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Global Water Crisis and Its Impact

sei pronto alla più grave e drammatica delle crisi che ci sta attendendo alla porta è già allarme siccità non piove da 50 giorni e poca neve in quota ai fiumi sempre più asciutti ma è solo cento giorni che non piove in maniera seria sulla pianura padana ed è serio il problema della siccità sul po e allarme siccità il livello dell'acqua del fiume più lungo d'italia non era così basso da almeno 50 anni sul letto del fiume si vedono anti spazi sabbiosi e nei punti in cui c'è acqua non raggiunge gli 80 centimetri promette di entrare tra i più caldi degli ultimi 40 anni questo mese di giugno che proprio in questa settimana tocca valori altissimi per quanto riguarda le temperature un'ondata di calore che infuoca tutto il centro sud [Musica] fino a pochi anni fa la crisi idrica interessava solamente le zone più aride del pianeta noi europei ci sentivamo al sicuro dalle notizie che provenivano dal corno d'africa dai milioni di rifugiati climatici costretti ad abbandonare le proprie case in cerca di acqua e cibo ora quella stessa crisi sta bussando alle nostre porte nonostante l'acqua ricopra i tre quarti della superficie del nostro pianeta l'acqua dolce rappresenta solamente il 2,5 per cento del totale e di questa quota per varie ragioni solamente lo 0 5 è effettivamente utilizzabile per le attività umane di consumo di acqua da parte della popolazione mondiale è in continua crescita nel corso del novecento mentre la popolazione è triplicata il prelievo di acqua e sestuplicato con l'umanità che si dirige inesorabilmente verso i 10 miliardi di individui e con una crisi climatica in atto palese sotto gli occhi di tutti gli ingredienti per un disastro epocale ci sono tutti su scala mondiale il 70 per cento dell'acqua utilizzabile viene impiegata nell'agricoltura il 20 per cento nell'industria e 10 per cento per usi domestici in linea generale nei paesi meno sviluppati il settore che assorbe la maggior parte dell'acqua e l'agricoltura mentre nelle regioni più sviluppate el'industria generalmente l'acqua destinata all'agricoltura all'industria viene prelevata da fiumi e laghi mentre quella destinata ad usi domestici viene prelevata dalle falde acquifere come suggerisce il nome quando parliamo di crisi idrica ci riferiamo ad una scarsità acuta o cronica di acqua dolce che utilizziamo per le diverse attività come la produzione di cibo o per l'uso domestico la scarsità cronica di acqua che si registra e molte regioni può essere di due tipi una fisica e una economica la scarsità fisica di acqua è dovuta ad un prelievo eccessivo superiore al 75 per cento delle risorse disponibili e colpisce soprattutto le regioni aride la scarsità economica di acqua invece colpisce le regioni in cui la maggioranza della popolazione è povera e non può sostenere i costi legati alla distribuzione dell'acqua non dimentichiamoci infatti che nel mondo oltre due miliardi di persone vivono in abitazioni non collegate alla rete idrica molto spesso le due condizioni di scarsità di acqua si sovrappongono e chiaro che senza acqua l'umanità dovrà affrontare la più grave delle crisi che farà impallidire tutte le altre ma cosa stiamo rischiando c'è veramente una carenza d'acqua a livello internazionale il problema idrico ovviamente non interessa tutte le nazioni allo stesso modo le regioni nordiche ricchi e benestanti come ad esempio la scandinavia o il regno unito non soffrono di crisi idrica come i paesi che si affacciano sul mar mediterraneo tuttavia nei prossimi anni a causa il riscaldamento globale le precipitazioni diminuiranno ulteriormente e quindi si ridurranno le risorse idriche disponibili allo stesso momento al netto della diminuzione della piovosità aumenterà la domanda a causa della crescita della popolazione le stime degli esperti sono piuttosto preoccupanti nel 2030 quasi metà della popolazione mondiale vivrà in aree soggette a forte stress idrico noi italiani saremo tra questi come abbiamo evidenziato nel precedente video sulla crisi ambientale in ucraina causata dalla guerra in corso la scarsità delle risorse idriche non è solamente e quantitativa ma anche qualitativa l'inquinamento idrico è un grave problema che colpisce molte aree dagli sversamenti industriali alle contaminazioni naturali la disponibilità di acqua si riduce a causa dell'inquinamento causato dalle attività umane quando si parla di crisi idrica dobbiamo inoltre pensare che l'acqua non è solamente quella che esce dal rubinetto e che utilizziamo per lavarci per cucinare o bere ma anche quella impiegata per la produzione di tutti gli oggetti alla base della vita moderna dagli indumenti che indossiamo ai cibi che mangiamo ogni prodotto ha una sua impronta idrica che va ad impattare sul consumo di acqua i consumi lo stile di vita delle persone quindi incidono fortemente sui consumi un esempio su tutti è la dieta alimentare che adottiamo una dieta ricca di carne specialmente quella bovina tipica dei paesi sviluppati come l'italia comporta un consumo giornaliero pro capite di acqua pari a 5.000 litri mentre una dieta prevalentemente vegetariana comporta un consumo giornaliero pari a solamente 2 mila litri il nostro stile di vita incide ulteriormente anche sulla capacità dei paesi poveri di fornire acqua potabile ai suoi abitanti l'europa non è un continente arido ma le fonti di approvvigionamento idrico rappresentano una minaccia per circa la metà della popolazione europea il grafico riportato qui di seguito illustra la situazione in diversi paesi europei l'indice di sfruttamento idrico indica il rapporto tra la quantità di l'acqua estratta ogni anno il totale delle risorse di acqua dolce disponibili a lungo termine e riflette la pressione sulle riserve idriche la carenza idrica un fenomeno preoccupante che si presenta con sempre maggiore frequenza e che riguarda almeno all 11 per cento della popolazione europea e il 17 per cento del territorio dell'unione un indice di sfruttamento superiore al 20 per cento implica una condizione di stress mentre valori oltre il 40 per cento riflettono uno stress idrico grave ed un uso chiaramente insostenibile delle risorse il consumo idrico annuale delle riserve a lungo termine di cipro bulgaria belgio spagna italia e malta è attualmente del 20 per cento più a cipro dove si sono verificati episodi di grave siccità il consumo delle risorse rinnovabili ha superato di gran lunga il 40 per cento dal 1980 in poi il numero dei casi di siccità in europa è in netto aumento tra il 1976 e il 2006 infatti il numero delle aree colpite da siccità e salito di circa il 20 per cento mentre la domanda di acqua in continua crescita in tutta europa esercitando una pressione ulteriore sulle risorse come se tutto questo non fosse già sufficiente si stima che lo spreco di acqua in europa sia compreso tra il 20 e il 40 per cento causato da perdite nelle reti idriche dalla mancanza di impianti per il risparmio dell'acqua da irrigazione eccessiva ed inutile ed agli sprechi dei cittadini pochi forse sanno che la scarsità d'acqua e il crescente fabbisogno idrico sono la causa diretta di oltre 200 conflitti a livello mondiale questo avviene specialmente quando un bacino corso d'acqua importante viene condiviso da più nazioni pensiamo ad esempio almeno il secondo fiume più lungo al mondo dopo il rio delle amazzoni il nilo attraversa ben otto paesi africani assetati di risorse idriche tra questi tre nazioni sono protagoniste di una guerra che si preannuncia lunga e dolorosa da dieci anni infatti l'etiopia ha avviato la costruzione di una delle più grandi idroelettriche d'africa che ha creato un bacino grande 79 chilometri quadrati sul nilo azzurro uno dei due rami del fiume questo ovviamente ha creato problemi con due paesi a valle il sudan è lecito che considerano il nino una questione di sicurezza nazionale vitale per l'irrigazione e il consumo di milioni di persone l'egitto teme una riduzione del 25 per cento del flusso del meno durante il periodo di riempimento del bacino in etiopia durante la stagione delle piogge il capo di stato egiziano il maresciallo abdel fatah al sisi minaccia apertamente l'etiopia di un'azione militare se non sarà trovato un accordo la guerra del nino è solo una delle tante questioni aperte sul tavolo dei rapporti internazionali tra i paesi alla crisi climatica e all'aumento dei consumi si va infatti ad aggiungere il fatto che i governi negli ultimi due decenni hanno affidato le risorse idriche ad aziende private si è così creato un mercato privato dell'area dominato da una decina di multinazionali accanto al mercato della fornitura ai vari municipi si ha anche sviluppato un fiorente mercato dell'acqua in bottiglia anch'esso dominato da pochissime multinazionali a ciò si oppongono varie associazioni che considerano l'acqua un bene comune così come l'aria l'acqua è un bene comune appartenente a tutti gli abitanti della terra e nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di appropriarsene a titolo di proprietà privata ognuno deve avere il diritto di accesso all'acqua indispensabile alla vita e alle attività economiche la sfida che ci attende è enorme e tutti noi nel nostro piccolo dovremmo fare la nostra parte per ridurre il consumo di acqua ci sono tante azioni quotidiane che possiamo e dobbiamo fare se vuoi sapere quali iscriviti al canale e attiva la campanellina per ricevere la notifica perché sarà il tema del prossimo video da alessandro per oggi è tutto ciao [Musica]