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Fenomeno dell'Interferenza su Lamine Sottile

vediamo come funziona il fenomeno dell'interferenza sulla mine sottili una lamina ottica come sappiamo già è uno strato di certo materiale un certo mezzo che è immerso in un altro mezzo che sia lo stesso sia davanti al primo di oltre che alla fine dell'ultimo di otto in generale potremmo considerare non lo so il vetro di una finestra quindi due di altri piani paralleli che separano il vetro dall'area come una lamina ottica di un certo spessore di sulla lamina ottica avvengono fenomeni di interferenza tra i raggi riflessi che si generano a livello del primo di otto supponiamo di avere un raggio incidente che in questo punto qui incide sul primo di otto noi sappiamo che tutte le volte che un raggio incide su un di otto il raggio su dvd dei tre componenti fondamentali a causa delle tre modalità di interazione con la materia che sono riflessione e rifrazione detta anche trasmissione assorbimento in generale l'assorbimento non è mai mostrato nei negli schemi di ottica geometrica perché una componente minoritaria quindi può essere trascurato e invece come vedete qui il raggio incidente si scinde in un raggio riflesso che segue la legge della riflessione ovviamente qui non sono mostrati raggio angolo di incidenza angolo di riflessione ma poi sapete essere uguali tra di loro per la legge empirica della riflessione e poi qui è mostrato il raggio ritratto che in questo particolare esempio si avvicina alla normale alla normale ripeto sottointesa quindi la perpendicolare al 18 perché si passa da un mezzo manutenzione a un mezzo più denso che la lamina in mezzo della nomina cosa succede in questo punto in cui il raggio all'interno della lamina e incide sul secondo di otto si genera lo stesso fenomeno però c'è un raggio rifratto trasmesso che qui non è mostrato che in particolare dalla stessa inclinazione del raggio incidente poiché tale il funzionamento della lamina ottica e poi un raggio riflesso qui che va a incidere nuovamente sul primo di otto ma dal lato del vetro di nuovo questo raggio verrà rifratto all'esterno quindi nell'aria ci sarà un'altra componente riflessa che qui non è mostrata e quindi diciamo che questo disegno si può considerare come parziale perché qui ci sono degli altri raggi che potremmo immaginare com'era già due raggio tre che sono altri raggi riflessi che tutto che non vengono mostrati perché perché in ognuna di queste riflessioni ulteriori che abbiamo dopo un attraverso un attraversamento interno della lamina una parte dei fotoni questi raggi via via contengono sempre meno energia luminosa secondo le percentuali già studiate di riflettanza e trasmittanza quindi diciamo che il primo raggio contiene un numero di fotoni confrontabile con il raggio che qui si chiama ragiono quindi il raggio due è confrontabile coraggio uno era giusto ne sarà più scarico di fotoni il raggio 4 a maggior ragione sarà ancora più debole quindi andiamo a considerare semplicemente questi due raggi qui e vediamo che cosa succede quando questi due raggi vanno a incidere sull'occhio di un osservatore che guarda in questa direzione verso la l'aria quando l'osservatore guarda in questa direzione ha perso la lamina ci sono diverse modalità di interazione tra questi due raggi che partono diciamo dello stesso raggio incidente quindi possiamo considerare come se questo raggio incidente sia una sorgente di con coerenti che inizialmente sono coerenti è che a causa del diverso cammino che il raggio 2 fa rispetto a ragione si sfascia e quindi il raggio due ragioni possono arrivare all'occhio dell'osservatore o ancora in fase oppure l'opposizione di fase oppure in tutte le condizioni intermedie diciamo che il raggio dove sicuramente da quest'immagine è evidente che si sfascia a causa di un eccesso di cammino ottico che è percorre rispetto al giorno poiché attraverso appunto lo spessore della line anche di in verità c'è un altro motivo per cui questi raggi si sfasciano che è e la legge della riflessione stessa che cosa vuol dire vuol dire che ragiona risulterà comunque sfasato rispetto al raggio iniziale poiché la legge della riflessione fa sì che nella del passaggio diciamo di luce da un mezzo meno denso uno più denso come in questo caso il primo di otto il raggio riflesso sis fasi di la metà mese rispetto a quello incidente adesso andiamo a vedere meglio nella prossima slide questo discorso la prima cosa quindi da capire è lo sfasamento a causa della riflessione perché quello dovuto al camminare abbastanza ovvio diciamo anche il fenomeno della riflessione può provocare uno sfasamento questo vuol dire che luna riflessa il raggio riflesso risulterà sfasato rispetto al raggio incidente tuttavia questo fenomeno non avviene in qualsiasi condizione ma soltanto se la direzione di propagazione dell'onda e da un mezzo meno denso più denso in questa immagine è rappresentato un esempio di sfasamento a causa della riflessione su un'onda meccanica ovvero c'è un impulso creato su un pezzo di corda leggera che è connessa con un pezzo ricorda più pesante nel momento in cui l'impulso passa dal mezzo più leggero quello più pesante questo viaggio per trasmissione mantenendo la stessa frase di quell'incidente attraverso la corda più pesante mentre l'impulso che si crea in riflessione e sfasato come vedete di mezza lunghezza d'onda come dire la pancia di questa trasformazione si inverte questa cosa non succede invece quando l'impulso che generato sul pezzo ricorda pesante e si propaga andando verso quella più leggera vedete che l'impulso viene trasmesso con la stessa fase mentre l'impulso riflesso anche esso mantiene la fase di poi lo incidente questa cosa avviene anche con le onde elettromagnetiche il che molti riportando un attimo al disegno precedente innanzitutto che è l'onda trasmesse non è sposata quindi questo pezzo qui non è sfasato rispetto non l'incidente mentre il raggio uno in questo disegno poiché andiamo dall'area a un materiale della lamina più denso teoricamente più denso questo raggio uno è sposato dylan da mezzi rispetto a reggio incidente queste cose non avviene invece quando si passa da un mezzo più denso a uno meno denso e quindi sempre tornando indietro quindi sul secondo di otto della lamina questo raggio riflesso ma anche nella stessa fase di questo pezzo che il suo corrispettivo raggio incidente quindi che cosa stiamo dicendo stiamo dicendo in pratica che dobbiamo considerare due modalità di sfasamento per questi raggi riflessi che si generano sulla lamina 1 e lo sfasamento causato dal cammino in più che uno dei due raggi che stiamo considerando fa all'interno della lamina e questo cammino possiamo immaginare essere due volte lo spessore della lamina in realtà il cammino non è esattamente due volte lo spessore della lamina se consideriamo un raggio chi ha una certa inclinazione perché ci sarebbe un coseno anche di un certo angolo in verità noi questi discorsi li facciamo considerando a differenza di quello che si vede in questo disegno dei raggi che incidono praticamente in direzione normale rispetto alla la mina e quindi nonostante questo disegno si esasperato dobbiamo immaginare che in verità il percorso che questo raggio sta facendo all'interno della maglia della lamina sia esattamente 2d ovvero lo spessore in andata perpendicolare di altri è il ritorno circa di nuovo perpendicolare di oltre un'altra cosa importante da considerare è questa all'interno della lamina noi sappiamo che l'onda cambia la sua velocità in particolare rallenta rallenta perché è cambiata la sua lunghezza d'onda e la sua lunghezza d'onda equivalente all'interno della ramera si è trasformata e lambda zero ovvero la lunghezza d'onda nel vuoto ma anche nell'aria visto che sono molto simili e noi lo possiamo considerare lo stesso valore fratto l'indice di rifrazione della lana stessa il che vuol dire che all'interno della lamina questo pezzo diciamo questi due raggi all'interno della lamina fatti da il raggio incidente il raggio riflesso hanno una lunghezza d'onda lambda asterisco minore rispetto alla lunghezza d'onda fuori che è l'anno zero dopo queste considerazioni andiamo a vedere quali sono le condizioni di interferenza per questi due raggi particolari considerando che uno si è scusato per riflessione l'altro si è sposato perché ha percorso un cammino ottico diverso maggiore dovendo attraversare appunto la lamina quindi lo spessore della lamina e due di land asterisco mezzi sarebbe lo sfasamento equivalente del raggiungono rispetto a reggio iniziale la differenza tra questi due valori che sarebbe la differenza di cammino ottico nel momento in cui è uguale a un numero intero di lunghezza d'onda sempre considerando la lunghezza d'onda modificata lambda steri sco quella all'interno della lamina vuol dire che questi due raggi arrivano all'occhio dell'osservatore con le interferenze di tipo costruttivo quindi opportunamente modificando questa scrittura per ricavare l'espressione per lo spessore della lamina che consente l'interferenza costruttiva tra questi due raggi noi otteniamo la relazione nel riquadro verde che ci dice proprio che lo spessore della lamina data una certa lunghezza d'onde ad un certo indice di rifrazione quindi un certo land asterisco deve essere un quarto di questa landa asterisco moltiplicata per 2 mp 1 dove m un numero intero che parte da zero e può essere può assumere tutti i valori naturali 12 via dicendo sostituendo il numero d'ordine scelto poiché m lo possiamo chiamare ordine delle interferenze numero d'ordine dell'interferenza quindi sostituendo i diversi valori ad m noi troviamo i diversi spessori da dare alla la mina per fare interferire costruttivamente una certa lunghezza d'onda da noi scelta ovviamente questo spessore non farà interferire costruttivamente anche tutte le altre lunghezze d'onda alcune le distruggerà quindi dobbiamo renderci conto che se n'era già incidente sono contenute più lunghezze d'onda e quindi se è questo raggio e policromatico ovviamente quando la luce arriverà all'osservatore alcune frequenze verranno costruite altre verranno distrutte e quindi si creerà una separazione di colore per cui noi vedremo il fenomeno dell'iride scienza sulla lamina che è una specie diciamo un fenomeno simile alla dispersione analogo alla dispersione invece affinché questi due raggi arrivino all'occhio dell'osservatore interferendo distruttivamente dobbiamo porre la condizione che la differenza di cammino ottico sia un numero semi intero di lunghezze d'onda tralasciando i dettagli di questa scrittura poiché compare un altro numero d'ordine diverso che si chiama k ma non è rilevante diciamo ai nostri fini la cosa che ci interessa e merita il proprio questa qui ovvero la convinzione che l'interferenza distruttiva questa ci interessa più di quella precedente perché questi discorsi non gli stiamo facendo per comprendere meglio il funzionamento dei film anti riflesso sulle lenti oftalmiche il cui scopo è proprio ridurre il numero di riflessi su una lento stahl mica e quindi in pratica creare interferenza distruttiva tra raggi riflessi che compaiono sulla sulla superficie dell'occhiale quindi questa collezione qui di uguale am l'asterisco mezzi e la tradizione di interferenza distruttiva per questi due razze considerate ovviamente per m uguale a zero lo spessore per 3 0 ma il primo numero d'ordine c'era soltanto in caso teorico diciamo in cui lo spessore della lamina infinitamente sottile e quindi considerabile come nullo eppure in quel caso che è puramente teorico noi potremmo dire che lo spessore 0 corrisponde a una condizione di interferenza distruttiva poiché il raggio 1 verrebbe sfasato di land asterisco mezzi mentre il raggio due non attraversando poi nella pratica alcuno spessore rimarrebbe con la stessa casa del re giudice incidente e quindi ragione laccio 2 risulterebbe risulterebbero gli occhi dell'osservatore come sfasati tirando mezzi le bolle di sapone illuminate da luce bianca appaiono iridescenti esattamente come una lamina ottica perché lo spessore della lamina nella bollo non è costante e varia nel tempo in questo schema è mostrato lo spessore variabile più piccolo diciamo più stretto in basso è più alto qui sulla parte superiore supponendo che è l'osservatore sia sopra questa bolla e quindi quarta in una direzione verticale cosa vedrà vedrà che la lamina distrugge in porzioni diverse quindi la bolla distruggere porzione di diverse lunghezze d'onda diverse poiché ha spessore diverso come vi dicevo prima quindi in questo esempio qui in questa zona qui dove lo spessore più stretto la lunghezza d'onda che viene eliminata quindi fatta interferire distruttivamente sarebbe la blu che quindi la luce complessivamente che proviene da questo punto sembra più ros viceversa in questa zona a cui dove lo spessore maggiore lunghezza d'onda rossa verrà distrutta quindi fate per ferire distruttivamente è la luce che arriverà all'osservatore apparirà più blu l'effetto finale è effettivamente una separazione della direzione di provenienza delle diverse lunghezze donna e questo fenomeno è analogo dal punto di vista osservativo a quello della dispersione ma ha un principio fisico come vedete diverso per cui lo possiamo distinguere chiamandolo iridescenza poiché lo spessore della lamina e disomogeneo quindi ogni punto della lamina rifletterà colori diversi sulla base delle interferenze che abbiamo appena visto ovviamente poi ci sono tutta una serie di questioni per niente ideali ad esempio è l'influenza della granita sulla bolla stessa e quindi la variazione di spessore col tempo in punti diversi della nomina il che fa apparire la provenienza dei colori in maniera sempre diversa e quindi modifica continuamente le direzioni in cui le varie lunghezze d'onda vengono distrutte oppure fatta interferire costruttivamente un esempio interessante di interferenza si presenta con quelli che possiamo chiamare i cunei d'aria come si vede in figura qui un cuneo d'aria si forma quando due lastre di vetro sono separate cioè l'altro da uno spessore sottile come un foglio di carta ecco lo spessore dello strato d'aria varia da zero dove le lastre sono a contatto quindi qui a un certo valore al bordo del kun e quando un fascio di luce monocromatica per riflesso da questo sistema supponendo che il fascio e incida perpendicolarmente alcune quindi che qui il raggio attraverso il primo strato di vetro senza essere deviato si producono in pratica avviene un fenomeno di interferenza per cui si producono delle frange chiare scure alternate tendenzialmente tutte della stessa dimensione e si crea quella che per noi è la classica figura di interferenza a bande con riferimento a questa figura possiamo notare che l'onda riflessa 1 sulla superficie di separazione vetro aria dalla lastra superiore non subisce alcun cambiamento di fase quindi questa quest'onda qui uno non è sfasata rispetto all'onda incidente perché questa attraversa il raggio trasmesso non cambia mai fase ovviamente in questo punto qui per don t in questo punto qui c'è un passaggio da mezzo più denso con uno denso sotto e quindi il raggio riflesso non viene sfasato perché non è nella condizione di riflessione per cui si sfalda questo raggio 2 invece attraversa il cuneo d'aria qui viene sfasato perché diciamo il raggio incide sul di 8 passando dall aria al vetro e quindi in questo punto qui a reggio viene sfatato di l'amido mezzi nella trasmissione poi non subisce ulteriori spostamenti quindi il raggio 1 e il raggio due risultano sfasati dilambda mezzi questo fa sì che quando aggiungono all'occhio dell'osservatore che in questo caso sta guardando anche esso in direzione pressoché perpendicolare alcune ci siano appunto del alcune frequenze vengano fatte a interferire distruttivamente e asseconda chiaramente della zona che attraversano alcuno perché vedete lo spessore cambia quindi il cammino ottico la differenza di cammino ottico è diversa per un raggio qui e per un raggio invece vicino al al bordeaux dove lo spessore molto piccolo oppure qui al bordeaux dove lo spessore molto grande e quindi la combinazione della variazione di spessore con lo sfasamento tramite la riflessione fa sì che l'osservatore poi attraverso il cuneo possa osservare la famosa figura di interferenza bande un altro tipo di cuneo d'aria molto interessante può essere usato per determinare il grado con cui la superficie di una lente o di uno specchio e sferica in pratica può essere questo che sto mostrando vi è un test per verificare la bontà della del modo in cui la superficie sferica è stata creata quando una superficie perfettamente sferiche è messa in contatto con una lastra di vetro piana come si vede qui in figura si possono osservare attraverso la lente quindi guardando in direzione stagionale alla lente frange interferenza circolari come quelle che sono lo strato e qui in figura e chiamate anelli di newton cui sono colorate per farle vedere meglio se la luce e molte monocromatica ovviamente questa figura è molto visibile e del canto più regolare quanto più o meglio i cerchi sono tanto più omogenei e precisi quanto più la superficie sferica effettivamente sferica non a deviazioni significative dalla sfera questo fenomeno si crea per lo stesso motivo per cui abbiamo visto il cuneo piano della slide precedente quella differenza che qui il cuneo dovete considerarlo come la differenza di altezza che c'è tra la superficie della della lente sferica e la superficie di vetro piana che appunto per punto andando verso il centro della lente sferica cambia e diminuisce quindi si formano per lo stesso motivo per cui si formò le frange letterine soltanto che qui notiamo una distribuzione circolata ed a circolare data proprio dalla superficie sferica e chiaro che esistono dimostrazione per questa formula qui che vi dice il raggio dell'ennesimo anello in funzione del raggio di curvatura della lente usata e dalla lunghezza d'onda che si sta indagando qui anche come vedete compare un ordine che l'ordine dell'anello suoi scatti quindi sostituendo un numero d'ordine che rappresenta quale anello stiamo indagando dal centro verso l'esterno e mettendo qui il raggio di curvatura della lente e la landa considerata si ottiene il raggio quindi a cui si forma l'ennesimo l'ennesimo nelli bene abbiamo quindi visto che cosa succede quando la luce attraversa una lamina sottile e quindi i raggi riflessi intorno un attimo indietro i raggi riflessi vengono sfatati e per riflessione e per un eccesso di cammino ottico all'interno della lamina e quindi possono andare a costruirsi a sovrapporsi costruttivamente oppure distruttivamente una volta aggiunti all'occhio e quindi alla retina dell'osservatore vi faccio notare che questa cosa può avvenire anche in situazioni non propriamente dette lamina ottica perché non abbiamo lo stesso mezzo sopra e sotto la lamina come vedete qui c'è un sottile strato di benzina che separa l'area dell'acqua quindi questa configurazione ottica non è propriamente detta la mina ottica però dal punto di vista dell'interferenza il funzionamento di questa struttura è analogo a quello della in un'ottica ovvero i raggi 1 e 2 vengono spazzati il raggio uno per riflessione e raggio 2 per l'attraversamento della lamina stessa e quindi lo sfasamento attribuibile alla riflessione è uno e uno soltanto andiamo invece a vedere cosa succederà quando i raggi riflessi da un sottile film quindi sempre da un sottile strato depositato su qualche materiale interagiscono con due sfasamenti causati dalla riflessione ed è il caso di questa patina qui mostrata in figura in cui abbiamo l'aria superiormente poi un materiale che è detto sul ruolo di magnesio ha invece 1.38 oppure 384 per essere ancora più precisi con la terza cifra decimale e poi in vetro vince superiore a quello del tracollo di maniaci che cosa succede in questo caso qui sul vostro numero 1 abbiamo sicuramente un raggio riflesso che verrà sfasato di landa mesi qui quando il raggio attraverserà il titolo di magnesio e andrà a incidere sul secondo di otto ci sarà un ulteriore raggio riflesso che verrà sfasato ulteriormente non solo per il cammino all'interno della patina di sfondo di magnesio ma anche per la riflessione sul di altro che separa il forum o di magnesio dal vetro poiché l'indice ancora cresce tra 1.38 e il vetro sottostante in questo caso quindi il raggio 2 in pratica dei disegni precedenti si porta dietro è uno sfasamento dovuto all'attraversamento dello strato dello spessore e un ulteriore sfasamento dovuto alla riflessione il che vuol dire che la condizione per verificare se il raggio 1 il raggio 2 riflessi nell'area che incidono sull'occhio dell'osservatore si costruiscono oppure vengono distrutti dall'interferenza è diversa poiché il cammino totale del raggio due è dovuto sia come allo spessore della patina che allo sfasamento per riflessione mentre questo land mezzi nello spazzamento analogo a quello del caso precedente del raggio 1 questa cosa implica che nel considerare come nel fare i calcoli che abbiamo fatto precedentemente le condizioni che abbiamo visto l'interferenza costruttivo ed istruttiva nel caso della lamina ottica in questo caso si invertano in pratica questa condizione è qui che prima valeva per interferenza distruttiva adesso vale per interferenza costruttiva mentre questa qui che prima valeva per interferenza costruttiva adesso vale per interferenza distruttiva poiché il principio di funzionamento che abbiamo appena descritto è quello su cui si basa la lamina la patina anti riflesso nelle lenti oftalmiche ma anche nelle lenti degli strumenti complessi e in quei dispositivi l'obiettivo è diminuire la quantità di riflessi che ci sono sulla lente a particolare lunghezze domanda magari quindi a determinate lunghezze d'onda delle due condizioni che vediamo qui in verità la più interessante questa qui ovvero la condizione di interferenza distruttiva in pratica se andiamo a vederla con un ordine m uguale a zero quindi introducendo un numero d'ordine dh quella 0 qui dentro la parentesi verrebbe 2 per 0 più uno quindi questo fattore verrebbe 1 e in pratica questo calcolo ci permetterebbe di individuare lo spessore del singolo strato antiriflesso che andrebbe a eliminare quindi distruggere una particolare lunghezza d'onda land asterisco quindi una volta che qui ci riduciamo alla lambda nel vuoto quindi a questa che sarebbe la mano da zero la formula in pratica ci dice che dividendo la lunghezza d'onda di nostro interesse che vogliamo eliminare con uno strato antiriflesso diviso 4 è diviso l'indice dello strato stesso non otteniamo lo spessore minimo da dare a quello ovviamente questo è lo spessore minimo ci sono anche degli altri spessori di questo materiale che permettono a questa lunghezza d'onda di essere eliminata per interferenza distruttiva ma nella pratica quello che poi si vuole utilizzare lo strato più sottile possibile per diverse necessità di tipo e meccanico estetico e di costo semplicemente ovviamente il rispetto del principio di conservazione dell'energia l'energia che non viene riflessa non viene distrutta nel senso che sparisce perché niente sparisce semmai tutto viene trasformato come abbiamo detto più volte quindi l'energia che non viene riflessa br invece trasmessa potendo così giungere sul l'occhio dell'osservatore che porta gli occhiali e quindi come vantaggio del trattamento antiriflesso abbiamo chiaramente sia quello della migliore visione e chi le porta sia quello di eliminare anti estetici riflesse in questi due grafici possiamo vedere è in funzione della lunghezza d'onda la riflettanza di un certo vetro senza strato antiriflesso e le questa linea nera quindi un 4 per cento di riflettanza come noi già sappiamo costante a ogni landa oppure quella linea blu e la riflettanza sempre al variare della lunghezza d'onda con una visione a zero gradi quindi esattamente sulla perpendicolare a questo strato di vetro che è la condizione e qui non ci siamo messi come che avevo detto all'inizio di questa lezione e che quindi con lo strato è pressoché nullo nel visibile e poi aumenta peraltro lunghezza d'onda che non sono visibili e quindi non sono di interesse nella visione e come vedete c'è anche la curva rossa che vi dice osservando a 45 gradi in questo strato di vetro come cambia la riflettanza è esattamente è un'altra curva quindi c'è anche una dipendenza dall angolo di osservazione che però non trascuriamo per ottenere queste formoline semplificate e semplice da usare allo scopo di fare alcuni calcoli base diciamo approssimativi qui c'è un altro schema simile quindi un altro grafico di questa quantità che la riflettanza in percentuale come siamo abituati a vederla per un vetro trattato in questo caso esplicitato che un trattamento multistrato perché noi abbiamo visto in questo caso soltanto l'effetto di un singolo strato che agisca per interferenza distruttiva ma poi nella pratica siccome sono diverse la lunghezza d'onda che si vogliono distruggere non soltanto una il modo per farlo e sovrapporre più strati in modo tale che ogni spessore vada ad eliminare delle lambda specifiche e quindi poter eliminare dal riflesso una banda più ampia di lunghezze d'onda l'interferenza sulla mine sottile e utilizzata per migliorare il rendimento degli strumenti ottici tramite appunto l'applicazione di uno strato che noi chiamiamo antiriflesso come vedete qui nell'immagine le lenti di un binocolo l'esempio le lenti oftalmiche oppure le lenti di un telescopio rifrattore ma anche gli specchi stessi possono essere trattati con un coating con uno strato una deposizione antiriflesso tale rivestimento è costituito da una sottile pellicola che di solito non è uno strato ma in multistrato proprio perché sul multi strato voi potete giocare meglio sugli spessori per eliminare più lunghezze d'onda contemporaneamente è chiaro che un trattamento multistrato il più difficile da progettare da studiare dal punto di vista analitico comunque l'idea è sempre la stessa che attraverso una deposizione di un certo film sul vetro è possibile creare interferenza distruttivo e tra i raggi riflessi in generale il materiale come abbiamo detto è floruro di magnesio e se voi vedete su una lente in particolare riflesso che abbia un colore predominante tipo se vedete un riflesso blu vuol dire che è il riflesso rosso è stato tagliato quindi chiaramente il colore vi parla del colore che non vedete che è quello che è stato eliminato distruttivamente in generale quando non si vuole dare una preferenza particolare a una certa lunghezza d'onda da tagliare nel riflesso e magari si vuole attenuare semplicemente tutti i riflessi visibili si progetta un unico strato quindi un singolo strato di cloruro di magnesio per tagliare una lunghezza d'onda intermedia sul verde per concludere solo un osservazione circa l'interferenza ora possibile interferenza in una lente positiva ad esempio perché una lente non genera interferenza distruttivo noi sappiamo che dato un punto oggetto quindi una sorgente da questo punto oggetto si dipartono finiti raggi persona l'ente che poi ad esempio convergono nell'immagine che in questo caso dell'esempio e reale empi primo quindi potremmo pensare così in prima battuta potremmo pensare che magari questi raggi alcuni di questi raggi crescono della sorgente dopo il cammino percorso interferiscano il primo costruttivamente oppure anche distruttivamente perché effettivamente fanno dei percorsi geometrici diversi quindi dei cammini ottici che sembrano diversi in verità da il concetto di cammino ottico che non abbiamo approfondito ma che è leggermente diverso del cammino geometrico il cammino geometrico esattamente la distanza quindi la lunghezza dei segmenti che voi vedete dagli schemi di ottica geometrica mentre il cammino ottico e la moltiplicazione che ognuna di quelle distanze per l'indice di rifrazione in cui quella distanza è contenuta poiché noi sappiamo che qui effettivamente si crea l'immagine quindi l'interferenza è necessariamente costruttiva quindi non verifichiamo alcun in alcun caso interferenza distruttiva nell'immagine questo deve per forza voler dire che per questi due raggi rappresentativi dello schema è oggetto di due cammini ottici per ragioni 1 rosso e due blu devono essere necessariamente uguali il che vuol dire che la somma di tutti i pezzi di cammino ottico nella lente poi di nuovo nell'aria come vedete di uno che sarebbe uno cioè l'aria per di una più n per dr ovvero il cammino ottico nella lente più uno per di due cioè il cammino ottico di nuovo nell'aria deve essere uguale per i due raggi questo da diciamo una condizione matematica che attualmente non ci interessa perché non l'applicheremo che ci dice esattamente questo che la differenza di cammino geometrico in pratica che questi due raggi sperimentano nell'aria quindi nel loro percorso equivale esattamente viene compensata dalla differenza di cammino ottico che c'è all'interno della lente quindi i due raggi che partivano ovviamente in fase perché partivano da un'unica sorgente quindi potevano essere considerate due onde coerenti in principio sicuramente mantengono sempre la stessa differenza di frase poiché percorrono un cammino ottico identico alla fine e quindi la loro sovrapposizione p primo crea sempre interferenze costruttiva e quindi un immagine