ragazzi Ciao dobbiamo dire che il Partenone è considerato da molti il più bello e importante monumento di tutti i tempi quindi dobbiamo dire dobbiamo fare questa premessa ciò che sicuramente possiamo dire del Partenone è che un'opera d'arte capace di racchiudere al suo interno un'infinità di altre opere d'arte che messe insieme formano un capolavoro unico e inarrivabile plasmato dalle maestranze greche e da Fidia che seppe trasferire la sua anima in quello che diventerà il simbolo del potere e delle ambizioni dell'imperialismo ateniese tutta la peristasi del Partenone era adornata da metope finemente laurate e sul lato est forse il più importante dal quale si aveva accesso al Naos che ospitava la statua di Atena partenos vi erano le metope della gigantomachia che raccontavano attraverso le scene realizzate dalle maestranze greche l'epica lotta tra i giganti e gli dei dell'Olimpo vinta dagli dei dell'Olimpo che otterranno così il primato dell'universo le 14 metope che sono giunte le metope sono 14 in tutto e sono giunte purtroppo in condizioni di conservazione cattiva e non ci permettono di decifrare l'esatto aspetto Tuttavia delle rappresentazioni di prash schnier e quella di Helios di copec ci hanno permesso di giungere all'aspetto delle metope molto vicino alla realtà alle quali tramite l'aggiunta di colori ipotetici è stato possibile giungere alle ricostruzioni 3D lavori in grado di aumentare ulteriormente la veridicità storica della Ricostruzione del Partenone andiamo a vedere quindi adesso le metope nel dettaglio tutte e 14 nella prima metopa è riconoscibile Hermes che ha la meglio su un gigante forse il gigante Ippolito Il Gigante avvolto nella pelle di un animale e cerca di respingere il Dio con una mano Mentre con l'altra si appoggia a una roccia nella seconda metopa troviamo Dioniso che colpisce con il suo tirzo un gigante che cerca di fuggire e nella raffigurazione vi è anche una pantera che aiuta Dioniso nella battaglia contro il gigante e la pantera affonda i suoi denti su una gamba del nemico di Dioniso nella terza metopa Ares il dio della guerra afferra la testa di un gigante che probabilmente doveva essere pelor che nel corso della Battaglia aveva scagliato una montagna a Dioniso Ares è raffigurato un attimo prima dell'esecuzione del nemico nella quarta metop paest troviamo Atena completa della sua armatura che trafigge un gigante con la sua Lancia sulla destra una piccola niche con le ali raffigurata con le ali perché ad Atene c'è la l'usanza anche di raffigurare la niche senza le ali perché la vittoria non avrebbe mai dovuto abbandonare la città che si apprestava a conquistare il mondo e la niche si appresta qui a mettere la corona sulla testa della protettrice della città Nella quinta metopa è raffigurata anfitrite che conduce il carro del marito Poseidone che è raffigurato nella metopa successiva la sesta nella quale il dio Poseidone Nettuno per i romani trafigge con il suo tridente un gigante il Dio de Mari inchioda su una roccia Il Gigante polibot sconfitto Poseidone sconfisse Il Gigante lanciandogli un pezzo dell'isola di cos che poi sarebbe diventata l'isola di nisiros nella settima metopa era giunge sul campo di battaglia conducendo il carro del marito Zeus esattamente come abbiamo visto fare ad anfitrite con il carro di suo marito Poseidone nell'ottava metopa l'attore principale è il re degli Dei Zeus intento a colpire un gigante con un fulmine e il gigante in questione è eurimedonte il re dei giganti nella nona metopa un dinamico e prorompente Apollo cerca di spingere la sua gamba verso il gigante per poterlo immobilizzare e uccidere il gigante con la pelle di un animale che gli pende sulla schiena cerca di proteggersi con la clava che tiene nella mano alzata il combattimento più famoso che Apollo ebbe durante la gigantomachia fu quello se non ricordo male contro il gigante Efialte e quindi probabilmente questo raffigurato sulla metopa dovrebbe essere Efialte sappiamo che Eracle verrà in aiuto ad Apollo in quanto solo un mortale avrebbe potuto uccidere Efialte nella decima metopa Artemide la sorella di Apollo guida il suo carro chiudendo la sequenza alterna delle dee sui carri verso i rispettivi mariti e fratelli sottolineando L'importante ruolo vestito dalle divinità femminili l'undicesima metopa è forse quella più spettacolare e significativa del ciclo scultorio in quanto è raffigurato Eracle intento a colpire un gigante affiancato da Eros un antico oracolo aveva predetto che solo la presenza di un guerriero mortale avrebbe dato la vittoria agli dei grazie a heracle gli dei vinsero e Zeus lo ricompensò donandogli l'immortalità nella 12a metopa Afrodite si appresta a colpire con la sua spada un gigante che sta per colpirla a sua volta con una grande roccia Il Gigante raffigurato è probabilmente Porfirio nella 13a metopa il dio Efesto attacca con materiale rovente un gigante forse identificato nel gigante mimas al quale Zeus lancerà poi in seguito una montagna nell'ultima metopa Helios fuoriesce dalle acque del mare conducendo il suo carro con i cavalli Alati è facile riconoscere la presenza del mare anche perché vi sono dei pesci saltare vicino alla ruota del carro la presenza di Elios permise seppur indirettamente agli dei di vincere e di vincere la sfida con i giganti e il ciclo scultorio riesce a trasmettere perfett il significato simbolico della gigantomachia che si sintetizza nella lotta delle potenze Divine contro forze mostruose ed enormi i giganti che minacciano l'ordine del mondo Un antico greco alzando gli occhi verso l'alto avrebbe Ammirato questo meraviglioso complesso scultorio prima di restare estasiato alla vista della statua di Atena crisoelefantina Atena partenos uno dei più grandi capolavori di Fidia e della storia dell'arte