da esso più di quanto non lo guidasse lui poiché non cercava di conseguire il potere con mezzi impropri e perciò non era costretto a parlare per compiacere l'uditorio il suo potere si fondava sulla considerazione di cui godeva quando si accorgeva che quelli l'assemblea si abbandonavano a sconsiderata baldanza li colpiva con le sue parole portandoli allo sgomento per ricondurli poi ad uno stato d'animo di rinnovato coraggio se li vedeva in preda ad una paura irrazionale di nome a parole logo dice era una democrazia di fatto il potere del primo cittadino lui dice Arcè tu protu andròs del primo e anche altrove quando parla di lui dice all'epoca tu Pericle era proteuan era il primo queste parole hanno fatto riflettere a lungo un grande filosofo uno dei creatori della scienza politica Thomas Hobbes il quale a lungo non scrisse e quando cominciò a scrivere tradusse Tucidide in inglese premettendovi una Mirabile introduzione obs scrive Tucidide ebbe una visione politica profondamente monarchica Infatti i due personaggi positivi della sua storia sono Pisistrato il cosiddetto tiranno e Pericle perilemonarca questa immagine della democrazia solo a parole Ma di fatto il governo del principe potremmo dire il primo il Princeps il protosanero il primo cittadino questa immagine ha avuto un destino lunghissimo si potrebbe dire E questo lo ricordo soltanto ora tra parentesi perché non voglio allontanarmi dal nostro filo principale che l'idea stessa di Princeps nella realtà politica tardo repubblicana prende le mosse da Pericle il nome che è giusto fare quello di Cicerone teorico della politica critico della politica critico della decadenza della repubblica romana e siamo quattro secoli e mezzo dopo sogna il principes all'idea che dalla difficoltà strutturale della Repubblica si uscirà attraverso un Princeps e lo delinea nel derepubblica nei frammenti che abbiamo esattamente con le parole con cui Tucidide descrive il potere di Pericle autoritàte eloquentia et consilio per auctoritas per la capacità di parlare e farsi ascoltare e per il consiglioum Cioè per la gnome per l'intelligenza politica Princeps civitatis 2 pericles Il Insomma cucire a fondato descrivendo Pericle e il suo sistema politico la nozione di Principato smascherando per così dire il contesto Democratico nel quale Pericle Si colloca Perciò quella Brutale espressione che in greco è molto forte quando in greco si dice di qualche cosa che logo si chiama in un modo ma Ergo di fatto in un altro si vuole smascherare ciò che sta dietro le parole a parole una democrazia non è l'unica immagine di Pericle che abbiamo potremmo agevolmente accostare contrapporre a questa la più celebre forse raffigurazione di lui nel Gorgia di Platone Stiamo come dire attraversando il V secolo attraverso questi cenni Pericle è un uomo che è nato come ho detto sotto l'anno 500 avanti Cristo Il suo ammiratore storico tucididenato nel 4504 circa avanti Cristo era più giovane di lui di 40 anni Platone è nato altri 30 anni dopo e Ma le generazioni si intrecciano Platone discende da una famiglia il cui perno era niente meno che il tiranno Crizia e risalendo per l'iramis si andava fino a Krizia Maggiore il quale Addirittura Era imparentato consolone Solone colui che ha contrastato nei limiti del possibile Pisistrato Pisistrato il tiranno è stato allontanato dagli alcmeonidi di cui Pericle un discendente queste grandi famiglie si intrecciano e si combattono e si incontrano Platone nel Gorgia è molto sintomatico questo fa parlare Socrate questa volta in prima persona i grandi corruttori i grandi corruttori della politica che secondo lui sono appunto i quattro Aristide il giusto Temistocle Pericle e Cimone spietato Platone come sempre nella sua critica radicale del sistema politico ateniese Perché queste coppie sono coppie di rivali condannati tutti perché corruttori del Popolo E perché corruttori perché fanno quello che Tucidide nega che per i che abbia fatto Come si direbbe in greco parlare edonen per far piacere la oratoria demagogica la secondaria l'assemblea e quindi dice Platone fa dire a Socrate ha reso gli ateniesi peggiori di quello che erano e come argomenta perché peggiori di quello che erano non soltanto per questa oratoria demagogica per questo assecondare ma anche perché per primo introdusse un salario per chi si dedicasse Ai pubblici uffici il famoso salario per ricoprire una carica Che è l'architrave del meccanismo Democratico ateniese perché dico l'architravel meccanismo ateniese è molto semplice come ogni democrazia assembleare ha nell'assemblea di tutti il fondamento Ma esiste l'assemblea di tutti quando Erodoto raccontò lui leggeva le sue storie parti delle sue storie al pubblico che alla morte di campise In Persia Qualcuno aveva prospettato l'idea di instaurare la democrazia In Persia dice Erodoto non mi hanno creduto e invece è così perché non gli hanno creduto Perché ad Atene dire che nell'Impero persiano questi immensa realtà geografica qualcheduno volesse instaurare la democrazia significava fare immaginare una assemblea di tutti in un grande stato territoriale quindi una cosa impossibile ma anche ad Atene è un'illusione e un'idea forza quando molti anni dopo i cosiddetti oligarchi cioè quelli che non accettano il sistema politico ateniese tramano per abbatterlo e riescono a farlo per breve tempo togliendo il salario per i pubblici uffici dichiarano per invogliare gli Incerti ad accettare la nuova realtà che in fondo anche in regime assembleare Atene a 30.000 cittadini maschi adulti in età militare al massimo 5.000 vanno all'assemblea quindi la realtà concreta della democrazia assembleare È una realtà mobile dove l'incremento a partecipare alla politica deve venire dall'alto non solo ma cambia il corpo sociale attivo e molto ingenuo il modo in cui si parla di questa realtà Antica quando si dice l'assemblea di tutti la Severi tutti Non esiste faccio un esempio concreto che ci porta ad un momento cruciale della vita di Pericle della sua vita politica 462 avanti Cristo lui era stato a lungo incerto dice Plutarco il suo biografo tardivo ma molto informato era stato molto incerto su come schierarsi apparteneva ad una famiglia importante ricchissimo grande proprietario terriero oltretutto i vecchi quando lo vedevano giovane trovavano che rassomigliava fisicamente a Pisistrato e questo era un handicap perché il tiranno era pur sempre L'incubo della democrazia e lui fu incerto su come schierarsi alla fine scelse il popolo dice Plutarco Cioè In sostanza Calcola che tra le due opzioni possibili quella di non accettare il sistema politico Democratico assemblare assecondandolo e guidandolo ovvero rifiutarlo la prima opzione era quella preferibile nel 462 avanti Cristo e un anno cruciale nella storia di Atene avvengono alcuni fatti guida la città o perlomeno è un leader riconosciuto Cimone il figlio di milziade il vincitore della battaglia di Maratona contro i persiani Simone è un buon Democratico Nel senso che accetta il sistema anche lui appartiene Una grande famiglia famiglia di milziade addirittura aveva origini regge Cimone si impegna su richiesta di Sparta in una campagna nel Peloponneso contro gli schiavi i Loti che si sono ribellati Sparta il regime degli uguali però gli schiavi bisogna tenere sotto e Cimone è amico di Sparta i suoi figli li Chiama uno dei suoi figli l'ha chiamato Spartano l'altro ha chiamato tessalo per cui Pericle il suo nemico diceva Ma non sono neanche ateniesi questi Come si chiamano in questa maniera si impegna in questa campagna e porta con sé 4.000 opliti un corpo di spedizione notevolissimo gli opliti sono Guerrieri che si amano a proprie spese Quindi sono anche una classe sociale si potrebbe dire e sono la base della democrazia oplitica cioè quelli che vanno all'assemblea e applaudono Cimone ma nel frattempo a partire da 480 Quindi negli ultimi 20 anni prima di questo anno cruciale Atene ha creato un impero Marittimo i marinai sono diventati Vitali essenziali per il funzionamento dell'impero come dice un nemico della democrazia ateniese anonimo sono quelli che muovono le navi che comandano opliti fuori impegnati in messenia marinai all'assemblea l'assemblea decide su impulso di due leaders importantissimi e fialte e Pericle e piante più vecchie più giovane di togliere al consesso fino Allora dominante denominato areopago i poteri decisivi una riforma una riforma tecnicamente impeccabile quali sono questi poteri sappiamo qualcosa di ciò da una fonte importante come la costituzione di Atene di Aristotele Aristotele dice che fialte tolse all'areopago i poteri di troppo quelli che si erano aggiunti dopo le guerre persiane li Chiama gli epiteta e quali erano quelli giudiziari e passa i poteri dell'areopago ai Tribunali popolari singolare realtà questa ateniese se ben ci pensate perché Lario pago è un organo di cooptazione come il Senato Romano in un certo senso coloro che hanno rivestito la raccontato entrano di diritto nell'areopago quindi lariopago è un consesso vitalizio la volta che si sia varcato un certo gradino detronizzare l'areopago significa spezzare il dominio di un gruppo sociale alto che regola l'elemento più importante della città i tribunali perché in tribunale va a finire ogni tipo di conflitto Soprattutto quelli riguardanti la ricchezza tribunale Popolare Cosa vuol dire vuol dire che ogni anno si sorteggiano 6000 cittadini qualunque non laureati in diritto Ma cittadini qualunque Dai quali si prendono nomi che costituiscono l'alliea e altri Tribunali questi cittadini qualunque che quindi sono popolari marinai Teti nullatenenti o anche mobili secondo il sorteggio decidono nelle controversie fondamentali che sono quelle appunto quotidiane riguardanti la ricchezza perché Aristofane straordinario intellettuale e critico nelle vespe rappresenta la mania del Tribunale ad Atene a Maria noi ridiamo leggendo le vespe Ma perché il tribunale è il ganglio intorno a cui si svolge la lotta di classe usiamo queste parole un po' tradizionali ma tutto sommato significative è chiaro spostare i poteri dall'areopago ai Tribunali popolari Significa spostare il peso decisivo su un altro ceto Questa è la riforma del 462 perché avviene perché all'assemblea c'erano altri secondo Appunto quella osservazione Al massimo ne vanno 5.000 i 4000 stavano in messenia a combattere e fiateriche realizzano questa riforma epocale vorrei fare un paragone può sembrare un po' singolare ma non è una realtà molto simile a quella molto simile per certi versi naturalmente a quella della Atene della democrazia diretta potrebbe essere quella della Parigi dell'anno II della rivoluzione le sezioni No nelle sezioni ci sono i Sexion Air cioè i frequentatori abituali i sanculotti ammazzato Robespierre i sanculotti se ne vanno dalle sezioni arrivano i Borghese le sezioni continuano a funzionare quindi il meccanismo è lo stesso è come se nelle vene scorresse un sangue diverso e la stessa cosa che succede Togli gli opliti metti i Teti in nullatenenti bene questa riforma è legata a che cosa al fatto che nel frattempo fra la battaglia di Salamina la vittoria sui Persiani e la guerra in messenia Atene è diventata una grande potenza Marittima la cui forza è nelle navi quindi il soggetto sociale decisivo è diventato quello e perdi che deve fare i conti con quelli non per introdurre degli elementi per così dire di Mistero Ma la storia così remota fatalmente misteriosa Non sappiamo granché di fatti a noi più vicini e gli altri Viene ammazzato subito dopo la riforma L'assassinio politico poi ad Atene era abbastanza praticato si potrebbe dire non solo ad Atene per altro ma insomma abbiamo episodi celebri e non si seppe mai chi lo aveva fatto uccidere chi lo avesse ucciso Abbiamo varie fonti vari racconti non abbiamo una vita una biografia di fiabe una delle fonti alle quali Plutarco nella sua immensa dottrina Fa capo Plutarco è vissuto al tempo dell'imperatore Traiano Quindi 5 secoli dopo però ha letto un sacco di cose d'epoca certe volte ne sa più di Tucidide che aveva visto è toccato perito in carne ed ossa Una delle fonti che lui evoca Idomeneo di lanzaco che poi era un amico di Epicuro quindi vissuto alquanto dopo ma ben prima di Plutarco Idomeneo di lanzaco riteneva di sapere che Pericle lo aveva fatto ammazzare Certo È una delle città dell'impero gli intellettuali le persone in vista delle città dell'impero non amavano Atene e soprattutto non amavano i capi ateniesi potremmo fare una rassegna stesi in brodo di caso Ione Di Chio Lanza con tutte città dominate le opere di questi non le abbiamo Plutarco le alette per noi però ci rendiamo conto che non facevano che mettere in luce sinistra i leaders della città Tirana della città dominatrice che si faceva pagare il foros tutti gli anni il tributo centinaia di talenti quindi prendiamo con le molle questa notizia naturalmente della liquidazione di Efialte ad opera addirittura dello stesso Pericle e fiate povero questo le fonti ci dicono povero cosa rara del personale politico ateniese personale politico ateniese fatto di persone deciti alti che accettano l'assemblea la guidano però vengono da famiglie dove hanno imparato la parola hanno imparato l'uso della parola hanno imparato la musica hanno imparato l'arte della guerra hanno imparato una serie di cose quindi sono loro che guidano ma accettano il sistema era povero Aristotele nella costituzione di Atene dice no ma lui fu ammazzato da un tale di tanagra l'anagra una città della Beozia e dice il nome di questo tale dell'assassino Naturalmente noi non possiamo fare un'inchiesta però merita una segnalazione il fatto che una fonte straordinariamente importante l'autore che sto per nominare si chiama avanti Fonte antifonte era un sofista un oratore un avvocato un tragediografo il vero artefice il cervello del colpo di stato del 411 del primo colpo di stato che intacca la democrazia dopo un secolo antifonte antifonte era nato nel 480 quindi aveva vent'anni meno di Pericle Insomma era quasi in un suo coetaneo Forse è stato anche il maestro di tucidire per lo meno tu usciti le fa di lui un ritratto straordinario ammirativo quando dice solo un genio come lui poteva riuscire ad abbattere la democrazia ad Atene al di fronte non faceva politica tramava aspettava il momento come tutti i bravi oligarchi aspettava la sconfitta militare quando questa si profila in Sicilia escono allo scoperto e colpiscono colpiscono approfittano di un momento in cui i marinai sono dispersi Moltissimi sono morti in Sicilia altri sono sulle navi nelle lento all'assemblea fanno passare labrogazione del salario ancora una volta il problema di chi sta all'assemblea conta antifonte faceva l'avvocato cioè faceva discorsi scritti per amici che andavano in tribunale per i problemi più vari magari anche a pagamento non disdegnava affatto il denaro per un cliente lui ha scritto un discorso che ci è conservato questo tale era accusato di aver ammazzato un ateniese cleruko cioè un ateniese che aveva terre nelle isole dominate da Atene nella fattispecie a Mitilene lesbo a un certo punto del suo discorso dice Voi vi ricordate D'altra parte il problema era che non si trova il cadavere del defunto questo defunto Si chiamava Erode Vi ricordate quando hanno ammazzato i fialte cosa singolare non sappiamo l'anno Esatto in cui lui parla Ma certamente siamo intorno agli anni 40020 circa E si altre era stato ammazzato 40 anni prima quindi faceva appello alla memoria dei vecchi Vi ricordate quando è stato ammazzato i filtri non si è mai saputo chi lo ha veramente ucciso questa testimonianza vale molto di più di quella di Aristotele naturalmente ed è un sintomo del fatto che quello rimase un buco nero un episodio oscuro Ma io non sto dicendo naturalmente che va a scritta Pericle questa feroce soluzione del problema del primato Sta di fatto che è scomparso i fianchi Pericle protein e il primo e conduce una politica che Tucidide ammira parlando di incorruttibile guida del Popolo e che è una parte della verità ma una politica di enorme disinvoltura di cui vorrei descrivere brevemente i due Cardini i lavori pubblici l'impero l'aggressività Imperiale grande politica di lavori pubblici quando si dice l'atene di Pericle il Partenone la tenapartenos ovviamente sono segni durevoli che ancora noi oggi vediamo e il risultato di una straordinaria politica di lavori pubblici consistente nell'impiegare masse di lavoratori prezzolati a due popoli la giornata che non è un prezzo Altissimo un salario Altissimo per una politica edilizia che ha cambiato la faccia di Atene condotta con Sapienza condotta la fonte che non ho nominato finora ma anche perché in ultima analisi la conosciamo grazie a Plutarco che ne fa un uso amplissimo i comici ho nominato solo Aristofane che era troppo giovane quando ho cominciato per il Era già morto cretino il grande maestro di Aristofane cretino Cosa fa dire a un suo personaggio della scena stanno costruendo il Partenone e non la finiscono mai si tira in lungo questo lavoro ad infinitum per protrarre questi lavori pubblici e continuare a suscitare consenso attraverso il salario una politica che al tempo stesso di prestigio e socialmente mirata l'uomo che guida tutta questa operazione il cambio della faccia di Atene attraverso cui inizia e Fidia il grandissimo dice Plutarco in Passo della vita di Pericle era la mente di tutti i lavori pubblici che si svolgevano non soltanto la tenapartenos ictino di Mileto un architetto famosissimo e quello che ha materialmente pensato il Partenone Ma la guida in tutto questo era Fidia vicinissimo al Pericle nella sua cerchia più ristretta la cerchia ruotante intorno a lui e alla donna sua amatissima Aspasia figura straordinaria Aspasia donna libera quindi non una ateniese castigata che sta in casa che non sa leggere che non è una persona era una persona lo era al più alto livello etera ed era non vuol dire prostituta è un rango più alto scandalo Naturalmente per ricava una moglie una moglie da cui si separò con garbo e fermezza potremmo dire passò ad un altro marito quest'altro marito forse era callia era per noi era Clelia il padre di Alcibiade il quale era un piccolo Pericle in un certo senso Aspasia di Mileto donna di enorme cultura di grandi amicizie anassagora per esempio e il bersaglio ermippo comico le scaraventa addosso un'accusa di empietà con le accuse più infamanti collaterali allevare prostitute in casa eccetera Ma intorno a lui ci sono anche uomini come Erodoto Ippodamo di Mileto protagora quando Pericle crea guardando ad Occidente e passiamo quindi alla politica Imperiale la colonia di Turi in Lucania mette in campo una squadra formidabile protagora come legislatore Ippodamo come urbanista Erodoto non so bene In che veste ma comunque andò anche lui Tanto è vero che assunse la cittadinanza di Turi e al rigore andrebbe chiamato non Erodoto di Alicarnasso ma Erodoto di Turi essendo diventato cittadino di Turi Quindi questa cerchia è una cerchia mal vista l'ateniese medio il protagonista degli acarresi di Aristofane non gradisce una persona come Aspasia Innanzitutto perché una donna poi perché pensa poi perché è amica di grandi intellettuali e il ricordo che si affaccia alla mente degli ateniesi è quella del tiranno intorno a Pisistrato i suoi figli c'era l'intellighenzia di tutta la Grecia la cerchia intorno al tiranno ancora una volta e incombe sull'immagine di Pericle Spazia chiamata in tribunale anassagora accusato di ateismo e anassagora nelle nuvole di Aristofane è il maestro di Socrate maestro di ateismo Atene non era una città facile e quindi quella frase molto equilibrata di trucilide li guidava piuttosto che essere guidato da loro va Letta nella sua letterale verità cioè un punto di equilibrio Platone può ben sfogarsi nel dire li ha corrotti assecondandoli e nel giusto probabilmente Tucidide nell'individuare un punto di equilibrio difficile fra il guidare ed essere guidati ma fra guidare l'essere guidati ci sono l'area di un processo micidiale la volontà di colpire cui Pericle riesce sempre a contrastare a opporre una capacità di creare consenso altrimenti non si spiegherebbe il fatto che è rieletto per 30 anni di fila alla strategia che è la massima carica elettiva che è esattamente quello che fa Augusto Princeps ribadendo anno per anno la tripunice protesta se è consolato ha scritto un grande storico tedesco e si chiamava Edward Mayer trovata geniale questa di riuscire a farsi rileggere ogni anno perché questo rendeva impossibile la richiesta del rendiconto al termine della magistratura bisognava affrontare un processo Il rendiconto egli era già magistrato per l'anno dopo Quindi questa resa dei conti non veniva mai ma per ottenere questo consenso che non era coatto bisognava contemperare i due elementi il salario per tutti e la continua ricerca di ampliare l'impero cioè la guerra militarmente si potrebbe dire Pericle non ha avuto una straordinaria capacità la sua unica guerra vinta È quella contro l'isola di Samo contro un alleato ribelle guerra feroce durata due anni e passa dispiegamento di forza incredibile per schiacciare la rivolta di Samo che dopo quel tremenda repressione diventa l'alleato con fedele di Atene attentato in più direzioni ed è curioso come Tucidide che lo idealizza che ne fa un monumento occulti Le sconfitte gli errori paradossale e questo vorrei brevissimamente raccontarlo ora il sostanziale occultamento della più catastrofica delle imprese di Pericle l'attacco all'Egitto perché l'attacco all'Egitto è una guerra durata sei anni finita con la perdita di 200 navi e di migliaia di uomini L'Egitto è stato conquistato dall'impero persiano sotto il regno del pazzo campise come lo chiamavano i suoi avversari campise il re folle anche Erodoto lo raffigura così conquista l'Egitto interrompendo l'ultima delle dinastie quella saitica la conquista dell'Egitto ha dato all'Impero persiano un enorme forza e fra l'altro in terra ricchissima ma l'Egitto Si è ribellato varie volte si è ribellato una prima volta quando è morto Dario una seconda volta quando è morto Serse personaggio notabile forse uno degli ultimi della dinastia saitica si chiamava inaro guida la ribellione chiede l'aiuto di Atene Pericle storna le navi che sono impegnate nella Guerra Cipro sempre contro l'impero persiano e invia questo corpo di spedizione in Egitto si risolve in una catastrofe Ma perché qual è il senso e la stessa cosa che farà Alcibiade con la Sicilia e lo stesso Pericle in un discorso l'ultimo che lui tiene prima della sua definitiva uscita di scena in un solo discorso lui dice Noi abbiamo una flotta che può fare molto di più di quello che abitualmente facciamo dominiamo l'impero ma potremmo dominare l'Etruria Cartagine la Sicilia Cioè abbiamo in pugno un'arma imbattibile per un dominio Mediterraneo Ma qual è il fine del dominio Mediterraneo Qual è il fine dell'allargare l'impero ampliare i proventi avere più risorse per alimentare il demo Ecco il consenso strettamente connesso alla politica imperialistica e quindi è una contraddizione alla fine che sia aggroviglia su se stessa perché questa politica di espansione intanto smentisce la teoria secondo cui la sua linea era non ampliare l'impero con la guerra non è vero ha fatto esattamente questo ma alla fine alla resa dei conti approda al conflitto con l'altra grande potenza che politicamente esporta ma economicamente è Corinto perché scoppia la fine nel 431 La grande guerra che dura quasi 27 anni con varie interruzioni Perché i commerci ateniesi collidono con i commerci dell'altra grande potenza economica che è Corinto e la lotta per i mercati Corinto ha a Megara un suo punto di forza Pericle fa varare un decreto all'assemblea ateniese che chiude tutti i mercati ateniesi contro Megara cioè i megaresi non hanno diritto di vendere sui mercati controllati da Atene e lì che comincia il conflitto e sono i Corinzi che spingono Sparta alla guerra e alla fine Sparta accetta perché si rende conto che non si esce da questa collisione da questo impossibile coesistere di due imperi economici se non con la fine di uno dei due la strategia per iclea l'abbiamo detto all'inizio è quella apparentemente lungimirante Ci chiudiamo nella Fortezza Atene che è chiusa da mura imbattibili e con la flotta dominiamo gli Spartani si sfoghino devastando le nostre terre politica mio per in realtà una delle ragioni per cui Plutarco ha scelto di accostare la figura di Pericle a quella di Fabio Massimo il temporeggiatore è esattamente la strategia militare Fabio Massimo non accetta battaglia campale contro i cartaginesi e quando invece quelli avvengono dopo di lui la accettano vanno alla catastrofe di canne per il vorrebbe evitare uno scontro diretto frontale per terra campale con la grande potenza avversaria quelli venuti dopo di lui lo fanno e perdono Questo è un po' la ragione di quel accostamento esce di scena in tempo muore prima che la sua strategia fallisca il suo erede politico che è Alcibiade non può che fare quello che gli ha fatto verso l'Egitto tentare ad Occidente con la conquista della Sicilia Naturalmente la differenza tra i due Ancora una volta è nella capacità di suscitare consenso in questo è il segreto del protosaner del Princeps Pericle Ma noi non parleremo di agire parleremo invece di lui Noi abbiamo incominciato vi ricordate credo leggendo quella pagina famosissima tuscitidea a parole Era una democrazia di fatto il governo di uno solo e ho detto smascheramento [Musica] Il paradosso dinanzi al quale non si può che restare Ammirati del racconto tucidideo e che quando Tucidide dalla parola Pericle per descrivere il sistema politico ateniese crea l'illusione che egli stia inneggiando al modello Democratico sto parlando del famoso epitaffio Epitaffio è un discorso che si fa per i morti in guerra perciò si chiama così teoricamente ogni anno è una cerimonia importantissima nella città solenne anche visivamente suggestiva tutte queste bare che sfilano i parenti la città tutta un grande oratore che parla ogni anno ogni anno anche perché guerre ce ne sono quasi quotidianamente nel linguaggio Greco Fra l'altro quando si stipula una pace si dice spondai che vuol dire tregua Se l'idea è che la guerra e la norma e la pace è una parentesi erano più chiari di noi nel senso che anche nel tempo nostro succede qualcosa del genere però lo usiamo parole più dolci più nell'influe l'epitaffio l'epitaffio per i morti nel primo anno di guerra erano pochissimi in realtà perché prima di guerra non fu caratterizzato da chissà quale operazione e tocco a Pericle di parlare e l'ultimo suo discorso d'occasione quello dell'epitaffio mi capita talvolta di dire è un grande corso di educazione civica Nel senso che l'oratore prescelto per pronunciare l'elogio dei morti in guerra in realtà pronuncia l'elogio della città La città celebra se stessa e l'oratore il quale ha il dominio della parola la formazione è necessaria insegna al Demo hai nullatenenti ai frequentanti dell'assemblea la storia della città i principi su cui essa si regge Perciò è una lezione di educazione civica che annualmente viene inflitto Agli ateniesi la cui formazione è data da quella circostanza e dal teatro discorsi non veri naturalmente intanto fondati di solito su le grandi vittorie del passato siccome Atene non aveva tantissime a parte i persiani E si comincia con le amazzoni abbiamo vinto sconfitto le amazzoni remote Insomma è poco credibili abbiamo riportato nel Peloponneso i figli di Eracle eraclivi altra vicenda su cui si potrebbe estendere un velo di dubbio il nostro sistema e ahimè siamo autoctoni No il vanto profondamente razzistico è quello di essere nati lì una stirpe che ha origine lì nell'attica gli autoctoni l'autoctonia una parola terribile che ha avuto un futuro micidiale tu ci di dire fa parlare Pericle in questa circostanza ed è un discorso che ci pone un problema di metodo innanzitutto che sta raccontando È vero ha inventato uno dei luoghi classici del nostro mestiere di studiare il mondo antico è quello di chiedersi i discorsi che Tucidide fa pronunciare i suoi personaggi sono veri sono falsi se li inventati lui dedica un intero capitolo a spiegare che sono veri dicendo non ho registrato le parole esatte ma mi sono tenuto vicinissimo al senso generale delle cose veramente dette e sarà anche vero nel caso dell'epitaffio pericleosi sorgono notevoli dubbi purtroppo perché è il discorso forse più importante che figuri in quell'opera straordinaria dove la parte parlata e forse ancora più abbondante di quella narrativa abbiamo qualche riscontro famosissimo il fatto che a un certo punto dove spiega il sistema ateniese come è fatto Pericle fa la distinzione leggi scritte leggi non scritte che è un luogo che appassiona sempre moltissimo tutti pensano subito ad Antigone si commuovono E va bene anche se poi la legge scritta è garanzia di uguaglianza la legge non scritta è appannaggio delle casse sacerdotali quindi poi inneggiare tanto alle leggi non scritte Bisognerebbe stare un po' attenti Ecco Con tutto il rispetto per Antigone il Pericle tucidideo cancella per così dire la parte ovvia Le Amazzoni gli eracliti dice io non vi sto a ripetere quello che già sapete Non lo dirò dinanzi a persone che già lo sanno e già questo ci mette un po' in sospetto perché è difficile che un oratore il quale Mira all'ascolto al successo faccia a tabula rasa dei luoghi comuni così cari alla tradizione però Dopo di che passa a descrivere il sistema politico e lì parla delle leggi scritte non scritte Noi abbiamo dicevo un riscontro ce l'abbiamo in un personaggio che in un certo senso è vicino a Pericle è figlio di un suo grandissimo amico l'oratore siciliano di origine Lisia molto frequentato nei licei perché si considera un motore semplice ma in realtà tanto semplice non è lì si era figlio di cefalo vecchissimo me Teco siciliano in casa del quale si svolge la Repubblica di Platone per esempio secondo il racconto appunto platonico in un discorso contro andocide databile in 398 Lisia dice mi ricordo che Pericle Secondo alcuni avrebbe detto che le leggi scritte sono più importanti di quelle non scritte eccetera cioè fa una citazione dal epitaffio e quindi potrebbe essere un segnale del fatto che Qualcosa di vero in quel discorso cioè Poi abbiamo anche un altro testimonio e su quello ci fermeremo un pochino di più Platone nel benessere non dialogo Molto problematico mette in scena una cosa singolarissima Socrate si autoproclama allievo di Aspasia dicevo ho imparato da lei La retorica l'arte della parola Aspasia la donna di Pericle per l'appunto Anzi l'altro giorno mi ha letto l'epitafio di Pericle fatto con gli avanzi del suo discorso Platone animo straordinariamente ironico immaginate questa trovata il grande Epitaffio del grande Pericle l'anti Epitaffio o il para epitafio di Aspasia fatto con che cosa con gli avanzi del discorso del grandissimo e questo discorso ci servirà Ora vedremo perché Anche perché sembra scritto in contrappunto o tenendo d'occhio sul tavolino il discorso per i Cleo tu ci dideo certo uno può dire Platone leggeva ormai Tucidide Molto probabile dopo aver detto non vi sto a raccontare le cose ovvie che già sapete vi parlerò del nostro sistema politico e qui comincia un celeberrimo passo sul quale vorrei fermarmi quasi conclusivamente noi pratichiamo dice i Pericle tucidideo un sistema politico che non imita gli ordinamenti dei vicini pensiamo sempre all'autoctonia non siamo diversi da tutti gli altri Semmai siamo noi il modello per qualcheduno anziché imitare noi gli altri già questo è un po' singolare perché di solito si dice capofila delle democrazie Quindi tutti i sistemi di tipo ateniese sparsi nel mondo greco Invece qui si insiste nel dire e peculiarissimo è un qualche cosa che non Rassomiglia a niente quanto alla denominazione come chiamarlo la parola alla quale ricorriamo per definirlo visto che esso funziona in riferimento ai più e non ai pochi lo si chiama democrazia democratia ma subito una limitazione nelle controversie privati pensiamo ai Tribunali spetta a tutti uguale parte nel rispetto della legge Per quanto riguarda invece il peso politico la xiosis no la dignitas direbbe Cicerone non è tanto l'appartenenza ad una categoria ad un gruppo sociale quanto la capacità che consente di accedere agli onori nella povertà se uno ha qualcosa di buono da dire costituisce un impedimento e secondo libertà che noi facciamo politica questo passo è stato vivisezionato strattonato Ecco è uno dei passi giustamente più studiati e tormentati il seguito del discorso è quasi incredibile se noi pensiamo che Pericle è Aspasia sono al centro di un cerchio di un Price di una cerchia di intellettuali bersagliati perché di Libero Pensiero e per i che dice a questi ateniesi tremendi che già davanti noi filosofeggiamo senza mollezza e amiamo il bello con semplicità Il famoso filosofoman filokalumenn o è un grande ironico l'autore o c'è qualche cosa che non va Perché l'unica cosa che poteva disturbare gli ateniesi era quel vantarsi di filosofia e di filo quindi siamo su un terreno di creazione pensata per noi non di riproduzione delle parole che gli disse ma direi che la cosa più evidente più grossa che ci porta a capire questo e che lui arriva a proferire la parola democrazia in punta di piedi e in mancanza di meglio la chiamiamo così la parola alla quale si fa ricorso è quella però però che cosa però in tribunale a tutti spetta la stessa parte che non è un elogio dello schierarsi per i deboli e l'esatto contrario cioè dinanzi al Tribunale Popolare a quella Elia cui Efialte dette i poteri che erano prima dell'areopago i ricchi non sono perseguitati come sarebbe ovvio Perché la guerra è intorno al patrimonio sempre la migliore interpreta Io credo di questo passo di questo brano celeberrimo è una grandissima grecista francese gloriosa interprete di Tucidide e Jacqueline che ha fatto una magnifica traduzione commentata la quale dice molto bene A questo proposito si nota l'imbarazzo con cui viene fuori lentamente la parola democrazia in questa presentazione o auto rappresentazione del sistema politico condizionata da una serie di limitazioni che sono tutte quelle limitazioni che io sommariamente ho cercato di evocarvi Pericle muore Nel modo che vi ho detto lascia una città nel disastro affiora dopo di lui un altro leader cleone cleone e oppresso per così dire dall'immagine di lui che ci ha dato ferocemente Aristofane Aristofane e cimoniano fin nel midollo Quindi tutti i leaders popolari sono per lui sostanzialmente dei corruttori come la pensava Platone macleone apparteneva alla classe dei Cavalieri Cioè era uno molto su nella scala sociale e fra l'altro anche per questo ha l'elezione alla strategia così abitualmente leone si muove fa i primi passi sulla scia di Pericle ma è ovvio Perché il meccanismo Ormai credo sia chiaro di questi sistemi politici e quale che sia la forma il dominio di Elite capaci di ottenere consenso e di farsi legittimare quindi si ruota intorno questo sarà poi codificato nel secolo seguente Quando tutto sarà cambiato Nel quarto secolo addirittura formalizzato i retrori maggiori i retori minori Demostene fa una carriera piano piano quando diventa un retore Major c'ha intorno i retori minori che i suoi nemici chiamavano i signori dell'Urlo e del tumulto cioè quelli che andavano nel corso dell'assemblea disciplinare il traffico mentre il grande leader parlava cleone ha fatto anche lui questa strada ma non perché venisse dalla Gavetta Ma perché piano piano si percorrono questi gradini Ma l'ultimo cleone il leone degli ultimi anni di Pericle vivente comincia ad aggredire percepisce che quell'unico insuccesso che per il avuto nella sua carriera la non rielezione una volta in quei 30 anni di fila è dovuto quell'insuccesso alla politica guerresca sbagliata cioè al sacrificare i contadini in maniera così penalizzante e quindi lo attacca e lo sappiamo ancora una volta dai comici che parafrasi hanno le parole di leone o Re dei satiriche re dei Satiri Perché non prendi la lancia ma ci offri per la guerra soltanto parole Quindi basta con questa tattica di arroccamento cleone si fa strada e aiutato in un certo senso dalla peste che toglie di mezzo il vecchio statista ma l'attrito è ormai presente vivo ancora Pericle e quindi io credo lo dico un pochino conclusivamente che una riflessione di un grande Pensatore moderno di cui vi dirò poi il nome intorno al conflitto all'interno delle Elite lui scriveva nel 1912 quindi un po' dopo Pericle sia perfettamente pertinente al nostro quadro le correnti democratiche nella storia sono come il battito continuo delle onde si infrangono come contro uno scoglio ma vengono incessantemente sostituite da altre lo spettacolo che se offrono entusiasmante e rattristante al tempo stesso Appena la democrazia ha raggiunto una certa tappa della sua evoluzione viene sottoposta a una specie di processo di degenerazione assume lo spirito e le forme aristocratiche di vita contro cui un tempo aveva combattuto poi insorgono dal suo interno voci che alla accusano di oligarchia ma dopo un periodo di lotte gloriose e di gloriosa partecipazione al potere coloro stessi che l'avevano accusata salgono a loro volta nella classe dominante per permettere a nuovi difensori della Libertà di insorgere il nome della democrazia questo gioco crudele fra l'inguaribile idealismo dei giovani e gli inguaribile sete di dominio dei vecchi non avrà mai fine sempre nuove onde si infrangeranno contro lo stesso scoglio questo è Robert Michaels