In questa lezione parleremo dei vulcani, quali sono le tipologie diverse di eruzione, come si classificano, i rischi vulcanici e soprattutto i vulcani nel nostro paese, in Italia. Cominciamo. Abbiamo un vulcano ogni qualvolta del magma raggiunge la superficie, quindi dovunque il magma riesce a perforare la crosta e arrivare in superficie, abbiamo un'attività vulcanica.
Il magma non arriva, come molti pensano, dal centro della Terra, ma arriva dalla stenosfera, che è questa zona parzialmente fusa che si trova appena al di sotto della crosta. Sotto la crosta oceanica la stenosfera è quasi presente, mentre sotto i continenti sparisce lì dove la crosta è più spessa, specialmente sotto le catene montuose. visto che la crosta oceanica è più sottile i vulcani che si trovano sugli oceani molto più probabilmente sono alimentati direttamente dalla stenosfera con un magma che è più fluido e caldo mentre i vulcani che crescono sui continenti in realtà sono alimentati da delle camere magmatiche che si formano dentro la crosta qui in queste posizioni il magma arriva dal mantello staziona in grosse camere magmatiche dentro la crosta magari si raffredda e scioglie parte della crosta diventando più viscoso e questo fa sì che i magmi che emergono in superficie sui continenti spesso sono più freddi e più viscosi.
Vedremo che da questa differenza di viscosità e di calore dipende la diversa tipologia di eruzione vulcanica. Intanto cominciamo a vedere le varie tipologie. Abbiamo un tipo di magmatismo molto fluido con questi magmi che non riescono a creare forti spessori di accumulo perché essendo totalmente fluidi si diffondono e creano questi depositi lamilari. Queste si chiamano le colate islandesi o anche hawaiiane. Andiamo avanti.
Man mano che aumenta la viscosità del magma, aumentano l'altezza dell'accumulo dei depositi che questi riescono a formare. Come vedete, andando avanti, avrò dei magmi sempre più viscosi e questi magmi sempre più viscosi creeranno dell'attività vulcanica diversa. Cosa cambia in queste tipologie di attività vulcanica? La silice.
Cioè, i magmi che sono molto fluidi hanno molta poca silice. I magmi che sono molto viscosi hanno una grande quantità di silice. Da cosa dipende questa quantità?
Beh, come detto prima, i magmi che arrivano direttamente dal mantello sono molto caldi, fluidi e poveri in silice e quindi attività vulcanica, infraoceanica o qualcosia alimentata direttamente dalla stenosfera creano questo tipo di attività vulcanica, quindi non è un caso se in Islanda o alla Hawaii io ho questo tipo di attività vulcanica. Man mano che il magma interagisce con la crosta, quindi deve attraversare forti spessori di crosta e quindi si raffredda. e magari si arricchisce in silice perché la crosta continentale è fatta di molta silice, che poi come vedremo nella lezione sulle rocce la crosta continentale contiene molta silice, ecco che il magma diventa più viscoso, più freddo, trattiene i gas invece di perderli facilmente in questa evoluzione e invece di essere effusivo è di tipo esclusivo e come vedremo le attività vulcaniche sono completamente diverse. Questo grafico mette in relazione il livello di fermentazione del magma, cioè quanto il magma viene frantumato e distrutto dalle varie esplosività, con l'altezza della colonna eruttiva. Come detto prima, più il magma è viscoso, più difficilmente perderà i gas.
Un magma ricco di gas che non riesce a perdere diventa un magma molto esplosivo. E vediamo che maggiore è l'esplosività, quindi maggiore è la quantità di gas che il magma non riesce a perdere a causa della sua viscosità, e maggiore è l'altezza della colonna. In alcuni casi, nei più potenti, può arrivare anche a 30-50 km di altezza.
Considerate che un aereo di linea vola a 10 km di altezza, quindi quando c'è una direzione vulcanica molto potente i voli aerei sono proprio banditi, poi vedremo anche perché. Quindi qui vediamo quelli molto freatomagmatiche, quindi dove c'è le combinazioni di acqua e magma, l'acqua quando va a contatto con il magma evapora e crea attività esplosiva. Anche in magmi molto fluidi abbiamo... il tipo islandese, cioè questo vulcano che esce fuori dal mare Il magma, anche se molto fluido a contatto con l'acqua, crea un'attività esplosiva. Poi abbiamo le varie tipologie.
Qui vediamo il ruzio tipo avuaiano, quello che sta in mezzo all'oceano, quindi prende il magma direttamente dal mantello. Poi abbiamo stromboliani, abbiamo qui in Italia l'isola che ha dato il nome a questa età vulcanica, con un'attività esplosiva moderata ma costante e continua. Calcolate che all'isola di Vulcano c'è una piccola ruzione ogni 20 minuti, quindi è molto regolare. Man mano che aumenta...
la quantità di gas trattenuti dalla viscosità sempre più alta del magma, ecco che l'attività vulcanica diventa sempre più esplosiva. Notate che la numero 6, l'eruzione di tipo Pliniano, prende il nome da Plinio, perché Plinio, il vecchio, fu il primo testimone oculare storico di un'eruzione vulcanica di tipo Pliniano, quella che nel 79 d.C. ha distrutto Pompei. E infatti è stata la prima... eruzione nella storia umana ad essere documentata su un documento che oggi è arrivato fino a noi, cioè questa cronaca costante nelle 48 ore di eruzione che raccontava le varie fasi di eruzione.
È stato un documento storico affascinante, tanto da dare il nome alla tira vulcanica, eruzione pliniana. Poi ci sono casi in cui il magma è viscoso e poi ci si mette pure l'acqua di mare, quindi entra nella camera magmatica l'acqua di mare, eruzione ancora più potente, abbiamo le freato pliniane che sono qua sopra. Andiamo avanti. Non esiste punto della Terra che non è stato mai interessato da attività vulcanica.
Qui vediamo i punti caldi. Come vedremo, l'attività vulcanica avviene sia a ridosso di alcune placche tettoniche, sia all'interno di placche tettoniche. Quindi dobbiamo distinguere tra un'attività vulcanica infraplacca e tra le placche.
Anche questo lo vedremo. Come vedete, la maggior parte del vulcanismo infraplacca è negli oceani, perché, come detto prima... negli oceani la crosta è più sottile e quindi è più facile che il magma riesca a raggiungere superficie direttamente dalla stenosfera però non mancano casi in cui il magma perfora tranquillamente una crosta continentale e crea questa megaeruzione vulcanica queste sono tutte le megaeruzioni che hanno riempito per milioni di chilometri quadrati intere aree quindi vedete quanto ce ne sono state nel mondo andiamo avanti Cominciamo con il vulcanismo infraplacca, si chiama punto caldo.
Qui abbiamo la nostra bella placca, in questo caso oceanica, quindi molto sottile, con questa zona di materiale caldo, ma alimentata da una risalita di calore molto forte dall'interno della Terra, si accumula una grande quantità di magma qua sotto, alla fine questo magma premendo perfora la crosta e abbiamo un'isola vulcanica in mezzo all'oceano. Qual è la caratteristica di questo punto caldo? Che la placca tettonica continua a muoversi, ma il punto caldo rimane fermo creando questa serie di isole vulcaniche. Ormai queste sono spente perché la placca tettonica si è spostata, questa è la più grande, ancora attiva, dove c'è l'attuale. Se andiamo a vedere tutta la placca tettonica in particolare, vediamo che questo punto caldo ha tracciato sulla placca questa linea qua e ci dice addirittura che in un certo momento della sua storia la placca del Pacifico aveva tutta un'altra direzione, poi a un certo punto è cambiata.
Quindi è possibile ricostruire i movimenti delle placche rettoniche grazie a le serie di isole vulcaniche tracciate da questi punti caldi sulle placche rettoniche in movimento, registrando in modo dettagliato i movimenti di tutte le placche rettoniche, considerando che queste rocce si possono anche datare, quindi noi possiamo anche sapere quando è avvenuto questo cambiamento di direzione della placca del Pacifico. Non è l'unica tipologia di attività vulcanica, abbiamo anche... la trinità vulcanica tra le placche e come vedete tutti i bordi delle placche sono interessati ma alcuni particolare quelli di convergenza e quelli di divergenza che vedremo poi in dettaglio nella lezione dedicata alla tetanica placche però la differenza è che in quelli di convergenza il vulcanismo è di tipo esplosivo in quelli di divergenza è di tipo effusivo e vedremo anche qui perché qui per esempio abbiamo una frattura che mette a giorno praticamente l'astenosfera quindi c'è questo magma dell'astenosfera che riesce direttamente sul gaffo in dalle e quindi abbiamo una maggiore interazione con la crosta continentale che arricchisce i magmi di silice lì la fedda e genera un magmatismo di tipo esclusivo perché la lava è più viscosa e più fredda davanti ecco qua l'esempio vedremo meglio la struttura della tectonica placche nella prossima lezione però intanto possiamo anticipare questo Abbiamo come già visto due tipi di costa terrestre, una oceanica e una continentale.
Quella oceanica è più sottile, quella continentale è più spessa. Con la differenza che... Negli oceani noi abbiamo le dorsali, ovvero queste lunghe fratture che praticamente permettono al magma della stenosfera di risalire in superficie. Quando la crosta si allontana a prendere la frattura, esce il magma e si crea una nuova crosta. Questa è una zona divergente.
Il magma arriva direttamente caldo-caldo dalla stenosfera al 1200°C. grado di molto fluido l'attività vulcanica è praticamente tipo effusiva e poi sottomarina in alcuni casi emerge come l'islanda però è tipo effusiva poi invece abbiamo zone in cui la placca oceanica va sotto quella continentale in questa condizione questa placca affonde e genera un sacco di magmi che non sono puri puri cadite al mantello ma sono magmi riciclati che sono quindi un po'più freddi ma che poi risalendo lungo la crosta sciolgono parte della crosta che è fatta di granito e si arricchiscono ancora in più in silice e quindi in questa condizione abbiamo dei magmi più freddi e più viscosi che trattenendo i gas generano attività vulcanica di tipo esplosivo. E quindi di solito durante un margine divergente abbiamo attività vulcanica di tipo effusivo. Però durante un margine convergente sia oceano-continente che oceano-oceano l'attività di tipo effusivo. tipo esplosivo.
Esiste anche un androssale all'interno dei continenti, ovvero l'inizio dell'apertura di un oceano, anche qui il magma arriva dritto dal mantello, però comunque c'è sempre un'interazione con la crosta continentale fatta di granito e quindi è un'antichità vulcanica un po'più esplosiva rispetto a questa condizione qua, però è sempre un magma non troppo esplosivo. Quindi praticamente oltre ai punti caldi che abbiamo visto. prima abbiamo anche queste altre condizioni tettoniche in cui abbiamo la possibilità che del magma raggiunga superficie generando attività vulcanica ecco qua possiamo avere tutte e cinque le condizioni tettoniche in cui abbiamo attività vulcanica margine convergente oceano oceano in cui i magni sono comunque raffreddati prima riciclati abbiamo attività vulcanica di tipo esplosivo poi abbiamo invece una margine convergente continente oceano in cui abbiamo maggiori quantità di silice perché la crosta continentale è fatta di granito quindi la tritura vulcanica è ancora più esplosiva, quindi quelli sono i Pliniani, anche questi qua.
Poi abbiamo invece il punto caldo in condizione continentale, quindi con una crosta più spessa da attraversare, quindi c'è una maggiore possibilità che il magma possa raffreddarsi e sporcarsi in silice. Il punto caldo intraoceanico in cui la crosta è molto sottile e il magma viene alterato pochissimo, quindi arriva in superficie molto caldo e molto poco viscoso. e poi invece abbiamo la dorsale oceanica, in cui praticamente la stenosfera emerge fino alla superficie di questa fessura, e qui proprio il magma è veramente puro, fluidità massima, e quindi lungo i fondi oceanici abbiamo un'attività vulcanica tipo effusivo, più che altro lineare, e quindi qui non c'è più niente esclusività.
Questa è la condizione nel mondo, quindi dove possiamo trovare questi casi? Per esempio in questo caso, oceano, oceano, lo possiamo trovare qui nel Pacino. nella Fossa delle Marianne, dove abbiamo due placche oceaniche in subduzione, dove una va sotto l'altra. Il caso invece oceano-continentale lo abbiamo qui, sia in Giappone, l'Indonesia, che lungo tutto il Pacifico, che è chiamato appunto anello di fuoco, perché lungo tutti i poli del Pacifico la crosta oceanica sta andando in subduzione sotto quella continentale, quindi abbiamo che tutto il Pacifico è circondato da un anello di catene vulcani di tipo esplosivo, che vanno dalla Nuova Zelanda, tutta l'Indonesia, Giappone, Kamchatka, Alaska, tutti gli Stati Uniti, Messico, Guatemala, Centro America, Leande e anche qui l'Antarctide.
Quindi vediamo che il Pacifico è circondato da un anello di vulcani esplosivi. Poi dove abbiamo invece questa condizione, ovvero un punto caldo dentro il continente? Qua, nella Rift Valley, cioè l'Africa che si sta spaccando perché c'è una forte riserva di magma che sta creando attività vulcanica dentro il continente. Poi abbiamo invece i punti caldi infroceanici che abbiamo visto prima. le Hawaii, ma non solo, le Azorre, le isole che si trovano all'interno degli oceani, lontano dai bordi delle placche elettroniche.
E poi infine abbiamo l'ultimo caso, la dorsale. Ci sono circa 60.000 km dorsale che fanno una volta al mezzo il giro del pianeta, che va a Talislanda, si fa tutto l'Atlantico, va nel Indiano, passa sotto l'Australia e va attraverso anche il Pacifico, circondando tutto l'Antartide. Quindi praticamente sono circa 60.000 km.
km su un pianeta che ha un diametro di 40.000, quindi fa una volta e mezza il giro del mondo. Andiamo avanti. Anatomia di un vulcano.
Come è fatto un vulcano? Il vulcano non è sempre una montagna che emette fuoco, può anche non esserci una montagna, perché il vulcano può essere anche una pianura con sotto una... che crea attività vulcanica.
Questo è il caso più classico. Quindi immaginiamo una sorgente dalla stenosfera, una riserva di magma che si è formata dentro la crosta con magari delle camere secondarie o delle intrusioni di questo tipo. ogni tanto una di queste intrusioni raggiunge la superficie generando questa attività l'accumulo di materiale che poi si solidifica crea la montagna e quindi la montagna che noi conosciamo come vulcano non è altro che l'accumulo di depositi vulcanici che si sono accumulati negli anni poi può capitare che un'azione particolarmente forte la distrugga e rimane solamente un grande buco nel suolo quindi manca la montagna ma c'è ancora il vulcano, poi vedremo bene questa caratteristica optico Ok, vediamo le diverse tipologie di eruzione.
Questa è quella effusiva, quella che abbiamo nei punti caldi, abbiamo in Islanda, quelli che abbiamo nei punti caldi, le placche oceaniche, che abbiamo in Islanda, lo possiamo trovare quasi simili anche nella riftale africana, quindi in un punto caldo di tipo continentale. Cioè, tutti quei casi in cui il magma arriva direttamente dalla stenosfera, comunque sia poco alterato dalla stenosfera, allora abbiamo una tira vulcana. Così è. effusiva perché perché un magma così caldo a 1200 gradi e molto povero si dice così fluido perde subito i gas una volta che perde gas il magma è come una coca cola sgasata e quindi esce senza attività esclusiva perché l'attività esclusiva è data dalla fruscia più lenta di gas ma notte che si sono persi non c'è modo per cui il magma debba muoversi diversamente e qui vediamo che è talmente fluido che Cola come l'acqua praticamente. Andiamo avanti.
Poi man mano che aumenta la quantità di silice abbiamo che i gas trattenuti generano questa attività vulcanica, questo è il tipo stromboliano in cui abbiamo questa eruzione, queste fontane di lava che vengono generate da questi gas in fuoriuscita. Come vediamo man mano che aumenta la quantità di silice aumenta anche la pericolosità del magma e quindi l'esplosività. Questo qui è il Vesuvio.
Il Vesuvio è un vulcano molto esplosivo perché... che i suoi magmi sono molto freddi, circa 800°C, e molto viscosi, perché contengono molta silice. Quindi i gas che non riescono a uscire fuori facilmente, come negli altri casi, rimangono intrappolati nel magma, creando quell'effervescenza che poi genera un'attività esplosiva di questo tipo.
Qui c'è una simulazione al computer che fa vedere la sezione di una colonna pleniana. Praticamente la parte centrale è la più calda e questo calore può mantenere sospeso. per ore se non addirittura per giorni questa colonna nel cielo nonostante i tesi tonnellate e questo non è fumo ma è roccia polverizzata però questa roccia polverizzata con lo stesso principio della mongolfiera rimane più calda dell'area circostante grazie al calore di gas e quindi galleggia anche per 48 ore quando poi si raffredda crolla formando come vedremo le volate piroclastiche qui vediamo addirittura una finisce c'è può capitare che durante una caduta una colonna si di sollevi perché si genera primaria una sacca di materiale caldo, chiamando queste nebulose a risalita mentre c'è la discesa, finisci da un uccello che rinasce dalle sue ceneri. E sono anche pericolose perché uno non se le aspetta, magari pensa che la eruzione finisca prima, poi si forma una finisce e l'eruzione va avanti per altri chilometri. Andiamo avanti.
Questa è una simulazione dell'INGV che dimostra cosa succederebbe se il Vesuvio dovesse esplodere. C'è una zona rossa che è abitata da un da circa 800.000 persone che verrebbe distrutta da questa nuvola piroclastica nei primi 5 minuti di eruzione. Quindi diciamo che il Vesuvio è il vulcano più pericoloso del mondo, non perché è il più grosso, perché ci sono vulcani molto più grandi e potenti nel mondo, ma è l'unico vulcano sulla Terra che ha ai suoi piedi una metà di un'altra. così densamente popolata, non ci sono altri vulcani così vicini a centri abitati nel mondo e quindi è così pericoloso perché nel caso esplodesse i beni e le persone esposte sono tantissime.
Qui vediamo, questo è l'Etna, qui possiamo vedere praticamente la sua colonna esplosiva. L'Etna è un vulcano che a volte ha eruzioni efflusive e a volte ce l'ha esplosive, quindi ha una sua artistica vulcanica che poi è anche cambiata nelle aree geologiche e in questo caso c'è un'eruzione di tipo climiano, vedete questa cenere che sale in atmosfera. Come detto prima, queste sono tonnellate di roccia polverizzata, ma non cadono e rimangono a galleggiare in atmosfera anche per 24-48 ore, perché il gas caldo che contengono rende tutta questa nuvola più leggera dell'aria circostante, quindi effetto mongolfiera galleggia. Qui un'altra bellissima foto. eruzioni possono arrivare all'altezza di 50 km, sono molto alte e addirittura riescono a perforare l'ozono, perché sono veramente alte.
Cosa sono i rischi vulcanici? Ci sono i modi in cui ti può uccidere un vulcano, ci sono 7 modi. in cui si può morire a causa di un vulcano.
Intanto i terremoti, come detto prima, quando abbiamo un vulcano è perché c'è del magma che raggiunge la superficie. Tutto questo magma che raggiunge la superficie apre fratture, genera faglie, crea attività sismica. sismica può far crollare le case sulle persone quindi di fatto a parte i terremoti tettonici visti nella lezione precedente il magma in movimento su tutta la crosta può generare dei veri e propri terremoti vulcanici che sono come terremoti veri e propri insomma quindi possono fare danni poi frane e maremoti molti vulcani sono isole negli oceani o nei mari o nei laghi e quando questi eruttano possono generare delle frane sottomarine o sopramarine che praticamente generano tsunami quindi in realtà c'è anche questo rischio, i tsunami non sono causati solamente da terremoti sottomarini, ma anche da frane, spesso vulcaniche, sottomarine.
Colate di lava, che come vedremo non sono dannose tanto per le persone, ma per le cose. La lava non è come nei film, è così fluida che rincorre le persone, molto spesso si vedono delle scene assurde, però le colate di lava sono, è vero sì lente, però sono impossibili o difficilissimi da deviare. L'unico caso al mondo in cui una colata di lava fu deviata fu in Sicilia nel 91-92.
Però le colate di lava sono talmente grandi e talmente complesse che le attività umane non riescono a deviarle. Quindi tutte le strutture che si trovano sul loro percorso, case, beni, fabbriche, campi coltivati, vengono persi. Quindi nel caso delle colate biogastriche il pericolo è la perdita dei beni immobili. Poi abbiamo invece le colate biogastriche. Queste uccidono le persone.
Sono quelle grandi nuvole di polvere viste prima, che rimangono sospese in atmosfera anche per 48 ore, che una volta raffreddate ricardano come una valanga. Però sono anche 500°C, quindi ci sono queste valanghe di cenere e polvere a 500°C che seppelliscono tutto e allo stesso tempo cuociono tutto quello che colpiscono. E a volte possono raggiungere anche velocità di 100 km all'ora, quindi sono molto veloci. Poi abbiamo la caduta di cenere. Molto spesso viene sottolutata.
però la cenere è molto pericolosa per due motivi, intanto perché la cenere è tossica e può soffocare le persone, ma poi perché si accumula per metri sopra le case e fa crollare i tetti delle case sulle persone, quindi se c'è una forte pioggia di cenere e si sta dentro casa c'è sempre il rischio che la cenere li possa seppellire vivo dentro la casa o possa far crollare il tetto della casa sopra le persone. Poi abbiamo i gas tossici, anche questo è un rischio sottovalutato, molti gas come ad esempio la CO2, l'anidride carbonica, non è che sono tossici, ma a volte vengono emessi in quantità talmente elevate che vanno a sostituire l'ossigeno, essendo in colore, essendo in odore, magari c'è un'emissione molto silenziosa di questo gas dal terreno o da un lago vulcanico e questo gas va a soffocare le persone anche nel sonno e quindi è successo per esempio in Africa che un intero villaggio fu sorpreso di notte durante questa emissione di gas silenziosa e le persone non si sono più svegliate il giorno dopo. E poi abbiamo i lar, molto pericolosi, perché quando in cima a un vulcano c'è molta acqua sotto forma di un ghiacciaio e di un lago, questa acqua si mescola con la cenere del vulcano e genera delle colate di fango pericolosissime.
Adesso li vediamo entrambi. Qui abbiamo una panoramica di tutto quanto, quindi la risalita di magma che può causare terremoti vulcanici, le frane, queste stromboli, nel 2002 ci fu questa frana, però la maggior parte del movimento fu subacqueo, che generò uno tsunami di 11 metri, che per fortuna era il 30 di giugno. dicembre su tutta l'isola c'erano meno di 100 persone e non morì nessuno, però fosse successo la stessa cosa ad agosto con 10.000 turisti avrebbe fatto una strage. Poi abbiamo le colate calde più classiche, questo per esempio nelle Filippine, potete vedere questa colonna di cenere che rimane sospesa nell'atmosfera anche per due giorni. Il problema è che quando questo si raffredda, crolla a mo'di palanga, però rimane sempre molto caldo all'interno e seppellisce tutto e tutti con cenere molto molto caldo.
Poi abbiamo le colate, questa è in Sicilia, l'Etna. Le colate non sono pericolose per le persone perché sono molto lente, ma ovviamente sono un pericolo per le cose. Qui abbiamo una costruzione che è stata abbandonata e distrutta da questa colata glavia che l'ha intercettata.
I lar, principalmente, cioè queste colate di fango che praticamente possono seppellire intere palle alluvionali anche se sono densamente popolate, e poi le emissioni di gas. principalmente anidicarboniche e acidosi. che sono comunque tossici e abbiamo visto prima che le frane e i maremoti possono essere causati dalla latità vulcanica. Andiamo avanti, cominciamo a vedere lo tsunami vulcanico. Questa è un'isola vulcanica, credo che sia una delle...
delle Canarie, non mi ricordo, durante un'ezione vulcanica può capitare che una parte della montagna o dell'isola frani in mare generando uno tsunami molto potente. Magari la maggior parte dell'isola è sott'acqua e noi non la vediamo e quindi il movimento è più più subacqueo che superficiale. Se la frana intercetta anche la superficie vuol dire che è molto molto grande, quindi lo tsunami è sempre maggiore, ma non è l'unico. Può succedere ad esempio nei vulcani sottomarini, cioè magari un vulcano che non è un'isola ma è nascosta sott'acqua e noi non la vediamo, può eruttare e generare uno tsunami che ci può sembrare uscire da nulla. Qui c'è il rischio elevato di tsunami perché in questa zona del terreno ci sono molti vulcani sottomarini che noi non vediamo.
Anche un vulcano che non è emerge dall'acqua come questo può generare uno tsunami pericoloso e poi abbiamo invece le eruzioni vulcaniche enormi per esempio qui è questo è santolini questa era un'unica isola migliaia di anni fa a un certo punto il l'acqua marina è entrata nella camera magmatica l'acqua evaporando all'istante ha creato un eruzione freddo magmatica in un caso di entrato l'isola sono prove storiche e geologiche che nell'epoca classica questa isola abbia generato uno tsunami tsunami che ha devastato il Mediterraneo. Sicuramente, ecco qui vediamo al centro, c'è il nuovo vulcano che sta emergendo, perché in realtà questo vulcano è ancora attivo. La camera magmatica c'è sotto, si sta riempiendo e già è una coetanea vulcanica in superficie. Però vedete voi dal buco di questa isola l'esplosione deve essere stata veramente potente e il tsunami generato deve essere stato veramente molto forte.
E qui vediamo come è fatto uno tsunami. Questo è uno tsunami tettonico, quindi da un terreno. moto, però più o meno funziona così. Abbiamo che il mare rimane sollevato per diversi minuti o se non addirittura ore e l'acqua fuoriesce per molti chilometri dentro. Questo l'abbiamo avuto in Giappone nel 2011 e come detto è uno tsunami di tipo tettonico, cioè è avuto un movimento tettonico non vulcanico.
Andiamo avanti. Colate di magma. Questo è un rifugio che stava in Sicilia, questa è una colata dell'Etna.
Come vedete non è possibile salvare gli immobili dalle colate. di lava cioè di lava non sono pericolose per le persone ma per gli immobili purtroppo sì qui abbiamo una parola di roma un po più fluida però comunque sia da sempre molto lentamente le persone sono andate via questa è la guai però purtroppo le case sono perse e qui abbiamo uno scuola bus che è stato preso da addirittura si sono limitati a portare via l'autobus e quindi l'autobus è stato perso per animazioni fa vedere la velocità è ovvio che una persona si può salvare da questa da questa velocità, però gli oggetti lasciati, la signora ha lasciato questa macchina qua parcheggiata, gli oggetti lasciati vengono sepolti e non si possono salvare. Ovviamente le auto si potrebbero pure salvare volendo se uno ci fosse, però le case no, le case, le strutture, i campi coltivati vengono persi. Alle Hawaii sono abituati a questo. Andiamo avanti.
E poi la cenere. Purtroppo la cenere è un pericolo sottovalutato perché non si rendono conto che la cenere La cenere è talmente fine che può essere respirata, genera una specie di cemento con l'umidità dei polmoni e crea uno strato che si adagia sugli alveoli e impedisce l'assorbimento dell'ossigeno. E quindi molto spesso la gente si trova a morire soffogata senza poter fare nulla.
Poi la cenere è molto corrosiva, contiene degli acidi e quindi a volte può anche corrodere i vari getti. Qui ci vediamo il vestito corroso. Stacca loro e dà l'acidità della cenere. Qui abbiamo i danni che può fare una pioggia di cenere. Questi tetti hanno resistito, però come vedete la vegetazione è totalmente morta.
La cenere uccide tutto, dalle piante agli animali. In questo caso le case sono state fortunate, i tetti non sono crollati, ma un accumulo maggiore avrebbe sicuramente destabilizzato questi tetti. E poi ovviamente la cenere impedisce i voli aerei.
A Catania sono abituati che regolarmente va chiuso l'aeroporto perché l'Etna emette talmente molta cenere che rende i voli... è molto pericoloso volare con la cenere, infatti i voli rimangono a terra. Ecco qua una colata piroclastica, come è fatta?
Abbiamo questa eruzione che polverizza le rocce e la magma e lo fa arrivare ad alta quota grazie ai gas, una volta che questo materiale si raffredda, ecco che abbiamo la colata, cioè questa specie di valanga di cenere molto calda, è molto veloce, da questa non ti salvi, può arrivare anche a 100-120 km all'ora e va così veloce. e va anche molto lontano perché i gas caldi all'interno creano un cuscino qua sotto che fa sì che questo materiale galleggi su un cuscino di gas caldo e annuli l'attrito, quindi possono andare anche per molti chilometri. Qui Pompei è stata distrutta da questa eruzione vulcanica, cioè le persone sono tornate 24 o 48 ore dopo l'eruzione, pensando che fosse tutto finito perché volevano tornare a casa a recuperare le loro cose e vedere cosa è successo, e poi sono stati sorpresi dal collasso della nube che li ha seppelliti vivi.
Infatti ancora oggi ci sono questi calchi di gesso delle persone che sono rimaste sepolte vive in posizioni praticamente agonizzanti perché sono morti soffocati da questa colata piroplastica molto calda. Qui c'è un video che vi fa vedere più o meno la velocità. Sembra poco, ma in realtà sono molto veloci. Come vedete questa è una Fenix, una Felice, ovvero... Durante la discesa del gas qua dentro può risalire rivivando la nube, quindi in realtà ogni tanto la nube riprende mobilità perché si forma una finisce che fa risalire la nuvola e poi ricollassa, quindi sono molto più così anche perché vanno avanti per molti molti chilometri.
Emissioni di gas tossici. I gas vulcanici tipici sono l'H2O2 e l'H2SO2, ma anche acqua e altri gas. però i gas tossici sono anicarbonica e acidosulfurico. Quando la zona è ventilata non c'è problema perché l'emissione di gas viene dispersa in atmosfera, ma se io mi trovo dentro una valle o dentro un cratere, spesso può fare un effetto trappola e la CO2, che è più pesante dell'aria, va a sostituire l'ossigeno e a volte ci sono anche vittime.
Questo è un villaggio africano in cui di notte... è stato sorpreso da una forte emissione di gas da un vulcano vicino. Essendo in fondo a una valle, questo gas ha riempito la via micarbonica sostituendo l'ossigeno in tutta la valle. E praticamente durante la notte sono morti animali e persone.
Sono sopravviste solamente le piante. E poi abbiamo i larra. I larra sono quando in cima a un vulcano abbiamo un lago o un ghiacciaio. Durante l'eruzione tutta quest'acqua si mescola con il cenere generando queste volate molto pericolose.
Invece, il lago è molto più caldo e più caldo. Queste colate hanno la viscosità dell'acqua, quindi vanno molto lontani, ma la densità del cemento e quindi quando impattano contro una parete o contro degli edifici fanno molti più danni dell'acqua stessa. La cosa poi terribile di queste colate è che una volta che si fermano si cementificano, quindi chiunque viene seppellito o ci finisce dentro rimane proprio bloccato come fosse un cemento. Molto spesso molte persone muoiono seppellite. È successo proprio in Italia nel 98. una colata a Sarno ha ucciso più di 180 persone.
Questo è nelle Filippine, vedete che queste colate travolgono tutte le case e ovviamente una volta fermate diventano terreno solido, quindi in realtà poi seppelliscono tutto e generano un nuovo livello stradale. Andiamo avanti, ecco un video, questo è in Giappone. Potete vedere come funziona praticamente. L'acqua raccoglie tutti i detriti e va avanti per distruggere tutto questo, sono molto istruttive.
In Giappone, conoscendo questi pericoli, costruiscono questi canali artificiali che hanno lo scopo di raccogliere i lar. Quindi un'edilizia responsabile dovrebbe creare delle strutture che tendono a sfogare questi fenomeni. Quindi se sanno che lì c'è un vulcano che può generare questo fenomeno, si costruiscono questi canali che hanno lo scopo di reggimentare il lar invece che farlo andare per le strade. Però ovviamente con gli eventi più grandi non si può fare nulla.
Qui un altro caso, ecco questo è un evento troppo grande, qui non c'è briglia artificiale che tenga, un'intera valle alionale viene devastata da questo laro. I terremoti vulcanici, come detto prima, il magma sotto il terreno può generare queste fratture, quindi questi vulcani, però anche il crollo di una montagna, questo è il Monte St. Helens, è la prima fotosequenza mai fatta nella storia di una frana vulcanica, praticamente è... è una montagna che frana, è enorme, e ovviamente questo genera un terremoto. Poi se la frana finisce in mare o in un lago, ecco che abbiamo anche lo tsunami, quindi ovviamente anche questo è un grande pericolo. Se abbiamo un grosso vulcano attivo sulla costa o in mare o vicino a un lago, ecco che oltre al pericolo eruzione, deve anche considerare un potenziale pericolo tsunami.
Andiamo avanti. Parliamo della morfologia. I crateri.
Allora, i crateri sono delle confrontazioni in cima ai vulcani e hanno una dimensione che va dai 200 ai 300 metri. Sono dei fenomeni che si formano per esplosione, cioè durante l'eruzione... si forma il cratere.
Molto spesso questo viene considerato con la caldera. La caldera invece non è un cratere ma una struttura di collasso, ovvero dopo un'eruzione la cratere si svuota e non riuscendo a mantenere il peso sovrastante tutto quello che c'è sopra collassa formando una grande cavità. Questo è il lago di Bracciano.
Come vedete abbiamo che questa era una gigantesca cratere grande quanto Roma, il lago è fatto grande quanto Roma. e praticamente quando, dopo un'eruzione molto potente, la camera si è svuotata, tutta questa zona qua è collassata, frenando questa grande depressione. Quindi il cratere è un fenomeno eruttivo, si forma durante un'esplosione, mentre la caldera è un fenomeno di collasso.
Questo è Santorini, l'ho già visto prima, in cui questa camera matica, che è saltata per aria sventrando l'isola, ha creato questa enorme cavità, che quindi non è un cratere. non riusciva più a mantenere il peso delle rocce sovrastanti ed è corrollato generando questa depressione enorme. La differenza che c'è tra cratere e caldere è la dimensione. I crateri sono molto più piccoli, siamo ad esempio a tre crateri insieme. I crateri sono molto più piccoli delle caldere.
I crateri possono essere anche a 70 km di larghezza, cioè tutto lo Yellowstone sono una caldera di 70 km. Queste sono 20 km, mi pare. Andiamo avanti.
E poi abbiamo la morfologia delle montagne. Il magma è molto molto fluido, questo durante l'eduzione tenderà a svilupparsi in modo orizzontale formando queste montagne chiamate a scudo, il caso delle Hawaii. Ovvero il magma fluido si espande e quindi crea queste montagne con una base molto larga. Il Kilauea è la montagna più grande della Terra perché nonostante sia molto larga, ha una base molto larga e è alta 10 km.
Solamente che... 5 km stanno sott'acqua e 5 km stanno sopra l'acqua, quindi in realtà poi ufficialmente quella più alta è l'Everest, che è a 8000 m sul livello del mare. Però se io dovessi confrontare il Kilauea con l'Everest, il Kilauea lo supera di meno di 2 km, solo che 5 km stanno sott'acqua. Ancora, qui vediamo invece un'eruzione tipica effusiva in cui vedete che il magma è molto fluido, spesso esce fra queste fratture lineari e si diffonde in modo lineare.
Se invece il magma è più viscoso, ecco che non scorre per molto, rimane vicino al centro elettrico e genera questi edifici vulcanici molto alti con pareti abbastanza ripide. È il caso del Fujiyama. Eccolo qua.
Questo vulcano, il Monte Fujiyama, è un vulcano strato e si vede perfettamente la pendenza che è simmetrica da entrambi i lati, infatti è un vulcano molto bello, ritratto in tutti i quadri giapponesi, proprio per questa sua perfezione nella simmetria tra i due lati. Ed è dovuto al fatto che, essendo un vulcano tipo esplosivo e quindi con macrime molto riscosi, loro non scorrono molto a lungo e tendono a raffreddarsi e rimanere vicino alla bocca di omissiva, creando questa montagna stretta e alta. Cominciamo adesso a vedere i vulcani italiani.
Dopo l'Islanda, infatti, l'Italia è il paese più vulcanico d'Europa e, come vediamo qui, abbiamo tutti i sistemi vulcanici che sono allineati non a caso lungo una direttrice che vanno dalle zone geotermiche della Marina Toscana, qui, passando per la periferia romana con i Col di Albani, il complesso vulcanico del Napoletano, quindi Ischia, Campi Fregali e Vesuvio, le isole eolie che si trovano tra la Sicilia e la Calabria, l'Etna, che con i suoi 4000 metri è il vulcano più alto d'Europa, e poi infine abbiamo le isole di Pantelleria e Fininandea. Come detto prima, questi vulcani sono allineati lungo questa direttrice, proprio perché qui abbiamo una zona di distensione tettonica, apparentemente una dorsale a sul nascere, perché il terreno infatti si sta aprendo. Vediamo che questa salita di magmi facilitata da questa dorsale intratirrenica, a volte interagisce con la crosta creando attività esclusiva, a volte un po'meno creando attività effusiva, e per questo l'attività vulcanica che... abbiamo questa zona in italia va dall'esplosivo allo stromboliano perché proprio essendo qui la crosta abbastanza sottile e questa zona di crosta oceanica molto grande e con una dorsale oceanica qui in apertura l'interazione con il magma caddo del mantello e la crosta non è sempre garantita andiamo avanti volevo soffermarmi sul complesso dei cogli albani infatti i cogli albani sono molto importanti perché ci rimangono a studiare da tutto il mondo.
Abbiamo vicino Roma un sistema vulcanico molto complesso. Qui vediamo la base di un antico vulcano che praticamente era una montagna alta 3-4.000 metri come l'attuale Etna, che stava qui, che poi è saltata per aria durante un'antica eruzione molti anni fa. Questa eruzione ha svuotato... la camera magmatica e praticamente tutto il sistema è collassato creando una caldera vediamo ancora oggi i resti dell'antica montagna successivamente all'interno ci sono state altre attività vulcaniche e alcuni crateri si sono sono diventati dei laghi come il lago di Nemi e il lago di Albano ma come vedete qui ci sono altri crateri che non sono diventati laghi.
E'importante vedere questa zona qua, questi sono i piedi dell'antica montagna che oggi non c'è più, che si possono vedere benissimo da Velletri. Dopo lo vediamo. Intanto vediamo un po'come compare questa montagna da Roma. Questo è il Tracianpino, qui vediamo Tracianpino, come possiamo vedere, la parte di Cogliardani. Se invece lo vediamo dallo spazio, qui vediamo meglio la struttura.
Questa è la Caldera, quindi la base dell'antico vulcano che oggi non c'è più. La camera magmatica sta qua sotto, quando si è svuotata ha fatto collassare tutta questa zona. e poi successivamente si sono create altre attività vulcaniche interne, perché il vulcano, ricordo, ancora oggi è attivo, e alcune di queste, non tutte, sono diventate laghi come Nemi e Talbano. Una volta stavo tornando dall'Albania in aereo e mi è capitato di vedere questa bella visuale, si vede benissimo qua il lago di Nemi e il lago di Talbano, questa è la parte più alta dei colli e qui abbiamo la parte interna della caldera. Mentre scendevo verso Fiumicino ho sorvolato e qui si vede benissimo.
la profondità del caldera e ho sovvolato tutta la zona circostante. A un certo punto si vede benissimo la base dell'antico vulcano, eccolo qua. Questo è il piede dell'antica montagna che oggi non c'è più.
Possiamo vedere che il livello interno della caldera è più sollevato rispetto alla base della campagna. Qua sotto c'è l'Eletri. Praticamente questi sono i pratoni dove di solito si va a fare piccina a Pasqua, però è la zona più sollevata rispetto al piede.
piano campagna sottostante, questi sono i piedi dell'antica montagna. Qui si vede ancora meglio il piano campagna dove c'è Belletri e qua invece l'alto piano interno alla caldera dove ci sono i cratoni e questi i piedi dell'antica montagna. Anche qui si vede bene la curvatura della caldera, eccola qua, e qui si vede benissimo la differenza di quota che c'è tra l'interno della caldera e la zona campagna sottostante. Torno un attimo alla mappa principale, questo è il bordo della caldera e questi sono i crateri interni.
Volevo far vedere questa cosa. Qui c'è Velletri. Da Velletri è possibile vedere, dalla città, praticamente i piedi dell'antica montagna. Dico questo perché ho un amico che abita proprio lì e mi ha spedito queste foto.
Si vedono benissimo dal balcone di casa sua i piedi dell'antica montagna. Ecco qua. Qua dietro c'è l'altopiano dei Protoni e questo è Velletri. Sia d'estate che d'inverno con questo effetto.
Infatti il fatto che ci sia un altopiano qua sopra crea una zona microclimatica. Altopiano qua sopra ha sicuramente un clima molto diverso rispetto a tutta la zona circostante. Andiamo adesso a vedere la zona del Napoletano. Qui possiamo vedere il Vesuvio e i Campi Fregrei. Questa è Ischia, questi sono i Campi Fregrei e questo qui è il Vesuvio.
Vediamo un po'quali sono gli elementi più importanti. Intanto i Campi Fregrei. Nessuno lo sa perché manca la montagna, però questo è il vulcano più pericoloso del mondo.
Non perché si scoppia fa il botto più grosso. Nel mondo ci sono tanti vulcani. molto più grandi di questi come ielos ad esempio ma perché è l'unico vulcano di realtà è pian pianeggiante non c'è una montagna dove praticamente sopra c'è una città che pozzuoli moravimo meglio poi abbiamo ancora la zona del vesuvio eccola qua che in realtà è un vulcano totalmente nuovo perché la montagna è stata sventrata con l'episodio del 79 dopo cristo con la che distrutto pompei e oggi è un c'è una montagna nuova che è cresciuta nei anni successivi e poi ci sono queste sorrento che assolutamente non è vulcanica, e questa qui invece è Ischia, che invece è anche questa misura vulcanica. Tutto il Golfo di Napoli è una zona molto vulcanica. Vi faccio vedere la struttura geologica di Pozzuoli, eccola qua, questa zona qua sarebbe questa qua, qui si vedono benissimo i bordi della caldera e tutte le zone vulcaniche interne.
Come vedete qua è pianeggiante, cioè manca la montagna, quindi quando Napoli si espansa tutta l'urbanizzazione ha coperto questa zona e oggi tutta la zona di Pozzuoli... persiste su un vulcano attivo e questo infatti rende questa zona molto pericolosa proprio perché le persone e i beni esposti al rischio sono tantissimi. Qui abbiamo uno zoom sul Vesuvio, come vedete questa è l'antica montagna, il Monte Somma, questa era in realtà la vera montagna che c'era prima durante l'edizione Pompei che è stata distrutta proprio durante l'edizione Pompei e questo qui la nuova montagna del Vesuvio è cresciuta.
nei 2000 anni successivi, quindi in realtà l'antica montagna era questa. e poi questo è tutta roba nuova. L'ultima eruzione risale al 44, infatti questo cratere si è formato 60-70 anni fa.
Qui vediamo l'antica colata di lava del 44 che ha distrutto la vegetazione ed ancora non ci cresce nulla qua sopra. Vado avanti. Vediamo invece Stromboli e Vulcano. Le isole eolie sono una zona di esoduzione, quindi ci dobbiamo aspettare un magma più o meno esplosivo. Questo è Vulcano vista da Littari e questo invece è Stromboli.
questa ancora è sempre Stromboli ma è la Calla del Fuoco praticamente qua Stromboli è alta 800 metri ma sott'acqua prosegue fino al fondo più o meno altri 2000 metri praticamente ha un lato totalmente disabitato che è questo qua dove praticamente il vulcano eruttando ogni 20 minuti genera a volte queste quadri di lava, a volte fontane di lava quindi c'è una zona qui dove i turisti vanno a fare le fotografie dove c'è questa continua caduta di ceneri di lava infatti si chiama Sciarra del Fuoco che in siciliano dire cala del fuoco le stromboli abitata solamente da due parti questa è la città di stromboli e dietro c'è stata di nostra l'altra cittadina prima dell'eruzione del 2002 che fece quello tsunami che per fortuna il 30 dicembre non ho acceso nessuno c'era una strada che permetteva di raggiungere le due città via terra adesso con la strada è franata insieme alla frana che causa dello tsunami e l'unico modo per raggiungere ginostra da stromboli e via barca infatti i due lati dell'isola non possono essere raggiunti via terra perché c'era montagna in mezzo. E questa è l'Etna, guardate quante grande è, è il vulcano più alto d'Europa, sono più di 4000 metri, infatti qui proprio si scaglia sullo sfondo di Catania e potete vedere quanto è alto ed è uno strato vulcano, cioè è molto antico, ha avuto numerosi fenomeni di frana, infatti qui c'è la Valle del Bobe che è una zona disabitata dove tutte le eruzioni vanno lì a sfogare con le varie gradi di lago. lava e ci sono numerose tracce di frane preistoriche che hanno causato sicuramente terremoti e tsunami, ma all'epoca non c'era nessuno a subire danni e come vedete è enorme, ha avuto fenomeni di attività esplosiva alternati a fenomeni di attività effusiva, proprio perché come detto prima qui ci troviamo in una zona dove l'interazione con la crosta non è sempre garantita visto che praticamente siamo sul limite. tra una costa continentale e una costa oceanica.
Andando a vedere, ecco, questo è il caso di un'illusione, qui vedete praticamente quanto si scaglia, già la montagna è alta 4 km, più c'è una colonna che spara ancora per altri km, quando poi raggiunge i venti d'alta quota, di colpo la colonna di cenere devia verso ovest praticamente, perché in questa latitudine i venti vanno da ovest verso est, e vedete che la pioggia di cenere prosegue poi direttamente sottostante, e poi ancora alternata a questo. questo tipo di eruzioni abbiamo le eruzioni stromboliane con queste fontane di lava e sullo sfondo le luci di Catania. Chi abita a Catania conosce benissimo gli spettacoli che continuamente questo vulcano dà alla città.
Andiamo a vedere le isole a sud. Sono isole abbastanza disabitate, quindi come vedete la densità abitativa non è altissima, l'altità vulcanica risale a secoli fa, come vedete qui la vegetazione ha praticamente ricolonizzato tutto quanto il Catele, quindi è tantissimo tempo che non erudita. questo vulcano e quindi diciamo che fa come poca notizia però sappiate che sono sempre vulcani attivi che si trovano nel nostro territorio volevo un attimo tornare sul napoli perché queste pozzuoli una vista dall'alto vi ho detto che questo è il vulcano più pericoloso del mondo non perché si scoppia fa il botto più grande ma che se voi guardate c'è praticamente sopra una città qui per esempio non hanno costruito nulla perché questo è un cratere pericoloso in quanto all'immissione di gas tendono a riempirlo di gas tossici, quindi molto spesso qui trovano animali morti che ci finiscono dentro e poi non escono più vivi.
Qua è un mercatario un po'più areato, piuttosto che farci caso ci hanno fatto un centro sportivo che praticamente in caso di dramma ci tira meno gente e fa meno danni. Però come vedete l'urbanizzazione in questi anni è cresciuto veramente tanto che è stata costituita una vera e propria città sopra un vulcano praticamente attivo. Ed è un mercatario.
caso unico al mondo, cioè nessun vulcano attivo ha sopra un'area densamente popolata come questa, e siamo a Napoli infatti. Ecco qua sempre la struttura vista prima, con il bordo della caldera, i suoi crateri, le varie strutture dettoniche, ovviamente tutta la struttura di Pozzuoli è sviluppata in questa zona qua. Napoli si trova qui praticamente, c'è la metropolitana che con la circonvenusiana ti porta qui a Pozzuoli. Ok, con questo io ho finito la lezione sui vulcani.
e la prossima lezione sarà sulla tettonica a placche. Vedremo che cos'è la tettonica a placche, chi l'ha stipulata, come è stata provata, che cosa comporta, come è servuta la Terra nel mondo e come si evolverà in futuro. Se vi è piaciuta questa lezione potete ritrovarla nel mio canale YouTube insieme a tutte le altre lezioni oppure anche sulla mia pagina Facebook.
Grazie.