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Storia dell'Impero Persiano e Ribellioni Greche

siamo agli inizi del quinto secolo avanti cristo in medio oriente in quel medio oriente dove sono nate le prime civiltà umane i primi grandi imperi che hanno dominato il mondo antico per secoli nell'epoca in cui parliamo quel mondo è dominato da un nuovo impero l'impero persiano fondato da ciro il grande un impero che riunisce tutti i popoli più antichi dell'umanità i sumeri gli assiri babilonesi i fenici gli ebrei gli egizi tutti quei capitoli del manuale di storia che abbiamo imparato a scuola ecco in quel momento sono riuniti sotto il governo di un unico sovrano il re dei re impero persiano e un impero bellicoso altrimenti non avrebbe sottomesso così tanti popoli ma è anche un impero tollerante all'interno dei suoi confini e ogni popolo ha il diritto di conservare le sue leggi la sua lingua la sua cultura anche la sua religione i persiani hanno una loro religione e la religione fondata da zoroastro ed è molto interessante perché è una religione in un certo senso monoteista ecco oltre agli ebrei i persiani sono l'unico popolo dell'antichità che ha l'idea che il principio divino in realtà è unico che c'è un dio buono creatore dell'universo e che che la vita umana e la vita del cosmo in realtà è una lotta fra il bene e il male tra la verità e la menzogna e il rapper siani si considerano i campioni del bene e della verità però non sono intolleranti verso gli altri dei ogni popolo può conservare i suoi pur che pur che obbedisca al gran re e rispetti le leggi persiane è un impero spietato con chi si ribella naturalmente chi si oppone al re rischia rischia una morte atroce fra i supplizi più raffinati e questa anche questa è un'antica tradizione di quelle prime civiltà della mesopotamia che hanno inventato i modi peggiori di mettere a morte la gente però i persiani non sono come gli assiri che ostentavano la loro crudeltà felici come dire di terrorizzare il mondo i persiani appunto sono i difensori del bene e della giustizia e i supplizi sono riservati soltanto ai malvagi che rifiutano di obbedire all'impero del bene e molti dei popoli sottomessi ci credono non è soltanto propaganda basta vedere cosa dicono gli ebrei dell'impero persiano nella bibbia gli ebrei che sono passati attraverso la servitù degli egizi e dei babilonesi ecco per loro essere sottomessi ai persiani è una benedizione il libro di isaia dice che ciro il grande fondatore dell'impero persiano è l'unto del signore il messia e non altro libro dei profeti della bibbia nel libro di ezra si dice chiaramente che è stato dio a creare l'impero persiano e poi persiani espandendosi verso occidente incontrano un popolo che non è d'accordo che non ci crede a questa idea che l'impero persiano e destinato a dominare il mondo ea far trionfare il bene e la giustizia i persiani si espandono in asia minore quella che oggi era per noi la turchia sottomettono i vari popoli vari regni dell'asia minore sottomettono creso re di libia e quando arrivano al mare scoprono che lì ci sono tante piccole anche non tanto piccole città sulla costa e poi sulle isole abitate da un popolo che finora i persiani non avevano incontrato è un popolo un popolo che non ha mai fondato imperi perché un popolo diviso è un popolo dove ogni città ogni isola si governa da sola gelosa della sua indipendenza è un popolo molto forte anche se è così diviso e disperso perché un popolo di navigatori intraprendenti che stanno già esplorando mezzo mediterraneo è un popolo di mercanti pieni di risorse che accumulano ricchezze è un popolo ha fatto anche di contadini frugali capaci di ricavare da vivere dalle loro terre aride senza acqua ed è un popolo di guerrieri spietati coperti di bronzo questo popolo è quello che noi chiamiamo naturalmente i greci sono divisi in tante stirpi in tanti dialetti in mille città ma sono molto consapevoli di essere un unico popolo i gruppi di greci che vivono in asia minore sulle isole dell'egeo e che quindi vengono a contatto con l'espansione dell'impero persiano che amano se stessi ioni tra i tanti greci ci sono i dori e così via questi sono gli ioni i persiani li incontrano e li chiamano così e richiameranno sempre così ancora adesso i loro successori in asia minore i turchi nella loro lingua quando devono dire greci dicono gli ioni younan questi gioni dunque nelle loro città mileto efeso nelle loro isole samo chio si governano orgogliosamente da soli oddio dire il vero è un po una finzione anche questa è perché per esempio creso re della libia aveva sottomesso queste città li aveva costretti a pagargli un tributo per ognuna di queste città e di queste isole degli ioni dei greci della jonia continua a pensare che si in questo momento stiamo pagando il tributo ma un giorno saremo liberi e comunque ci auto governiamo creso permetteva a queste città di governarsi da sole sotto la sua protezione quando ciro il grande fondatore dell'impero persiano sconfigge creso anche le isole le città dei greci passano sotto il suo controllo sotto la sua protezione i persiani continuano a permettere che queste città si governino come vogliono e come si governano i greci i greci hanno tanti modi di governare le loro città a quell'epoca siamo appunto fra il sesto il quinto secolo avanti cristo a quell'epoca il modo più normale con cui i greci si governano e di dare il potere a un uomo solo a un uomo forte è una tentazione ricorrente nella storia dell'umanità e continua a ripresentarsi ogni tanto anche oggi dare il potere a un uomo solo per i greci non è una brutta cosa anche se il nome che loro danno a questi governanti a noi suona spiacevole li chiamano tiranni però appunto bisogna stare attenti per i greci tiranno non ha un valore negativo lo acquisterà soltanto del corso del medioevo per noi quando i grandi pensatori della scolastica definiranno tiranno chi governa come dire contro la giustizia contro il diritto per cui i sudditi hanno il diritto di ribellarsi e anche di ucciderlo dirà san tommaso d'aquino ma per i greci tiranno vuol dire semplicemente l'uomo che la città ha scelto perché il migliore e il più forte è quello che governa meglio quasi tutte le città con cui i persiani arrivano a contatto sono governate da tiranni poi po più in là naturalmente c'è la terraferma greca i persiani non lo sanno all'inizio ma poi lo scopriranno al di là del mare ci sono altri ioni come dicono loro altri greci altre grandi città atene sparta tebe e questa città non sempre si governano per mezzo di tiranni atene è governata da un tiranno ancora nel sesto secolo pisistrato ma poi pisistrato viene eliminato e i greci della terraferma cominciano a sperimentare un nuovo modo di governarsi è un modo di governarsi stranissimo che prevede che tutti i cittadini si riuniscono quando c'è da decidere qualcosa e discutono e chiacchierano e parlano e litigano e mentono e poi alla fine tutti quanti insieme decidono qualcosa spesso la decisione sbagliata però l'hanno presa tutti insieme ecco i greci questa cosa la chiamano democrazia ai persiani quando la conosceranno sembrerà una cosa molto strana per fortuna i loro ioni quelli che hanno sottomesso la democrazia non la praticano da loro governano i tiranni e ai persiani questa cosa va benissimo insomma ogni città greca sottomessa ai persiani sulle coste dell'asia minore e nelle isole dell'egeo ha il suo tiranno fedele al re dei re ma in queste città evidentemente ci sono dei fermenti di insoddisfazione appunto l'abbiamo detto i greci non tollerano facilmente di non essere liberi e le 499 avanti cristo le città della jonia insorgono parola d'ordine è la libertà la difesa della nostra libertà contro i barbari vedremo subito cosa vuol dire per i greci questo slogan i tiranni vengono deposti ma in realtà il movimento indipendentista diciamo così è talmente forte che alcuni tir anni sono d'accordo il tiranno di mileto arist agorà si dimette e proclama la democrazia perché questi greci unico fra tutti i popoli sottoposti all impero persiano non tollerano il governo benevolo del gran re il problema è che i greci hanno una visione del mondo tutta loro la visione del mondo dei greci prevede che gli unici veri uomini sono loro tutti gli altri sono inferiori tutti gli altri assomigliano un po alle bestie e pur essendo uomini noi siamo i greci quelli che parlano greco sono gli unici esseri razionali civili nati per essere veramente liberi tutti gli altri tutti gli altri non si capisce neanche quando parlano gli altri che non parlano greco sembra che balbettino bar bar bar bar e i greci inventano questo nome che avrà tanta fortuna nei secoli i barbari i barbari sono tutti quelli che sono diversi da noi intendiamoci ogni popolo tende a considerarsi unico ea pensare che gli altri sono inferiori è una cosa radicata disgraziatamente nella natura umana anche i persiani facevano così è anche persiane di vedevano il mondo fra noi l'iran e tutti gli altri e quando il gran re si proclamava arredi tutto il mondo il suo titolo ufficiale era re dei re re di tutto il mondo iran e no un iran dunque i greci non sono i soli a distinguere il mondo fra greci e tutti gli altri ma loro sottolineano in modo particolare questa idea che tutti gli altri sono inferiori e quando si accorgono che così tanti popoli si sono assoggettati volentieri a l'impero persiano i fenici babilonesi e gli ambasciatori di questi popoli si inchinano davanti al re dei re si buttano a terra battono la fronte a terra in segno di sottomissione i greci riguardano e si dicono ecco si vede che sono inferiori questi barbari si vede che sono nati per essere schiavi per servire solo noi greci siamo veri uomini liberi e la nostra libertà la dobbiamo difendere sulla base di questa che diventa una vera e propria ideologia coltivata consapevolmente i greci dell'asia minore si ribellano ai persiani ribellarsi a un grande impero non è facile i persiani un po per volta sottomettono le città riconquistano le isole ribelli ma in questa ribellione i greci della terraferma hanno aiutato i loro compatrioti e i persiani hanno scoperto l'esistenza della grecia vera e propria e a questo punto naturalmente decidono che bisogna sottomettere anche questi altri arroganti ioni 491 il gran re dario primo o meglio quello che noi chiamiamo dario dimentico persiano il suo nome suonava qualcosa come da arai ahlhaus e vuol dire colui che sostiene il bene e dunque dai 491 il gran re manda degli emissari alle varie città le varie pole iss come dicono loro della grecia continentale per chiedere a loro di sottomettersi al suo benevolo potere molte città si sottomettono in seguito questa cosa della propaganda greca verrà come dire non troppo sottolineata ma il fatto è che molte città accettano per paura di obbedire al gran re ma le due città più importanti sparta e atene rifiutano di obbedire non solo rifiutano ma ammazzano gli inviati del gran re ad atene li processa no li condannano a morte e li gettano in un burrone che pare fosse il modo normale come dire per le esecuzioni a sparta non li processo non è anche li buttano direttamente in un pozzo a noi questo può dare l'impressione di comportamenti non troppo civili in base ai nostri valori dal punto di vista dei greci questo è la civiltà noi difendiamo la libertà uccidendo chiunque la minaccia è a questo punto naturalmente le città della terraferma greca devono prepararsi a resistere perché è chiaro che l'anno prossimo i persiani verranno e infatti puntualmente nella primavera del 490 avanti cristo la flotta persiana salpa dall'asia minore la comandano due generali che si chiamano dati earth averne quanto e potente questa flotta questo è uno dei grossissimi problemi che noi abbiamo sempre quando cerchiamo di raccontare le guerre e le battaglie dell'antichità gli storici antichi danno cifre pazzesche ed è chiaro che non ci si può fidare per secoli gli storici hanno creduto e hanno ripetuto le cifre date che so da erodoto ecco i greci parlano di una flotta che copre tutto il mare di un esercito immenso mezzo milione di uomini a noi viene qualche dubbio intanto ci chiediamo come facevano a saperlo naturalmente guarda anche la propaganda persiana avesse avvertito guardate che arriviamo con mezzo milione di uomini è tutto da vedere che fosse vero ma poi ma poi come facevano come facevano a mantenerli come si fa a rifornire un esercito di mezzo milione di uomini con i mezzi di quell'epoca e robot dice che la flotta comprendeva 600 triremi 600 navi da guerra ora noi sappiamo che quando ho molto tempo dopo nel sedicesimo secolo nel cinquecento in un'epoca come dire assai più progredita da un punto di vista tecnologico in un mondo molto più popoloso oltretutto di quello antico quando nel cinquecento un grande impero come quello ottomano vuole fare la guerra sul mare magari per andare ad affrontare i cristiani in un posto chiamato lepanto ecco l'impero ottomano che è grande quanto quello persiano dell'antichità e anche di più in realtà di più l'impero ottomano riesce a mettere in mare con grande fatica nel cinquecento qualcosa come 200 navi da guerra 200 galere che sono equivalenti alle tre i temi dell'antichità quindi noi siamo padroni di non credere che il gran re avesse davvero messo in mare 600 triremi certo ai greci erano sembrate molti ai greci ai greci che stavano dall'altra parte perché anche sulle triremi del gran re ci sono equipaggi greci greci e fenici sono quelli due popoli marinari che obbediscono al gran re i greci della jonia ormai domati e sottomessi compongono una grossa parte della flotta persiana e questa flotta ha imbarcato appunto secondo erodoto mezzo milione di soldati reclutati in persia in mesopotamia in egitto storici militari di oggi discutono saranno stati 20.000 25.000 qualcuno si vuole rovinare 30.000 difficilmente di più non sono moltissimi neanche per quell'epoca i greci se fossero tutti uniti forse riuscirebbero a mettere in campo un esercito altrettanto forte perché questa grecia è piena di città e ognuna è piccola però in ogni polis tutti i cittadini maschi sono armati e sono pronti a combattere però i greci non sono uniti e i persiani se li mangiano un pezzetto per volta prima dominano il mare conquistano le isole cicladi una dopo l'altra le conquistano in realtà impongono di sottomettersi e queste isole si sottomettono si sottomette liberamente ai persiani oddio liberamente comunque senza combattere uno dei centri più sacri della grecia l'isola di de lo que la sede del grande tempio e oracolo di apollo e i persiani occupano con tutto il rispetto l'isola sacra ai greci il generale per siano dati offre un enorme donativo al tempio di apollo gli dei e gli dei sono neutrali ogni popolo può pregarli e sperare nel loro aiuto poi l'esercito persiano sbarca finalmente in attica nella regione di atene l'idea è attaccare direttamente la più grossa la più ricca la più popolosa delle città greche atene appunto e gli ateniesi sono soli perché gli alleati non sono arrivati ad aiutarli o meglio è arrivato un piccolo contingente da una città alleata della beozia platea che per questo gli ateniesi considereranno poi per sempre una città sacra alla loro amicizia ma in tutto gli ateniesi ben caputo siano una grande città e tutti i maschi sono lì coperti di bronzo pronti a combattere ma più di 10.000 uomini non hanno messo in campo i persiani sono il doppio e forse anche il triplo chi comanda questo esercito ateniese noi oggi siamo abituati all'idea che ogni esercito è comandato da un generale perché sappiamo che l'unità di comando è fondamentale in guerra i greci non ragionavano così ad atene c'era la democrazia e questo voleva dire non vogliamo nessuno che accumula troppo potere perciò anche l'esercito non era comandato da un generale ma è raccomandato da 10 generali strateghi eletti dal popolo i quali poi come andavano a turno un giorno per uno questo esercito è più piccolo di quello persiano ma per quello che ne sappiamo è meglio armato l'ho già detto gli opliti greci che si chiamano così proprio perché quella parola in greco vuol dire armati gli opliti greci sono coperti di bronzo anno scudi hanno grandi elmi di bronzo schinieri anche corazze sono armati di lancia di spada ma la lancia è la cosa più importante i loro avversari persiani anche loro sono armati di lancia ma da quel poco che sappiamo su di loro non sono anche loro coperti di bronzo forse alcuni reparti scelti persiani anno della maglia di ferro a ripararli il torace ma nell'insieme è un esercito di uomini che non combattono in armatura e questa probabilmente una delle cose che faranno la differenza i soldati sono armati di lancia abbiamo detto da una parte e dall'altra ma i persiani hanno anche un'altra arma che anzi probabilmente l'arma che preferiscono l'arco la loro tattica che sarà poi la tattica di tanti popoli orientali i parchi che sconfiggeranno i romani a carrè e poi molto più tardi i mongoli ecco questi popoli sono abituati a combattere con l'arco e quindi a combattere a distanza a logorare il nemico a distanza e solo all'ultimo momento si arriva al corpo a corpo ma i greci hanno un'altra abitudine greci vanno al corpo a corpo subito immediatamente per loro tutta la battaglia si risolve in questo oggi c'è uno storico molto di moda che si chiama victor davis hanson il quale sostiene che questa è una delle tradizioni delle eredità dell'occidente gli occidentali fanno la guerra andando al sodo subito nel modo più duro più spietato uccidendo subito cercando di annientare senza perdere tempo queste secondo canzone l'arte occidentale della guerra e secondo lui i primi e metterla in pratica sono appunto i greci quindi bisogna vedere questa battaglia come andrà riusciranno i persiani a tenere a distanza gli opliti greci con la pioggia delle loro frecce e logorarli prima che si arrivi al corpo a corpo e poi nel corpo a corpo cosa succederà le grandi vittorie dei persiani che gli hanno permesso di conquistare l'impero erano dovute anche a una poderosa cavalleria quella sì corazzata coperta di ferro ma questo esercito che è sbarcato a maratona appunto è sbarcato dalle navi e difficile che abbia portato con sé molti cavalli e dunque i persiani una volta sbarcati non sanno bene che cosa fare e un paese che non hanno mai visto però con loro c'è un uomo che invece quel paese lo conosce ricordate che abbiamo accennato prima al tiranno di atene pisistrato che è stato cacciato quando gli ateniesi hanno scelto la democrazia ebbene pisistrato aveva dei figli e uno di loro i pià esule presso i persiani il gran re persiano lo ha accolto e ipia gli ha promesso di condurlo ad atene dove il gran re lo rimetterà al potere ora era voluto racconta che i pià ha avuto una visione ha fatto un sogno sognato che andava a letto con sua madre quando si è svegliato e ha dovuto interpretare questo sogno si è detto ma la mia madre e atene la mia città da cui mi hanno cacciato quindi il sogno che gli dèi mi hanno mandato vuol dire che io l'ho riconquisterò quel paese e moriano lì da vecchio nelle sue braccia racconto questo che di solito nelle storie della battaglia di maratona non si racconta perché perché i greci nomi erano uomini come noi i greci vivevano in un mondo di sogni di presagi di messaggi degli dei gli obblighi religiosi sono tutti dettagli che spesso vengono omessi nelle nostre storie delle battaglie perché noi pensiamo che le battaglie le vincono gli uomini e i presagi non valgono nulla i greci non ragionavano così ora racconta erodoto ipia sulla spiaggia di maratona ebbe un attacco di raffreddore e cominciò a starnutire o tossire era vecchio e malato e aveva i denti allentati a forza di tossire gli cadde un dente finisce nella sabbia il ps mette a cercarlo non lo trova più quel dente è sparito i piedi colpo a una rivelazione è tutto qui tutta la parte del mio paese che mielke mi spetta se l'è presa quel dente non mi spetta nient'altro non arriveremo ad atene naturalmente però se lo tiene per sé non lo dice ai generali persiani tutto questo e allora e allora generali persiani sono pronti a marciare su atene ma gli ateniesi sbarrano il passaggio e i persiani non usano attaccare e neanche gli ateniesi attaccano gli ateniesi aspettano soccorsi aspettano che arrivino gli spartani che sono i migliori guerrieri della grecia i più temuti se arrivano loro non c'è più pericolo gli ateniesi hanno mandato un corridore leggendario si chiama fidippide o alcuni storici antichi dicono filippide l'hanno mandato di corsa i greci non si spostano facilmente a cavallo i messaggi veloci li mandano tramite corridori specializzati secondo la leggenda fidippide arriva a sparta facendo 200 chilometri in un giorno ma quando arriva a sparta trova che gli spartani stanno celebrando una festa religiosa stanno celebrando le feste carne e durante le feste religiose è proibito mandare un esercito fuori dalla città è di nuovo questa cosa che a noi sembra può sembrare folle i greci la raccontano come ovvia è proprio così le feste sono più importanti di tutto perché se non rispetti gli dei e non gli onori andrà a finire male e quindi e quindi gli spartani rispondono all'inviato ateniese ci spiace molto ma non possiamo venire subito dobbiamo aspettare la luna piena siamo nel nono mese della luna nuova e finché la luna non sarà piena noi non possiamo partire in guerra e dunque gli ateniesi sono lì che aspettano ma gli spartani non si sono ancora mossi e alla fine i persiani che non osano attaccare quel muro di bronzo alla fine i persiani trovano la soluzione nella notte tra il 10 el 11 agosto cominciano a imbarcare quella poca cavalleria che avevano sulle triremi con l'idea di mandarla ad attaccare atene che è rimasta sguarnita di uomini gli ateniesi si accorgono subito quella notte stessa che i persiani stanno imbarcando una parte del loro esercito e e gli strateghi devono decidere cosa fare in guerra il momento più drammatico è proprio quello in cui devi decidere e sai che da quella decisione dipende tutto gli strateghi sono dieci quindi si mettono a discutere e litigano le opinioni sono diverse ma uno di loro milziade che diventerà poi famoso proprio per questo è convinto che bisogna attaccare subito ea forza di insistere convince la maggioranza perciò la mattina dopo gli ateniesi attaccano e agosto siamo nell'attica fa un caldo infernale si va all'attacco al mattino presto ma non senza aver preso il tempo necessario per fare i sacrifici agli dèi esaminare i presagi i presagi sono favorevoli a questo punto gli opliti ateniesi attaccano e i persiani stretti sulle spiaggia non hanno il tempo di cercare di tenerli a distanza con i loro archi le loro frecce se arriva subito al corpo a corpo e il corpo a corpo dura poco perché i persiani non reggono e la fanteria si dà alla fuga e si imbarca sulle triremi e sgombra il campo erodoto sa esattamente quanti uomini sono morti in questa che ho già raccontato è la battaglia di maratona noi avremmo dovuto raccontare la battaglia di maratona impiegando magari mezz'ora ma in realtà la battaglia in sé si racconta in un minuto perché non sappiamo nient'altro che questo gli ateniesi sono andati dentro e i persiani sono scappati erodoto sa che sono morti 6.400 persiani sarà vero magari sì perché una cifra così precisa non sarebbe strano che i greci avessero allineato i corpi dei morti li avessero contatti di sicura l'hanno fatto con i loro morti e qui i numeri di erodoto sono precisissimi sono morti 192 ateniesi e 11 di platea e a questo punto è a questo punto però non è finita perché abbiamo sbaragliato le forze rimaste qui ma il resto dell'esercito persiano si è imbarcato già stanotte sulla flotta ed è diretto ad atene ea questo punto avviene veramente lo sforzo prodigioso degli eau puliti ateniesi che dopo la battaglia tornano indietro a piedi ci sono 35 40 chilometri dal campo di maratona alla città di atene e gli opliti armati li coprono di corsa in poche ore e questa impresa che darà origine a quella che noi chiamiamo la maratona la gara di corsa gli ateniesi arrivano sulla spiaggia del pireo prima che la flotta persiana abbia cominciato le operazioni di sbarco dato che si trovano di nuovo davanti questi diabolici nemici coperti di bronzo i generali persiani stavolta non osano sbarcare e la spedizione prende la via del ritorno ovviamente da questa battaglia nasceranno leggende nasce la leggenda del grande corridore vi ha detto prima di filippide che è andato a sparta facendo 200 chilometri in un giorno ma una leggenda posteriore racconta che un altro corridore dal campo di maratona appena vinto la battaglia si è precipitato ad atene per avvisare il popolo questo non lo racconta erodoto lo raccontano soltanto storici antichi ma vissuti molti secoli dopo è chiaramente una leggenda però importante per noi questa leggenda perché tutti l'hanno sentita raccontare quindi raccontiamola anche noi lo dice plutarco per la prima volta siamo nel primo secolo dopo cristo è sono passati secoli e secoli è passato mezzo millennio e plutarco in un'opera sulla gloria degli ateniesi racconta appunto che appena vinta la battaglia un corridore specializzato in armatura completa per home non si sa perché fa questi 40 km di corsa arriva ad atene riesce a pronunciare una sola parola nemiche e kaman abbiamo vinto e poi muore per lo sforzo plutarco dice che non si sa bene come si chiamava questo corridore alcuni lo chiamano per scippo altri lo chiamano è ufcl è ancora tempo dopo un altro scrittore antico luciano racconta che invece si chiamava fidippide quello stesso che secondo erodoto era andato a sparta tutte leggende ma ai greci ai greci lo sport interessava molto i veri uomini secondo loro sono anche quelli che si dedicano allo sport e sanno vincere le gare postumi della battaglia il giorno dopo arrivano gli spartani i quali appena finite le loro feste sono partiti immediatamente con grandissima urgenza perché sapevano perfettamente che era indispensabile arrivare il prima possibile per aiutare gli ateniesi semplicemente durante le feste non potevano farlo sono partiti anche l'oro secondo erodoto compiono un fatto straordinario si sono 220 chilometri fra sparta e atene e secondo erodoto l'esercito spartano copre questi 220 km in 3 giorni a piedi dopodiché gli ateniesi dicono a grazie che siete venuti ma noi abbiamo già vinto vi facciamo vedere li portano sul campo di maratona dove probabilmente stanno ancora contando i morti persiani gli spartani che sono i migliori guerrieri del mondo vanno a vedere arrivano a maratona vedono dicono agli ateniesi bravi bravissimi siete stati veramente in gamba dopodiché se ne tornano a casa per quel che ne sanno i greci è tutto finito dopo una lezione del genere i persiani non si faranno più vedere e per secoli per millenni la civiltà occidentale ha continuato a ripetersi che quel giorno è stata la salvezza per tutto il nostro futuro perché noi appunto noi oggi siamo in grado di dire certo i persiani erano una straordinaria civiltà però noi siamo greci e non siamo persiani noi abbiamo costruito tutta la nostra civiltà sull'idea di essere gli eredi dei greci e poi di tanti altri dai romani e così via ma innanzitutto dei greci quindi noi ci identifichiamo con loro e maratona per noi è una delle battaglie decisive della storia anche questo concetto balate non è ovvio è è stato inventato un certo punto è stato inventato nel xix secolo prima non si credeva che esistessero battaglie decisive anche perché si pensava che la storia all'esito della storia lo decide dio invece nel laico xix secolo uno storico inglese che si chiama sar edward crisi nel 1851 pubblica un libro che si intitola le 15 battaglie decisive della storia del mondo da maratona a batterlo in questo libro serviva la crisi scrive appunto evoca gli strateghi radunati quella notte per decidere che cosa fare se attaccare o no 2340 anni fa una riunione di ufficiali ateniesi sir accolse sulle falde di una delle montagne che guardano sulla pianura di maratona l'argomento del loro incontro era la decisione se dar battaglia al nemico accampato sulla spiaggia davanti a loro ma dal risultato della loro discussione non dipendeva soltanto il fatto di due eserciti ma l'intero progresso futuro della civiltà umana noi oggi possiamo chiederci cosa sarebbe successo se i greci avessero perso a maratona ma il fatto è che hanno vinto e che noi siamo i discendenti dei greci e non dei persiani