un tempo i malavoglia erano stati numerosi come i sassi della strada vecchia di trezza tutti buona e brava gente di mare proprio all'opposto di quel che sembrava dal nomignolo come deve essere comincia così i malavoglia il romanzo più celebre dell'autore siciliano giovanni verga ma la voglia è il soprannome dei toscano una famiglia di pescatori che vive nel borgo marinaro di acitrezza nei pressi di catania negli anni immediatamente successivi all'unità d'italia i malavoglia possiedono una barca la provvidenza è una dimora in cui abitano da generazioni la casa del nespolo nel corso del romanzo una serie di avversità disgrega il nucleo familiare formato dal nonno il vecchio patriarca patron toni dal figlio bastianazzo dalla nuora maruzza e da cinque nipoti solo uno di questi alessi alla fine riuscirà a risollevarsi dalle sciagure ea trasmettere i valori tradizionali ai propri figli l'opera presenta infatti lo scontro tra i valori arcaici onestà spirito di sacrificio senso della famiglia incarnati da gli sventurati malavoglia e l'ideologia incentrata sull'interesse sul tornaconto individuale rappresentata invece dal coro dei compaesani verga pubblica i malavoglia nel 1881 dopo aver aderito al verismo la corrente letteraria che si proponeva di dare una cruda rappresentazione della realtà l'opera nasce come primo volume di un ciclo di cinque romanzi chiamato il ciclo dei vinti in cui lo scrittore sceglie come tema comune l'ambizione sociale e la lotta per la sopravvivenza la tesi dell'autore siciliano è che l'ambizione al benessere e al progresso sia preclusa alle fasce più deboli quando una famiglia di una classe disagiata come i malavoglia prova emanciparsi e a elevarsi economicamente e socialmente è destinata alla sconfitta per opera dello stesso contesto storico il pessimismo antiprogressista di verga sfocia infine nella rassegnazione e nella consapevolezza dell'impossibilità di modificare la società e la storia