È morta l'umanità seppellita dalle bombe di Netagnau, bombe che hanno determinato un disastro umanitario. Sono state bombardati, sono stati bombardati ospedali, campi profughi, scuole. Italiano usa la fame come strumento di annientamento del popolo palestinese. Medici e paramedici sono stati giustiziati a sangue freddo. Sono state assassinate 60.000 persone, di cui 18.000 bambini. Lei prima poc'anzi ha ricordato di essere madre. Ebbene, di fronte a tutto ciò, di fronte a tutto questo orrore, lei sino ad oggi non ha condannato gli orrori di Netagnau, per noi un criminale. Ecco, lei oggi è in grado di condannare le azioni di Neto. Lei oggi è in grado di dire e di proporre sanzioni. Come sono state proposte le sanzioni alla Russia? Perché due pesi e due misure? Perché una doppia morale? Ecco, le chiediamo, lei ritirerà l'ambasciatore, proporrà quindi di realizzare e riconoscere lo stato di Palestina? A lei la risposta, signora presidente. Il presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha facoltà di rispondere. Dunque, come sapete, fin dall'inizio del conflitto a Gazza, il governo italiano è stato in prima fila, tanto sul piano diplomatico quanto sul piano umanitario, un ruolo che viene riconosciuto da tutti gli attori in campo. L'Italia ha certamente svolto un ruolo di primo piano intanto nel prestare assistenza umanitaria alla popolazione civile, concentrando i suoi interventi sulla sicurezza alimentare, in particolare attraverso Food for Gas, l'iniziativa con la quale abbiamo già inviato oltre 110 tonnellate di aiuti alimentari e sanitari. Ancora pochi giorni fa il ministro degli esteri ha chiamato il suo omologo israeliano per porre nuovamente la necessità di garantire l'accesso all'assistenza umanitaria alla popolazione palestinese, iniziativa della quale è stato prontamente informato il primo ministro Mustafa. Ricordo anche l'impegno del nostro ministro della Difesa che ha messo a disposizione due elicotteri per il ponte aereo umanitario Skyhope organizzato dal re di Giordania. Nell'ultimo CDM è stato prolungato lo stato d'emergenza casa. sono stati stanziati ulteriori fondi. Oggi abbiamo evacuato altre 40 34 persone, tra cui 14 bambini. A questo impegno che comunque vale la pena di ricordare, sul versante umanitario si è affiancato un costante impegno a sostegno degli sforzi dei mediatori per porre fine al conflitto. Io in questi mesi, come si sa, o a più volte o a più riprese sentito il primo ministro Anetaniau, sono state conversazioni spesso difficili in cui ho sempre richiamato l'urgenza di trovare una strada per terminare le ostilità, la necessità di rispettare il diritto internazionale, il diritto internazionale umanitaria una richiesta che rinnovo anche oggi a fronte di una situazione umanitaria casa che non ho difficoltà a definire, è sempre più drammatica e ingiustificabile. Non abbiamo condiviso diverse scelte, non condividiamo le recenti proposte del governo israeliano e non abbiamo mancato di dirlo ai nostri interlocutori. Consapevoli come siamo però, che non è stato Israele a iniziare le ostilità e che c'era un disegno, come ho detto varie volte, alla base dei disumani attacchi di Amas e la crudeltà rivolta contro gli ostagi. Quel disegno era un disegno che puntava all'isolamento e questo non può non farci riflettere su quanto sarebbe pericoloso assecondare il disegno dei terroristi che non si sono fatti scrupoli a sacrificare la vita sia di israeliani che di palestinesi, pur di perseguire i propri scopi. Continueremo a impegnarci per una cessazione permanente delle ostilità. In questo quadro credo che non ci debbano essere da parte nostra ambiguità nel pretendere che Amas rilanci rilasci immediatamente gli ostagi, deponga le armi nel dire che non c'è spazio per una presenza di Hamas nel futuro nella nella striscia in un futuro stato palestinese. E ribadisco quanto già detto al Senato. Sono convinta, sulla base delle numerose conversazioni che ho avuto in questi mesi con i leader della regione, che si possa lavorare a un quadro politico e di sicurezza regionale capace di porre fine al conflitto, aprire la strada, un processo che conduca la soluzione dei due stati e resto convinta che per farlo occorra partire dal piano di ricostruzione proposto dai paesi arabi. È verso questo obiettivo che il governo continua a impegnarsi lavorando con i leader della regione, con i nostri partner europei, con gli Stati Uniti. Lo faremo mantenendo con tutti un dialogo aperto, franco, se necessario, anche critico. Ed è esattamente per questo che non è nell'intenzione del governo italiano richiamare l'ambasciatore italiano in Israele. ha facoltà di replicare il deputato Bonelli. Signora presidente, veramente lei prima ha detto madre, adesso glielo dico da padre, io sono inorridito, indignato dalla sua ipocrisia, un'ipocrisia che non ha avuto il coraggio di condannare i fatti criminali che stanno accadendo, ma lei da madre come si sente a vedere bambini uccisi 18.000 di dire, sapete questa frase? Gli dico chi l'ha detta questa frase? Israele sta distruggendo sempre più case a Gazza. Ora i palestinesi non hanno un posto dove andare. L'ha detto Benjaminetagna e lei non ha avuto il coraggio di condannare queste parole. Non ha il coraggio di condannare i ministri del governo Netagnou che dicono che bisogna bombardare i depositi alimentari. Sa alcuni giorni fa è stato ucciso un bambino di 12 anni, si chiamava Mohamed Bardawill. era il testimone oculare della giustizia della dell'esecuzione a freddo che l'esercito ha fatto di 15 medici e paramedici. Ebbene, di fronte a questo lei non ha il coraggio di dire condanno quello che sta facendo il governo di Israele lo trovo francamente un'ipocrisia che di fronte al popolo italiano e sono sicuro di interpretare il sentimento maggioritario del popolo italiano che di fronte all'orrore che stiamo vedendo lei non è in grado di esprimere una parola di condanna, di dire sanzioni a chi uccide bambini, a chi uccide un popolo inerme. sanzioni, le stesse sanzioni che avete deciso per la Russia. Io le dico perché lei sta facendo questo, signora presidente, perché lei sta facendo un calcolo politico. È più importante mantenere il suo potere, non inimigarsi Israele, non inimigarsi Washington, comprare armi da loro, vendere armi a Israele e dimenticare, è inutile che mi fa i gesti perché è così. Perché io so che lei è in difficoltà, perché oggi lei è stata profondamente ipocrita, non ha avuto il coraggio di condannare ciò che è di fronte agli occhi del mondo, uno sterminio, una deportazione, una pulizia etnica. Di questo lei si deve vergognare di fronte al popolo italiano. Lei si deve vergognare. Concluda. Passiamo all'interrogazione.