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Struttura interna della Terra e dinamiche

lezione numero 27 del mio corso di scienze della terra in questa lezione parleremo appunto dell'interno del pianeta quindi vedremo la struttura interna del pianeta parlerò del flusso di calore e come questo ci ha aiutato a capire il meccanismo che muove le placche tettoniche e poi infine il fenomeno della tettonica a placche cominciamo il motore interno osservando la superficie terrestre vediamo che c'è un meccanismo che mette in moto lo strato più esterno del pianeta fino a 1.800 non si capiva quale era questo meccanismo ma catene montuose fosse oceaniche terremoti e vulcani ci dicevano continuamente che c'è un meccanismo dentro il pianeta che va a muovere e rimodellare in continuazione la superficie esterna vedremo in questa lezione qual è stato il ragionamento con cui gli scienziati hanno compreso qual è questo meccanismo e quali sono i fenomeni che dobbiamo subire superficie a causa di questo meccanismo è perché è importante che ci sia visto che questo meccanismo ha contribuito a rendere la terra abitabile e ancora oggi mantiene il pianeta abitabile vedremo per quale motivo cominciamo e vediamo da questo schema quali sono gli elementi che si conoscevano la dinamica interna della terra è caratterizzata da movimenti in profondità questi movimenti in profondità vengono chiamati movimenti convettivi e vedremo con quale metodologia sono stati scoperti poi ancora questi movimenti sono sostenuti da l'energia interna del pianeta perché la terra ha ancora molta energia che conserva da quando si è formata e si manifestano nella struttura della crosta terrestre catene montuose fosse oceaniche ma anche trema del vulcanico che abbiamo visto nella serata precedente sono le conseguenze di questi movimenti interni alimentati da questo calore interno infatti in superficie noi vediamo vulcanismo sismicità il campo magnetico che anche questo è un l'importante e le deformazioni crostali catene montuose e fosse oceaniche e da questo è stata sviluppata la teoria della tettonica a placche che poi ovviamente ha avuto conferme sia da osservazioni satellitari che dà veramente i pali antologici e geologici sul campo quindi questo è stato il ragionamento che nel tempo gli scienziati hanno seguito per alla fine arrivare alle conclusioni con cui funziona il nostro mondo dal meccanismo cinematico interno all'energia che alimenta questo meccanismo fino alle conseguenze superficiali dove noi viviamo andiamo avanti e vediamo come gli scienziati hanno capito com'è fatto l'interno della terra la terra non è trasparente però durante un evento sismico la terra rimbomba come una campana qui vediamo due immagini una con le onde p e una con dse vediamo come rimbomba la terra quando viene attrezzata da queste onde sismiche durante un evento sismico immaginiamo di avere un forte evento sismico esattamente al polo nord e vediamo come le due tipologie di onde sismiche già studiati osservate nella lezione che ho fatto sui terremoti si diffondono anni dorati unità in modo diverso in base alle loro caratteristiche fisiche vi ricordo che le onde p possono attraversare sia solidi liquidi che gas e quindi vengono ritratte riflesse dal nucleo seguendo questo percorso mentre le onde s che attraversano solamente i solidi e non possono diffondersi nei liquidi e nei gas non riescono ad attraversare il nucleo le due onde proiettano un'ombra sismica sul pianeta queste due ombre sismiche sono diverse l'ombra sismica del nucleo causato da un dpa è a forma di ciambella e va dai 105 ai 142 gradi dal punto dell'epicentro quindi se il terremoto fosse stato che esattamente apro nord avremo avuto questa è una sismica che occupava questa fascia temperata delle mie al sud quando invece osserviamo l'ombra sismica delle onde s generate sempre dallo stesso terremoto avrebbe occupato un terzo del pianeta quindi sono delle zone sulla superficie dove queste due onde non si percepiscono perché vengono deviate e fermate dal nucleo interno inoltre un'altra informazione che queste onde sismiche ci danno è che questo nucleo non può essere allo stato solido perché non riescono a propagarsi le onde esse quindi osservando semplicemente in modo in cui rimbomba la terra durante o forte delle moto capiamo che c'è qualcosa di molto grosso e con una capacità riflessiva e rifrattiva diversa dalla roccia dentro la terra è che questo qualcosa debba essere liquido perché le onde s che non attraversano i liquidi smettono di bucarsi non appena vanno a contatto con esso quindi osservando semplicemente il comportamento e le traiettorie delle onde sismiche generate dei terremoti più importanti è stato possibile percepire la struttura interna del pianeta che grazie alla sensibilità di molti strumenti di percezione sismica oggi si possono percepire con grande dettaglio e sappiamo che c'è qualcosa di molto grosso denso e pesante al centro del pianeta che gli scienziati appunto chiamano nucleo è che questo nucleo di lettura è diviso in due nuclei perché le onde p si comportano in modo diverso all'interno della sua struttura ma vedremo questo in dettaglio a breve parliamo quindi di come è stato possibile arrivare a capire perché succede questo e quindi si cercava di costruire un modello del pianeta comprensibile e anche verosimile quindi c'era bisogno di un modello del pianeta che spiegasse quello che vediamo in superficie i geologi hanno raccolto numerosi dati negli anni per costruire un modello del pianeta che possa spiegare quello che vediamo sulla superficie infatti possiamo vedere dove si trovano i terremoti sul pianeta che sono concentrati in strette fasce molto attive insieme anche di eventi vulcanici e come appena spiegato la sismica permesso di vedere l'interno del pianeta la sua struttura e qui vediamo come le onde sismiche si pagano all'interno del pianeta facendo osservare questo grande elemento interno che è il nucleo infatti sulla superficie terrestre osserviamo lunghe e strette fasce gegic a mente attive che separano ampie zone più tranquille e dovevano questa mappa eventi sismici e vulcanici sono concentrati prevalentemente non queste fasce mentre la struttura interna del ten e touch è stata rivelata dal comportamento delle onde sismiche durante eventi sismici molto forti e ci hanno fatto vedere questa grande struttura interna molto più densa e molto ben dettagliata che è stato chiamato il nucleo quindi la raccolta di dati e osservazioni ha portato alla formulazione della teoria della tettonica a placche ma ci arriviamo a breve infatti un altro dato che ci ha confermato la presenza di questa grande struttura molto densa al centro è stato un dato che si può osservare dall'esterno ad esempio sappiamo qual è il volume della terra e sappiamo anche la sua massa perché la possiamo misurare grazie alla sua gravità ed è stato possibile calcolare la densità del pianeta quindi sappiamo che la densità è massa fratto volume conoscendo la massa del pianeta che studiando la gravità che genera sappiamo essere di 5,900 76 x 10 alla 24 kg fratto il volume del pianeta che si può misurare osservando dello spazio quindi 1,0 83 x 10 alle 21 metri cubi è stato possibile calcolare la sua densità che equivale a 5,52 per 10 alla 3 kg al metro cubo se leviamo questo 10 alla iii e otteniamo il dato in g cc che è pari a 5,52 perché questo dato importante perché la densità delle rocce che serviamo superficie è molto minore va da 25 fino a un massimo di 3 grammi 100 cubo quindi per giustificare questa densità ci deve per forza essere qualcosa di molto denso all'interno del pianeta che aumenta la media complessiva e da qui anche questo dato si conferma che dentro il pianeta c'è qualcosa di molto diverso molto più denso delle rocce e che è anche molto grande altrimenti questa densità che osserviamo grazie a questi calcoli non sarebbe giustificata secondo i calcoli la densità del nucleo conferma infatti la sua natura metallica il materiale che all'epoca della formazione del sistema solare era presente ed era più denso della roccia era in metallo principalmente ferro in nichel e quindi si immagina che questa grande struttura interna a questo grande nucleo che queste grandi onde sismiche ci hanno rivelato e ci hanno confermato essere qualcosa di diverso dalle rocce deve essere fatto di metallo principalmente come vedevo poi di ferro e nichel la raccolta di tutti questi dati ci ha permesso di avere il modello interno del pianeta abbastanza dettagliato infatti oggi sappiamo che esiste una sottile crosta abbastanza leggera suddivisa in due parti una continental è più spessa e leggera che corrisponde al 30 per cento del totale e un'altra oceanica più sottile e densa che costituisce il restante 70 per cento poi abbiamo un mantello molto spesso fatto di roccia prevalentemente allo stato solido che è diviso in due strutture una superiore e un affair ior e differenziate per densità e struttura cristallina delle sue rocce poi abbiamo un nucleo esterno fuso e questo ce lo hanno detto le onde sismiche s che ha fuso che liquido costituito da ferro nichel con una buona percentuale di zolfo e poi un nucleo interno solido anche questo confermato dal comportamento delle onde sismiche in particolare le p che ci dimostrano avere una composizione prevalentemente di ferro e nichel perché all'interno questo stesso materiale acquisisce uno stato solido nonostante faccia più caldo della parte esterna perché questa parte del nucleo è costretta a rimanere solida a causa della forte pressione quindi nonostante la temperatura del nucleo interno sia comunque maggiore di quello che c'erano più esterno lo stesso materiale terreni che le si trova allo stato solido a causa della forte pressione causata dagli strati sovrastanti quindi induco terrestre è suddiviso in due parti una interna solida e una esterna liquida tutto questo calore che è presente all'interno a terra e che in particolare è ceduto dal nucleo al mantello mette in moto in moti convettivi che abbiamo già accennato prima ed è non solo ciò che rimane del calore di formazione pianeta ma è anche continuamente generato dagli elementi radioattivi presenti dentro la terra e che decadendo producono nuovo calore ma vedremo questo dettaglio a breve parliamo della crosta come è fatta la crosta la crosta è la parte più esterna del pianeta ha uno spessore molto variabile che va dai sei chilometri sotto gli oceani fino a 70 chilometri sotto le catene montuose sui continenti vedremo che questa crosta è divisa in due parti una continentale che è il 30 per cento è totale e un ace anica che è 70 per cento e questa crosta sotto ha in comune una parte di mantello che condividono e che insieme ad esso costituisce la litosfera anche qui cerchiamo a breve come è fatta questa crosta continentale qui vediamo la grande differenza di spessore che raggiunge il suo massimo valore sotto le catene montuose sui continenti e già come osservato nella lezione dedicata alle rocce vediamo che questa crosta continentale è costituita principalmente da rocce ignee entro si vede effusive e rocce metamorfiche mentre le rocce sedimentarie sono solo una minima componente che possiamo osservare nella sua parte più superficiale la crosta oceanica è costituto da basato in superficie e da gabrio in profondità infatti queste due rocce sono le corrispettive prima effusiva e poi intrusiva dello stesso tipologie di magma sono rocce ricche di ferro magnesio e calcio ma povere in silice la densità media di questa crosta è di circa 3 grammi a 100 il mio cubo molto più bassa della media del pianeta vista prima vediamo come la parte superficiale della crosta oceanica è costituito da basalto mentre la parte più interna è fatta invece di gabbro queste due rocce sono rocce che si generano dallo stesso magma solo che la prima in basalto si forma quando questo magma solidifica in superficie quindi rapidamente senza dare tempo ai minerali di accrescersi mentre lo stesso magma quando si raffredda in profondità nettamente da tempo ai minerali di crescersi e diventa gabro quindi abbiamo questa stratificazione verticale poi abbiamo la crosta continentale invece molto più ricca in silice so2 e costituita da granito e diorite quindi sono rocce più leggere tanto che la crosta continentale raggiunge una velocità massima di 227 grammi a cc quindi più leggera della crosta oceanica inoltre le rocce della crosta continentale sono molto più antiche di quelle oceaniche perché vedremo infatti che la crosta oceanica si rigenera in continuazione e la parte più antica della croce oceanica non è più antica di 190 milioni di anni che rappresenta il 4 per cento dell'età del pianeta mentre le rocce continentali possono avere anche unità di 4 miliardi di anni e non vengono continuamente distrutte ha anzi rimangono superficie e si trasforma in continuazione la struttura geologica della crosta continentale è molto più varia e complessa di invece di quella della croce anica il fatto che le rocce della crosta con 30 le siano molto più antiche fa sì che la geologia che caratterizza queste rocce molto più complesse molto più ricca e variegata di quelle che invece possiamo osservare nella crosta oceanica sotto le due cross the ocean e che continentale invece c'è una parte sempre rigida che è uguale per entrambe che è la parte superiore del mantello che è compatta e storia con le due croste sotto la crosta esiste invece una parte di mantello che è chimicamente fisicamente uguale per entrambe la crosta oceanica e continentale più questa parte di mantello a un comportamento rigido simile alle onde sismiche e viene chiamato sfera ovvero sfera di roccia e la parte rocciosa che ricopre il pianeta anche se poi il mantello sotto sempre di roccia però meccanicamente parlando questo ha un comportamento sismico abbastanza simile sotto di essa c'è una discontinuità sismica che è la prima discuti al sismica che osserviamo quando andiamo ad analizzare le onde sismiche che attraversano il pianeta questa discontinuità chiamata morovich ma anche abbreviata come mi separa la litosfera da una parte di mantello molto più molliccia sottostante quindi che ha una rigida minore interpretata come una parte di mantello parzialmente fusa almeno il 10 per cento di questa parte dovrebbe essere una componente fusa si immagina a questa parte il mantello con una rigida minore perché caro le tende proprio a portare queste rocce vicine al punto di fusione infatti la maggior parte dei magmi che vengono emessi dai vulcani specialmente quelli che eruttano lungo la crosta oceanica derivano da questa zona questa zona si chiama a steno sfera ed è la parte del matteo superiore e parzialmente fuso la steno sfera non si trova dappertutto o almeno sicuramente non è da per tutto alla stessa profondità si trova più in superficie sotto gli oceani e piu in profondita sotto i continenti in particolare sotto le catene montuose addirittura sembra che sotto le catene montuose forse questa trasferta non ci sia perché c'è questa parte parzialmente fusa in cima al mantello perché andando verso la superficie la pressione comincia a diminuire e le rocce che si trovano sempre allo stato solido nel mantello cominciano ad avvicinarsi al punto di fusione infatti anche se fa molto caldo se la pressione è forte la roccia rimane solida quando andando verso la superficie la pressione diminuisce le rocce cominciano a raggiungere il punto di fusione non abbiamo un vero e proprio oceano di lava qua sotto però un materiale parzialmente fuso quindi almeno al 10 per cento fuso che abbassa la densità delle rocce e di conseguenza ce ne accorgiamo perché le onde sismiche rallenta interno creando questa discontinuità vedremo che le disputa al sismi che sono lo strumento importante con cui sono state osservate tutte queste strutture sotterranee raramente in superficie si possono trovare pezzi di mantello perché difficilmente materiale dal mantello riesce ad attraversare la crosta però può capitare che alcuni vulcani riescano a pescare talmente tanto in profondità il proprio magma che questo magma trascina con sé pezzi del condotto magmatico così a pezzi del mantello questi pezzi di mantello incastonati nel magma e portati in superficie sono le xeno liti qui vediamo una roccia un pezzo di lava soli ticato che al suo interno conteneva una di queste rocce e vedete la grande contrasto tra il nero di questo basalto e di questo magma molto femi co enrico in ferro magnesio e questa roccia verde con questi cristalli molto grandi che sicuramente non si è mai fusa ma che è stata incastonata in questo fluido che sia verso l'alto e che poi arrivate superficie questo è letteralmente un pezzo di mantello quindi in alcuni punti del mondo è possibile osservare questi pezzi di mantello che vengono trascinati di superficie dalla lava ed emessa dai vulcani osservando la composizione chimica di queste rocce ci confermano che il mantello a una composizione molto povere in silice è molto ricca di ferro magnesio e calcio queste rocce che compongono il mantello vengono chiamate peridoti te infatti questa è una roccia periodo tipica andiamo avanti e vediamo bene che cos'è una discontinuità sismica questa è una sezione della terra che arriva fino a una profondità di 900 km e vediamo come si comportano le onde sismiche quando scendono in profondità una discontinuità sismica è un cambiamento improvviso di un comportamento in una sismica ovvero lungo una disco tassi smic a londa può accelerare o rallentare improvvisamente e di conseguenza cambia anche la direzione può essere ressa o rifratta vediamo bene come si comportano le sismiche nel mantello il mantello terrestre occupa la 82 per cento dell'intero volume del pianeta parte dalla base della crosta che abbiamo visto in dettaglio poco fa fino ad una profondità di 2.900 chilometri che come vedremo poi è la sede della discontinuità di gutenberg la pressione aumenta con la profondità da 9 a 1400 kg bar quindi aumenta moltissimo anche perché è un forte spessore del pianeta è ovviamente più si va in profondità e più la pressione aumenta e la densità sale da 3,3 grammi al centro cubo fino a raggiungere il 5 2 6 grammi accenti lo cubo quindi si arriva a raggiungere la densità media del pianeta ma ovviamente è una densità variabile e la sua densità media è minore di quella del pianeta come ho già visto infatti la densità detto in età media dipende anche da quella del nucleo ci arriviamo dopo allora in superficie abbiamo la litosfera ovvero sotto la crosta oceanica e continentale c'è una parte di crosta che invece è chimicamente fisicamente uguale per entrambe che si chiama litosfera anziché insieme a due crosti costruiscono la litosfera la litosfera è la parte rigida e più esterna della terra che poi come vedremo è quella coinvolta nel meccanismo della tettonica a placche alla base della litosfera abbiamo la prima di scontri ta che incontrano le onde sismiche quando viaggiano verso l'interno del pianeta e si chiama murovic ovvero questa discoteca che separa il comportamento rigido della roccia da un comporta un po più molliccio causata sicuramente dal fatto che al di sotto dell'età sfera il mantello a un comportamento meno rigido suggerendo il fatto che sia parzialmente fuso quindi gli scienziati immaginano che sotto la litosfera ci sia una parte parzialmente fuse del mantello perché qui le onde sismiche e rallentano e dimostrano natura meno rigida della crosta quindi tutte le informazioni che sappiamo dedicano al pianeta le capiamo in modo indiretto dal comportamento di queste onde sismiche e la prima c'avevamo suggerita da questa discuti da lavoro beach ad una profondita variabile che va tra i 70 km sotto gli oceani e 250 chilometri sotto le catene montuose tutti i continenti abbiamo proprio questa parte pazialmente fusa chiamata punta stelo sfera qui gli scienziati immagino il mantello parzialmente fuso almeno a 10 per cento dico 70 e 270 chilometri perché sotto la crosta oceanica ovviamente questa strana sfera è più superficiale sotto i continenti invece questa grosso c'è anica è più in profondità a volte si pensa addirittura che sotto le catene montuose sia totalmente assente poi tra i 200 e 400 km le onde sismiche ci suggeriscono che il mantello torna ad avere un comportamento rigido quindi la strada è finita e comincia quindi il mantello superiore la densità del mantello aumenta lentamente perché le procedure le onde sismiche aumento lentamente fino ad arrivare a una nuova discontinuità questa volta questa des quinta è un'accelerazione delle onde sismiche e ci suggerisce che ci sia un cambiamento di fase ovvero non cambia la composizione chimica delle rocce ma a questa pressione cambia la loro compattezza per reggere meglio la pressione i minerali delle rocce cambiano con formazioni minero logica che quindi le rendono più dense questa conformazione meno logica prende nome di spinello quindi le rocce semplicemente sono sempre le stesse però gli atomi sono più compatti e quindi essendo più densa le onde sismiche accelerano i colpo abbiamo una transizione di fase quindi le rocce cambia solamente fase solida in cui si trovano sempre solito però in un modo diverso più denso e abbiamo la prima disk unità sismica del mantello andando ancora in profondità andiamo un aumento lento della croce delle onde sismiche fino ad arrivare a una nuova disco città intorno ai 700 chilometri qui abbiamo sempre la stessa t procedi roccia ma una nuova conformazione cristallina ovvero la pressione continua ad aumentare scendendo e le rocce per sopportare questa pressione devono modificare i loro cristalli questi diventano ancora più compatti e quindi una roccia ancora più compatta è un mezzo più efficiente in cui le onde si possono trasmettere e quindi abbiamo un'ulteriore accelerazione improvvisa delle onde sismiche questa è la seconda di scongiura sismica del mantello che evidenzia una nuova transizione di fase di fatto abbiamo un collasso cristallino quindi un collasso delle stelline degli ossidi di ferro magnesio silicio e alluminio e questa nuova conformazione prende il nome di pero skeet e quindi abbiamo semplicemente che la roccia è la stessa ma diventa sempre più densa e in questi due punti 400 700 chilometri il cambio di densità e improvviso perché c'è proprio un collasso della sutor gallina che diventa più compatta questo collasso è causato dalla pressione sempre più crescente questi dati sono stati poi osservati prova di laboratorio ovvero in laboratorio hanno riprodotto queste pressioni e visto appunto che con queste pressioni queste rocce e la peridoti the subisce questi collassi li stallini quindi sono stati spiegati in questo modo e poi la densità del mantello continua a crescere disturbata fino a una profondità di 2.900 km quindi superata questa seconda disco e tassi smic ha poi il mantello non ha più cambi improvvisi fino al sua base e questo è la struttura del mantello e quindi vediamo come procede questa curva che rappresenta in questa immagine presenta la velocità delle onde s quindi ovviamente se queste onde si muovono go dire che tutta questa parte del mantello è sicuramente solida il calo di velocità che si trova in cima al mantello e spiegato come una zona pazzamente fusa perché se fosse sopra mente sfusa le onde esse non sarebbero mai passate quindi sicuramente la seno sfera non è totalmente fu summer solamente parzialmente fuso vediamo qui che sull'asse dell'ex la brucio delle onde as che fino a 900 chilometri superano i 6 metri al secondo in cui vediamo la profondità dove i cambiamenti principali del mantello li abbiamo fino a 700 chilometri dai 700 chilometri in poi in mantello rimane indisturbato per tutto il suo spessore fino alla base andiamo avanti e parliamo adesso del nucleo il nucleo occupa il 16 per cento del volume pineta ma è talmente denso da portare a 5,52 g al cc la densità come visto prima fate grande questo nucleo il diametro del lupo esterno e di 6.000 940 chilometri mentre quello del nucleo interno e 22 mila 440 km possiamo confrontarli con marte con la luna marte è leggermente più piccolo del nuovo terrestre ha un diametro di 6 mila 700 79 km quindi solamente in quella terra è più pesante di marte questo fa sì che nonostante la terra sia solamente due volte più grande di martin tutto e pianeta c'è tutta la terra appesa a nove volte più di marte perché solamente su nucleo è più denso perché ovviamente marte è fatto di roccia e il solo fatto di essere di roccia lo rende automaticamente meno denso e più leggero del nucleo metallico della terra che addirittura è più grande e poi abbiamo che la luna è leggermente più grande del nucleo interno della terra infatti lontano da terra 2.400 quanti chilometri la luna quasi 3.500 sono 3.478 km quindi vedete che mettendo a confronto la struttura del nucleo interno terrestre con marte e la luna possiamo prenderci conto perché il nostro pianeta è così denso calcolate che la terra da sola e 81 a volte più pesante della luna quindi potete vedere che spesso la gente rimane un po disorientata vedendo la grande differenza di densità tra i penitenti esistono solo interno ovviamente la grande densità della terra è spiegata con questo grande nucleo metallico che di fatto aumenta la media della densità del pianeta alla base del mantello la densità passa direttamente da 5,6 grammi accento cubo a 97 grammi al centro cupo questo grande salto di densità che è confermato dalla variazione delle onde sismiche è spiegato con un cambiamento non di compattezza di minerali ma proprio il cambiamento materiale quindi cambia il materiale e qui abbiamo la seconda grande discontinuità che le onde sismiche incontrano che quella di gutenberg proprio a 2mila 900 chilometri di profondità e questo cambio densità avviene infatti non ha enea cominciano quest erno questa densità cresce gradualmente con la profondità fino ad arrivare a 13 grammi aceto cupo al 100 del pianeta il nucleo esterno e liquido e questo ce lo dice il fatto che le onde sismiche esse non riescano attraversarlo e quello interno solido a causa dell'enorme pressione che subisce quindi nonostante il suo interno sia più caro di con l'esterno la forte pressione lo costringe ad essere allo stato solido inoltre la densità del nucleo esterno suggerisce una composizione fatta di ferro con un 5 per cento di michele e altre tracce di ossigeno e zolfo queste tracce di ossigeno e zolfo servono a giustificare una densità minore del 10 per cento di quella che ci si sarebbe aspettata se fosse fatta completamente di farle nickel mentre il nucleo interno sembra essere fatto completamente di ferro e nichel quindi esiste anche una differenza chimica tra i due nuclei in cui la parte interna non solo è solida a me anche più densa perché non contiene alcuni elementi chimici presenti invece nella parte esterna e quindi il nucleo è una struttura fondamentale per il pianeta e parleremo perché è da solo spiega l'alta densità del pianeta quindi la terra è due volte più grande di marte ma nove volte più pesante è quattro volte più grande della luna ma 81 a volte più pesante quindi il fatto che sia così pesante è perché al suo interno c'è un gigantesco nucleo di ferro molto denso e questo vedremo è stato un elemento importante che arresto il nostro pianeta abitabile vedremo poi perché andiamo avanti e parliamo del flusso di calore che cos'è il flusso di calore gli ho detto prima che la terra si sta raffreddando a differenza di una stella un pianeta con la terra non è un oggetto che brucia ma è un oggetto che è molto caldo e si sta raffreddando e come si raffredda l'abbiamo visto prima mettendo in moto questi moti convettivi nel mantello ma il calore si disperde nello spazio anche attraverso la crosta ora la roccia è un pessimo conduttore di calore e questa è una fortuna per noi perché il fatto che la roccia conducesse molto poco il calore ha permesso alla terra di rimanere così calda al suo interno per tutto questo tempo e lo sarà ancora per molto altro tempo però comunque sia il calore sta fuggendo nello spazio e vediamo che questo flusso di calore non è uguale dappertutto ma è più forte dove la crosta è più sottile quindi lungo le nostre oceaniche negli oceani e invece è più lento più debole dove la crosta è più spessa apprentemente attraverso i continenti o nelle zone dove i continente sono più antichi e abbiamo già visti per i catoni la parte centro dell'africa la parte del canada l'australia eccetera eccetera quindi vediamo che questo flusso di calore varia da appunto appunto il pianeta e ci dà anche informazioni su quali sono le zone del mantello dove c'è una forte risalita di materiale quindi dove stanno risalendo i moti convettivi che guarda caso sono in concomitanza delle dorsali medio cea nick e e punti invece in cui questi modi come tv discendono o sono addirittura assenti quant'è questo flusso più o meno una media di 0,06 batta metro quadro per farvi capire una giornata assolata può arrivare fino a 1000 watt a metro quadro quindi è un flusso di calore che noi coi nostri sensi non percepiamo ma che può essere misurato da strumenti molto sensibili calcolate che un cinquantesimo di questo flusso di calore all'anno del pianeta alimenta tutte le russie vulcaniche e tutti i terremoti che in quell'anno avvengono sulla terra quindi un cinquantesimo di questa energia alimenta i fenomeni che noi osserviamo direttamente terremoti vulcani gli altri fenomeni invece non li osserviamo perché sono semplicemente emissioni di calore e non percepiamo con i nostri sensi però c'è da dove arriva tutto questo calore che ancora oggi è intrappolato dentro il pianeta le sorgenti sono 3 a 3 origini il calo rientro della terra la prima origine è quella dei numerosi impatti che hanno dato origine al pianeta il pianeta si è formato per accrezione di materia le più piccolo da polvere a asteroidi che ha impattato continuamente su questa massa di roccia fusa che cresceva nel tempo ogni volta che uno di questi oggetti coltiva il pianeta la sua energia cinetica c'è la sua velocità veniva convertita in calore e quindi col tempo si è accumulata una grande quantità di calore che è rimasta ancora oggi dentro il pianeta un'altra sorgente sono gli elementi ricettivi ancora oggi la terra contiene molti elementi radioattivi e il decadimento radioattivo le radiazioni che emettono questi elementi attivi contribuiscono a produrre nuovo calore e quindi la terra oggi è ancora calda perché c'è un fenomeno di decadimento radioattivo che genera il nuovo calore infine la compressione adiabatica durante la formazione del pianeta la terra è stata compressa per la gravità quindi il materiale è stato compresso dalla gravità in un volume minore e quando della materia viene compressa in numero minore subisce un riscaldamento che comunque sia ha contribuito al bilancio totale di tutto il calore che ancora oggi è intrappolato dentro te netta vi ricordo che la grande differenza che c'è tra una stella come il sole e un piano con la terra è che il sole dentro a un combustibile che sta bruciando quindi genera continuamente nuovo calore un piede con la terra invece ha accumulato tanto calore all'inizio della sua formazione non c'è nulla che genera calore a parte elementi oggettivi che ricadendo le mettono però il calore della terra è un calore fossile che non riesce a uscire fuori è rimasto intrappolato perché la roccia è un potente isolante termico quindi è come se la terra fosse un gigantesco thermos che conserva il calore di formazione da quando si è formata anche se lo sta perdendo molto lentamente e quindi comunque si sta raffreddando come possiamo conoscere il calore all'interno della terra lo sappiamo proprio grazie alle onde sismiche le onde sismiche scendono in profondità e in base alla velocità con cui si propagano e alle modalità con cui si propagano capiamo la consistenza del materiale che sta attraversando addirittura è possibile sapere se il materiale il liquido e solido perché le onde s attraversano solamente i solidi essi queste si fermano vuol dire che la sostanza e liquida così che gli scienziati hanno capito che il nucleo esterno è liquido questa grafico mostra la geoter ma della terra che cos'è la geoter ma è una curva che mostra il comportamento del calore in profondità e questa curva rossa in superficie la curva è molto orizzontale perché in superficie dove viviamo noi la temperatura aumenta di un grado ogni 33 metri di profondità quindi è molto alta quando si va in profondità questa curva rallenta perché ovviamente se mantenesse questo trend di un grado ogni 33 metri fino al centro della terra accettate temperature molto superiori a quelle che ci sono nel sole però non è così a un certo punto la temperatura sale molto più lentamente e le onde sismiche ci fanno capire in quale punto di questo grande gramma di stato si trova in materiale se vi ricordate dalla lezione di chimica un diagramma di stato e quel diagramma che mette relazione pressione e temperatura in questo caso repressione è stata immolata con la profondità con le condizioni a cui si trova il materiale eque sottoposto la fase solida e la fase liquida e vediamo che in prossimità della steno sfera il materiale si trova prossimo al punto di fusione ma non raggiunge completamente punto di fusione infatti le onde as rallentano ma riesco ad attraversare perché il materiale comunque una consistenza solida anche se a passar mente fuso e poi man mano che si va in profondità il punto di fusione si allontana perché materiale sempre più compatto arrivati al nucleo esterno ecco che abbiamo l'impatto con il punto liquido il diagramma di stato mostra che la geoter ma c'è la temperatura del pianeta si trova esattamente nella parte liquida del diagramma del materiale che troviamo nel nucleo esterno e infatti qui le onde esse si fermano il materiale liquido qui stiamo parlando di una lega metallica e poi man mano che si va in profondità si avvicina al punto di significazione infatti nel nucleo interno lo stesso materiale che è una lega metallica di ferro e nichel si trova allo stato solido qui vediamo in questo schema le condizioni quindi c'è una litosfera e un mantello fatto di rocce in particolare più si va in profondità e minori la silice rocce sono ossi di qui abbiamo nell'asse non stare a una parte parzialmente fusa però comunque sia in battello mantiene una consistenza solida poi c'è un nucleo esterno fatto che una lega di ferro nichel con ossidi di azoto liquido infine un nucleo interno fatto con una lega di ferro e nichel allo stato solido quindi tutti questi dati sismici sono stati confermati in laboratorio ovvero il laboratorio sono state riprodotte queste condizioni di pressione dettatura con i materiali che gli scienziati suppongono possano esserci all'intero della terra e sono state confermate queste velocità le onde sismiche si comportano laboratorio esattamente come quelle che vengono misurate quindi è stato confermato in modo indiretto senza un effettivo osservazione ma con delle sue posizioni poi confermati in laboratorio che questa è la composizione chimica e fisica del pianeta al suo interno quindi abbiamo un altro sfera che non supera i 200 km compresa la sua parte della steno sfera poi abbiamo un mantello che va dalla steno sfera quindi 200 chilometri fino a 2 1.900 chilometri poi abbiamo un nucleo esterno che va da 2.900 km a e 5.170 chilometri di profondità infine il nucleo interno che va dai cinquemila e 170 chilometri fino al centro della terra che si trova a 6 mila a 371 km andiamo avanti e vediamo ancora come funziona la terra la terra è una macchina termica si sta raffreddando e questo raffreddamento mette in moto questo meccanismo definito come meccanismo dei moti convettivi infatti il calore ceduto dal nucleo alla base del mantello va a riscaldare le rocce che si trovano alla base del mantello quando la roccia si scalda aumenta di volume e quindi occupa di volume ma mantiene la sua massa diventa letteralmente più leggera delle rocce scostanti e quindi viene spinta verso lato da forze di sosta si apre galleggiamento di fatto quando arriva alla base della crosta cosa succede viene spinta lateralmente e si raffredda accedendo calore alla base della crosta e ovviamente nota che cede calore la fredda si comprime per compressione termica e ovviamente diventa più densa e cominciato a fondare questo meccanismo dei moti convettivi trascinano poi le placche tettoniche e quello che vediamo in superficie è questo movimento di litosfera trascinato dai moti convettivi sottostanti cui vediamo l'animazione che mostra come si è formato in himalaya quando la placca tettonica dell'india si è scontrata con quella sì atika proprio a causa di questi movimenti generando poi questa catena montuosa quindi questo è il meccanismo che spiega ciò che vediamo in superficie un meccanismo dovuto al raffreddamento del pianeta che mette in moto questa macchina termica andiamo avanti e vediamo quindi come si diffonde questo calore ricordo che il calore non viene generato se non la componente del decadimento radioattivo ma è un calore fossile che è intrappolato dentro il pianeta da quando questo si è formato questo calore ovviamente cerca di liberarsi verso lo spazio e nel suo percorso verso l'esterno alimenta questi moti convettivi nel mantello che poi vediamo sotto forma di movimenti delle placche tettoniche superficie da qui siamo finalmente arrivati al modello ultimo che spiega ciò che vediamo in superficie il modello della tettonica a placche il calore interno della terra mette in moto il motore interno che alimenta gli uniti tettonici ketamina degli anni sollevano catene montuose aprono cerni e creano profonde fosse ciani che quindi siamo arrivati alla fine del percorso tutto quello che osserviamo in superficie finalmente trova una spiegazione gli scienziati sono riusciti a costruire un modello del pianeta che spiega perché c'è un continuo movimento della sua parte più esterna che vediamo sotto forma di terremoti vulcani catene montuose e fosse oceaniche e non solo andiamo che questo fenomeno mantiene in vita il pianeta oggi la terra non sarebbe come la conosciamo se non ci fosse un meccanismo tettonica a placche e vediamo che i pianeti vicini alla terra non hanno avuto questa fortuna non hanno una tettonica a placche e quindi si sono trasformati in ambito molto ostili alla vita inabitabili vediamo poi perché noi come percepiamo questi movimenti con i terremoti la tettonica a placche consiste nello spostamento di placche tettoniche e queste avvengono lo con eventi sismici abbiamo già parlato dei terremoti in una lezione precedente questi eventi sismici spostano placche tettoniche anche di alcuni metri in singoli eventi e i milioni di anni questi eventi spostano interi continenti di migliaia di chilometri quello che abbiamo visto negli ultimi mezzo miliardo di anni è lo spostamento di intel e placche tettoniche da una parte del globo e la loro interazione ha generato catene montuose e fosse ani che anche se noi vediamo i terremoti come una cosa negativa in realtà sono il prezzo che dobbiamo pagare per poter vivere sulla terra perché se oggi la terra è un posto abitabile e favorevole alla vita lo dobbiamo proprio al meccanismo della tettonica a placche perché torniamo all'interno del pianeta e vediamo una delle conseguenze principali del calore interno della terra che è il campo magnetico tutti quanti da bambini avremo sicuramente giocato con una bussola e ovviamente ci hanno insegnato a scuola che la terra a un campo magnetico perché le bussole puntano sempre a nord però ovviamente capire perché succede questo e sicuramente irresponsabile è il nucleo esterno come abbiamo visto in quest'anno è fatto di metallo fuso in metallo è un materiale conduttore questa enorme massa di metallo fuso in rapida rotazione a causa della rotazione pianeta si comporta come un superconduttore e genera delle correnti elettriche genera delle correnti elettriche per induzione una corrente elettrica genera un campo magnetico infatti secondo un principio fisico una corrente elettrica genera un campo magnetico il campo magnetico della terra è un campo magnetico indotto dalle correnti elettriche generate dai moti interni del nucleo esterno che è un superconduttore ovvero un materiale che conduce corrente elettrica quindi il nucleo di ferro fuso girando genera corrente eletti che e queste corrette reati che generano un potente campo magnetico che si espande nello spazio e avvolge il pianeta perché tutto questo è così importante cioè perché così importante che la terra abbia un campo magnetico così potente perché la terra si trova vicino a una stella molto potente che il sole il sud e realtà è una stella normalissima ma come tutte le stelle st di vicino è pericoloso perché le stelle e mettono nello spazio enormi getti di plasma che noi chiamiamo vento solare questo vento solare raggiunge getti anche di 800 chilometri al secondo e questi potenti getti potrebbero in qualche modo danneggiare l'atmosfera del pianeta oggi noi abbiamo un atmosfera molto densa e quindi anche degli oceani molto estesi perché il campo magnetico della terra impedisce a questo vento solare di distruggere ce l'ha e quindi abbiamo questo enorme potente campo magnetico generato dal nucleo esterno quindi nei moti convettivi di questo metallo fuso che ruota vorticosamente che protegge l'intero pianeta dalle raffiche di vento solare e questo campo magnetico è fortemente deformato da questo vento solare tanto da avere una lunga coda magnetica che si propaga nella parte in notturna del pianeta questo campo magnetico permette alla terra di essere un ambiente ideale vita vedremo che infatti gli altri pianeti del sistema solare non sono stati così fortunati e marte in particolare ha perso l'atmosfera e lo spazio perché non ha avuto la fortuna di avere un campo magnetico così potente quali sono le conseguenze del campo magnetico che vediamo nei nostri occhi il campo magnetico a due buchi uno a nord e uno a sud in corrispondenza del polo nord e polo sud magnetico questi due buchi permettono il passaggio di una minima quantità di questo vento solare che interagisce con l'atmosfera letteralmente incendiandola quindi di fatto una minima parte dell'atmosfera viene distrutta dal vento solare e noi le osserviamo sotto forma di aurore polari e vediamo sia nell'intero sud che nel mistero nord ha una certa latitudine sono verdi perché è il colore che si genera quando questo plasma solare interagisce con l'ossigeno però adatte quote possono avere anche altri colori qui c'è il rosso dovuto all'idrogeno quindi vedrete che la ionosfera che contiene parte di idrogeno possono avere questi colori anche diversi dal verde che cosa sono queste errore polari praticamente il plasma solare che penetra in questi due bulli del campo magnetico colpisce le arti strati dell'atmosfera e letteralmente l'incendio creando questo plasma qui i plasma quindi quello vediamo noi è laura bora re è parte dell'atmosfera che viene letteralmente iniziata e anche in parte distrutta da questo vento solare per fortuna l'attività vulcanica reintegra in atmosfera ciò che perdiamo quindi dopo miliardi di anni abbiamo ancora un atmosfera molto densa e molto viscosa che ci protegge da raggi cosmici e che conservano sociali proprio il fatto che campo magnetico rende queste perdite minime che vengono facilmente recuperati dalla ditta vulcanica la terra non è l'unico pianeta del sistema solare ad avere un potente campo magnetico e quindi non è nemmeno l'unica ad aver l'errore però è l'unico pianeta roccioso del sistema solare ad avere un campo magnetico simile ai giganti gassosi infatti vediamo che anche giove e saturno hanno le loro aurore qui vediamo l'aurora su giove molto potente che a questo colore perché qui il gas interessato il colpito dal plasma solare è l'idrogeno e lelio quindi vediamo questi colori molto diversi la stessa cosa lo vediamo su saturno anche saturno a un potente campo magnetico e la parte che riesce a penetrare i suoi poli magnetici i suoi bookies vanno a creare le aurore polari quando questi interagiscono l'atmosfera poi c'è la particola di urano che ha un campo magnetico dove i poli coincidono con l'incontro del pianeta e quindi queste aurore polari si trovano di fatto in concomitanza del 4 il planetario però vediamo che più o meno tutti pieni di più grandi hanno un potente campo magnetico e di conseguenza anche dell'europa la terra è l'unico piede roccioso del sistema solare ad avere un campo magnetico che possiamo osservare nei giganti gassosi che cos'è successo agli altri pianeti ma ci arriviamo il sole emette questi potenti getti di plasma che colpiscono i pianeti e quando questi getti di plasma colpiscono i pianeti mettono in pericolo le loro atmosfere le fanno perdere marte aveva un campo magnetico perché marte ha avuto anche lui un nucleo di metallo fuso però essendo la metà della terra marte si è raffreddato molto prima ovvero il calore che marte è riuscito ad accumulare durante la sua formazione era minore perché è un piede più piccolo e di conseguenza il suo raffreddamento ha impiegato meno tempo a completarsi oggi marte non ha più una parte di nucleo fuso e questo impedisce a martedì avere un potente campo magnetico nel tempo marte è stato esposto al vento solare e ha perso la sua atmosfera e anche la sua acqua nello spazio non è successo da un giorno all'altro è un procedimento che è durato milioni di anni che però dal punto di vista geologico ovunque stato lento quindi marte finché ha avuto un campo magnetico è un anti da vulcanica ha avuto un atmosfera molto densa ci sono prove che sommate ci sia stata la tua sera più densa ci sarà stata dell'acqua che scorreva e probabilmente anche ossigeno perché sono stati trovati dei minerali che si formano in presenza di ossigeno quindi probabilmente forse c'è stata anche la vita su martin lontano passato però quando il nucleo del pianeta se congelato e il calore interno è diminuito il campo magnetico del pianeta è letteralmente morto e il vento solare ha letteralmente distrutto la sua atmosfera rendendo marte il deserto arido e freddo che conosciamo oggi questo per fortuna non è avvenuto ancora oggi sulla terra e ancora oggi la terra ha un enorme porzione di nucleo fuso che genera un potente campo magnetico quindi anche se la terra è più vicino al sole rispetto a marte è comunque ben protetta e ancora oggi possiamo godere di questo beneficio poi quali sono altre prove del campo meno terrestre questa mappa è stata ottenuta osservando le rocce magnetizzate su tutto il pianeta e osservando queste rocce sembra che il campo magnetico abbia cambiato posizione leone nel tempo però questa mappa ci mostra che rocce di zone diverse del pianeta ci mostrano una traiettoria diversa del polo nord magnetico ogni campo magnetico che ovviamente non è possibile il campo medico e uno quindi se si sposta a tutte le rocce dovrebbero misurare questo spostamento in ugual modo in realtà gli scienziati hanno scoperto che questi movimenti registrati non sono del campo magnetico ma delle rocce che in punti diversi del globo hanno subito spostamenti diversi quindi di fatto il campo magnetico ha confermato la teoria della tettonica a placche cioè ha confermato che nel tempo le rocce del resto e si spostano lungo la cosa terrestre e quindi nel tempo registrano il campo magnetico in modo diverso ancora un'altra informazione che sia stata data delle rocce e fatto che il campo magnetico si inverte di polarità ovvero che ogni 2 300 mila anni abbiamo un inversione magnetica e polo nord diventa sud magnetico e viceversa cioè in parole povere in un momento geologico dove il campo medico e invertito rispetto all'attuale la bussola punterebbe al sud anziché al nord perché avvenga questo ancora non è ben chiaro però è confermato da le misure geologiche e pare che l'ultima in versione sia avvenuta 773 mila anni fa non sappiamo quando ci sarà la prossima sappiamo che avviene mediamente ogni 23 101 anni quindi realtà abbiamo già superato la media di inversione però quello che si sa è che da circa duemila anni a questa parte il campo magnetico sta diluendo la sua intensità ancora oggi scienziati non sanno se siamo all'inizio di un era di inversione oppure se semplicemente una sua fluttuazione sappiamo però che l'inversione del campo magnetico impiega dai diecimila ai ventimila anni per completarsi quindi non succederà mai che ci svegliamo un giorno e il campo magnetico invertito è un processo lungo e l'abbassamento di intensità del campo magnetico dall'epoca dei romani ad oggi potrebbe essere l'inizio di un'inversione magnetica ma durata talmente poco tempo che non possiamo sapere se magnetica vera e propria o se semplicemente è una votazione temporanea lo stanno studiando e stanno cercando di capire cosa succede forse in futuro dedicherò una lezione e completa su questo argomento che è molto affascinante però perché ci interessa questo ora sappiamo che il campo magnetico ci protegge dal vento solare e da raggi cosmici sappiamo che durante l'inversione del campo magnetico questo diminuisce molto la sua potenza quindi espone la terra a i raggi cosmici al vento solare e sappiamo che questo processo dura almeno 20mila anni quindi durante questi eventi di inversione magnetica la terra rimane pericolosamente esposta per almeno 20 mila anni non sono state mai trovate ancora ad oggi delle tracce di estinzione di massa in corrispondenza di questi eventi quindi pare che questo evento nonostante i duri 20mila anni sia comunque abbastanza rapido da impedire che ci siano delle conseguenze sulla vita del pianeta però ancora oggi è possibile che una maggiore esposizione ai raggi cosmici e la versioni solari possa in qualche modo avere un effetto sull'evoluzione del biologica del vetro terra probabilmente le mutazioni biologiche in questi 20 anni possano in qualche modo poi lasciare una traccia nel percorso dell'evoluzione biologica della sua terra ancora non sono state trovate delle conferme e anche possibile che nonostante il campo magnetico si educa moltissimo ci sia comunque una componente abbastanza forte da proteggere atmosfera per questi 20 mila anni durante in versione però il campo magnetico ha protetto la terra per miliardi di anni e se siamo ancora qua vuol dire che questi eventi di inversione magnetica non sono mai stati un pericolo per la vita sulla terra come facciamo a sapere che il campo magnetico si inverte nel tempo lo sappiamo grazie al fatto che le rocce registrano la direzione del campo magnetico durante la loro formazione è visto che sulla terra si formano continuamente rocce abbiamo una registrazione continua del campo magnetico anche durante le fasi in versione quindi sappiamo tutto che dura 20 mila anni che si inverte ogni due trecento anni e che l'ultima in versione c'è stata 773 mi anni fa quello che non sappiamo è perché succede piano che succede e con che modalità succede però vediamo perché lo sappiamo immaginiamo che non lungo una dorsale medio oceanica si forma della crosta oceanica abbiamo già visto questo meccanismo durante la lezione dei vulcani lo vedremo in dettaglio a breve quando parlerò della tettonica a placche lungo la dorsale medio oceanica c'è una lunga fessura dove continua a uscire magma e generano la crosta e c'è una costante formazione di nuova kros touch e anica durante questa formazione di roccia quindi durante la significazione dei magmi i minerali si orientano lungo le direzioni del campo magnetico quindi c'è una continua e costante registrazione di intensità e direzione del campo ma io terrestre nelle rocce del fondale oceanico che sono state rigorosamente mappate durante gli anni 60 e 70 con le tecnologie ricadute della seconda guerra mondiale sappiamo che i minerali non conservano umanizzazione sopra il 5 180 gradi centigradi chiamata attentato di culi e è che quando questi macrì si raffreddano e solidificano a tempo dura scende sotto il 5 180 gradi centigradi e questi si orientano quindi tutti i minerali magnetici in particolare minerali di ferro si orientano seguendo il campo magnetico se sappiamo i fondali oceanici vediamo delle fasce magnetiche invertite che si alternano l'una rispetto all'altra infatti più ci si allontana dalla dorsale più la crosta ciani cae antica e quindi più ci si allontana dalla dorsale più andiamo a studiare il comportamento del campo magnetico nel passato e vediamo che ci sono state sequenze di proprietà diretta ovvero uguale all'attuale è inversa ovvero invertì dell'attuale che si susseguono con una frequenza che ha una media di 2 300 mila anni l'ultima in versione sembra essere nota 730 mila anni fa ancora non soltanto le rocce magmatiche e in registra nel campo magnetico ma anche quelle sedimentarie immaginate un fondale marino dove c'è una costante e continua precipitazione di minerali sul fondo mentre precipitano questi minerali si orientano un campo magnetico e quindi abbiamo strati di sedimenti quindi anche occidentali e con minerali magnetici orientati lungo la direzione del campo magnetico e visto che anche nei fondali marini c'è una continua sedimentazione nel tempo che genera continuamente rocce sedimentarie abbiamo anche nelle rocce sedimentarie una costante e continua registrazione del campo magnetico qual è la differenza che mentre le rocce ignee dei fondali oceanici si formano solamente sulla costa oceanica che non ha più di 190 milioni di anni perché questa come vedremo se leggendo in continuazione le rocce che si formano sulla crosta continentale possono essere anche molto più antiche e ci danno informazioni del campo magnetico anche in un lontano passato qui vediamo ad esempio la ricerca che è stata fatta negli anni 60 e 70 in italia dove osservando la registrazione magnetica delle rocce sedimentarie che caratterizzano la geologia italiana è stata ricostruita il movimento che poi alla d'origine l'italia qui fatti vediamo alla rotazione di questo margine tonico e ci mostra come la calabria la sardegna e la corsica fossero attaccate alla francia 25 milioni anni fa e che con un processo chiamato steno kazma ligure c'è stata una rotazione di almeno 30 gradi che ha portato la corsica e la sardegna all'attuale posizione e poi ha trascinato la calabria dove troviamo oggi quindi studiando la maledizione delle rocce sedimentarie è stato possibile anche ricostruire i movimenti tettonici di placche continentali quindi questa è stata una scoperta accidentale che però ha confermato anch'essa la tettonica a placche se andiamo a osservare le varie epoche magnetiche vediamo come queste si alternano dalla dorsale oceanica verso le zone più antiche della crosta e ciò è stato possibile ricostruire un calendario magnetico del pianeta che ci ha permesso di dividere le epoche passate in basse all'inversione campo magnetico ovviamente come vediamo in questa immagine l'eversione non hanno tutte la stessa durata però se facciamo una media di inversione avviene ogni due due anni però come detto prima l'ultima è venuta 773 mila anni fa calcolate che la tua gli esseri umani sono comparsi 200.000 anni fa quindi di fatto l'ultima in versione magnetica venuta prima che comparisse l'attuale specie umana sapiens sapiens perché è così importante questo dato perché è stato possibile ricostruire i movimenti delle placche tettoniche andando a osservare l'epoca magnetica e momenti qui sono magnetizzate le rocce inoltre l'espansione oceanica è stata confermata proprio grazie alla maledizione e rocce perché vediamo che è stato possibile ricostruire il moto delle placche tettoniche semplicemente seguendo la magnetizzazione delle rocce quindi qui abbiamo formazioni ma questo c'e anica ogni volta che che si creavano classe c anica durante l'abituale oceano veniva registrato il campo magnetico del momento e quindi abbiamo questa struttura il campo magnetico terrestre ha aiutato gli scienziati a capire il meccanismo della tettonica a placche e anche la sua inversione detto questo possiamo cambiare argomento e parlare della struttura della crosta la crosta che ciò che vediamo noi della terra ci dà tanta informazione abbiamo questi grande e vaste aree pianeggianti che si trovano sui continenti abbiamo queste larghe fasce di formative caratterizzate a catene montuose vulcaniche e poi abbiamo questi fondali oceanici ricchi di vulcani sottomarini quindi queste simont molto più accidentato di quello che troviamo in superficie e sui continenti e con una struttura lunga almeno 63 mila chilometri totalmente nascosta agli esseri umani fino agli anni sessanta perché si trova sott'acqua che emerge solamente nelle azzorre in islanda che di fatto si è poi rivelata essere la struttura più importante del pianeta e dove c'è la generazione di una croce anica e attraverso la quale è stato possibile comprendere il meccanismo della tettonica a placche perché il punto in cui la steno sfera praticamente esce superficie e genera nuova crosta terrestre osservando la crosta terrestre è stato possibile vedere questo trend questa è la curva ipso grafica ovvero una curva che mette in relazione le quote del pianeta con la superficie che queste occupano sappiamo che la terra ha una superficie di 510 milioni di chilometri quadrati e che di questi meno di 150 milioni sono sopra il livello del mare quindi più o meno un quarto vediamo che la maggior parte delle terre emerse si trova a una quota di 820 metri del mare e una minima parte invece raggiunge quote più alte mentre la restante parte sommersa da costa terrestre si trova per la maggior parte a una quota media di meno 3800 metri con le varie eccezioni che corrispondono a forza ciani che e dorsali medio oceaniche però normalmente questa curva e psi grafica ci mostra due trend che la quota media e la crosta continentale è intorno agli 800 metri 820 made in particolare mentre la quota media dei fondali oceanici è intorno ai meno 3 mila 800 metri tutti i valori che differiscono a questi due sono delle eccezioni catene montuose e fosse oceaniche andiamo avanti e vediamo come è distribuita la crosta terrestre ho detto che la parte più antica della costa terrestre si trova sulla crosta continentale mentre la crosta scenica di n continuamente rigenerata lungo le dorsali e distrutta come vedremo lungo le zone subduzione quindi le rocce più antiche la parte più della pineta troviamo emersa sui continenti e la parte interna dei continenti è costituita dalle rocce più antiche poi ci sono delle strette fasce che possono trovarsi paritario continente o più spesso lungo e se margini che sono fasce molto più elevate di quota di recente formazione le fasce oro genetiche i continenti si sono formati e a croce di nel tempo da continui fenomeni oro genetici un fenomeno genetico e quando due placche tettoniche e si scontrano formando una catena montuosa le antiche catene montuose oggi sono state erose e costituiscono la parte interna e antica dei continenti mentre le recenti catene montuose sono le nuove fasce di formative che stanno generando nuova crosta continentale che non futuro saranno la parte interna è consumata dei continenti qui vediamo in questa mappa le zone più antiche sono creato ni e tavolati che sono le zone sismicamente più stabili e meno giorgi camente attive del pianeta e poi le zone degli ultimi oro geni che sono quelle più sismicamente attive l'ultima è particolare è l'alpino himalayana che quella che ancora oggettiva e che ancora oggi si solleva nel tempo poi c'è la fascia oro genetica mesozoica che quella precedente all'attuale che in alcuni tutto il mondo ancora attiva come caso delle ande e poi ci sono le ciniche le credo niane che sono avvenute nell'ultimo mezzo mia degli anni e comprendono la parte più recente dei continenti tutte le zone più antiche invece sono scuri e tavolati ritroviamo in australia in africa e nella parte settentrionale del nord america la crosta continentale si è accresciuta nel tempo durante la storia della terra ed è costituita da materiale continuamente rimaneggiato e riciclato quindi mentre la crosta oceanica viene continuamente rigenerata dalle dorsali da materiale nuovo che arriva dalla steno sfera infatti il magma che esce fuori dalle dorsali si definisce primario perché è un magma che non è stato mai utilizzato una volta è un magma nuovo con la chimica pura che rispecchia esattamente quella del mantello i magmi che hanno generato e le rocce che costituiscono la crosta continentale roma chimiche che sono stati fusi e rifusi più volte e rocce che sono state riciclate e ri cristallizzate più volte e quindi nell'arco di miliardi di anni sia cresciuta questa crosta continentale con una chimica molto diversa da quella che caratterizza la crosta oceanica in particolare essendo così antica conserva tutte le deformazioni tettoniche quindi noi le pieghe le faglie le rocce deformate e métamorphose a tele troviamo tutte quante sulla crosta continentale mentre sulla crosta oceanica troviamo una composizione di rocce molto più omogenea e molto meno variegata perché la crosta oceanica si genera nelle dorsali e si consuma nelle fosse ciani che lo vedremo dopo e quindi comunque a dal punto essa geologico una vita breve non esistono porzioni di questo c'e anica più antiche di 190 milioni di anni mentre esistono porzioni di crosta continentale vecchi anche quattro miliardi di anni andiamo avanti e vediamo come un profilo tipico di un continente abbiamo le catene montuose che rappresentano la componente minore delle terre emerse di continenti poi abbiamo una componente pianeggiante che praticamente si trova nella parte interna dei continenti a volte può essere anche un po bombato perché prende questo profilo di equilibrio e poi abbiamo una componente collinare che non supera i mille metri la crosta continentale in parte continua anche sott'acqua perché infatti della crosta continentale sommessa troviamo la piattaforma e la scarpata che sono accumoli di sedimenti che i fiumi portano arriva e creano queste strutture sottomarine che poi di fatto raccordano la crosta continentale con quel oceanica possiamo definire i cartoni la parte più antica e stabile dei continenti e quindi sono le porzioni questa terrestre dove possiamo trovare le rocce più antiche invece lo scudo è la parte che si presenta piatto o debolmente inarcato in quanto da moltissimo tempo è stato sottoposto ad erosione quindi l'erosione l'uomo dell'atto che hanno di questo profilo queste zone rappresentano ciò che resta dello spianamento di antiche catene montuose costituito da rocce prevalentemente metamorfiche e magmatiche entro xiv e datati intorno a 23 miliardi di anni fa ricche di giacimenti di oro rame nichel e ferro un'altra caratteristica della crosta continentale è che essendo molto atti che è molto varia contiene la maggior parte delle risorse minerarie il pianeta inoltre quelle che oggi sono le zone più stabili antiche dei continenti erano il cuore di antiche catene montuose che sono state spianate le attuali catene montuose sono aggredite da gli agenti atmosferici e in un lontano futuro la loro parte più interna costituirà lo scudo e i cartoni dei futuri continente che ovviamente nel frattempo ci saranno accresciuti tavolate scudo sono la parte antica pianeggiante debolmente curvata della cassa continentale non viene disturbata nell'attività vulcanica né da terremoti quindi la parte più tranquilla il centro degli stati uniti e 100 dell'australia la siberia e così via e a volte anzi spesso è coperta da sottile stato sedimenti troviamo tavolati e scudi privi di sedimenti nel nodo decada o nel nord europa perché la calotta di ghiaccio che le occupava durante l'ultima era glaciale ha letteralmente è raschiato questa parte di crosta e di conseguenza ha portato via tutti i sedimenti accomunati precedentemente quindi possiamo trovare le rocce cristalline quindi quelle magmatiche quella metamorfica ed è 30 esposta all'aria in queste zone del nord del canada e nel nord europa poi i margini continentali passivi abbiamo che lungo i bordi dei continenti ci sono delle strutture sedimentarie che derivano dai sedimenti portati dai fiumi dei continenti e che se uno formando sempre questa struttura ovvero questa piattaforma c'è una zona debolmente inclinata che arriva fino a una perdita di 200 metri e poi una scarpata dove la pendenza aumenta fino a raggiungere i fondali dell'oceano questa piattaforma in questa scappata fanno parte del prisma sedimentario ovvero quel grande corpo di sedimenti che si accumula davanti ai continenti nella parte sommersa ai piedi della crosta continentale e che di fatto fa da raccordo tra costa continentale e crostacei anica poi vediamo un po invece la crosta oceanica questo è un profilo tipico qui troviamo le varie strutture che si possono trovare sott'acqua quindi abbiamo le due stalle medio c'è anche che sono questa grande struttura che si trova in tutto il pianeta anziché fa una volta e mezzo il pianeta ed è lunga circa 60.000 km data 63mila ed è una struttura dove al centro c'è questa fessura da dove fuoriesce contro la mente magma dalla stratosfera e quindi crea nuova crosta e questo rialzo che arriva fino a una quota che va dai 23 mila metri sul fondale marino circostante però comunque sia rimane sommerso quindi è una struttura nascosta all'occhio umano e può essere larga anche 1.500 gradi a volte viene fraintesa come una catena montuosa in realtà è una struttura molto diversa dalle catene montuose che troviamo sulla crosta continentale è una zona in cui la crosta oceanica è sollevata dal calore del flusso dei moti convettivi che sono l'esterno perché sotto e madre più calde con il più espanso e dove di fatto fuoriesce il nuovo magma il magma primario che genera nuova crosta poi troviamo le fosse oceaniche gli ho detto che in alcune zone del mondo la crosta scenica viene consumata perché va a infilarsi sotto altra grossa che può essere continentale o oceanica e la crosta che si genera dentro le dorsali va a compensare altra crosta che viene distrutta sotto le fosse oceaniche nelle zone di subduzione la zona soluzione crea questa fossa che poi è anche fino a 11.000 metri dal piu profonda si trova a 11 mm di profondità a quella delle marianne poi ancora abbiamo simont che possono emergere dall'acqua oppure no che sono di fatto dei vulcani che e merlo dall'acqua creando l'isola quando non è mai dall'acqua invece rimangono delle montagne sottomarine questi simon si formano in tutto l'oceano però quelli che si formano lungo la dorsale possono rimanere emersi per un po e man mano che l'espansione oceanica li porta contenendo il sale questi affondano perché di fatto il fondale più basso ricordo grato saraceni che arriva fino ad avere una quota che di 2000 metri sopra la piana abissale circostante la crosta oceanica si consuma nel tempo non esiste una porzione di questo c'e anica più antichi di 190 milioni di anni qui vediamo una mappa del mondo che mostra quali sono le porzioni più giovani di kroos oceanica in rosso sono le persone più giovani man mano che ci si allontana dalle vere dorsali cambia colore perché cambia l'età della crosta oceanica che sempre più antica vediamo che le pulsioni più antiche di kroos oceanica si trovano più o meno qui lontano delle dorsali vicino alle zone soluzione dove la crosta oceanica più antica spinta sotto altra crosta e verrà poi riciclata nel mantello quindi si diffonde e genererà nuovi massimi quindi a differenza della crosta continentale che persiste da miliardi di anni e anzi si accresce nel tempo via dini fa la crosta continentale era era minore rispetto ad oggi che ovviamente nel futuro sarà maggiore la crosta oceanica si rigenera e si consuma in continuazione e non esistono porzioni di grasso scenica più vecchi del 4 per cento dell'età totale del pianeta di cui ott sono ex isole vulcaniche che una volta emergevano dall'acqua che hanno subito erosione quindi la parte sommitale è stata erosa e può apparire anche piatta e poi allontanandosi dalla dorsale quindi andando nella parte più profonda dell'oceano finiscono sott'acqua rimanendo come the really avi sottomarini infine abbiamo catene montuose sottomarine ci sono vulcaniche si formano sott'acqua e non emergono mai oppure sono stati messi in passato che però poi creano delle vere e proprie catene sottomarine abbiamo visto questa struttura nel caso della uai che essendo il prodotto di un punto caldo ha creato tante isole vulcaniche allineate nel tempo creando questa catena sottolineate le hawaii detto questo vediamo in particolare come è fatta la crosta oceanica e continentale la crosta oceanica abbiamo detto è molto più sottile di quella continentale e ma anche più densa arriva una densità di 3 grammi a cc però è molto meno varia è praticamente tutta così abbiamo una parte superficiale fatta di basalto che è una roccia effusiva una roccia la matematica effusiva povere si dice e poi la parte sottostante invece di gabbro che sarebbe la versione intrusiva dello stesso magma che genera il basalto praticamente lo stesso magma che fuoriesce dalle dorsali ingenera tutta la croce anica quando questo magma si solidifica in fretta a contatto con l'acqua genera basalto quando invece ci mette molto più tempo a studi di grassi perché si trova più in profondità i suoi cristalli hanno tempo di diventare più grossi crescono perché si raffredda lentamente e invece di formarsi passato si forma gabro ma alla fine la composizione la stessa sotto la crosta oceanica c'è la parte di mantello che costituisce la litosfera quindi la parte rigida più esterna della terra che ha la stessa composizione sia sotto i continenti che sotto gli oceani però cambia solamente lo spessore mentre la crosta continentale è molto più spesso è molto più complessa con tenero c'e molto canti che ha molte più strutture geologiche tettoniche quindi pieghe intrusioni magmatiche faglie eccetera eccetera abbiamo già visto questo nella lezione della geologia e poi ha una densità minore che va dai 25 ai 227 grammi a cc questo permette a questa crosta di poter avere uno spessore maggiore senza sprofondare troppo in profondità nella steno sfera e corrisponde a una porzione di litosfera maggiore infatti la parte di mantello che ha in comune con la crosta oceanica è più spesso poi lo spessore della crosta continentale aumenta notevolmente sotto e catene montuose perché le catene montuose essendo più spesse di fatto pesano di più è come un iceberg che galleggia a un forte spessore sommesso tanto quanto è più alto quello emerso abbiamo che sotto le catene montuose lo spessore della crosta aumenta per poter compensare la spinta idrostatica dall'atmosfera di fatto in parole povere la crosta oceanica e la crosta continentale galleggiano sulla steno sfera e maggiore è lo spessore della crosta maggiore deve essere la parte sommersa dell'astro sfera per compensare la spinta e zoe statica che cos'è la spinta e zoe statica ho fatto già l'analogia dell'iceberg quando vediamo un pezzo di ghiaccio enorme galleggiare in mare sappiamo che anche se l'iceberg e ci appare grande la parte sommersa è molto più grande perché la parte sommersa deve compensare il peso della parte che rimane fuori dall'acqua lo stesso principio lo si può applicare alla crosta maggiore è la porzione di crosta che vediamo in superficie maggiore deve essere la sua radice effettiva che poter compensare i saw statiche e fatti la crosta oceanica e continentale galleggiano letteralmente sulla steno sfera e se la densità diminuisce la crosta può permettersi avere uno spessore maggiore se la densità aumenta la crosta trova un equilibrio con uno spessore minore inoltre vediamo che dove ci sono le catene montuose lo spessore della crosta è maggiore per compensare la spinta di galleggiamento necessarie per mantenere sospesa quella parte di crosta così spessa qui ci sono alcune densità della crosta vediamo che una catena montuosa che emerge di tre chilometri dall'acqua ha bisogno di un corpo principale di 50 chilometri di crosta continentale e una radice di 24 chilometri per poter compensare questi tre chilometri quindi vedere che il rapporto tra la parte emersa e la parte sommersa della crosta è molto a favore di quella emersa la stratosfera si comporta come un fluido perché anche se al passaggio non sismica ci dimostra di essere solida è un po più molliccia perché è molto calda è parzialmente fusa e quindi a lungo andare nell'arco di milioni di anni si comporta come se fosse un fluido questo de riso stati a è un concetto molto importante perché è stato il primo movimento della crosta terrestre mai rilevato dai geologi che di fatto è un movimento verticale la cosa terrestre infatti galleggia sulla steno sfera che si comporta come un fido molto viscoso anche se al passaggio di onde sismiche ci dice di essere solido infatti è un fluido talmente viscoso perché molto viscoso che se gli dai una martellata risponde come una roccia ma a lungo andare con un carico di una crosta continentale molto pesante si comporta e fluisce come fosse un fluido qui possiamo vedere il caso di una catena montuosa immaginiamo la crosta continentale con uno spessore maggiorato a causa è una catena montuosa la catena montuosa ha bisogno di una radice ovvero di una parte più profonda della crosta per poter compensare il peso e rimanere sospesa con la sua quota però questa radice della catena montuosa è in equilibrio con essa e per ogni chilometro di catena montuosa che vediamo in superficie ci sono diversi chilometri dai cinque in più chilometri di radice per compensare quel chilometro di catena montuosa però le catene montuose col tempo sono soggette erosione qui vediamo una catena montuosa esposta l'atmosfera secoli e millenni di precipitazioni 20 è il ragionamento solare e tutti gli agenti atmosferici possibili vanno a smantellare la catena montuosa quindi questa catena montuosa non rimarrà per sempre esposta all'aria col tempo verrà trasformata da fiumi vento e pioggia in sabbia e ghiaia che finirà in fondo al mare e quindi la catena montuosa diminuisce allora quando una catena montuosa diminuisce anche la sua corrispettiva radice diminuisce fino a quando una volta spianata completamente la radice sparisce a sua volta quindi sotto le catene montuose la crosta continentale arriva fino a 70 75 grammi di profondità perché c'era dice quando la catena montuosa viene erosa degli agenti atmosferici quindi sparisce abbiamo che col tempo la crosta continentale riacquisisce il suo spessore medio di 35 chilometri però le società sia la passione dire anche al contrario immaginiamo un continente con un grosso blocco di ghiaccio sopra ad esempio la groenlandia la groenlandia è una parte di crosta continentale coperta è occupata da un gigantesco di acciaio il ghiaccio pesa ha un peso e questo peso è un carico che deve sopportare la crosta continentale quindi la crosta si deforma sotto il peso di questo carico che succede quando il ghiacciaio se ne va via infatti di recente la terra è uscita da un'era glaciale c'era un gigantesco ghiacciaio d'europa che occupava tutta la scandinavia e gran parte dell'inghilterra oggi questo ghiacciai non c'è più però è stato su questa porzione di crosta continentale per almeno 100 mila anni perché l'ultima speciale e durata 101 anni da quando si è sciolto il carico che questa crosta sopportavano più ma visto che la steno sfera sottostante si comporta come un fluido molto viscoso la sua risposta meccanica a questa mancanza di carico che ha subito per molto tempo sta avvenendo molto lentamente tant'è vero che ancora oggi dopo 10 mila anni dalla fine della grecia le e 20.000 dal picco massimo di questo ghiacciaio la penisola scandinava si sta ancora sollevando se andiamo a misurare le quote della penisola scandinava di 50 100 200 anni fa vediamo che sono cambiate anche di molto di diversi centimetri alcuni casi anche di m perché tutta la porzione la crosta scandinava sta riacquistando il suo equilibrio statico da quando questo enorme carico di ghiaccio è sparito non lo fa in pochi giorni in pochi anni ma lo sta facendo in millenni perché la viscosità dell'astro sfera che sopporta questo carico e che l'ha fatta affondare nel tempo è molto forte e quindi la risposta meccanica è molto lenta questo è stato il primo movimento mai osservato dai geologi della cosa terrestre è un movimento solamente verticale quindi se adattamento abbassamento non si era ancora scoperti i movimenti delle placche tettoniche lateralmente però è comunque importante chi è che ha scoperto poi o con queen tuito i movimenti laterali delle placche tettoniche che ho fatto wagner infatti nel ventesimo secolo è arrivato questo signore che ha visto l'enorme concomitanza coincidenza compatibilità delle coste di due continenti sudamericana e africana e ha pensato che non poteva essere un incredibile coincidenza ma che invece questi due continenti un tempo fossero stati uniti ovviamente la comunità scientifica all'inizio lo ha irriso e che non si riusciva a immaginare come un continente potesse spostarsi sulla terra non c'era questo meccanismo però lui e poi attesi ology sono andati a osservare le rocce che costituiscono questi continenti e a volte anche i fossili di piante animali che occupano questi continenti e vedevano che c'era una continuità stratigrafica sia geologica che paleontologica cioè su continenti diversi oggi non anni migliaia di chilometri sono stati trovati gli stessi fossili e gli stessi strutture rocciose geologiche quindi hanno trovato le prove che questi continenti una volta erano uniti toccava solamente scoprire quale era il meccanismo che li ha portati a separarsi cioè hanno scoperto che questi continenti e romiti non sapevano perché lo erano e perché oggi non lo sono più qui troviamo la prova geologica ovvero le stesse formazioni rocciose su entrambi i continenti e qui vediamo ice la prova paleontologica ovvero le stesse formazioni fossili con le stesse piante dei stessi animali su continenti completamente diversi quindi questi dati geologici e più antologici ci dicevano che questi continenti una volta erano uniti che facevano parte dello stesso ambiente come si fa a spiegare il movimento delle placche tettoniche dobbiamo arrivare agli anni 60 quando con la ricaduta tecnologica del radar che era un'invenzione della seconda guerra mondiale sono stati mappati i fondali oceanici e mappando i fondali oceanici l'umanità ha osservato per la prima volta la più grande struttura tettonica deteneva che è la dorsale medio oceanica questa dorsale oceanica spiegava un meccanismo da sempre nascosto quella dell'espansione oceanica infatti è stata mappata questa lunga fessura continuamente intersecata da fargli e trash correnti che ne svincolava nel momento cinematico che addirittura faceva una volta e mezzo il giro del pianeta la terra ha una circonferenza di 40.000 km questa è la lunga più di 60.000 km ed emergeva solamente in due punti in islanda è una piccola porzione nelle isole azzorre tutto il resto era sott'acqua inoltre questa struttura era rilevata rispetto al fondale marino abbiamo visto come la quota media del fondale oceanico è intorno ai 3800 metri sotto il livello del mare questa struttura a questa dorsale era una zona dell'oceano più rilevata anche di 2000 metri sopra le pen abissali quindi era qualcosa di veramente grosso mai visto prima e in particolare lo possiamo vedere qui qui abbiamo uno schema di questa dorsale ovviamente la terra e curva quindi si vede la cubatura terrestre in questo schema e nella zona della dorsale abbiamo un vero e proprio sollevamento del fondale è dovuto al fatto che la steno sfera sottostante risale spingendo la crosta in alto e questo sistema di fratture svincolato da faglie trascorrenti da cui fuoriesce il mago ma che arriva direttamente dalla stratosfera infatti come detto prima questi mag mi sono primari sono detti primari perché sono magmi puri che arrivano dall'altra sfera che non sono mai stati utilizzati quindi sono magri che per la prima volta escono in superficie e che mostrano la reale chimica del pianeta al di sotto della crosta molto progress si dice molto ricca in ferro e magnesio questo margine si chiama divergente perché le placche si allontanano tra loro permettendo quindi la fucile di magma e visto che la superficie terrestre sferica e rotonda abbiamo queste faglie e trasversali che sia una svincolare il movimento mentre il fondale oceanico si apre questa struttura emerge bene quindi si può visitare a piedi in islanda l'islanda a parte le isole delle azorre sono l'unico reale posto del pianeta dove questa struttura tettonica emerge dall'acqua anzi l'islanda stessa è una porzione di crosta oceanica che è sollevata talmente tanto dall'espansione della stratosfera sotto la crosta che emerge dall'acqua ed è possibile l'islanda a camminare proprio lungo questa fenditura addirittura è possibile anche nuotarci dentro alcune di queste fenditure ospitano laghi di acqua dolce e qui è possibile fare un'immersione tra le due placche tettoniche da un po di tempo a questa parte sui social girano le foto di questi sommozzatori che nuotano tra i margini due placche tettoniche però non c'è bisogno di immergersi è possibile fare lo stesso anche nei punti dove questa struttura emerge e si può camminare proprio lungo questa frattura io stesso nel 2012 quando sembra divise lambda ci sono stato e c'è un percorso molto turistico che ti permette di apprezzare la dorsale questa è la dorsale con tanto di percorso per turisti e passerella che ti permette di camminare in mezzo a due placche tettoniche quella nord americana e quella europea comunque vedete come la crosta oceanica è fatta da queste rocce di basalto tutta l'islanda di fatto è un pezzo di crosta oceanica che emerge dall'acqua studiando questa struttura i geologi hanno compreso come si espandono gli oceani la frattura può avvenire all'interno di una placca tettonica continentale e quindi ad esempio l'italia un continente e nel tempo creare un assottigliamento della crosta questa situazione la vediamo oggi in africa infatti come funziona abbiamo la risalita di questa grande quantità di materiale caldo che solleva la crosta e spinge i due settori in modo divergente l'allontanamento dei due settori di crosta crea una struttura detta graben dove praticamente abbiamo un assottigliamento di crosta continentale e la felicità di magma destra sfera che crea nuova croce anica fintanto che non c'è un ingressione di acqua marina questa valle rimane esposta all'atmosfera e abbiamo una lunga e profonda valle continentale questa è la struttura che troviamo oggi nella rift valley africana infatti l'africa si sta aprendo e in questo punto in particolare abbiamo la vera e propria rift valley una situazione in cui si sta assottigliando la crosta continentale non si è approfondito ancora abbastanza da scendere al di sotto del livello del mare in alcuni punti però comincia già ad essere una depressione abbastanza profonda da raccogliere l'acqua piovana e quindi di fiumi e di conseguenza a cominciare ad avere dei laghi di acqua dolce lungo questa frattura però la sua futura evoluzione è destinata ad ospitare un ingressione marina infatti con l'evoluzione della struttura abbiamo un ulteriore approfondimento e prima o poi ovviamente in mare entra e va a occupare questa grande depressione questa è la struttura che troviamo oggi nel mar morto il mar morto è un settore di rift valley più evoluto rispetto a quello che troviamo più a sud infatti qui si sta aprendo letteralmente un nuovo oceano e da pochi milioni di anni c'è stata al ingressione marina che ha invaso questa depressione ancora quando l'oceano è maturo come nel caso dell'oceano atlantico abbiamo una dorsale medio oceanica ben sviluppata è sollevata di almeno 2.000 metri sopra la piana abissale circostante e i due lembi di crosta continentale ormai allontanati e con un prisma sedimentario che ricopre le strutture a graben formatesi all'inizio della fratturazione con un ampio settore di crosta ceramica che li separa quindi un vero e proprio oceano sviluppato lungo queste dorsali fin dall'inizio abbiamo un intensa attività vulcanica che può essere come nel caso della rift valley africana semplicemente dei vulcani all'aria aperta oppure dei fenomeni sottomarini qui vediamo questa grande quantità di fumarole camini vulcanici che possiamo trovare lungo questa frattura che nel tempo hanno trovato modo di essere colonizzati dalla vita infatti la grande sorpresa degli scienziati è trovare un florido ecosistema che vive al buio intorno a queste sorgenti dove l'acqua raggiunge centinaia di gradi di temperatura e dove senza la luce solare e senza organismi fotosintetici la loro catena alimentare è basata su iss or foe batteri ovvero organismi che vivono metabolizzando lo zolfo quindi invece di essere una catena alimentare basata sulla fotosintesi è una catena alimentare basata sulla kimia sintesi gli stessi esobiologi ovvero i biologi che però uno a studiare vita su altri pianeti sono stati molto incuriositi da come la vita si sia adattata un ambiente così apparentemente ostile per noi senza luce solare ea temperature di centinaia di gradi perché l'acqua che fuoriesce da queste fumarole molto calda e questi organismi vivono anche 2 300 gradi quindi sono abituati e condizioni che per noi sono estreme per loro invece sono la normalità se la crosta oceanica viene generata da queste strutture da qualche parte deve essere distrutta perché la terra non cresce di dimensioni e quindi top class oceanica viene generata e toto con sociali che deve essere distrutta e dov'è che viene distrutta nelle zone di subduzione che cos'è una zona di subduzione abbiamo una zona soluzione quando una crosta continentale viene costretta a interagire in modo convergente quindi scontrandosi con un'altra crosta che può essere con 30 leo voce anica come in questo caso visto che la crosta oceanica è più densa e più sottile viene spinta sotto la crosta continentale ma abbiano lo stesso anche se è tra due coste oceaniche c'è sempre una che va sotto cosa succede quando la crosta va sotto che le rocce che compongono questa crosta vengono riciclate ovvero in materiale sottostante rifonde generando una grande quantità di magma tutti questi mag mi vanno ad alimentare una grande attività vulcanica a valle della fossa infatti abbiamo sempre in corrispondenza di una fossa oceanica una catena di vulcani che può essere continentale co voce anica quali sono gli ambienti che delimitano questa zona soluzione abbiamo la fossa che è praticamente la depressione che si forma in corrispondenza della soluzione spesso riempirà di sedimenti perché essendo una fossa diventa una trappola dei sedimenti poi questi sedimenti vengono anche trascinati nelle soluzioni sotto la terra le zone di subduzione sono anche degli ambienti di riciclo chimico la stessa armonica che gli oceani assorbono dall'atmosfera viene poi riportata nel sottosuolo da questo meccanismo ma non solo poi abbiamo questa struttura stressata della crosta che invece non su duce che crea questa grande deformazione e la catena di vulcani che si forma dall'enorme quantità di magma che si genera dalla rifusione della placca tettonica soluzione abbiamo questo hack magmatico di tipo esplosivo per che latita vulcanica in questa condizione è esplosiva mentre nelle dorsali medio oceaniche è effusiva qui abbiamo un magma molto fluido e molto caldo e molto si dice che quindi è poco viscoso e durante la sua eruzione abbiamo un immediata perdita di gas e quindi come già spiegato nella lezione dedicare terremoti l'attività vulcanica è di tipo effusivo in quest'altro e caso invece immagini sono riciclati e vuol dire che sono anche più freddi e contengono più si dice perché questi magmi risalendo vanno a fondere rocce della crosta continentale arricchendo sensi c'e raffreddandosi e quindi diventando più pescosi quando arrivano in superficie sono più freddi e più ricche in silice quindi più viscosi trattengono i gas e come già visto nell'azione dei vulcani un magma più fredde più viscoso tra tranne gas genera un'attività vulcanica di tipo esplosivo andando ancora più a valle rispetto all'arco matematico troviamo una depressione continentale perché questo pneumatico poi crea una struttura depressiva chiamata aria di retro arco che diventa poi una trappola dei sedimenti dovuti all'erosione della catena vulcanica quindi abbiamo una zona di deposizione come vedete in queste strutture l'amor segue moltissimo questa deformazione e infatti in alcuni punti della zona soluzione l'amo è raddoppiata cioè ci sono due ma perché abbiamo la mo della crosta che non sul duce e la mode la crosta che subduce quindi la sismica a volte poi ci fa vedere due di sconti al sismiche che si ripetono 2 ma ancora il piano in soluzione si chiama piano di benioff ed è il piano è lungo il quale si localizzano tutti gli ipocentri dei terremoti infatti tutti i terremoti che si formano lungo la seduzione possono arrivare anche molto profondità e sono tutti quanti allineati lungo il piano e soluzione chiamata appunto piano di benioff e arrivano fino a un massimo di 700 chilometri ci dicono che a 700 chilometri le condizioni di temperatura e pressione smettono di dare alle rocce un comportamento fragile quindi smettono di rompersi di creare terremoti e cominciare un comportamento duttile quindi sappiamo grazie piano di benioff che le rocce riescono a mantenere un comportamento fragile fino 700 chilometri potendosi rompere generando terremoti al di sotto del quale il materiale è troppo compatto e caldo per poter poi avere un comportamento fragile e quando la roccia smette di un compattamento fragile e comincia un comportamento malleabile tutti smette anche di generare terremoti questo è il caso di una zona soluzione tra una placca oceanica e una continentale ma la stessa struttura l'abbiamo anche tra due placche oceaniche e lo possiamo vedere dove una delle due va sotto fondendo genera grandi quadri marmi e abbiamo lo stesso la formazione di alcol canico intra oceanico ovviamente essendo minore lo spessore di khtey crosta terrestre da attraversare e ovviamente essendo assente la porzione di che si dice della crosta continentale abbiamo una t da vulcanica di tipo esclusiva ma ovviamente di minor entità rispetto a un arco vulcanico che si sta ora sulla crosta continentale però anche questa cool canico presenta una sua caratteristica esplosiva l'attività vulcanica effusiva la troviamo solamente nei punti caldi oppure nelle zone di totale medio c'è anica quando due placche tettoniche si scontrano su una superficie curva si genera un arco per questo si chiama arco di vulcani perché la curvatura dell'arco dipende dall'interazione di placche tettoniche su una superficie curva che è quella terrestre a terra è rotonda e maggiore la curvatura di questo arco maggiore alla profondità che raggiunge la placca tettonica soluzione infatti qui abbiamo lungo la costa del sud america una grande curvatura di questo arco che corrisponda alle coste della bolivia del perù che ci dicono che quella soluzione scende moltissime infatti qui si registrano terremoti fino a 700 km di profondità qui possiamo dire la struttura in cui lungo tutto il bordo dell'oceano pacifico in particolare qui lungo la costa americana abbiamo zone di subduzione in questo caso placca oceanica contro placca continentale infatti la catena di vulcani è tutta su crosta con 30 le la catena delle ande i vulcani dell'america centrale e poi ancora la catena montuosa delle montagne rocciose in nord america andiamo avanti e vediamo in quelle altre zone possiamo trovare dare soluzione ad esempio il giappone è particolare perché si trova a cavallo di quattro zone soluzione ci sono quattro placche tettoniche che seducono tra loro e vediamo qui il fronte abbiamo una zona soluzione al largo nell'oceano pacifico che ha generato il famoso terremoto del 2011 che ha creato quello tsunami e uccidendo 22 mila persone e poi tutte le altre strutture che interagiscono giappone il giappone stesso è un antico arco di isole vulcaniche che crescendo ci sono fuse a formare le quattro isole principali del giappone la stessa situazione la troviamo in messico qui troviamo che i frammenti di crosta oceanica che costituiscono il pacifico van istruzione sotto la placca nordamericana creando atte a vulcanica continentale lo stesso messico è di origine vulcanica perché si è formato dall'accrescimento di queste catene di vulcani che nel tempo si sono unite a formare questo ponte di terra che tramite belize guatemala honduras panama e tutti i paesi dell'america centrale vanno collegare le due grandi masse continentali del nord e del sud america possiamo vedere fasi meno evolute di questa situazione nel per esempio l'alaska in alaska abbiamo una zona soluzione più recente e troviamo catene di isole non ancora fuse insieme quindi qui abbiamo tutte queste catene ed isole vulcaniche che costituiscono questo arcipelago dell'alaska nel mare di bering che collegano di fatto la russia con l'america e vedete come queste isole ancora sono piccoline e ancora non sono cresciuto abbastanza da formare una vera e propria lunga lingua di terra come invece ha già cominciato a venire qui in prossimità dell'alaska però anche noi in italia abbiamo il nostro arco vulcanico e vediamo la zona e soluzione che interessa e sud italia in particolare la stessa zona soluzione che dà origine alle isole eolie interagisce con una faglia trascorrente che non solo dà origine alla lettera ma che da una forma ad y all'arco vulcani delle eolie infatti le isole eolie non sono solamente un arco vulcanico ma sono un alcun carico che ha una struttura lineare centrale perpendicolare all'arco stesso dovuto al fatto che quest arco è tagliato da una struttura di faglie estensive che permettono alle sede di magmi quindi è un arco organico complicato dalla sovrapposizione tonica distensiva e trascorrente quindi è molto più complicata quella situazione però abbiamo anche noi il nostro arco vulcanico e soluzione qui vediamo in particolare che la faglia trascorrente è quella che taglia praticamente tutto quanto questa faglia trascorrente ad altri tratti si comporta anche in modo distensivo e permettere lista dei magmi che poi ha dato origine anche all'etna andiamo avanti e vediamo quindi quali sono gli elementi che caratterizzano la crosta oceanica abbiamo visto che c'è il prisma sedimentario quindi al margine di una placca continentale abbiamo l'accumulo di sedimenti che derivano proprio dalla parte emersa di quest'app accontenta le che creano questa struttura prismatica fatte la forma di un prisma che comincia con la piattaforma continentale con la pendenza molto blanda fino a una pratica di 200 metri e poi c'è questa scarpata continentale in cui la pendenza aumenta e possiamo avere anche fenomeni torbida ovvero quelle frane sottomarine che abbiamo visto nelle elezioni precedenti poi andando avanti possiamo trovare dei vulcani sottomarini che famose simont ovvero montagne e vulcani sottomarini che non riescono a emergere dall'acqua ma che comunque si avvicinano il fondale marino alla superficie permettendo a organismi marini di avere un fondale in mezzo all'oceano dove può arrivare la luce solare e quindi queste simmons sono delle vere e proprie oasi di vita in mezzo all'oceano infatti normalmente il fondale dell'oceano è un ambiente povero di vita perché a grandi profondità non arriva la luce non ci sono grandi fonti energetiche per poter sostenere cat elementari tutto quello che sta sul fondale vive grazie a quello che precipita dall'alto e questi montagne in mezzo al mare permettono a fondare di raggiungere zone luminose dell'oceano quindi zone più alte dovrebbe la luce e permette quindi alla vita di poter creare delle vere e proprie ecosistemi fotosintetici sono delle montagne ricche di vita in mezzo al mare proprio perché riescono a raggiungere la parte luminosa dell'oceano chiamata parte fatica dell'acqua insomma che in base alla tv di ne va dai 30 ai 200 metri profondità ovviamente all'equatore la luce arriva più in profondità e se poi invece a 30 metri è già buio poi ancora abbiamo la nostra amedeo ciani che l'abbiamo vista con questa struttura sollevata rispetto al fondale marino circostante e anche i 2000 metri con questa frattura cento da cui fuoriescono con talmente marmi e abbiamo tutte queste attività vulcaniche tipo effusivo con le fumarole i cammini vulcanici ricchi di vita ed ecosistemi che mio sintetici già visti nelle strade precedenti ancora alcuni di questi vulcani possono emergere dall'acqua gerlando delle isole vulcaniche quindi in mezzo all'oceano possiamo trovare delle isole ricche di l'iter perché ovviamente poi la visitazione e gli animali.le colonizzano che ovviamente sono di fatto dei vulcani che merlo nell'acqua a cui di queste isole sono state poi le rose nel tempo e una volta aver vissuto un periodo di vita emerso possano tornare sott'acqua e presentano la caratteristica di avere la cima e rosa è spianata dagli agenti atmosferici e poi infine abbiamo la forza distribuzione ovvero quelle zone in cui la crosta oceanica va istruzione sotto un'altra crosta oceanica con 30 le creando questi ambienti particolari sono delle trappole per sedimenti ma anche delle zone in cui la crosta di mary citata e si generano nuovi massimi per una catena di vulcani queste sono gli elementi che caratterizzano il profilo tipico di un oceano quindi praticamente la litosfera terrestre è rotta in questi frammenti chiamate placche tettoniche che si muovono lungo il pianeta quindi lungo la superficie del pianeta trascinati da questi moti convettivi sottostanti la cosa importante da ricordare è che la crosta oceanica si genera in continuazione lungo le dorsali e si consuma in continuazione lungo attenzione soluzione infatti todt crosta scenica si genera e toto crosta oceanica si distrugge in modo che alla fine la terra non aumenta di superficie è sempre quella si produce e si consuma e questo spiega perché non esiste una porzione di cross touch e anica più vecchie di 190 milioni di anni e poi invece la crosta continentale non viene mai consumata ma se cresce nel tempo infatti tutte le rocce più antiche del pianeta le troviamo sui continenti nella crosta continentale ci sono rocce di 4 miliardi di anni in groenlandia in australia o al centro del caso della siberia e questa crosta cresce nel tempo quando la terra si è formata all'inizio la sua storia la crosta era solamente oceanica man mano che passavano le regie all oggi che se accresceva la crosta oceanica per accumulo differenzazione di magmi riciclati e ri cristallizzati e quindi anche chimicamente differenziati nel tempo a spese della crosta oceanica quindi la cosa mentale cresceva oggi siamo arrivati in un punto in cui il 30 per cento della crosta terrestre di tipo continentale il 70 per cento è di tipo oceanica ovviamente nel tempo questa percentuale crescerà a favore della crosta continentale e a spese di quella ce anica è possibile grazie alle onde sismiche riconoscere le temperature del mantello cui vediamo una tomografia del mantello questo è il mantello in sezione e the stato suddiviso in base a le temperature come facciamo a sapere le zone più calde più fredde all'interno del mantello ad esempio questa zona rossa è una zona dove si supponga ci sia una temperatura più elevata come facciamo a saperlo praticamente se le rocce sono più calde sono più espanse per dilatazione termica e quindi sono meno dense le onde sismiche rallentano in rocce meno dense quindi vedendo che in questa zona del mantello le onde sismiche sono più lente gli scienziati immaginano che questa sia una zona più calda perché la lentezza delle onde sismiche è giustificata dalla bassa densità delle rocce e queste rocce sono a più bassa densità perché essendo più calde sono espanse perché il calore espande i materiali quando invece abbiamo un aumento delle onde sismiche e perché le rocce sono più fredde quindi sono più compatte una roccia più compatta accelera le onde sismiche che l'attraversa ed è possibile vedere in questa immagine la struttura di un'azione soluzione che vediamo una placca oceanica che va in seduzione sotto una placca continentale è appunto questa zona fredda scende a grandi profondità e si espande perché la placca c'e anica comincia a fondere si diffonde e diffonde il suo materiale in tutto il volume circostante è possibile vedere appena sotto la sua soluzione la zona calda della sfera che arriva a prossima superficie che qui c'è la cosa scene che quindi modo sottile e poi la zona della steno sfera sotto la crosta continentale che ovviamente si trova a maggiore profondità quindi grazie alle onde sismiche è possibile riconoscere le zone calde e fredde internet mantello e da qui puoi capire come vengono messi in modo in modo i collettivi sicuramente questa zona più fredda e più densa scenderà verso il basso per densità in questa zona più calda salirà verso l'alto per sempre lo stesso motivo che la densità creando quindi un gradiente termico che alimenta in modo convettivo quindi applicando questa tecnologia a tutto il pianeta è possibile avere una mappa in 3d nel mantello con le zone di risalita e le zone di discesa e qui è possibile vedere che in corrispondenza delle hawaii ad esempio c'è la risalita di un grosso plum c'è una grande risalita di materiale caldo dal nucleo mentre in corrispondenza delle zone di subduzione che circondano il pacifico ci sono queste grandi zone fredde del mantello che corrispondono a la fredda placca oceanica che scende soluzione e fondendosi si espande raffreddando tutta la zona circostante e ovviamente trascinando giù altra crosta oceanica quindi abbiamo un'immagine in 3d abbastanza dettagliata dei materiali in salita e in discesa che di fatto spiegano i moti convettivi e danno energia a tutto il meccanismo della tettonica a placche e infatti è possibile dire come questo meccanismo ha alimentato da sempre la tettonica a placche detenuta qui ricostruiti gli ultimi movimenti del super continente pangea che si frantuma in goldman a sud e lauria nord e il go to one a sua volta si frammenta e sud america africa india australia e antartide questi sono i movimenti degli ultimi 100 milioni di anni che hanno aperto l'oceano antico l'indiano è posizionato i continenti nella loro situazione attuale in particolare la nostra italia si è formata quando l'africa si è scontrata con il blocco asiatico e di fatto ha consumato l'oceano che era presente al posto dell'attuale mediterraneo questa cross touch e anica e alla destituzione sotto il coat umana che praticamente corrispondeva all'africa e oggi abbiamo che la cicatrice di sutura di questo impatto sono le alpi infatti gli eau rouge eni che letteralmente significa formazione di montagne e quel processo in cui finisce la soluzione della crosta oceanica e arrivano a scontrarsi due blocchi di crosta continentale visto che la crosta oceanica e più densa quando si scontra con una crosta continentale va in soluzione perché quella che va sotto viene spinta sotto invece i due blocchi di crosta continentale che sono spessi e molto più leggeri non vengono trascinati nel mantello ma rimangono sopra continua a galleggiare sulla sfera e cosa possono fare semplicemente si accartocciano uno sull'altro le catene montuose si formano quando due blocchi di crosta continentale si scontrano e si accartocciano è proprio la zona del mediterraneo è l'attuale o rogeno informazione dovuto all'interazione tra la placca continentale africana e quella euro asiatica la stessa nostra italia si è generata dal sollevamento di rocce dovute allo scontro tra l'africa e l'europa qui vediamo la condizione prima dell'impatto la soluzione che ha chiuso l'oceano si chiamava tetide tregua nella laura sacro ne ho i due frammenti di pangea che si erano separate precentemente e poi la formazione delle alpi e quando i due continenti si sono accartocciati l'uno sull'altro e questa è la situazione del tonica attuale che come vedete molto complessa in una lezione precedente ho già spiegato che il mediterraneo è una regione tettonicamente molto particolare perché è costituita da tante micro placche tettoniche che interagendo tra loro creano una situazione molto a nastro missata piegata più volte su se stesse abbiamo questa catena montuosa che fa ampie curve e si ripiega e si riavvolge se stessa quindi abbiamo le catene dell'atlante che si collegano poi ai peloritani della sicilia fino a tutti gli appennini e le alpi e per poi collegarsi con i sistemi dei carpazi e con la placca anatolica e tutte le montagne che proseguono fino all'iran tutto questo processo poi è collegato anche con himalaya infatti questo o rogeno in particolare si chiama o rogeno alpino himalayano ed è lo rogeno più recente informazione sulla terra infatti non a caso le sue montagne sono praticamente le più alte del mondo come uscito fuori l'italia da tutto questo l'italia semplicemente si è trovata in mezzo allo scontro di due titani e quello che una volta era un mare tropicale p ricco di barriere coralline e porzioni di mare profondo si è trovato a essere schiacciato tra queste due placche tettoniche e alla fine si è sollevato a formare questa catena montuosa e l'italia è oggi un insieme di sovrascorrimenti di barriere coralline e quindi ambienti di mare poco profondo e argille sabbie sedimenti di mare molto profondo quindi quello che una volta era un arcipelago molto simile all'attuale bahamas in un mare tropicale oggi è una lunga catena montuosa fatta di calcarei sabbia e argilla che costituisce l'ossatura principale della nostra penisola ma ovviamente l'italia solamente parte di questo sistema che come ci ha spiegato poi è collegato in modo molto più complesso fino all'himalaya l'alpino himalayano è solamente lo rogeno più recente della terra ce ne sono stati altri in passato che hanno costituito l'attuale ossatura europea tant'è vero che lo rogeno precedente all'alpino e mano jano e quello air cinico che si è formato quando il blocco sud della pangea si è fuso con il blocco note della pangea formando quindi il supercontinente la catena montuosa e cinica ormai e rosa e smantellata la troviamo semplicemente sotto forma di cuore cristallino dell'europa quindi la parte più interna della spagna della francia dell'inghilterra della germania e tutte la d'europa sono il cuore dell'antica catena oro genetica che si è formata prima della quale alpini ma la jana è così che si forma la crosta continentale quando gli eau rouge eni si formano creano eruzioni vulcaniche rocce metamorfiche e si mentali e quando vengono erose la parte più interna di queste catene montuose rimane come ossatura principale della crosta continentale più tranquilla e qui vediamo l'attuale porzione europee a costituita dall antica catena e cinica dove si trovava nella mappa di 270 milioni di anni fa in piena epoca della pangea però come già detto loro genesi più recente è quella più né mahleriana chi è costituito lato l'italia ancora oggi l'italia si sta sollevando e spostando e in particolare l'italia che ha questa caratteristica di essere stata tanta e micro placche tettoniche si trova tra un oceano in apertura che il tirreno una catena montuosa sollevamento che è l'italia stessa e un bacino marino in chiusura che el adriatico quindi in pochi chilometri abbiamo tutti gli eventi tettonici che possiamo dire nel mondo e qui possiamo vederlo sintetizzato la zona di avan paese questa bianca e la zona non a quella deformata da loro genesi quindi praticamente la placca adriatica è un pezzo di classe a con 30 le non ancora deformato o inter agente ma comunque sia condannato perché sta incastrato tra due parti interagenti dei loro genesi poi abbiamo la van fossa che è la zona di sedimentazione a valle della catena montuosa in sollevamento il sovrascorrimento che causa e corrisponde alla catena montuosa vera e propria e poi invece vulcanismo più recente in queste placche interagenti ci sono degli assottigliamenti crostali che fanno risalire magmi e generano attività vulcanica abbiamo visto in particolare tutto il vulcanismo italiano in una lezione precedente dedicata solamente a questo andiamo avanti e vediamo che cos'è esattamente il processo della genesi quando due placche tettoniche continentali interagiscono tra loro si accartocciano a formando questa catena montuosa e lo stesso mediterraneo ma è particolare le alpi sono quello che abbiamo alla fine di questo processo ovvero una catena montuosa sollevamento le alpi stesse le nostre alpi sono il risultato dell'impatto proprio di queste due placche tettoniche la african a ed europea tanto è vero che in cima alle alpi troviamo i resti delle rocce dell'antica crostacei anica che era presente tra l'africa e l'europa tant'è vero che queste rocce hanno un loro nome specifico si chiamano ofiolite però come già spiegato la catena alpina è solamente un ramo che vicino casa nostra della più complesse più vasta orogenesi alpini ma la jana che parte dalle catene dell'atlante in marocco e arriva fino in cina e sud est asiatico con il suo picco massimo è tutto complesso del tibet infatti il team te stesso è un grosso altopiano sollevato tra lo scontro tra l'asia e l'india quindi i geologi hanno ricostruito in dettaglio i movimenti tettonici del pianeta degli ultimi 250 anni di anni e possiamo qui vedere ricostruiti 250 milioni anni fa c'era il pangea il supercontinente che può essere frantumato in due blocchi a sud il godot ana che comprendeva sud america africa india australia e antartide e sopra il lauras siano d'america il resto dell'asia che poi ha interagito con l'africa quando l'africa si è scontrata con l'ase ha formato la catena alpina e quando l'india se scontata con l'ase a formatori malaja oggi questa è l'attuale posizione l'australia si è staccata dopo dall'antartide e sta facendo esattamente quello che ha fatto l'india sta attraversando l'oceano e in un lontano futuro formerà il suo oro genesi cioè la sua catena montuosa interagendo con l'indonesia quindi avremo un attaccate la montuosa ancora più grande e più est quando l'australia interagirà con il blocco asiatico tra 250 negli anni ci sarà un nuovo super continente perché l'oceano pacifico e si chiuderà e l'america si rifonderà al resto del mondo ad ovest rimarrà solamente l'antartide come blocco isolato a sud del mondo come ce ne accorgiamo nuovo tutto questo con i terremoti infatti gli scienziati vedevano che tutti i terremoti del mondo non erano a caso sul pianeta ma erano allineati lungo delle fasce attive sia sismicamente che vulcanica mente e quindi abbiamo queste vaste aree del pianeta dove si concentrano i terremoti e lungo queste fast and hare e sono stati enti [ __ ] ti i limiti delle placche tettoniche questa mappa mostra i limiti delle placche tettoniche che guarda caso coincidono proprio con queste strette fasce sismicamente e vulcanica mente attive il meccanismo delle architettonica che spiega la genesi dei terremoti e della maggior parte dell'organismo terrestre i dati satellitari oggi permettono anche di registrare i movimenti delle placche identificando quelle più veloce quelle più lente e quindi oggi si conoscono anche le velocità con cui queste placche si muovono che sono compatibili con quelle della velocità della crescita di un'unghia di un capello singoli eventi sismici possono spostare inter e placche anche di qualche metro terremoti e vulcani sono un prezzo da pagare per vivere su un pianeta geodinamico adatto alla vita con la terra e vediamo ora perché questo meccanismo è così importante per la vita perché infatti la tettonica a placche ricicla il carbonio dall'atmosfera che abbiamo in sezione una zona e soluzione in cui dei vulcani e mettono tra i vari che sul cani ci della co2 la co2 è un gas molto importante per la vita sul pianeta perché permette di avere un effetto serra che rende la terra abitabile però se non ci fosse un meccanismo che rimuovesse questa ciuto dall'atmosfera il continuo e costante accumulo di co2 renderebbe la terra inabitabile allora serve un meccanismo che tolga questa co2 dall'atmosfera il sono gli oceani infatti gli oceani hanno questa capacità di assorbire la co2 come una spugna e di portarla sotto forma di sedimenti in fondo all'oceano in fondo all'oceano lascio due si cristallizza sotto forma di rocce sedimenti che poi finiscono tramite le zone soluzione di nuovo dentro la crosta questo ciclo chiamato ciclo del carbonio ha permesso al pianeta di avere una percentuale quantità costante di di carbonio in atmosfera una quantità costante di carbonia atmosfera ha impedito a pianeta di scivolare in un effetto serra valanga che poi è quello che è successo a venere mentre un'attiva vulcanica intensa ha permesso al pianeta di avere una costante apporto di co2 sostituendo quello che viene assorbito dagli oceani quindi è stato raggiunto un equilibrio che è durato e dura ancora oggi per miliardi di anni e ha permesso alla terra di mantenere clima adatto alla vita questo meccanismo è la chiave che ha reso il pianeta abitabile infatti all'inizio della storia della vita la terra era un piede giorgi mente molto più attivo di oggi e questo meccanismo di immissione di co2 dai vulcani e assumento decenni ha mantenuto costante l'effetto serra del pianeta e ovviamente questo effetto serra è stato determinante per mantenere la temperatura del pianeta adeguata a sostenere o cene di acqua liquida in superficie infatti l'effetto serra del pianeta ha permesso alla terra di mantenere la temperatura tra i 0 ei 100 gradi che è l'ideale per poter avere acqua di superficie l'acqua liquida è l'elemento fondamentale che ha permesso lo sviluppo e l'evoluzione la vita alla terra non è l'unico pianeta del sistema solare ad avere avuto l'acqua di una superficie ma è l'unico pianeta del sistema solare ad aver avuto ininterrottamente per 4mila degli anni a corriere superficie e questo è stato fondamentale per la nostra stessa esistenza infatti se andiamo a vedere gli altri piani del sistema solare venere e marte vediamo che loro non sono stati altrettanto fortunati infatti questi due pianeti non hanno una tettonica a placche e non avere una tettonica a placche li ha condannati al loro destino infatti i tre pianeti venere marte si sono formati in un momento in cui tutti e tre si trovavano alla giusta distanza dal sole per poter ospitare acqua liquida in superficie ma ci hanno insegnato che un pianeta per poter mantenere l'acqua di superficie deve avere delle prove da estrinseche ed intrinseche che cosa vuol dire questi tre pianeti sono stati per molto tempo nella zona abitabile del sistema solare ovvero quella zona intorno a una stella in questo caso del sistema solare tornasole dove dei pianeti che hanno un orbita è stabile al suo interno possano ospitare acqua allo stato liquido poi come vedremo è come già ho viste tante lezioni questa lezione a una stabile infatti oggi venere non è più o meno di questa zona perché questa zona col tempo cambia però all'inizio della storia del sistema solare anche venere si trovava all'interno di questa zona e quindi c'è stato un momento in cui i tre pianeti si erano molto simili secondo gli scienziati questo era l'aspetto di venere all'inizio dell'essere sistema solare vendere d'aver avuto acqua liquida in superficie oggi sappiamo grazie a numerose sonde spaziali atterrato sul pianeta che anche marte ha avuto accoglierà superficie lo sappiamo perché ci sono dei minerali che si formano solamente in presenza di acqua salata e l'acqua salata dimostra che l'acqua è stata liquida per molto tempo perché ha dovuto sciogliere le rocce che potrà essere salata e addirittura abbiamo le prove che nell'atmosfera di marte c'era ossigeno quindi c'è stata forse addirittura una piastra attiva perché sono stati trovati dei minerali ossidati che si formano quando c'è ossigeno libro in atmosfera quindi già oggi gli scienziati hanno prove abbastanza certi che in un lontano passato marte doveva avere una biosfera attiva e poi la terra che secondo ricostruzioni doveva avere una crosta oceanica molto più estesa dell'attuale è una crosta continentale è molto più ridotta infatti all'inizio la maggior parte la crosta era per lo più di tipo oceanica perché questi tre pianeti hanno avuto un destino così diverso tutti e tre sono partiti con in condizioni simili con oceano di acqua liquida in superficie e una clima che poteva essere compatibile con la vita a parte la luna che non c'è manco provato praticamente e poi tutti e tre i veneti hanno seguito un percorso completamente diverso questa è l'attuale zona abitabile sistema solare che oggi comprende solamente la terra e marte venere ormai non è più nella zona abitabile questo perché con l'invecchiamento il sole diventati più caldo e questa zona abitabile si è spostata oggi rispetto al passato e questo in parte già spiega perché oggi venere ha fatto la fine che ha fatto però non solo questo è il motivo come già detto harris e questa lezione vivere vicino alla stella è pericoloso perché le stelle emettono enormi getti di plasma se il pianeta non è ben protetto da un campo magnetico questi getti di plasma possono distruggere la sua atmosfera marte ha avuto un campo magnetico ma come già spiegato essendo più piccolo questo campo magnetico si è spento perché il nucleo si è congelato e quindi marte ha smesso di avere un nucleo di ferro fuso e quindi quando marte ha perso la componente fusa del nucleo quindi quando il nucleo metallico di matthias è congelato marte ha perso il campo magnetico e nell'arco di ominidi anni la sua sfera ha compreso anche l'acqua degli oceani si sono persi nello spazio invece la terra per fortuna ancora oggi un potente campo magnetico perché essendo più grande è riuscito a conservare una grande porzione suo nucleo al sodo fuso e questo ancora oggi ci protegge da potenti raffiche del vento solare qui vediamo in questa animazione quanto si deforma il campo magnetico terrestre durante una potente raffica del vento solare che avvengono in particolare durante le tempeste solari ovviamente la luna era molto più piccola di entrare questi veneti ha avuto il nucleo di ferro fuso se ce l'ha avuto per pochissimo tempo quindi non ha avuto un vero e proprio campo magnetico e la sua bassa gravità e la sua attività vulcanica che sia spinta praticamente appena un migliaio di anni dopo la sua formazione ha reso questo oggetto completamente inadatto alla vita infatti la sua atmosfera si è dispersa quasi subito all'inizio della storia del sistema solare e poi vennero invece ha avuto la sfortuna che essendo troppo vicino al sole si è trovato fuori della zona abitabile quando questa si è spostata verso l'esterno del sistema solare e quindi vediamo né un po in dettaglio venere non ce l'ha fatta perché si trovava troppo vicino al sole tutte le stelle sole compreso invecchiando aumento di temperatura in particolare sole aumenta del 10 per cento di temperatura e l'umidità ogni miliardo di anni e dopo 2 3 miliardi di anni la zona abitabile del sistema solare non comprendeva più l'orbita di venere quindi vedere se trovate un certo punto con la giamento troppo alto questo meccanismo ha in qualche modo inceppato il ciclo del carbonio del pianeta infatti pare che in passato anche venere ha avuto una tettonica a placche e quindi abbia avuto anche lei un equilibrio del carbonio quando gli oceani sono evaporati non c'era più quel meccanismo che assorbiva la co2 dall'atmosfera e quindi questa è una fatto atto che accomuna in atmosfera oggi venere ha un'atmosfera che 90 volte più densa di quella terrestre e addirittura un'atmosfera che è cinque volte più spessa la nostra troposfera prima 10 km quella di venere arriva a 50 km questa atmosfera così spessa ha dato a vendere un effetto serra potentissimo tant'è vero che oggi su venere ci sono almeno 500 gradi in superficie indipendentemente dalla latitudine che si aprono all'equatore e quindi è stato il riscaldamento del sole che ha fatto elaborare gli ocelli venere e di fatto rotto quel meccanismo che assorbiva il carbonio cioè l'anidride carbonica dall'atmosfera quindi una volta rotto questo meccanismo i vulcani non hanno fatto altro che accumulare co2 atmosfera senza nessun meccanismo che lo rimuovesse fino a quando questa non ha raggiunto un effetto serra troppo incompatibile con qualsiasi forma di vita poi non è solamente questo motivo venere si trova talmente vicino al sole che la sua rotazione è stata fortemente rallentata per effetti di marea ovvero la gravità del sole ha rallentato l'associazione e di conseguenza anche se venere alle stesse dimensioni della terra e quindi probabilmente un nucleo di ferro fuso simile a quello terrestre la mancata o lentissima rotazione non mette in moto quei moti convettivi di metallo fuso che sulla terra generano il potente campo magnetico quindi vendere è praticamente esposta al vento solare e quindi ancora oggi nonostante venere abbia un atmosfera molto densa alimentata dei vulcani che testimoniano un suo forte calo l'interno non ha un campo magnetico che protegge questa atmosfera dal vento solare e quindi anche questa atmosfera si sta perdendo nello spazio e c'è una lunga coda atmosferica che si allunga verso la parte notturna del pianeta cosa che invece per fortuna non succede a noi grazie al nostro potente campo magnetico quindi il vento solare sta disperdendo la tua storia dell'inno spazio che comunque continua ancora oggi essere rimpiazzata dall'inter 7 a bolca nica perché vendere essendo grande con la terra ancora tanto calore all'interno però venere ci mostra come diventerà la terra è lontano futuro questo grafico ci fa vedere l'evoluzione di venere che ha avuto un passato con la sua idrosfera cioè con gli oceani e poi all'inizio della storia se sanzionare intorno ai 2 miliardi di anni dopo la sua formazione comincia a diventare l'inferno che oggi invece la terra se trovate una condizione che gli ha permesso di conservare acqua liquida in superficie quindi mantenere attivo quel meccanismo che vi faccio due tra atmosfera per molti milioni di anni fino ad oggi e questo meccanismo andare avanti ancora con un altro miliardo un miliardo e mezzo di anni poi anche la terra si troverà nella stessa condizione di venere in cui la zona abitabile che continua a espandersi verso l'esterno abbandonerà lobby da terrestre e la terra subirà lo stesso destino di vedere ma comunque alla fine della giostra la terra ha avuto una finestra di abitabilità molto più grande di quella che ha avuto venere e questo ha permesso alla terra di raggiungere lo stato di vita complessa multicellulare cosa che magari venere non ha raggiunto non sappiamo se su venere sia mai cominciata la vita sappiamo vista delle condizioni però la possibilità che ci sia stata è molto alta ancora cosa è successo a marte l'ho già spiegato essendo più piccolo si era fidato prima e in questo caso il meccanismo della tettonica a placche si è inceppato perché non c'era più calore che alimentava in moto delle placche tettoniche questo unito alla perdita del campo magnetico ha fatto sì che col tempo marte perdesse lo spazio acqua e aria fino a diventare la rido deserto che oggi il campo magnetico una volta spento ha di fatto accelerato questo processo e il raffreddamento dell'interno del pianeta non ha più alimentata con latita vulcanica che poteva in qualche modo reintegrare questo gas nell'atmosfera e marte è diventato quello che vediamo oggi quindi studiando i pianeti del sistema solo in terno i geologi e gli scienziati hanno capito come si evolve un pianeta e come la sua struttura interna sia indispensabile per poi la sua evoluzione superficiale abbiamo nel sistema solare questi cinque oggetti che sono stati studiati in particolare e ad esempio mercurio ha un grande nucleo di ferro al suo interno è una piccola porzione di crosta e di mantello però la sua estrema vicinanza al sole ha impedito qualsiasi possibilità di evoluzione di vita superficie e quindi oggi mercurio è un pianeta molto simile alla nostra luna poi abbiamo venere o come ho spiegato venere alle stesse dimensioni la terra ha una struttura interna molto simile però la perdita degli oceani ha rotto col meccanismo che insieme tenere a placche rimuoveva la co2 in eccesso in atmosfera e quindi poi è diventato l'inferno che conosciamo oggi marte e la luna essendo molto più piccoli hanno perso il loro crollo interno molto in fretta o comunque sia dopo qualche migliaio di anni e questo raffreddamento ha di fatto impedito loro di avere un potente campo magnetico e impedito di avere una tecnica placche che potesse in qualche modo riciclare il carbonio nell'atmosfera infine abbiamo la terra che come abbiamo visto in questa lezione ha dentro di sè un gigantesco nucleo di ferro in gran parte fluido che con il campo magnetico e meccanismo tettonica a placche ha reso e rende ancora oggi pianeta un ambiente molto favorevole all'evoluzione di vita complessa e con questo ho finito anche questa lezione nella prossima lezione la numero 28 del corso di scienze della terra parlerò della storia del pianeta quindi parleremo della trattazione in geologia vedremo qual è la storia geologico del pianeta e in particolare il quaternario che l'ultima era geologica in cui anche la nostra specie si è evoluta potete trovare questa lezione e tutto il corso dicesse la terra nel mio canale youtube e le mie pagine instagram e facebook prof antonio lo iacono grazie