voi che vivete sicuri nelle vostre case voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e Visi amici considerate Se questo è un uomo primolevi [Musica] Je [Musica] mammao vive [Musica] lontano mamma Solo perché la mia canzone vol mamma sarà con non sarai Sol quanto voglio bene [Musica] d'amore mio cuore Forse non ci Us [Applauso] [Musica] più Mario tu hai fatto la scuola ebraica Sì ma fino alla Terza elementare fatto niente ho dovuto prendere il sacco in collo in giro lo straccivendolo come vivevate voi ebrei nel gatto di Roma male molto male perché c'era tanta tanta tanta povertà e quando papà lavorava cioè che mamma poteva fare una insalatiera di pasta e broccoli ci mettevamo tutti quanti intorno così Come una chioccia Come una chioccia coi pulcini e mangiavamo e infatti qui ci volevano tutti bene Qui ci volevano tutti [Musica] bene lunga la fondamenta c'è il sottoportico e incomincia il ghetto il posto dove io ho vissuto tutta la mia infanzia e giovinezza credo che ero felice con la mia famiglia con mio padre e mia madre i miei fratelli con mio fratello in particolare il quello più giovane giocavamo molto ci si divertiva Eravamo molto uniti [Musica] Allora ero a scuola una scuola di suore scuole superiori vado alla toilett e trovo una ragazzina che piange disperatamente che si sta asciugando il viso mi avvicino e chiedo che ti succede stai male qualche cosa se stata rimproverata dice no ma dice la suora ci ha raccontato dice di come quei perfi di ebrei hanno ucciso Gesù in quel momento è stato come se mi piomb asse addosso Non so che condanna e ho dovuto crescere molto con gli anni riflettere studiare per conto mio per capire l'assurdità di questa condanna ma ce nè voluto eh settembre 1938 vengono promulgate leggi persecutorie contro gli ebrei gli ebrei diventano cittadini di seconda classe sono privati dei diritti fondamentali quali il lavoro e lo studio [Musica] quando sono arrivate queste leggi n ottobre del 38 Noi siamo rimasti sconvolti dal comportamento dei vicini quelli che coabitano nello stesso palazzo nelle strade abbiamo visto la gente che guardava da un'altra parte o che ci guardava come se non esistessimo guardava attraverso qualcosa che accade al tuo vicino di casa della porta accanto quello con cui hai diviso giorni lieti tristi quello con cui hai giocato quello che hai invitato a casa a mangiare quello col quale hai fatto una gita fuori da un giorno all'altro il buio più completo Il silenzio più [Musica] totale Questa è la porta della sua scuola superiore che lei ha potuto frequentare solo un anno nel 37 nel 37 precisamente nel 38 non ho più potuto frequentare perché sono incominciate le Leg daziani e gli ebrei nelle scuole comunali non potevano entrare come ha vissuto lei quel momento e tristemente perché mi sentivo emarginata non potere andare a scuola avevo solo 12 anni dicevo cosa sarà della mia vita senza un po' di studio un po' di e veramente mi sono sentita male da mio insegnante mi chiamò mi disse esci perché da oggi tu non puoi più stare in classe in questa scuola e mi fa guarda Tu oramai Dovresti andare alle media non puoi più andarci basta Io allora sono andata a lavorare a fare la sarta e andavo avanti con dei libri in mano per darmi le arie che andavo a scuola e quindi mi ricordo benissimo che uscito dalla classe andai a piangere dalla bidella che c'era coso che molto affettuosamente mi vi lì con sé cercò di consolarmi eccetera fino a che poi andai a casa raccontai quello che era successo mio padre lo sapeva se l'aspettava e sono rimasta male perché io avevo un non so un qualcosa di bello su questa Italia poi quando m'an detto Ah non puoi andare perché semi ma non me ne rendevo conto di preciso cosa era questo ebraismo che era diverso Ecco perché per me era una religione io ero italiana 10 giugno 1940 L'Italia entra in guerra a fianco della Germania 8 settembre 1943 la Germania occupa l'Italia viene istituita la Repubblica fascista di Salò i nazisti iniziano gli arresti e le deportazione degli ebrei dall'Italia [Musica] 30 novembre 19 43 per decreto della Repubblica di Salò anche la polizia fascista inizia ad arrestare gli ebrei erano le 7:00 di mattina ci hanno bussato alla porta abbiamo aperto perché mia Mia madre si faceva delle iniezioni e si chiedeva che era l'infermiere che veniva Questa è l'entrata di casa tua Sì esatto via del Tempio qu qui sono arrivati i tedeschi su tutto su tutti hanno carcerato tutti quelli che stavano a questo palazzo a quel palazzo a quel palazzo a quel palazzo a quel palazzo via della recinella a quell'altro palazzo hanno hanno accerchiato tutto il GTO Ecco ti ricordi precisamente cosa è avvenuto quella hanno Busato un aperta alle 7 si sono presentati i tedeschi du tre con un foglio di carta in mano scritto in in italiano portate con voi tutto le scatolette ognuno ognuno c'aveva qualche scatolame qualche cosa portate tutto il mangiare che voi avete Gioia soldi perché si deve si deve andare via da qui e e portarvi a lavorare in un altro luogo voi non sospettate niente nemmeno niente senò io sarei scappato 15 volte quando c'è stata la deportazione a Roma che io non avevo ancora 18 anni e era il mio terrore mamma se vengono anche qua ci divideranno dove andrai dove andrò io er la mia ossessione e la mamma cosa le dicev la mamma cercava di rarm queste cose che a noi non succederanno non verrà mamma il mio terr Mi allontana da non mi importa dovei manderà cosa che sarà altri non mi interessa Basta Ess mamma e mia mamma mieva stupida Non pensare a ste cose Pens Pens andare a pensare Ste stupidaggini cercava sempre di rincuorarmi ma il cuore che avevo sempre che palpitava [Musica] mi presero per la strada quattro fascisti fascisti perché cevano la cicetta qui la camicia nera e mi a Piazza Farnese c'era la paia a quell'epoca piazza farnes dove ti hanno arrestato a Piazza cavur vendevo queste cianfrus così per po digiunare sono venuti da me queste persone tre persone sono venuti da me dicevano documenti mi chiese i documenti ma io non l'avevo i documenti ma loro sapevano che io ero ebreo Mi fermarono mi messero sopra una carrozza e da lì mi Portaro a Piazza Farnese Dopo circa 2 ore V là che stavo e mi portare il carcere miero in cella e vidi i bambini con le mamme i padri che stavano avevano aperto le celle per far camminare i bambini suoi cos Cara mamma AR te Spero Dio che è tanto misericordioso di darmi la sua unita la tua santa benedizione non piangere mamma bella che presto con l'aiuto di Dio ritornerò con i miei fratelli E allora riprenderemo la nostra normale vita e saremo sempre uniti finché Dio vorrà posso assicurarti che tanto i primi i primi cioè quelli del 16 ottobre e come gli altri stanno benissimo e lavorano come pure lavoreremo noi perciò vedi bene che non c'è nulla di male Fai finta che siamo soldati Come erano Settimio e Marco in Africa e come Dio ti ha aiutato a rivedere loro così pure Speriamo per noi mentre ti scrivo mi danno il coraggio gli amici di Cella Perdona mamma se Anch'io ti ho dato questo dispiacere ma tu sei buono intelligente e comprenderai che tutto destino esso non si sfugge [Musica] avendo saputo che a Milano c'erano delle organizzazioni che aiutavano i bisognosi a rifugiarsi in Svizzera ci siamo rivolti ad una di queste organizzazioni che purtroppo non manteneva quello che prometteva alla gente che si rivolgeva a loro questo ponte era di legno era sembrava quasi di toccare con la mano la salvezza e sembrava impossibile che dopo tante illusioni tante speranze direi tante certezze di farcela dopo che siamo stati derubati di tutto quello che avevamo per poter pagare le gli esosi compensi che queste organizzazioni e queste guide chiedevano per portarci in salvo siamo stti stti 7 dicembre del 1943 respinti dagli svizzeri Quindi al confine nella zona sopra Viggiù Esattamente sopra Saltrio nel varesotto io nonostante la situazione ero ero felice perché dopo essere stata da sola nel carcere di Varese nel carcere di Como Mi ero ricongiunta mio papà Ed entrammo insieme qui nel carcere di San Vittore tutt'altro avrebbe voluto mio papà per me Ero la principessina dei suoi sogni una figlia a cui dare il massimo Invece mi stava mi stava portando in prigione difficile ricordare che la mia solitudine di oggi in questo ricordo che non con mio papà difficile ricordare senza commuoversi senza ricordare le sue i suoi polsi con le manette lui che non aveva fatto mai niente di male che era stato ufficiale della grande guerra che era una persona assolutamente per bene era stato ammanettato come un delinquente comune al momento dell'arresto difficile ricordare una giornata così in questo luogo che è sempre un luogo di dolore senza sentirsi un po' morire dentro anche se oggi sono una donna vecchia Infatti quando noi dal carcere delle Murate siamo stati informati che saremmo stati trasportati in un campo di concentramento in Italia Beh l'abbiamo vissuto come un fatto Scusami quasi liberatorio uscire dalla ristrettezza di una cella di pochi metri quadri ammassati uno sull'altro per andare in un campo all'aperto dove avremmo potuto lavorare do avremmo potuto vivere con Un'alimentazione più o meno militare io devo dire veramente che noi l'abbiamo vissuta finalmente come una condizione estremamente migliore al carcere a Fosso lenta ci levarono tutti i soldi non ci sapeva nemmeno una lira da mangiare ci davano pochissimo Allora senta mia mamma faceva la lavandaia per i ricchi per quelli che c'aveva più Quattrini che ce l'avevano nascosti Ok che allora ci ci pagavano qualche cosa allora no ci sopr la formaggio la marmellata un po' di pane lei LAV Babo stendeva e io stio No io io mi ricordo che guardi non c'aveva nemmeno il letto da dormire si dormiva tutti rannicchiati io e mia sorella e in un buchetto che avevamo trovato guardi veramente eravamo proprio proprio storditi guardi non c'era per noi non so almeno io mia sorella ci sentivamo proprio niente uscimmo lì gli SS e i repubblichini ci caricarono a calci e pugni su questi camion il camion sicuramente fece via Carducci e mi ricordo ancora che all'angolo concorso Magenta io che ero in fondo al camion vidi la mia casa che era il 55 di Corso Magenta il camion poi proseguì era un momento di addio alla città in cui ero nata e cresciuta in cui erano nati e cresciuti i miei genitori e la città era deserta c'era la guerra i milanesi non furono come i detenuti di San Vittore milanesi che erano a Milano non si affacciarono alle finestre non ci buttarono una mela un arancio furono silenziosi e muti dietro le finestre così arrivamo alla stazione centrale la fila dei camion che era arrivata da San Vittore imboccò il sottopassaggio di via Ferrante a porti e imboccò questi ingressi secondari dei dei sotterranei della Stazione Centrale in ci troviamo adesso e fummo scaricati con grande violenza già davanti al treno preparato per noi un attimo la discesa dal vagone la discesa dal camion e la risalita sul vagone fu questione di pochi attimi eravamo stravolti a vedere una scena di questo genere una scena una scena Incredibile di questi vagoni bestiame che i portelli aperti che ci aspettavano [Musica] il viaggio fu interminabile l'aria era irrespirabile Perché queste persone vecchie questa signora amputata eccetera non riuscivano ad arrivare neanche fino al buco per per per per defecare o per per per fare i loro bisogni e quindi c'era escrementi dappertutto la prima fase era della disperazione assoluta era del pianto che era non solo il pianto dei bambini disperati di essere al chiuso e di non potersi muovere ma era il pianto di tutti Poi molti pregarono Io mi ricordo proprio degli uomini che in mezzo al vagone si erano riuniti e si dondolavano pregando e poi quasi nessuno più pianse e quasi nessuno più pregò perché mi ricordo mi ricordo che negli ultimissimi giorni c'era un grande silenzio un silenzio solenne un silenzio essenziale molti di noi erano alla vigilia della loro morte [Musica] facciamo St percorso della morte che hanno fatto tutti gli ebrei che sono venuti a Birkenau Auschwitz percorso che precedeva la morte di un paio di ore o tre io sento ancora il la sirena o il sibilo fischio della locomotiva quando entrava in stazione gli arrivi erano tali e tanti che qui sostavano tre trasporti contemporaneamente e più C'erano quelli che attendevano fuori dal campo quindi un arrivo di una quantità rilevante di prigionieri tutti ignari di quello che sarebbe accaduto tutti convinti di venire qui per lavorare con le loro famiglie come è accaduto a me con i loro figli quindi con le loro mogli le loro madri dopo giorni e giorni di viaggi di viaggio sofferti per mancanza di cibo d'acqua e di tranquillità sceso dal treno ho sentito grandi rumori abbaiare urlare una scena difficile da da riportare in questo momento perché c'era un fatto terribilmente emotivo traumatico siamo stati calati in un mondo in un mondo indescrivibile un mondo che che che non aveva una spiegazione che poi piano piano sotto i nostri occhi si è dipanato hanno cominciato a dividere gli uomini dalle donne e quindi fra un abbaiare di cani fra questi uomini prigionieri che aiutavano a dividere le famiglie c'erano le mogli che non volevano lasciare i mariti le madri non volevano lasciare i figli in questo frastuono tremendo Un fra urla c'era qua un opposizione con tre graduati nazisti i quali passavano facevano una rapida e sommaria visita a uno per uno dei prigionieri li mandavano o dentro il campo o di là verso il crematorio il cielo sembrava proprio che ci stava sulla testa era una giornata Pluma proprio sembrava di piombo e già ti sentivi proprio il il morale a terra perché venivamo dall'Italia col sole qui alla mia sinistra si fermarono i vagoni Queste sono ancora le rotaie sulla quale passavano passava questa umanità destinata al macello ci fecero scendere anche là con urla e spintoni ed in quel momento stesso che mi ricordo e sento ancora nelle mie orecchie l'ur di delle persone anziane e specialmente di quella povera signora Dan che presa sotto le ascelle fu gettata Dall'alto dei vagoni avranno avuto Forse 30 cm o 40 cm di altezza dalle rotaie fu gettato come un sacco di patate in tanti anni tante volte ho pensato è una scena che era non credibile è da qui che sono scesa ma appena scesa dal treno subito 5x C qua non qu non l'ho più guardata Mi guardavo davanti a me c'avevo mia sorella mia mamma vicino e guardavo loro Insomma vedevo che succedeva vedevo gli uomini tutti da di là le donne già c'avevano diviso di qua son cinque per C eravamo Attenti attenti silenziosi di quello che ci stava succedendo Ma inb la fame il freddo del viaggio se giorni senza mangiare e bere Insomma così alla meglio e quando si arriva non vedi l'ora Anzi non vedevamo l'ora di arrivare vedere quello che non sapevamo quello che ci aspettava mio padre fu messo alla destra insieme coi vecchi aveva già 50 56 anni Ed ebbe il coraggio il coraggio che proprio da incosciente non so Ma penso che era una specie di richiamo verso la famiglia di mettersi davanti a questo ufficiale tedesco che aveva il frustino e dirgli in tedesco guardandolo fisso negli occhi voglio stare coi miei figli sono forte e sono pronto a lavorare Voglio stare coi miei figli e il tedesco gli dette quel frustino alla sinistra e debbe salva la vita visse ancora tre mesi con noi scendo dai Gri e la prima cosa istintiva era quella di di di cercare i nostri cari che avevano viaggiato in altri carri con mio padre e mio nonno stavamo insieme vedemmo subito i miei miei fratelli Uniti a loro ci vemo a cercare mia madre e mia sorella C'era anche mio zio insieme a noi a un certo punto le le vedemmo da lontano c'era si un ver mano mia madre e mia sorella strette e [Musica] andamo andamo incontro mia madre c' abbracciò e ci mise le mani sul capo per darci la benedizione aveva capito che era arrivata alla fine e disse non ci vedremo più i tedeschi che urlavano bastonano e mia madre abbe paura Ebe paura non per lei paura per noi e dis andate Non l'ho più vista in frauen links Los Los Los Los eine reihe alle pakete hier lassen alle pakete hier lassen Los Los Los in frauen re links Los Los los implacabilmente gli uomini dalle donne Ecco che io lasciai lasciai per sempre la mano di mio papà e non sapevo che fosse per sempre Perché senò chissà come come sarei stata invece ancora in quel momento io speravo che dopo poco sarei stata di nuovo con lui o che al massimo sarebbe stato come a Como come a Varese separati in prigione Ma poi riuniti per un'altra meta e così ci salutammo e io fui insieme a delle donne in fila e lui a 50 100 m lontano da me anche lui si mise in fila con gli uomini ci guardavamo ci guardavamo da lontano mi ricordo e io con l'ultima con l'ultimo fiato cercando di non piangere gli Fac dei piccoli sorrisi gli facevo dei ciao da lontano perché io ero sempre molto molto preoccupata per lui che così sofferente così così disperato di avermi messo al mondo così così preoccupato logicamente Per me com'era e allora gli facevo ancora questi questi piccoli salutini da lontano poi invece a un certo punto Poi non l'ho visto più più e non l'ho visto mai più [Musica] infatti Auschwitz Polonia 27 aprile 1940 le autorità naziste trasformano delle vecchie caserme in un campo di concentramento per detenuti politici tra la fine del 1941 e l'inizio del 1942 il complesso di Auschwitz è scelto come luogo di sterminio per gli ebrei di tutta l'Europa l'attività di messa a morte è spostata dal campo di Auschwitz 1 a Birkenau situato a 3 km di distanza in prossimità del bosco di di birk due piccole costruzioni sono trasformate in camere a gas successivamente vengono costruiti quattro enormi crematori con camere a gas annesse per rendere più rapido lo sterminio di [Musica] massa all'arrivo degli ebrei deportati i nazisti effettuano una selezione circa l'80 viene mandato agli impianti di messa a morte gli altri entrano in campo per divenire mano d'opera [Musica] schiava poi venne la notte e la notte Guardai fuori da una finestrina e vidi per la prima volta il fuoco sopra la ciminiera era una visione una visione brutta era una visione nella notte nera la neve bianca brillava brillava perché il fuoco là in fondo era sinistro era terribile E ormai sapevo sapevo che cos'era quel fuoco allora e fu una notte veramente tremenda dopo una settimana diciamo di lavoro e non mi rendevo conto che era quel fuoco No non il fumo il fuoco addirittura usciva questi camini ho trovato uno parlava francese e gli ho detto dice sa cheo lì Quando sei arrivato gli ho detto una settimana fa Beh con chi sei arrivato dico mia madre mia sorella non so guarda stanno lì da guard dico perché ma che lì Cremano t' ammazzano e e poi li Cremano l ammazzano persone noi Ebrei non ho mai perduto la sensazione di trovarmi in un posto terribile perché vedevo il fumo nero che si sprigionava dai cammini di Birkenau e vedevo che questo fumo nero a volte diventava una una nube terribile terribile come densità e come odore acre che emanava io cercavo mia mamma in continuazione È stata una cosa e mi hanno detto Vedi quel fumo Beh tua mamma è salita lì tutti quelli che sono andati sui camion sono morti subito quella sera come Siete arrivate ho avuto un grosso trauma non parlavo più per parecchio Quando ci fu detto davvero Voi credete di essere arrivati in un luogo di villeggiatura Ma dove credete di essere non sapete che siete in un campo di sterminio in un sler e ci hanno fatto vedere da una finestrella una costruzione in cemento che era in fondo al campo e che era sovrastata da un camino da cui usciva un orribile perenne fiamma e ci hanno detto se non sono bruciati già stanotte stanno bruciando adesso non c'era più possibilità di illuderci Allora abbiamo capito dove eravamo e abbiamo capito che anche la nostra il nostro futuro era legato a quel cammino da cui Saremmo comunque usciti perché non c'era altra via slomo tu sei uno dei pochissimi sopravvissuti di un zonder commando una di quelle squadre di ebrei obbligati dei nazisti a lavorare all'interno dei crematori corendo Esattamente la strada che percorrevano le persone che dovevano essere eliminate tutte quelle persone che erano già destinate a essere eliminate appena arrivate Naturalmente sempre donne bambini anziani e persone malate disabili venivano qua qui c'erano le SS attorno qui attorno c'erano delle SS sempre Naturalmente con con delle fruste con con dei bastoni per picchiare la gente come arrivava qua Allora questi si incanalano diciamo in questa maniera e scendevano qua sotto e qui sotto Stiamo andando adesso alla camera dove si sveso qui come vedete entrando qui Manca respiri vedete tutte queste pareti qua lungo le pareti c'erano delle attaccapanni ogni attaccapanno c'aveva il suo numero il tedesco ormai quando la gente la maggior parte della gente era qua dentro faceva dire a uno dei prigionieri e di della della nazionalità delle persone che erano arrivate e di appendere i loro abiti e di ricordarsi bene il numeretto dove appendevano la roba di modo che quando uscivano trovavano tutto quanto la roba che avevano lasciato là altrimenti si sarebbe creato Molta confusione e avrebbero perso la roba e non voleva che succedesse una cosa del genere in questa maniera logicamente lui convinceva di più alla gente che stava andando soltanto per fare la doccia e dopo la doccia tornavano indietro e avrebbero trovato la loro roba al loro posto di tutto questo era tutto una menzogna Qui ci sono questi tutti questi mattoni che D rovina appunto dopo che l'hanno fatto saltare per aria Sen non che entrando in questo atrio dallo spogliatoio si mettevano appunto nell'atrio di fronte c'era un montacarichi Dove veniva coperto al momento che la gente passava e poi a sinistra c'era un'altra porta dove metteva dentro questa camera dove dovevano fare la doccia invece era la camera gas questa camera con le docce e erano delle docce finte e la gente quando entrava dentro la prima cosa che faceva cercava di accaparrarsi una doccia si metteva sotto strofinandosi pensando che da un momento all'altro veniva l'acqua invece l'acqua non non veniva mai era qui davanti Quest P la porta era qua l'uscita era esattamente qui c'era una sola porta in questa camera una sola porta e siccome era proprio a Piano diciamo con la terra fuori si vedeva soltanto quel tombino Dove appunto mettevano dentro questo ciclon B gas quant'era grosso 60-70 cm quad e lì il tedesco si metteva la mascherina apriva questo scatole di di ciclon B che poi avevano un un colore sull'azzurro dell'aria e Ven buttava si metteva la mascherina lui perché aveva paura di Aspirare quell'odore e buttava dentro e lì era due di noi due ragazzi di noi ci ci ordinava di mettere di coprire con il il coperchio fatto appositamente per quel tombino diciamo si chiudeva quel tombino e tutta quella gente dopo 8-10 minuti era ben che asfissiata allora dopo di quello andava via questo tedesco col camioncino dalla parte sotto si apriva lo quella porta che c'era giù che poi è una porta si poteva dire blindata in quanto era abbastanza spessa prima di entrare dovevamo fare arieggiare un po' la questa camera e passavano sicuramente una ventina di minuti o mezz'ora massimo E allora i primi cadaveri già stavano a portata di mano si può dire erano ancora tutti caldi perché erano appena morti e il mio compito era appunto quello di di fare di il barbiere e il mio compito era appunto di tagliare i capelli specialmente alle donne che solo alle donne perché erano quelle che avevano i capelli lunghi in quei periodi là erano tutti con le trecce lunghe e i capelli abbastanza E siccome loro prendevano appunto i capelli e li mettevano ce li facevano mettere in dei sacch e quando si riempivano parecchi sacchi veniva un camion e li portava via Sembrerebbe la cosa più facile del mondo dire 10 nomi ma sono 10 Massi sono 10 staffilate sono 10 raffiche di mitra sono 10 assassini da mamma nella papà olderigo mio fratello sua moglie Lilia il bambino Sergio di un anno e mezzo mia nonna gemma di 80 e più anni mia zia Lina della torre e suo marito Oliviero i due figli Maglio e Massimo non credo che loro ci ascoltino non credo che loro ci sentano dire che io sento molto loro li sento molto vicini in questa che è la loro tomba Mi sento molto vicini è difficile estremamente difficile ho avuto la brutta sorpresa di incontrare mio cugino Leone Venezia se nonché mi lo son visto capitare giù dove si spogliava questa gente e lui sapeva che di trovare qualche cugino sotto e difatti m ha cercato e ci siamo incontrati giù dove spogliavano loro e lui non si dava pace Era in un certo rassegnato e non rassegnato pensava che quelli che stavano dentro potevano fare qualche cosa e mi ha costretto a andare a parlare col tedesco sottufficiale che che stava sempre lì con noi al che l'ho voluto accontentare con quel poco di tedesco che parlavo Sono andato da questo ufficiale a dirgli se si poteva fare qualche cosa allora mi ha mi ha subito risposto che Ales mi ha detto in tedesco shai Segal shai Segal Che vuol dire tutta una porcheria così che son tornato indietro e gliel'ho detto a lui e questo adesso ha visto che non c'era niente da fare L'unica cosa che ho potuto fare per lui e gli ho chiesto se poteva voleva mangiare qualche cosa anche sapendo che andava morire ha voluto mangiare e io gli ho portato tutto quello che c'avevo sopra Post o da parte e così lui si è fatto una bella mangiata E questa era l'ultima cena per lui e lui insisteva per sapere come come si moriva insomma in poche parole gli ho detto di farsi coraggio che non avrebbe sofferto e che purtroppo di lì non si usciva non si poteva uscire almeno che non andava un altro al posto suo perché quelli che rimanevano vivi dovevano essere lo stesso numero i pezzi dovevano essere sempre gli stessi pezzi allora gli ho fatto capire che durava pochissimo che che non avrebbe sofferto e che purtroppo non c'era altra via d'uscita e questo lui l'ha accettato diciamo volentieri ma purtroppo ha visto che non c'era nulla da fare e questo è stato le ultime parole che ho parlato con lui poi logicamente quando abbiamo portato su abbiamo fatto un di per lui è tutto [Musica] là mi ricordo che molte volte svenivo ehm tutte m per tutte ero morta e e invece in qualche modo mi sono ripresa mi piaceva svenire perché quando svenivo mi sentivo così leggera così mi sentivo bene Un benessere solo che durava poco poi rinveniva e vedevo Dove mi trovavo i bambini che scendevano dai vagoni erano come i bambini di tutto il mondo piccoli assolutamente ignari del loro destino e direi che nonostante tutto erano sorridenti portavano dei giocattoli in braccio e si tenevano ricordo in file in file di tre per si tenevano per mano oggi che grazie a Dio ho 10 nipoti penso penso e mi riviene nella mente quando vidi un trasporto con circa 200 bambinette piccoline che portavano le bamboline di pezza così e si avviavano verso verso i crematoio il crematoio stete con la fiamma due giorni oltre il circa 2 Met oltre il cammino era carne carne tenera era carne di bambini ebrei si sentiva l'odore per tutto il campo si spargeva l'odore [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] 53 anni non si è mosso un decimo e quando ero piccolo che quello che che che me l'ha fatto ogni puntino zampillava una gocciolina di di sangue m'ha visto M'ha visto un po' sbalordito un po' mi ha detto Stai tranquillo che te lo levo guarda va bene che non c'è più niente va bene che non c'è più niente stava nel sangue sta ancora qui 179 605 papà aveva 179 606 8501 a 8506 a 15803 7412 173 154 72 a 5377 180 060 numero Facile da ricordare No questo numero mi ha costato un sacco di botte perché perché dovevo impararlo in tedesco unx zexi e non ci riuscivi e non ci riuscivo perché non capivo niente chiamavano il numero mio e io zitto finché veniva la SS e che vedeva che ero io E allora A forza di botte l'ho imparata e 15810 lo dovevi sapere in tedesco e Sì è quell però in blocco Con me c'era un polaco che molte volte chiamavano il numero e molte volte Chiamavano per cognome lui si chiamava sano diari so cose che non te dimentichi io salì come chiamavano lui appresso E allora cominciai cominciai una volta Chi risp Non Allora il numero mio è 15000 800 10 Sol tedesco io mi son 14 anni mi son fatto Mon campo con gente che parlavano se set lingue noi non sapevamo dire soltanto sai quante volte ho preso le botte io perché anche altri tedeschi tedeschi ebrei polacchi italiano è succed ha fatto l'italiano ho dovuto imparare il tedesco e t'ho detto che mha preso un tedesco in petto m'ha detto tu non l'hai imparato qui in campo l'hai imparato a scuola non sono stato io È stato lui e io lo sapevo dire come glielo diceva lui imparato talmente bene la lingua che sapò parlare come parlava lui l'ho presa le botte sempre prese botte C chiamavano Maccaroni dopo la prima selezione entrate in barcca e Vamo sta tragedia eravamo state tosate pelate numerate ma eravamo inedite forse du giorni al collegio militare se giorni di viaggio senza mangiare inedite fino che la sera siamo entrate nelle baracche e dalle prigioniere che vedevamo schel dicevamo che St omini donne non capivamo chi erano e purtroppo ci raccontarono la triste verità quello che era il campo di osvit ci parlarono di Forni crematori di fucilazioni e noi diciamo Questa è gente pazza gente vedi T ho detto che qua è pazzia qua Samo all'inferno purtroppo invece l'abbiamo subito constatato qualche giorno dopo quello che ci hanno raccontato subito era vero di fuori si facevano gli appelli quando si usciva mattina e sera e la mattina tutti fuori ogni Baracca fuori per l'appello ore ore mattina e sera appello e quando c'era la neve era triste l'appello e si svolgevano anche le selezioni ogni tanto c'era una selezione si andava all'appello e c'era una selezione appello in bireno era una tortura ed era un'occasione per far violenza sui prigionieri un appello birken per noi Ci alzavamo al mattino alle 4:30 era qualcosa che poteva durare un'ora 3 ore 5 ore una giornata Quando durava a lungo era perché qualche prigioniero o un prigioniero era fuggito quindi alla conta risultava mancante il campo era percorso dalle parole felt manca uno ne manca uno e quindi la conta poi la conta poi la conta ancora all'infinito allora perché era un luogo di supplizio un'occasione di supplizio perché il prigioniero Doveva restare immobile guardando un punto all'infinito il comando all'inizio eraa upt Still ST Dopodiché Il prigioniero doveva rimanere sugli attenti Imp palato cosa che per un giovane non era un gran sacrificio era un fastidio se durava a lungo però era possibile mentre le persone più anziane dopo un po' non ce la facevano più a stare in piedi e allora dovevano urinare e non potevano lasciare la squadra per andare a urinare si urinava addosso defecava e se passava o un capo o un nazista di qualche grado e vedeva questa scena diceva ASA in sabotage perché lui aveva danneggiato un oggetto di proprietà del raich e doveva essere punito quindi veniva ritiravano sulla giacca prendevano nota del numero e poi su succedevano le cose più inverosimili descrivo Dunque Qua c'erano la stanza della blocca ci si vede molto bene ma insomma questi erano i nostri letti i primi letti Qua abbiamo occupato dormivamo su ogni tavolaccio 10 persone 10 anche di per terra io avevo un terzo letto stavo in questa posizione qua ecco qua c'eravamo 2000 persone eravamo 50 Ragazze affiatate io dormivo a letto che c'era una ragazzina che c'aveva 15 anni Norina Si chiamava anche lei spizzichino questa Norina stava con la mamma la mamma l'aveva seguito nella scelta non si sa Insomma perché a noi sembrava vecchia una donna di 40 anni vicino a tutti i giovani per noi sembrava vecchia e vedevamo sta donna che faceva le coccole alla figlia rorina cara dice quanto stai soffrendo se Dio Benedetto ci salva dice quando ritorniamo a Roma sarai una regina Ti farò diventare regina e noi vedevamo sta mamma come coccolava sta creatura e noi tutte così a bocca aperta a vedere dico guarda questa c'è la mamma che la coccola e chi ci coccola a noi Poi una bella mattina non c'è l'appello C'è l'appello e tutti scendiamo di corsa e lei non riusciva a scendere Non riusciva a scendere la mamma di questa Norina Allora abbiamo cercato di aiutarla a scendere ma era ghiacciata era morta [Musica] ero intento a pulire le baracche voleva dire stare al coperto dalle intemperie faceva freddo in mezzo ai Castelli del ai letti vidi muovere incuriosito arrivai là e stere fatto proprio vidi un uomino che poteva avere a quei tempi 50 anni 55 che aveva i tefil indosso e pregava con un libricino così Beh lo picchia ma G detti di Pot la testa gliela sbatte più di 8 10 volte su sulla parete della Baracca tu mi domanderai perché beh fui forse preso da un istinto di sopravvivenza poiché si invece di essermi accorto io se ne fosse accorto l'ss che non è che l'ss bussava per entrare in una baracca Beh lui aveva messo a repentaglio la vita di 70 persone perché non è che avrebbero fatto sucesso avrebbero preso il mitro radunata la baracca e avrebbero ammazzati tutti ma senza nessuna una cosa semplice senza nessuna Beh dopo Ah e lo ammonì di non farlo mai più questo poveretto riprese sti Def filim sto libricino e lo rinasc lo nascondeva in un pezzo di pagnotta nera tedesca aveva scavato la mollica e poi Ric copriva con questo strato di mollica su dopo capi la devozione che quest'uomo che rischiava tutti i minuti la vita [Musica] e famosi [Musica] alberi Comunque poi dal dalla baracca mia gli alberi si vedevano soltanto in lontananza è un effetto strano volevo venire qua Volevo rivedere quei posti per vedere se me la ricordavo veramente bene teno lo stesso uguale preciso preciso come lo tengo lo tenevo in mente da 50 anni sempre gior notte e io almeno son tanata e tutte quelle povere compagne e altre che non sono più [Musica] Tate è difficile quello che provo oggi esprimere questo momento mi è difficile parlare sto cercando di fare la forte ma mi rivedo qua nuda privata di tutto della mia dignità della mia personalità di tutta la mia sembianza umana ricordo tutto così preciso mi sento ancora le spinte dietro la spalla del fucile dei tedeschi per fare presto vedo ancora tutte le mie compagne e poi quando eravamo nudi una dietro l'altra che cercavamo di coprirci e con gli uomini e le donne tedesche che ridevano ci sarnivo anche se non ho mai dimenticato questo baracone ma adesso Trovami qui così senti Romeo Nedo piano ci ha detto che lui si è salvato per il suo spirito per i suoi canti ma anche per lo spirito che voi romani gli davate perché voi riuscivate a raccontare barzellette in campo riuscivate a tirarvi su di morale ma come facevate speravamo sempre l'uno con l'altro di tenerci su col morale Infatti io quando vedevo Infatti io quando vedevo questi ragazzi questi ragazzi Romani del Ghetto che chi era chi aveva lasciato la fidanzata Chi era stato deportato prima di sposare E erano un po' tristi io nella mia esuberanza la posso la parolaccia stronzo tu stai qui con molta probabilità la tua fidanzata sta Mang già e forse starà a letto con qualcuno a stronzo sei tu che ti devi salvare perché la tua fidanzata è salva perciò pensa a te ma che piangi stronzo che piangi Ma che piangi di adesso dico questo l'ho finito con te tu che c'hai e c'ho c'hai moglie e due figli benissimo sai se sì Mi hanno scritto da Fossoli che si sono salvati Ma tu devi giubilare tu devi saltare tu devi giostrare tu devi ballare seppure Speriamo di no ma seppure non ritorni c'hai quella soddisfazione che i tuoi figli e tue moglie sono salv Ma perché fai così no Mo and mi St a fare una passeggiata per campo EV diamo quella Baracca là che c'è sempre un fioo d una [ __ ] là che c'è sempre il bastone e Beh insomma l'amore no l'amore mi non può disperdersi nel vento con le rose oppure Che bella cosa orate sole l'aria Serena dopo la tempesta e l'aria fresca pariana festa Che bella cosa la giornata Gotti singo perché anche i zingari erano organizzati avevo rimediato un salamino così salamino cioè una fetta di salame c'avevano il pane e c'avevano dato il free stick pezzo Sì io mi ero messo in tasca Allora da da questi zingari dico se vi canto qualcosa dico mi potete dare erano due gemelli non so come stavano a quel reparto perché c'eran reparti di gemelli No però erano dissimili l'uno con l'altro Uno era diciamo Insomma non è che era grasso ma insomma c'aveva il viso grosso e uno secchettin secchettin che non sembrano manche i gemelli dice che cosa ci canti dico vi canto una canzone che a voi vi piace pane pezzettino di sulla sedia dondolo Placido Mi dondolo Eh mi sembra d'essere in una bianca nuvola che nel cielo va il mio cuore brontola sempre in una pentola che dopo inventavo pure cose Lori che cazzo capivano Guarda come i memore subito si illumina di felicità italieno Eh no Morgan Morgan Sing V adesso no niente Morgan [Musica] Addio Eh adesso ci sono gli uccelli Allora non [Musica] c'era Mamma mia quante volte l' fatta sta [Musica] strada certamente non esisteva tutta questa tutta tutta tutta terra come non so come definirla melmosa qui noi sapevamo che c'erano due due due forni crematori con le camere a gas poi naturalmente veniva a sapere che c'erano altre altre due dall'altra parte Ma ripeto la nostra angoscia era che arrivati a questo a questo punto girando già a sinistra eravamo in certo senso a metà tranquilli perché un crematorio l'avevamo abbandonato ma però bisognava arrivare e sorpassare ovviamente l'altro crematorio che era situato lì dove vedete questi questi mattoni in tutta questa lunghezza era il crematorio 4 pensate Questo succedeva ogni mese noi c'avevamo questi traumi mensilmente della disinfestazione in più si aggiungevano poi le famose selezioni e questo alla nostra vista questo questo era un edificio che era completamente isolato ossia ha isolato la vista naturalmente e voi immaginate venendo dal campo percorrendo questo itinerario quando adesso me ne rendo conto quando voltavo qui a sinistra finché non avevamo superato ossia finché non arrivavamo a quell'edificio lì Non sapevamo se venivano venivamo indirizzati alle camere a gas o alla sauna e questo purtroppo succedeva qu quasi ogni mese a un certo punto il block El tester chiese chi voleva partecipare al cosiddetto le in comando non aveva la più pallida idea cosa significasse le in comando però la promessa era che noi avremmo avuto giornalmente una razione di pane in più io aderì immediatamente però non sapevo di cosa si trattava poi mi spiegarono che dovevo andare in questi 16 blocchi una alla volta andare a vedere a riscontrare se la mattina c'era Dopo l'appello Naturalmente se c'era qualche cadavere prendere questi cadaveri metterli su un carretto e portare trainare questo carretto fino all'ingresso ora mi successe che un giorno il carreto era quasi pieno e l'ultimo e l'ultima cadavere naturalmente eravamo in due perché uno lo prendeva per i piedi uno prendeva per per le braccia lo buttammo proprio sopra e caus volle che questo mi cadde proprio davanti seduto con le braccia così ed era veramente pelleossa quello che noi che poi ho appreso che in campo si veniva chiamato il musulman e fosse vero o meno ebbe l'impressione che questo non era morto non poteva parlare ma ho avuto l'impressione che con gli occhi mi implori di di levarlo perché lui lo sapeva già perché lui era probabilmente era a conoscenza dell'esistenza dei campi dei dei crematori che lo levassero da da questo da questo carretto bene Questo è uno dei traumi unao delle diciamo sì dei traumi che io ho portata avanti Ogni notte questa visione l'ho portata avanti per 25 anni Ecco io venni portata qua da bireno avevano scelto una tedesca non a me ma sta tedesca parlava le lingue si è fatta capire dice porta via l'italiana e io mi rifiutai dico ho scelto te ma io non mi potevo più difendere perché la lingua non Sap questo mha preso detto Scendi giù dal letto mi ha messo una coperta addosso e vieni con me e io non sapevo dove andavo tanto che vedevo che tutto l'ospedale mi feca Ciao italiana Ciao italiana Ma dove vate a morte ma perché mi salutano tutti in questo modo perché non sapevo dove andavo e neanche quando soo arrivata qua che m'hanno custodito pulita lavata messa a letto ma che mi sta succedendo tu ti immaginavo fuori che che finivo in un blocco di esperimenti quando passai al salone di là er R allettata con sto grande romantismo che non mi volevo un certo momento mi è venuta l'idea d' alzarmi di alzarmi mi sono attaccata al lettino che c' avevo vicino Poi mi sono appoggiata alla seggiola dalla seggiola piano piano piano piano mi sono trascinata fino al lavandino perché vi devo far vedere comera disposto questo salone Mi sono avvicinata al lavandino io non m'ero più specchiata dal giorno che sono uscita da casa il 16 ottobre io non ho visto più uno specchio quando mi soo appoggiata al lavandino che mi soo fermata mi so aggrappata così al lavandino ho guardato lo specchio io sapevo che c'era lo specchio perché vedevo che tutti si andavano a specchiare Lo sapevo Non è che non sapevo quando mi sono appoggiato al lavandino così per ho guardato lo specchio e ho fatto così Dio Porella Quella quella sta morendo faccio così quella sta morendo che fa così con le mani toccandomi il viso mi son vista allo specchio che ero io quella che dicevo che stava morendo sono riconosciuta le mani così ho preso so crollata per terra Mi so svenuta so scollata per terra e chi faceva potrebbe essere molto bello se non avessi perso tutti i miei genitori e i miei cari ritornare qui Dopo 50 anni sarebbe una grande gioia di vedere un posto che ho sofferto tanto ed ora che non mi manca niente ritornarci ma purtroppo è una brutta giornata oggi per me qui ancora c'è tutte le ceneri e e le ossa de dei miei genitori delle mie sorelle e dei miei nonni e di tutti quanti lì io ero piccolino ero ero ero Melino non avevo tanto bisogno di di calorie e mianno messo a lavorare a un posto dove 450 m sotto terra dove i i minatori tolgono i il carbone Io mi sono fatto ottobre già c'era la neve ottobre novembre dicembre gennaio febbraio 5 mesi poi marzo aprile maggio giugno luglio e agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile ho fatto 19 mesi 20 mesi con due inverni completi partendo da ottobre non c'erano lacrime per piangere non c'erano lacrime per piangere perché se piangevi che ti buttavi giù era il momento che morivi Dovi avere la Tena la forza di la speranza perché sapevamo che un giorno doveva finire e ogni giorno che tu campavi era un giorno che ti avvicinavi alla Liberazione [Musica] e un giorno sono ero in macchina con mio figlio e passavano i bambini che andavano a vedere riportavano al circo Ah mi ha detto vedi vedi i bambini vanno al circo a vedere gli elefanti Sì sì è vero Io vedo i bambini che entrano al crematorio per mano si tenevano per mano Ah ma è sempre così non so se ci sono scuse per quello che che hanno fatto non esiste una scusa per oggi sapendo anche di più prima sapevo solo la mia storia che era anche quella mi bastava e non esistono scuse per una cosa del genere perché non è non è umano Io dico che mi hanno tolto tutto tutto mi è stato rubato tutto la mia infanzia la mia famiglia La mia casa la mia mamma la mia salute il mio sonno dica cosa mi dica cosa mi è rimasto potevano essere potevano curare con con tutto l'amore possibile immaginabile gli Ess i loro cani e cos'era Allora io ero meno di un cane hanno cercato di fare di me o meno un di cane forse c'erano riusciti in quel tempo certo io sono molto orgogliosa di quello che io dal fatto di essere meno di un cane sono riuscita oggi ad essere una una una persona Io maledico il giorno che sono uscita da quell' non dovevo uscire non dovevo mai tornare e anche l'orgoglio sta in questo che loro con quanto per quanto hanno fatto e per quanto ci sono riusciti in parte hanno perso non sono riusciti non sono riusciti a sterminarci io sono qua erò non m'hanno sterminato Mia moglie mi ha detto mha dato queste cose qua per i fiori i fiori non si possono portare qua m ha dato tre sassi Perché la nostra religione basta mettere un sasso due l' buttati là dove c'era mio padre e mia madre e uno lo buttò per mio padre qua per realizzare quest'opera sono stati intervistati 93 ebrei italiani sopravvissuti alla deportazione non tutti compaiono nel film ma la loro testimonianza è conservata per sempre questi sono i loro nomi Ester amato Isacco Baiona Silvia belleli Stella benveniste Enrico brainer Alessandra Bucci Bucci Angelo calò calò Rachele Cohen Raimondo Cohen Salomone Dana Ottaviano danelon Germana del mare Adriana di Nepi Giuseppe di Porto Lello di segni Donato di Veroli errina di Veroli Giuditta di Veroli Leone di Veroli Silvia di Veroli Teo Ducci Lucia elieser Fausta Finzi Stella Franco Norina godelli Gisella Els Levi Italo Dino Levi Rachele Levi Rosa Levi Mario limentani Liana mù Giacomo Moscato Matilde mustacchi Rachele mustacchi Amalia Navarro Luciana nissim Graziella Perez Lello Perugia Settimio Piattelli Luciana sacerdote Gilberto salmoni Diamantina salonio Dora shemar Giulia Sharon Franco SCH ftina S Eugenio Sermoneta Pacifico sermonetta Marco spizzichino Jacob Sturm Arianna zori Giuli tedi Nat tedi lored Joseph Varon Albina valek Lina Ventura Benedetto Vivanti Arminio wachsberger Enrica zarfati Milena zarfati Silvana zarfati [Musica] Y