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Riforma Protestante e il Ruolo di Lutero

Ci siamo trovati tante volte a parlare dei cosiddetti mali della Chiesa, cioè dei problemi che la Chiesa Cattolica si trovava ad affrontare soprattutto in ambito morale. Mali della Chiesa che nel corso dei secoli avevano alimentato proteste, ma soprattutto eresie, movimenti ereticali che avevano avuto grande fortuna soprattutto perché si scagliavano proprio contro il malcostume della Chiesa. Tutti questi problemi, questi mali, emersero in maniera ormai lampante e irrefrenabile all'inizio del Cinquecento e vennero aspramente criticati da un riformatore tedesco che avrebbe dato origine a un movimento gigantesco che avrebbe frantumato l'unità della Chiesa Cattolica in Occidente. Questo riformatore si chiama Martin Lutero e oggi ne parleremo, vedremo in cosa attacca la Chiesa, quali sono le sue idee teologiche e inizieremo a parlare quindi della riforma protestante. Andiamo a cominciare. un po'di caffè Batman che ormai impallo continuamente con la mia testa Topolino dall'altra parte Io mi chiamo Emanuele Ferretti, sono un insegnante di storia e filosofia delle superiori che da qualche mese ormai usa questo canale appunto per presentare le spiegazioni del programma di storia e in parallelo del programma di filosofia, se guardate in descrizione trovate, dopo le prime note, le prime cose, trovate anche le due grandi playlist con tutti i video di storia e con tutti i video di filosofia in ordine cronologico. Ormai ho quasi tapato... tutti i buchi e più o meno avete il programma di storia che ci va dalla terza superiore alla quinta superiore e di filosofia idem in parallelo. Manca ancora qualcosina ma un po'alla volta lo completeremo. Oggi parliamo di storia, storia moderna, all'inizio della storia moderna perché parliamo, iniziamo a parlare meglio perché ci vorrà un po', faremo una serie di video, una playlist, ma iniziamo a parlare della riforma protestante. Un grande evento storico che contrassegnò il Cinquecento europeo e che certo iniziò con Martin Lutero, di cui ho già accennato, di cui oggi parleremo, e poi proseguì con Giovanni Calvino, con Zwingli, con la Chiesa Anglicana, con tante diverse facce, con tante diramazioni in Europa, a seconda poi magari anche della zona geografica. Fu una riforma, un cambiamento epocale che frantumò davvero l'Occidente perché divise l'Europa in due. dal punto di vista religioso e poi anche di conseguenza politico, tant'è vero che generò guerre, conflitti di vario tipo, ne parleremo per un bel pezzo, almeno fino alla metà del Seicento, fino sostanzialmente alla guerra dei Trent'anni completata. Però oggi iniziamo e vediamo prima di tutto qual è la situazione in Europa all'inizio del Cinquecento dal punto di vista principalmente religioso, perché è di questo di cui oggi parleremo. L'Europa occidentale è... tutta sostanzialmente cattolica. Noi abbiamo visto che già all'inizio dell'undicesimo secolo, la metà meglio dell'undicesimo secolo, il mondo cristiano europeo si era spaccato in due perché c'era stato lo scisma d'Oriente, cioè nella zona dell'impero bizantino si era venuto formando un culto diverso da quello cattolico, il culto greco-ortorosso, che certo è sempre cristiano, ma non riconosce più l'autorità del Papa, differisce nel credo e in alcuni elementi. Ma quello riguardava l'Europa dell'Est sostanzialmente, la Russia, la Grecia, i Paesi Slavi, in quella situazione là a Est. A Ovest invece c'era rimasta una certa unità, certo con molte difficoltà, abbiamo parlato anche dello scismo all'Occidente da poco, in descrizione trovate il link, abbiamo visto come la Chiesa Cattolica Occidentale ne avesse visti di tutti i colori, avesse attraversato problemi spirituali, politici di tutti i tipi, abbiamo parlato di tante eresie, le eresie del 200, le eresie del 300, se vi ricordate che so i Valdesi, oppure più avanti abbiamo parlato da poco di Janus, di Wycliffe, abbiamo parlato di tanti eretici, movimenti ereticari. E questi movimenti ereticali quasi sempre nascevano e si sviluppavano a causa dei problemi della Chiesa. Cioè non erano cose che nascevano dal nulla, nascevano dal fatto che la Chiesa Cattolica aveva dei problemi evidentissimi che tutti i fedeli notavano continuamente. Problemi non tanto di carattere teologico, la teologia interessava pochi, certo non interessava il popolo, ma problemi di carattere morale sostanzialmente. Cioè la Chiesa aveva dei difetti. grossi, visibili, soprattutto derivanti dal comportamento degli uomini di chiesa, dal comportamento dei parroci, dei preti, dei vescovi, come ancora di più e a volte anche dal comportamento dei papi. Abbiamo visto proprio di recente come i papi si mischiassero nella politica ormai in maniera frequentissima, come i papi a volte si facessero la guerra, tra di loro abbiamo avuto anche durante lo scisma dell'Occidente due o tre papi in contemporanea in Europa che si maledivano a vicenda e come a volte i papi fosse evidente che non erano interessati alla salvezza spirituale delle anime, alla guida delle anime. ma a questioni politiche economiche. Spesso la carica di papa veniva assegnata a famiglie importanti per questioni politiche. Ora tutto questo non faceva altro che minare la fiducia dei fedeli nell'istituzione della Chiesa. Magari i fedeli si sentivano cristiani ma criticavano in maniera a volte anche piuttosto vehemente il comportamento della Chiesa Cattolica. Problemi di vario tipo, ne abbiamo anche già parlato nei video precedenti, ma ve li riassumo. quali sono i principali. Intanto io citerei il concubinato. Concubinato cosa vuol dire? A volte lo trovate anche con il nome di nicolaismo nei libri, è la stessa cosa. Il concubinato vuol dire che i sacerdoti di tutti i livelli, dai preti più bassi ai papi, a volte non rispettavano l'obbligo di celibato. Come sapete ancora oggi nella Chiesa Cattolica i sacerdoti non si possono sposare, non possono... avere moglie e quindi non possono di conseguenza neppure avere figli e così via. Questo era un obbligo che c'era già nei tempi dell'età moderna, ma anche prima. però veniva spesso violato, tanto è vero che vi cito solo un caso, ma ce ne sarebbero molti altri da poter citare, ricorderete ad esempio Roderigo Borgia, Papa di cui abbiamo parlato da poco, perché è un Papa rinascimentale importante dal punto di vista politico, che aveva però dei figli, Lucrezia Borgia, Cesare Borgia, insomma figli di un Papa che aveva che tutti sapevano essere figli del Papa, che però il Papa teoricamente non avrebbe potuto avere, ma a volte anche nelle parrocchie, nei parrucci avevano delle concubine, per questo si parla di concubinato, cioè delle amanti non sposate perché sposarsi non si poteva, ma che tutti sapevano essere donne dei preti. E quindi... Chiaramente se la Chiesa si dà una regola e poi non la rispetta in maniera così plateale, questo mina la fiducia. Quindi primo concubinato. Sicuramente la simonia era un altro grave difetto della Chiesa. La simonia è sostanzialmente la vendita delle cariche religiose, che diventava preoccupante soprattutto nei livelli più alti della Chiesa Cattolica. Ad esempio si poteva comprare, in certi momenti è successo, la carica di Papa. corrompendo chi doveva votare eccetera. Comprare la carica di Papa è chiaro che è un assurdo, perché se il Papa si trova sul seggio di San Pietro perché nella teologia cristiana cattolica Dio ha, lo Spirito Santo meglio, ha indirizzato la scelta dei cardinali e ha portato quel cardinale, quell'uomo di chiesa a diventare Papa, Se invece lo Spirito Santo sono i soldi, indirizzare la scelta è chiaro che non si fa una gran figura. Questo riguardava i papi, a volte, in certi casi, riguardava spesso i vescovi, riguardava spesso gli abati, perché ricorderete che anche la carica di vescovo e la carica di abati in certe abbazie soprattutto, o in certe diocesi, era molto importante, perché garantiva certe entrate, le decime di certe diocesi erano molto rilevanti, il peso politico di certe diocesi era molto rilevante, quindi... diventare vescovo in quella zona faceva gola e si arrivava alla corruzione pur di diventare vescovo o abate in quelle zone e anche qui la corruzione è chiaro che non ha nulla a che fare con la vera fede. Questo aveva poi degli effetti a cascata, ad esempio era abbastanza raro che i vescovi risiedessero nella loro diocesi, il vescovo è il capo spirituale di una diocesi, la diocesi è tipo una provincia della chiesa cattolica e di solito oggi, anzi Oggi i vescovi cattolici risiedono nella loro diocesi, devono guidare i preti, le anime di quella diocesi devono stare lì. All'epoca si sarebbe dovuti risiedere nelle diocesi, ma era piuttosto raro che i vescovi davvero stessero nella loro diocesi. Cosa accadeva? Che magari una famiglia potente e ricca, avesse un figlio che voleva fare la carriera ecclesiastica ma non per vocazione religiosa solo perché gli garantiva potere, questo figlio comprava la carica di vescovo da una certa parte che diventava un vescovo italiano che diventava vescovo di uno di Firenze, una famiglia di Firenze che diventava vescovo di Colonia in Germania, non si trasferiva neppure a Colonia a volte gli bastava ricevere le tasse e le decine si metà a Coloni ma lui rimaneva a casa sua a Firenze o in altre parti, capite? Perché tanto lui non ne fregava niente della diocesi, a lui interessava la diocesi come carica politica ed economica, non come impegno religioso da mantenere. Pertanto i vescovi non risiedevano. spesso nelle diocesi che erano loro assegnate, in più finivano vescovi, abati eccetera, a volte per accumulare benefici e cariche, cioè diventavi vescovo da una parte e poi cercavi di diventare vescovo anche da un'altra parte, tanto mica ci dovevi risiedere. E se diventavi vescovo di due o tre diocesi o abati di due o tre abbazie, avevi il doppio delle tasse, il doppio del prestigio, il doppio del potere, quindi accumulo di benefici e ricariche. Mancata residenza dei vescovi. la simonia a questa compravendita e poi in generale, soprattutto tra i preti di rango più basso, esisteva e proliferava una certa ignoranza, questo l'abbiamo visto anche quando abbiamo parlato degli eretici che vanno in giro a fare propaganda per la loro visione del Vangelo, per la loro visione del mondo etc., e a volte i preti cattolici non sono in grado di controbattere contro questi movimenti ereticali, perché non hanno nessuna visione del mondo. la preparazione per farlo, perché a volte i preti di basso clero, cioè i preti di livello più basso, i parroci di campagna, non erano particolarmente istruiti. In molti casi non conoscevano neppure il latino, nonostante la messa si dicesse in latino, nonostante il Vangelo e la Bibbia fossero in latino, questi preti, di periferia diremmo oggi, erano talmente poco istruiti da non conoscere il latino. E quindi non sapevano granché della teologia più elevata, non erano particolarmente abili a parlare, non sapevano neppure che formule recitavano di solito e quando dovevano controbattere agli altri non riuscivano più di tanto, erano poco abili anche nella retorica. Certo ricorderete anche che c'erano degli ordini che si erano specializzati nell'istruzione, proprio nel controbattere anche agli eretici, ad esempio i dominicani e non solo i dominicani, però questi erano casi un po'particolari. Nella generalità del basso clero in realtà esisteva una certa ignoranza. In tutto questo panorama già piuttosto fragile, già piuttosto difficoltoso, si inserisce il problema delle indulgenze, che viene spesso citato proprio quando si parla di Lutero. Allora, spieghiamo bene cosa sono queste indulgenze, che in realtà non sono l'unico fattore, non vorrei che pensaste solo alle indulgenze, hanno cambiato tutto. Le indulgenze per certi versi sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma i problemi erano molti come vi ho tentato di mostrare. Cos'erano le indulgenze? Allora, le indulgenze non sono un'invenzione del Cinquecento, esistevano già da molti secoli. Le indulgenze sono degli atti, dei documenti con cui la Chiesa Cattolica garantiva la remissione dalle pene canoniche. Cosa significa? Allora voi sapete, se avete avuto un'educazione cristiana cattolica come spesso avviene in Italia, che tra i tanti sacramenti c'è anche il sacramento della confessione. Quando andate a confessarvi cosa succede? Andate dal prete, dal sacerdote, il sacerdote vi chiede che peccati avete commesso, voi enunciate i vostri peccati, chiedete perdono e il sacerdote vi dispensa il perdono, dandovi però anche di solito una penitenza, che normalmente, a meno che voi non siate degli assassini mafiosi, è una penitenza minima, cioè del tipo tre Ave Marie, non so, una roba del genere. Ora, queste penitenze appunto sono piuttosto blande, finite di confessarvi, vi mettete a pregare e in 5 minuti avete fatto, pace bene, siete a posto. Ma un tempo non erano penitenze sempre così lievi, a volte soprattutto appunto per i peccati che inevitabilmente nella vita si commettono, ci potrebbero essere penitenze anche più gravose, più pesanti da fare. Ora, l'indulgenza era un modo per sostanzialmente evitare o accorciare, diciamola così, le peritenze da compiere. Cioè, ad esempio, sostanzialmente questa indulgenza era un perdono totale o... relativo a certi tipi di peccati abbastanza onnicomprensivo, che ti potevi garantire però facendo qualcosa di impegnativo. All'inizio, nella chiesa antica, l'indulgenza veniva combinata, veniva vata al fedele, ma solo nel caso in cui lui faceva qualcosa di veramente impegnativo. Esempio, anche nell'Europa medievale, un bel pellegrinaggio. Tu hai commesso un grave peccato, quello che nella mentalità medievale era ritenuto un grave peccato. perché a volte si ritenevano gravi i peccati che oggi sono considerati piuttosto risibili. Però, mettiamo che tu avessi commesso un grave peccato e tu ti sentissi profondamente in colpa e temessi di finire all'inferno per questo grave peccato. Certo, potevi confessarti, ma la confessione magari non istituiva questo peccato così grave. Allora ti si diceva, la Chiesa ti diceva, beh, vuoi fare un atto veramente di contrizione? Vuoi chiedere veramente perdono? Vuoi far vedere a Dio che sei veramente pentito? Beh. fai un pellegrinaggio. I pellegrinaggi erano cose molto impegnative all'epoca, perché si partiva magari dalla Francia, il pellegrinaggio si faceva verso l'Italia, verso qualche basilico, verso Roma, si andava a piedi, oppure a cavallo, ma comunque era un viaggio lungo, difficoltoso, che portava via settimane, in cui si rischiava anche perché i viaggi non erano sempre sicuri, in cui ci si poteva ammalare, insomma un pellegrinaggio era davvero una pendenza grande. grande però a volte la si faceva allora ricompensa di questo pellegrinaggio andavi a visitare le basiliche andavi a visitare i luoghi sacri facevi qualcosa del genere o andavi in terra santa addirittura in certi casi visto che abbiamo parlato delle crociate ricompensa per questo tu grande impegno per questa tua grande fatica vieni assolto dei tuoi peccati almeno da quelli che hai commesso fino ad adesso da quelli che tu temevi ti avrebbero segnato nell'aldilà capite quindi l'indulgenza nasce come una sorta di ricompensa per atti di un certo peso. Tant'è vero che anche nel 1300, vi ricorderete, abbiamo citato Bonifacio VIII, il famoso papa poi attaccato da Dante, il papa dello schiaffo di Anagni, in descrizione trovate il link in cui ne avevamo parlato, quello che nel braccio di ferro diciamo con Filippo il Bello in Francia, Bonifacio VIII nell'anno 1300 aveva indetto il Giubileo. Giubileo che ancora oggi si celebra, no? Giubileo che garantiva a quei fedeli che si fossero recati a Roma nell'anno 1300 e avessero visitato le basiliche papali. l'indulgenza plenaria, cioè avrebbero avuto questi fedeli che avessero fatto il pellegrinaggio fino a Roma, avessero fatto un certo giro di alcune basiliche, il perdono dei peccati. L'indulgenza plenaria vuol dire la piena indulgenza, quindi cancellazione di questa indulgenza. Quindi in realtà l'indulgenza nasce come un atto di un certo peso che tutto sommato non aveva niente di male nell'ottica della morale, perché fino adesso vi ho parlato dei mali della Chiesa, delle immoralità della Chiesa, ma fino a quello che vi ho detto adesso sull'indulgenza non c'è niente di morale, la Chiesa ti dà un perdono, a fatto che però tu faccia qualcosa di profondamente morale, di profondamente devoto, faccia dei sacrifici importanti eccetera. Cosa però accade man mano che passa il tempo, nel 400 e poi appunto nel 500, che la Chiesa inizia. a dispensare queste indulgenze non solo davanti ad atti di fede, di contrizione molto forti, davanti a pellegrinaggi o magari atti di generosità in cui un fedele dona molto denaro ai poveri, non solo davanti a cose del genere, che tutto sommato sarebbe stata una cosa moralmente ineccepibile, ma anche inizia la Chiesa a vendere, a volte direttamente, a volte in realtà indirettamente tramite una sorta di appalto, inizia a vendere queste indulgenze. Cioè inizia a dire ai fedeli vuoi la cancellazione dei tuoi peccati? vuoi la remissione delle tue colpe? in maniera anche colpe gravi? in maniera rapida? beh, fai un'offerta alla chiesa un'offerta anche cospicua alla chiesa dai soldi in fondo anche l'offerta Poteva essere in una certa ottica vista come un atto di generosità. Se io faccio un'offerta ai poveri, se io do una parte dei miei veri, una parte consistente dei miei veri ai poveri, anche quello è un sacrificio importante, è un sacrificio sano dal punto di vista cristiano. Qual è il problema? Che la Chiesa chiedeva i soldi, ma poi generalmente non li dava ai poveri, questi soldi non li girava ai poveri o in attività pensate per gli umili. la Chiesa generalmente questi soldi se li teneva, o almeno iniziava a tenerceli. E quando i fedeli si iniziano ad accorgere di questa attività, di questo cambiamento nell'atteggiamento della Chiesa, non è che la prendono proprio benissimo. Perché l'impressione è quella di una Chiesa che voglia arricchirsi e che prometta perdono a chi ha voglia di pagare. Cioè se prima il perdono veniva promesso a chi... Comunque si sacrificava e quindi, pensate, un pellegrinaggio di tre mesi, uno doveva essere davvero pentito per metterci a fare una cosa del genere. Comprare una cosa, se tu sei ricco, se hai pentito davvero, oppure se è solo un po'superstizioso e vuoi garantirti, diciamo così, un perdono. col potere dei tuoi soldi capite che la cosa cambia non solo la chiesa inizia a fare questa propaganda un po'ambigua sulle indulgenze a venderle appunto a volte indirettamente, a volte con appalti ma di fatto a venderle E poi c'è un secondo elemento importante. La Chiesa inizia non solo a dire vuoi cancellare i tuoi peccati ti vendono indulgenze ma anche a far capire che queste indulgenze possono essere comprate non solo per il fedele che le compra ma anche all'uso e consumo dei peccati. dei morti. Cosa voglio dire? Nella teologia del tempo, lo ricorderete anche in Dante, a proposito, Dante scrive un paio di secoli prima ma non era cambiato molto nella teologia, secondo la teologia del tempo le anime, quando il corpo moriva, certo salivano al cielo, le anime peccaminose, quelle che erano macchiate di cattivi peccati, di un cattivo comportamento, finivano all'inferno, le anime sante finivano... in paradiso, ma molto più spesso, prima di arrivare in paradiso, le anime, quelle destinate comunque alla salvezza, dovevano passare un certo tempo in purgatorio e questo tempo poteva essere anche piuttosto lungo secondo la teologia del tempo, a seconda dei piccoli peccati che si erano commessi, perché inevitabilmente anche le anime più buone non erano perfette, bisognava passare in purgatorio, purgarci, cioè liberarsi di queste piccole colpe prima di accedere. al paradiso, però questa opera di purificazione poteva essere anche piuttosto lunga, anche durare anni, decenni in purgatorio e chiaramente il tempo passato dalle anime in purgatorio non era così tanto piacevole, certo non era l'inferno, ma non era neppure il paradiso, in purgatorio le anime comunque sentivano una tensione, una mancanza perché sapevano di poter arrivare al paradiso, ma ancora non c'erano arrivate e quindi in qualche misura soffrivano. allora il venditore delle indulgenze il banditore delle indulgenze cosa riceva al possibile compratore vuoi comprarti un indulgenza per te se io ti vendo un'indulgenza guarda questa indulgenza speciale ti accorcia gli anni che passerai in purgatorio erano indulgenze che permettevano di ridurre il tempo che tu avresti poi dovuto vivere purgatorio non solo per te, ma anche per i tuoi cari, ti è morta la mamma? Succedeva, vi ho detto che il 500 è un'epoca in cui certo cresce la popolazione, l'abbiamo detto in un video recente che trovate in descrizione, ma si muore anche tantissimo, muoiono tanti bambini e la vita è comunque molto precaria, la vita media arrivava a 27 anni, quindi si moriva, la morte era compagna di vita. Ora, ti è morta la mamma, ti è morto il fratello, ti è morto il figlio, sappi che quest'anima probabilmente sta passando... degli anni in purgatorio, ci sarà ancora per molto tempo, vuoi accorciargli il tempo in purgatorio, vuoi permettergli di andare in paradiso prima? Indulgenza. Guarda, costa poco, te la vendo, con questa indulgenza riduci 10 anni, con quest'altra gli riduci 20 anni in purgatorio, con quest'altra ancora che costa di più 50 anni. È chiaro che questa diventa una sorta di compravendita, di asta, no? È come se dovessimo... ti offro di più ai due cari morti ti faccio lo sconto capite che è una cosa che sembra molto svilente anche per la fede dei credenti e però tu che sei un credente cosa fai ti offro l'assicurazione che l'anima di tuo fratello, di tuo figlio, di tua madre possa accedere rapidamente al paradiso e alla fine sei tentato, sei tentato perché dici ma è una brutta cosa, ma in fondo se davvero pagando posso garantirgli la felicità. perché non farlo? Ora questa vendita delle imbrugenze diventa soprattutto all'inizio del Cinquecento una pratica molto diffusa e però anche molto criticata. Si sviluppa infatti proprio tra il Quattrocento e il Cinquecento un movimento in varie zone d'Europa, soprattutto però nelle zone più lontane dall'Italia, quindi del nord d'Europa, un movimento di umanisti cristiani, così vengono i soci chiamati, perché sono da un lato umanisti, come ricordate dalle vostre studi di letteratura. l'umanismo l'umanesimo anzi scusate è un movimento che si sviluppa già nel trecento poi anche nel quattrocento in varie parti d'europa che consiste spesso nel recupero dei testi dei classici dei greci dei romani un nuovo modo di pensare modo di accostarsi anche alla filosofia e ai testi in generale. Però questi in particolare, oltre ad essere umanisti, sono anche cristiani, cioè vogliono rinnovare non solo l'atteggiamento che abbiamo di fronte alla saggezza e ai testi sapienziali antichi, ma anche l'atteggiamento che abbiamo di fronte alla fede, di fronte alla cristianità. Vogliono rinnovare la Chiesa, io direi. Sono uomini di chiesa, si sentono vicini alla chiesa cattolica, ma ammettono che questa chiesa cattolica sembra aver perso un po'la bussola, si è fatta prendere da questioni politiche, da questioni economiche, da questioni che sentono poco con l'anima, con la dottrina, con la moralità. E quindi questi riformatori o aspiranti riformatori vorrebbero che la chiesa si riformasse, cambiasse. Non vogliono, non vogliono rompere i ponti con la chiesa, non vogliono. varare delle eresie, pensano che la Chiesa Cattolica dal punto di vista dottrinale dica cose giuste, ma che spesso non metta in atto, non metta in pratica quei buoni principi di cui si fa portatrice. Questi umanisti sono ad esempio personaggi come Erasmo da Rotterdam, che avrete sentito nominare, che fu anche un grande filosofo, qui forse un giorno dedicheremo anche un video in filosofia, Tommaso Moro in Inghilterra, grande, anche lui un uomo uomo del suo tempo, autore di un libro che a volte in filosofia spiego, non ho ancora fatto il video ma prima o poi lo farò, che è Utopia, il primo libro utopico, interessantissimo e di cui parleremo, che si occupa anche di politica oltre che di religione. e poi tanti altri, Erasmo e Tommaso Moro sono i due probabilmente più famosi. Questi sono i capofila di un movimento che, ripeto, non vuole staccarsi dalla Chiesa Cattolica, vuole rimanere dentro la Chiesa Cattolica ma vuole rinnovare questa Chiesa, vuole farla ritornare alla purezza che aveva un tempo, proprio perché loro sono umanisti e quindi recuperano i testi antichi, si rendono conto anche che alle origini, nei primi secoli, la Chiesa Cattolica era molto più pura di quanto non fosse neanche. nel 400, nel 500. All'origine la Chiesa Cattolica era un buon esempio, un buon esempio di moralità, di santità. Bisognerebbe imparare dal passato, ritornare indietro, purificare la Chiesa ritornando all'interno di quell'idea. Erasmo, Tommaso, però siamo al nord perché Erasmo è di Rotterdam, Olanda, Tommaso in Inghilterra, ma anche nell'area tedesca ci sono... delle persone che la pensano per certi versi vennero simili a Erasmo e a Tommaso Moro. Ad esempio ce n'è uno che poi in realtà dissentirà da loro, avrà una polemica anche con Erasmo, ma che almeno all'inizio del Cinquecento alcune idee sono simili. C'è un personaggio che si chiama appunto Martin Lutero, anche lui che vive in quest'atmosfera diciamo dell'umanismo cristiano, anche se poi qualche idea è ben differente. Comunque, chi è questo Martin Lutero? Martin Lutero è un giovane monaco. agostiniano, cioè c'è l'ordine degli agostiniani che si ispira a Sant'Agostino, ricorderete in descrizione trovate il video di filosofia in cui parlo di Sant'Agostino, questo è un po'importante anche per capire l'idea teologica di questo Martino Lutero, è umano tedesco e vive e insegna a Wittenberg che è una cittadina della Sassonia, vi faccio vedere la cartina, piccola cittadina insomma però. cittadina abbastanza vivace perché in quella città da qualche anno, una quindicina d'anni, dall'inizio del Cinquecento è nata una università e Martino Lutero è un insegnante giovane di questa università. In questa università Martino Lutero insegna teologia biblica, studia la Bibbia e cerca di confrontarla con la teologia cristiana, di insegnarla, di commentarla, eccetera, ai suoi studenti. Questo monaco studia teologia, inizia ad avere già negli anni precedenti, al momento in cui scoppia tutto, inizia ad avere una sua idea del mondo, la sua idea dell'uomo, e una sua idea di quello che Dio ci chiede. Un'idea ricavata dai testi perché lui, ripeto, è di formazione un umanista, quindi studia i testi, studia la Bibbia, si interessa a quello che la Bibbia dice proprio. Profondamente studiandola studia anche Agostino, padre della Chiesa, padre anche del suo ordine ecclesiale, e confrontando il pensiero di Agostino, quello che si trova nella Bibbia, quello che altri intellettuali dell'epoca dicono, inizia a maturare un suo pensiero che non solo vuole il rinnovamento morale e spirituale della Chiesa, che dice che la Chiesa sta tradendo i suoi ideali, ma anche... presenti idee nuove dal punto di vista teologico. Tutti questi nori vengono in pettine più o meno all'improvviso nel 1050. 1417, anno importante, anno di svolta, che segna, anch'esso potrebbe essere preso forse come anno dell'inizio dell'età moderna, come il 1492, che sono 25 anni prima, è un anno molto prima, perché certo il 1492 è la scoperta dell'America, però qui è la frattura della cristianità occidentale. Comunque vediamo cosa succede. Intanto c'è da dire, vi ho detto che c'è questa vendita delle indulgenze che già da tempo si compie, però in questi mesi... attorno al 1517, anche un po'prima, la Chiesa Cattolica lancia una grande campagna di vendita di queste indulgenze, soprattutto nell'area tedesca. Cioè, la Chiesa Romana dice, abbiamo bisogno di fondi, abbiamo assoluto bisogno di fondi, di soldi, perché si sta edificando a Roma la Basilica di San Pietro, capolavoro del rinascimento italiano, ancora oggi basilica importantissima, il centro della cristianità cattolica dove il Papa è sostanzialmente specialmente a Ricciere perché è la sua basilica di riferimento, però per edificarla, se avete presente come è San Pietro, ce ne vogliono i soldi perché è una basilica enorme, con grandissime opere d'arte, con statue, con ballacchini, con di tutto e di più, ma armi eccetera servono tanti soldi, però la chiesa giustamente vuole creare una chiesa che sia, una chiesa fisica intendo un edificio che sia il simbolo della forza, della potenza, del prestigio, del cattolicesimo. quindi ha bisogno di soldi come si fa a ottenere questi soldi? un modo può essere quello di lanciare una grande campagna di vendita delle indulgenze le indulgenze fanno entrare nelle casse della chiesa un bel po'di soldi e quindi lanciamo questa campagna già si faceva ma potenziamo questa vendita delle indulgenze e soprattutto nell'area tedesca anche grazie all'accordo con alcuni vescovi locali si lancia questa grande campagna che è davvero spudorata per certi versi, si racconta che i venditori di queste indulgenze adesso sono in giro con degli slogan anche pubblicitari del tipo appena la moneta entra nella cassetta perché giravano queste cassette per raccogliere i soldi, l'anima sale in paradiso, in tedesco suonava anche, faceva un po'rima, quindi come fossero slogan pubblicitari per vendere queste indulgenze e per… dare questa dispensa che permetteva alle anime di uscire dal purgatorio e arrivare in paradiso. Ovviamente questa grande campagna di vendite rafforza il sentimento di fastidio di chi invece pensa che queste indulgenze siano negative, non siano rappresentative di ciò che un buon cristiano dovrebbe fare, di ciò che la Chiesa dovrebbe fare. Chiaramente se si inizia a vendere a sprombattuto tutto quanto, chi già aveva dei dubbi sulle indulgenze dice ma che schifo, ma non è questa la vera Chiesa, eccetera. E proprio Martino Lutero rimane pesantemente... scosso da questa vendita delle indulgenze, lui e poi anche i suoi allievi perché all'università si discuteva anche di questa vendita delle indulgenze e questa critica dagli intellettuali era piuttosto forte. Tant'è vero che appunto a un certo punto Martino Lutero scoppia, diciamo non ne può più, e il 31 ottobre del 1517 scrive una serie di, si chiamano tesi, cioè una serie di affermazioni, di appunti contro la 20 delle indulgenze e affigge queste 95 tesi, questo elenco di cose che secondo lui non vanno alla porta della chiesa del castello di Wittenberg, lui vive a Wittenberg e c'è questa chiesa c'è la porta dove sapete a volte sui portoni venivano scritti gli avvisi cose del genere, come a volte anche oggi se andate in una chiesa ci sono gli avvisi, pellegrinaggio all'Urd o cose del genere, lui affigge queste 95 tesi, va sul suo martello, il suo chiodo, ci sono spesso anche rappresentazioni di questo momento, affigge queste tesi, 95, contro la chiesa cattolica di indulgenza. Attenzione, vi ho detto finora che il problema Per cui la Chiesa veniva attaccata, erano spesso problemi di tipo morale, cioè era immorale che la Chiesa vendesse la salvezza delle anime, era immorale che la Chiesa facesse soldi sulle speranze dei fedeli, era immorale che la Chiesa tenesse per sé questi soldi invece che darli ai poveri, eccetera. In realtà però nelle 95 tesi di Lutero l'aspetto morale certo un po'c'è, riecheggia, ma non è l'aspetto centrale. L'aspetto centrale è l'aspetto teologico. Cioè Lutero non accusa tanto la Chiesa di essere corrotta. sì, anche un po'quello, ma soprattutto accusa la Chiesa Cattolica di fare qualcosa che dal punto di vista teologico non potrebbe fare. Cioè l'accusa quindi non è solo un'accusa di morale a cui la Chiesa potrebbe correre ai ripari, ma è un'accusa teologica che è più grave, voglio dire, e poi vedremo perché. Cosa dice Lutero? Dice sostanzialmente il punto chiave è questo. La Chiesa non può vendere il perdono, non può dispensare il perdono, non può annullare le colpe, perché quello aspetta solo a Dio. È solo Dio che può rimettere i peccati, che può perdonare il fedele. Quando la Chiesa dice, se tu compri questa indulgenza farai meno anni in purgatorio, oppure quello che è già morto farà meno anni in purgatorio, sta facendo qualcosa che non potrebbe fare, perché è solo Dio che può decidere quanti anni farai in purgatorio. solo Dio che può decidere come verrai punito o salvato come verrai pulgato dai tuoi piccoli peccati è Dio che è responsabile di questo, è lui che decide se la Chiesa si mette a vendere dei patti del genere prende degli impegni per conto di Dio senza che Dio le abbia dato l'autorizzazione a farlo Cioè, la Chiesa sta tentando di vincolare Dio. Quando ti vende un'indulgenza che dice farai dieci anni di meno in purgatorio, tu, mettiamo che muori, vai nell'aldilà, vai in purgatorio e dici ah, ma io devo farmi trent'anni di purgatorio? Ah, guardate, però... che io ho comprato un'illusenza che mi abbuona 10 anni. Però cos'è? Dio che vorrebbe farti fare 30 anni di purgatorio dovrebbe dire ah davvero? Ah cavoli, allora mi tocca ridurre. Ma vi rende conto che la Chiesa Cattolica sta tentando di imparare imporre a Dio delle cose, cosa che è illogica, che è impossibile, è solo Dio che può decidere quanto devi fare in purgatorio, dove andare, come la remissione dei peccati. Non può essere la Chiesa, poi soprattutto dietro compravendita, a fare un'operazione del genere. Quindi Lutero non sta accusando solo la Chiesa di essere immorale, di aver fatto degli errori, la sta accusando teologicamente di non aver capito come funziona il perdono, è un'accusa più pesante. Perché se fosse solo un'accusa morale la Chiesa potrebbe dire si dai cambiamo, rinnoviamoci e mettiamo a posto le cose. Ma se l'accusa riguarda la teologia, cioè gli elementi cardine della fede, quello che la Chiesa può fare e quello che la Chiesa non può fare, qui si apre un dibattito molto più ampio e gravoso. Le tesi di Lutero hanno un certo successo, smuovono le coscienze, aprono grandi dibattiti, ma nelle settimane successive Lutero amplia il discorso perché non si accontenta delle indulgenze. Come vi ripeto, come vi dicevo, studiando la Bibbia, studiando teologia, si è formato varie idee teologiche sull'uomo, su Dio, sulla Chiesa e nei mesi successivi inizia un po'alla volta a disporle sono idee che vanno in collisione con le idee ufficiali della Chiesa in molti casi ad esempio l'elemento sicuramente più importante è la visione dell'uomo Lutero ha una visione estremamente pessimista sull'uomo nella sua vita in convento, nella sua vita da uomo di chiesa si è convinto che l'uomo non sia capace di fare il bene che l'uomo non sia in grado mai di fare il bene l'uomo è peccatore, l'uomo è condannato al male il peccato originale lo ha macchiato indelebilmente e quindi per quanti sforzi l'uomo faccia non potrà mai fare davvero il bene ci prova, ci tenta, ma fallisce, fallisce sempre grazie C'è un forte senso di colpa e di peccato in Lutero, che è un po'anche strano perché il Rinascimento, l'epoca in cui lui vive, è un'epoca in realtà di ottimismo, di fiducia nelle potenzialità dell'uomo. Lutero, al contrario, è molto sfiducioso, è molto negativo da questo punto di vista ancora una mentalità quasi medievale, cioè un uomo che è sostanzialmente peccatore, un uomo che quindi non è assolutamente in grado di fare opere buone. Secondo la Chiesa Cattolica, la teologia ruminante, che è anche la teologia più o meno che sta in piedi ancora oggi, la salvezza dell'anima derivava da due fattori. Da due fattori. da un lato, certo, la grazia divina l'aiuto che Dio ci dà quel dono gratuito che Dio fa all'uomo che ci permette di salvarci ma dall'altro non basta la grazia divina per i cattolici servono anche le cosiddette opere buone cioè l'uomo deve anche impegnarci deve fare il bene, deve faticare deve darci da fare per fare il bene quindi deve essere buono e ricevere la grazia poi, certo, ogni tanto in carattere in errori, l'uomo sbaglia, l'uomo è peccatore, si confessa, secondo la teologia cristiana, e poi riparte cercando di nuovo di fare le opere buone. Opre buone che per i cattolici sono fattibili, l'uomo può riuscire a fare opere buone e deve continuare a provarci e ce la fa, se si impegna ce la fa. Secondo Lutero no, secondo Lutero l'uomo non può mai fare opere buone. Certo ci prova, ci prova con tutte le sue forze, ma queste opere buone sono irraggiungibili perché una certa dose di peccato c'è sempre in lui. Ad esempio buone, vuoi donare del denaro, vuoi fare beneficenza, certo è un'opera buona, però alla fine tu che sei un uomo e sai bene come ragionano gli uomini, perché fai beneficenza? Perché in realtà pensi che quello ti renderà bello agli occhi degli altri, che quello ti garantirà il paradiso, lo fai per interesse, non lo fai perché sei buono, perché alla fine non sei capace di essere buono davvero e quindi sei peccatore, perché se fai beneficenza per farti vedere bello è vanità. E quindi è un peccato. Lutero è convinto che l'uomo, ogni volta che sembri anche fare cose buone, in realtà sta facendo cose cattive, le fa per suo interesse, le fa perché sotto sotto è peccatore. Ma questo vale per tutti, vale anche per Lutero stesso. Lui dice che nessun uomo... questa terra è capace di fare il bene. Ma allora, se abbiamo detto che per la teologia tradizionale due cose servono, grazia e opere buone, e le opere buone però sono infattibili, sono irraggiungibili, non sono possibili, allora Lutero arriva a dire che la salvezza si ottiene solo per la grazia. Le opere buone non contano nulla. Arriva a dire che per l'uomo è impossibile. È impossibile essere giusto, fare il bene, e l'uomo viene dunque giustificato da Dio. Cosa vuol dire giustificazione? Vuol dire che l'uomo viene redento, l'uomo ha questa macchia della colpa, ma viene smacchiato dalla colpa solo da Dio. È Dio che nella sua bontà, che nella sua generosità decide, nonostante noi siamo peccatori, di salvarci. Com'è meglio di salvare alcuni di noi per vie impescutabili, perché lui sa tutto e lui sceglie, ed è buono, e nonostante noi siamo così peccatori, così indegni, Dio ci giustifica. La giustificazione è una giustificazione per fede, cioè se noi abbiamo fede in Dio, anche se siamo peccatori, Dio ci può donare la grazia, Dio ci può giustificare, cioè ci può rettificare, ci può rendere giusti, ci può graziare, ci può salvare. Quindi noi non abbiamo nessun potere sulla nostra salvezza e sul destino della nostra anima, non dipende da noi. Il cattolicesimo dice che dipende anche da noi, Lutero dice no. Non dipende per nulla da noi, perché noi non siamo in grado di far nulla. Dipende solo da Dio. È Dio che nella sua infinita bontà, nella sua infinita generosità, nella sua onnipotenza, decide di darci la grazia e di giustificarci per fede. Giustificazione per fede, questo è il nome della dottrina importante. Che effetto ha questo sulla visione dell'uomo di Lutero? Noi potremmo anche pensare, e a volte i miei studenti dicono, beh, ma allora se le nostre opere non contano niente, se non dobbiamo essere buoni perché tanto non siamo capaci, ma allora... Tana libera tutti, facciamo quello che ci pare, tanto chi se ne frega, la reazione potrebbe essere questa, potrebbe essere quella di dire, se le nostre opere sono impossibili, opere buone sono impossibili, se i nostri sforzi non servono a niente, allora freghiamocene, se tanto Dio ci salva per la fede, vabbè abbiamo fede ma per il resto facciamo come ci pare, divertiamoci e godiamoci questa vita. L'esito dell'uteranesimo non è affatto questo, è l'esatto opposto. Cioè l'utero dice, intanto che dobbiamo ricordarci, ricordarci di essere peccatori, cioè che questa colpa che grava sulle nostre spalle non può essere dimenticata, deve essere presente nella nostra vita in ogni momento, quindi la visione che ha dell'uomo è una visione molto angosciosa, angosciante per certi versi, è un uomo che sente il peso del proprio peccato, che si sente peccatore, che deve perennemente anche umiliarsi, nel senso di ricordarsi quanto è fallibile, quanto è indegno, indegno della grazia di Dio. Dio ci dona questa visione. questa grazia, ma noi dobbiamo ricordarci bene che è proprio un atto generoso, incredibile, perché non meriteremmo affatto questa grazia, primo elemento. Secondo elemento, non possiamo mai sapere con certezza che Dio ci abbia dato la grazia, noi dobbiamo avere fede, ma chi lo sa se Dio ha risposto alla nostra fede donandoci la salvezza. A alcuni sì, ma ad alcuni anche no, e noi non possiamo saperlo. è una visione tragica dell'esistenza, una visione tragica che come vi dicevo è anche fuori dal tempo per certi versi perché nel rinascimento, l'abbiamo detto con la rivoluzione astronomica, con la filosofia rinascimentale abbiamo citato Piccolo e la Mirandola, in descrizione trovate il video in cui ne parlavo in realtà in quel tempo la mentalità era una mentalità molto più ottimista a dominare in filosofia e sentire anche come una mentalità in Italia soprattutto di fiducia nelle possibilità dell'uomo L'uomo può essere grande. E Lutero invece ci dice, no, l'uomo non può essere grande, l'uomo è piccolo e umile e peccatore. Questo dobbiamo sempre ricordarcelo. E qui derivano tutta una serie di altre norme, regole di vita o recetti teologali che Lutero ricava da questa sua impostazione. Norme che, adesso farò un veloce elenco, giusto per darvi una panoramica, che però a volte nei libri di testo più di storia, in tenno manuale, dei superiori più recenti, a volte non si trovano, se ne trovano solo alcune, che... Vuol dire che negli ultimi anni molti di Bittasso hanno iniziato a tagliare su questi punti, invece secondo me alcune cose sono interessanti, vanno dette, vanno un attimo spiegate, giusto anche per capire la grande differenza che si verrà a creare tra la Chiesa luterana e la Chiesa cattolica. Quali sono queste critiche, mosse, novità che Lutero tenta di introdurre? Intanto... attacca il Papa, la figura del Papa, sia perché è un Papa corrotto, sia perché ormai i Papi badano molto più alla politica, all'economia che non alla fede, ma anche... perché il Papa, secondo lui, dal punto di vista teologale, non può essere superiore alle Sacre Scritture. Cioè, quella di Papa è una carica umana, da come la vede Lutero, mentre le Sacre Scritture provengono da Dio. Se il Papa vuole dire qualcosa, deve al massimo commentare le Sacre Scritture, ma non può ergerci al di sopra delle scritture del Vangelo, non può cambiare, non può dire cose in più rispetto al Vangelo, perché il messaggio di Dio è nel Vangelo, nella Bibbia, lì c'è Dio, quello deve essere il nostro punto più importante e più elevato, quindi il Papa è inferiore alle Sacre Scritture, l'autorità delle Sacre Scritture è inviolabile altissima, c'è un grandissimo peso che poi vedremo nella Chiesa Duterana, verrà data proprio alla Bibbia, molto di più di quanto non ci sia forse nel Cattolicesimo, e ne parleremo tra poco anche perché. Poi. Critica anche alcuni riti tipici del cattolicesimo, perché secondo lui tendono a negare ad esempio il fatto che la salvezza derivi solo da Dio. Prendiamo ad esempio i sacramenti. Secondo elemento sono i sacramenti. appunto i sacramenti. I sacramenti cosa sono? Intanto alcuni sono stati istituiti da Cristo ma alcuni altri no. Voi sapete quali sono i certi sacramenti? Spero, se avete avuto un'educazione cristiana cattolica, giusto anche per conoscenza vostra. Però... come se ci pensate un attimo, vi rendete conto che alcuni sono citati nel Vangelo, alcuni altri no. Ad esempio l'estremunzione, il sacramento che abbia un preciso riferimento nei Vangeli. Certo la Chiesa Cattolica dice sì, c'è un riferimento vago, ma non è che Cristo li abbia proprio istituzionalizzati. In realtà gli unici sacramenti che Gesù proprio in maniera chiara e evidente istituisce nei Vangeli sono due, il Battesimo e l'Eucaristia. Ricordate che Gesù Cristo si fa battere. a battezzare da Giovanni Battista e poi l'ultima cena, questo è il mio corpo, eccetera. Quindi quei due sacramenti, dice Lutero, sono i due unici che hanno un vero forte fondamento evangelico, gli altri hanno un fondamento molto debole e sono sostanzialmente stati creati dalla Chiesa. Ma i sacramenti che effetto hanno sui fedeli? I sacramenti spesso danno l'idea ai fedeli, dice Lutero, che per salvarsi basti fare questi sacramenti e in fondo fare La comunione, andarsi a confessare, eccetera, assolvare i peccati. Sbagliato, perché l'uomo non viene mai assolto dai peccati dalla Chiesa. L'uomo è peccatore, deve sempre ricordarselo, è solo Dio che toglie i peccati. E Dio, la Chiesa, non può parlare per conto di Dio. Non è che il prete di campagna può dirti io ti assolvo dai tuoi peccati così perché se l'ha sognato lui. Lì la Chiesa si prende, come vi dicevo già con le indulgenze, troppe prerogative. Allora l'idea di luttare è quella che i sacramenti vadano sostanzialmente aboliti. Tutti tranne due, appunto tranne il battesimo e l'eucaristia, che sono gli unici sacramenti che hanno un preciso fondamento evangelico, cioè vengono istituzionalizzati veramente da Gesù Cristo. Gli altri vanno cancellati. Ad esempio non c'è più la penitenza, non c'è più la confessione. Nelle chiese protestanti non esiste la confessione come la intendono i cattolici. L'uomo deve chiedere perdono, certo perché è peccatore, ma non deve chiedere perdono tramite un prete. Deve chiedere perdono pregando Dio da solo. Questa è l'idea, ok? Il matrimonio con il sacramento nella Chiesa Cattolica non diventa più un sacramento per gli uterani. Cosa vuol dire? Che non si sposano più? No, si continuano a sposare. Ma il matrimonio non è più un sacramento sacro, appunto. Sacramento vuol dire sacro. è un'unione civile, potremmo dire. Il matrimonio viene ridotto a rito civile. Infatti, come ben sapete, nelle chiese protestanti si può divorziare, perché il matrimonio è un'unione tra due persone che però non è sacra. nel senso di Dio ha legato e nessuno mai scioglierà questo nodo. Non è così per i luterani. Per i luterani è un patto e come tutti i patti può essere sciolto e quindi avremo il divorzio anche all'interno della Chiesa. Poi altre cose importanti. C'è una cosa da dire anche sulle carestie. Avete detto che i sacramenti che vengono mantenuti in piedi sono il battesimo e l'eucarestia, ma sulle carestie, cioè corpo e sangue di Cristo, la comunione, come si usa dire solitamente anche da noi, noi, Lutero ha delle rimostranze da fare, questo sui libri ultimamente, gli ultimi anni non li ho più trovati, però a me piace dirla. Che cos'è il punto che Lutero vuole ripetere? Dice questo, secondo la dottrina cattolica, quando il prete durante la messa fa la consacrazione, si compie una sorta di miracolo, se avete mai partecipato, anche se siete ati, vi sarà capitato di partecipare a delle messe cattoliche. perché da noi per forza di cose, sia i fedeli sia i non fedeli, le messe cattoliche tendenzialmente le conoscono. Cosa accade durante una messa cattolica? Accade che a un certo punto c'è il momento della consacrazione, cioè il sacerdote si va all'altare, prende il pane, prende il vino, recita un po'di formule, poi a un certo punto dice questo è il corpo di Cristo, mangiatene tutti, questo è il sangue di Cristo, versato per la nostra salvezza, mi pare, una roba del genere. eccetera eccetera eccetera. Adesso ci sono un po'di formule che richiamano quello che avvenne nell'ultima cena che Gesù disse e poi dice questo è il corpo di Cristo, questo se vi da anche il vino è il sangue di Cristo e quando andate a fare la comunione questo è il corpo di Cristo questo è il corpo di Cristo, cosa che i fedeli cattolici non sanno mai i miei studenti e anche quelli che fanno catechismo cascano dalle nuvole quando spiego queste robe cioè i catechisti cascano dalle nuvole quello che prendete in bocca, la particola consacrata è il corpo di Cristo non è una metafora, non è che dicono questo è il simbolo non è il simbolo, è il corpo di Cristo cioè secondo la teologia cattolica avviene quella che viene chiamata la transustanziazione parolona ve la scrivo transustanziazione cosa vuol dire? trans vuol dire passa, cambia sustanziazione vuol dire che la sostanza cambia cioè il pane non è più pane la particola non è più particola ma cambia la sua sostanza, diventa veramente il corpo di Cristo. All'apparenza rimane particola, ma nella sua sostanza, sostanza di senso filosofico, il suo essere interiore, diciamo così, invisibile all'occhio ma reale, diventa il corpo di Cristo. Voi mettete in bocca una cosa che sembra pane, ma è il corpo di Cristo. Se bevete una cosa che sembra vino, ma è il sangue di Cristo. E'un miracolo. Ovviamente per questo l'eucaristia è così importante. Il sacerdote compie un miracolo ad ogni messaggio. si compie un miracolo e voi quando fate la comunione ricevete il corpo di Cristo, per questo dovete confessarvi prima, perché non dovete essere indegni di ricevere il corpo di Cristo, per questo una volta mia nonna ad esempio non toccava mai i quidenti la particola, perché questo l'avevano insegnato, adesso dopo degli anni le cose cambiano, ma una volta mia nonna, mi ricordo quando ero bambino, l'avevamo messa, che aveva questa particola in bocca a 20 anni perché non doveva masticarla, perché non si può masticare il corpo di Cristo, doveva solo tenerla sul palato e poi non si stava. staccava più sta particola e quindi quando pregava stava lì delle mezz'ore a tentare con tutta la forza di staccare la particola senza toccarla coi denti solo con la lingua e grandi fatiche ecco ma è perché quello è corpo di cristo e quindi vai tu a masticare il corpo di cristo Ok, i cattolici credono in questo, nella transustanziazione. Lutero dice no, io la vedo in maniera diversa. Quando avviene la consacrazione, avviene sì un miracolo, ma non avviene la transustanziazione. Lui dice avviene la consustanziazione. Cioè, al posto di trans c'è con. Cosa vuol dire? Che differenza c'è? E secondo Lutero... Avvieneci un miracolo. Ma il pane diventa corpo di Cristo ma rimane anche contemporaneamente anche pane. Il vino diventa sangue di Cristo ma rimane contemporaneamente anche vino. Cioè ci sono le due sostanze unite. Con vuol dire insieme, no? Allora, in quella particola, in quel calice di vino, ci sono le due sostanze, quella di Dio, Gesù, e quella del pane e del vino, insieme, fuse. L'esempio che fa Lutero per far capire questo è il seguente. Dice... Come il ferro incandescente, quella del fabbro che lavora il ferro, c'è il ferro incandescente, il ferro incandescente è unione di ferro e fuoco, così la particola consacrata è unione di pane e corpo di Cristo. Voi dite, ma vabbè, che sia transustanziazione, che sia consustanziazione, dicono i miei studenti, che differenza fa alla fin fine, che una sia completa, una mutazione completa, che l'altro sia una mutazione parziale, che differenza c'è? La differenza è talmente minima. certo, a differenza minima agli occhi di noi oggi tant'è vero che i nostri cristiani di oggi neppure pensano che sia corpo di Cristo pensano che sia tutta una metafora ma nel 500 su questo si melarono per un secolo e mezzo quindi vale la pena anche di ricordare questa cosa poi altre cose in velocità altre differenze che Lutero porta avanti che sono poi tutte derivate da questa impostazione Prima cosa, prima cosa sarebbe la quarta, uno, due, tre, cinquinta cose, non mi ricordo più l'elenco, però un'altra cosa importante è il cosiddetto libero esame delle scritture. Come vi dicevo, la Bibbia è più importante del Papa. La Bibbia è più importante anche di quello che dice la Chiesa. La Bibbia è il testo fondamentale. Quindi, secondo Lutero, il fedele non ha bisogno che sia la Chiesa a dirgli cosa deve fare. Per capire cosa deve fare, come vivere, come cercare di essere migliore pur non riuscendoci, può guardare direttamente la Bibbia e il Vangelo. Lì c'è già tutto. è già tutto scritto lì, che bisogno c'hai della chiesa, che poi magari ti dice cose anche che si inventa, che non hanno fondamento, basta il Vangelo, basta la Bibbia. E allora, se questo è vero, tu da fedele... ti puoi accostare alla Bibbia e al Vangelo da solo devi accostarti da solo non c'è più bisogno di un intermediario che era la Chiesa la Chiesa Cattolica allora e in parte ancora oggi anche se qualche differenza c'è rispetto a quel tempo riteneva che la Bibbia andasse leggera letta, interpretata solo dalla Chiesa. Non a caso, esempio molto concreto, la Bibbia era in latino. Vi ricordate che abbiamo detto la Vulgata di San Girolamo era la Bibbia in latino? La Bibbia ufficiale era in latino. Se voi andavate a messa, se attivate il Vangelo, ma il Vangelo era detto in latino. E non capivate niente, generalmente la gente che non sapeva il latino non capiva niente di quello che veniva detto. capiva quello che veniva detto solo perché dopo il sacerdocio spiegava, anche in volgare, o perché nella chiesa c'erano dipinti, disegni che raccontavano gli eventi, i fatti della vita di Gesù, eccetera. Era sempre il sacerdote che illustrava, spiegava, indicava. Bisognava sempre che ci fosse la mediazione della Chiesa nella lettura della Bibbia, anche dagli intellettuali. Vi ricordate il caso di Galileo di cui abbiamo parlato in filosofia? In descrizione trovate il link. Galileo voleva poter interpretare la Bibbia un po'a modo suo ma la Chiesa, diciamo a modo suo, voleva da buon intellettuale dire ma secondo me la Bibbia in questo punto dice questo la Chiesa non voleva permettere questo solo la Chiesa aveva il diritto di interpretare la Bibbia e di avere una sua chiave di lettura della Bibbia Lutero dice no Lutero dice Ogni fedele può leggere la Bibbia e ogni fedele ha tutto il diritto di interpretarla da solo, perché la Bibbia è stata scritta per lui e lui ha diritto di sapere cosa c'è nella Bibbia. Libero esame delle scritture. Ogni uomo deve liberamente esaminare i libri sacri. Pertanto, e ci arriveremo nei prossimi video, l'utero inizia anche a tradurre in tedesco la Bibbia, proprio per evitare che, essendo in latino, sia un ostacolo. Bisogna che il fedele possa accedere. alla Bibbia e quindi arriveranno le Bibbie in volgare, cosa che era già stata tentata, vi ricordate dai movimenti ereticali, abbiamo parlato di Wycliffe che traduceva la Bibbia in inglese e Lucero farà la stessa roba, proprio perché bisogna che... i fedeli possano accostarsi alla Bibbia. Certo che se non c'è più la confessione perché il fedele si confessa da solo parlando con Dio, non c'è più il Papa che sta sopra al Vangelo e alla Bibbia perché il Vangelo e la Bibbia sono più importanti, non c'è più l'interpretazione della Bibbia da parte dei sacerdoti, ma allora i sacerdoti servono ancora? E infatti Lutero propone il sacerdozio universale. Cosa significa? Tutti i fedeli, una volta che hanno ricevuto il battesimo, diventano sacerdoti. Tutti gli uomini sono sacerdoti. Sacerdozio universale. Non c'è più una casta. sacra di pochi che hanno diritto a interpretare la Bibbia, a avere un rapporto privilegiato con Dio eccetera. No, tutti i fedeli sono sacerdoti e quindi possono accostarsi alla Bibbia, possono accostarsi al dialogo con Dio, indipendentemente da soli, da soli. Tant'è vero che nella chiesa luterana ci sono dei sacerdoti, ma in realtà non sono dei sacerdoti come gli internoi cattolici, perché non sono preti, vengono chiamati pastori di solito, no? E sono in realtà persone come le altre. che non hanno uno status speciale, ma semplicemente si sono formati, hanno studiato, hanno camminato per conoscere meglio la Bibbia dell'Angelo e vengono pagati dalla comunità per guidare la comunità, ma in realtà non sono stati pagati. non hanno ricevuto un sacramento specifico che li ha resi diversi dagli altri, sono come gli altri pastori, come gli altri. Ci sono in Italia alcune chiese luterane, non tante, però anni fa portavo, quando ancora si potevano fare le città, a Venezia c'è una piccola comunità luterana, ad esempio, e anche a Rabano Terme, vicino a noi, e c'è un pastore luterano, abbiamo incontrato questo pastore luterano, un signore tedesco che vive in Italia, che ha una piccola comunità, perché anche a Venezia, per dire, ci sono delle persone di origine tedesca, quindi che sono luterani. inizia una piccola chiesa luterana. Questo signore luterano è semplicemente un uomo come gli altri che ha studiato teologia all'università, si è laureato e poi ha fatto domanda di diventare pastore, cioè ha chiesto a delle comunità, ha scritto a alcune comunità di luterani in giro per la Germania, guardate io mi sono laureato, questi sono i miei voti, avete bisogno di un pastore, io sono disponibile, fanno i colloqui e la comunità alla fine assume un pastore, cioè la comunità vuol dire i fedeli. di quella zona, dicono ci serve un pastore perché magari il pastore precedente è andato via o perché è morto per mille motivi, raccogliamo delle offerte, ogni anno ognuno di noi si autotassa per mantenere un pastore, perché sentiamo di aver bisogno di qualcuno che ci aiuti nel nostro cammino di fede, pagano questo pastore, questo pastore ha fatto proprio il colloquio di lavoro, è stato assunto e viene giù e fa il suo dovere, cura la parrocchia, cura. parrocchia, termine molto cattolico cura la chiesa, tiene in ordine le cose ma questo pastore si può sposare Questo pastore può avere dei figli, poi in certi casi laddove i fedeli non possono mantenere i pastori, magari lavora anche alle fuori, capite? È un uomo come gli altri, che certo si è formato un po'di più, ha studiato un po'di più, cerca di essere da guida, l'aiuto per gli altri, ma non è superiore agli altri. Questa è l'idea del sacerdote universale. Di conseguenza Lutero abolisce tutti gli ordini monastici. Basta frati, basta monaci, basta suore, fuori tutti, fuori tutti e soprattutto basta una vita contemplativa. Bisogna lavorare, anche il fedele deve lavorare, il lavoro è una buona offerta a Dio, è un atto di fede in fondo. E quindi questi ordini dove si sta solo a pregare, chiusi, le suore di clausura, basta, bisogna aprirsi al mondo, perché questo è quello che Dio ci chiede, basta anche forme devozionali, riti esagerati, pellegrinaggi. culto dei santi, via tutto, la vita del fedele deve essere vita concreta, deve essere vita del fedele che certo legge la Bibbia, si confronta con Dio, prega e lavora, un po'ritorno anche all'ideale, in un certo senso benedettino, sì alla vita laboriosa, no al celibato, il buon fedele è scelto. si sposa e fa figli, Lutero si sposerà, chiuderà il suo convento, sposerà con una ex suora, bisogna sposarsi e far figli e lavorare, questo è ciò che fa il buon fedele, infatti i pastori luterani sono spinti anche a prendere moglie, cioè se dibattono, battano. tanto bene, prendere moglie e lavorare, anche darsi da fare, aiutare, sostenere, anche in parrocchia, nella chiesa bisogna non solo tenerle in ordine, pulire, fare gnameria, insomma bisogna essere attivi nella vita perché questo è quello che Dio chiede ai fedeli. Ecco il video è relativamente lungo, ma ci tenevo a dirvi in questo video unitario, diciamo tutte le novità introdotte da Lutero, o almeno le principali novità introdotte da Lutero dal punto di vista teologico, dottrinare. Nel prossimo video vedremo poi l'effetto di queste nuove dottrine di Lutero a livello politico in Germania e in Europa, quindi inizieremo a parlare anche di come reagirà la Chiesa Cattolica davanti a queste idee strane, innovative e problematiche di Lutero e poi vedremo gli altri riformatori che dobbiamo parlare di Zwingli, di Calvino, insomma sarà un percorso abbastanza lungo, ma tempo al tempo. In descrizione trovate l'elenco degli argomenti che ho affrontato oggi con il minuto di fianco cliccabile e poi i link agli altri video che ho citato. e poi alle due playlist che vi dicevo all'inizio e a tante altre risorse, se siete curiosi guardateci. Ci vediamo presto per nuovi video di storia, filosofia, educazione civica, eccetera. Ciao, alla prossima!