Il tempo narrativo del prof Luigi Gaudio. Grazie. Allora, oggi lezione sul tempo nella narrazione.
Il tempo è una componente essenziale in ogni tipo di narrazione. Questi sono infatti gli elementi... del testo narrativo.
Abbiamo detto che il tempo è uno dei più importanti che si analizza quando bisogna fare un'analisi di un testo narrativo. Riguarda quando si svolgono gli eventi, la loro durata, eccetera. il tempo della storia, il tempo della narrazione.
Tanto per cominciare vogliamo distinguere fra il tempo della storia, il tempo della storia è il tempo in cui viene ambientata la storia narrata. Esempio, il mare nasconde le stelle, è una storia contemporanea. Oppure i promessi sposi sono ambientati nel periodo che va dal 1628 al 1630. L'arco di tempo, ad esempio, è di due anni nei promessi sposi.
È il tempo in cui avvengono le vicende narrate. Poi però c'è il tempo della narrazione, detto anche tempo del racconto, che è il tempo impiegato a raccontare la storia, il modo in cui l'autore... Descrive i succedersi degli eventi e in questo caso l'autore, come vedremo, può utilizzare un diverso ordine rispetto a quello reale. Se segue l'ordine reale e sceglie di narrare gli eventi secondo un ordine cronologico, dal fatto più antico a quello più recente, la fabula corrisponde con l'intreccio.
Altrimenti, se sceglie di narrare gli eventi... eventi senza seguire un ordine cronologico, iniziando da un punto qualunque della storia, la fabula non corrisponde con l'intreccio. Adesso parliamo della durata, quindi quando parliamo di tempo parliamo di tante cose, l'ordine di successione degli eventi che può non coincidere con quello della storia e quindi la fabula può non coincidere con intreccio, i tempi della narrazione, diversi dai tempi reali oppure abbreviati o dilatati. Stavamo dicendo il rapporto tra la durata. Il rapporto tra i due tempi determina delle variazioni che possono essere di successione, quando gli eventi della storia seguono l'ordine lineare del prima del poi.
Oppure retrospezione, dall'evento si passa a tutto ciò che lo precede, anticipazione invece prolessi dell'evento che avverrà in futuro. Comunque di questo parleremo in seguito. Adesso invece riflettiamo molto sulla durata.
Per quanto riguarda la durata, possiamo avere, anzitutto, il riassunto o sommario, in cui il ritmo narrativo è molto veloce, le parti della storia sono condensate. Possiamo avere le lissi, ancora più veloce, perché addirittura l'autore tralascia di descrivere dei periodi di tempo non indispensabili per la comprensione della vicenda. Poi possiamo avere la pausa, in cui il ritmo narrativo è molto veloce.
lento, si può anche fermare del tutto. L'autore sceglie in questo caso di dilatare il tempo inserendo nella narrazione degli eventi riflessioni, descrizioni, analisi, pause, similitudini. Ecco, invece parleremo di scena nel momento in cui c'è un dialogo e il tempo della storia del racconto coincidono. Ecco, come vedete è molto importante quindi riflettere su questi aspetti.
Anche in questa slide vedete i due processi della flashback e della prolessi. Flashback è quando l'autore torna indietro per narrare eventi accaduti prima. E' molto importante anche distinguere fra tempo della realtà e tempo della finzione. Il tempo della realtà riguarda l'autore reale che scrive il romanzo, che scrive il racconto e ci mette anche magari tanti anni per scrivere. Un romanzo, così come ce ne ha messi una ventina di anni Manzoni per scrivere il suo romanzo dei promessi sposi nella sua edizione definitiva, ho 30 anni, torco alto tasso per scrivere La Gerusalemme liberata.
Questo è il tempo dell'autore reale. Poi c'è il tempo del lettore reale, cioè di noi che leggiamo il romanzo, che ci mettiamo un certo tempo anche per leggere questo romanzo. Poi c'è il tempo della finzione.
Il tempo della finzione riguarda il tempo della scrittura. Il tempo della scrittura è relativo al narratore. Si rintraccia ad esempio nella narrativa di autoanalisi le confessioni di un italiano leggeremo un brano quest'anno tratto da questo romanzo sono un romanzo autobiografico, cioè meglio in cui insomma il narratore è il protagonista che ricorda decine e decine di anni dopo cosa gli è avvenuto quando lui era un bambino Poi il tempo dell'avventura che è relativo ai personaggi, insomma, ai fatti narrati. Il tempo dell'avventura si caratterizza in quanto ordine in cui sono presentati gli eventi.
la durata, eccetera. E poi c'è il tempo della lettura, che riguarda noi. Noi siamo i destinatari della narrazione, chiamati pertanto anche narratari.
Il narratario è il destinatario della... della narrazione il tempo della lettura è relativa al destinatario cioè al narratario che è destinatario della narrazione è interno alla narrazione ci sono rari esempi anche di tempo della lettura che compaiono nei testi di narrativa ad esempio nella vita e le opinioni di Tristan Shandy gentiluomo di Lawrence Stern a un certo punto si scrive come avete potuto signora essere così disattivata attenta nel leggere il capitolo precedente, ecco come vedete c'è in questo caso un'intrusione, vi ricordate che la volta scorsa abbiamo visto le intrusioni dell'autore? E quindi gli appelli dell'autore al lettore in cui si riflette proprio su questo tempo della lettura.
Ecco come vedete quindi tempo della realtà e in mezzo il tempo della finzione. Ecco, qui abbiamo l'approfondimento di quello che abbiamo appena detto. Il tempo della finzione si divide in tempo della scrittura e tempo dell'avventura.
Passiamo adesso a smontare... Ecco, il tempo della lettura è relativa al narratario. Passiamo adesso a riflettere sulle... sulla fabula e sull'intreccio. La fabula è ciò che viene narrato in senso strettamente cronologico, gli avvenimenti disposti secondo l'ordine logico e cronologico.
Mentre l'intreccio è il modo in cui vengono narrati gli avvenimenti nell'ordine in cui vengono proposti nel corso della narrazione che non sempre è esattamente l'ordine cronologico. Quindi l'intreccio può corrispondere alla favola oppure no. Alterazione della fabola.
Quali sono i processi attraverso i quali alterare una fabola? Alterare quindi l'ordine cronologico degli eventi. Anzitutto il flashback o retrospezione o analessi. La narrazione compie un salto all'indietro raccontando ciò che è accaduto in precedenza.
La prolessi o flash forward o anticipazione anticipa il racconto di un evento successivo e la tecnica opposta a quella del flashback si anticipano pertanto alcuni avvenimenti futuri. Infine possiamo avere anche montaggio alternato nel momento in cui si alternano più volte due scene che si svolgono contemporaneamente. Ecco, la fabola e ciò che viene narrato è costituita dagli avvenimenti disposti secondo l'ordine logico e cronologico.
L'intreccio è il modo in cui viene narrato ed è costituito dagli avvenimenti nell'ordine in cui vengono proposti nel corso della narrazione. E poi c'è il montaggio alternato. E questo è un po' quello che abbiamo appena spiegato. Eravamo arrivati qua. Adesso, leggendo attentamente questo seguente brano, possiamo individuare la parte corrispondente al flashback.
È il passato, è l'anticipazione. E qui ci si riferisce a un personaggio di un racconto di Giovanni Verga, in cui ricorda il momento in cui per la prima volta incontra una donna che poi sposerà. Ecco, leggiamo adesso un brano tratto da Caonabò di Galeano.
Assorto, assente, il prigioniero sta seduto all'ingresso della casa di Cristoforo Colombo, a ceppi di ferro alle caviglie, e le manette gli serrano i polsi. Caonabò fu colui che ridusse in cenere il fortino di Navidad. Ecco, da questa terza riga, scrivete, sottolineate sulla vostra dispensa, abbiamo un flashback, cioè torniamo indietro nel tempo.
Fu colui che ridusse in ceneri il fortino di Navidad che l'amiraglio aveva edificato quando scoprì quell'isola di Tahiti. Incendiò il fortino e ne uccise gli occupanti. E non solo loro, in questi due lunghi anni tutti gli spagnoli che è riuscito a trovare nella sua regione dei monti di Chibao li ha puniti a colpi di freccia. andavano a caccia di oro e di gente.
Alonso Deo Ieda, veterano delle guerre contro i mori, andò a trovarlo in atteggiamento di pace, lo invitò a salire sul suo cavallo e gli mise queste manette di metallo brunito che gli allacciano i polsi, dicendogli che non che erano quelle le gioie usate dai re di Castiglia ai balli e alle feste. Da Caunabò fino a Feste, quindi praticamente dalla terza riga fino alla decima riga, abbiamo un flashback, cioè abbiamo una retrospezione. Andiamo indietro nel tempo a capire il motivo per cui il nostro protagonista, Caunabò, è in prigione. Ora è Cacique e Caunabò.
da quando dice ora si ritorna al presente quindi termina il flashback termina l'anticipazione quindi nel brano è presente un flashback passiamo adesso a parlare del ritmo narrativo L'intreccio rispetto alla fabula modifica anche il rapporto tra la durata reale degli avvenimenti, il tempo che occupano nella realtà e la loro durata narrativa, lo spazio che occupano sulla pagina. I quattro casi più importanti sono la scena, l'analisi, il riassunto e l'ellissi. Approfondiamo. La scena è il momento in cui tempo reale e tempo narrativo coincidono.
Quando, ad esempio, in un romanzo, in un racconto... Quando ci sono dei dialoghi, non avete la dispensa di narrativa. In questo caso parliamo di scena, quando ci sono dei dialoghi, ad esempio, tra i personaggi. come un copione del teatro copione del teatro è tutto fatto di scene in un certo senso l'analisi quando il tempo reale è più breve del tempo della narrazione cioè analisi quando ad esempio ciò che avviene una persona pensa, in pochi secondi anche, viene narrato, raccontato in modo approfondito. Allora ci mettiamo più tempo noi a leggere di quanto è realmente stato il tempo che ci ha messo il personaggio a pensare quelle cose.
L'autore si sofferma ad analizzare tutti gli avvenimenti dilatando la loro durata. Nel riassunto sommario invece, caso contrario al precedente, il tempo reale viene abbreviato nella narrazione. L'elissi è un vero e proprio salto temporale che si ha quando un periodo di tempo non viene raccontato. Adesso leggiamo dei testi e vediamo di dire insieme di che cosa si tratta. Esempio.
Egli fu assalito a un tratto da mille pensieri, domandò subito in fretta a se stesso se tra i bravi e lui ci fosse qualche uscita di strada a destra o a sinistra. E gli sovvenne che non c'è nessuna via d'uscita. Fece un rapido esame se avesse peccato contro qualche potente, contro qualche vendicativo, ma anche in quel turbamento il testimonio consolante della coscienza lo rassicurava alquanto.
I bravi però si avvicinavano guardandolo fisso. Secondo voi questo è un caso di scena, di analisi, di riassunto o di ellissi? È un caso di analisi. Perché ciò che pensa il personaggio viene analizzato, la durata temporale si dilata.
Ciò che lui pensa in una frazione di secondo, si può dire, viene invece raccontato in più di quattro righe. Quindi è un esempio di... di analisi.
Bene, vediamo un altro testo sempre tratto dai Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. E con queste e con simili furberie si ingegnavano a far passare il tempo che pareva loro più lungo di mano in mano che ne era passato. Esatto.
Allora, secondo voi in questo caso si tratta di una scena, di un'analisi, eh? No, no, no, è di un sommario, sommario riassunto. Questo è un caso tipico di sommario o riassunto. Bene, leggiamo adesso un altro brano.
Basta per favore. Un altro brano. Come mai?
Continuate a cadere. Allora, qui abbiamo un dialogo, Bia, che vuol che si dica il suo nome all'illustrissimo signor Don Rodrigo, il mio rispetto, si spieghi meglio, disposto sempre all'ubbidienza, è il dialogo che c'è fra i bravi e Don Abbondio. Allora, in questo caso, quale tecnica viene utilizzata? Quella della scena.
Ok. Leggiamo quest'altro brano tratto dai Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Così il padre di Ludovico passò gli ultimi suoi anni in angustia e continue, temendo sempre ad essere schernito, non riflettendo mai che il vedere non è cosa più ridicola. che è comprare.
Fece educare il figlio nobilmente, secondo la condizione dei tempi, per quanto gli era concesso dalle leggi e dalle consitudini. E morì lasciandolo ricco e giovinetto. Che tipo di tecnica qua viene utilizzata? Lellissima. Benissimo.
Quindi attenzione, quando leggi un testo narrativo dovrai verificare i seguenti aspetti, in quale periodo storico si inseriscono i fatti narrati, in quale arco di tempo si svolge la vicenda, dieci anni, due mesi, un giorno. Devi stare attento se prevalgono i tempi lenti e quindi ci sono analisi, pause, riflessioni, le scene in cui l'azione scorre sotto i nostri occhi con la stessa velocità con cui stiamo leggendo il testo oppure i fatti scorrono rapidamente. rapidamente con riassunti e listi temporali dovrai verificare se vi è corrispondenza tra favole e intreccio, se ci sono analessi, flashback, ricordi oppure se ci sono prolessi o anticipazioni.