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Caso controverso di Chiara Gambirasio

Ciao a tutti ragazzi e ragazze e benvenuti in un nuovo video. Io sono Gianmarco e nel video di oggi affrontiamo uno dei casi più controversi e dibattuti della storia giudiziaria italiana, il caso di Chiara Gambirasio. Nell'ultimo periodo è ritornato alla ribalta questo caso, specialmente per quanto riguarda i documentari su Netflix, che ha voluto analizzare tutto quanto il caso, il fenomeno e soprattutto il processo a Massimo Bossetti. Se non lo... Avete visto io che lo conoscevo bene il caso e che adesso voglio diventare praticamente il maggiore esperto L'ho veramente apprezzato soprattutto perché sono andato ad analizzare i vari elementi Anche se dopo aver scritto il video che state guardando in questo momento Ho un'altra opinione o meglio sono abbastanza dell'idea che il documentario non fosse proprio super partes Però a voi Dalla scomparsa di Yara Gambirasio, al ritrovamento del suo corpo, fino alla condanna di Massimo Bossetti, tutti questi elementi hanno tenuto l'Italia col fiato sospeso. Tuttavia, le ombre sul processo e le ultime rivelazioni continuano a sollevare tantissime domande. E il documentario su Netflix ha riacceso tutto quanto il dibattito. Massimo Bossetti è davvero il colpevole? O c'è ancora qualcosa che ci scugge? Nei video di oggi ragazzi, io non voglio assolutamente portare la mia opinione, dire giusto e sbagliato, cioè questa qua è più un presentiamo i fatti, analizziamo, vediamo quello che ne è stato dato fuori, perché da questo documentario è venuto fuori di tutto famiglie, screzzi, robe con la mafia, cioè c'è di tutto da ignorante ho voluto provare un po'a dare un'occhiata e a chiarirmi le idee E quello che ne è venuto fuori dalle mie varie indagini online sono cose che in realtà non sapevo e che forse potrebbero interessare a moltissimi di voi. In ogni caso, per un'analisi approfondita dal punto di vista giudiziario, io non sono la persona adatta. Una di queste persone potrebbe essere Roberta Buzzone, che sta su YouTube, orte che in televisione. Oppure se volete un'analisi più precisa dal punto di vista cinematografico e di sviluppo di un documentario di Consiglio Barbi Xanax, che invece è molto più esperta in questo. Io... voglio portare la voce un po'dello spettatore di chi come voi ha guardato questo documentario ha guardato le cose che succedono durante gli anni e vuole un po'capirci di più non vogliamo puntare il dito verso qualcuno Noi desideriamo solo e immensamente che nostra figlia faccia ritorno nel suo mondo, nel suo paese, nella sua casa. Siamo a Brembate di Sopra, è un piccolo comune di circa 8000 abitanti in provincia di Bergamo. Immaginate una tranquilla cittadina dove una ragazzina di 13 anni, Yara Gambirasio, esce di casa per andare al centro sportivo del suo paese Yara è appassionata di ginnastica ritmica, in realtà è molto brava in quello che fa, ma quel pomeriggio non ha gli allenamenti No, deve solamente tornare al centro sportivo per restituire lo stereo alla sua insegnante, perché quello della palestra si è rotto. Yara è una ragazza gentile, disponibile e sempre pronta ad aiutare, quindi non se lo fa dire due volte. Purtroppo però non sa che quello è l'ultimo giorno della sua esistenza. Yara scompare nel nulla e la cosa diventa immediatamente preoccupante. Il fatto che era una ragazza tranquilla, sempre diligente, fa rizzare immediatamente le antenne a... tutte quante le persone che vengono a sapere della sua scomparsa. Seguono quindi settimane di ricerche disperate senza però alcun risultato. Purtroppo il suo corpo viene ritrovato tre mesi dopo senza vita. Ma chi è il colpevole? Perché improvvisamente viene ritrovata a 9 km di distanza dalla palestra dove aveva detto di essere andata in un campo che era stato perquisito e controllato in tutti quei mesi? Ecco, il colpevole verrà fuori solamente quattro anni dopo, con una ricerca e un'analisi che non ha alcun precedente, non solo in Italia, ma in tutta quanta Europa. Una vera e propria indagine colossale che ha portato alla condanna all'ergastro di una sola e di una persona. Massimo Giuseppe Bossetti, la prova inconfutabile, il suo DNA recuperato sul corpo di Chiara, a livello del linguine. Bossetti però continuerà sempre a proclamare la sua innocenza, dicendo che quel DNA... Non è il suo, nonostante sia stato condannato in tutti e tre i gradi di giudizio. Ma perché non possiamo mettere in discussione la sua colpevolezza? Basta vedere quello che è successo. Gli inquirenti hanno raccolto testimonianze e analizzato le celle telefoniche della zona tra casa di Yara e il centro sportivo. E questo è, filo per segno, quello che è successo nelle ultime ore di vita di quella ragazza. Il 26 novembre, Yara arriva alla palestra alle 17.30. Consegna lo stereo al suo insegnante e resta a guardare gli allenamenti. Dopodiché alle 18.40 circa se ne va e alle 18.44 risponde ad un sms di una sua amica, il telefono. è ancora acceso ed è localizzato in quella zona precisa. Sono le 19.11 e Yara non è ancora tornata a casa. Sua madre decide di telefonarle, ma il suo cellulare è spetto. Le ricerche partono subito quella sera stessa. La polizia parla con tutti, parenti. Amici, negozianti, insegnanti della palestra Stiamo parlando di un paese di 8000 abitanti Tutti quanti si conoscono l'un con l'altro Io stesso abito in un paese che ha circa 8000 abitanti E sì, ci conosciamo tutti quanti Se qualcuno di noi sparisce Effettivamente non è così difficile riuscire a far girare la parola Ma incredibilmente di queste 8000 persone Nessuno vede Yara Dambirasio Le cose si fanno sempre più assurde Le telecamere di video sorveglianza della palestra non funzionano Le telecamere di video sorveglianza degli edifici lì attorno non funzionano Ed è una sfortuna una dietro l'altra Una sfortuna quasi inquietante E anche quando la polizia recupera di filmati di video sorveglianza dei negozi anti O comunque delle case di vicino Non c'è traccia di Yara Nessuno l'ha vista dopo essere uscita dalla palestra In mancanza di piste si indaga anche sulla sua vita privata Il suo computer, le sue amicizie, il rapporto con la famiglia, la scuola Ma niente, nessun indizio Chiara è una ragazza come tante altre Senza contatti sospetti e situazioni problematiche Ma durante la prima settimana c'è una svolta I cani molecolari portano gli investigatori ad un cantiere di Mapello A 5 km da Brembate Lì sono in corso dei lavori per la costruzione di un nuovo centro commerciale I cani molecolari si bloccano tutti quanti nello stesso punto Dove si trova un secchio Dentro però non c'è del sangue Quella sostanza rossa inquietante è della ruggine Questa pista di fatto non porta a nulla Se non al fatto che forse in quel luogo Piara è passata O chi l'ha rapita è passato Si inizia quindi ad indagare in quel cantiere Partono degli interrogatori a tappeto per tutti quanti gli operai che lavorano lì il 26 novembre, giorno di spedizione di Chiara. Nessun risultato. Passano tre mesi dalla scomparsa di Chiara e accade una cosa incredibile. Ilario Scotti, di 48 anni, sta facendo volare il suo aeroplanino telecomandato in un campo a Chignolo d'Isola, a 10 km da Brembate. L'aeroplanino improvvisamente perde quota e cade in un campo. Quando va a recuperarlo? Lì non trovo solamente il suo aeroplanino, scopre anche il corpo senza vita di Chiara Gambirasio. La notizia fa il giro di tutta quanta Italia ed è una scoperta incredibile, soprattutto perché ci sono vari elementi. Quel campo era stato perlustrato più e più volte, per più di quattro mesi, mai era stato rinvenuto quel corpo. E l'autopsia rivela una cosa sconcertante. All'interno dello stomaco di Yara ci sono piselli e pesce, l'ultimo suo pasto effettuato il 26 di novembre. Questo conferma che la ragazza ha perso la vita il 26 di novembre e potenzialmente è rimasta lì per quattro mesi senza che nessuno la potesse scoprire. E l'autopsia rivela di più, la ragazza non è morta perché è stata uccisa da qualcuno, è stata aggredita da qualcuno, ma è morta di stenti, al freddo, da sola in quel campo. Com'è possibile che non sia mai stata? rinvenuta prima come possibile che sia rimasta nascosta così in bella vista le indagini continuano e all'interno dei suoi polmoni viene ritrovata della calce e vicino alle sue ferite del materiale edile tutti elementi che rimandano moltissimo al centro commerciale che era stato costruito dove erano finiti quei cani molecolari Sono altri elementi che fanno comunque suonare i campanelli d'allarme. Forse il killer di Yara ha anch'esso questi elementi in comune. L'anatomo patologa Cristina Cattaneo suggerisce che il colpevole frequenti abitualmente i cantieri. Magari un operaio, magari proprio un operaio del cantiere di Mapello. La prova decisiva però che cambia completamente tutto quanto il caso è del DNA. DNA che viene ritrovato sugli slip e sui leggings di Yara. Del DNA che non appartiene a Yara è riuscito a resistere e dovevo parlare di neve, vento, pioggia, acqua, terra è incredibile tutto questo. In ogni caso questo DNA viene analizzato e si scopre che appartiene ad un uomo, probabilmente dagli occhi chiari Questo materiale genetico viene raccolto e soprattutto viene dato inizio a una delle indagini di DNA più eclatanti della storia vengono effettuati centinaia, migliaia di tamponi salivari per confrontare il DNA dei cittadini, degli familiari, delle persone che stanno intorno a Yara con quel DNA rinominato Ignoto 1. Il campo dove era stato rivenuto il corpo di Yara era vicino ad una discoteca chiamata Sabbie Mobili e pensando che ipoteticamente il killer Ignoto 1 frequentasse quelle zone, quella discoteca per aver portato il suo corpo, vengono anche analizzati i DNA. dei clienti di sabbie mobili e qui si ha un primo risultato il dna di ignoto 1 assomiglia molto a quello di un frequentatore del locale dan Damiano Guerinoni, ma non combaccia perfettamente. Questo fa capire al PM, che sta indagando sul caso, che potenzialmente questo Damiano Guerinoni è un parente dell'ignoto 1. Quindi si va ad analizzare la sua famiglia. Damiano era, in ogni caso, in Peru quando Iara è scomparsa. Quindi si indagano i suoi... legami parentali e si arriva a Pierpaolo e Diego, cugini di Damiano. Il loro DNA assomiglia ancora di più a quello di Il Noto Uno, ma non è perfettamente identico. Il padre di Pierpaolo e Diego, Giuseppe Guarinoni, è morto nel 1999 e non risolve risulta ad avere altri figli. Quindi il fatto è, se questo DNA di ignoto 1 è molto simile a questi due fratelli, che corrispondono allo stesso padre, o questo ignoto 1 è un figlio illegittimo, oppure non c'è spiegazione. E ragazzi, sembra una storia incredibile, ma quanto pare questo Giuseppe Guarinoni... morto nel 1999, aveva veramente avuto delle relazioni clandestine e uno di questi aveva dato un figlio. Giuseppe Guerinoni, infatti, aveva avuto un figlio, anzi, due gemelli, con una certa Esther Arzufi. Di questi figli, uno corrisponde perfettamente col DNA di Gnoto 1. Il suo nome è Massimo Bossetti. Bossetti è maschio, ha gli occhi chiari, fa il muratore, proprio come suggerivano le tracce di calce rivenute nel corpo e nei polmoni di Yara Gambirasio. Sembra lui al 100%, l'identikit del killer. Dai tabulati telefonici, oltretutto, risulta che lui si trovava proprio il 26 novembre del 2010 a Bremba. Il 15 giugno del 2014, quindi, i Carabinieri lo fermano con la scusa di un alcol test. Il giorno dopo scatta l'arresto. attraverso il dna arrestato con l'accusa di aver ucciso la ragazza ci saranno tre gradi di giudizio durante questo processo è sempre la stessa sentenza ergastolo per l'omicidio di ghiara gambirasio bossetti non confesserà mai però di aver commesso questo reato e continuerà a negare sempre per sempre la validità del test del dna con una unica richiesta la possibilità di rieffettuare il test del dna con chimici ingaggiati da lui stesso e dai suoi avvocati, cosa che non gli verrà mai concessa. Possetti continuerà anche a raccontare questa storia incredibile di non ricordare assolutamente niente di quella serata se non di essere passato in quelle zone e di non essere andato a lavoro il 26 novembre del 2010. Dirà anche che alle 18, ossia circa un'ora prima della scomparsa di Yara, il suo cellulare è stato localizzato sì nella zona di Brempate, ma poi è stato spento fino al mattino dopo perché, sostiene lui, era scarico. Questo è uno dei pochi dettagli che lui riesce a ricordare, il resto è vuoto. Le riprese di telecamera di sorveglianza di una società privata, la Polint, situata di fronte alla palestra, mostra il furgone di Bossetti a girarsi nei vintoni del centro sportivo poco dopo le 18. Dando quindi la conferma che sì, si trovava proprio in quel punto. Una coincidenza. Lui sostiene che si recava lì molto spesso per andare in edicola per prendere dei giocattoli e delle figurine per i propri figli. Questi edicolanti non confermeranno mai di averlo visto o conosciuto. o di averlo avuto come cliente. Di fatto ci sono tanti elementi che lo collocano perfettamente in quel luogo, in quel momento, in quel preciso istante, lì, proprio dove è scomparsa Yara Gambirasio. Si trovava forse nel luogo sbagliato, nel momento sbagliato. A rendere tutto ancora più compromettente è il fatto che i campioni di tessuto presi dai sedili del suo furgone combaciano perfettamente con quelli trovati sul corpo di Yara. A suo carico c'è anche il fatto che lui è un uratore e che le celle del suo cellulare si trovano proprio lì. brembate ma soprattutto bossetti ha fornito un alibi falso quando gli è stato chiesto dove si trova la sera in cui scomparsa iara ha dichiarato di essere stato a casa ma era una bugia e lo confermerà lui stesso ammettendolo successivamente inoltre la cosa più assurda che bossetti non sapeva di essere il figlio illegittimo di sua madre estera zufi non sapeva nemmeno che anche suo fratello era un figlio illegittimo e quindi si ipotizza che probabilmente non era preoccupato del fatto che la madre era stata attestata per ben due volte per sapere se era associata a ignoto o uno. Perché lui era convinto di non essere il figlio di Giuseppe Guerinoni. Era al 100% convinto di essere figlio di suo padre. In realtà la madre aveva avuto tutti quanti i suoi figli da relazioni clandestine. Ed è lo stesso documentario di Netflix a dimostrare che nessun familiare era a conoscenza del fatto che la madre, Esther Arzufi, aveva avuto queste relazioni extraconigali e oltretutto aveva avuto anche dei figli da queste relazioni. E la cosa ancora più allucinante è che la donna accusa sul ginecologo di averle praticato per ben due volte delle inseminazioni artificiali a sua insaputa cosa che questo ginecologo non potrà mai confermare o meno perché ormai è morto Bossetti ovviamente si confronterà per più e più volte con la madre Esther per avere delle conferme ma lei non ammetterà mai di aver avuto delle relazioni extraconiugali il che ha fatto pensare a moltissime persone tale madre tale figlio lei stessa però non potrà più testimoniare a ripetere Nonostante l'abbia fatto molte volte in televisione e soprattutto per i giornali, dal momento che ha perso la vita nel 2018 ha 71 anni, giurando e spergiurando che tutti quanti i suoi figli sono stati concepiti rispettando il suo matrimonio. Cosa che però la genetica dice totalmente il contrario. Ora, il documentario di Netflix è palesemente di parte e questo non è una cosa scontata. Non so se lo sapete ma dal momento che gli autori fanno parte in realtà di un progetto che vuole riportare il caso in tribunale, dal momento che sostengono di avere delle immagini satellitari che dimostrano che in quel campo per tutti quanti quei mesi il corpo di Yara non c'è mai stato, mi fa capire che appunto loro sono di parte e vogliono sostenere l'innocenza di Massimo Bossetti. Spoiler, io non sto sostenendo l'innocenza... o la colpevolezza di nessuno, io voglio tenermi su per partes, per carità. Io credo e voglio sperare che la giustizia italiana sia tale che una persona non si becca l'ergastro basata su nulla. Ma questo documentario vuole dire che Bossetti è innocente dal momento che non c'è un movente, ossia perché l'avrebbe dovuto uccidere. In realtà Yara è morta proprio di stenti, cioè si è stato dimostrato che non è morta perché... che qualcuno l'ha ammazzata è morta perché è stata aggredita e poi è stata abbandonata nel campo di Chignolo d'Isola dal killer che era con lei e che probabilmente dopo averla tramortita l'ha lasciata lì credendola morta secondo quindi l'inquirente si tratta di un evento nato come addescamento che potrebbe essere degenerato poi non di omicidio premeditato il documentario poi parla del fatto che non ci sono state altre indagini su altre persone in particolare il custode della palestra Bartel Brevilla e l'insegnante di ginnastica di Iara di Avrena. Questo fa scaturire alcune domande dal momento che il DNA di queste persone è stato rinvenuto addosso a Iara, ma secondo gli inquirenti questo DNA era lì ed era giustificato dal momento che comunque Iara frequentava molto la palestra e aveva a che fare con loro. Per chi sostiene l'innocenza di Bossetti il DNA non era giustificato lì sugli indolimenti di Iara. da un momento che all'interno della palestra faceva molto caldo era strano che l'insegnante e il custode avessero toccato il cappotto di Yara cosa che non doveva avere all'interno della palestra da un momento che faceva caldo tuttavia anche il DNA di Bossetti non è giustificato perché è lì negli leggings e negli slip di Yara È innegabile a ogni caso che l'indagine sia stata fatta con numerosi errori. Test del DNA scaduti, analisi fatti male, eclatante al fatto che per molto tempo sono stati analizzati i DNA dei potenziali familiari di Guerinoni per trovare il mioto 1 e sono stati fatti i confronti con il DNA di Chiara che non c'entrava proprio in niente, buttando via quindi mesi e mesi di analisi. Altro elemento per chi ritiene che Bossetti sia innocente è il fatto che il suo cellulare sia collegato alla cella. Del luogo dove è stata ritrovata Yara Ma la stessa cella corrisponde anche a quella di casa sua Quindi lui di fatto poteva essere ovunque in quella zona lì Non è detto È però una coincidenza abbastanza particolare C'è poi il video del furgone Un video che aveva fatto il giro di tanti all'Italia e di tanti telegiornali al tempo, me lo ricordo, dove mostrava che questo furgone passava per ben 16 volte nelle zone della palestra. Oggi sappiamo che quel video non era assolutamente un video onesto, era stato creato ad hoc dai carabinieri per dare un impasto ai media e ai telegiornali per farci una notizia. Il che, credetemi, apre tutta quanta un'altra roba di inquietudine, di quanto... Forse tutta questa roba del true crime sia molto più intrattenimento che veramente della giustizia e dei processi. I processi sembra che stiano diventando veramente una cosa che si fanno anche online e nei social media. Io stesso ne sto parlando e raga, ne è la prova. Ma in ogni caso questi video e queste informazioni non vennero ritenute valide durante il processo per dichiarare la colpevolezza o meno di Massimo Possetti. Tuttavia ad essere ritenute valide furono le prove delle fibre. del sedile del furgone di Massimo Bossetti che erano praticamente molto molto simili se non identiche a quelle che erano sul corpo e sui vestiti di Yara segno che forse Yara era salita sopra quel furgone nonostante tutto però non ci si riesce a spiegare il perché lei sia salita in questo furgone una ragazza dirigente, una ragazza tranquilla una ragazza che non sarebbe mai salita nel furgone di uno sconosciuto perché lo ha fatto? questo è ancora un dubbio che molti stanno ponendo e in più quel furgone poteva essere un po'di chiunque però la coincidenza sembra sempre molto inquietante la prova del DNA per moltissime persone anche per chi vuole ritenere Bossetti innocente è difficile da ritenere e... inconfutabile soprattutto per il fatto che effettivamente il dna di bossetti è stato recuperato lì però a rendere il tutto fastidioso è il fatto che gli avvocati di bossetti per tre gradi di giudizio hanno chiesto più e più volte di poter effettuare effettivamente delle analisi su questo dna in maniera autonoma e è sempre stato negato dicendo che quel dna Il DNA era ormai scomparso, esaurito, non era più disponibile. Si scopre a distanza di anni, e oggi lo sappiamo, che quel DNA in realtà c'era. Ed è successo qualcosa di ancora più allucinante. L'APM che ha indagato su quanto è il caso e l'ha diretto Letizia Ruggeri oggi, attualmente, in questi giorni, in queste settimane, è sotto indagine. Indagine per depistaggio, per via dello stato di conservazione proprio di quel DNA delle prove di Yara Gambirasio. In particolare del DNA di Gnoto 1, che ad oggi sappiamo essere di Massimo Bossetti. Il tutto è avvenuto quando finalmente gli avvocati di Massimo Bossetti riescono ad ottenere l'approvazione di poter accedere a questo DNA ed effettuare delle analisi. Dopo pochi giorni da questa approvazione, questo DNA, 54 campioni, vengono spostati improvvisamente dalla PM Letizia Ruggeri da un punto A a un punto B, due laboratori, uno che li conservava a meno 80°C e quell'altro a temperatura ambiente. Questo spostamento, coincidenza vuole, nel momento in cui c'è la possibilità effettivamente di analizzarli, porta alla distruzione totale di quel DNA. Di fatto, ed è una cosa che mi dà i brividi, non sarà più possibile per gli avvocati di Massimo Bossetti e lui stesso. Fare di un'analisi su quel DNA, la prova non esiste più, è restata cancellata, secondo me, abbastanza in maniera coincidenziale. Oggi questa cosa è sotto indagine e si dovrà pronunciare il giudice di Venezia. E questo è un dato a livello legale che è stato dichiarato. Il giudice dice che quelle prove non esistono più. Ora aspettiamo la sentenza del giudice per capire se la PM Letizia Ruggeri sia innocente o meno. In ogni caso, un'indagine è in corso. E soprattutto si cerca anche di trovare una soluzione per quanto riguarda il DNA di Noto 1, se di Massimo Bossetti. C'è infatti un dettaglio che a livello scientifico è molto particolare, e cercate di seguirmi. Le cellule hanno due componenti principali, il DNA nucleare e quello mitocondriale. Secondo gli esperti di genetica forense, il DNA nucleare di Bossetti è stato sì recuperato e si trovava nel corpo di Yara, ma il DNA mitocondriale corrisponde a quello di Yara e ad una terza persona. Questo lo dice Peter Gill che è un esperto di genetica forense e crea di fatto una contraddizione. Se il DNA mitocondriale non corrisponde a Bossetti, allora l'identificazione basata sul DNA nucleare potrebbe essere sbagliata. No? Ha logica. Lo so che sembra un discorso molto complicato, però di fatto ci sono vari elementi che vi fanno dire forse qualche analisi sarebbe stata interessante o al meglio sarebbe stato bello poterlo fare se quelle prove non fossero state eliminate. Purtroppo, per sbaglio, oppure per volontà. La difesa di Bossetti chiede ancora a gran voce di poter analizzare le prove o gli indumenti di Yara che si spera siano ancora stati conservati e se Letizia Ruggeri verrà dichiarata colpevole di aver distrutto volutamente queste prove probabilmente si riaprirà il caso e probabilmente Bossetti potrà tornare di nuovo in tribunale e fare delle analisi su questo DNA. Possiamo ritenere Massimo Bossetti colpevole oltre ogni ragionevole dubbio? Lascio a voi la domanda. Gli indizi presi singolarmente per alcuni sono insufficienti, ma il DNA sembra una prova schiacciante. Ed è forse per questo che, in tre gradi di giudizio, la pena è sempre rimasta la stessa, l'ergastolo. Ma ci sono delle piste alternative, alcuni pensano di sì. Una condurrebbe verso l'allenatrice di Yara, Silvia Brena, il cui DNA effettivamente è stato recuperato sul polsino di Yara. Un'altra verso il custode della palestra, Walter Brembilla. E tra l'altro non sono mai stati indagati, perché ritenuti... non colpevoli e soprattutto avrebbero un alibi a differenza di Massimo Bossetti una terza pista invece insegue una suggestione lanciata a suo tempo da Roberto Saviano quella secondo cui i Locatelli al lavoro proprio nel cantiere aperto dall'impresa in cui lavorava Gambirasio avrebbero rapito Iara per una ritorsione questa teoria dei Locatelli di una famiglia molto particolare delle zone che avrebbero avuto degli screzi con il padre di Iara Gambirasio è stata confutata al tempo e ormai da vari anni Il padre di Arganbirasio ha testimonato di non aver mai avuto alcun problema con la famiglia Locatelli e soprattutto di non averci mai avuto a che fare. Tanto che Saviano, da quello che mi pare di aver capito, è stato anche denunciato per questa sua teoria particolare. E in ogni caso il signor Arganbirasio era stato interrogato su questa cosa e non era venuto fuori assolutamente nulla. Sempre da parte della famiglia Gambirasio le testimonianze post documentario sono state molto brevi del tipo siamo contenti di non averci avuto niente a che fare è indiscusso il fatto che il documentario voglia presentare Massimo Bossetti come innocente in ogni caso vedremo come si evolverà la cosa terzo grado di giudizio la nuovamente dichiarato colpevole e ad oggi sta scontando la sua pena di ergastolo quindi di fatto lui condurrà il resto della sua esistenza all'interno di una prigione Fatemi sapere voi giù cosa ne pensate ragazzi, è una storia veramente assurda e credetemi non è l'unica italiana che tende ad avere una dinamica molto particolare che crea così tanta divisione. Non vedo l'ora di sapere la vostra opinione, non dimenticatevi di mettere un pollice in su, di iscrivervi al mio canale, esce un nuovo video di martedì 15 di sabato alle 10.30. E da oggi vediamo, questo non sa bene nessuno, vi mando un bacio grande grande e alla prossima video, ciao!