fin dal xvii secolo il filosofo francesco bacone aveva osservato che le coste dell'africa occidentale e quelle orientali invece dell'america meridionale hanno una forma complementare il meteorologo tedesco alfred vegan air che nasce nel 1880 muore nel 1930 osserva corrispondenze ancora più precise nelle due piattaforme continentali sommerse quindi nella parte sotto il mare infatti si potrebbero incastrare quasi perfettamente l'una nell'altra quindi in base a questa e ad altre prove riguardanti la composizione e l'età delle rocce dei due continenti inoltre il ritrovamento di resti fossili degli stessi animali e tracce simili lasciate da grandi cambiamenti climatici wagner si convince che in tempi lontanissimi africa e america erano unite tra loro e che appunto la separazione forse avvenuta in epoche successive quindi tra il 1912 e il 1915 propone la teoria della deriva dei continenti teorizza quindi che milioni di anni fa tutti i continenti fossero uniti in un unico blocco che chiama pangea una parola greca che significa tutta terra questa pangea era circondata da un unico grande oceano che vede nel chiama pan thalassa parola greca che appunto significa tutto mare i continenti quindi si sarebbero poi piano piano staccati andando in un certo senso alla deriva fino a raggiungere l'attuale posizione sono tuttora in movimento gli studiosi dell'epoca rifiutano le teorie dive gen anche perché appunto vede nello stesso non era in grado di spiegare il meccanismo con cui i continenti appunto si spostavano e solo dopo il 1950 che alcune prove e soprattutto un efficace spiegazione delle cause di questa deriva convincono gli studiosi di tutto il mondo scientifico che appunto la deriva dei continenti e reale è oggigiorno è una teoria accettata da tutti allora beghe nel portar numerose prove scientifiche a conferma della sua teoria abbiamo le prove geologiche le prove climatiche e le prove fossili allora iniziamo con le prove geologiche quindi aveva osservato che la conformazione degli dei rilievi montuosi dell'africa da un lato e del brasile combaciano perfettamente come abbiamo già accennato inoltre loro ci hanno la stessa composizione chimica e la stessa età e quindi sostiene lui devono essere devono essersi formate nello stesso periodo abbiamo poi le prove climatiche quindi sulle rocce dell'africa meridionale del brasile anche dell'australia e dell'india erano state ritrovate tracce identica identiche di erosione provocate da quello che era stato un enorme ghiacciaio e queste tracce di erosione erano state lasciate nello stesso periodo geologico quindi quelle terre sostiene back ener dovevano allora essere tutte vicine e coperte probabilmente dallo stesso ghiacciaio abbiamo poi le prove fossili erano stati scoperti in brasile e in sud africa e noi e in nessun'altra parte del mondo fossili di un piccolo pretti le il mese zaurus vissuto 270 milioni di anni fa che ovviamente essendo un piccolo rettile non avrebbe potuto attraversare a nuoto l'oceano da un continente all'altro oltre perché era appunto molto piccolo perché era adattato ad ambienti di acqua dolce con il passare del tempo altre prove si aggiungono a quelle di wagner il ritrovamento ad esempio di dei resti fossili di una stessa felce la grosso pteris e successivamente di altri due rettili il listro saurus e il cinema tus che testimoniavano che in periodi molto antichi tutte le terre lontane che oggi sono lontane avevano lo stesso clima e quindi non potevano trovarsi nella posizione in cui si trovano oggi nonostante prove così precise io gli oppositori continuano a sostenere che milioni di anni prima e continenti erano separati ma uniti da ponti di roccia che avrebbero quindi permesso lo spostamento degli animali da un continente all'altro e poi sarebbero crollati quindi come come dire non facendo attenzione alle prove geologiche ea quelle climatiche ma soltanto alle prove fossi nella seconda metà del novecento lo studio dei fondali oceanici conferma definitivamente la deriva dei continenti negli anni successivi molti studiosi avanzano ipotesi per spiegare la deriva dei continenti alcuni ad esempio osservano che la distribuzione di terremoti di e di vulcani si concentra soprattutto lungo i margini dei continenti a partire dal 1950 i rilevamenti eseguiti grazie all'ecoscandaglio quindi uno strumento che serve per studiare la conformazione dei fondali poté oceanici e anche l'analisi delle rocce prelevate proprio dal fondo degli oceani danno alcune informazioni in questo senso quindi proprio in questi anni il geologo americano harry s che durante la seconda guerra mondiale si era proprio imbarcato su una nave dotata di apparecchiature per studiare i fondali marini scopre che il fondo oceanico non è una distesa piatta come si era creduto fino a quel momento ma presenta una serie di rilievi nella zona centrale degli oceani cioè in qualche modo equidistante tra da un continente all'altro quindi questi rilievi formano lunghe catene ad andamento regolare le cosiddette dorsali medio oceanica quindi queste dorsali sono formate da due lunghi rilievi quindi in pratica catene montuose sotterranee paralleli tagliati da faglie trasversali tra i quali si trova una spaccatura centrale rift in inglese all'interno della quale vi è un intensa attività vulcanica ecco ricordiamo che la faglia è appunto una frattura che avviene nella nella crosta terrestre e che mostra evidenze di movimento relativo tra le due masse rocciose appunto che sono caratterizzate da questa frattura che vengono divise in pratica da questa frattura successivamente poi si scopre che le rocce dei fondali oceanici sono di origine vulcanica inoltre esse sono nel complesso molto più giovani di quelle che formano i continenti e che la loro età aumenta man mano che si ci si allontana dal dorsale quindi l'età delle rocce vulcaniche e minore più si sta vicini a questa dorsale mentre maggiore più ci si allontana in base a questi dati nel 1962 sempre rs propone la teoria dell'espansione dei fondali oceanici quindi dalla spaccatura delle dorsali medio oceani che fuoriesce continuamente materiale magmatico che proviene dal mantello terrestre e questo materiale magmatico spinge verso l'esterno su entrambi i lati delle dorsali spinge in un il materiale la roccia più vecchia e quindi determini all'espansione della superficie dei fondali oceanici la domanda a questo punto è il volume della terra però è costante quindi se in qualche punto della terra si forma nuova crosta terrestre altrettanta crosta deve essere distrutta in qualche altro in qualche altro posto nella terra quindi come accade tutto questo ecco per spiegare questo gli scienziati hanno elaborato una teoria che appunto presenta un nuovo modello della struttura della terra e che si è e che si chiama teoria della tettonica a placche è una di quelle che si chiamano teorie unificanti perché collega diversi fenomeni quindi mette in relazione la struttura interna della terra con la disposizione degli oceani con lo spostamento dei continenti la distribuzione dei vulcani dei terremoti e la formazione delle montagne la teoria della tettonica a placche sostiene che come accade in un guscio crepato di un nuovo la superficie della terra è divisa in tante placche o zolle che sono in qualche modo possiamo dire incastrate tra loro ma in grado di muoversi luna rispetto alle alle altre perché sono formate dal litosfera che quindi è rigida che galleggia sulla sottostante a steno sfera cioè la porzione del mantello terrestre che ancora allo stato liquido alcune placche come quella africana euro asiatica e indo australiana sono formate da crosta continentale e crosta oceanica altre invece come la placca di nazca e la placca del pacifico sono formate soltanto da cross oceani ca ecco cos'è che causa il movimento di queste enormi placche ecco la steno sfera cioè la parte liquida del mantello su cui si muovono queste placche nella parte superiore quindi a contatto con la litosfera e più fredda mentre quella inferiore a contatto con gli strati più profondi del mantello è molto più calda quindi sempre lo stesso materiale quindi la steno sfera la parte fluida nella parte superiore e più fredda nella parte inferiore è più calda quindi in un liquido il calore si trasmette mediante moti ciclici detti moti convettivi quindi liquido più caldo e meno denso sale si raffredda diventa più denso quindi quando diventa più denso scende in questo modo ciclico quindi convettivo allo stesso modo viene nel mantello quindi nel mantello il magma più profondo più caldo e meno denso sale verso l'alto in una piccola parte fuoriesce dalle dorsali ma la maggior parte si raffredda e torna in profondità mentre altro magma risale secondo un'ipotesi avanzata per spiegare il meccanismo della deriva delle placche i continui moti convettivi della steno sfera farebbero scorrere le placche soprastanti come una serie di rulli fa scorrere un nastro trasportatore quindi proprio questo movimento circolare come quello di un rullo sul nastro trasportatore lo spostamento è ovviamente relativamente lento ed è comunque di due centimetri all'anno quindi pensate in centinaia di migliaia o milioni di anni i cambiamenti che si possono determinare con solo due centimetri all'anno quindi le placche possono separarsi riscorrere luna lungo la altro oppure scontrarsi iniziamo a vedere cosa succede quando due placche si separano quindi i margini tra due placche che si allontanano tra di loro si chiamano margini divergenti o margini costru perché nelle dorsali medio oceaniche la risalita del magma produce la formazione di milioni di chilometri quadrati di nuovo a crosta oceanica l'espansione del fondo oceanico prova kalos for lo scorrimento delle faglie che tagliano trasversalmente la dorsale oceanica anche nel centro di grandi faglie continentali quindi stiamo parlando non di quelle oceaniche in questo caso ma di quelle continentali la lenta risalita del magma determina la formazione di nuova crosta un esempio di questo ad esempio è la rift valley africana quindi in un sistema di faglie che attraversa da nord a sud l'africa orientale quindi comprende il mar rosso e i bacini di grandi laghi come di come il tanganika il turkana e il lago vittoria gli scienziati consigliano anche il mar rosso lo stadio iniziale della formazione di un nuovo oceano che in un futuro separerà l'africa orientale dal resto del continente cosa succede invece quando due placche si scontrano quindi quando i margini tra due placche si scontrano si chiamano margini convergenti e in un materiale più denso scorre sotto quello più leggero sprofondando nuovamente nella steno sfeir qui la crosta si distrugge e per questo i margini vengono chiamati i margini distruttivi quindi queste zone sono estremamente instabili infatti lungo i margini che convergono quindi che si scontrano avvengono forti terremoti si verificano in imponenti risalite di magma informazione di vulcani oppure grandi corrugamenti della crosta terrestre e questo provoca la formazione di catene montuose quando si scontrano due placche entrambe di crosta oceanica quindi sotto il mare in pratica nella zona in cui il margine sprofonda dentro il mantello si forma una profonda fossa oceanica mentre lungo il margine opposto dove il mantello risale ecco la risalita del magma origina un arco di isole di origine vulcanica e in questo modo si sono ad esempio formati il giappone e le filippine mentre quando lo scontro viene fra una placca oceanica e una placca continentale la crosta oceanica che è quella più densa sprofonda formando una fossa oceanica mentre su quella continentale la risalita del magma origina alte catene di vulcani così ad esempio si è formata la cordigliera delle ande che per colf e il continente sudamericano lungo il margine dello scontro in cui si scontra in cui si scontro appunto con la placca di nazca se invece lo scontro avviene tra due placche continentali lo questo scorrimento di un margine sotto l'altro provoca appunto una forte collisione tra gli strati rocciosi dei continenti e quindi si sollevano imponenti catene di montagne ad esempio dallo scontro tra india e asia si è formata la catena dell'himalaya c'è poi il caso in cui i margini ii plus che anziché scorrere in direzione opposto a una contro l'altra scorrono orizzontalmente l'uno accanto all'altra in direzione opposta e vengono definiti questi margini trasformi non c'è infatti formazione né distribuzione di crosta e quindi sono anche detti margini conservativi queste zone come potete immaginare sono soggette a forti terremoti che liberano grandi quantità di energia accumulata si per l'attrito appunto tra i due piani di faglia mentre i fenomeni vulcanici sono ridotti o completamente assenti l'esempio più famoso è rappresentato dalla faglia di san andreas in california che si forma appunto dallo scorrimento della placca del pacifico che si sposta verso nord e in quel invece della placca nordamericana che si può che si sposta invece verso sud in italia cosa accadde allora accade che l'italia si trova schiacciata in un certo modo tra la placca africana che si muove verso nord est e quella euro asiatica l'italia risente anche del movimento della piccola placca adria del mar adriatico che sta ruotando lentamente in senso antiorario e trascina in qualche modo con se l'italia appunto inoltre il nostro paese anche percorso longitudinalmente cioè nella sua lunga lunghezza da un sistema di faglie e questo è il motivo per cui il nostro il nostro territorio appunto un elevata sismicità è una serie di vulcani attivi bene questo video termina qui come sempre un sincero grazie per la visione ciao a tutti e alla prossima